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San Valentino: fuga a due Oltremanica In un castello. Opzione da considerare per i piu' romantici

Aldourie Castle (Foto: Dave Conner)

Dormire in un castello antico – ma con comfort moderni – ha il suo fascino, soprattutto per ritagliarsi uno spazio romantico in due. Opzione da considerare in vista di San Valentino, per un viaggio oltre i confini nazionali, un soggiorno in uno dei manieri britannici.

Spicca la Scozia (http://international.visitscotland.com) con la sua copiosa disponibilità di dimore storiche e veri e propri castelli adibiti oggi a modalità di soggiorno alternativa all'hotel tradizionale e al bed & breakfast. Moltissimi sono quelli scelti per celebrare fidanzamenti e matrimoni e tanti offrono anche dei pacchetti ad hoc per San Valentino. Ad esempio l'Aldourie Castle, a circa 8 chilometri da Inverness, e sulle sponde di Loch Ness, il celebre lago delle Highlands scozzesi. Luogo e panorama da favola, Aldourie offre pacchetti scontati per coppie di due notti in suite romantica nel castello con bottiglia di champagne e cioccolata all'arrivo. Cena a tema con lo chef e fuochi d'artificio completano una serata da ricordare. Un'occasione per affacciarsi su uno degli specchi d'acqua più noti al mondo e provare a intravedere le forme di Nessie.

Nel South Gloucestershire, in Inghilterra, una cena coi fiocchi è stata organizzata anche dal Thornbury Castle, non proprio un castello nel senso di edificio fortificato, ma uno dei primi esempi di country house dei Tudor. Fu costruito a partire dal 1511 come dimora di Edward Stafford, terzo duca di Buckingham. Sei portate per gli innamorati a cura dello chef Mark Veale. Nel nord-est dell'Inghilterra il Lumley Castle, nella County Durham, ha in programma una serata a tema “Cupido”, mentre il Bovey Castle organizza soggiorni a tema dal 10 al 18 febbraio con cene a lume di candela e percorsi di coppia nella spa. Il castello si trova nel Parco nazionale del Dartmoor, nella contea inglese del Devon.

ansa

Viaggi nei luoghi dello spirito: con i frati cistercensi in Costa Azzurra

Presso l'Abbazia di Lerino, sull'isola di Saint Honorat in Francia, possono fare un'esperienza di vita comunitaria non solo i giovani, ma anche le famiglie e i gruppi.

19/12/2011
La facciata dell'Abbazia di Lerino
La facciata dell'Abbazia di Lerino 
Un monastero su in’isola, la solitudine, il mare: i giovani che trascorreranno la settimana dal 26 dicembre al 2 gennaio presso l’Abbazia di Lerino, sull’isola di Saint Honorat, potranno vivere un’esperienza spirituale con i monaci, partecipando alla loro vita quotidiana, semplice e operosa. L’invito rivolto ai ragazzi nel periodo natalizio, non è però unico. L’Abbazia è infatti aperta agli ospiti che arrivano  e partono nella stessa giornata oppure per soggiorni individuali, di coppia, di gruppo.
La cantina del monastero.
La cantina del monastero.
L’isola di Saint Honorat dista circa mezz’ora di battello da Cannes, in Costa Azzurra, e per questo è piuttosto movimentata durante la bella stagione. Ma in inverno è un paradiso. È abitata soltanto da una comunità di circa 25 monaci cistercensi, alcuni si dedicano prevalentemente alla preghiera, altri invece si impegnano con passione nella coltivazione della vite. La regola benedettina dell’ ora et labora è presa alla lettera, tanto che i monaci sono autosufficienti e vivono del proprio lavoro. Le vigne sono coltivate sin dal Medio Evo, ma dagli anni Novanta i monaci producono pregiati vini bianchi e rossi. Dalla vendemmia alla vinificazione seguono tutte le tappe fino alla commercializzazione. Le uve sono raccolte esclusivamente a mano, la meccanica è utilizzata solo per l’intrattenimento dei suoli. I vini sono imbottigliati e stoccati presso l’Abbazia.
Il refettorio.
Il refettorio.
“Nel nostro monastero, ancora oggi, la vita fraterna nell’amore deve riflettere la ricchezza e la profondità del mistero della comunione ecclesiale come uno spazio abitato da Dio”, scrivono i monaci dell’Abbazia. “La vita fraterna nella carità è un segno forte di questa comunione ecclesiale. Nella comunità si deve poter percepire che la comunione fraterna, prima di essere al servizio di una missione, è un luogo dove è possibile fare l’esperienza di Cristo risorto”.  
L’ospitalità è offerta sia agli uomini che alle donne, individualmente, a coppie, in gruppo. La durata di un soggiorno è minimo di due giorni, massimo di una settimana. Si usa partecipare concretamente alla vita del monastero, alla preparazione della tavola, alla pulizia delle camere. I pasti si prendono nel refettorio, in silenzio. Non c’è connessione Internet, soltanto il Wifi in una piccola area.  È prevista una partecipazione alle spese. Le domande vanno  inviate con un certo anticipo, a 
Frère Hôtelier, Hôtellerie Abbaye N-D de Lérins. Île St Honorat CS 10040.
06414 Cannes Tel. 00.33.04.92.99.54.20e-mail: hotellerie@abbayedelerins.com  www.abbayedelerins.com
www.franceguide.com
di Rosanna Precchia - famigliacristiana.it

Viaggi: un evento una meta. La valle del chilometro zero

Val d'Ultimo, in Alto Adige, è l'esempio di un territorio che vive dei prodotti locali. La salvaguardia dell'ambiente e il risparmio delle famiglie vengono così garantiti.

09/02/2012
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
 
Si fa un gran parlare, oggi, dei prodotti a chilometro zero, quelli cioè che per giungere sulla tavola di casa nostra non hanno dovuto affrontare viaggi e trasporti che, a volte, possono durare anche giornate intere. La riscoperta del chilometro zero, indubbiamente un valore positivo, è, insieme, una necessità e una moda. Una necessità, perché l'esigenza di un'alimentazione più sana, genuina e garantita è sempre più forte e diffusa. Così come, in tempi di recessione, si cerca di tagliare ogni costo superfluo, ed è chiaro che, laddove un prodotto è passato direttamente dal campo del contadino alla casa del consumatore, i costi di trasporto e consegna possono essere ridotti. Non pochi gli effetti collaterali, e tutti buoni: meno inquinamento, meno traffico, un controllo più diretto sulla produzione, merci più fresche e, soprattutto, un incentivo all'agricolutra locale, che si traduce a sua volta nel sostegno all'occupazione e alla salvaguardia dell'ambiente. La questione è diventata anche una moda del momento, nel senso che vantarsi di nutrirsi a chilometro zero è un po' chic, anche se non sempre si pone la dovuta attenzione al rispetto dei requisiti.

Ci sono zone del nostro Paese che, il chilometro zero, lo praticano da sempre, ben prima che diventasse una tendenza, perché fa parte dalla cultura, delle tradizioni e dei valori del territorio.  Oggi vogliamo presentarvene almeno uno in questa rubrica, dove non proporremo quindi un evento, come di consueto, quanto una specificità, una peculiarità che contraddistinguono un luogo.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
 
Parliamo della Val d'Ultimo, la più estesa delle vallate altoatesine che, dai pressi di Merano, si dirada per 50 chilometri fino ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles. Qui, l'economia a chilometro zero è una sapienza antica, una prassi quotidiana, insomma, la normalità. L'utilizzo dei prodotti del territorio rappresenta non soltanto una caratteristica dell'economia, ma appartiene alla cultura della gente. Certo, quello in questione è un angolo di mondo baciato dalla fortuna, ricco di risorse agroalimentari. L'acqua arriva dai torrenti come il Valsura (41 chilometri di lunghezza) alla sorgente di Santa Valburga. Il latte è "munto" nelle stalle dei 60 masi della valle. Il pane di segale e farro, le confetture e le erbe aromatiche, prodotti secondo i criteri dell'agricoltura biologica, sono un elemento centrale della tradizione. Lo stesso si può dire dei formaggi e della frutta. Nemmeno il pesce manca, dato che nei 15 laghi si può pescare la trota della varietà Val d'Ultimo, particolarmente grande e genuina grazie alla limpidezza delle acque. In autunno porcini e finferli si offrono con generosità.

Ora - questo è il punto - tutto questo ben di Dio serve a nutrire e soddisfare anzitutto la vallata stessa, in una filiera davvero cortissima. E ne hanno la riprova i turisti, che possono acquistare i prodotti tipici locali direttamente ai masi, nei negozi alimentari della zona e nei mercati, dove vengono venduti senza intermediazioni né imballaggi, azzerando così anche i costi di conservazione. Il tutto, lo ripetiamo, secondo riti e saperi che affondano le loro radici nella cultura locale. Ecco perché la Val d'Ultimo è un bell'esempio di economia a chilometro zero, che salvaguarda l'occupazione locale, tutela l'ambiente e garantisce il risparmio delle famiglie.

INFORMAZIONI PRATICHE
Associazione turistica Val d'Ultimo: www.valdultimo.info, www.dolomiti.it
 
di Paolo Perazzolo - famiglia cristiana 

Pain, Amour et Chocolat in Costa Azzurra Ad Antibes la Fiera per golosi e romantici, mentre Terni diventa citta' dal cuore fondente

A Terni e a Antibes San Valentino sa di cioccolato (ansa)
(Rubrica enogastronomica di Alessandra Moneti)
In occasione di San Valentino, la Costa Azzurra ospiterà, da venerdì 10 a domenica 12 febbraio, la sesta edizione di “ Pain, Amour et Chocolat” (www.amourchocolat.fr), quasi un nuovo episodio - a tema gola - del celebre film diretto da Luigi Comencini 'Pane, amore e fantasia'.

Si tratta di uno dei principali eventi organizzati dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza, in collaborazione con la Chambre de Métiers et de l’Artisanat delle Alpi Marittime e la città d’Antibes Juan-les-Pins.La fiera è un momento di convivialità e di condivisione, dove tradizione e creatività si uniscono per celebrare l’artigianato. L’edizione 2012 avrà luogo in Place Nazionale, la piazza centrale della vecchia Antibes, una nuova location, più seducente, che consacra Pain, Amour et Chocolat tra i principali eventi di Antibes e della Costa Azzurra. L'ingresso e' gratuito. Dalla piazza, gli effluvi del cioccolato e l’aroma del pane appena sfornato, attraverso i tipici vicoli e le stradine caratteristiche, conquisteranno i numerosi visitatori francesi ed internazionali.

Per tre giorni, il talento dei maestri panettieri e i prodotti artigianali stupiranno il palato e gli occhi di migliaia di appassionati di cucina e di innamorati. Gli artigiani italiani e Francesi si mobilitano per offrire tante idee-regalo originali per San Valentino: gioielli, accessori moda, oggetti decorativi, per non parlare dei dolci cioccolatini, torroni, macarons e dolci a base di fiori per gli inguaribili romantici. L'evento e' in crescita continua: con oltre 35 .000 visitatori nella passata edizione, la fiera cresce costantemente, sin dalla sua prima edizione nel 2007 .
Per chi rimane in territorio italico, il San Valentino piu' goloso si celebra a Terni, con Cioccolentino (www.cioccolentino.com) che prenderà il via venerdì 10 febbraio 2012 e terminerà il 14, giorno in cui si celebra il Santo Patrono degli innamorati, Vescovo di Terni, con un giorno in più rispetto alla durata tradizionale della manifestazione, giunta quest’anno alla sua nona edizione.

Terni città dal cuore fondente, richiama non solo la tradizione pasticcera della città umbra, ma gioca anche sulla sua storia di città nota in tutto il mondo per le acciaierie. Le iniziative che vedono protagonista proprio la città e le sue principali opere architettoniche, da Palazzo Spada alla Basilica di San Valentino, dall’Arco di Carsulae alla Torre di Colleluna. I monumenti, infatti, saranno riprodotti in cioccolato dai maestri cioccolatieri ed esposti in Corso Tacito: sette opere e ben 180 kg di cioccolato fondente. L’evento è realizzato da Promoeventi, con la collaborazione di Eurochocolate e il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia, del Comune di Terni nell’ambito degli Eventi Valentiniani e della Camera di Commercio di Terni, nonché con la collaborazione della Confcommercio, Confesercenti e della Coldiretti provinciale. Tra le iniziative piu' curiose, la Cake Designer Elisa Giovannetti mostrerà ed insegnerà come si può dar sfogo alla propria creatività, decorando in maniera originale le torte da cerimonia. E sara' realizzata una versione da Guinness dei Primati di PanpepatOne che i visitatori potranno poi gustare in tutta la sua maxi-bontà.

Maribor, boom di presenze a gennaio Insieme alla portoghese Guimarães la città slovena è Capitale europea della Cultura per il 2012

L'anno da Capitale europea della Cultura è iniziato da solo un mese, ma la città slovena di Maribor, la seconda del Paese e storica 'rivale' – soprattutto sportiva – di Lubiana, già registra un aumento record di presenze e click online sui principali motori di ricerca dedicati ai viaggi.

Secondo i dati appena diffusi dal locale Ufficio del turismo, soltanto nelle prime tre settimane del 2012 le presenze di visitatori in città sono aumentate del 65% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in particolare dai Paesi vicini, Austria in testa. Soddisfatta del buon inizio Suzana Žilić Fišer, direttore generale di 'Maribor 2012', che ha definito l'evento un'ottima occasione per "puntare gli occhi del mondo sulla Slovenia e le sue bellezze". Trend in salita confermato anche dai dati pubblicati qualche giorno fa da Tripadvisor, portale specializzato nelle recensioni online di viaggi, che ha indicato Maribor come una delle principali destinazioni emergenti per il 2012. In occasione delle due settimane inaugurali del programma come Capitale della Cultura, si legge sul blog di Tripadvisor, è stato registrato un boom da record nelle ricerche online sulla località: +547%.

Del resto l'impegno dell'amministrazione locale e nazionale per rendere 'speciale' il 2012 è ben visibile nel corposo cartellone di eventi che punta a richiamare turisti da tutta Europa e non solo a Maribor, ma anche nelle città-partner di Murska Sobota, Novo Mesto, Ptuj, Slovenj Gradec e Velenje. Le città presentano la propria ricchezza storica aprendo le porte a numerosi artisti e creatori di fama internazionale in un programma che prevede oltre mille fra eventi e progetti che si svolgeranno durante tutto l'arco dell'anno. Tutto su eventi e biglietti sul sito www.maribor2012.eu.

Oltre a teatro, danza, musica, arte, la regione che gravita intorno a Maribor ha dei punti di forza naturali e storici che da soli valgono un weekend fuori da rotte ordinarie. Tra le visite 'cult' ci sono quelle al castello di Maribor, un gioiello medievale che ospitò anche un concerto di Liszt, ma anche una capatina – magari in primavera – alla "vite più longeva del mondo", così come si legge nel Guinness in cui è inserita, che ha 400 anni e ancora oggi produce uva da cui si ricava vino. La città è poi adagiata sulle rive della Drava, tra il massiccio del Pohorje e le colline coperte da vigneti. Il centro storico è ideale per passeggiare, tra piazze e stradine. Fra le altre tappe anche il palazzo Betnava, visitato da papa Giovanni Paolo II. Chi vuole approfittare della neve può invece dedicarsi agli sport invernali nelle piste da sci della località, alternando alle sciate un po' di sano relax alle terme. Storiche sono quelle della vicina Ptuj.

Informazioni utili su http://maribor-pohorje.si e www.slovenia.info.

ansa

In Italia gelo almeno fino al 15 febbraio Da Nord a Sud la neve fa paura

Italia al gelo
Il maltempo che anche oggi ha portato gelo e neve in tutta Italia resterà sul Paese almeno fino al 15 febbraio. E' la previsione del meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo, che parla di "seconda ondata di gelo polare". Questa, "dopo aver interessato la notte scorsa le regioni settentrionali - spiega - tenderà nel fine settimana a dilagare al resto del Paese". "Ci attende - aggiunge - un week-end perturbato sulla Penisola con neve abbondante anche in pianura, in Centro; e a quote collinari al sud con temperature in forte calo".

In particolare "domani - spiega Nucera - cadrà neve abbondante sino in pianura tra Marche, Emilia Romagna, dorsale appenninica e gran parte della Toscana. Domenica ci sarà ancora neve fino in pianura su Romagna e Marche e successivamente in Abruzzo e Molise. Rovesci sparsi si verificheranno tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica con neve a quote collinari".


Brusco anche, secondo il meteorologo, il calo delle temperature. Previsto gran gelo al Nord con la colonnina di mercurio che scenderà di 10 gradi in pianura. Sarà una situazione di forte criticità tra bolognese e Romagna (accumuli anche oltre i 30/40cm) nonché tra Marche e Nord dell'Abruzzo; qui si avranno accumuli considerevoli e superiori ai 50/70cm sulle zone interne, fino a 30cm sulle coste. Neve forte è poi prevista su Irpinia, Sannio e Matese 30-50cm; 20-30 cm in Lucania, tra Potentino e Vulture, nonché tra Sila e Pollino. Analoghe le previsioni di Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo, secondo il quale "domani tornerà la neve al nordest, e fiocchi bianchi cadranno ancora sull'Emilia-Romagna. Previste piogge, invece, all'estremo sud (Calabria e Sicilia) dove nevicherà solo sui rilievi. Domenica, poi, nevicherà ancora sulle regioni dell'Alto-Medio Adriatico". Il gelo, aggiunge, sarà protagonista anche la prossima settimana, in cui sono previste nevicate soprattutto al centro-sud.


Secondo il climatologo Massimiliano Pasqui del Cnr, l'ondata di freddo di queste ultime settimane "rappresenta un evento di interesse scientifico per la sua durata e la quantità di neve caduta. Non si può però da sola metterla in correlazione con i cambiamenti climatici: per chiamarli in causa servirebbe un'alternanza di eventi estremi di caldo e freddo".



EUROPA ASSEDIATA DAL GELO


Il freddo glaciale e uno sconfinato manto bianco di neve continuano ad assediare l'Europa, dove all'emergenza energetica si aggiunge ora quella del blocco nella navigazione fluviale, molto importante per l'economia e i rapporti commerciali nel vecchio continente.


Tutti i fiumi, a cominciare dall'immenso Danubio, sono infatti ghiacciati quasi interamente, e vari Paesi hanno disposto l'impiego dei rompighiaccio. Dopo la paralisi nel traffico fluviale in Serbia, Croazia, Austria, Bulgaria e Romania, oggi anche l'Ungheria ha ordinato lo stop alla navigazione sul Danubio, la più importante via navigabile d'Europa che con 2.860 km di lunghezza è secondo solo al Volga (3.531). Sui quasi 600 km di percorso in territorio serbo, i blocchi di ghiaccio coprono la gran parte della superficie del grande fiume, con uno spessore che raggiunge anche il mezzo metro, una situazione che non si verificava da alcuni decenni. Per gli esperti, la navigazione non potrà riprendere prima di una decina di giorni. Ghiacciati quasi interamente sono in Serbia anche la Sava e la Tisa.


L'emergenza gelo e neve, cominciata un paio di settimane fa, ha provocato finora in Europa quasi 600 morti, la maggior parte delle quali all'est e nei Balcani, le regioni più duramente colpite, con temperature che in molti casi raggiungono e superano i -30 gradi. L'elenco delle vittime, in gran parte senzatetto, emarginati e alcolizzati, è come un bollettino di guerra, con il triste primato detenuto dall'Ucraina, il cui bilancio ufficiale di morti è fermo da un paio di giorni a 136, e si può presumere che sia ulteriormente cresciuto. Pesante la situazione anche in Polonia, con 82 morti (cinque solo la notte scorsa), in Russia con 46 vittime solo dall'inizio di febbraio, un centinaio dall'inizio dell'anno, in Romania (57), Bulgaria (28), Rep.Ceca (25), Ungheria (16), Serbia (16), Bosnia-Erzegovina (11), Croazia (4), Montenegro (4), Macedonia (2), Albania (1). Il freddo ha ucciso anche nei paesi baltici (24 morti in Lituania, 10 in Lettonia, uno in Estonia) e nell'ovest del vecchio continente, con il bilancio più tragico in Italia (46 morti).


Il gelo e la neve, che hanno causato il totale isolamento di decine di migliaia di persone in Serbia, Bosnia e Romania, stanno intanto aggravando la situazione energetica in vari paesi dei Balcani, dove si moltiplicano di giorno in giorno i picchi nei consumi. In Serbia le autorità hanno annunciato tagli di energia elettrica alle aziende che non sono di importanza vitale per il paese, e hanno disposto drastiche riduzioni nell'illuminazione di insegne commerciali e cartelloni pubblicitari. E il presidente Boris Tadic, che tra ieri e oggi ha visitato alcune delle zone del Paese più colpite dall'emergenza gelo e neve, ha lanciato un appello ai cittadini a risparmiare al massimo nei consumi di energia. La situazione in Serbia è resa più difficile dalla decisione della Bulgaria di cessare le sue esportazioni di elettricità al fine di garantire al meglio il fabbisogno interno.

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