"Il turismo, lo diciamo e lo sentiamo ogni giorno, è un pilastro per il nostro Paese. Importante, per far sì che possa crescere, è tracciare un percorso chiaro e condiviso tra tutti i protagonisti, un percorso che riesca finalmente a creare il connubio vincente tra risorse economiche necessarie e valorizzazione dei nostri territori". Lo dichiara il Presidente dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo, On. Ignazio Abrignani, che ha voluto riunire in un convegno, tenuto oggi (martedì) a palazzo Giustiniani, dal titolo "Le nuove sfide del turismo italiano”. Erano presenti un po tutti i “protagonisti “ del settore del turismo. Ospite d’onore il ministro Gian Marco Centinaio, poi Gianfranco Battisti, Presidente Federturismo Confindustria; Luca Patanè, Presidente Confturismo Confcommercio; Vittorio Messina, Presidente Assoturismo Confesercenti; Giorgio Palmucci, Presidente ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo; Mauro Febbo, Coordinatore Commissione Turismo e Industria Alberghiera Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
"Sono molto orgoglioso di essere qui oggi a presentare insieme con Federturismo la nascita dell'Osservatorio sul Turismo". Lo ha dichiarato Stefano Rizzi, country manager di Global Blue Italia che ha presentato i primi dati del nuovo Osservatorio firmato Global Blue e Federturismo Confindustria. "Un progetto - ha proseguito Rizzi - che attraverso un'analisi periodica dei nostri dati mostrera' la ripartizione dei flussi turistici nel Paese, che resta una delle mete di viaggio predilette dai viaggiatori Extra-Ue. L'Osservatorio periodicamente mettera' in luce l'importanza del settore turistico in Italia evidenziando i dati dei flussi turistici internazionali sia nelle piu' conosciute destinazioni di viaggio sia in quelle meno note, ma con elevati potenziali di crescita.
Molti gli argomenti discussi, non nuovi però per i convegni che trattano di turismo. Dalla direttiva Bolkestein che interessa “ i balneari”, alla tassa di soggiorno, alla promozione del brand italia a carico dell’Enit, all’esigenza di una vera conversione al digitale ed al rifacimento del portale del turismo. Una proposta fuori dalla ripetitività dei temi dei convegni sul turismo, è venuta dal past presidente di Federturismo Jannotti Pecci che nel suo intervento ha proposto la creazione di un’Agenzia europea del Turismo. Nonostante la Commissione abbia dal 2010 definito "L'Europa, prima destinazione turistica mondiale" e nonostante l’ Europa continui a dominare, con tre destinazioni su cinque (Francia, Spagna e Italia) la classifica turistica mondiale grazie alle sue infrastrutture turistiche ad oggi manca ancora un approccio integrato al turismo che garantisca che gli interessi e le esigenze di tale settore siano presi in considerazione nella formulazione e nell'attuazione delle altre politiche dell'Ue. Una possibilità per superare questa empasse potrebbe essere, come Federturismo sostiene da tempo, la creazione di un'Agenzia europea del turismo. "Occorre - ha concluso Jannotti Pecci - un quadro comune europeo che apporti un valore aggiunto alle azioni realizzate a tutti i livelli e che aiuti a superare le difficoltà, così come a promuovere la cooperazione fra imprese turistiche ed istituzioni per sviluppare prodotti innovativi e sostenibili. "
"Ho sentito con gioia - dice il ministro Gian Marco Centinaio nel suo intervento- parlare di coraggio. Nel Turismo ora serve coraggio e non bisogna essere stupidi. Si pensa spesso che uno che corre da solo contro un milione di nemici sia un coraggioso ma sono convinto sia meglio lavorare anche un giorno di piu' sulla strategia e ottenere poi dei risultati tali da essere ricordato". Il ministro mette sul banco degli imputati la macchina burocratica che da una parte serve a garantire il rispetto delle regole ma dall’altra e' troppo lenta e blocca tutto. Porta ed esempio il lunghissimo tempo necessario a rendere operativo il nuovo dipartimento del turismo trasferito dal mibac al Mipaaft che dopo un anno ancora non genera un efficace operatività dei compiti attribuiti. "Considerate ad esempio - aggiunge - che a luglio dell'anno scorso abbiamo deciso di spostare il Turismo dal ministero della cultura all'agricoltura e solo a fine gennaio siamo diventati operativi...(ma il capo del dipartimento, Caterina Cittadino, non è stata nominata a metà aprile?). E poi l'Enit: mi si contestava il fatto che nel cda stessi mettendo persone 'troppo competenti' perche' le persone nominate venivano da quel campo. E chi dovevo mettere? Il mio salumiere? Oppure dovevamo fare come nella scorsa legislatura: sapete cosa succedeva quando si parlava del famoso oro o petrolio d'Italia e cioe' il Turismo? Gli unici che ne capivano perche' arrivavamo dal settore, eravamo alla Camera Ignazio Abrignani e al Senato io e il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca. Un po' poco. Invece vogliamo mettere nei posti giusti del Turismo persone competenti (scopriamo ora che il vecchio cda dell’enit era composto da extraterrestri?).
Sull'idea di un ministero del Turismo dedicato con portafogli Centinaio dice: "E' anche un mio sogno, come di tanti che lavorano in questo campo, ma sarebbe stupido pensarlo nelle condizioni attuali, con un Titolo V della Costituzione che fa del Turismo una materia esclusiva delle Regioni”. "Comunque vada andrò in vacanza molto tranquillo perché sia che il governo dovesse esserci ancora al rientro dalle vacanze, sia dovessimo decidere di fare qualcos'altro, io sono tranquillamente disponibile a tornare a fare il mio lavoro, non ho problemi, perché io contrariamente ad altri il lavoro ce l'ho" (vero, i problemi sono di chi il lavoro non ce l’ha e non vede prospettive). Poi il tema delle tasse d’ingresso nelle città d’arte: "Io continuo ad essere contrario alle tasse di ingresso nelle citta' piu' visitate dai turisti- prosegue il ministro- so che adesso dopo Venezia anche Firenze ci sta ragionando. Se posso, dico agli amministratori locali: non si puo' pensare che il ministero, Enit e le Regioni lavorano per portare piu' turisti in un luogo e poi quando i visitatori arrivano si trovano i balzelli all'ingresso come fossimo a Frittole nel film di Benigni e Troisi".
Infine, conclude il ministro, la direttiva Bolkestein: "Ai balneari avevo fatto una promessa: quella dei 15 anni, la voglio mantenere. Dopo averli ottenuti - ha aggiunto - lavoreremo per cercare di uscire dalla direttiva Bolkestein. Non avevo fatto altre promesse, se qualcuno pensa di cambiare le carte in tavola venga a dirmelo domani che gli rispondo per le rime”.
Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti sottolinea che la sfida del turismo di casa nostra , è di considerare il turismo come comparto e non più al traino dei servizi, o del commercio. “Solo con questa prospettiva possiamo articolare un disegno legislativo complessivo perche' finora abbiamo solo assistito a interventi spot e provvedimenti di urgenza". "E' come se ci fosse - spiega Messina- segno preciso per tenere l'Italia divisa. Non si intravede una progettualita' organica per migliorare ad esempio le infrastrutture. Il Governo ci deve credere e investire ad esempio in Enit per la promozione unitaria del territorio italiano". "Nel 2019 - ha concluso il presidente di Assoturismo - assisteremo probabilmente ad un calo delle presenze, dopo i record degli ultimi anni.
"Lavoro nel turismo da 30 anni ed e' la prima volta che un presidente del Consiglio riunisce 5 ministri per parlare di questo settore”, ha dichiarato Giorgio Palmucci, presidente Enit, "Il turismo e' un settore che deve essere affrontato a livello interministeriale perche' non riguarda soltanto il ministero del turismo o il ministero dell'Agricoltura o quello dei Beni culturali, ma deve essere un lavoro collegiale. Abbiamo espresso l'importanza della destinazione di fondo soprattutto sul digitale e la Presidenza del Consiglio ha messo a disposizione quello che e' il commissario straordinario per il digitale per dare anche un supporto sugli aspetti piu' tecnologici. Bisogna vedere in che modo far si' che anche la tematica della piattaforma digitale possa essere portata avanti con un progetto di ampio respiro".
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