Pompei restituisce i corpi integri di due fuggiaschi

 

 Due uomini, un quarantenne signore di rango avvolto in un caldo mantello di lana e il suo giovane schiavo in tunica, le ossa già provate da anni di durissimo lavoro. E' la nuova scoperta di Pompei venuta fuori nei giorni della pandemia e che l'ANSA può raccontare in esclusiva.

 "Stupefacente" commenta il ministro Franceschini, "una scoperta assolutamente eccezionale", sottolinea il direttore Massimo Osanna, anche perché "per la prima volta dopo più di 150 anni è stato possibile realizzare i calchi perfettamente riusciti delle vittime e delle cose che avevano con sé nell'attimo in cui sono stati investiti e uccisi dai vapori bollenti dell'eruzione". Il ritrovamento è avvenuto solo alcuni giorni fa nello scavo in corso dal 2020 nella grande villa suburbana a Civita Giuliana, 700 metri a nord ovest di Pompei, dove il Parco Archeologico è al lavoro già dal 2017, con uno scavo condotto in sinergia con la Procura di Torre Annunziata e nato per fermare gli scavi clandestini dei tombaroli che qui hanno lasciato ampie tracce della loro attività. E' la stessa villa nelle cui stalle - era il 2018 - sono stati trovati i resti di tre cavalli di gran razza e in particolare di uno splendido sauro completamente bardato con una raffinata sella in legno e bronzo e luccicanti finimenti come se l'uscita del padrone di casa - forse un comandante militare, forse un alto magistrato - dovesse essere imminente. E si tratta anche della stessa residenza dove qualche mese fa è stato scoperto il muro affrescato con il fiore bianco e il graffito col nome della piccola Mummia, la bimba che potrebbe essere stata la figlia dei signori proprietari di quella tenuta, una residenza, ricorda oggi Osanna, "di altissimo pregio, con ambienti riccamente affrescati e arredati, sontuose terrazze digradanti che affacciavano sul golfo di Napoli e Capri, oltre ad un efficiente quartiere di servizio con l'aia, i magazzini per l'olio e per il vino che in profluvio di terrazzamenti e piscine si estendeva fino al mare". (ANSA).

Le mostre del week end, da Ligabue ai costumi degli atelier romani

 

Proseguono le attività sul web per musei e gallerie italiani che non si fermano nonostante la chiusura imposta dal Dpcm: nell'offerta del prossimo weekend numerosi approfondimenti, dai costumi di Romaison all'Ara Pacis alle fotografie di Del Debbio al Maxxi, e poi il contest per gli utenti lanciato nell'ambito del confronto tra Ligabue e Vitaloni a Parma e il focus sull'eredità di Caravaggio a Rovereto.

PARMA - Sarà di ispirazione per un grande racconto collettivo la mostra "Ligabue e Vitaloni. Dare voce alla natura", in programma a Palazzo Tarasconi fino al 30 maggio, e ora chiusa in ottemperanza al Dpcm: con l'hashtag #diamovoceallanatura e taggando la @fondazioneantonioligabueparma si potrà inviare la propria personale visione della natura, vissuta in prima persona o attraverso i propri animali domestici, in una foto che se selezionata sarà condivisa sul canale Instagram della Fondazione.

ROMA - Con l'hashtag #nonfermiamoleidee continua il palinsesto online del Maxxi tra dirette, contenuti speciali, approfondimenti e incontri: tra gli appuntamenti, quello con i modelli, i faldoni, i disegni, i rotoli, le fotografie di Enrico Del Debbio, cui si deve tra l'altro la progettazione e la realizzazione, dal 1925 al 1962, dell'area del Foro Italico, a Roma (sabato 21/11 alle 12.30) e quello con Luca Zingaretti che, nell'ambito del progetto "Collezione da ascoltare", descrive per i non vedenti "Plegaria Muda" di Doris Salcedo, opera potente e dolorosa dedicata alle vittime senza nome di morti violente e ispirate a un fatto accaduto nel 2010 in Colombia (domenica 22/11 alle 12.30). "Romaison" allestita al museo dell'Ara Pacis, prosegue sulle pagine Facebook e Instagram, con post con le immagini più suggestive della mostra, podcast realizzati dalle sedi storiche degli atelier, video interviste e talk in diretta per raccontare gli aspetti più curiosi e attuali del mondo della moda e del costume: tra i prossimi appuntamenti gli incontri con Gabriele Mayer, proprietario dell'omonimo archivio di bozzetti e disegni, appena donato alla Galleria Nazionale, figura chiave della storia del costume romano (venerdì 20), Carlo Poggioli, costumista che ha firmato oltre 60 produzioni cinematografiche, collaborando recentemente soprattutto con Paolo Sorrentino (sabato 21) e Massimo Pieroni con "Il racconto dei bozzetti" (domenica 22).

MILANO - A partire dal 19 novembre e fino al 3 dicembre, la Galleria Bottegantica darà la possibilità di visitare virtualmente sul proprio sito web (con approfondimenti e interviste) la collettiva "Luci da Brera" che presenta le opere di 5 giovani artisti provenienti da varie parti del mondo, tutti allievi della cattedra di Pittura tenuta da Ignazio Gadaleta presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Gli artisti sono: Yuki Aoki (1974, Giappone); Erika Bellanca (1992, Italia); Elias Bertoldo (1994, Italia); Saeed Naderi(1981, Iran) e Arjan Shehaj (1989, Albania).

ROVERETO - Nelle settimane di chiusura anche il Mart trasferisce le sue attività sui canali social del museo: seguendo l'hashtag #martmuseum, gli utenti potranno seguire gli approfondimenti sulla mostra "Caravaggio. Il contemporaneo", che documenta l'eredità lasciata dal grande pittore partendo dal capolavoro "Seppellimento di Santa Lucia" del 1608 circa, i laboratori per famiglie e il progetto #martsongs con le playlist dedicate ai capolavori presenti nelle collezioni del museo.
   

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Case sull'albero, tornare bambini e scoprirsi green

 

Se la pandemia ci obbliga a stare a casa, di certo però non può impedirci di sognare i prossimi viaggi, quando, arginato il covid, potremo di nuovo immergerci, col corpo e con la mente, nelle meraviglie della natura. Proprio in occasione della Giornata nazionale degli Alberi di oggi 21 novembre, un rimedio per risollevare il nostro umore reso cupo dalla clausura potrebbe essere pensare di poter trascorrere qualche giorno in una casetta sull'albero, in mezzo al verde di rigogliosi boschi e foreste. Chi volesse già iniziare a programmare una vacanza sostenibile e attenta all'ambiente, può seguire i consigli di Pitchup.com, piattaforma di instant booking per le vacanze outdoor leader in Europa, che invita a scoprire alcune delle case sull'albero più belle tra Italia, Francia, Inghilterra e Sudafrica. Per tornare ancora bambini e godere, con il partner, gli amici o la famiglia, del potere rigenerante del patrimonio arboreo.
    Del resto, nel lockdown è cresciuta tra gli italiani la coscienza ambientale: a rivelarlo la ricerca condotta dall'Osservatorio Mensile Findomestic ed Eumetra, secondo cui l'81% degli intervistati - erano il 73% a ottobre 2018 - è disposto oggi a spendere di più per acquistare prodotti o servizi rispettosi dell'ambiente. Anche il Rapporto sull'Economia del Benessere 2020 di Philips va in questo senso, rivelando che, a seguito della pandemia, gli italiani hanno adottato comportamenti "green": circa 3.5 prodotti su 10 che mettiamo oggi nei nostri carrelli sono "sostenibili", mentre quasi 4 italiani su 10 dimostrano una buona propensione a spendere di più pur di poter consumare prodotti ecosostenibili.
    Anche le vacanze, quindi, molto probabilmente potrebbero orientarsi verso la sostenibilità. Il viaggio alla scoperta di un soggiorno in mezzo alla natura inizia in Italia, a Civitella Paganica, tra i vigneti del Chianti e la costa della Maremma: qui, seguendo la tipica ospitalità toscana, fatta di accoglienza familiare e prodotti genuini, il Glamping Il Sole offre agli ospiti una bella casa sull'albero, da cui si gode di una vista a perdifiato su campi verdeggianti, frutteti e uliveti, orti e pascoli, oltre che di tranquillità e silenzio.
    In Francia, a Clairac, nel dipartimento francese di Lot e Garonna, il Domaine de Pech et Lafon dà l'opportunità di soggiornare in lussuose case sull'albero, tutte a tema e stili diversi, dotate di vasche idromassaggio e di una tv con una rilassante animazione "effetto caminetto". Valore aggiunto della struttura è la collocazione all'interno di una rigogliosa foresta di querce di 15 ettari. Si prosegue ancora in Francia, ma a Saint-Hilaire-en-Morvan, nel Parco Naturale Regionale del Morvan in Borgogna, dove si trova il Domaine de Chaligny: adatto ad accogliere le famiglie, la struttura si estende per 15 ettari nei terreni di uno splendido castello a cinque minuti di auto da Château-Chinon, e offre agli ospiti la possibilità di vivere pienamente il patrimonio verde, dormendo tra le chiome degli alberi e risvegliandosi ascoltando i suoni della natura.
    In Inghilterra gli amanti delle case sull'albero potranno recarsi a Henley-in-Harden, nel Warwickshire, non lontano da Worcester: qui si trova il Wotton Park che tra i suoi pod di lusso offre anche un caratteristico Tree Pod, una bellissima casa sull'albero che può accogliere fino a 2 adulti e 2 bambini, dotata di vasca idromassaggio, accappatoi, lenzuola, asciugamani e dell'occorrente per preparare un ottimo tè.
    Infine un'altra opzione, più selvaggia, la Bonamanzi Game Reserve a Hluhluwe, nella provincia di KwaZulu-Natal, zona sudorientale del Sudafrica: la natura incontaminata offrirà ai viaggiatori più esigenti panorami e tramonti mozzafiato, e nella struttura, oltre a dormire nella casa sull'albero, ci sarà la possibilità di partecipare a safari alla ricerca di animali e uccelli di ogni specie. (ANSA).

“Italia, amore mio”: una vetrina per imprese e designer

 Al via la quinta edizione di Italia, amore mio! (IAM) rassegna dedicata alla passione e al lifestyle italiano, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) il 21 e 22 novembre a Tokyo. Il tema di IAM 2020 è “Insieme”, per sottolineare l’importanza del contributo collettivo che in questo particolare momento storico è necessario per guardare avanti. Quest’anno IAM si fa portavoce della comunicazione del design italiano in Giappone, il festival è presentato insieme alla quarta edizione dell’Italian Design Day (IDD) 2020, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Giappone, l'Associazione per il Disegno Industriale (ADI), il Muse del Compasso d’Oro, il patrocinio di ENIT e tutti gli attori del Sistema Paese. Una straordinaria vetrina per le imprese e i designer italiani con numerose iniziative per promuovere il design come espressione del “Made in Italy” ad un pubblico, quello giapponese, sempre più curioso e attento. Numerosissimi gli ospiti che partecipano alla rassegna in versione fisica e con collegamenti video dall’Italia, dal mondo dell’arte e del design a quello dello spettacolo. Dagli architetti e designer Kengo Kuma e Toshiyuki Kita, a Olimpia Zagnoli, Katsumi Komagata e Luca Barcellona per il mondo dell’illustrazione e della calligrafia, l’attore Tet Wada, la nota influencer Fujiwara Shiori, il modello e attore Andrea Cocco. E ancora la LaPina ed Emiliano Pepe in versione “autori”, la cantante Chiara Galiazzo, l’architetto Francesco Librizzi, nominato design Ambassador dall’ IDD 2020, e molti altri.


(© 9Colonne)


Auguri di Natale? Quest'anno li fa direttamente Santa Claus

 

(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Barbone folto, vestito rosso e renne pronte alla slitta, è tempo che Babbo Natale si prepari per il periodo dell'anno (per lui) più impegnativo. Dal cuore della Lapponia finlandese, dove l'aurora boreale tinge le notti di vero incantesimo e la neve ammanta ogni suono, anche quest'anno sarà impegnatissimo a esaudire desideri e richieste di grandi e piccini. Basti contare che ogni anno riceve migliaia di lettere da 199 Paesi (per ogni evenienza, è raggiungibile all'indirizzo ufficiale: Babbo Natale, Ufficio postale principale di Babbo Natale, 96930 Napapiiri, Finlandia) ed è sempre disponibile a incontrare e chiacchierare con tutti nel suo ufficio nella città di Rovaniemi.
    Quest'anno sarà più difficile, per via della pandemia. E allora Visit Finland, l'Ente Nazionale del Turismo Finlandese, per salvare lo spitio natalizio ha pensato di portare un pizzico di allegria, aiutando le persone a rimanere in contatto con i loro cari e a trasmettere un messaggio unico, nonostante tutto, direttamente dal Paese più felice della terra e dal suo cittadino più famoso.
    E' Say it with Santa (Dillo con Santa), progetto grazie al quale chiunque, da qualunque parte del mondo, può chiedere a Babbo Natale di inviare un videomessaggio personalizzato alle persone amate. Basta inviare il testo entro il 29 novembre direttamente a lui (Info: www.sayitwithsanta.com ). Verranno scelti circa 80 messaggi che Babbo Natale trasmetterà in singoli video, pubblicati poi sul canale YouTube di Visit Finland all'inizio di dicembre. Ma non solo: si può anche chiedere una sessione privata direttamente con lui, one-to-one. Oppure partecipare alla grande festa dell'11 dicembre, incontrando Babbo Natale in diretta sui canali social di Visit Finland.

Luci e winter garden, a Zurigo si respira già Natale

 

ZURIGO - La tradizionale pioggia di luci lungo la Bahnhofstrasse. I dehor riscaldati, il cioccolato nei Cafè e le botteghe degli artigiani già pronte a confezionare regalini.
    Anche in tempo di Covid, il Natale non va in lockdown a Zurigo, la regina della Svizzera, che da oggi da ufficialmente da il via all'atmosfera natalizia in tutti gli angoli della città illuminandosi a festa.
    Le normative di sicurezza hanno chiuso per quest'anno i tradizionali mercatini, ma per l'Avvento 2020 sul Bauschänzli, l'area dove solitamente si svolgono gli spettacoli del Circo Conelli, verrà allestita una vera e propria isola del Natale, ad accesso controllato, con decorazioni, eventi natalizi e menu a tema. In zona Zürich-West al Frau Gerolds Garten, al posto del classico tendone per la fondue, è stato già aperto un Winter garden, con food truck per gustare dell'ottimo street food.
    Saranno poi aperti il Fondue Chalet Züriberg e un Winter garden a Europaalle, il nuovo quartiere trendy di Zurigo vicino alla stazione, dove scaldarsi con il vin brûle sulle note delle tipiche canzoncine natalizie. Già pronto sui binari anche il classico Märlitram, guidato per la città da Babbo Natale in persona, che quest'anno accoglierà prenotazioni "in esclusiva" da classi dell'asilo e delle elementari svizzere. Atmosfera di festa anche negli alberghi della città: il Marina Lachen ha inaugurato le Privat Sphären, enormi palle di Natale dove è possibile mangiare, mentre l'Hotel Sonne di Küsnacht ha dovuto rinunciare alla pista di pattinaggio su ghiaccio, ma ha allestito un giardino natalizio tutto decorato. Da non perdere, una gita tra i banchi in piazza a Baden e Rapperswil.
    Il tutto, a sole 3 ore e 17 minuti di treno da Milano, grazie al nuovo tunnel del Ceneri che aprirà ufficialmente il 13 dicembre.
    (ANSA).

Salviamo Torre di Pasolini, Regione Lazio con Mibact

 

Per salvare la Torre di Chia, l'ultima dimora di Pasolini, si muovono Regione Lazio e Mibact.
    Dopo l'allarme degli eredi Pasolini che avevano annunciato di volere mettere in vendita il piccolo gioiello nella Tuscia, del quale lo stesso scrittore si innamorò mentre girava Il Vangelo Secondo Matteo, la Regione e il Ministero collaborano "per la salvaguardia e la tutela del sito". Una torre già bene tutelato dal Ministero per il suo valore culturale e entrata a fare parte della Rete delle Dimore storiche del Lazio dal 2017.
    Un valore, quello della Torre a Soriano del Cimino (Viterbo), che è anche memoria storica visto che proprio qui Pasolini scrisse Petrolio e Lettere luterane. E qui trascorse anche il suo ultimo capodanno. Inoltre nel torrente che scorre nei pressi della Torre furono girate le scene del battesimo di Gesù de Il Vangelo secondo Matteo.
    Pasolini acquistò poi la Torre nel 1970 e, proprio perchè voleva farne il suo eremo, si avvalse per la sistemazione dei luoghi e per il progetto dello scenografo Dante Ferretti.
    Insomma Pasolini non ne fece solo una casa, una dimora ma un rifugio e un posto dell'anima. Qui passava lunghi periodi solitari interrotti dalle visite degli amici come l'immancabile Laura Betti, Bernardo Bertolucci o Ettore Scola.
    Ma gli attuali proprietari, eredi Pasolini, non riescono più a sostenere i costi della Torre medioevale. Ci hanno provato, hanno raccontato a Repubblica, coinvolgendo le scuole o con altri progetti "Nel 1999 io e mio marito Vincenzo (Cerami, ndr) lo abbiamo restaurato con i soldi della sceneggiatura di La vita è bella. Negli anni abbiamo lavorato con associazioni culturali e lo Chateaubriand che portava i ragazzi a Chia per i campi estivi. Per un periodo ha vissuto lì lo scultore Richard Lippold", spiega la cugina di Pasolini Graziella Chiarcossi.
    Ma non è bastato. Così la decisione di venderlo. Ora il piano di salvataggio di Regione Lazio-Mibact. Per preservare anche il luogo del cuore di Pasolini. (ANSA).

I luoghi della fede - La Via Romea germanica riconosciuta itinerario europeo


Un percorso storico, conosciuto sin dal decimo secolo dopo Cristo, che portava i pellegrini dalla città tedesca di Stade an der Nordsee, sul mare del Nord, fino a Roma, per oltre 2.200 chilometri attraverso Germania, Austria e Italia. È l’antica strada dei pellegrini Via romea germanica ed ha ricevuto in questi giorni dal Consiglio d’Europa la certificazione di «Itinerario culturale europeo» come ha reso noto l’associazione tedesca Romweg - Abate Albert von Stade, dedicata a colui che rivitalizzò la tradizione.

Un traguardo significativo che premia, tra gli altri, anche l’impegno dell’Associazione europea della Via romea germanica, nata da un’iniziativa di alcuni volontari a Santa Sofia, piccolo comune in provincia di Forlì, che, coadiuvata dalle sue filiali nazionali di sostegno in Germania, Austria e Italia, lavora da dieci anni con comuni, regioni e istituzioni pubbliche con l’obiettivo di promuovere un «turismo spirituale decelerato, sostenibile e rispettoso» si legge sul sito dell’organismo. E così il cammino di questa nuova stagione di pellegrinaggi, lungo 121 tappe e previsto per il 21 giugno 2021 dopo l’annullamento quest’anno per il covid-19, avrà un significato del tutto speciale per la Via Romea germanica, il quinto itinerario di pellegrinaggio europeo riconosciuto dopo il Cammino di Santiago de Compostela, Via di san Martino, Via Francigena e Cammino di Sant Olav che si svolge in Svezia e Norvegia.

La rinascita dell’antico tracciato di pellegrinaggio, che l’abate Albert von Stade descrisse nei suoi appunti di viaggio nel 1237, gli Annales Stadenses, è espressione del desiderio di costruire un ponte in Europa oltre i confini statali: il tratto tedesco passa per Bergen, Smalcalda, Würzburg, Augusta, Seefeld, per complessive 45 tappe, trasferendosi poi in Austria alla città tirolese di Scharnitz, al confine con la Baviera, passando per Innsbruck e il Brennero verso l’Alto Adige. In Italia sono 46 le tappe che da Vipiteno si diramano per giungere a Roma attraverso il Trentino - Alto Adige, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio. Anche un modo affascinante, sostengono gli esponenti delle due associazioni, per la promozione di studi e ricerche di carattere logistico, storico, culturale e religioso riguardanti le città che si incontrano durante il tragitto, arricchito di iniziative e incontri a tema ideati nelle varie tappe.

Del resto, sulla scia di questo percorso, come già sopra accennato, l’Associazione europea della Via Romea germanica fin dalla fondazione ha dedicato nel corso degli anni il suo impegno all’organizzazione di eventi che riguardassero la valorizzazione dei vari pellegrinaggi assieme alle bellezze architettoniche, culturali, spirituali e religiose, patrimonio del territorio italiano. Come Monasteri aperti in Emilia-Romagna, manifestazione svoltasi lo scorso ottobre grazie alla sinergia tra Regione ed episcopato locale per scoprire monasteri, pievi, abbazie, luoghi di fede millenari lungo i cammini e le vie di pellegrinaggio. Una felice collaborazione tra due organismi, laico ed ecclesiale, nata per valorizzare la formazione culturale e spirituale dell’uomo legata a un’area geografica, hanno sottolineato gli organizzatori. O come la presentazione della prima guida del cammino romeo-germanico a Cortona, in Toscana, crocevia storico dal profondo richiamo spirituale dove si intersecano, oltre a questo percorso, anche Via Francigena, Via Lauretana e i cammini di San Francesco. Proprio in uno dei luoghi più significativi nella vita del poverello di Assisi sono stati preparati grazie anche al contributo dell’associazione eventi costituiti da giorni di marce, incontri e preghiere nel segno della fratellanza. Le solennità religiose, inoltre, hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, lo spunto per pellegrinaggi a tema. Ad esempio, per la festa del Corpus Domini, l’associazione ha collaborato negli anni passati con le istituzioni locali per dare vita a una processione sulla tratta della Via Romea germanica che va da Castiglione del Lago ad Orvieto e da qui l’arrivo a Bolsena per ricordare il miracolo della transustanziazione.

di Rosario Capomasi

Osservatore Romano

Covid: studio shock, 'ripresa turismo a Ny solo nel 2025'

 

 A causa della pandemia una ripresa completa del turismo nella città di New York potrebbe arrivare solo nel 2025. E' lo scenario che emerge da un rapporto di NYC&Company, l'ente che si occupa della promozione turistica della Grande Mela.

Un dato poco confortante per una città tra le destinazioni più popolari al mondo e che pone ulteriori pressioni sulla sua ripresa economica.
    Il settore del turismo, infatti, è uno dei pilastri fondamentali dell'economia di New York. Con oltre 66 milioni e mezzo di turisti nel 2019 ha generato introiti per 70 miliardi di dollari e creato 400 mila posti di lavoro. Se non ci fosse stata la pandemia una stima di NYC&Co nel 2018 prevedeva quasi 69 milioni di visitatori nel 2020 e oltre 71 milioni nel 2021.
    Attualmente, come si legge nel rapporto, le presenze turistiche sono calate del 66% rispetto all'anno scorso.
    Il crollo del turismo a New York, secondo quanto scrive anche il New York Times, è il motivo per cui l'economia della città è stata colpita più duramente rispetto alle altre negli Stati Uniti. Senza una presenza significativa di turisti centinaia di ristoranti e alberghi sono stati costretti a chiudere e ora New York si trova con un tasso di disoccupazione che supera il 14%, oltre il doppio della media nazionale . Un ruolo chiave nella ripresa del turismo, secondo quanto indicato da Fred Dixon, ceo di NYC&Co, l'avrà la distribuzione del vaccino. "Sarà una ripresa molto lenta - ha spiegato - . Con un piano di distribuzione di massa nel 2021 le previsioni per la ripresa dei viaggi a livello nazionale indicano un aumento del numero di visitatori durante la prossima estate". Ha aggiunto anche che occorre far coincidere l'abolizione delle limitazioni negli spostamenti. Per quanto riguarda il mercato internazionale, ci vorrà invece più tempo. (ANSA).

A Canberra le opere 'Made in Australia' di Pier Luigi Nervi

 

 '"Designed in Italy, Made in Australia. The australian works of Pier Luigi Nervi" è il titolo della mostra che l' Istituto di Cultura Italiano di Sidney in collaborazione con il Design Festival di Canberra dedica fino al 27 novembre al segno lasciato dal maestro italiano dell' ingegneria. La Galleria Mura Gadi, della Biblioteca dell' Università di Canberra, illustra il lavoro svolto da Nervi e dal suo studio di Roma per l'architetto australiano Harry Seidler attraverso disegni originali, modelli 3D e la riproduzione di materiale d'archivio conservato in Italia e in Australia dei progetti realizzati negli anni '60 e '70, a cominciare dall' Australia Square di Sidney. La mostra, curata da Paolo Stracchi, docente di tecnologia architettonica presso la School of Architecture, Design and Planning della Sydney University, racconta come Pier Luigi Nervi (Sondrio 1891-Roma 1979) non sia stato solo un ingegnere strutturale, "ma anche un rivoluzionario costruttore, architetto e artista italiano che creò, attraverso l'invenzione del Sistema Nervi, un'estetica strutturale personale e inconfondibile conosciuta oggi come Stile Nervi".
    Inventato in Italia negli anni '40, il Sistema Nervi fu esportato in tutto il mondo per dare forma ad alcuni dei più famosi edifici in cemento progettati dall' ingegnere italiano, tra cui la Field House al Dartmouth College (1965) e la Cattedrale di Santa Maria Assunta a San Francisco (1971). In Australia fu adottato per la prima volta nella costruzione della lastra nervata di Nervi per l'Australia Square Tower, progettata da Harry Seidler nel 1963. L'ingegnere italiano ha anche progettato le colonne affusolate dell'iconica torre circolare, che insieme alla lastra a cassettoni ha definito l'espressionismo strutturale distintivo dell'edificio. Il successo della Sydney Tower segnò l' inizio di una collaborazione professionale tra Roma e Sydney durata più di 15 anni. Nell'illustrare la storia della collaborazione tra Nervi e Seidler, la mostra fa luce su precedenti romani, milanesi e canadesi adottati nella progettazione e costruzione di alcuni dei più celebri capolavori dell'architettura moderna australiana. L' esposizione, promossa in occasione della Quarta Giornata del Design Italiano, ha il patrocinio dell' Ambasciata italiana a Canberra. (ANSA).