1. Gran Risa (ITALIA)
E’ da 30 anni la mitica pista della Coppa del Mondo di sci, nel cuore del comprensorio altoatesino dell’Alta Badia: corre per un chilometro in mezzo ai pini e alle conifere del bosco di La Villa lungo un tracciato molto tecnico, sempre ghiacciato e pieno di sorprese. Si sale con la cabinovia Piz La Ila fino a 2.077 metri d’altezza e, dopo aver superato il muro iniziale, si scende giù fino al paese, che si trova a 650 metri, tra curve e stretti canaloni con numerosi cambi di pendenza – una fino al 53 per cento – e le celebri “gobbe del gatto”, ideali per gli sciatori più esperti. All’uscita della funivia un cartello indica due percorsi: a destra c’è la variante più facile mentre a sinistra parte la bellissima e impegnativa pista nera numero 17 Gran Risa, dedicata a “Tomba la bomba”, il celebre campione bolognese. Informazioni: www.altabadia.org
E’ da 30 anni la mitica pista della Coppa del Mondo di sci, nel cuore del comprensorio altoatesino dell’Alta Badia: corre per un chilometro in mezzo ai pini e alle conifere del bosco di La Villa lungo un tracciato molto tecnico, sempre ghiacciato e pieno di sorprese. Si sale con la cabinovia Piz La Ila fino a 2.077 metri d’altezza e, dopo aver superato il muro iniziale, si scende giù fino al paese, che si trova a 650 metri, tra curve e stretti canaloni con numerosi cambi di pendenza – una fino al 53 per cento – e le celebri “gobbe del gatto”, ideali per gli sciatori più esperti. All’uscita della funivia un cartello indica due percorsi: a destra c’è la variante più facile mentre a sinistra parte la bellissima e impegnativa pista nera numero 17 Gran Risa, dedicata a “Tomba la bomba”, il celebre campione bolognese. Informazioni: www.altabadia.org
2. Vallée Blanche (FRANCIA)Lunga 25 chilometri, la pista Vallée Blanche unisce le Alpi francesi a quelle italiane attraverso la Mer de Glace, il ghiacciaio di Chamonix, pieno di guglie di granito e crepacci, con un impressionante dislivello di 2.400 metri. Per percorrere la lunga pista si arriva a Punta Helbronner, dove termina la funivia del monte Bianco a 3.462 metri, e si scende su un tracciato che segue i ghiacciai del Gigante e della Mer de Glace fino al paese di Chamonix, in Francia. La pista Vallée Blanche è divertente e impegnativa ma accessibile a tutti, anche se è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina. Informazioni: www.chamonix.com
3. Franco Berthod (ITALIA)A La Thuile, in Valle d’Aosta, si scia sulla pista numero 3, intitolata a Franco Berthod, ex campione valdostano; il tracciato è considerato uno dei più tecnici e spettacolari dell’arco alpino per la presenza di neve ghiacciata, dossi, curvoni e di due muri con pendenze mozzafiato. Lunga più di 3 chilometri e con un dislivello di quasi 900 metri, la pista nerissima è omologata per le gare di Coppa del mondo di sci alpino: il 20 e il 21 febbraio, infatti, ospiterà le gare di discesa libera e di superG femminili della Coppa del Mondo. La Franco Berthod fa parte di un comprensorio che offre oltre 160 chilometri di piste, anelli e tracciati per ogni tipo di sport invernale, in particolare per il fat bike e lo snowkite, le due discipline più in voga in questi ultimi anni. Informazioni:www.lathuile.it
4. Streif (AUSTRIA)E’ la pista di discesa libera più spettacolare e famosa del mondo e si trova a Kitzbühel, nel Tirolo austriaco. Sulla Streif, lunga più di 3 chilometri, a gennaio si sfideranno come ogni anno i migliori sciatori del circuito bianco. E’ caratterizzata da ripidi pendii, percorsi pendenti e velocissimi, salti mozzafiato, curve, ondulazioni e persino brevi tratti in salita come prima del salto Seidlalm. Si parte dalla stazione iniziale della funivia dell’Hahnenkamm e si scende su tratti molto ghiacciati, segnalati come “estremi itinerari sciistici” e quindi praticati solo da sciatori esperti; tra i punti più difficili ci sono Mausefalle, letteralmente trappola per topi, con una pendenza dell’85 percento, e Steilhang, una doppia curva in contropendenza su un pendio ripido. La pista Streif è la più famosa di Kitzbühel, che tuttavia offre anche tracciati più facili – su tutte la pista rossa FamilienStreif - nei suoi due comprensori dell’Hahnenkamm e del Kitzbüheler Horn. Info: www.kitzbuehel.com
5. Armentarola (ITALIA)Panoramica, ricca di dislivelli e imponente: la pista Armentarola, lunga più di 7 chilometri, unisce la Conca di Cortina d’Ampezzo con l’Alta Badia. Si parte da Passo Falzarego, a 2.105 metri in provincia di Belluno, si sale in vetta con la funivia Lagazuoi e si scivola giù tra cime innevate, pendii, gobbe e morbidi tracciati fino a Sas Dlacia, poco fuori San Cassiano, nel comune di Badia. All’inizio c’è una notevole pendenza, poi la pista diventa più morbida nel vallone del Lagazuoi mentre l’ultimo tratto è stretto e ripido come un canyon. E’ un percorso impegnativo ma divertente e panoramico per la presenza di cime dolomitiche, boschi e cascate di ghiaccio. Alla fine del lungo canalone si arriva in prossimità della Capanna Alpina, da dove si può approfittare della slitta trainata da cavalli che conduce allo skilift che riporta a passo Falzarego, stazione di partenza della funivia del Lagazuoi. Informazioni:www.altabadia.org
5. Armentarola (ITALIA)Panoramica, ricca di dislivelli e imponente: la pista Armentarola, lunga più di 7 chilometri, unisce la Conca di Cortina d’Ampezzo con l’Alta Badia. Si parte da Passo Falzarego, a 2.105 metri in provincia di Belluno, si sale in vetta con la funivia Lagazuoi e si scivola giù tra cime innevate, pendii, gobbe e morbidi tracciati fino a Sas Dlacia, poco fuori San Cassiano, nel comune di Badia. All’inizio c’è una notevole pendenza, poi la pista diventa più morbida nel vallone del Lagazuoi mentre l’ultimo tratto è stretto e ripido come un canyon. E’ un percorso impegnativo ma divertente e panoramico per la presenza di cime dolomitiche, boschi e cascate di ghiaccio. Alla fine del lungo canalone si arriva in prossimità della Capanna Alpina, da dove si può approfittare della slitta trainata da cavalli che conduce allo skilift che riporta a passo Falzarego, stazione di partenza della funivia del Lagazuoi. Informazioni:www.altabadia.org
6. Piccolo Cervino-Zermatt (SVIZZERA)La pista svizzera del Piccolo Cervino-Zermatt, ai piedi del Cervino, è da mozzare il fiato: panoramica, tecnica, veloce e anche morbida, sfrutta il tracciato di piste diverse per difficoltà, rosse, nere e blu. Si parte dai 3.880 metri del Klein Matterhorn (Piccolo Cervino) con un lungo falsopiano e uno straordinario panorama sulle cime del Breithorn e del Cervino, con i suoi 4.478 metri che accompagnano lo sciatore fino a valle. Il comprensorio sciistico di Zermatt, il Matterhorn Ski Paradise, è molto vasto: offre più di 350 chilometri di piste, anelli da fondo e un parco per chi pratica lo snowboard. Informazioni: www.matterhornparadise.ch
7. Pic La Grave (FRANCIA)Non è una vera pista ma, piuttosto, un tracciato naturale e un po’ selvaggio che si è formato tra crepacci, canyon e placche di ghiaccio scoperte di Les Deux Alpes, sulle Alpi francesi. Il tracciato si trova tra il ghiacciaio della Girose, a 3.200 metri d’altezza, e il villaggio di La Grave, dove un unico impianto di risalita conduce in cima solo gli sciatori più esperti: qui la neve non è battuta e a ogni curva si presentano difficoltà e imprevisti che portano gli sciatori spesso a effettuare fuori pista. E’, infatti, un vero paradiso per i freeriders di tutta Europa. Informazioni: www.la-grave.com
8. Trametsch (ITALIA)E’ la pista più lunga dell’Alto Adige con i suoi 9 chilometri, a lungo sede dei campionati italiani di sci alpino. Panoramica, impegnativa e tecnica, è divertente soprattutto per gli sciatori esperti a causa della sua pendenza di oltre il 65 percento tra le cime dolomitiche della Valle Isarco. Il tracciato parte dal rifugio Plose a 2.446 metri d’altezza, raggiungibile con la seggiovia coperta Trametsch, e, dopo un muro iniziale, scende a valle seguendo curve morbide e larghi pendii con scorci mozzafiato sulle Dolomiti. A Valcroce la pista si infila nel bosco con curve improvvise e bruschi cambi di pendenza e con una magnifica vista sulla Valle Isarco, mentre alla stazione intermedia la pista si restringe con un aumento di curve e dossi. Informazioni:www.plose.org
9. Harakiri (AUSTRIA)E’ una pista spettacolare, difficile e quasi verticale, la più pendente d’Austria – e probabilmente di tutto l’arco alpino - con quasi il 78 per cento di pendenza, contrassegnata da un teschio che ne annuncia la pericolosità. In Tirolo, sopra Mayrhofen, nella valle dello Zillertal, il tracciato Harakiri è lungo appena un chilometro ma regala da dodici anni sciate adrenaliniche ed emozionanti per i più esperti. Dopo un centinaio di metri facili, arriva subito un muro di 400 metri, impegnativo e ghiacciato, per poi scivolare su un breve falsopiano fino all’arrivo alla stazione di valle della seggiovia Knorren. Informazioni: www.mayrhofner-bergbahnen.com
10. Kandahar (GERMANIA)Sede dei giochi olimpici invernali nel 1936, dei Mondiali nel 1978 e nel 2011, la pista bavarese Kandahar è anche da 45 anni una tappa della Coppa del Mondo di sci. La storica pista di Garmisch Partenkirchen è molto tecnica e pendente con il punto Freire Fall – letteralmente caduta libera - che raggiunge il 92 percento. Sul pendio del Kreuzeck scendono due percorsi che si incrociano: Kandahar 1, pista che ospita le gare femminili, e Kandahar 2, la più difficile con un dislivello di 920 metri, una curva olimpica e un salto. Gli sciatori meno esperti, quelli che vogliono percorrere la Kandahar senza timori, possono bypassare le sezioni più difficili grazie alla stazione intermedia della seggiovia Kandahar-Express e raggiungere la stazione a valle della funivia Kreuzeckbahn. Informazioni: www.skiweltcup-garmisch.com
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