Decalogo safari, natura al primo posto. Ecco come scegliere l'avventura in Sudafrica

La natura sempre al primo posto: è nel rispetto di questa regola di base che l'ente sudafricano del turismo ha stilato un vademecum per vivere un safari perfetto. Con tanto di dritte su come scegliere il parco o il tipo di vacanza più su misura delle proprie esigenze.


I safari sono un'esperienza di viaggio molto particolare: nel caso del Sudafrica basta uscire di città per trovarsi immersi in una natura selvaggia, con la possibilità di incontrare gli animali nel loro habitat naturale, in particolare i cosiddetti "Big Five", elefanti, bufali, rinoceronti, leopardi e leoni, vera e propria icona del Paese e 'sovrani' di parchi nazionali e riserve private.

Per evitare ogni rischio è bene osservare queste semplici regole: non dare da mangiare agli animali, non avventurarsi a piedi senza i ranger e non uscire dai percorsi tracciati se si guida la propria auto, non fare troppo rumore per non disturbare gli animali, lasciare sempre la precedenza agli animali, ricordarsi che sono gli esseri umani gli "ospiti" in casa di madre natura. Anche per aumentare le probabilità di un avvistamento ci sono delle dritte interessanti: durante le giornate più calde e vicino alle pozze d'acqua è più facile imbattersi negli elefanti, per i rinoceronti invece è meglio uscire nel tardo pomeriggio. All'alba e al tramonto si individuano più facilmente leoni e iene. Il leopardo, che è un animale notturno, può essere avvistato nelle ore serali.

La scelta della modalità di soggiorno dipende dal livello di comodità desiderato, si va dai lussuosi lodge a sistemazioni più spartane. Nei parchi è possibile guidare la propria auto o scegliere un'escursione con guida esperta, mentre nelle riserve private ci si affida ai ranger. Per quanto riguarda l'abbigliamento è bene vestirsi a strati, preferibilmente con colori neutri, all'alba e al tramonto è meglio avere con sé un indumento pesante, durante il giorno invece è d'obbligo un cappellino. L'accessorio che non può mancare, oltre alla macchina fotografica, è un binocolo.

La scelta del parco dipende dalle proprie esigenze di vacanza. Il Kruger National Park è il maggiore del Sudafrica e anche uno dei più famosi al mondo, dà l'opportunità di svolgere safari tradizionali in auto o in jeep, ma anche il "Walking Safari", il safari a piedi, dormendo all'aperto. L'Addo Elephant Park è la patria degli elefanti e oltre ai "Big 5" vi si ammirano anche squalo bianco e balene. Il Karoo National Park si estende nell'area semidesertica del Grande Karoo, ai piedi della catena montuosa del Nuweveld, ed è quindi l'ideale per avvistare le specie del deserto sudafricano: aquila nera, zebra di montagna del Capo, Springbok e rettili. Il Parco Nazionale dell'iSimangaliso, sulla costa del KwaZulu Natal, è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, perfetto per chi cerca anche spiagge e barriere coralline. Inoltre accoglie la più grande colonia di ippopotami dei parchi sudafricani e c'è una mini-crociera ad hoc per avvistarli. Infine il Kgalagadi Transfontier Park che è da scegliere se si punta ad avvistare il maggior numero possibile di predatori, ghepardi in testa.
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Rio de Janeiro nel pallone. Nella “città meravigliosa” del Brasile per i mondiali di calcio tra musei e spiagge dorate

(di Ida Bini)
Tra circa un mese il Brasile ospita la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio e, secondo i dati diffusi dalla Fifa che organizza l’atteso evento, sono quasi 10mila i tifosi-turisti italiani che hanno già prenotato e acquistato i biglietti per assistere ai mondiali di calcio. Oltre 600mila sono i turisti attesi dal 12 giugno al 13 luglio nel Paese sudamericano, pronto ad accoglierli con nuove infrastrutture, ristrutturazioni, eventi e feste.
Dodici sono le città che ospiteranno i mondiali di calcio, tra cui San Paolo, che accoglie la cerimonia di apertura, e Rio de Janeiro, la cidade meravilhosa che è pronta a ricevere le squadre degli ottavi di finale, dei quarti e della partita conclusiva che si svolgerà nello straordinario stadio Maracanà, il più grande del Brasile. La città di Rio è stata tra le prime a essere rinnovate, soprattutto nelle strutture aeroportuali, alberghiere e nello stadio che tra due anni ospiterà anche i giochi olimpici. Per scoprire la bellissima città brasiliana, famosa per il carnevale, la spiaggia Copacabana e la statua del Cristo sul Corcovado, si parte dal centro, attraversato da due grandi viali: avenida Presidente Vargas, che conduce allo spettacolare stadio del carnevale, il Sambodromo, e avenida Rio Branco, che porta nella scenografica praça Floriano, cuore storico della città, nel quartiere Cinelândia. Qui sorge il suntuoso teatro Municipal, costruito nel 1905 sul modello dell’Opera di Parigi; non lontano si arriva al Museu nacional de Belas Artes e al convento de santo Antônio, l’edificio più antico della città, costruito nel 1608. Vale la pena visitare anche il ricco Museu històrico nacional, in stile coloniale, e la moderna catedral de São Sebastião, il cui ingresso ricorda una grotta con vetrate colorate.
Chi ama lo shopping può passeggiare lungo rua da Carioca dove si trovano le migliori boutiques e le botteghe d’artigianato e di strumenti musicali. Eppure le vere attrazioni di Rio restano le sue spiagge: nel quartiere di Ipanema, a sud della città, c’è l’omonima spiaggia diventata famosa grazie a una canzone del 1962 di Vinicius de Moraes e Carlos Jobim. La zona confina con Copacabana, Leblon e Lagoa ed è attraversata dalla avenida Vieira Souto, parallela all’oceano atlantico: rispetto ad altre zone di Rio è abbastanza sicura, ma solo fino al tramonto; poi, è bene prestare attenzione per la vicinanza con alcune favelas. Qui è bene visitare il Museu H.Stern con una preziosa collezione di gioielli e minerali rari e il Museu Amsterdam Sauer che ospita pietre di valore. Il vicino quartiere di Leblon è elegante e di tendenza, famoso sin dagli anni Settanta per la vita notturna e per i tanti artisti che animano i locali lungo rua Aristides Espínola e rua General Artigas. Tante sono le boutique di design e le attrazioni presenti in zona, soprattutto night club e ristoranti aperti tutta la notte. Nella zona di Copacabana, invece, c’è la spiaggia più bella di Rio, e senz’altro la più famosa al mondo, una mezzaluna di 4 chilometri e mezzo di sabbia fine e bianca, costeggiata da palme e dalla trafficatissima avenida Atlantica, piena di locali, ristoranti, negozi e alberghi avveniristici. Due altri quartieri da visitare sono Botafogo, che ospita il ricco e interessante Museu do Indio, caffè, negozi ed eleganti spiagge, e Urca, punto di partenza per salire al celebre Pão de Açúcar, raggiungibile con due funivie panoramiche. La più alta raggiunge la statua del Cristo Redentore che domina la città e da cui si gode una vista mozzafiato. Di spiagge, Rio ne è piena: gli abitanti evitano le più famose, frequentate soprattutto dai turisti, e si recano in quelle più defilate, come Barra da Tijuca, che si estende per 15 chilometri nella parte occidentale della città. Fa parte di un quartiere elegante, frequentato da calciatori e donne dello spettacolo, e sorge tra avenida das Americas e Sernambetiba. Qui si trovano altre spiagge, ognuna con proprie caratteristiche: Praia do Pontal de Sernambetiba e Prainha sono le preferite dai surfisti, mentre Praia da Barra da Tijuca è perfetta per prendere il sole e mangiare ai tanti chioschi. Alle spalle si estende la foresta di Tijunca, una vera giungla tropicale e la più grande all’interno di un’area urbana, che le rende ancor più affascinanti con sentieri dove fare jogging e itinerari dove correre a piedi o in bicicletta. Dall’alta cima di Pedra de Gáyea gli appassionati di deltaplano e parapendio si lanciano per atterrare sulla bellissima spiaggia di São Conrado, mentre la Praia do Pepe è frequentata dai giovani e dalle celebrities. Infine, c’è la tranquilla e dorata Praia Grumari, valida alternativa alle caotiche spiagge del centro, dichiarata zona di conservazione ambientale per evitarne l’edificazione. 
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Il turismo congressuale E-R in Germania

(ANSA) - BOLOGNA, 5 MAG - L'offerta turistica congressuale dell'Emilia-Romagna si presenta il 6 e 7 maggio in Germania con due serate promozionali in programma a Dusseldorf e Monaco di Baviera. L'iniziativa è organizzata da Apt Servizi e vede la presenza di quattro realtà congressuali emiliano romagnole: Convention Bureau della Riviera di Rimini, Bologna Congressi, Modenatur, Parma Incoming.
    Identico il programma delle due serate: alle 19 è previsto l'arrivo degli ospiti, cui seguirà una presentazione con slide dell'offerta congressuale dei seller presenti. Avranno poi inizio, nelle diverse postazioni fisse personalizzate, gli incontri business-to-business tra i seller emiliano romagnoli ed i buyer tedeschi interessati all'offerta congressuale regionale.
    Verso le 20 è prevista la presentazione dell'Emilia Romagna come ideale destinazione Mice (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi), poi proseguiranno gli incontri commerciali. Non mancherà l' 'incontro' con uno dei punti di forza regionali: l'enogastronomia. Ogni serata, infatti, sarà accompagnata a livello ristorativo (sia durante l'aperitivo che della cena) da prodotti enogastronomici di eccellenza e, a Monaco di Baviera, il catering è a cura del Ristorante 'In Cantina' di Francoforte, partner dell'Enoteca regionale dell'Emilia Romagna. A Dusseldorf, il 6 maggio, l'incontro promozionale si svolgerà alla 'Biblioteca Culinaria' e vedrà presenti 28 buyer (tra agenzie e aziende specializzate nel settore Mice), nella seconda serata, in programma il 7 maggio a Monaco di Baviera all''Events over Munich-SkyCooking', interverranno 30 operatori tedeschi.
    Il turismo congressuale è centrale nell'offerta del turismo dell'Emilia-Romagna. Il Progetto regionale Mice avviato da Apt Servizi nel 2008, con le Unioni di Prodotto, vuole valorizzare l'offerta congressuale e sostenere le attività messe in atto dagli operatori per rafforzare la regione come destinazione congressuale. Nel 2014 gli interventi previsti si propongono di consolidare le attività e le azioni svolte; di ampliare i mercati di riferimento; rafforzare la visibilità web (attraverso il portale www.meetiner.com) e il posizionamento all'interno dei motori di ricerca.
    Dal 10 al 13 aprile l'offerta congressuale dell'Emilia Romagna è stata al centro di un workshop (a Bologna) e di un educational tour in regione promosso da Apt Servizi alla presenza di tredici meeting planner dell'area di Mosca e altri due educational tour sono in programma dal 16 al 18 maggio a Rimini con importanti aziende del settore Mice del nord Italia mentre, in settembre, si svolgerà un educational tour (con workshop) alla presenza di meeting planner della zona di New York. (ANSA).

Edizione da record Cibus guarda a Expo e ai nuovi business

(di Alessandra Moneti)

PARMA - Prove generali di Expo 2015 a Parma dal 5 all'8 maggio: lunedì apre una edizione da record di Cibus, 17/mo Salone internazionale dell'Alimentazione che è passato dai 2.100 espositori del 2010 alle attuali 2.700 aziende agroalimentari che, in fiera, espongono cibo made in Italy, ''il più richiesto al mondo''. Una vera e propria calamita per circa 10 mila operatori commerciali (dei 65 mila globali) provenienti da 115 Paesi. Parole chiave di questa edizione sono: internazionalizzazione; sostenibilità e lotta agli sprechi; innovazione di prodotto e di servizi; lotta alle contraffazioni.

''Immagina il tuo nuovo business nel food'' è l'invito dell'appuntamento fieristico biennale. ''La richiesta di cibo made in Italy da ogni angolo del pianeta - sottolinea Fiera di Parma Spa - sta rapidamente crescendo e la nostra produzione sta cercando di divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera''. Per conquistare i mercati esteri le aziende alimentari hanno messo a punto centinaia di nuovi prodotti che verranno presentati a Parma per la prima volta. I Paesi "Focus" del Salone saranno: Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux in Europa; Stati Uniti, Canada, Brasile, Giappone e Russia nel resto del mondo; un'attenzione particolare sarà riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico "Asean".

Al debutto anche dieci produzioni certificate Dop e Igp nonché il Consorzio di tutela dell'Aceto balsamico di Modena Igp, coi suoi 007 che combattono abusi e usi impropri della denominazione, mentre il Grana Padano Dop sarà protagonista del Progetto SOS food blogger "Aiutaci a difendere le Dop''. La 17/ma edizione di Cibus sarà inaugurata lunedì 5 maggio alla presenza del Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda; l'indomani interverrà il vice ministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero. Il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, arriverà il 7 quando terrà una conferenza stampa sui temi più rilevanti del comparto agroalimentare e sulla partecipazione di circa 500 aziende ad Expo 2015, nel padiglione "Federalimentare4Expo", realizzato da Federalimentare con la consulenza di Fiere di Parma.

Centinaia gli 'show cooking' e le degustazioni negli stand, con grandi chef schierati a partire da Cracco, Oldani, Cedroni e Vissani, e il vincitore di Masterchef Italia, Federico Ferrero. Giocano in casa gli chef della scuola Alma e quelli di Academia Barilla che celebra dieci anni di attività di promozione della cultura gastronomica italiana all'estero.

Al Cibus anche campionissimi sportivi: la pattinatrice su ghiaccio Carolina Kostner, Mauro Bergamasco della nazionale italiana di rugby, il campione di motociclismo Jorge Lorenzo e la squadra di ciclismo Neri in partenza per il Giro d'Italia.

Complementare a Cibus, la quinta edizione di "Pianeta Nutrizione & Integrazione", forum interdisciplinare sulla sana nutrizione. Fuori salone "Cibus Land", con degustazioni, mostre e corsi di fotografia culinaria, spettacoli ed eventi nelle strade di Parma. E nella 'Digital Food Night', il 7 maggio, le startup tecnologiche incontreranno il 'food'.
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Al via Cibus 2014 Parma diventa capitale del food. Fino all'8 maggio di scena la grande rassegna del made in Italy

2700 aziende alimentari italiane, dai colossi del food alle piccole imprese familiari, attendono 10mila operatori commerciali provenienti da 115 Paesi, aspettando l'Expo. Il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, interverrà il 7 maggio

Il mondo è attirato dal cibo made in Italy. Da ogni angolo del pianeta cresce la richiesta dei nostri prodotti. Anche i più particolari, così, escono sempre più dalla classificazione di "prodotto di nicchia" con l'obiettivo di diventare di largo consumo, arrivando sugli scaffali della gdo anche all'estero. Per questo si stanno organizzando le 2700 aziende alimentari italiane che espongono a Cibus 2014, la fiera internazionale dell'alimentare italiano, a Parma, fino all'8 maggio, dove sono attesi circa 10 mila operatori commerciali provenienti da 115 Paesi. I Paesi focus della fiera quest'anno sono Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux per quanto riguarda l'Europa. Poi Usa,  Canada, Brasile, Giappone e Russia nel resto del mondo; un'attenzione particolare sara' riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico "Asean".

Per conquistare i mercati esteri le aziende alimentari hanno messo a punto centinaia di nuovi prodotti che verranno presentati a Cibus per la prima volta (vedi la selezione sul sito Cibus.it nella rubrica 'Novita' di Prodotto'). L'aumento esponenziale dei nuovi prodotti presentati a Cibus è un altro dato che testimonia dello sviluppo della fiera che è passata dai 2100 espositori del 2010 ai 2300 espositori del 2012 per arrivare poi ai 2700 di quest'anno (Cibus è biennale). Dopo l'inaugurazione nella sala Pietro Barilla, alla presenza del vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, via tra gli stand a cercare prodotti classici o nuovi e alle conferenze sui temi di attualità del food. Tra questi, il 7 maggio il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, terrà una conferenza stampa sui temi più rilevanti del comparto agroalimentare e sulla partecipazione di circa 500 aziende alimentari ad EXPO 2015, nel padiglione ad hoc "Federalimentare4Expo", realizzato da Federalimentare con la consulenza tecnica ed organizzativa di Fiere di Parma. Oltre alla presentazione del padiglione ''Federalimentare4Expo'' si svolgerà' anche Assemblea annuale dei soci di Federalimentare.

Centinaia gli show cooking e le degustazioni negli stand, con tutti i grandi chef schierati a partire da Cracco, Oldani e Vissani, e il vincitore di Masterchef Italia, Federico Ferrero. Giocano in casa gli chef della scuola Alma e quelli di Academia Barilla che celebra dieci anni di attivita' di promozione della cultura gastronomica italiana all'estero. Al Cibus anche campionissimi sportivi: la pattinatrice su ghiaccio Carolina Kostner, Mauro Bergamasco della nazionale italiana di rugby, il campione di motociclismo Jorge Lorenzo e la squadra di ciclismo Neri in partenza per il Giro d'Italia.

Parole chiave di questa edizione sono: internazionalizzazione; sostenibilità e lotta agli sprechi; innovazione di prodotto e di servizi; lotta alle contraffazioni. ''Immagina il tuo nuovo business nel food'' è l'invito dell'appuntamento fieristico biennale. ''La richiesta di cibo made in Italy da ogni angolo del pianeta - sottolinea Fiera di Parma Spa - sta rapidamente crescendo e la nostra produzione sta cercando di divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera''. Al debutto anche dieci produzioni certificate Dop e Igp nonché' il Consorzio di tutela dell'Aceto balsamico di Modena Igp, coi suoi 007 che combattono abusi e usi impropri della denominazione, mentre il Grana Padano Dop sara' protagonista del Progetto SOS food blogger "Aiutaci a difendere le Dop''.

Complementare a Cibus, la quinta edizione di "Pianeta Nutrizione & Integrazione", forum interdisciplinare sulla sana nutrizione. Fuori salone "Cibus Land", con degustazioni, mostre e corsi di fotografia culinaria, spettacoli ed eventi nelle strade di Parma. E nella 'Digital Food Night', il 6 maggio, le startup tecnologiche incontreranno il 'food'.

Il 17/mo Salone internazionale dell'Alimentazione il Made in Italy agroalimentare, come detto, punta sull'innovazione per raggiungere quei consumatori che scelgono di portare a tavola qualità dell'alta gastronomia italiana, anche se hanno
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Torino rende omaggio a Tina Modotti, musa di Weston

Fu musa di artisti come Edward Weston e Diego Rivera, recitò nel cinema muto di Rodolfo Valentino, amò perdutamente il rivoluzionario cubano Julio Antonio Mella che finì ucciso nel 1929. Tina Modotti, umili origini udinesi e una vita fra Usa, Messico, Spagna, Francia, Germania e Unione Sovietica, fu però soprattutto una attivista comunista e un'artista. Ai suoi scatti, anticipatori della fotografia di reportage sociale di epoca posteriore, è dedicata una retrospettiva della Fondazione Torino Musei curata da Cinemazero.

Dopo Eve Arnold, il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".

E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino, presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano, bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta. "Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti. Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti, retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include un'audioguida.
ansa