SS24

Reggio Emilia: MOSTRA CANINA INTERNAZIONALE

57° Edizione

Centro Esposizioni - Via Filangieri, 15
Reggio Emilia (RE)
L'evento è in corso a Reggio Emilia. Inaugurazione ieri  sabato 24 Marzo 2012 di un importante iniziativa per valorizzare anche dal punto di vista turistico il territorio reggiano. 
"Nessuna autorità è presente", ha dichiarato Lorenzo Aldrovandi, intervistato dalla nostra redazione nel corso della cerimonia di sabato. "Eppure arrivano a Reggio Emilia 5400 cani. Questo significa avere a Reggio in 2 giorni 10.000 persone" (ndr).
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Alla manifestazione partecipano tutte le razze di cani regolarmente riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale.
Periodo di svolgimento: 24/03/2012 e 25/03/2012
Orario: 9.00-18.00
Programma:
24 marzo: 16° European Show - Cane da lupo cecoslovacco
Il primo importante evento sarà un premio all’impegno profuso dal Gruppo Cinofilo Reggiano nel migliorare e far crescere la propria esposizione (e quelle di altre città emiliane) ottenendo per la prima volta nella sua storia l’accredito al Crufts 2013 di Birmingham (GB), la più prestigiosa competizione di bellezza che si svolge ogni anno in Gran Bretagna.

Sempre lo stesso giorno si svolgerà il campionato europeo per la razza cane da lupo cecoslovacco. Una razza relativamente nuova ma che sta ottenendo molto interesse da parte dei giovani allevatori e proprietari di cani. Ci sono già parecchie adesioni dai paesi dell’Est Europeo dove, come dice il nome, questa razza è nata.

25 marzo: Mostra Speciale Campionato Italiano
L’esposizione avrà al suo interno diverse mostre speciali di razza e raduni che richiameranno come sempre molti soggetti.
Ingresso: a pagamento
Tariffa intera:  Euro 8,00
Tariffa ridotta:  Euro 4,00 - bambini da 7 a 11 anni
Gratuità: per bambini fino a 6 anni
PUNTI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Via Filangieri, 15 - 42100 Reggio Emilia - Tel: ++39 0522 503511 - Fax: ++39 0522 503555
Orario giorni feriali: da lunedì a venerdì 9.00 - 18.30
Orario giorni festivi: chiuso

Via Farini, 1/A - 42100 Reggio Emilia - Tel: ++39 0522 451152 - Fax: ++39 0522 436739
Orario giorni feriali: lunedì-sabato 8.30-13 e 14.30-18.00
Orario giorni festivi: 9.00-12.00
 
www.emiliaromagnaturismo.it

Expo Internazionale di Reggio Emilia e Modena 2012 - Crufts 2013 qualification: un’incredibile esposizione internazionale di cani delle principali razze canine



La Fiera di Reggio Emilia ospita un’incredibile esposizione internazionale di cani delle principali razze canine. All’interno dei padiglioni della Fiera si radunano centinaia di esemplari per un evento oramai consolidato, promosso dal Gruppo Cinofilo Reggiano.

Settori Merceologici
Cane da lupo cecoslovacco; cane da pastore di Brie; cane da pastore Scozzese a pelo lungo; alano; dobermann; dogo argentino; dogue de bordeaux; rottweiler; pinscher; zwergpinscher; shar pei; american staffordshire terrier ; basenji; spitz wolfspitz; bassethound; weimaraner; labrador retriever;
barboni; levriero afgano.

Categorie d'Interesse
Pubblico e operatori del settore

Organizzazione
TRATTO
Via J.B. Tito, 11/c – 42123 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 381591 – fax +39 0522 015353
in collaborazione con Gruppo Cinofilo Reggiano


fonte: abcfiere.com 
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per soggiornare durante la Mostra Internazionale Canina Reggio Emilia

Via Danubio 7 | 42100 Reggio Emilia (RE) | Tel +39 0522 517917 | Fax +39 0522 517922 | Email | 


Mostra Canina Reggio Emilia
23-25 MARZO 2012 56 ° MOSTRA INTERNAZIONALE CANINA Fiera REGGIO EMILIA
Tariffe Hotel Remilia, strategicamente posizionato a 500 m dall'Uscita Autostradale e a poche centinaia di metri dalla Fiera di Reggio Emilia per:

MOSTRA INTERNAZIONALE CANINA REGGIO EMILIA

€ 75,00 Singola - € 82,00 Doppia Uso Singola - € 89,00 Doppia o Matrimoniale
Quotazioni al giorno per camera, comprensive di pernottamento e prima colazione. Sono inclusi:
  • Servizio SUPERIOR (Accappatoio e Ciabattine)
  • Ricca prima colazione con Buffet dolce salato, ampio angolo dedicato ai prodotti biologici, fitness e per celiaci.
  • Garage riservato GRATUITO

IV° EDIZIONE DI MEDITERRANEAN LUXURY CLUB: A Roma dal 26 al 28 marzo 2012 Il club delle eccellenze mediterranee

A Roma dal 26 al 28 marzo 2012
Il club delle eccellenze mediterranee torna nella Capitale
al Parco dei Principi Grand Hotel & Spa
mediterranean luxury club
È ormai prossimo l’appuntamento con Mediterranean Luxury Club, quest’anno alla sua quarta edizione: l’unico evento italiano b2b dedicato al luxury travel dell’area mediterranea sarà in scena, da lunedì 26 a mercoledì 28 marzo, nell’esclusiva cornice del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma.

LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2012: mercoledì 27 giugno 2012 - domenica 22 luglio 2012

Verbania vola verso il Festival LetterAltura 2012 e lo fa con gli incontri letterari della rassegna "Caffè in Vetta" che si sono tenuti mercoledì 7, 14 e si svolgeranno anche il  28 marzo alle ore 21 presso la sede della sezione CAI di Intra, in Vicolo del Moretto, 7.

L'ultimo appuntamento, mercoledì 28 marzo, vedrà invece la presenza di Teresio Valsesia per la presentazione del libro “Monte Rosa. Regina delle Alpi”. Anche in questo caso, la montagna è qualcosa di più di una meta geografica.
Le serate sono organizzate in collaborazione con gli editori locali Alberti e Tararà, il Club Alpino Italiano e il Comune di Verbania.
a cura di Redazione

Lago Maggiore Letteraltura 2012: A Verbania dal 28 giugno 2012

A Verbania dal 28 giugno al 1˚ luglio e nei weekend di Luglio in Valle Antigorio, sul Lago d'Orta e a Macugnaga 
L' interesse per la montagna, il territorio in cui viviamo, oltre che per il viaggio e l'avventura, ha animato un gruppo di persone appassionate e volenterose, che, fondando l'Associazione Culturale LETTERALTURA, si sono prefisse di coniugare questi  temi con un Festival di Letteratura.
L’iniziativa nasce dalle seguenti considerazioni:· Il territorio della Provincia di Verbania è prevalentemente montano. Alle sue montagne si sono ispirati importanti scrittori. L’editoria locale è in prevalenza editoria di montagna;
· La Provincia ha una inestimabile ricchezza paesaggistica nei suoi laghi e nelle sue montagne;
· Le iniziative di rilievo internazionale che si tengono nel territorio (Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Editoria & Giardini a Verbania) sono incentrate sul Lago;
· Se si escludono iniziative a carattere prevalentemente locale non esiste in Italia un festival dedicato alla letteratura di montagna;
· Con l’esclusione delle due citate, le iniziative che hanno luogo sul territorio si rivolgono ad un pubblico locale e non riescono ad attrarre pubblico al di fuori dell’area.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono dunque:· La promozione del territoriodel Verbano Cusio Ossola, con particolare attenzione alle aree meno vocate turisticamente;
· La promozione delle buone letture;
· Attenzione verso la montagna come priorità dell'umanità.
Asse portante dell’evento è il coinvolgimento del territorio, con il nucleo della manifestazione a Verbania per quattro giorni nell'ultimo week end di giugno, seguito da altri eventi nei primi tre week end di luglio nelle Valli dell'Ossola, del Lago d'Orta e del Verbano a rotazione.


 fonte: letteraltura.it

- segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it
cel. 3207505116)

E Guccini apre il suo vero repertorio


Una volta al cinema pioveva. Lo testimonia Francesco Guccini. Succedeva negli anni 50 del secolo scorso, quando la televisione non era ancora nata o muoveva i primi passi, e anche negli anni 60. Poi, a metà dei 70, cominciarono a sparire le sale di terza visione, e di seconda. Lo stesso accadde a quelle degli oratori, dove da decenni con sollecitudine accorta i preti mescolavano film e acqua santa a maggior gloria di Dio. Fu allora che al cinema smise di piovere. Dal bianco incerto degli schermi scomparve lo scintillio magico, lo scrosciar di gocce luminose che il tempo e l'uso ricavavano con perizia e inventiva dalla pellicola, convincendo generazioni intere che «l'effetto pioggia facesse parte della complessità del l'arte cinematografica».
D'altra parte, molto altro andò perduto in quell'Italia ancora cinematografica, ma ormai avviata a un futuro televisivo. Già negli anni 50, per esempio, cominciarono tempi grami per i preti. Non si trattava degli stessi che dietro il proiettore vigilavano sulla salute delle anime, e che contro il demonio – e contro le pellicole, già malconce per conto loro – volgevano la santa crudeltà delle forbici. Si trattava piuttosto d'un trabiccolo di legno a forma d'uovo. «Stecche ricurve lo foggiavano – ricorda Guccini, nato nel 1940 –, e al centro, nella parte inferiore, aveva un ripiano foderato di latta». Lì, sulla latta, veniva appoggiato uno scaldino pieno di cenere e braci. Il tutto era messo nel letto, sotto le coperte, prima di coricarsi nelle gelide notti d'inverno. Da dove venisse il nome dell'ingegnoso marchingegno non è certo. In ogni caso, l'etimo popolare voleva (e ancora vuole) che derivasse dalla sua abitudine evidente di infilarsi in tutti i letti.
Eran tempi così, diretti e non proprio politically correct. A confermarlo basta aggiungere il testo d'un motivetto allora parecchio in voga, di cui ai giorni nostri ancor vive in alcuni un'ombra di ricordo. Lo si canticchiava volentieri tra giovinastri, con aperto sprezzo d'una ipotetica signora âgée: «Ammazza la vecchia... col flit». E subito altri giovinastri ribadivano e rincaravano: «E se non muore... col gas». Oggi risulterebbe di difficile comprensione: non perché del flit s'è smarrita la memoria, ma perché lo stesso aggettivo «vecchio» è finito tra le cose perdute, sostituito con sollievo generale dal meno increscioso «grande». A parziale conforto dei più sensibili, e con l'aiuto della sapienza linguistica di Guccini, si può aggiungere che «in certi dialetti emiliani per "vecchia" ha da intendersi uno scarafaggio (vecia)». Resta impregiudicata ogni diversa congettura extraemiliana.
Molto altro si trova fra le pagine di questo documentato Dizionario delle cose perdute. Per esempio, il chewingum riciclato: quello che in anni meno abbienti dei nostri a un certo punto della masticazione si addolciva con lo zucchero, per rinnovarne la soddisfazione. E quando la fatica o la decenza volevano che si smettesse di lavorar di mascelle, invece di sputarlo lo si avvoltolava nel fazzoletto in attesa di tempi migliori. I più spicci lo infilavano direttamente in tasca, o lo appiccicavano sotto le sedie o sotto i banchi. E c'è poi anche la maglia di lana, tra i cimeli dimenticati di mezzo secolo fa. Non quella confezionata, ma quella fatta in casa, grossolana e funesta. Il suo parente stretto, ancor più funesto, era il costume da bagno, anch'esso di lana. Quando si usciva dall'acqua, non c'era scampo: s'allungava ben sotto il cavallo e metteva in rilievo quel che avrebbe dovuto nascondere. Lo portavano tutti, dai bambini agli adulti. Ma il look sui secondi era più tragico.
Tra le poche soddisfazioni dell'epoca, c'era comunque il fatto che la televisione era timida e incerta. O almeno non era invadente e cinica come sarebbe poi diventata. A voler essere ottimisti, e ingenuamente certi che il passato sia sempre meglio del presente, si può aggiungere che ancora giravano per le piazze i cantastorie. L'immagine è poetica: «Arrivavano anche da soli, ma più spesso in due: il cantastorie vero e proprio e la spalla... Mettevano il banchetto con la loro roba (o addirittura un piccolo palco), e cominciavano a fare "treppo", cioè a cercare di radunare gente attorno, suonando un qualche strumento». E poi raccontavano, appunto: di poveri emigranti e di giovani spose traditrici, o di madri indegne che avevano ucciso teneri figlioletti e poi se li eran mangiati... Prendevano spunto da fattacci di cronaca nera, e ci ricamavano su. E magari si lamentavano che di "bei delitti" non ce ne fossero sempre. Insomma, né più né meno di quel che oggi fanno i talk show più seguiti.
Conviene allora lasciar perdere i cantastorie e tornare con il ricordo dentro un cinema di terza visione, con il sonoro che ogni tanto va «in un curioso effetto eco-strascinamento voce, e trac!, si rompe la pellicola». Se oggi la pellicola non si rompe più, comunque resta uguale la cosa più importante. Ce la indica Guccini, nonostante tutta la sua nostalgia: «Il cinema è qualcosa che si muove quando viene proiettato sullo schermo». In ogni caso, tutt'altra cosa dalla televisione. Che piova o che non piova.

ilsole24ore.com

Francesco Guccini, 
Dizionario  delle cose perdute
Mondadori, Milano, pagg. 142, € 10,00