I migliori prodotti enogastronomici dell'Est veronese, nella calda atmosfera di un rifugio sul Monte Tomba, mescolati con la magia di una notte estiva sono gli ingredienti della cena speciale organizzata dalla Strada del vino Soave (www.stradadelvinosoave.com) oggi alle 20 al Rifugio Primaneve.
Protagonisti sono i prodotti e i produttori della Strada del vino Soave.
Questo il menù previsto: antipasto di prosciutto e melone, culatello, speck e lardo; risotto di pesce; tris di formaggio Monte Veronese Dop; torta Reciotina, caffè e grappa. In abbinamento alle diverse portate, saranno serviti i vini Soave e Recioto di Soave, insieme allo spumante Durello e al Valpolicella, visto che diversi soci della Strada del vino Soave hanno vigneti confinanti con altri importanti territori di vino, il Lessini Durello a est e la Valpolicella a nord. A guidare la degustazione dei vini sarà in via eccezionale il presidente della Strada del vino Soave, l'enologo Paolo Menapace e alla serata parteciperanno anche diversi produttori soci per far conoscere meglio al pubblico le specialità in degustazione. Il costo di partecipazione è di 20 euro a persona e la prenotazione va fatta al numero 327-1799535.V.Z.
L'Arena.it
Expo - Fiori a Verbania. Un evento d'eccezione inedito e di grande risalto mediatico nella città del Lago Maggiore
comunicato stampa verbaniamilleventi.org
EXPO FIORI A VERBANIA
Un evento d'eccezione inedito e di grande risalto
mediatico
nella città del Lago Maggiore. Per la prima volta il saluto ai
Paesi partecipanti all'Expo
realizzando con i fiori le loro bandiere
I fiori sono protagonisti
nel corso dell’anno di appuntamenti importanti a Verbania e costituiscono per lunga tradizione una delle principali
componenti del richiamo turistico della città.
E' proprio legandosi a questa caratteristica che si propone dal
5 al 7 settembre sul lungolago di Verbania Pallanza un evento d'eccesione: EXPO
FIORI A VERBANIA – Verbania e il Lago Maggiore salutano con i fiori EXPO
Milano 2015 con BANDIERE IN FIORE per il saluto ai Paesi partecipanti
all'Expo. Momento centrale della manifestazione è la realizzazione
delle bandiere di tutti i Paesi partecipanti all'Expo di Milano (circa 150) delle
dimensioni di un metro e 10 per un metro e 60 circa con la tecnica
dell'infiorata, cioè spetalando i fiori di vari colori e coprendo con i petali
o altro materiale vegetale la superficie della bandiera. Le bandiere verranno disposte come petali di
25 grandi fiori e saranno realizzate sotto gli occhi del pubblico nel
pomeriggio di sabato 6 settembre, per restare poi esposte con un allestimento scenografico
di grande effetto l'intera giornata di domenica 7 settembre.
L'evento (realizzato da Verbania MillEventi con il sostegno del
Comune e il patrocinio di Distretto Turistico dei Laghi, Ente Giardini Botanici di Villa Taranto,
Museo del Paesaggio di Verbania) è senza precedenti e riveste una valenza
promozionale fortemente positiva ad ampio livello, sia per il richiamo alle
tradizioni degli eventi floreali, sia per il richiamo all'Expo ed il
conseguente risalto mediatico non solo come evento fine a se stesso, ma anche
per le implicazioni che ne arricchiranno la portata fino allo svolgimento
dell'Expo. Si aggiunga che il tutto si
inserisce in un programma di grande
festa ed iniziative varie che fanno da contorno sul lungolago, con addobbo
piazza, concerti musicali, spettacoli, intrattenimenti per i bambini,
gastronomia, biciclette in fiore, espositori e altre iniziative.
ronchiCOMUNICAZIONE Ufficio
Stampa Verbania MillEventi
via albertazzi,
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segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@simail.it
Febbio, meta turistica per utenza diversa. Tante le offerte proposte fra trekking, bici e ristorazione
ReggioNelWeb.it 19/8/2014
Grazie a questi mesi di attesa c'è stato un vero e proprio boom, sia sui social come Facebook e il web “Infofebbio:com”, che nelle presenze , infatti il fine settimana scorso Febbio ha registrato un record che non si vedeva da anni quasi 1000 persone sono girate sulla seggiovia, tra bici e escursionisti. Questo anche grazie alla riapertura della seggiovia.
Ricevute molte chiamate anche al numero informativo 3389187144, sia dalla provincia di Reggio Emilia che Dd quella di Modena, con stupore nel mondo della bici che trova in Febbio discrete piste e la possibilità di scendere dalla 2000.
Per i fine settimana di Ferragosto Febbio propone, oltre che ammirare un panorama fantastico e passeggiate mozzafiato, sia a piedi che in bici, grigliata durante il giorno in quota al rifugio Il Crinale a 2000 metri, e alla sera del venerdì e del sabato grande festa con birra musica e due menu, sia di carne che di trota dove divertirsi insieme ad amici e parenti.
Infine, la gestione di Febbio sta lavorando sugli impianti invernali, per essere pronti già alla prime nevicate…
Opportunità e problemi del made in Italy costiero Turismo, pesca, porti e cantieri Il mare aspetta ancora l'estate
È un’estate uggiosa, quella che stiamo vivendo. L’autunno di luglio ha messo in crisi profonda il turismo di spiaggia, fra cancellazioni alberghiere, stabilimenti con presenze in calo anche del 70% e il mare che troppo spesso si è stati costretti a guardarlo dalla finestra. Già, il mare. Il mito delle vacanze, che raccoglie comunque il 30% delle presenze turistiche.
E se chi ha finito le ferie torna deluso, c’è chi spera in un finale d’agosto da estate normale, per poterselo godere. Il mare, anche quello sotto casa. Perché per l’Italia il mare è 'scontato': ne sono bagnate 15 regioni su 20, interessa tre quarti dei nostri confini, 7.456 chilometri di costa. Un grande patrimonio naturale che ci regala paesaggi meravigliosi, orizzonti sconfinati, tramonti indimenticabili. Ma, proprio mentre il meteo impazzito ci fa sospirare bagni e tuffi, castelli di sabbia e chiacchiere sotto l’ombrellone, ecco che vale la pena riflettere su tutto quello che il mare rappresenta: la blue economy, che riguarda il turismo, certo, ma anche tanto altro. C’è la pesca e tutta la filiera ittica; ci sono i porti, la nautica, la cantieristica, l’industria delle estrazioni marine, la movimentazione di passeggeri e merci; e ancora le attività di studio e ricerca e tutto il mondo dello sport. Un universo variopinto. Che conta. E genera un valore aggiunto di 41,5 miliardi di euro (grazie all’effetto moltiplicatore del settore, considerando l’indotto, diventano 120) con un’incidenza sul totale del 3%, rileva il 3° Rapporto di Unioncamere sull’Economia del mare. È quasi il doppio di quanto prodotto – tanto per fare un confronto con un comparto molto forte del made in Italy – da tessile, abbigliamento e pelli (quasi 22 miliardi).
Un pezzo di economia italiana che nel complesso, nel periodo 2009-2013, anche con la crisi, ha saputo dare importanti segnali di tenuta. Sul lavoro si è mosso in controtendenza: a fronte della perdita totale di 691.200 posti di lavoro (2,9%), l’economia del mare ha fatto segnare un incremento stimato di 24.300 unità (+3,1%). Lo stesso per le aziende: nel triennio 2011-2013 il tessuto imprenditoriale (costituito da circa 180mila imprese) è aumentato di 3.500 unità (+2% rispetto al -0,9% del resto dell’economia).
«La blue economy – per dirla con il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – è una risorsa che genera ricchezza, occupazione e innovazione secondo un modello collaborativo e sostenibile che può essere leva straordinaria per il rilancio dell’Italia». Un mare… di opportunità, dunque. Ma anche di problemi. Economici e normativi. Oltre che di governance. Onde che agitano le acque turchesi dei nostri litorali. Prendiamo i porti, molti dei quali in gestione commissariale, 'caselli' di autostrade del mare mai veramente avviate. L’Assoporti lancia da tempo segnali di allarme, chiedendo nuove regole che consentano di recuperare competitività, di realizzare nuove infrastrutture, di eliminare burocrazia e razionalizzare il ciclo logistico. «O si cambia o si alza bandiera bianca», è l’aut aut del presidente Pasqualino Monti.
Guardando la cartina dei migliori porti europei disegnata da Eurostat, d’altra parte, è difficile non arrabbiarsi: la grande attività commerciale sta tutta a Nord. Non c’è neanche un nome italiano fra i primi dieci della classifica degli scali commerciali continentali. Eppure tutto lo stivale è un unico, grande porto: da Genova giù fino a Napoli e Gioia Tauro, passando per Palermo e Catania, e risalendo per Brindisi, Ancona, su fino Venezia e Trieste. Tutti in posizione ideale per veicolare i flussi
mercantili nel Mediterraneo. Invece comandano Rotterdam e Anversa, i Paesi Bassi e il Belgio. Insieme hanno visto passare 560 milioni di tonnellate nel 2012. L’Italia nel suo complesso 499 milioni.
C’è poi la pesca, costretta a difendersi dalle 'reti' della burocrazia europea. Un caso acceso riguarda l’attività con reti da traino: la Commissione ha chiesto formalmente a Italia e Spagna di conformarsi alle norme Ue sulla pesca nel Mediterraneo, adottando i piani nazionali di gestione che avrebbero dovuto essere avviati entro il 31 dicembre 2007. Una questione ancora aperta, mentre ci sono voluti 20 anni prima che l’Europa decidesse di chiudere formalmente l’infrazione contro il nostro Paese sulle reti da pesca derivanti, le cosiddette 'spadare', vietate nell’Ue, riconoscendo che negli ultimi tre anni l’Italia ha fatto «sforzi importanti per migliorare il quadro legislativo, rafforzando il controllo nella lotta contro questo fenomeno».
Ci sono le difficoltà di tutto il settore nautico, che negli ultimi anni ha subito fortemente i colpi della crisi. Anche il 2013 si chiude con un segno meno: il fatturato globale è stato di 2,4 miliardi (-3% rispetto al 2012). Ma dovrebbe essere l’ultimo anno in negativo, dopo cinque cali consecutivi: l’Ufficio studi di Ucina, l’associazione di Confindustria che riunisce le imprese del settore, prevede per il 2014 una crescita del 5,5%. Che interessa purtroppo l’estero, considerato che il mercato interno risulta praticamente azzerato (nel 2103 solo il 7% della produzione cantieristica nazionale è stata destinata alle vendite in Italia). Per fare il punto sul settore si guarda al Salone Nautico di Genova (dall’1 al 6 ottobre) che prova a rilanciarsi, con un rinnovato fermento degli espositori (+20% di richieste al momento).
I problemi non mancano neanche – oltre al meteo, s’intende – nel turismo balneare che soffre la competizione con gli altri mari, dalla Croazia alla Grecia, dalla Spagna e all’Egitto. Mete preferite per un migliore rapporto qualità/prezzo dai vacanzieri stranieri. Sebbene le strutture ricettive 'marine' (circa 47mila, con un milione e 587mila posti letto) siano il 33,3% del totale italiano e accolgano il 30,5% di presenze, l’impatto economico generato è del 26% (19 miliardi). A pesare è un’incidenza delle seconde case fortissima (il 56% delle presenze). Il mare degli italiani, insomma. Sotto casa. Con un Paese spaccato: il 50% delle presenze turistiche si registra al Nord, in particolare nell’area Adriatica, mentre al Sud a fronte del 70% di coste, si registra appena il 26% di presenze. Un potenziale inespresso che potrebbe essere (o avrebbe dovuto già essere da tempo) la vera alternativa italiana alle altre coste del Mediterraneo o del Mar Rosso. Una grande Sharm El-Sheikh di casa nostra, per intenderci.
Sul già fragile e complesso sistema del turismo balneare e sulle 30mila imprese che gestiscono le spiagge pesa infine come una spada di Damocle la direttiva 'servizi' conosciuta come Bolkenstein - la cui entrata in vigore è slittata al gennaio 2021 - che prevede la messa all’asta delle concessioni demaniali. Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha annunciato una soluzione entro il 15 ottobre, cogliendo «l’occasione del semestre di presidenza europea per chiedere all’Ue il riconoscimento della specificità del nostro Paese». Le concessioni sono materia contestata, fra diritti 'acquisiti' dalle imprese che anche da decenni gestiscono lo stesso impianto, le regole del mercato e della concorrenza e il valore del bene pubblico.
Le onde, in questa estate autunnale, sono dunque tante. L’economia del mare si è arenata sul leit motiv 'stessa spiaggia stesso mare', pensando che il sole potesse splendere sempre. Oggi, in un mondo sempre più globale e tecnologico, serve una meta, una rotta, una bussola. E un capitano, più o meno 'coraggioso', che guidi la nave di questo settore strategico. Un unico soggetto istituzionale del mare, come chiedono le associazioni che gravitano attorno alla Federazione del mare. Una rappresentanza chiara con cui interloquire.
Evitando temuti naufragi. O improbabili 'inchini'.
Le onde, in questa estate autunnale, sono dunque tante. L’economia del mare si è arenata sul leit motiv 'stessa spiaggia stesso mare', pensando che il sole potesse splendere sempre. Oggi, in un mondo sempre più globale e tecnologico, serve una meta, una rotta, una bussola. E un capitano, più o meno 'coraggioso', che guidi la nave di questo settore strategico. Un unico soggetto istituzionale del mare, come chiedono le associazioni che gravitano attorno alla Federazione del mare. Una rappresentanza chiara con cui interloquire.
Evitando temuti naufragi. O improbabili 'inchini'.
avvenire.it
Parma Salone del Camper nuova area camper interamente automatizzata in via Emilia Ovest
Prevista per settembre l’apertura di una nuova area camper interamente automatizzata in via Emilia Ovest.
Si tratta di una struttura nuova con dispositivi automatici per la sosta e il pagamento dei servizi che – riporta Tg Parma – la renderanno autonoma, permettendo di contenere i costi. A distanza di mesi dalla chiusura dell’area precedente per abbandono del gestore, l’amministrazione sceglie di riqualificare la zona nei pressi del parcheggio scambiatore ovest, investendo su una struttura importante, sopratutto in vista del Salone del Camper. La manifestazione di rilievo internazionale si svolgerò infatti tra il 13 e 21 settembre alle Fiere, richiamando in città migliaia di appassionati camperisti.
A gestire l’area è la partecipata Parma Infrastrutture che appronterà il progetto esecutivo per la sistemazione. A seguire la procedura di affidamento e la nomina di un responsabile per la supervisione degli interventi.
fonte: http://www.ilmattinodiparma.it/
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
ufficio.press@yahoo.it
HOMI ENJOY | FASHION & JEWELS 13-16 settembre 2014 Fiera Milano
Una cornice speciale all’interno del settore Fashion & Jewels dedicata ai prodotti più stravaganti e originali, per scoprire le nuove tendenze, divertendosi.
L’area nel padiglione 6 ha come tema tutto ciò che è FUN nel settore moda e accessori e ospiterà 10 nuove aziende.
Uno sguardo particolare verrà dato alle piccole-medie imprese che si affacciano maggiormente al mondo web e social, luogo in cui l’innovazione è di casa.
PROSSIMA EDIZIONE
13-16 settembre 2014
Orari dalle ore 9,30 alle 18,30
Fiera Milano - Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho
Orari dalle ore 9,30 alle 18,30
Fiera Milano - Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho
fonte: http://www.homimilano.com/
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
ufficio.press@yahoo.it
STUDIO GI E I SUOI BIJOUX A MIPAP, AREA EUROFASHIONBIJOUX
Studio Gi è leader nella produzione di Bijoux in metallo non prezioso e si distingue per:
- Utilizzo di leghe di stagno in linea con le vigenti legislazioni internazionali ;
- Studio di forme originali e scelta ricercata di superfici ed effetti sorprendenti;
- Esaltazione finale con colorazioni singolari di galvaniche / laccature.
Il Bijoux è inoltre arricchito da: cristalli, resine, pietre dure, madreperle, strass, catene, passamanerie, selezionate con cura e rivolgendo massima attenzione alle legislazioni a tutela del consumatore.
Accessori
Rivolgendosi agli universi della calzatura, pelletteria ed abbigliamento, Studio Gi progetta e produce bottoni, fibbie e svariate applicazioni gioiello.
Viene rivolta particolare attenzione alla progettazione di prototipi, in seguito a richiesta di personalizzazione della clientela.
E’ garantita l’esclusività del prodotto.
Viene rivolta particolare attenzione alla progettazione di prototipi, in seguito a richiesta di personalizzazione della clientela.
E’ garantita l’esclusività del prodotto.
Per maggiori informazioni su Studio Gi visita il sito http://www.studio-gi.com/
Studio Gi sarà presente a MIPAP, nell'area Eurobijoux, dal 20 al 22 Settembre 2014 nella nuova location di Fieramilanocity. Scopri le tendenze e le novità per la primavera estate 2015, clicca qui per partecipare a MIPAP.
fonte: http://www.mipap.it/it/node/608
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Albana Ruci
turismoculturale@simail.it
Turismo, in calo shopping tra russi, frena crescita spesa cinesi
(Reuters) - Nel secondo trimestre la spesa in acquisti tax free nelle principali destinazioni turistiche è scesa per la prima volta dal 2009, con una drastica diminuzione tra i russi per via della debolezza del rublo.
Secondo Global Blue, specialista nel settore dello shopping turistico, tra aprile e giugno le vendite totali in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Singapore - che complessivamente ricevono circa tre quarti della spesa globale dei clienti stranieri - sono scese del 3% in valore.
"I cali non sono legati a una riduzione nel numero dei turisti, ma a una diminuzione nella spesa media per transazione", spiega Global Blue in una nota.
La spesa dei russi è scesa del 18%, con l'impatto del rublo debole ampliato dagli effetti della crisi in Ucraina. E' russo circa il 20% dello shopping tax free nel mondo, dice Global Blue.
La spesa degli acquirenti cinesi - a cui si deve il 27% dello shopping tax free mondiale nel 2013, che ne fa la nazione che all'estero spende in assoluto di più - è cresciuta solo del 9% nel trimestre in questione, a fronte di aumenti compresi fra il 30% e il 50% negli ultimi anni.
Le destinazioni più colpite dal fenomeno nel secondo trimestre sono Francia e Germania, con la spesa totale da parte degli stranieri in articoli tax free calata rispettivamente del 5,2% e del 4,5%.
Fraport, che gestisce l'aeroporto di Francoforte, la scorsa settimana ha detto che le sue operazioni retail risentono dell'euro forte, che scoraggia l'acquisto di profumi, cosmetici e articoli di abbigliamento di lusso all'interno dello scalo.
Love city index, un’app per promuovere il turismo a Siracusa
Love city index Siracusa è un’app nata dalla collaborazione tra Ibm e il comune di Siracusa, già premiata lo scorso 20 marzo allo Smau a Roma nell’ambito dell’Anci Smart City Roadshow 2014. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di misurare, attraverso un meccanismo partecipativo in cui si può contribuire con un semplice click, il livello di attrazione per i turisti e di attaccamento degli abitanti alla città, anche per intercettare una domanda turistica che diventa sempre più complessa.
Nel 2012 il capoluogo siciliano è stato selezionato da Ibm tra le cento città di tutto il mondo da far rientrare nel concorso Smarter cities challenge, con l’obiettivo di renderle più intelligenti. La tecnologia però da sola non basta per creare una comunità smart, ma occorre saper sfruttare in modo efficace le risorse a disposizione. Per questo si è deciso di prendere in considerazione il patrimonio artistico e culturale della città, valutando anche il tasso di amore dei visitatori nei confronti dei diversi punti di interesse. Ora l’app potrebbe essere adottata anche da altre città della Sicilia, sull’onda del grande successo ottenuto in questi ultimi mesi.
L’idea è raccogliere e analizzare i dati relativi ai flussi di visitatori per migliorare l’offerta turistica e rendere Siracusa una città più sostenibile. Per questo con il contributo di Fondazione Ibm e Ibm human centric solution Center è stata creata un’applicazione mobile per iPhone e iPad (ma si sta lavorando per l’apertura anche ad Android) che è scaricabile gratuitamente dall’Apple Store e consente all’utente di localizzare un punto di interesse da una lista e di dare un feedback (anche emotivo) sui servizi correlati a quel sito specifico, lasciando un parere utile agli altri turisti. I contenuti possono essere valutati e condivisi sui principali social come Twitter e Facebook, mentre il Comune potrà avere una visione complessiva in tempo reale dei giudizi degli utenti, monitorando ciò che sta accadendo in città anche grazie a una serie di sensori posizionati in aree selezionate del centro urbano, per migliorare l’offerta di servizi ai turisti e ai cittadini.
Nella app vengono considerati anche indicatori come il gradimento sentimentale, il clima, la qualità della luce, il rapporto di vicinanza con i punti di attrazione culturale e ambientale. Se gli indicatori di qualità dei servizi storicamente penalizzano Siracusa, l’idea è di valorizzare con l’aiuto della tecnologia l’eccezionalità dei suoi luoghi e il patrimonio artistico e culturale, per raggiungere l’obiettivo finale di promozione del territorio attraverso una governance partecipata.
L’app Love city index Siracusa è suddivisa in tre sezioni principali:
- Know, in cui si raccontano la storia, le curiosità e le potenzialità di un sito, ma in modo inedito, facendo uno anche delle parole in siracusano;
- Feel, dove si può esprimere il tipo di sentimento che si prova, dall’innamoramento alla delusione;
- Act, in cui il turista e il cittadino sono inviati ad agire per preservare Siracusa per le generazioni che verranno, esprimendo un commento sul livello di servizi, sulla qualità dell’ambiente e sul contesto che sta intorno.
di Gianluca Dotti, wired.it
4 Settembre, Viterbo il trasporto della "macchina di Santa Rosa"
La macchina di Santa Rosa |
Tv2000 giovedì 4 settembre alle ore in occasione delle celebrazioni dedicate a Santa Rosa, trasmetterà il trasporto della "macchina di Santa Rosa" a Viterbo. La "macchina" viene trasportata a spalla da circa 100 facchini per le vie del centro storico. La “macchina” è illuminata da moltissime luci ed è alta circa trenta metri e pesa circa cinque tonnellate. |
Quando l’acqua “guida” il turismo. In bicicletta sui nuovi percorsi della rete idrica
Si chiamano “I sentieri dell’acqua”, e sono i nuovi percorsi turistici sul territorio da fare in bicicletta presentati oggi da Legambiente e Acquedotto del Fiora. Sono percorsi che attraversano il territorio maremmano seguendo le reti idriche, oltre 8mila chilometri, che raccordano tutti i nodi d’interesse in un’unica rete rendendo ancora più interdipendenti tutti i luoghi, le attività e gli interessi che contraddistinguono questo particolare territorio. L’Acquedotto del Fiora e l’associazione del Cigno hanno parlato così di mobilità dolce e di promozione del territorio attraverso la riscoperta di uno dei tesori più importanti del nostro tempo: l’acqua. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di unire il mondo della mobilità dolce con quello del turismo in Maremma, possibile motore di una nuova conoscenza del territorio e della risorsa idrica, sempre più importante e necessaria alla vita, spesso sprecata e non utilizzata nelle giuste modalità.
“L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita di ogni essere umano – ha spiegato Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo – ma anche per garantire le attività produttive e la sopravvivenza del pianeta. È fondamentale far conoscere a tutti l’importanza di questo bene, sempre più limitato e quindi prezioso, e per questo abbinarlo a percorsi ciclabili può essere una formula vincente. Il cicloturismo rappresenta infatti il miglior modo per scoprire il territorio e le sue bellezze, rimanendo nell’ottica di un turismo sostenibile e di qualità”.
“Ci fa piacere di aver trovato in Legambiente e nell’associazione del Cigno altri partner per il progetto “I sentieri dell’acqua”, su cui Acquedotto del Fiora sta lavorando da alcuni mesi. È un progetto il cui logo è stato preso a icona del bilancio di sostenibilità 2013 proprio per valorizzare l’attenzione della responsabilità sociale dell’impresa Acquedotto del Fiora nei confronti del territorio, una responsabilità che attraverso questo progetto, semplicemente mettendo a disposizione infrastrutture del sistema idrico integrato, realizza un motore di sinergia nei confronti di istituzioni, associazioni culturali, sportive e ricreative deputate alla promozione del territorio e alla realizzazione di eventi – ha detto Tiberio Tiberi, presidente di Acquedotto del Fiora – A partire dalla cultura dell’acqua, un’acqua pulita e ricca di vita, si sviluppa l’idea di accompagnare il visitatore offrendogli la possibilità di viaggiare sia a piedi, in bici, a cavallo, in canoa o con altro mezzo di trasporto. Lungo i percorsi sarà possibile degustare i prodotti tipici della terra, dissetarsi con la migliore acqua e buoni vini, allietarsi con le bellezze naturali ricche di biodiversità, ma anche con tanti borghi, castelli e realtà rurali che caratterizzano questa parte della Toscana”.
E in contemporanea si è svolta anche una ciclopasseggiata, partita da Grosseto alle 10 e arrivata ai serbatoi di Grancia. Alla conferenza stampa, invece, coordinata da Angelo Gentili responsabile nazionale di Legambiente Turismo, hanno illustrato il progetto Tiberio Tiberi presidente Acquedotto del Fiora, Lorenzo Pirritano direttore operazioni Acquedotto del Fiora, Mirko Neri direttore amministrativo e commerciale Acquedotto del Fiora, Paolo Pizzari amministratore delegato Acquedotto del Fiora, Reana De Simone referente per il progetto, Alberto Fiorillo della Rete per la mobilità nuova, Rosanna Betti coordinatrice regionale FIAB Toscana e Angelo Fedi della Fiab Grossetociclabile.
ilgiunco.net
Turismo, Quito vince I World Travel Awards regionali
Premiate anche il Perù e la Colombia. A novembre finale mondiale in Marocco
Quito si conferma per il secondo anno la destinazione preferita
in Sud America per il turismo, ottenendo il 21esimo World Travel Awards
regionale. Il riconoscimento, considerato l’Oscar del turismo, è stato
consegnato in una cerimonia a cui hanno partecipato più di 300
rappresentanti del settore delle Americhe. “Siamo la principale
destinazione in Sud America – ha affermato con orgoglio il sindaco della
capitale ecuadoregna, Mayor Mauricio Rodas -. È un onore che apre
ulteriormente le porte al turismo per ammirare le nostre meraviglie”.
Quito, che ha ospitato l’evento, ha vinto anche le categorie “Green
destination” e “South America's Leading Tourist Board”. “È stato un
piacere venire qui – ha aggiunto il presidente dei World Travel Awards,
Graham Cooke -. Dal momento in cui siamo arrivati ci siamo sentiti a
casa. Anche e soprattutto grazie ai membri dell’ufficio del Turismo
locale”.
Per quanto riguarda le altre categorie del riconoscimento, al Perù sono andati i premi per miglior destinazione culturale, per il patrimonio storico e culinario del Sud America. Per quanto riguarda i meeting e le conferenze, è stata Medellin in Colombia a essere premiata come destinazione migliore dove svolgerli. “Gli elettori dei World Travel Awards – ha concluso Cooke -, hanno espresso le loro preferenze e selezionato ciò che c’è di meglio per quanto riguarda il turismo in America del Sud. Spero di congratularmi con tutti i nostri vincitori in Marocco, dove si terrà il gran finale del premio a novembre”. Gli Awards, infatti, dopo una prima selezione prevedono una competizione a livello regionale. I vincitori competono poi per il titolo mondiale di miglior destinazione turistica.
Il Velino
Per quanto riguarda le altre categorie del riconoscimento, al Perù sono andati i premi per miglior destinazione culturale, per il patrimonio storico e culinario del Sud America. Per quanto riguarda i meeting e le conferenze, è stata Medellin in Colombia a essere premiata come destinazione migliore dove svolgerli. “Gli elettori dei World Travel Awards – ha concluso Cooke -, hanno espresso le loro preferenze e selezionato ciò che c’è di meglio per quanto riguarda il turismo in America del Sud. Spero di congratularmi con tutti i nostri vincitori in Marocco, dove si terrà il gran finale del premio a novembre”. Gli Awards, infatti, dopo una prima selezione prevedono una competizione a livello regionale. I vincitori competono poi per il titolo mondiale di miglior destinazione turistica.
Il Velino
Vacanze: in castelli o sull'albero, l'alloggio piace strano
Nove viaggiatori su 10
vorrebbero soggiornare in un alloggio non convenzionale come un
castello, un'imbarcazione o una casa su un albero e sono tutti d'accordo
nell'affermare che sono le piccole cose, i dettagli, a incidere sul
grado di soddisfazione del loro soggiorno. Lo rivela un sondaggio di
Booking.com su un campione di quasi 39.000 viaggiatori provenienti da 9
Paesi (Stati Uniti, Canada, Australia, Francia, Germania, Italia,
Brasile, Cina e Giappone).
Ad esempio sebbene la qualità della prima colazione e la cortesia del personale siano senz'altro importanti per i viaggiatori di tutte le nazionalità, questi fattori non sono determinanti nella scelta finale della sistemazione. Soprattutto elementi secondari quali il design esclusivo, un set di cortesia di lusso o un centro spa/benessere, vengono visti come extra speciali e non come fattori principali che incidono sulla scelta. Particolare curioso che emerge dalla ricerca è che sui fattori determinati e su quelli ritenuti secondari si notano enormi differenze in base alla nazione di provenienza del viaggiatore.
Per i viaggiatori tedeschi, francesi e italiani, la presenza di un centro benessere nella struttura è più importante rispetto alle altre nazionalità e per tedeschi e brasiliani la colazione è fondamentale. A differenza delle altre nazionalità, per i viaggiatori cinesi il design esclusivo, i set di cortesia lussuosi e il servizio in camera sono fattori decisamente importanti.
I viaggiatori americani, australiani e canadesi danno più importanza a bevande e spuntini gratuiti, rispetto alle altre nazionalità, oltre a prestare particolarmente attenzione alla presenza del set per la preparazione di tè e caffè in camera, mentre per cinesi e brasiliani questo servizio è poco importante. La convenienza del prezzo è invece relativamente importante per tutte le nazionalità. In particolare, lo è in maggior misura per i viaggiatori cinesi e francesi e in minor misura per i tedeschi e gli italiani.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAAd esempio sebbene la qualità della prima colazione e la cortesia del personale siano senz'altro importanti per i viaggiatori di tutte le nazionalità, questi fattori non sono determinanti nella scelta finale della sistemazione. Soprattutto elementi secondari quali il design esclusivo, un set di cortesia di lusso o un centro spa/benessere, vengono visti come extra speciali e non come fattori principali che incidono sulla scelta. Particolare curioso che emerge dalla ricerca è che sui fattori determinati e su quelli ritenuti secondari si notano enormi differenze in base alla nazione di provenienza del viaggiatore.
Per i viaggiatori tedeschi, francesi e italiani, la presenza di un centro benessere nella struttura è più importante rispetto alle altre nazionalità e per tedeschi e brasiliani la colazione è fondamentale. A differenza delle altre nazionalità, per i viaggiatori cinesi il design esclusivo, i set di cortesia lussuosi e il servizio in camera sono fattori decisamente importanti.
I viaggiatori americani, australiani e canadesi danno più importanza a bevande e spuntini gratuiti, rispetto alle altre nazionalità, oltre a prestare particolarmente attenzione alla presenza del set per la preparazione di tè e caffè in camera, mentre per cinesi e brasiliani questo servizio è poco importante. La convenienza del prezzo è invece relativamente importante per tutte le nazionalità. In particolare, lo è in maggior misura per i viaggiatori cinesi e francesi e in minor misura per i tedeschi e gli italiani.
Turismo: Borletti, ticket per turisti mordi e fuggi Venezia
Rilancia l'ipotesi di un
ticket per l'ingresso dei turisti 'mordi e fuggi' a Venezia Ilaria
Borletti Buitoni, sottosegretario ai Beni Culturali con delega al
Turismo ed ex presidente del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano).
"Non si può adattare Venezia al turismo, ma è il turismo che deve adattarsi a Venezia rispettandone le dimensioni e l'integrità" dice in un'intervista a 'La Nuova Venezia'. "Venezia - prosegue, affrontando una questione ormai da decenni al centro del dibattito - sta lentamente morendo di turismo, soffocata specie nei mesi estivi da visitatori mordi e fuggi in costante aumento che lasciano poco o nulla alla città e la stanno letteralmente consumando. Per questo penso che per salvaguardare questa città e i veneziani, ma anche un patrimonio del mondo, si debba pensare seriamente all'introduzione di un biglietto di ingresso alla città. Dovrebbero pagarlo tutti i turisti, tranne quelli che soggiornano a Venezia o che hanno meno di 25 anni e chi paga il ticket avrebbe diritto anche all'ingresso gratuito in uno dei musei cittadini, che oggi sono largamente sottovisitati in proporzione al numero di visitatori che ogni giorno affluisce in centro storici".
Secondo il sottosegretario, "in questo modo, oltre a regolare i flussi in entrata, si otterrebbero anche le risorse necessarie alla manutenzione della città e alla conservazione del suo patrimonio monumentale". Per Borletti Buitoni, nella città lagunare si fronteggiano due visioni opposte: una che ha a cura il suo mantenimento e la sua salvaguardia monumentale e l'altra di chi ha interesse solo "a vedere crescere a dismisura il numero delle presenze turistiche", "Io - dice - mi ritrovo nella prima" e il governo è pronto a fare la sua parte per aiutare la città "a restare se stessa, senza distruggersi".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA"Non si può adattare Venezia al turismo, ma è il turismo che deve adattarsi a Venezia rispettandone le dimensioni e l'integrità" dice in un'intervista a 'La Nuova Venezia'. "Venezia - prosegue, affrontando una questione ormai da decenni al centro del dibattito - sta lentamente morendo di turismo, soffocata specie nei mesi estivi da visitatori mordi e fuggi in costante aumento che lasciano poco o nulla alla città e la stanno letteralmente consumando. Per questo penso che per salvaguardare questa città e i veneziani, ma anche un patrimonio del mondo, si debba pensare seriamente all'introduzione di un biglietto di ingresso alla città. Dovrebbero pagarlo tutti i turisti, tranne quelli che soggiornano a Venezia o che hanno meno di 25 anni e chi paga il ticket avrebbe diritto anche all'ingresso gratuito in uno dei musei cittadini, che oggi sono largamente sottovisitati in proporzione al numero di visitatori che ogni giorno affluisce in centro storici".
Secondo il sottosegretario, "in questo modo, oltre a regolare i flussi in entrata, si otterrebbero anche le risorse necessarie alla manutenzione della città e alla conservazione del suo patrimonio monumentale". Per Borletti Buitoni, nella città lagunare si fronteggiano due visioni opposte: una che ha a cura il suo mantenimento e la sua salvaguardia monumentale e l'altra di chi ha interesse solo "a vedere crescere a dismisura il numero delle presenze turistiche", "Io - dice - mi ritrovo nella prima" e il governo è pronto a fare la sua parte per aiutare la città "a restare se stessa, senza distruggersi".
In Val di Fiemme l’Apt offre il permesso per la raccolta a chi soggiorna tre notti
Luca Libardi, presidente dell'Associazione albergatori, fa il quadro generale della situazione. Senza giri di parole: «Si è sommato alla crisi questo meteo terribile: io spero si rimanga sotto il 10% di calo. Salendo in quota, però, la problematica si è acuita e mi riferisco ai rifugi. Qualche polemica sulle previsioni meteo ci può stare, ma è stato il luglio più piovoso dopo il 1921. Speriamo che almeno agosto tenga: una seconda metà d'agosto positiva non permetterà comunque di recuperare la clientela persa in luglio». Le prenotazioni - continua Libardi - «vanno a rilento: il meteo non si è stabilizzato e non c'è la fuga dal caldo in pianura. Ferragosto? No, il pieno non c'è: siamo attorno all'80%, ma parliamo del 14, 15 e 16. Nel 1983 il “minimum stay” era di tre settimane, adesso siamo sui tre giorni. Sono cambiate le abitudini degli ospiti: Ferragosto non è più “mitico” come una volta, quando bisognava farlo fuori casa e c’era il fermo totale dell'Italia».
Bruno Felicetti, direttore dell’Apt della Val di Fiemme, dispone di dati parziali: «La prima quindicina abbiamo avuto un -1,6% di arrivi e un -4% di presenze, però sulla seconda ci aspettiamo una “botta”. Credo che saremo sul -10/12%. Quanto ai fatturati di negozi e ristoranti, mi parlano di perdite attorno al 40-50%. Hanno sofferto soprattutto le attività all'aperto: bar, tennis rafting, noleggi bici... L'agosto si sta riempiendo ma il tutto esaurito non lo faremo neanche a Ferragosto. Speriamo che faccia caldo nella seconda metà». Si cerca di correre ai ripari con tutte le risorse a disposizione: «In luglio abbiamo mantenuto chi aveva già prenotato e chi era qui, grazie alle attività alternative. Le carte come “Fiemme emotion”, con gli impianti gratis, e la “Trentino guest card” che dà accesso a musei, castelli e mobilità sono molto piaciute. In settembre, invece, regaleremo il permesso di raccolta dei funghi a chi fa almeno tre notti. Un last-minute introdotto per provare a recuperare chi non è venuto a luglio e potrebbe farsi due o tre giorni prima dell'apertura delle scuole».
Sospira anche Marco Masè, presidente dell’Apt di Campiglio: «Luglio è un mese dove numeri piccoli fanno cambiare le percentuali in maniera elevata. Va preso con le molle, ma temo che i dati saranno negativi, come nelle altre valli del resto. I prossimi dieci giorni mi pare che ci sia lavoro, ma il tempo non ci sta aiutando».
Guarda al futuro Paola Toffol, presidente dell’Apt di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi: «Faremo i conti alla fine, ma nel calo la clientela italiana ha inciso molto. Speriamo di recuperare nella seconda parte della stagione». La missione per tutti è di «investire di più e meglio sul mercato straniero. Nella nostra zona abbiamo un 80 - 20: l’obiettivo è pareggiare».
trentinocorrierealpi
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