PROSSIME FIERE ENIT

ENIT si prepara ad una prossima stagione densa di appuntamenti, fiere e workshop. L'Agenzia Nazionale del Turismo sta portando l'Italia nel mondo grazie alla partecipazione alle principali fiere di settore e all'organizzazione di incontri, eventi e scambi trade. 

Enit / VOLARE A NATALE PER CREDERE ALLA BELLEZZA DEL BEL PAESE

VOLARE A NATALE PER CREDERE ALLA BELLEZZA DEL BEL PAESE
I turisti stranieri approfitteranno del periodo natalizio per testare la bellezza e lo stile di vita italiano. Da Natale all’Epifania i cieli del Bel Paese saranno melting pot: è previsto un picco infatti degli arrivi aeroportuali internazionali con un +4,6% rispetto al 2018. A far rotta sulla Penisola soprattutto Stati Uniti (+3,1% sul 2018), Russia e Francia che rappresentano insieme circa il 30% del totale flussi. Il Made in Italy suscita curiosità e i turisti si godono 2 settimane.

Luoghi e Cammini di Fede pubblicazione dell'Ufficio CEI per la Pastorale del Turismo

L'Ufficio per la Pastorale del Turismo della Conferenza Episcopale Italiana ha dedicato in questi giorni all'ospitalità religiosa l'ultimo numero del periodico "Luoghi e Cammini di Fede": contiene molti interventi di estremo interesse.

Potete scaricare il periodico usando il tasto arancione qui di seguito.

Leggi "Luoghi e Cammini di Fede"



oppure usando il link https://turismo.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/24/2018/10/02/LUOGHI_E-CAMMINI_28_Ospitalita.pdf

segnalazione web a cura di Turismo Culturale

ENIT ALL'ASSEMBLEA UNPLI


Enit all'Assemblea nazionale delle Pro Loco aderenti all’Unpli, “Pro Loco, una rete al servizio delle comunità" tenutasi a Roma in questi giorni. All’appuntamento hanno aderito oltre 400 delegati in rappresentanza delle 6200 Pro Loco italiane; fitto il programma di lavori: oltre 30 i relatori, con esponenti del mondo delle istituzioni, del turismo, della cultura e del terzo settore. Impegnate tutti i giorni nella promozione dei territori, nella salvaguardia del patrimonio immateriale culturale e nella valorizzazione dei prodotti tipici, le Pro Loco contano circa 600mila volontari e sono presenti capillarmente nel territorio italiano.

ENIT ALL’ILTM A CANNES: IL FUTURO E’ DEI VIAGGI DELLA RIGENERAZIONE PSICO-FISICA


Enit-Agenzia Nazionale del Turismo italiana ha preso parte alla Iltm di Cannes dal 2 al 5 dicembre con gli operatori del settore e le Regioni per promuovere le magnificenze del Bel Paese. Si tratta dell'unico evento globale dedicato all'industria dei viaggi di lusso che offre ai buyer di viaggi una collezione senza pari di esperienze turistiche internazionali. 

TURISMO DIFFUSO: ECCO L’IDENTIKIT DEGLI OLTRE 45MILA VIAGGIATORI DI 164 PAESI CHE NEL 2019 HANNO SCELTO L’ACCOGLIENZA DIFFUSA PER VISITARE IL NOSTRO PAESE


Comunicato stampa
TURISMO, ACCOGLIENZA DIFFUSA: ECCO L’IDENTIKIT DEGLI OLTRE 45MILA VIAGGIATORI DI 164 PAESI CHE NEL 2019 HANNO SCELTO L’ACCOGLIENZA DIFFUSA PER VISITARE IL NOSTRO PAESE.
Italianway, la start up prop-tech che chiude il 2019 con 26mila prenotazioni gestite (130mila notti vendute in tutta Italia) e un turn over di 15 milioni, rende noti i numeri inediti sull’incoming e l’identikit dei viaggiatori accolti (età media, spesa media e notti prenotate): i più anziani gli Scandinavi (età media 62 anni), i più giovani i Sudamericani (età media 29 anni); quelli che hanno speso di più dal Kuwait (3.500 euro in media per prenotazione).
Scarantino, Founder, e Celani, AD: “Centrati gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo prefissati ad inizio anno e vinto scommesse strategiche come il lancio del Progetto Partner, con 40 destinazioni attivate in tutta Italia, che sta conquistando sempre più proprietari e imprenditori del turismo”.
Da sinistra il Founder Italianway Davide Scarantino e l'AD Italianway Marco Celani

Milano, 20 dicembre 2019
È un vero e proprio anno d’oro quello che sta per chiudersi per Italianway (https://www.italianway.house/) che nel 2019 ha portato in tutta Italia, con il primo franchising del vacation rental lanciato a livello nazionale, il suo modello operativo ben strutturato sperimentato con successo in quattro anni di attività su Milano, in cui è diventata rapidamente la prima azienda di property management grazie ad un Team di 100 professionisti (dal Booking al Revenue, dal Customer all’Home staging, dalla Fiscalità alla Contrattualistica) e alla piattaforma software sviluppata internamente a disposizione di proprietari e dei partner del network

L’azienda fondata alla fine del 2014 da Davide Scarantino, Direttore Commerciale, e guidata dall’AD Marco Celani ha gestito quest’anno un volume di prenotazioni senza precedenti, ben 26mila, vendendo 130mila notti (di cui 9 mila fuori Milano ed in soli sette mesi, a partire da maggio 2019 quando sono andate on line sul portale di prenotazione diretta Italianway le prime destinazioni attivate in tutta Italia con il “Progetto Partner”) a 45mila viaggiatori provenienti da ben 164 nazioni.

Numeri record che consentiranno ad Italianway di chiudere il 2019 con un forecast di 15 milioni di turn over ad un tasso di crescita del +30,6% rispetto al 2018.

DATI INCOMING E IDENTIKIT VIAGGIATORI ITALIANWAY NEL 2019
Dalla piattaforma software sviluppata internamente con un investimento di oltre due milioni e mezzo di euro, l’Ufficio Studi di Italianway ha estratto dati ed informazioni inedite che ci restituiscono uno spaccato autentico ed inedito del turista che viaggia alla “italian way”.

L’azienda, che in primavera ha portato il suo progetto di ospitalità diffusa in tutto il Paese, ha accolto negli oltre 700 immobili gestiti quest’anno 45mila ospiti per un volume di 26mila prenotazioni (130mila notti vendute).

Si tratta di viaggiatori con età media 38 anni, con le donne leggermente più giovani degli uomini (37 a 39 anni) ed una proporzione sostanzialmente identica (51% a 49%) a favore degli uomini. In generale i viaggiatori più anziani, con una media di 62 anni, arrivano dai Paesi scandinavi mentre i Sudamericani sono i più giovani, con una media di 29 anni.

LE DIECI NAZIONALITÀ PIÙ RAPPRESENTATE E CHI SPENDE DI PIÙ
I viaggiatori Italianway provengono da ben 164 Paesi del mondo: gli Italiani rappresentano il 42% degli ospiti (in calo del 9% rispetto al 2018 visto che le aperture in 40 località italiane oltre Milano hanno innescato un maggiore afflusso di viaggiatori per lo più stranieri). A seguire, in ordine decrescente, Russi (6%), Francesi (4,54%), Americani (3,78%), Tedeschi (3,71%) e Britannici (3,35%) in netto calo, causa Brexit, rispetto all’anno precedente. In crescita Spagnoli (all’ottavo posto con il 2,37%) e Brasiliani al decimo con l’1,71%.

I viaggiatori del Kuwait sono quelli che spendono di più (3.500€ in media per prenotazione), seguiti dai Neozelandesi che spendono in media 2.023€; gli Italiani (che si spostano non soltanto per turismo ma anche per trasferte sanitarie, oppure per questioni di studio o di lavoro) in media spendono 317€ per soggiorno ponendosi al centesimo posto rispetto alla spesa media per nazionalità che è globalmente di 531€ per prenotazione.

Siamo molto soddisfatti - commentano il Founder di Italianway Scarantino e l’AD Celani - di quel che i nostri numeri documentati raccontano: abbiamo centrato gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo prefissati ad inizio anno e vinto scommesse strategiche come il lancio del Progetto Partner in tutta Italia che, come un’onda lunga, non si ferma e sta conquistando sempre più proprietari e imprenditori del turismo desiderosi di portare a casa loro il modello Italianway. Stiamo già lavorando alle prossime sfide con cui apriremo il 2020 continuando a perseguire oltre alla soddisfazione dei proprietari, che vedono i propri immobili recuperare valore perchè affidati a chi questo mestiere lo fa in maniera strutturata senza spazio per le improvvisazioni, quella dei nostri ospiti, la cui esperienza di soggiorno positiva è al centro del successo di Italianway”.

COS’È ITALIANWAY
Italianway (https://www.italianway.house/) è la start up innovativa prop-tech del settore turismo-hospitality fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, AD; conta su un Team di 100 under 30 laureati e plurilingue e gestisce attualmente oltre 700 immobili in tutta Italia tra appartamenti, ville e residenze d’epoca (prenotabili direttamente sul suo portale).
Gli ultimi bilanci hanno fatto registrare un giro d’affari di oltre 11 milioni e il 2019, anno d’oro per l’azienda, si chiuderà con un forecast di 15 milioni di turn over ad un tasso di crescita del +30,6% rispetto al 2018.
Italianway ha mosso i primi passi nel settore turismo-hospitality alla fine del 2014 accogliendo viaggiatori da tutto il mondo nelle seconde case inutilizzate degli italiani, iniziando da Milano. Grazie ad un modello operativo ben strutturato e ad un software integrato, sviluppato internamente con oltre due milioni e mezzo di euro di investimento ed in grado di gestire l’intero processo del vacation rental, Italianway è rapidamente diventata il più grande property manager di Milano
A fine gennaio 2019 ha lanciato il primo franchising italiano del vacation rental attivando in pochi mesi, a partire dalla primavera 2019, 40 destinazioni in tutta Italia, tra borghi, città d’arte, località di mare. di montagna o in collina.
Sempre quest’anno, e come già accaduto nel 2018, Italianway ha ricevuto il secondo certificato di eccellenza dalla Commissione Europea, che riconosce il suo progetto di sviluppo tra i migliori 400 a livello europeo in considerazione della capacità di impatto sui borghi e sulla capacità di attrarre turisti. Italianway si è inoltre aggiudicata la 31esima posizione su 400 nella classifica delle 400 aziende italiane che crescono di più, redatta da Statista in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

Cantine aperte a Natale Degustazioni, laboratori e spettacoli in 172 aziende vinicole

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BEVAGNA - Torna la manifestazione "Cantine aperte a Natale", evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino che coinvolge piccoli e grandi produttori italiani. Per tutto il mese di dicembre 172 cantine organizzano spettacoli, degustazioni, visite guidate, laboratori sensoriali, concerti, cene a lume di candela e attività rivolte ai più piccoli, come la caccia al tesoro tra le botti e le favole di Natale sotto l'albero. E' un modo per festeggiare, fare acquisti natalizi e conoscere il territorio e i suoi prodotti enogastronomici, in alcuni casi di avvicinarsi a piccoli musei e a mostre d'arte organizzate nelle singole cantine.
Ma è anche l'occasione per scoprire gioielli architettonici come la tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli, che sorge su un antico vitigno tra le dolci colline di Bevagna, nel territorio di Montefalco dove si produce il Sagrantino. La cantina si trova all'interno di una gigantesca e suggestiva opera d'arte premiata dall'Unesco, progettata nel 2012 da Arnaldo Pomodoro. Si tratta di un carapace - l'altro nome della cantina - un gigantesco guscio di tartaruga in rame, inciso da crepe che ricordano i solchi della terra e con zampe rosse, simbolo di longevità e di unione tra cielo e terra. E' la prima scultura al mondo in cui è possibile vivere e lavorare, un'opera che sfida i confini tra scultura e architettura e che accoglie per visite e degustazioni davvero panoramiche. Oppure la manifestazione dà l'opportunità di visitare luoghi di design come la Cantina Su'entu a Sanluri, in provincia di Cagliari, dove la doppia cantina è uno spettacolo: nelle campagne del Medio Campidano la corte serve gli ambienti per la produzione e la vendita, mentre gli spazi per la fermentazione del vino si trovano in un edificio in pietra a doppia altezza, collegato al resto della cantina da una passerella. Dall'esterno la cantina sembra un cubo di pietra e intonaco bianco con magnifiche aperture in vetro sul paesaggio circostante. Un forte legame con l'arte c'è anche nelle antiche e prestigiose cantine di montagna di La-Vis e Valle di Cembra, in Trentino, che per alcune etichette di vini e grappe della linea "Ritratti" hanno usato dipinti di Giovanni Segantini.
    E' anche l'occasione per scoprire le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, da pochi mesi dichiarate patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco "grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola".
    Inoltre il Prosecco Superiore Docg, prodotto in 15 comuni nell'area di Conegliano e Valdobbiadene, tra i vini più richiesti sulle tavole natalizie, compie 50 anni grazie alla denominazione storica italiana riconosciuta appunto nel 1969.
    Ogni regione e ogni cantina che aderisce alla manifestazione "Cantine aperte a Natale" personalizza il proprio programma e le attività da svolgere

Capodanno carinziano per un 2020 da tradizione austriaca


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Dai portafortuna a forma di maialino, coccinella, quadrifoglio e spazzacamino, fino ai "Bleigiessen", piccoli pezzi di piombo che vengono messi su un cucchiaino, sciolti sopra una candela accesa e infine versati velocemente in una ciotola d'acqua fredda dove, in base a come si solidificheranno, sarà possibile interpretare all'istante che cosa riserva il futuro. Sono tante le tradizioni del Capodanno austriaco, che anche a Villach, la città carinziana a pochi chilometri dal confine con l'Italia, riserva molte sorprese per chi voglia assaporare un'atmosfera tipica a portata di mano e degustare prodotti locali autentici.
    Villach o Villaco è da sempre meta turistica per gli italiani, che vi trovano lo spirito natalizio settentrionale, a portata di mano, senza dover raggiungere la Germania o, ancor più lontano, i Paesi scandinavi.
    I prodotti tipici cominciano dalla birra maturata con cura nelle cantine dello storico birrificio Villacher, con sede proprio in città, che in occasione delle festività produce come specialità stagionale la Villacher Bock, una "doppio malto" dal colore giallo oro intenso, con un corpo forte e un sapore aromatico di dolce e una nota delicata di amaro sul retro-palato.
    Dal valzer di mezzanotte "Sul bel Danubio Blu" di Johann Strauss, che il 31 dicembre si danza in tutte le piazze dell'Austria (trasmesso anche alla radio e in televisione), fino alle già menzionate statuette portafortuna che si regalano aspettando il passaggio al nuovo anno e che possono essere sia di legno, ma anche di cioccolato o marzapane, Villach offre la possibilità di immergersi nella tipica lunga notte di San Silvestro austriaca, in occasione della quale, tra l'altro, vengono anche organizzate delle corse, Silvesterlauf, quasi tutte per beneficienza, per salutare l'anno appena trascorso.
    Dovunque si brinda con la classica frase augurale, "Guten Rutsch und Prosit Neujahr!" la cui prima parte si può tradurre letteralmente come "buona scivolata", ma che non contiene riferimenti al ghiaccio. Il termine, infatti, proviene dalla parola della lingua yiddish "rosch", che significa "inizio". Il termine "Prosit" proviene, invece, dal latino e significa "sia utile, faccia bene, giovi", ma è entrato nella più pura tradizione del mondo germanofono.
    A Villach, lo Stadtmarketing e tutta l'amministrazione comunale si impegnano al massimo per trasformare il centro cittadino in un'unica grande area di festa, con musica dal vivo, animazione, fuochi artificiali e il tradizionale mercato di Capodanno. Curiosando tra le colorate bancarelle, ecco spuntare i simpatici portafortuna per celebrare con i migliori auspici l'arrivo del 2020, ma anche i golosi dolci e i biscotti della tradizione. Oggetti e prodotti tipici fanno bella mostra di sé anche nel contemporaneo mercatino di Capodanno allestito nella Plaza di Atrio, il centro commerciale più grande della Carinzia sfavillante di decorazioni, che anche nell'ultima giornata dell'anno vale una puntata alla scoperta dei suoi quasi cento negozi, dei servizi a misura di famiglie e delle ariose architetture che lo rendono "uno degli shopping center più accoglienti ed ecologici del mondo". Il 31 dicembre da Atrio c'è anche una festa per i bambini nel regno dei giochi per i più piccoli, Planet Lollipop, dove i giovanissimi (dai 3 anni in su) possono divertirsi (sotto l'occhio attento di personale specializzato) mentre i genitori si dedicano allo shopping.  
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A Roma il primo Gauguin impressionista

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ROMA - Un Gauguin dalla luce straordinaria brilla nel centro di Roma. Il pittore francese aveva 34 anni quando nel 1882 trasferì sulla tela la sua visione del paesaggio nei dintorni di Pontoise, nella val d' Oise, a nord di Parigi. "Il sentiero di Gratte Coqs", splendido olio su tela di 54x46 centimetri firmato dall' autore in basso a sinistra, è in mostra in questi giorni nella Galleria Russo, a due passi da piazza di Spagna, nel cuore di Roma. Il dipinto torna ad essere ammirato dal pubblico trenta anni dopo l' ultima esposizione, nel 1986 in Francia al Musée Départemental Du Prieuré di Saint-Germain. E' un' opera preziosa, valore stimato due milioni di euro, che resterà visibile per un breve arco di tempo durante le festività di fine anno.
    Paul Gauguin realizzò quel dipinto nell' ultimo dei suoi tre soggiorni a Pontoise, ospite di Camille Pissarro, che vi si era stabilito da anni, al quale era legato da grande amicizia e stima. Pissarro abitava a poca distanza dal sentiero di Gratte Coqs e lo aveva scelto a sua volta per rappresentalo in diverse occasioni. Gauguin era andato una prima volta a Pontoise nel 1878 in compagnia, fra gli altri, di Paul Cezanne, e vi era tornato l' anno successivo, quando le sue opere furono esposte alla mostra parigina degli impressionisti. "Il soggiorno del 1882 - spiegano i curatori della mostra - coincide con la definitiva scelta di Gauguin di abbandonare il lavoro in banca e di dedicarsi esclusivamente all'arte e prelude ad una serie di trasferimenti, la Normandia, la Bretagna, la Provenza, che determineranno in maniera totale l'evoluzione del suo stile''.
    Seppur ancora fortemente ispirata da suggestioni impressioniste, nel dipinto Gauguin prelude "a quella visione intellettuale della natura non riprodotta fotograficamente, ma interpretata e ricreata con accenti che, nelle opere più mature, diventeranno esplicitamente simbolisti". Il sentiero di Gratte Coqs è considerato, quindi, cruciale nella vita di Gauguin, l' opera della svolta "che nella sua struttura e nella sua idea compositiva - è stato osservato - costituisce quasi uno spartiacque e contiene i germi dell'attività di Gauguin degli anni successivi. La sua pittura si allontana dalla semplice dimensione ottica e naturalistica rappresentando la profondità del sentiero in uno spazio che sembra espandersi e comprimersi allo stesso tempo con una stesura cromatica densa di materia nel pieno stile impressionista".
    "Questo capolavoro - dice Fabrizio Russo - è arrivato nella nostra galleria grazie al rapporto che alimentiamo da anni con un membro della famiglia reale saudita, ormai non più un cliente ma un amico, che dopo una visita ad alcune sue opere molto importanti a Ginevra ci ha dato l' incarico di seguirne la vendita". La risposta non si è fatta attendere. "Quattro musei internazionali, europei e americani, hanno mostrato interesse - osserva Russo - . E' un vero peccato che i musei italiani non siano nelle condizioni di poter immaginare una acquisizione di questo genere. Confido, comunque, di poter solleticare la curiosità di alcuni importantissimi collezionisti italiani che stanno costruendo collezioni memorabili". (ANSA).

Il nuovo Empire State Building, ultimo tassello ad 80mo piano #NYC

 Lea Michele,Empire State Building's 2019 holiday light show © AP
NEW YORK - Dopo oltre quattro anni di lavori il rinnovo dell'Empire State Building è ufficialmente completato. L'ultimo tassello lo spazio espositivo all'80mo piano che aprirà i battenti al pubblico dal 27 novembre. Si tratta di una superficie da oltre 1200 mq con sei mostre che consentiranno al visitatore di contestualizzare l'edificio nella città e di ricreare anche esperienze personali. Tra queste una partnership con NYC & Company, l'agenzia che si occupa della promozione turistica della Grande Mela, che con l'esperienza 'NYC: Above and Beyond' attraverso una serie di pannelli interattivi in diverse lingue consentirà di ricreare un itinerario di viaggio personalizzato attraverso tutte e cinque le municipalità della città.
    All'80 piano si avrà anche il primo assaggio di quella che è la vista spettacolare sulla città prima di passare all'osservatorio all'86mo piano, sia all'aperto che al chiuso, per finire con il panorama mozzafiato dal 102mo piano. Tra le altre esperienze, 'Scenes of New York', con dei telescopi puntati su nove punti di New York che mostrano un'immagine ravvicinata di come appaiono ad esempio la Statua della Libertà, la stazione Grand Central con la sua frenesia quotidiana, Coney Island a Brooklyn, la Borsa a Wall Street. Ancora un'altra mostra spiega come viene ricreato lo spettacolo di musica e luci che per tre volte all'anno rivela un Empire del tutto insolito con l'illuminazione che si sincronizza con le note musicali. Il primo spettacolo di luci e musica si è tenuto nel 2012 sulla musica di Alicia Keys.
    "Ora l'Empire State Building è totalmente reimmaginato dall'ingresso al 102mo piano - ha detto all'ANSA Holly Houghton di Squint/Opera, lo studio che si è occupato dell'aspetto digitale del progetto di rinnovo dell'Empire -. Ora è sia un museo che racconta la storia dell'edificio, celebra King Kong, trasporta il visitatore attraverso un'esperienza digitale all'80mo piano e infine affascina con le viste spettacoli all'86mo e al 102mo piano".
    Il progetto di rinnovo dell'Empire è costato 165 milioni di dollari. Il primo ad essere interessato è stato l'ingresso che dal 2018 si è spostato solo sulla 34ma strada snellendo le code.
    L'ultimo in ordine di tempo ad essere riaperto prima dell'80mo piano è stato l'osservatorio al 102mo piano. La porte sono state aperte lo scorso 12 ottobre rivelando una vista senza ostacoli della città al di là dello spettacolare. Si tratta di una vera e propria vetta sulla Grande Mela con una parte composta da 24 finestre che mostrano tutto il panorama. Fino allo scorso gennaio la parte inferiore era in muratura, limitando quindi la vista. Il secondo piano mostra invece come è stato realizzato l'edificio. L'Empire è considerato tra le sette meraviglie al mondo dalla societa' americana degli ingegneri civili e dal 1986 e' monumento nazionale. (ANSA)