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Turismo Viaggi 25 aprile: 7,4 milioni italiani in viaggio per Ponte


Saranno circa 7,4 milioni gli italiani che si muoveranno per il 'ponte' del 25 aprile. Emerge da un'indagine di Federalberghi secondo cui l'89,4% (e cioè circa 6,6 milioni di italiani) rimarrà in Italia, mentre il 10,1% (743 mila) si recherà all'estero.
La permanenza media di chi farà vacanza si attesterà sulle 3,3 notti con una spesa media pari a 313 euro (268 per chi rimarrà in Italia e 680 per chi andrà all'estero), che genererà un giro d'affari di circa 2,3 miliardi.

    Le mete preferite per chi rimarrà nel Bel Paese saranno il mare (43,6% della domanda), le località d'arte maggiori e minori (21,9%) e la montagna (18%). Per chi andrà all'estero le grandi capitali europee assorbiranno il 58% della domanda, seguite dalle località marine per il 22%.

    La struttura ricettiva preferita sarà per il 28,6% la casa di parenti o amici seguita a ruota dall'albergo (26,4%), dalla casa di proprietà (11%), dai Bed and Breakfast (10%), dagli agriturismo (6,6%) e dai residence (4,2%).
    "Si tratta di un risultato incoraggiante - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che consolida i segnali di ripartenza del settore, per il quale continuiamo a chiedere all'Esecutivo maggior attenzione normativa e più fondi per una promozione indispensabile a riconquistare fette di mercato e posizioni nel ranking mondiale dei Paesi più gettonati".
ansa

Matrimoni secondo la tradizione ebraica. Archivio di Stato di Milano in occasione dell'apertura straordinaria del 1° maggio

Matrimoni secondo la tradizione ebraica. L'Archivio di Stato di Milano in occasione dell'apertura straordinaria del 1° maggio, dalle 11 alle 17, presenta una ketubbah, ovvero un contratto matrimoniale ebraico, realizzata a Corfù nel 1729. Si tratta del "documento del mese" e verrà esposto insieme alle altre due ketubbah conservate nell'Archivio in una mostra allestita ad hoc nel palazzo di via Senato 10 a Milano. Archivio.JPG
Il palazzo dell'Archivio di Stato di Milano in una stampa (sito dell'Archivio di Stato di Milano)

L’illustrazione del valore diplomatistico e artistico dell’opera sarà curata daStefania Roncolato, cultrice della materia ed autrice di pubblicazioni sul tema, e avverrà della Sala delle conferenze alle 11.15.

L'apertura e la presentazione avvengono in adesione all’iniziativa voluta dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che intende promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale nazionale attraverso l’apertura straordinaria dei luoghi della cultura.

Per l’occasione verranno organizzate visite guidate alla sede monumentale secentesca voluta dal cardinale Borromeo ed al patrimonio in essa conservato. Il pubblico potrà così ammirare, tra l’altro, ipreziosi cimeli normalmente non esposti ed una parte dei 45 chilometri lineari di documentazione custodita.

Sarà visitabile inoltre la mostra “Ebrei a Milano” che dà prova della terribile realtà delle leggi razziali.

Prende così una nuova veste il progetto “Documento del mese”, nato nell’ottobre 2014 e volto a condividere col pubblico del web alcuni documenti che si distinguono per l’originalità del tema trattato, l’autore dell’atto, la forma e il supporto scrittorio della fonte. A partire dal 1° maggio, infatti, il Documento verrà presentato al pubblico ogni primo sabato del mese, con l’esposizione dell’originale unita alla pubblicazione sul sito Internet.

Alla presentazione verrà di volta in volta abbinata una iniziativa che mostrerà la ricchezza del patrimonio esposto, coniugando rigore scientifico e piacevolezza di una visita che renderà noti i tesori che sono stati e vengono tuttora scoperti tra le carte custodite nel Palazzo del Senato, un gioiello che ancora troppi ignorano. 

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Un'antica ketubbah (da Museums in Israel)
da Avvenire

Isis: Enit lancia #azzurro, Franceschini, ciaone a Bild Dopo l'allarme lanciato da Bild, #WillkommenInItalien

#azzurro per raccontare bellezza delle spiagge d'Italia @ENIT_italia #WillkommenInItalienRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA/Ansa
Il mondo del turismo non ci sta e sui social - all'indomani dell'allarme lanciato dalla Bild sul rischio di attentati kamizake sulle spiagge di Italia, Francia e Spagna - "certifica" le bellezze italiane con una marea di #azzurro. Azzurro come il mare davanti alla spiaggia de La Pelosa in Sardegna, dell'Isola dei Conigli a Lampedusa, della Baia delle Zagare in Puglia, di Monterosso in Liguria, di Mezzavalle nelle Marche e chi più ne ha ha più ne metta... A lanciare l'hastag che in poche ore entra prepotentemente nei trend italiani scende in prima linea l'Enit che rivolgendosi agli utenti dice: ""In #Italia abbiamo 7458 Km di splendide coste. Aiutateci a raccontarle con vostre foto e video utilizzando l'hashtag #azzurro @ENIT_italia". E ancora "#azzurro per raccontare bellezza delle spiagge d'Italia". Il tutto accompagnato da un bel benvenuto in tedesco: "#WillkommenInItalien". 
Uno tra i primi a raccogliere l'invito e a fare un tweet del bel mare ma anche del bel cielo italiano è proprio il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini: "Ciaone a Bild... Vi accoglie questo #Azzurro che gli italiani stanno fotografando". Si unisce anche il sottosegretario Dorina Bianchi: "Il nostro #azzurro per dire non abbiamo paura e far vedere quanto è bella l'Italia".
E anche se c'è chi storce il naso sul termine "ciaone" (così in voga dopo che Ernesto Carbone del Pd l'ha usata ironicamente in riferimento al quorum sulle trivelle) e c'è chi protesta che le spiagge italiane sono piene di "irregolari che fanno quello che vogliono, senza controlli di chi di dovere", la maggior parte colora i social con l'azzurro del mare italiano.
Già ieri sera l'Enit si era ribellata all'allarme della Bild. L'Agenzia nazionale del Turismo infatti, dopo aver ribadito "la massima fiducia nel modo in cui il governo italiano sta gestendo la sicurezza nel nostro Paese", aveva espresso "preoccupazione e sconcerto per la diffusione di notizie a mezzo stampa che mirano a rendere ancora più tesa la situazione di insicurezza presente in Europa". "Il turismo, risorsa fondamentale, non solo economica, ma di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico comune - aveva spiegato l'Enit - rischia di essere uno dei settori più danneggiati da dichiarazioni incaute".
E mentre il trend #azzurro continua a salire e qualcuno chiede se "vale anche l'#azzurro del lago di Garda oppure di Como", alla fine c'è perfino chi twitta: "Comunque grazie #Bild. Mai vista tanta bellezza tutta insieme...".

LetterAltura sarà presente con 4 appuntamenti alla XIX edizione della Fabbrica di Carta a Villadossola (VB), in programma dal 21 aprile al 1° maggio.

LetterAltura alla Fabbrica di CartaLetterAltura sarà presente con 4 appuntamenti alla XIX edizione della Fabbrica di Carta a Villadossola (VB), in programma dal 21 aprile al 1° maggio.

Giovedì 21 aprile ORE 20.45
Lettura spettacolo, tratta dal libro Bastaddi di Stefano Amato, a cura degli studenti di Seconda del Liceo Spezia di Domodossola e degli studenti del Gruppo di Lettura del Liceo Cavalieri di Verbania.
Gli studenti condivideranno con il pubblico quanto sperimentato insieme a Marco Zapparoli, editore di Marcos y Marcos, cercando di trasmettere le emozioni provate nel leggere a voce alta, tutti insieme.
Evento conclusivo del progetto Booksound – I libri alzano la voce, realizzato in collaborazione con LaAv e la Casa Editrice Marcos Y Marcos.

Martedì 26 aprile ORE 9.00 – 12.00
APPUNTAMENTO CON LE SCUOLE
Presentazione agli studenti della rivista Echino Il giornale bambino e incontro a cura di Maria Giuliana Saletta.
L’intero numero primaverile (edito dalla Casa Editrice Mammeonline) è stato realizzato in collaborazione con LetterAltura ed è dedicato a Gianni Rodari e ai luoghi che lo hanno visto nascere e crescere, Omegna e i laghi Maggiore e Orta.

Mercoledì 27 aprile
SPAZIO INCONTRI, ORE 17.15
"Giardini di parole. Un binomio fantastico"
Incontro con Maria Giuliana Saletta, autrice e direttore editoriale di Echino Il giornale bambino (Casa Editrice Mammeonline), ed Elisa Cristina, vice presidente di LetterAltura.
Modera Danila Tassinari.


Giovedì 29 aprile ORE 18.00
"Le tartarughe tornano sempre"
Incontro con Enzo Gianmaria Napolillo
Un romanzo attualissimo che vale forse più di tante inchieste giornalistiche e che affronta il tema delle migrazioni con sensibilità e accuratezza.

La Valnerina: Itinerari della bellezza in Umbria, 18 aprile Rai Storia


"Un viaggio nella valle solcata dal fiume Nera, un triangolo che si distende per settanta chilometri, collegando l'Umbria alle Marche e all'Abruzzo, attraverso luoghi poco noti, ma con realtà paesaggistiche e artistiche di grande fascino e valore. Alla Valnerina, eccellenza turistica dell'Umbria, è dedicata la puntata di 'Itinerari della bellezza', il programma di Rai Cultura in onda lunedì 18 aprile alle 21.30 su Rai Storia" viene illustrato in una nota della tv di Stato. 
Dalla Rai si specifica inoltre: "Il percorso parte dal paesaggio primitivo e arcaico dei Monti Sibillini e dall'altopiano di Castelluccio, per scendere verso i due castelli di Precetto eMattarella, con le loro torri di vedetta che avevano uno scopo ben preciso: la difesa dell'Abbazia di San Pietro in Valle. Questa, insieme all'Abbazia di San Felice di Narco, è uno dei centri religiosi sorti su antichi eremi creati dai monaci siriani seguaci di San Basilio, emigrati tra le montagne della Valnerina a causa delle persecuzioni dell'imperatore d'Oriente Anastasio I. Una trasformazione che si deve al diffondersi della Regola del fondatore del monachesimo occidentale: San Benedetto."
"Ecco dunque Norcia e le sue opere raccolte nel museo cittadino. Altri luoghi sacri - si diffonde in ultimo -, isolati in una suggestiva cornice naturale, come nel caso della Chiesadella Madonna Bianca e di quella di San Salvatore, si scoprono allo spettatore. Ma sono tanti ancora i gioielli di storia e di arte che si incontrano percorrendo il corso del Nera dall'Abbazia di Sant'Eutizio fino al confine con le Marche."
mainfatti.it

Santa Maria di Mili, una meraviglia abbandonata alle porte di Messina


La città di Messina è conosciuta per le sue peculiarità artistiche, prima tra tutte il duomo, meta giornaliera di migliaia di turisti che rimangono sorpresi e incantati dal campanile animato e dal ruggito del leone che squarcia quotidianamente il cielo di mezzogiorno.
Ma per tanti monumenti così conosciuti, ce ne sono altrettanti di eguale bellezza che vengono dimenticati e abbandonati al loro destino. È il caso della Chiesa normanna Santa Maria di Mili, che assieme all’ex monastero annesso, siede dimenticata sulle riva sinistra del torrente Mili, poco distante dal centro abitato di Mili San Pietro.
La Chiesa è una dei più antichi esempi di architettura religiosa arabo-normanna in Sicilia. Fu il conte Ruggero d’Altavilla ad edificarla nel 1090, per poi seppellirvi dopo due anni il figlio Giordano, morto durante una battaglia a Siracusa. Affidata ai monaci basiliani fino al 1542 e al Grande Ospedale di Messina in seguito, viene acquisita nel 1866 dal Demanio, che vendette il monastero a privati, mentre la Chiesa è attualmente patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’interno.
Sul sito del comune esiste una sezione interamente dedicata alla Chiesa di Santa Maria di Mili, in cui vengono spiegate peculiarità storiche, architettoniche e artistiche dell’abbazia. In fondo, viene annunciata la possibilità di effettuare visite guidate prenotatili contattando l’indirizzo emailinfo@milisanpietro.it.
Passando dalle parti del torrente Mili, però, il panorama che si presenta non è quello che tipicamente invoglia al turismo: la chiesetta abbandonata è ricoperta da erbe selvatiche e rovi, tana di animali selvatici, preda di vandali e in balia delle intemperie. Facile immaginare parti della struttura pericolanti, che la renderebbero più adatta a escursioni spavalde e avventurose che non a gite turistiche e culturali.
Quello di Santa Maria di Mili è solo uno degli esempi che si potrebbero fare di strutture e monumenti analogamente trascurati, il cui fascino è condannato a diventare sinistro e selvaggio. Eppure basterebbe poco per trasformare l’indignazione di chi si trova a passare da quelle parti in sorrisi compiaciuti, riqualificando la chiesa e rendendola strumento utile a solleticare il turismo culturale.
Foto di Giovanni Lombardo in stettoweb.com