«Con i giovani di don Rosini abbiamo percorso, domenica 1° maggio, l’itinerario mariano al mattino alle 5: c’erano circa 200 giovani; e l’8 maggio, con 400 giovani, abbiamo percorso il cammino della Misericordia da San Giovanni in Laterano a San Pietro. In queste occasioni abbiamo realizzato un video – un video straordinario! – con una musica di sottofondo e un canto dell’”Ave Maria” meraviglioso!».
Guarda il video:
È entusiasta monsignor Liberio Andreatta, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, nel raccontare la nuova esperienza di condivisione e di fede promossa dell'Orp e raccontata in un video. Oltre duecento ragazzi all’alba del primo maggio, nel mese dedicato alla Madonna, hanno percorso il «Cammino mariano», vale a dire un percorso che unisce idealmente la Basilica di Santa Maria Maggiore, dedicata alla Santa Madre di Dio a tanti luoghi sacri dedicati a Maria, al centro da secoli della devozione del popolo romano, come Santa Maria dei Monti e Santa Maria in Campitelli. Quasi alla fine, i ragazzi sono passati dalla chiesa giubilare di Santa Maria in Vallicella, dedicata alla Natività di Maria e dove si venera un’immagine miracolosa della Vergine, per poi proseguire fino alla Basilica di San Pietro. E lì attraversare la Porta Santa, punto di arrivo del percorso spirituale e materiale di ogni pellegrino che giunge a Roma: “Io sono la porta delle pecore… se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10,7,9).
In questo «Cammino mariano» il gruppo di pellegrini è stato filmato da una troupe di dodici videomaker con la regia di Alberto Molinari che ha coordinato le riprese, alcune delle quali effettuate dall’alto, come ad esempio da Castel Sant’Angelo, luogo di confluenza anche degli altri cammini giubilari, promossi sempre dall'Opera romana pellegrinaggi che passano tutti per le tre chiese giubilari, scelte dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) e San Giovanni Battista dei Fiorentini.
I 4 cammini attraversano Roma partendo dalla Basilica di San Giovanni in Laterano e dalla Basilica di Santa Maria Maggiore per arrivare alla Porta Santa della Basilica di San Pietro. La musica che accompagna il video è “Ave Maria”, interpretata da Carly Paoli, composta da Romano Musumarra e con le parole di Grant Black. Mentre la produzione del video è stata fatta da Abiah Records per Opera Romana Pellegrinaggi.
Per quanto riguarda tutti e 4 i cammini giubilari, il cammino mariano, ilcammino papale, il cammino del pellegrino, il cammino della misericordia, «abbiamo creato una App - ha spiegato ancora monsignor Liberio Andreatta in un'intervista alla Radio Vaticana - che si può scaricare gratuitamente, chiamata Iubitinera. Per cui si può percorrere il cammino con i telefonini, grazie a questa App che dà tutte le spiegazioni, con le tappe, gli orari e le informazioni utili. Ad esempio, chi è stanco può salire sull’open bus “Roma Christiana” o può trovare lungo il percorso dei punti di assistenza e di informazione».
Per altri dettagli, è possibile visitare il sito dell'Opera romana pellegrinaggi.
avvenire
Navi elettriche e porti sostenibili: ecco la sfida della Norvegia
Allo studio del governo Norvegese un programma per la creazione di una flotta di navi elettriche per abbattere le emissioni e creare un sistema totalmente sostenibile che possa difendere i numerosi e caratteristici fiordi, nei quali si sviluppa buona parte del commercio.
Norvegia, navi elettriche e porti sostenibili
Ancora una volta la Norvegia si dimostra la nazione più agguerrita in fatto di lotta al cambiamento climatico. Dopo aver costruito una rete elettrica nazionale prodotta per il 90% da fonti rinnovabili, la città di Oslo ha annunciato che, entro il 2019, bandirà le auto dal centro storico e dimezzerà in cinque anni le emissioni di CO2 rispetto al livello del 1990 e le ridurrà del 95% entro il 2030. Il piano sulle auto prevede inoltre che, per il 2019 saranno realizzate almeno 60 chilometri di piste ciclabili, incentivi all’acquisto di biciclette elettriche e un massiccio investimento nel trasporto pubblico.
Ma la Norvegia non si accontenta e va oltre puntando a rivoluzionare anche il trasporto navale. La decisione è stata presa in seguito ad alcune stime che riguardano proprio le emissioni delle navi, che siano da carico, turistiche, commerciali o rimorchiatori; per fare solo un esempio, una grande nave container risulta essere responsabile di un inquinamento atmosferico pari a quello di 50 milioni di auto.
Navi elettriche in vista del Forum COP 21
In vista del forum COP 21 quindi, Oslo sta già organizzandosi per dare l’esempio in fatto di sostenibilità e prepara il Green Coastal Shipping Programme, un sofisticato programma per la navigazione costiera che disporrà delle imbarcazioni più ecologiche del pianeta. Ampère, il primo traghetto 100% elettrico nato dalla collaborazione fra Siemens e Fjellstrand, è dotato di batterie in grado di ricaricarsi in appena dieci minuti ed è già in funzione.
Nel programma non manca la progettazione di un porto a basso consumo energetico con veicoli plug-in e gru elettriche e stazioni di ricarica per le navi a batteria.
dailygreen.it
Turismo enogastronomico / Agroalimentare, Reggio Emilia studia i mercati scandinavi
Dopo il successo dei progetti realizzati in questi anni, la Camera di Commercio di Reggio Emilia continua a puntare sulla crescita delle imprese sfruttando al meglio le potenzialità del Web ed aumentare visibilità e fatturato delle aziende. La nuova azione che mette ora in campo l’Ente camerale riguarda, in modo particolare, le imprese dell’agroalimentare e i mercati dell’Area Scandinava, con consulenze specifiche e incontri formativi per migliorare le strategie di marketing online delle imprese e per attivare la loro presenza sui canali digitali, accompagnate da un Digital Strategist che le accompagnerà tra le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo i loro prodotti.
Potranno partecipare al progetto fino ad un massimo di 15 imprese operanti nel settore agroalimentare. Le imprese interessate possono presentare l’adesione fino al 23 maggio, accedendo al sito camerale della Camera di Commercio.
“Questo progetto – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – Da una parte punta ad aumentare la competitività delle aziende dell’agroalimentare sui mercati locali e globali, con particolare attenzione a Danimarca, Svezia e Norvegia grazie all’utilizzo del web e dei social media quale strumento di marketing e, dall’altra, mira a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il proprio posizionamento sul web”.
“Stiamo parlando di mercati – spiega ancora Landi – sui quali si registra una grande attenzione al web e all’e-commerce, tanto che nella sola Danimarca nel 2015 sono stati effettuati circa 110 milioni di acquisti online, per un totale di circa 11 miliardi di euro, con una media pro-capite superiore ai 2.200 euro l’anno (in Italia il valore pro capite dell’e-commerce corrisponde a circa 217 euro l’anno)”.
“Il rilevante dato numerico – aggiunge il presidente dell’Ente camerale – si associa anche ad una tendenza alla crescita straordinaria: rispetto al 2014, infatti, è stata registrato un aumento pari al 20%, e in questo panorama gli acquisti online nel settore enogastronomico hanno raggiunto nel 2015 la percentuale record del 7% rispetto al totale acquistato tramite internet”.
L’azione della Camera di Commercio è realizzata con il co-finanziamento della Regione Emilia Romagna e rientra nel più ampio progetto “La Camera di Commercio di Reggio Emilia per la promozione delle eccellenze agroalimentari nell’area Scandinava” che prevede anche altre iniziative. Tra queste, il percorso “How to start an Export Business – Impariamo ad esportare” (con particolare attenzione, anche in questo caso, all’Area Scandinava), un “Educational press Tour rivolto giornalisti del settore wine e del turismo enogastronomico provenienti da Danimarca, Norvegia e Svezia che si svolgerà in occasione della cerimonia di premiazione della 7^ edizione del Concorso Enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco” (fine giugno 2016), una giornata di approfondimento sui mercati del tre Paesi aperta a tutte le imprese del settore agroalimentare, incontri b2b con operatori commerciali di Danimarca, Norvegia e Svezia per le imprese del wine e food (luglio 2016) e, ancora, incoming di operatori commerciali provenienti che prevede incontri d’affari bilaterali a Reggio Emilia tra imprese del settore agroalimentare e buyer provenienti dall’Area Scandinava (novembre 2016).
viaemilianet.it
Potranno partecipare al progetto fino ad un massimo di 15 imprese operanti nel settore agroalimentare. Le imprese interessate possono presentare l’adesione fino al 23 maggio, accedendo al sito camerale della Camera di Commercio.
“Questo progetto – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – Da una parte punta ad aumentare la competitività delle aziende dell’agroalimentare sui mercati locali e globali, con particolare attenzione a Danimarca, Svezia e Norvegia grazie all’utilizzo del web e dei social media quale strumento di marketing e, dall’altra, mira a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il proprio posizionamento sul web”.
“Stiamo parlando di mercati – spiega ancora Landi – sui quali si registra una grande attenzione al web e all’e-commerce, tanto che nella sola Danimarca nel 2015 sono stati effettuati circa 110 milioni di acquisti online, per un totale di circa 11 miliardi di euro, con una media pro-capite superiore ai 2.200 euro l’anno (in Italia il valore pro capite dell’e-commerce corrisponde a circa 217 euro l’anno)”.
“Il rilevante dato numerico – aggiunge il presidente dell’Ente camerale – si associa anche ad una tendenza alla crescita straordinaria: rispetto al 2014, infatti, è stata registrato un aumento pari al 20%, e in questo panorama gli acquisti online nel settore enogastronomico hanno raggiunto nel 2015 la percentuale record del 7% rispetto al totale acquistato tramite internet”.
L’azione della Camera di Commercio è realizzata con il co-finanziamento della Regione Emilia Romagna e rientra nel più ampio progetto “La Camera di Commercio di Reggio Emilia per la promozione delle eccellenze agroalimentari nell’area Scandinava” che prevede anche altre iniziative. Tra queste, il percorso “How to start an Export Business – Impariamo ad esportare” (con particolare attenzione, anche in questo caso, all’Area Scandinava), un “Educational press Tour rivolto giornalisti del settore wine e del turismo enogastronomico provenienti da Danimarca, Norvegia e Svezia che si svolgerà in occasione della cerimonia di premiazione della 7^ edizione del Concorso Enologico “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco” (fine giugno 2016), una giornata di approfondimento sui mercati del tre Paesi aperta a tutte le imprese del settore agroalimentare, incontri b2b con operatori commerciali di Danimarca, Norvegia e Svezia per le imprese del wine e food (luglio 2016) e, ancora, incoming di operatori commerciali provenienti che prevede incontri d’affari bilaterali a Reggio Emilia tra imprese del settore agroalimentare e buyer provenienti dall’Area Scandinava (novembre 2016).
viaemilianet.it
Estate: meno italiani in vacanza ma si spenderà di più
E' un'Italia a due facce e molto diverse tra loro quella che si prepara a vivere l'estate 2016. Se da una parte meno italiani rispetto allo scorso anno potranno partire, dall'altra lo faranno con il portafoglio più pieno. Emerge dal barometro vacanze realizzato da Ipsos per Europ Assistance, giunto alla 16/a edizione ed esteso quest'anno, oltre a francesi, tedeschi, italiani, spagnoli, belgi e austriaci, anche a statunitensi e brasiliani. Infatti se si registra un vero e proprio balzo nella capacità di spesa pianificata che si attesta sui 2.045 euro pro capite (ancora sotto la media europea di 2.247 ma in crescita rispetto ai 1.708 del 2015), sono in calo gli italiani che dichiarano di avere precisi programmi per l'estate: poco più del 52% contro il 60% dell'anno scorso. E infatti l'Italia è prima nella classifica di chi pensa di rinunciare alle vacanze con una percentuale del 35% contro una media europea del 18%.
Ben il 74% (+12 punti sul 2015) poi dichiara che per le vacanze resterà in Italia, paese che con Spagna e Francia esercita la maggiore attrattiva sugli europei. Il Bel Paese la spunta sui concorrenti grazie al 24% delle preferenze contro il 19% della Spagna e il 21% della Francia e, come da tradizione, rimane la meta più apprezzata dai turisti tedeschi e austriaci (il 27% ha intenzione di recarsi nel nostro paese).
Per quanto riguarda la destinazione sebbene il rischio di attacchi terroristici sia uno dei principali fattori presi in considerazione nella scelta della destinazione delle proprie vacanze, il livello di preoccupazione dichiarata varia in modo significativo da paese a paese: pesa maggiormente sulle scelte di spagnoli (47%), tedeschi (43%) e austriaci (43%). In Francia e in Italia le percentuali sono inferiori (37%), mentre è il Belgio a registrare quella più bassa (23%). In considerazione di questo rischio quest'anno - secondo la ricerca - alcuni paesi o zone del mondo in particolare verranno evitati dai viaggiatori europei al momento di scegliere la propria meta: Nord Africa e Maghreb (29%) e Turchia (24%). In particolare il 47% dei francesi e il 21% degli spagnoli e degli italiani che tengono conto del rischio di attacchi terroristici eviteranno principalmente l'Egitto e i paesi del Maghreb (47%).
Anche il virus Zika si inserisce tra le preoccupazioni dei vacanzieri: ne terrà conto il 54% dei brasiliani anche in considerazione della notevole diffusione della malattia nel paese. Sebbene in misura minore, anche americani ed europei tengono conto di questo rischio nella scelta della meta delle proprie vacanze (rispettivamente il 20% e il 25%). In Europa, a essere preoccupati sono soprattutto gli spagnoli (34%).
ansa
Passione vacanze al mare nell'anno dei 70 anni del bikini
Il 5 luglio il bikini festeggia 70 anni e si prepara a un'estate variopinta e carioca, in omaggio alle Olimpiadi in Brasile.
Da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, il costume da bagno è stato consacrato da star del cinema come Ursula Andress, nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, Rita Hayworth nel film "Gilda", con un due pezzi che le valse il soprannome di 'atomica', e ancora Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna" e Raquel Welch in "Un milione di anni fa".
Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Usa conducevano una serie di test nucleari. Secondo Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti, paragonabili a vere e proprie esplosioni. Il papà del bikini incontrò grandi difficoltà nel pubblicizzare la sua creatura: nessuna modella voleva indossare un costume tanto piccolo e scabroso e al povero sarto non restò che ingaggiare una disinibita spogliarellista del Casino de Paris.
ansa
Alitalia rivoluziona divise, verde lascia posto al rosso
Dopo quasi vent'anni le hostess dell'Alitalia cambiano divisa: il rosso prende il posto del verde (che rimane però per il personale di terra), lo stile si rifà al glamour dei gloriosi tempi della moda tricolore anni '50 e '60, con il ritorno di guanti e cappellino, e la nuova collezione porta la firma dello stilista di alta moda Ettore Bilotta, che ha disegnato anche le divise del partner Etihad. Le nuove uniformi sono state presentate nel corso di un doppio evento con sfilata, prima alla stampa e poi ai dipendenti.
Il nuovo restyling rivoluziona completamente il tailleur classico verde e blu indossato fino ad oggi dal personale dell'Alitalia, che risale al 1998 (quando il gruppo era ancora in mano pubblica), realizzato dal marchio Mondrian: a partire dai primi di luglio, quando le nuove divise verranno gradualmente distribuite ai 5.700 dipendenti della compagnia, le hostess sugli aerei indosseranno divise rosse, mentre il personale femminile di terra avrà uniformi verdi. Abiti che si ispirano all'eleganza degli anni '50-'60 e con i quali Bilotta ha voluto rappresentare l'essenza dell'Italia, andando a studiare l'architettura e i diversi territori.
Ritornano quindi i cappellini, con design ispirato alle terrazze delle Cinque Terre; e oltre al copricapo (l'ultima volta che venne usato nelle divise dell'Alitalia era il 1969, con gli abiti firmati Mila Schoen) tornano anche i guanti (in contrasto come le calze, verdi sugli abiti rossi e rossi su quelli verdi). Per quanto riguarda la scelta dei colori, il rosso (un bordeaux che vira gradualmente al rosso più chiaro con design di stampa a spina di pesce) simboleggia la passione italiana, mentre il verde (un grigio antracite che vira sul verde) è stato scelto per raffigurare i paesaggi. Ma sul colore rosso si è particolarmente battuto anche il presidente ex Ferrari Luca Cordero di Montezemolo: "potete capire quanto abbia combattuto per averlo", ha detto sorridendo l'ex presidente della Rossa per eccellenza.
Per le divise maschili, invece, i colori sono grigio antracite e verde bosco, con cravatte rosse e verdi che richiamano gli abiti femminili. Dal 1950 ad oggi le divise dell'Alitalia sono state rinnovate per dodici volte con le firme di grandi nomi della moda: si va dalle divise più classiche delle sorelle Fontana (tailleur color blu scuro e gonna sotto al ginocchio) e di Delia Biagiotti (nel 1960, il colore diventa carta da zucchero) alle uniformi più particolari di Tita Rossi (nel 1967, giacca corta a doppio petto e scollo ovale), Mila Schoen (nel 1969 accorcia le gonne e propone il 'verde Italia', nel 1972 azzarda il colore rosa) o Alberto Fabiani (1973 divise giallo 'albicocca'), nel 1975 arriva la divisa rossa (Florence Marzotto), nel 1980 viene introdotto il tema classico verde e blu, poi Renato Balestra propone camicia bianca da pilota (1986), Giorgio Armani nel 1991 giacca blazer color verde-grigio, infine le attuali divise Mondrian. Ora tocca a Bilotta, stilista molto amato in Medio Oriente, che disegna le divise di Etihad fin dal 2003. "Ho voluto conferire al progetto l'espressione del più puro stile italiano - ha detto - immaginando che l'Italia possa essere un sogno per tutti e che un volo in Alitalia sia un po' come stare in un salotto elegante".
ansa
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