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Bonus alberghi: la misura funziona, chiesto un rafforzamento

A fronte dei 20 milioni stanziati per il 2014, sono pervenute domande per più di 77 milioni di euro. Soddisfazione espressa da Federlegno ed Aica
 Sono stati resi noti dal ministero per i Beni culturali i primi dati relativi al gradimento del credito d’imposta del 30%, fino ad un massimo di 200mila euro, per le spese sostenute tra il 2014 e il 2016 in merito alla ristrutturazione e l’ammodernamento degli arredi delle strutture ricettive.
A riportare alcuni dati è il Sole-24 Ore da cui si apprende che lo stanziamento di 20 mln di euro, previsto la scorsa estate dal Tax Credit per riqualificazione e ristrutturazione alberghiera, è stato esaurito nei primi 53 secondi dalla partenza del click day. Nel caso della voce mobili le richieste hanno superato i 27 milioni di euro, su 2 milioni disponibili.
I numeri dimostrano che la misura ha destato il suo interesse, se si considera che, a fronte dei 20 milioni stanziati per il 2014, sono pervenute domande per più di 77 milioni di euro.
Il bonus è concesso per le spese sostenute dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Soddisfazione espressa da parte di Federlegno Arredo, l’associazione che rappresenta le aziende produttrici di mobili, il cui presidente Roberto Snaidero, a fronte "dell’ottimo riscontro", auspica "una proroga di questa misura anche per il 2017 e un aumento del plafond". Auspicio che trova concorde anche Giorgio Palmucci, presidente di Aica, che ha fatto presente che è stato già chiesto al governo "un rafforzamento della misura, sia in termini di aumento dei fondi, sia di durata". 
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Un Gran Meliá a Rio de Janeiro

Arriva a giugno nell'edificio dove sorgeva l'Hotel Nacional
Sarà inaugurato a Rio de Janeiro, a giugno 2016, il Gran Meliá Nacional Rio, 17° hotel del Gruppo Meliá Hotels International in Brasile, compresi i tre in apertura nel 2018.
L’edificio, dove un tempo sorgeva il noto "Hotel Nacional", frequentato da molte celebrities internazionali, tra cui Liza Minelli, BB King e James Brown, porterà la firma dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer.
Grazie alla sua posizione strategica, nella parte sud della città, il Gran Meliá Nacional Rio sarà la location per i tifosi e i turisti che arriveranno in Brasile per seguire le Olimpiadi 2016.
Il Gran Meliá Nacional Rio disporrà di 417 camere, incluse 2 Presidential Suite e 50 Executive Suite e accoglierà i suoi ospiti nel Bar Penthouse Terrace, con una vista a 360° su Rio de Janeiro, la Baia di San Conrado, Ipanema e Copacabana.
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Romantica notte cullati da suono 'rumori' foresta Amazzonica

Addormentarsi al suono dei rumori notturni della foresta amazzonica e svegliarsi con quello della sinfonia degli uccelli tropicali in un albergo del tutto particolare: un rifugio su un albero a circa 30 metri metri d'altezza nella giungla per una luna di miele 'wild'.
E' l'esperienza che offre l'hotel Inkaterra a Tambopata in Peru', lungo le rive del fiume Madre de Dios nella omonima regione al confine con il Brasile.
Un'esperienza che si lascia alle spalle i confort dei tradizionali resort da mete esotiche per ritrovarne di altri tipi: quelli in cui e' la natura a dettare le leggi e dove non resta altro che lasciarsi trasportare dai suoi ritmi. E nulla e' più' rilassante infatti dello svegliarsi secondo l'orologio della natura senza il suono traumatico di una sveglia e dopo aver dormito un dolce sonno in una stanza minimalista sospesa tra gli alberi e poi rifocillarsi con una ricca e salutare colazione a base di prodotti freschi con lo sfondo ancora una volta della natura selvaggia della giungla.
E dopo colazione parte l'avventura tra camminate su ponti sospesi lungo un percorso di 350 metri e escursioni a terra, sia diurne che notturne, nella giungla impervia.
E oltre alla giungla Inkaterra offre anche un altro tipo di avventura: quella alle pendici del Machu Picchu, nella valle dellUrubamba, dove si trova l'omonimo sito archeologico inca definito una delle sette meraviglie del mondo moderno. In Urubamba ci si arriva partendo da Cusco, una volta la capitale dell'impero Inca, attraverso l'Inkatrain, una sorta di Orient Express delle Ande, dove coccolati da un servizio di prima classe e attraverso un tetto in vetro, con gli occhi sospesi in cielo per la meraviglia, si passa attraverso lo spettacolo delle montagne.
Arrivati a destinazione, si aprono le porte di Inkaterra Machu Picchu, dove tra uno scenario da spettacolo surreale, in una foresta fatta di nuvole, si trova il benessere in una proprieta' che richiama lo stile di un villaggio andino, con una sauna ricavata all'interno di una capanna e un bagno in una piscina naturale accolti dai fumi benefici dei fiotti termali. http://www.inkaterra.com e http://incarail.com/incatrain.html

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Alpi ecco le dieci piste più belle

1. Gran Risa (ITALIA)
E’ da 30 anni la mitica pista della Coppa del Mondo di sci, nel cuore del comprensorio altoatesino dell’Alta Badia: corre per un chilometro in mezzo ai pini e alle conifere del bosco di La Villa lungo un tracciato molto tecnico, sempre ghiacciato e pieno di sorprese. Si sale con la cabinovia Piz La Ila fino a 2.077 metri d’altezza e, dopo aver superato il muro iniziale, si scende giù fino al paese, che si trova a 650 metri, tra curve e stretti canaloni con numerosi cambi di pendenza – una fino al 53 per cento – e le celebri “gobbe del gatto”, ideali per gli sciatori più esperti. All’uscita della funivia un cartello indica due percorsi: a destra c’è la variante più facile mentre a sinistra parte la bellissima e impegnativa pista nera numero 17 Gran Risa, dedicata a “Tomba la bomba”, il celebre campione bolognese. Informazioni: www.altabadia.org
2. Vallée Blanche (FRANCIA)Lunga 25 chilometri, la pista Vallée Blanche unisce le Alpi francesi a quelle italiane attraverso la Mer de Glace, il ghiacciaio di Chamonix, pieno di guglie di granito e crepacci, con un impressionante dislivello di 2.400 metri. Per percorrere la lunga pista si arriva a Punta Helbronner, dove termina la funivia del monte Bianco a 3.462 metri, e si scende su un tracciato che segue i ghiacciai del Gigante e della Mer de Glace fino al paese di Chamonix, in Francia. La pista Vallée Blanche è divertente e impegnativa ma accessibile a tutti, anche se è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina. Informazioni: www.chamonix.com
3. Franco Berthod (ITALIA)A La Thuile, in Valle d’Aosta, si scia sulla pista numero 3, intitolata a Franco Berthod, ex campione valdostano; il tracciato è considerato uno dei più tecnici e spettacolari dell’arco alpino per la presenza di neve ghiacciata, dossi, curvoni e di due muri con pendenze mozzafiato. Lunga più di 3 chilometri e con un dislivello di quasi 900 metri, la pista nerissima è omologata per le gare di Coppa del mondo di sci alpino: il 20 e il 21 febbraio, infatti, ospiterà le gare di discesa libera e di superG femminili della Coppa del Mondo. La Franco Berthod fa parte di un comprensorio che offre oltre 160 chilometri di piste, anelli e tracciati per ogni tipo di sport invernale, in particolare per il fat bike e lo snowkite, le due discipline più in voga in questi ultimi anni. Informazioni:www.lathuile.it
4. Streif (AUSTRIA)E’ la pista di discesa libera più spettacolare e famosa del mondo e si trova a Kitzbühel, nel Tirolo austriaco. Sulla Streif, lunga più di 3 chilometri, a gennaio si sfideranno come ogni anno i migliori sciatori del circuito bianco. E’ caratterizzata da ripidi pendii, percorsi pendenti e velocissimi, salti mozzafiato, curve, ondulazioni e persino brevi tratti in salita come prima del salto Seidlalm. Si parte dalla stazione iniziale della funivia dell’Hahnenkamm e si scende su tratti molto ghiacciati, segnalati come “estremi itinerari sciistici” e quindi praticati solo da sciatori esperti; tra i punti più difficili ci sono Mausefalle, letteralmente trappola per topi, con una pendenza dell’85 percento, e Steilhang, una doppia curva in contropendenza su un pendio ripido. La pista Streif è la più famosa di Kitzbühel, che tuttavia offre anche tracciati più facili – su tutte la pista rossa FamilienStreif - nei suoi due comprensori dell’Hahnenkamm e del Kitzbüheler Horn. Info: www.kitzbuehel.com

5. Armentarola (ITALIA)Panoramica, ricca di dislivelli e imponente: la pista Armentarola, lunga più di 7 chilometri, unisce la Conca di Cortina d’Ampezzo con l’Alta Badia. Si parte da Passo Falzarego, a 2.105 metri in provincia di Belluno, si sale in vetta con la funivia Lagazuoi e si scivola giù tra cime innevate, pendii, gobbe e morbidi tracciati fino a Sas Dlacia, poco fuori San Cassiano, nel comune di Badia. All’inizio c’è una notevole pendenza, poi la pista diventa più morbida nel vallone del Lagazuoi mentre l’ultimo tratto è stretto e ripido come un canyon. E’ un percorso impegnativo ma divertente e panoramico per la presenza di cime dolomitiche, boschi e cascate di ghiaccio. Alla fine del lungo canalone si arriva in prossimità della Capanna Alpina, da dove si può approfittare della slitta trainata da cavalli che conduce allo skilift che riporta a passo Falzarego, stazione di partenza della funivia del Lagazuoi. Informazioni:www.altabadia.org
6. Piccolo Cervino-Zermatt (SVIZZERA)La pista svizzera del Piccolo Cervino-Zermatt, ai piedi del Cervino, è da mozzare il fiato: panoramica, tecnica, veloce e anche morbida, sfrutta il tracciato di piste diverse per difficoltà, rosse, nere e blu. Si parte dai 3.880 metri del Klein Matterhorn (Piccolo Cervino) con un lungo falsopiano e uno straordinario panorama sulle cime del Breithorn e del Cervino, con i suoi 4.478 metri che accompagnano lo sciatore fino a valle. Il comprensorio sciistico di Zermatt, il Matterhorn Ski Paradise, è molto vasto: offre più di 350 chilometri di piste, anelli da fondo e un parco per chi pratica lo snowboard. Informazioni: www.matterhornparadise.ch
7. Pic La Grave (FRANCIA)Non è una vera pista ma, piuttosto, un tracciato naturale e un po’ selvaggio che si è formato tra crepacci, canyon e placche di ghiaccio scoperte di Les Deux Alpes, sulle Alpi francesi. Il tracciato si trova tra il ghiacciaio della Girose, a 3.200 metri d’altezza, e il villaggio di La Grave, dove un unico impianto di risalita conduce in cima solo gli sciatori più esperti: qui la neve non è battuta e a ogni curva si presentano difficoltà e imprevisti che portano gli sciatori spesso a effettuare fuori pista. E’, infatti, un vero paradiso per i freeriders di tutta Europa. Informazioni: www.la-grave.com
8. Trametsch (ITALIA)E’ la pista più lunga dell’Alto Adige con i suoi 9 chilometri, a lungo sede dei campionati italiani di sci alpino. Panoramica, impegnativa e tecnica, è divertente soprattutto per gli sciatori esperti a causa della sua pendenza di oltre il 65 percento tra le cime dolomitiche della Valle Isarco. Il tracciato parte dal rifugio Plose a 2.446 metri d’altezza, raggiungibile con la seggiovia coperta Trametsch, e, dopo un muro iniziale, scende a valle seguendo curve morbide e larghi pendii con scorci mozzafiato sulle Dolomiti. A Valcroce la pista si infila nel bosco con curve improvvise e bruschi cambi di pendenza e con una magnifica vista sulla Valle Isarco, mentre alla stazione intermedia la pista si restringe con un aumento di curve e dossi. Informazioni:www.plose.org
9. Harakiri (AUSTRIA)E’ una pista spettacolare, difficile e quasi verticale, la più pendente d’Austria – e probabilmente di tutto l’arco alpino - con quasi il 78 per cento di pendenza, contrassegnata da un teschio che ne annuncia la pericolosità. In Tirolo, sopra Mayrhofen, nella valle dello Zillertal, il tracciato Harakiri è lungo appena un chilometro ma regala da dodici anni sciate adrenaliniche ed emozionanti per i più esperti. Dopo un centinaio di metri facili, arriva subito un muro di 400 metri, impegnativo e ghiacciato, per poi scivolare su un breve falsopiano fino all’arrivo alla stazione di valle della seggiovia Knorren. Informazioni: www.mayrhofner-bergbahnen.com
10. Kandahar (GERMANIA)Sede dei giochi olimpici invernali nel 1936, dei Mondiali nel 1978 e nel 2011, la pista bavarese Kandahar è anche da 45 anni una tappa della Coppa del Mondo di sci. La storica pista di Garmisch Partenkirchen è molto tecnica e pendente con il punto Freire Fall – letteralmente caduta libera - che raggiunge il 92 percento. Sul pendio del Kreuzeck scendono due percorsi che si incrociano: Kandahar 1, pista che ospita le gare femminili, e Kandahar 2, la più difficile con un dislivello di 920 metri, una curva olimpica e un salto. Gli sciatori meno esperti, quelli che vogliono percorrere la Kandahar senza timori, possono bypassare le sezioni più difficili grazie alla stazione intermedia della seggiovia Kandahar-Express e raggiungere la stazione a valle della funivia Kreuzeckbahn. Informazioni: www.skiweltcup-garmisch.com
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Festa del Tricolore. 219° anniversario della proclamazione del Primo Tricolore


Il 7 gennaio 1797 il vessillo bianco, rosso e verde fu assunto come simbolo della Repubblica Cispadana, che comprendeva le città di Reggio Emilia, Ferrara, Modena e Bologna, i cui rappresentanti proclamarono l'istituzione della bandiera stessa nella Sala del Tricolore.
Informazioni: tel. 0522/456211-456170 - Comune / Segreteria organizzativa; e-mail: cerimoniale@municipio.re.it
Programma
ore 11,30
Piazza Prampolini
Inizio Cerimonia alla presenza della Massima Autorità, delle Autorità civili e militari. Onori alla Massima Autorità. Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno nazionale.
ore 12
Sala del Tricolore
piazza Prampolini
Cerimonia di consegna della Costituzione italiana agli studenti delle scuole reggiane (ingresso con pass).
ore 12.30
Teatro Romolo Valli
piazza Martiri del 7 luglio
Saluti di Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia, Gianmaria Manghi Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia Romagna.
Intervento di On. Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati.
Nel corso della cerimonia in condizioni meteo favorevoli è previsto il lancio effettuato dal ‘Reparto Attività Sportive dell’Esercito’, parte della Brigata Paracadutisti Folgore.
ore 15.30
Sala del Tricolore
piazza Prampolini
Cerimonia promossa dall’Associazione Nazionale Comitato Primo Tricolore, Zonta International - Reggio Emilia e Panathlon International - Reggio Emilia.
Presentazione del volume ‘Trenta studenti e i “Fogli Tricolore”. Lettera a Papa Francesco'. Intervento di Mattia Mariani. ‘Il Primo Tricolore - Reggio Emilia animatrice’. Consegna premi ‘Primo Tricolore’.
Apertura straordinaria del Museo del Tricolore
piazza Prampolini
dalle ore 13 alle 19

Danza: a Pisa le suggestioni di musica, letteratura e cinema

Le suggestioni di un percorso danzato tra musica, letteratura e cinema con alcune fra le migliori e le più interessanti compagnie italiane. E' questo il cuore della rassegna di danza 2016 della Fondazione Teatro di Pisa che presenta un cartellone di tredici appuntamenti, dal 6 gennaio fino a giugno, tra il teatro 'Verdi' e la Chiesa Sant'Andrea.
    In programma, come nelle precedenti edizioni, una serata Anticorpi eXpLo, con tre lavori di giovani coreografi emergenti, visti nell'ultima 'Vetrina Anticorpi XL', organizzata dal network omonimo di cui il teatro pisano fa parte insieme ad altri tre partner toscani. In cartellone anche passionali rivisitazioni e suggestive riletture contemporanee di grandi capolavori come la Bella Addormentata, Tosca, Carmen, Bolero, Anna Karenina, hip hop e floorwork con nuovissime e giovani compagnie, ensemble che esplorano attraverso la danza l'universo cinematografico del maestro del brivido Alfred Hitchcock, e quello del famosissimo film di Mel Gibson, The passion of the Christ, mentre il versatile Aterballetto proporrà una serata a tre titoli. La rassegna pisana dedica attenzione anche al 400/o anniversario della morte di Shakespeare con due proposte, mentre la prima nazionale, 'In-Faust', della compagnia in residenza, la imPerfect Dancers Company, si connetterà con il progetto portante delle stagioni 2016 del 'Verdi', "Angeli e Demoni. Il mito di Faust". Ciliegina sulla torta la Festa della Danza che riunisce, sotto la guida del coreografo in residenza Walter Matteini, tutte le scuole di danza del territorio in un'ideale coreografia, ispirata al progetto "Angeli e Demoni". Info: www.teatrodipisa.pi.it (ANSA).