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Weekend d’arte a Parigi Appuntamenti, mostre, inaugurazioni per vivere la capitale francese prima del Natale

di Ida Bini

La Ville Lumière, così viene chiamata Parigi, è una continua sorpresa e, ancor prima di gettarsi nel vortice delle feste natalizie, offre numerose occasioni di viaggio, soprattutto legate all’arte e alla cultura. Pullulano le mostre nei principali musei cittadini e si inaugurano due nuovi spazi culturali, la fondazione Louis Vuitton e la Monnaie de Paris, mentre la fondazione Cartier e la Maison Rouge festeggiano con eventi di grande richiamo rispettivamente i 30 e i 60 anni d’attività.

Nel sedicesimo arrondissement, all’interno del piccolo giardino di piante esotiche d’Acclimatation del Bois de Boulogne, è stata da poco inaugurata la fondazione Louis Vuitton, enorme edificio di vetro, legno e acciaio simile a una nuvola o a un veliero con terrazze panoramiche, progettata dall’archistar Frank Gehry e voluta dal magnate Bernard Arnault. Il nuovo centro artistico, che ha lo scopo di sostenere e di promuovere la creatività di artisti contemporanei, ospita un auditorium e undici gallerie che espongono mostre temporanee di giovani talenti e una collezione permanente di opere e installazioni che appartengono alla fondazione e allo stesso Arnault. In queste settimane il centro ospita una mostra sul progetto architettonico di Frank Gehry, in contemporanea con la prima retrospettiva europea che il Centre Pompidou dedica all’opera del grande architetto canadese. Nel celebre centro d’arte parigino è anche possibile ammirare un centinaio di dipinti di Marcel Duchamp, in mostra fino al 5 gennaio, e scoprire il nuovo allestimento della collezione permanente del Pompidou con un’attesa, prima retrospettiva europea dedicata a Jeff Koons, Modernités Plurielles.

Dopo 5 anni di lavori di ristrutturazione e protetta da ingenti misure di sicurezza è stata aperta al pubblico per la prima volta la Monnaie de Paris, la Zecca dello Stato, che sorge proprio davanti al Louvre. La “cassaforte del Re” ospita anche nuovi spazi culturali e un ristorante gourmet dello chef stellato Guy Savoy. Dopo anni di lavori e di polemiche per i ritardi riapre al pubblico anche il museo Picasso con la più grande collezione di opere del maestro andaluso: oltre quattrocento tra dipinti, sculture e disegni. Adesso lo spazio espositivo del quartiere Marais misura mille metri quadrati ed espone in 37 sale disposte su tre livelli, compresa la collezione privata dell’artista con capolavori che vanno da Matisse a Cézanne, da Degas a Braque.

Il museo ospita anche una boutique e un caffè che si affaccia su una grande terrazza. Si sta rifacendo il look anche la scenografica piramide di vetro che da 25 anni funge da ingresso al museo più famoso della città, il Louvre: il “progetto Pyramide” prevede un rinnovamento delle strutture e degli spazi più funzionali per accogliere meglio i numerosissimi visitatori. I lavori dureranno tre anni continuando nel frattempo a visitare uno dei musei più conosciuti e ammirati del mondo, che raccoglie oltre 35mila opere, dall’antichità alla metà dell’Ottocento, e capolavori assoluti. Tra le mostre temporanee aperte in questi giorni ci sono fino al 5 gennaio le opere di Mark Lewis - Invention au Louvre - che unisce pittura, fotografia e immagine cinematografica; l’installazione di Claude Lévêque, Sous le plus grand chapiteau du monde; e, fino al 19 gennaio, la grande esposizione Le Maroc médiéval. 

Un empire de l’Afrique à l’Espagne, che invita a rileggere l’Occidente islamico dal XI al XV secolo attraverso 300 capolavori di architettura, di oggetti di culto, mobili, ceramiche e tessuti. In queste settimane Parigi offre anche importanti eventi che celebrano la nascita di due importanti realtà artistiche e culturali private. La Fondation Cartier, pioniere del mecenatismo in Francia, compie 30 anni di attività con la mostra Mémoires Vives di artisti-simbolo della collezione, da Ron Mueck a Chéri Samba, nel bellissimo palazzo di vetro e acciaio di boulevard Raspail, disegnato nel 1984 da Jean Nouvel.

Festeggia 60 anni di attività la Maison Rouge, nel quartiere Bastille, importante e vivace spazio espositivo privato, che il collezionista Antoine Galbert ha trasformato in un punto di riferimento artistico della capitale, in particolare per l’arte povera, a cui è dedicata la mostra Art Brut. Collection ABCD di Bruno Decharme. Gli appuntamenti con l’arte non si esauriscono qui: tantissime sono le gallerie e molto più numerosi i musei che espongono mirabili mostre, come la grande esposizione Saint Louis nella Conciergerie, monumento nazionale tutelato dall’Unesco, per celebrare gli 800 anni della nascita di san Luigi, aperta fino all’11 gennaio con 130 opere d’arte raramente esposte. Oppure quella del musée du quai Branly, situato lungo la Senna a pochi metri dalla Tour Eiffel, che espone 3.500 opere d’arte provenienti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Oceania.


Il museo si trova in un edificio dall’architettura sorprendente e imponente, concepita da Jean Nouvel; ospita un negozio, una sala da lettura, una sala per spettacoli e un giardino rigoglioso, opera del paesaggista Gilles Clément e del botanico Patrick Blanc, che rendono questo luogo unico e piacevole anche solo per una passeggiata. Ma d’altronde Parigi si presta un po’ ovunque a lunghe e romantiche passeggiate, anche senza una meta precisa: si cammina lungo la Senna, che in questi giorni comincia a brillare con le luminarie natalizie, e dove ci si imbarca per le classiche escursioni in battello che consentono di passare accanto ai monumenti più belli della città, da Notre-Dame al Louvre, dalla Tour Eiffel al Musée d’Orsay, o dove si cena a lume di candela nei tanti bistrot che si affacciano sul fiume con viste magnifiche su Parigi.


Il lungosenna seduce da sempre con la sua bellezza e il suo fascino malinconico, così come le scalinate di Montmartre che portano fino alla maestosa basilica del Sacré-Cœur, luogo sacro per eccellenza, o le stradine e le piazze medievali del Marais, persino i monumentali Champs-Elysées, già illuminati per il Natale. Si passeggia anche lungo le tradizionali strade dello shopping, nei centri commerciali Gallerie Lafayette e Printemps del famoso Boulevard Haussmann, o nei mercatini di Natale che già spuntano in questi giorni e che regalano molte idee per fare acquisti. Sono tanti e disseminati per la città: a Montparnasse c’è il mercatino di place Raoul-Dautry, specializzato in prodotti gastronomici; ai giardini del Trocadéro, accanto alla Tour Eiffel; tra le casette di legno degli Champs-Élysées; a place St-Germain e nel futuristico spazio sotto il Grand Arche a La Defénse, che ospita il mercatino più grande e amato dai parigini. Per chi, invece, preferisce andare a teatro o negli storici cabaret oppure ascoltare ottima musica, può consultare il ricco programma della 43esima edizione del Festival d’Automne, in scena fino ai primi di gennaio.

Per maggiori informazioni: http://it.parisinfo.com e www.rendezvousenfrance.com
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Dagli Arabi a Calatrava, la terza città di Spagna è un crogiolo di stili e di culture. Fruibile tutto l'anno e con ogni mezzo di locomozione, bici inclusa

Valencia è conosciuta in tutto il mondo per la paella e la festa delle "Fallas", ma è una città caleidoscopica che offre infinite opportunità, esperienze e svaghi. Valencia non è solo mare: è cultura, storia e tradizione. Il continuo accostamento di monumenti storici e resti romani a costruzioni dal design all'avanguardia del nuovo millennio è insieme destabilizzante e attraente. Ed è proprio questa la caratteristica principale della città. Poi, si gira tutta in bicicletta. Nonostante le dimensioni ridotte, Valencia è ricca di attrazioni e posti da vedere. Chi ha più di un weekend, si può spingere anche più lontano come al Parco dell'Albufera, meta selvaggia e a pieno contatto con la natura, oppure a Sagunto, famosa per i suoi reperti archeologici di epoca romana. 

La storia. È la terza città della Spagna per numero di abitanti dopo Madrid e Barcellona, nonché capoluogo della comunità autonoma cui dà il nome. Un tempo era la porta del Paese sul Mediterraneo. Fondata dai romani, la città è stata dominata da visigoti, arabi, aragonesi e, con le loro culture, hanno lasciato tracce indelebili nell'architettura di Valencia. Oggi, infatti, la città si mostra come un unico concentrato di tradizioni mediterranee. La cattedrale e il municipio sono esempio dello stile elaborato mentre gli edifici più recenti, inclusa la Città dell'Arte e della Scienza progettata da Santiago Calatrava, provano che Valencia non è rimasta ferma nel passato. C'è da dire poi, che i valenciani sono fieri della loro autonomia e parlano un dialetto a sé: il valenciano, appunto, simile al catalano. Questo potrebbe destare qualche perplessità nel vedere che i nomi riportati sulle strade non sono gli stessi delle mappe, ma gli abitanti sono sempre ben felici di dare informazioni.

Cosa vedere. Nel quartiere arabo, proprio di fronte al mercato, si trova la Borsa della Seta, diventata Patrimonio dell'Umanità. Costruita nel XV secolo, è il monumento gotico per eccellenza a Valencia e uno dei più belli al livello europeo. Consta di sei parti: il salone delle colonne, la torre, la cappella, il cortile degli aranci, la sala del consolato del mare e le prigioni. Possenti colonne elicoidali alte 16 metri costituiscono il vero spettacolo architettonico della struttura. Spostandosi a plaza de la Reina c'è la cattedrale con il suo Miguelete, il campanile dove si può vedere tutta la città dall'alto. All'interno della chiesa, una calda luce è filtrata dalle finestre di alabastro e le navate sono circondate da cappelle private, una delle quali era dei Borgia. Da oltre mille anni, la cattedrale è sede del Tribunale delle Acque che, ogni giovedì mattina, giudica ed emette sentenze per contenziosi tra agricoltori. Il rito è chiamato "Vega de Valencia" e dal 2009 fa parte del Patrimonio Immateriale dell'Unesco. Vicino alla cattedrale, il centro archeologico dell'Almoina permette di visitare Valencia sotterranea. Terme, fori e portici dell'antica città romana s'intrecciano con strutture visigote e arabe.
viaggi.repubblica.it

Al Bto di Firenze presentata la nuova edizione del Country Brand Index, che certifica le nazioni più forti in materia di reputazione e immagine

Domina l'Asia. FutureBrand ha presentato all'ultimo Buy tourism online, il salone del turismo in rete di Firenze, la nuova edizione del Country Brand Index, l'ultima classifica dei più forti brand-Paese del mondo realizzata in base a una serie di giudizi raccolti da 2.530 "opinion maker" e viaggiatori abituali per svago e affari provenienti da 17 Paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Turchia. In vetta, per la prima volta e nonostante ogni clima di crisi per il fallimento della cosiddetta "Abenomics", la serie di riforme economiche del primo ministro Shinzo Abe, c'è il Giappone. Seguono Svizzera e Germania. 

Il Paese nipponico è fra le prime posizioni in particolare nelle categorie "Tradizione & cultura" e "Turismo" nonché in testa nelle categorie, essenziali, del "Potenziale di business" e del "Made in". Il Giappone non è solo, per quanto riguarda il quadrante macroasiatico: nella parte alta della chart ci sono Singapore e Corea del Sud a fargli compagnia. Tornando alle prime dieci posizioni saltano poi fuori la Svezia, il Canada, la Norvegia. E ancora gli Stati Uniti, l'Australia, la Danimarca e l'Austria.

Nell'edizione di quest'anno il rapporto ha esaminato 75 Paesi. Non tutti, però, hanno dimostrato di poter sfoggiare una loro forza di marchio, cioè il possesso di alcuni requisiti necessari per poter essere percepiti proprio come prodotto facilmente vendibile grazie a certe caratteristiche misurabili. Aspetti cioè in grado di distinguerli nettamente dai concorrenti sul mercato turistico in termini di destinazioni di viaggio o di business. Si tratta insomma della reputazione come luogo d'origine di prodotti di qualità o particolari (il 70% degli intervistati premia per esempio la Germania proprio in questo senso), l'attrattiva accademica o il fascino delle avveniristiche infrastrutture. 


A proposito della Germania: l'Europa nel complesso sfodera una forte presenza, come nella scorsa edizione, grazie alla pattuglia dei Paesi scandinavi. E l'Italia? Il Belpaese ce la fa a rimanere nella Top 20, anche se scivola dalla 15esima alla 18esima piazza. È ovviamente ottima la performance nella categoria "Made in": il made in Italy è il nostro connotato più autentico anche se è insidiato dalla concorrenza sleale, vedi alla voce italian sounding. Ma la leadership in moda, cibo, lusso, auto e alcolici non può bastare. Se infatti sono buone le prestazioni per quanto riguarda "Tradizione & cultura" e "Turismo", va molto peggio nella "Qualità della vita", nel "Sistema di valori" e nel "Potenziale di business". 

Ne esce dunque un'immagine di Paese senz'altro sempre molto attrattivo per i turisti, dove si mangia bene immersi in bellezze artistiche senza paragoni ma poco attento all'ambiente, dalle infrastrutture scarse e uno standard di vita - inteso come tolleranza, salute, istruzione, innovazione - che dovrebbe migliorare. Insomma, siamo poco smart. Anche se il 40% del campione dice in fondo di provare "affetto" e "passione" e in fondo di avere "fiducia" nelle nostre possibilità. Dobbiamo crederci.
viaggi.repubblica.it

È record, negli Usa, per il presepe vivente più grande del mondo


Più di mille persone (in gran parte vestite da angeli) si sono riunite in un parco a Provo, nello Utah, per formare un presepe vivente e stabilire così un record da Guinness dei primati. Per l'esattezza erano 1.039 i partecipanti che hanno preso parte alla rappresentazione, con tanto di cammello, asino e pecore.

L'evento è stato progettato e realizzato in meno di un mese, in gran parte grazie a circa 50 famiglie che hanno contribuito a cucire tutti i costumi. Alcuni dei costumi avevano decorazioni con luci a batteria.

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(Scott G Winterton/The Deseret News/AP)

Lo ha segnalato il Daily Herald di Provo, e l'evento è stato ripreso dall'emittente Abc. Una serie di artisti hanno realizzato video poi postati su YouTube. E alcune immagini potrebbero fare da sfondo a un video musicale.
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Un momento di pausa tra i partecipanti (Ph. Sammy Jo Hester, Daily Herald)
avvenire.it

HOMI esordisce con successo all’estero: un concept che convince gli operatori internazionali, una sinergia vincente che ha valorizzato la cultura del design Made in Italy

Con oltre 8.000 visitatori professionali ha chiuso sabato 18 ottobre la prima edizione di HOMI Russia che ha portato il meglio della produzione italiana ed estera a contatto con i buyer di un mercato vitale, attento e fortemente interessato all’offerta italiana.
Un’azione di sistema basata sulla vincente collaborazione con Federlegno Arredo, SMI (Sistema Moda Italia) e ITA (Italian Trade Agency) che hanno contribuito a creare opportunità per le aziende dell’home decor italiano. Non da ultima la partnership con ITE, che sul territorio russo rappresenta una forza commerciale, ha dato un concreto sostegno all’organizzazione dell’evento.
homimilano.com

A NATALE E A CAPODANNO Il Presepe Napoletano nel 700 e altri appuntamenti

Il Presepe Napoletano nel 700
Di Salvatore Carulli la Madonna nera di Montevergine "A Vellino"

Inaugurazione sabato 29 novembre, ore 17.00
Partecipano la capogruppo consiliare Donatella Prampolini Manzini (presidente Confcommercio) e  don Ercole Artoni

Il presepe sarà visitabile fino all’ 11 gennaio 2015 con i seguenti orari:
feriali: 9.00-12.00, sabato e festivi: 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00, Lunedi chiuso.  8 dicembre: 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00, 1 Gennaio: 16.00 - 19.00 Ingresso gratuito


Info: Tel. 0522 - 451054 - 456477 musei@municipio.re.it  Salvatore Carulli: 348 2571822
email: alfonsocarulli@yahoo.it  http://presepenapoletanonel700.googlepages.com



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Altri appuntamenti

29/11/14 ore 17.00
Inaugurazione della mostra alla presenza della consigliera comunale Donatella Prampolini Manzini (presidente Confcommercio) e don Ercole Artoni.
A seguire rinfresco offerto da pasticceria Torinese
vini della ditta Medici Ermete

30/11/14 ore 16.30Composizioni celebri all’organo
Renato Negri all’Organo Hauptwerk
Musiche di M. A. Charpentier, T. Albinoni, J. Pachelbel, R. Wagner, J. S. Bach, G. F. Haendel



6/12/14 ore 17.00
Balli tradizionali albanesi
Associazione albanese Reggio Emilia Shqiponja

7/12/14
- ore 16.30 Canti natalizi
Coro parrocchia ortodossa romena di Reggio Emilia. Direttore Jugariu Hrictu Elena
- ore 18.00 “Standard Christmas”
Brani della tradizione musicale americana dedicati al Natale.
Voce: Valentina Vanini
Sax: Antonio Bonfrisco
Pianoforte: Maurizio Trasatti

13/12/14
- ore 16.30 “Il Suono del Natale”
musiche della tradizione natalizia italiana ed europea
Coro “Città di Castellarano”
Fabio Miari, baritono
Marco Guidorizzi, direttore
- ore 18.00 “Improvviso Trio”
Brani italiani e internazionali con arrangiamenti originali
Tastiera: Sofia Fornaciari
Voce: Ilaria Taddei
Cori: Irene Fossile

14/12/14
- ore 11.00 “Bellavista”
Classici della tradizione musicale napoletana
minimoEnsemble
Voce: Daniela Del Monaco
Chitarra: Antonio Grande
ore 16.30 Coro gospel
Chiesa Evangelica brasiliana
Piano e voce: Vinicius
- ore 18.00 Chiesa cristiana evangelica cinese
Coro - maestro He Rui

20/12/14 ore 17.00Corale dell”Associazione Musicale Adagio e Furioso R.E.”
Soprano: Maria Claudia Bugli
Pianoforte: Francesca Galeotti
Direttore Stefano Acerbi
Musiche di: A. Dvorak, G. Faurè, J. Offenbach, A.C. Adam.

21/12/14 ore 17.00“Concerto di Natale”
Classe di Arpa della M^ Alice Caradente
Coro di voci bianche della scuola di musica “G. P. Luppi” di Campagnola Emilia

27/12/14 ore 17.00
Le fantastiche magie dell’arpa: Agatha Bocedi
Musiche di Sophia Corri, M. Granjany, D. Garella, V. Zitello

03/01/15 ore 17.00
“Pomeriggio col libro”
Il diciassettenne lustrascarpe Luigi Parmeggiani nel libro “Sotto gli occhi del Crostolo” di Michela Rivetti.
Incontro con la giovane autrice e il prof. Gianluigi Pascarella
4/01/15 ore 17.00
Canti natalizi
Coro comunità greco cattolica ucraina
Rito bizantino - Dir. Nadiya Klymko

10/01/15
-ore 16.30 “Ukulele Swing”
Voce e ukulele: Viviana Monti
Basso: Matteo Gazzotti
-17.30 “Concerto di Natale”
Coro Nowell - Reggio Emilia
Direttore: Luciano Bonacini - Solista: Franco Montorsi

11/01/15
-ore11.00 “Invito alla foto”
Vieni in Galleria Parmeggiani per la foto di gruppo.
Sarà il manifesto della prossima edizione.
Età: 0-12 anni - prenotati quando sei in visita al presepe
- ore 17.00 “Carosello Napoletano”
Spettacolo di musiche, canzoni, poesie e prosa
Ensemble Mandolinistico Estense
e Compagnia Mo’... si recita

7-8-14-20-21 Dicembre
Nei mercatini di Natale organizzati da CNA in Piazza Prampolini
La bancarella napoletana (pastori e presepi del maestro napoletano Massimiliano Birra)

Laboratori didattici
tel.: 348 2571822
Costruiamo le casette per il Presepe col cartoncino di recupero. Per tutte le età.
Le scuole su prenotazione, i singoli sempre.
Orari: orario di apertura della mostra.
Modelliamo la frutta e la verdura per realizzare la bancarella napoletana.
Laboratorio di argilla (dai 12 anni in su).
Orari: orario di apertura della mostra esclusi giorni festivi
comune.re.it