Carnevale Brasileiro, non solo Rio Da San Paolo a Florianopolis, si festeggia in tutto il Paese

A Paraty si sfila coperti di fango nella parata Bloco da Lama

Nel 2011 oltre nove milioni di persone, in tutto il Brasile, hanno festeggiato per la strada la prima notte di carnevale. Un milione sono quelle che hanno scelto Salvador de Bahia, la città che ospita la festa in maschera più amata dai brasiliani. A renderla così apprezzata è la grandezza dell'evento, con 24 km di strade a disposizione delle sfilate, ma anche il costo. Il carnevale di Salvador, infatti, è praticamente gratuito, e i visitatori devono pagare un biglietto solo se vogliono seguire una particolare parata. L'usanza, tuttavia, è quella di affittare un appartamento con balcone per ammirare le parate dall'alto. L'euforia pervade la città per sei giorni e sei notti, dalle 6 del pomeriggio alle 5 del mattino. (Informazioni su www.salvadorcarnival.info)

Il carnevale di San Paolo è simile a quello di Rio, e ogni anno attira più di 30mila turisti stranieri. Come quello di Salvador, piace molto i brasiliani. Si stima infatti che una tv su 3, in Brasile, sia sintonizzata sulla diretta delle parate, che mostra i costumi e le danze delle scuole di samba in gara per ottenere il primo premio. Fuori dal principale Sambodromo, si può assistere gratuitamente alle parate e ai blocos, che coinvolgono il pubblico nei festeggiamenti. In città molti club organizzano feste in maschera, a cui prepararsi entrando in uno dei molti negozi che vendono costumi e accessori a tema. (Informazioni su www.cities-in-brazil.com/sao-paulo http://www.cities-in-brazil.com/sao-paulo/sao-paulo-carnival.php)

A Recife e Olinda il carnevale si distingue per diversità e tradizione. A differenza delle città più grandi, non vengono organizzate gare formali, ma si crea un'atmosfera di condivisione che vede gli abitanti ballare fianco a fianco la danza acrobatica del frevo, con un ombrello colorato come supporto e le tradizionali bambole giganti. Qua i turisti non sono semplici spettatori, ma vengono sollecitati a prendere parte all'evento. Un dei momenti più attesi è il sabato mattina, quando va in scena il Galo de Madrugada (il gallo dell'alba), una grandissima parata che segue la riproduzione dell'animale in formato gigante e che, secondo il libro del Guinness dei Primati, è la più grande al mondo, con 1,5 milioni di visitatori. (Informazioni su www.recife.info)

Popolare tra i brasiliani ma quasi sconosciuto ai turisti, il carnevale di Paraty inizia con le celebrazioni carnamar. In pratica è un carnevale sul mare, con le barche che portano gli spettatori in un tour delle isole e delle coste vicine. Tra le attrazioni, assolutamente da vedere è la parata Bloco da Lama, in cui è obbligatorio coprirsi di fango prima di unirsi alla festa che si celebra nelle strade della città. (Informazioni su www.infoparaty.com)

Florianópolis, l'Ibiza del Brasile, organizza il divertente carnevale LGBT (Lesbo, Gay, Bisessuale e Transgender). La gara Pop Gay, un contest di bellezza per drag queen e transgender, richiama dalle 40mila alle 50mila persone, mentre le parate delle scuole di samba e i party attraggono dj e ragazzi da ogni parte del mondo. Da non perdere, in città, il resort a Praia Mole, trasformato in un grandissimo gay club all'aperto, a due passi dalla spiaggia. (Informazioni su www.florianopolis.info)

ansa

Toscana: 1843 buoni motivi per visitarla

In Toscana il turismo rappresenta circa il 12% del Pil regionale ed e' uno dei settori che meglio di altri ha fatto fronte alla crisi economica mondiale. Un settore in continua evoluzione e, soprattutto, in crescita: con 12 milioni di arrivi e circa 43,5 milioni di presenze registrate nel 2011 (segnando un aumento del 3,3%) la Toscana e' una delle mete turistiche piu' conosciute e ambite al mondo.

Per visitarla ci sono almeno 1843 'buoni motivi': 900 stabilimenti balneari, dei quali 28 nell'Arcipelago, 123 nel grossetano, 86 nella provincia di Livorno, 161 in quella di Massa-Carrara, 70 nel pisano e 431 nella provincia di Lucca; 39 stabilimenti termali distribuiti su tutto il territorio regionale; 211 fra aree protette, oasi naturali e riserve per un totale di oltre 210 mila ettari (quasi il 10% dell'intera regione); 479 musei; 160 tra ville e giardini storici visitabili; 78 borghi storici di cui 32 (numero record in Italia) detentori della bandiera arancione, quella assegnata dal Touring Club ai piccoli comuni dell’entroterra capaci di abbinare lo sviluppo alla sostenibilita' ambientale e territoriale. Ma non solo.


Grazie al suo patrimonio culturale, al suo paesaggio e alla varieta' di ambienti ed ecosistemi, la Toscana riesce a soddisfare un ampio ventaglio di esigenze e di presentare ai visitatori numerose offerte: dal turismo d'arte a quello balneare, dal termale allo sportivo, dalla montagna alla campagna. E un valido indicatore del turismo di qualita' in Toscana e' oggi rappresentato dal suo portale unico del turismo (
www.turismo.intoscana.it), che di fatto e' il cuore di una strategia promozionale sempre piu' basata sul web. Lo scorso anno a far volare il turismo toscano sono stati gli stranieri: buone le performance della Germania e di altri mercati europei, bene la Russia, e ci sono state percentuali di crescita intorno al 50% per Brasile, Cina e India. Risulta invece 'stagnante' il mercato interno. Le stime migliori sono per il comparto alberghiero (+5,5%), ma crescono anche l'extralberghiero (+1,6%) e le aziende agrituristiche (+1,9%). Il 2011 e' stato particolarmente favorevole alle citta' d'arte (+6,2%), che da sole muovono 18 milioni di presenze, e alla montagna (+6,1%), ma sono in crescita anche il balneare (+1,3%), la campagna/collina (+1,6%) e il termale (+3,5%), che ha invertito il suo trend negativo. C'e' pero' una lieve flessione nei fatturati (-1,1%) dovuta all'andamento degli hotel 1 e 2 stelle (-4,9%) e degli agriturismi (-3%).

Per l'assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti ''ci sono pochi dubbi che il futuro del turismo sia rappresentato da mercati emergenti, con India, Cina e Brasile in prima fila. Dovremo confrontarci sempre piu' spesso con un viaggiatore esperto ed esigente, con nuove esigenze e motivazioni diverse rispetto al turista di massa''. E per il 2012 si punta ad un aumento dei fatturati promuovendo i segmenti tradizionali del turismo toscano; ma c'e' grande attenzione anche al fieristico-congressuale e al turismo scolastico, e un occhio particolare per il turismo crocieristico, quello religioso, quello per le famiglie. L'intero pacchetto sara' rafforzato con attivita' mirate alla creazione di un sistema regionale di offerta ad hoc e fortemente competitivo a livello internazionale, puntando sulla destagionalizzazione dell'offerta. Dal punto di vista dei mercati target, sono 4 le aree di riferimento della Toscana: Bric (Brasile, Russia, India e Cina), Nord America (Usa e Canada), Europa (con un'attenzione particolare al mercato tedesco) e il mercato nazionale.
 
ansa 

SPECIALE TURISMO 2012 A Milano orizzonte su 120 Paesi

(di Valentina Roncati -  ansa)

Dal 16 fino al 19 febbraio, come ogni anno, apre i battenti la Bit, la Borsa internazionale del turismo, la più nota manifestazione del settore, giunta, quest'anno, alla 32ma edizione. Oltre duemila gli espositori per 130 Paesi e 100 mila presenze stimate: numeri importanti, per un appuntamento sempre molto atteso, che domani vedrà la partecipazione del ministro del Turismo Piero Gnudi. Tuttavia il turismo attraversa una profonda crisi e i numeri lo dimostrano in tutta la loro crudezza.

L'Istat calcola che nel 2011 il numero dei viaggi, rispetto all'anno precedente, è diminuito del 16.5% e quello dei pernottamenti del 15.1% mentre il numero medio di viaggi pro-capite passa da 1.7 a 1.4. La diminuzione dei viaggi riguarda tutte le tipologie: i viaggi di vacanza, che pesano per l'86,9% del totale, mostrano una flessione del 17%, che interessa sia le vacanze brevi (-19,5) che i soggiorni lunghi (-14,9%). Si riducono anche i viaggi per motivi di lavoro e alcuni in modo clamoroso: i viaggi organizzati in occasioni di meeting aziendali sono crollati addirittura del 63,8%, i viaggi d'aggiornamento e per frequentare corsi di lingue straniere hanno visto un decremento pari al 28%.


Sono sensibilmente meno anche le persone che riescono ad andare in vacanza, soprattutto al Mezzogiorno, dove passano dal 19,5% del 2010 al 15,3% nel 2011. I viaggi che hanno per meta una destinazione italiana e rappresentano l'81,7% del totale, subiscono un calo del 16,5%; la flessione è più marcata per i viaggi diretti verso regioni del Mezzogiorno che calano addirittura del 25,6%. Diminuiscono anche i viaggi all'estero del 16,6%, soprattutto quelli diretti verso Paesi non appartenenti all'Ue.


A diminuire in modo consistente sono poi le vacanze fatte per piacere e per svago, che calano del 18,8%, mentre l'auto si conferma con il mezzo principale di trasporto ed è utilizzata nel 62,9% dei viaggi.


Dati drammatici, secondo Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd, che chiede al ministro del Turismo Gnudi di convocare con urgenza la Conferenza nazionale del turismo "per aprire un confronto con le Regioni, le organizzazioni degli imprenditori, i sindacati, le associazioni dei consumatori e del turismo sociale, per individuare le misure urgenti da approvare".


L'Italia per fortuna continua ad attirare, soprattutto turisti stranieri: basti pensare che, secondo uno studio effettuato da Unioncamere, quando immaginano di prenotare un viaggio, nove turisti stranieri su dieci sognano di trascorrere una vacanza in Italia. Anche il turismo alberghiero è stato 'salvato' dagli stranieri nel primo mese dell'anno: il forte calo delle presenze degli italiani rispetto al gennaio 2011, pari a un -4,1%, è stato, infatti, compensato da una forte crescita degli stranieri, +9,2%.


"Il forte calo delle presenze alberghiere registrate dagli italiani - spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - rispecchia le preoccupazioni che come un macigno sono precipitate sui consumi delle famiglie all'indomani delle varie misure adottate per favorire il rientro del debito pubblico. Mentre, al contempo, la forte crescita degli stranieri denota come il sistema turistico italiano abbia potenzialità enormi". Questi segnali vanno messi al centro dell'agenda politica del ministro del Turismo, al quale gli albergatori chiedono interventi mirati e rapidi per dare certezze alle imprese con iniziative promozionali che garantiscano maggiori flussi turistici, corsie preferenziali di credito e misure specifiche sul mercato del lavoro. E intanto le associazioni dei consumatori calcolano quanto costa andare in vacanza: 3.469,90 euro, considerando una vacanza al mare per una famiglia di 4 persone che viaggia in auto, pari al +4% rispetto al 2010.

A ottobre apre il JW Marriott Marquis Dubai, l'albergo più alto del mondo

Ben 355 metri d'altezza (26 metri meno dell'Empire State Building di New York), 1.608 camere e 5.100 metri quadrati di spazi congressuali e per eventi: sono i numeri da record del JW Marriott Marquis Dubai che la catena americana aprirà nell'emirato arabo a ottobre 2012.


L'apertura del nuovo hotel, il primo a Dubai con una tale capacità ricettiva, avverrà in due fasi: in un primo tempo saranno rese operative le prime 807 camere e una parte dei ristoranti e delle lounge, successivamente saranno disponibili le altre camere e gli altri spazi.


La struttura sarà dotata di due ballroom e di 24 sale meeting per un totale di oltre 5.000 metri quadrati, di nove ristoranti, cinque lounge per l'intrattenimento e una spa di 1.500 metri
quadrati.
eventreport.it

San Valentino: fuga a due Oltremanica In un castello. Opzione da considerare per i piu' romantici

Aldourie Castle (Foto: Dave Conner)

Dormire in un castello antico – ma con comfort moderni – ha il suo fascino, soprattutto per ritagliarsi uno spazio romantico in due. Opzione da considerare in vista di San Valentino, per un viaggio oltre i confini nazionali, un soggiorno in uno dei manieri britannici.

Spicca la Scozia (http://international.visitscotland.com) con la sua copiosa disponibilità di dimore storiche e veri e propri castelli adibiti oggi a modalità di soggiorno alternativa all'hotel tradizionale e al bed & breakfast. Moltissimi sono quelli scelti per celebrare fidanzamenti e matrimoni e tanti offrono anche dei pacchetti ad hoc per San Valentino. Ad esempio l'Aldourie Castle, a circa 8 chilometri da Inverness, e sulle sponde di Loch Ness, il celebre lago delle Highlands scozzesi. Luogo e panorama da favola, Aldourie offre pacchetti scontati per coppie di due notti in suite romantica nel castello con bottiglia di champagne e cioccolata all'arrivo. Cena a tema con lo chef e fuochi d'artificio completano una serata da ricordare. Un'occasione per affacciarsi su uno degli specchi d'acqua più noti al mondo e provare a intravedere le forme di Nessie.

Nel South Gloucestershire, in Inghilterra, una cena coi fiocchi è stata organizzata anche dal Thornbury Castle, non proprio un castello nel senso di edificio fortificato, ma uno dei primi esempi di country house dei Tudor. Fu costruito a partire dal 1511 come dimora di Edward Stafford, terzo duca di Buckingham. Sei portate per gli innamorati a cura dello chef Mark Veale. Nel nord-est dell'Inghilterra il Lumley Castle, nella County Durham, ha in programma una serata a tema “Cupido”, mentre il Bovey Castle organizza soggiorni a tema dal 10 al 18 febbraio con cene a lume di candela e percorsi di coppia nella spa. Il castello si trova nel Parco nazionale del Dartmoor, nella contea inglese del Devon.

ansa

Viaggi nei luoghi dello spirito: con i frati cistercensi in Costa Azzurra

Presso l'Abbazia di Lerino, sull'isola di Saint Honorat in Francia, possono fare un'esperienza di vita comunitaria non solo i giovani, ma anche le famiglie e i gruppi.

19/12/2011
La facciata dell'Abbazia di Lerino
La facciata dell'Abbazia di Lerino 
Un monastero su in’isola, la solitudine, il mare: i giovani che trascorreranno la settimana dal 26 dicembre al 2 gennaio presso l’Abbazia di Lerino, sull’isola di Saint Honorat, potranno vivere un’esperienza spirituale con i monaci, partecipando alla loro vita quotidiana, semplice e operosa. L’invito rivolto ai ragazzi nel periodo natalizio, non è però unico. L’Abbazia è infatti aperta agli ospiti che arrivano  e partono nella stessa giornata oppure per soggiorni individuali, di coppia, di gruppo.
La cantina del monastero.
La cantina del monastero.
L’isola di Saint Honorat dista circa mezz’ora di battello da Cannes, in Costa Azzurra, e per questo è piuttosto movimentata durante la bella stagione. Ma in inverno è un paradiso. È abitata soltanto da una comunità di circa 25 monaci cistercensi, alcuni si dedicano prevalentemente alla preghiera, altri invece si impegnano con passione nella coltivazione della vite. La regola benedettina dell’ ora et labora è presa alla lettera, tanto che i monaci sono autosufficienti e vivono del proprio lavoro. Le vigne sono coltivate sin dal Medio Evo, ma dagli anni Novanta i monaci producono pregiati vini bianchi e rossi. Dalla vendemmia alla vinificazione seguono tutte le tappe fino alla commercializzazione. Le uve sono raccolte esclusivamente a mano, la meccanica è utilizzata solo per l’intrattenimento dei suoli. I vini sono imbottigliati e stoccati presso l’Abbazia.
Il refettorio.
Il refettorio.
“Nel nostro monastero, ancora oggi, la vita fraterna nell’amore deve riflettere la ricchezza e la profondità del mistero della comunione ecclesiale come uno spazio abitato da Dio”, scrivono i monaci dell’Abbazia. “La vita fraterna nella carità è un segno forte di questa comunione ecclesiale. Nella comunità si deve poter percepire che la comunione fraterna, prima di essere al servizio di una missione, è un luogo dove è possibile fare l’esperienza di Cristo risorto”.  
L’ospitalità è offerta sia agli uomini che alle donne, individualmente, a coppie, in gruppo. La durata di un soggiorno è minimo di due giorni, massimo di una settimana. Si usa partecipare concretamente alla vita del monastero, alla preparazione della tavola, alla pulizia delle camere. I pasti si prendono nel refettorio, in silenzio. Non c’è connessione Internet, soltanto il Wifi in una piccola area.  È prevista una partecipazione alle spese. Le domande vanno  inviate con un certo anticipo, a 
Frère Hôtelier, Hôtellerie Abbaye N-D de Lérins. Île St Honorat CS 10040.
06414 Cannes Tel. 00.33.04.92.99.54.20e-mail: hotellerie@abbayedelerins.com  www.abbayedelerins.com
www.franceguide.com
di Rosanna Precchia - famigliacristiana.it

Viaggi: un evento una meta. La valle del chilometro zero

Val d'Ultimo, in Alto Adige, è l'esempio di un territorio che vive dei prodotti locali. La salvaguardia dell'ambiente e il risparmio delle famiglie vengono così garantiti.

09/02/2012
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
I torrenti della Val d'Ultimo portano acqua pura alla sorgente di Santa Valburga.
 
Si fa un gran parlare, oggi, dei prodotti a chilometro zero, quelli cioè che per giungere sulla tavola di casa nostra non hanno dovuto affrontare viaggi e trasporti che, a volte, possono durare anche giornate intere. La riscoperta del chilometro zero, indubbiamente un valore positivo, è, insieme, una necessità e una moda. Una necessità, perché l'esigenza di un'alimentazione più sana, genuina e garantita è sempre più forte e diffusa. Così come, in tempi di recessione, si cerca di tagliare ogni costo superfluo, ed è chiaro che, laddove un prodotto è passato direttamente dal campo del contadino alla casa del consumatore, i costi di trasporto e consegna possono essere ridotti. Non pochi gli effetti collaterali, e tutti buoni: meno inquinamento, meno traffico, un controllo più diretto sulla produzione, merci più fresche e, soprattutto, un incentivo all'agricolutra locale, che si traduce a sua volta nel sostegno all'occupazione e alla salvaguardia dell'ambiente. La questione è diventata anche una moda del momento, nel senso che vantarsi di nutrirsi a chilometro zero è un po' chic, anche se non sempre si pone la dovuta attenzione al rispetto dei requisiti.

Ci sono zone del nostro Paese che, il chilometro zero, lo praticano da sempre, ben prima che diventasse una tendenza, perché fa parte dalla cultura, delle tradizioni e dei valori del territorio.  Oggi vogliamo presentarvene almeno uno in questa rubrica, dove non proporremo quindi un evento, come di consueto, quanto una specificità, una peculiarità che contraddistinguono un luogo.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
Lo Schüttelbrot è una pagnotta tipica della Val d'Ultimo, croccante e aromatizzata con sale, cumino, coriandolo e semi di finocchio.
 
Parliamo della Val d'Ultimo, la più estesa delle vallate altoatesine che, dai pressi di Merano, si dirada per 50 chilometri fino ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles. Qui, l'economia a chilometro zero è una sapienza antica, una prassi quotidiana, insomma, la normalità. L'utilizzo dei prodotti del territorio rappresenta non soltanto una caratteristica dell'economia, ma appartiene alla cultura della gente. Certo, quello in questione è un angolo di mondo baciato dalla fortuna, ricco di risorse agroalimentari. L'acqua arriva dai torrenti come il Valsura (41 chilometri di lunghezza) alla sorgente di Santa Valburga. Il latte è "munto" nelle stalle dei 60 masi della valle. Il pane di segale e farro, le confetture e le erbe aromatiche, prodotti secondo i criteri dell'agricoltura biologica, sono un elemento centrale della tradizione. Lo stesso si può dire dei formaggi e della frutta. Nemmeno il pesce manca, dato che nei 15 laghi si può pescare la trota della varietà Val d'Ultimo, particolarmente grande e genuina grazie alla limpidezza delle acque. In autunno porcini e finferli si offrono con generosità.

Ora - questo è il punto - tutto questo ben di Dio serve a nutrire e soddisfare anzitutto la vallata stessa, in una filiera davvero cortissima. E ne hanno la riprova i turisti, che possono acquistare i prodotti tipici locali direttamente ai masi, nei negozi alimentari della zona e nei mercati, dove vengono venduti senza intermediazioni né imballaggi, azzerando così anche i costi di conservazione. Il tutto, lo ripetiamo, secondo riti e saperi che affondano le loro radici nella cultura locale. Ecco perché la Val d'Ultimo è un bell'esempio di economia a chilometro zero, che salvaguarda l'occupazione locale, tutela l'ambiente e garantisce il risparmio delle famiglie.

INFORMAZIONI PRATICHE
Associazione turistica Val d'Ultimo: www.valdultimo.info, www.dolomiti.it
 
di Paolo Perazzolo - famiglia cristiana 

Pain, Amour et Chocolat in Costa Azzurra Ad Antibes la Fiera per golosi e romantici, mentre Terni diventa citta' dal cuore fondente

A Terni e a Antibes San Valentino sa di cioccolato (ansa)
(Rubrica enogastronomica di Alessandra Moneti)
In occasione di San Valentino, la Costa Azzurra ospiterà, da venerdì 10 a domenica 12 febbraio, la sesta edizione di “ Pain, Amour et Chocolat” (www.amourchocolat.fr), quasi un nuovo episodio - a tema gola - del celebre film diretto da Luigi Comencini 'Pane, amore e fantasia'.

Si tratta di uno dei principali eventi organizzati dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza, in collaborazione con la Chambre de Métiers et de l’Artisanat delle Alpi Marittime e la città d’Antibes Juan-les-Pins.La fiera è un momento di convivialità e di condivisione, dove tradizione e creatività si uniscono per celebrare l’artigianato. L’edizione 2012 avrà luogo in Place Nazionale, la piazza centrale della vecchia Antibes, una nuova location, più seducente, che consacra Pain, Amour et Chocolat tra i principali eventi di Antibes e della Costa Azzurra. L'ingresso e' gratuito. Dalla piazza, gli effluvi del cioccolato e l’aroma del pane appena sfornato, attraverso i tipici vicoli e le stradine caratteristiche, conquisteranno i numerosi visitatori francesi ed internazionali.

Per tre giorni, il talento dei maestri panettieri e i prodotti artigianali stupiranno il palato e gli occhi di migliaia di appassionati di cucina e di innamorati. Gli artigiani italiani e Francesi si mobilitano per offrire tante idee-regalo originali per San Valentino: gioielli, accessori moda, oggetti decorativi, per non parlare dei dolci cioccolatini, torroni, macarons e dolci a base di fiori per gli inguaribili romantici. L'evento e' in crescita continua: con oltre 35 .000 visitatori nella passata edizione, la fiera cresce costantemente, sin dalla sua prima edizione nel 2007 .
Per chi rimane in territorio italico, il San Valentino piu' goloso si celebra a Terni, con Cioccolentino (www.cioccolentino.com) che prenderà il via venerdì 10 febbraio 2012 e terminerà il 14, giorno in cui si celebra il Santo Patrono degli innamorati, Vescovo di Terni, con un giorno in più rispetto alla durata tradizionale della manifestazione, giunta quest’anno alla sua nona edizione.

Terni città dal cuore fondente, richiama non solo la tradizione pasticcera della città umbra, ma gioca anche sulla sua storia di città nota in tutto il mondo per le acciaierie. Le iniziative che vedono protagonista proprio la città e le sue principali opere architettoniche, da Palazzo Spada alla Basilica di San Valentino, dall’Arco di Carsulae alla Torre di Colleluna. I monumenti, infatti, saranno riprodotti in cioccolato dai maestri cioccolatieri ed esposti in Corso Tacito: sette opere e ben 180 kg di cioccolato fondente. L’evento è realizzato da Promoeventi, con la collaborazione di Eurochocolate e il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia, del Comune di Terni nell’ambito degli Eventi Valentiniani e della Camera di Commercio di Terni, nonché con la collaborazione della Confcommercio, Confesercenti e della Coldiretti provinciale. Tra le iniziative piu' curiose, la Cake Designer Elisa Giovannetti mostrerà ed insegnerà come si può dar sfogo alla propria creatività, decorando in maniera originale le torte da cerimonia. E sara' realizzata una versione da Guinness dei Primati di PanpepatOne che i visitatori potranno poi gustare in tutta la sua maxi-bontà.

Maribor, boom di presenze a gennaio Insieme alla portoghese Guimarães la città slovena è Capitale europea della Cultura per il 2012

L'anno da Capitale europea della Cultura è iniziato da solo un mese, ma la città slovena di Maribor, la seconda del Paese e storica 'rivale' – soprattutto sportiva – di Lubiana, già registra un aumento record di presenze e click online sui principali motori di ricerca dedicati ai viaggi.

Secondo i dati appena diffusi dal locale Ufficio del turismo, soltanto nelle prime tre settimane del 2012 le presenze di visitatori in città sono aumentate del 65% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in particolare dai Paesi vicini, Austria in testa. Soddisfatta del buon inizio Suzana Žilić Fišer, direttore generale di 'Maribor 2012', che ha definito l'evento un'ottima occasione per "puntare gli occhi del mondo sulla Slovenia e le sue bellezze". Trend in salita confermato anche dai dati pubblicati qualche giorno fa da Tripadvisor, portale specializzato nelle recensioni online di viaggi, che ha indicato Maribor come una delle principali destinazioni emergenti per il 2012. In occasione delle due settimane inaugurali del programma come Capitale della Cultura, si legge sul blog di Tripadvisor, è stato registrato un boom da record nelle ricerche online sulla località: +547%.

Del resto l'impegno dell'amministrazione locale e nazionale per rendere 'speciale' il 2012 è ben visibile nel corposo cartellone di eventi che punta a richiamare turisti da tutta Europa e non solo a Maribor, ma anche nelle città-partner di Murska Sobota, Novo Mesto, Ptuj, Slovenj Gradec e Velenje. Le città presentano la propria ricchezza storica aprendo le porte a numerosi artisti e creatori di fama internazionale in un programma che prevede oltre mille fra eventi e progetti che si svolgeranno durante tutto l'arco dell'anno. Tutto su eventi e biglietti sul sito www.maribor2012.eu.

Oltre a teatro, danza, musica, arte, la regione che gravita intorno a Maribor ha dei punti di forza naturali e storici che da soli valgono un weekend fuori da rotte ordinarie. Tra le visite 'cult' ci sono quelle al castello di Maribor, un gioiello medievale che ospitò anche un concerto di Liszt, ma anche una capatina – magari in primavera – alla "vite più longeva del mondo", così come si legge nel Guinness in cui è inserita, che ha 400 anni e ancora oggi produce uva da cui si ricava vino. La città è poi adagiata sulle rive della Drava, tra il massiccio del Pohorje e le colline coperte da vigneti. Il centro storico è ideale per passeggiare, tra piazze e stradine. Fra le altre tappe anche il palazzo Betnava, visitato da papa Giovanni Paolo II. Chi vuole approfittare della neve può invece dedicarsi agli sport invernali nelle piste da sci della località, alternando alle sciate un po' di sano relax alle terme. Storiche sono quelle della vicina Ptuj.

Informazioni utili su http://maribor-pohorje.si e www.slovenia.info.

ansa

In Italia gelo almeno fino al 15 febbraio Da Nord a Sud la neve fa paura

Italia al gelo
Il maltempo che anche oggi ha portato gelo e neve in tutta Italia resterà sul Paese almeno fino al 15 febbraio. E' la previsione del meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo, che parla di "seconda ondata di gelo polare". Questa, "dopo aver interessato la notte scorsa le regioni settentrionali - spiega - tenderà nel fine settimana a dilagare al resto del Paese". "Ci attende - aggiunge - un week-end perturbato sulla Penisola con neve abbondante anche in pianura, in Centro; e a quote collinari al sud con temperature in forte calo".

In particolare "domani - spiega Nucera - cadrà neve abbondante sino in pianura tra Marche, Emilia Romagna, dorsale appenninica e gran parte della Toscana. Domenica ci sarà ancora neve fino in pianura su Romagna e Marche e successivamente in Abruzzo e Molise. Rovesci sparsi si verificheranno tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica con neve a quote collinari".


Brusco anche, secondo il meteorologo, il calo delle temperature. Previsto gran gelo al Nord con la colonnina di mercurio che scenderà di 10 gradi in pianura. Sarà una situazione di forte criticità tra bolognese e Romagna (accumuli anche oltre i 30/40cm) nonché tra Marche e Nord dell'Abruzzo; qui si avranno accumuli considerevoli e superiori ai 50/70cm sulle zone interne, fino a 30cm sulle coste. Neve forte è poi prevista su Irpinia, Sannio e Matese 30-50cm; 20-30 cm in Lucania, tra Potentino e Vulture, nonché tra Sila e Pollino. Analoghe le previsioni di Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo, secondo il quale "domani tornerà la neve al nordest, e fiocchi bianchi cadranno ancora sull'Emilia-Romagna. Previste piogge, invece, all'estremo sud (Calabria e Sicilia) dove nevicherà solo sui rilievi. Domenica, poi, nevicherà ancora sulle regioni dell'Alto-Medio Adriatico". Il gelo, aggiunge, sarà protagonista anche la prossima settimana, in cui sono previste nevicate soprattutto al centro-sud.


Secondo il climatologo Massimiliano Pasqui del Cnr, l'ondata di freddo di queste ultime settimane "rappresenta un evento di interesse scientifico per la sua durata e la quantità di neve caduta. Non si può però da sola metterla in correlazione con i cambiamenti climatici: per chiamarli in causa servirebbe un'alternanza di eventi estremi di caldo e freddo".



EUROPA ASSEDIATA DAL GELO


Il freddo glaciale e uno sconfinato manto bianco di neve continuano ad assediare l'Europa, dove all'emergenza energetica si aggiunge ora quella del blocco nella navigazione fluviale, molto importante per l'economia e i rapporti commerciali nel vecchio continente.


Tutti i fiumi, a cominciare dall'immenso Danubio, sono infatti ghiacciati quasi interamente, e vari Paesi hanno disposto l'impiego dei rompighiaccio. Dopo la paralisi nel traffico fluviale in Serbia, Croazia, Austria, Bulgaria e Romania, oggi anche l'Ungheria ha ordinato lo stop alla navigazione sul Danubio, la più importante via navigabile d'Europa che con 2.860 km di lunghezza è secondo solo al Volga (3.531). Sui quasi 600 km di percorso in territorio serbo, i blocchi di ghiaccio coprono la gran parte della superficie del grande fiume, con uno spessore che raggiunge anche il mezzo metro, una situazione che non si verificava da alcuni decenni. Per gli esperti, la navigazione non potrà riprendere prima di una decina di giorni. Ghiacciati quasi interamente sono in Serbia anche la Sava e la Tisa.


L'emergenza gelo e neve, cominciata un paio di settimane fa, ha provocato finora in Europa quasi 600 morti, la maggior parte delle quali all'est e nei Balcani, le regioni più duramente colpite, con temperature che in molti casi raggiungono e superano i -30 gradi. L'elenco delle vittime, in gran parte senzatetto, emarginati e alcolizzati, è come un bollettino di guerra, con il triste primato detenuto dall'Ucraina, il cui bilancio ufficiale di morti è fermo da un paio di giorni a 136, e si può presumere che sia ulteriormente cresciuto. Pesante la situazione anche in Polonia, con 82 morti (cinque solo la notte scorsa), in Russia con 46 vittime solo dall'inizio di febbraio, un centinaio dall'inizio dell'anno, in Romania (57), Bulgaria (28), Rep.Ceca (25), Ungheria (16), Serbia (16), Bosnia-Erzegovina (11), Croazia (4), Montenegro (4), Macedonia (2), Albania (1). Il freddo ha ucciso anche nei paesi baltici (24 morti in Lituania, 10 in Lettonia, uno in Estonia) e nell'ovest del vecchio continente, con il bilancio più tragico in Italia (46 morti).


Il gelo e la neve, che hanno causato il totale isolamento di decine di migliaia di persone in Serbia, Bosnia e Romania, stanno intanto aggravando la situazione energetica in vari paesi dei Balcani, dove si moltiplicano di giorno in giorno i picchi nei consumi. In Serbia le autorità hanno annunciato tagli di energia elettrica alle aziende che non sono di importanza vitale per il paese, e hanno disposto drastiche riduzioni nell'illuminazione di insegne commerciali e cartelloni pubblicitari. E il presidente Boris Tadic, che tra ieri e oggi ha visitato alcune delle zone del Paese più colpite dall'emergenza gelo e neve, ha lanciato un appello ai cittadini a risparmiare al massimo nei consumi di energia. La situazione in Serbia è resa più difficile dalla decisione della Bulgaria di cessare le sue esportazioni di elettricità al fine di garantire al meglio il fabbisogno interno.

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Anti-Cupido, gli hotel a prova di single

In totale relax nel cuore delle Dolomiti, lontano da tutti e tutto al caldo dei Caraibi o nella kitsch Las Vegas. Se a San Valentino gli innamorati di tutto il mondo sono alla ricerca di località romantiche dove trascorrere qualche giorno, anche i single hanno le loro preferenze e pretendono una valida alternativa per coccolare se stessi in beata solitudine. E allora ecco gli hotel a prova di cuori solitari, non sempre alla ricerca forsennata dell'anima gemella.

A stilare la singolare classifica – sulla base delle valutazioni totalizzate per ogni hotel – è stato il portale Trivago.it, specializzato nella ricerca online di alberghi, che ha scovato cinque strutture fra le più indicate per chi ama viaggiare da solo. Tra queste ce n'è una italiana, al secondo posto: il lussuoso Vigilius Mountain Resort di Lana, ideale per chi vuole lasciarsi pensieri e routine alle spalle. Nel cuore delle Alpi, l'hotel si raggiunge solo in funivia ed è interessante anche perché interamente costruito in legno, puntando all'eco-sostenibilità, e con un'area spa di ben 1200 metri quadri con sauna e vista mozzafiato. Relax e meditazione assicurati.

In cima all'elenco stilato da Trivago c'è, non lontano dall'Italia, l'Aviva Single Resort & SPA austriaco, spesso acclamato proprio come primo hotel per single d'Europa. Pacchetti per viaggiatori senza partner e servizi personalizzati completano l'offerta di quello che appare come un rifugio caldo e accogliente. Totale relax è possibile nella spa, ma c'è spazio anche per gli ospiti più dinamici che vorranno cimentarsi in attività sportive ed escursioni. A prova di anti-Cupido sono pure il Grand Palladium Bavaro Resort & SPA di Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, con ogni sorta di comfort all'ombra delle palme; e l'Artemisia Frauenhotel a Charlottensburg, Berlino, struttura pensata esclusivamente per una clientela femminile. A completare la classifica l'eccentrica Las Vegas con il suo Hard Rock & Casino, un incoraggiamento più che valido per coloro che mettono il divertimento e lo sballo al primo posto.

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In Valle d'Aosta 'polo leisure' europeo

Messieurs, faites vos jeux. Entro il 2013, a Saint-Vincent, in Valle d’Aosta, sorgerà il “Saint-Vincent Resort & Casino”, il più grande polo leisure e congressuale d’Europa, collegato al Casinò de la Vallée che cambierà radicalmente aspetto, si arricchirà di nuovi spazi, nuovi giochi e nuovi ambienti. Così il nuovo polo turistico valdostano viene annunciato dal quarantaduenne Luca Frigerio, amministratore unico della società Casinò de la Vallée di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta e del Comune, costituita nel 2010 a seguito della fusione per incorporazione del Grand Hotel Billia.

“Il Casinò, la SPA, la ristrutturazione dello storico Grand Hotel Billia, nuove sale congressuali e una sala giochi per le slot machines da 1700 mq creeranno un imponente complesso che offrirà un’esperienza globale e unica, un fiore all’occhiello per la Regione Valle d’Aosta”, ha detto presentando il progetto di Saint-Vincent a Roma. Progetto, affidato all’architetto Piero Lissoni, che prevede per la metà di luglio 2012 l’inaugurazione del Park Hotel, il nuovo albergo a quattro stelle con 113 camere e sei suites che sta sorgendo accanto al Grand Hotel; a ottobre l’apertura delle otto sale congressuali, la più grande delle quali potrà ospitare un pubblico di 600 persone; tra dicembre 2012 e febbraio 2013 il termine dei lavori al Casinò, che verranno effettuati senza che l’attività sia interrotta. A luglio 2013 sarà infine pronto il Billia trasformato in un cinque stelle di lusso che, dall’autunno seguente, disporrà anche di una SPA di 1.600 metri quadrati. Il Saint-Vincent Resort & Casino prevede un investimento totale di 70 milioni di euro autofinanziati per un impiego di oltre 800 dipendenti e, rivolgendosi a un circuito turistico internazionale (soprattutto proveniente da America, Russia e Cina), punta a una forte crescita economica del territorio regionale.

Nato nel 1908 come centro di attrazione turistico-terapeutica dovuta alla rinomanza internazionale della fonte termale scoperta da Jean-Baptiste Perret nel 1770, il Grand Hotel Billia è stato da sempre meta dell'alta società per trascorrere una vacanza all'insegna del lusso. I lavori che lo porteranno a nuovo splendore recupereranno affreschi e stucchi d’epoca e creeranno 199 camere, dieci progettate con i criteri dell’accessibilità per persone disabili, una grande SPA e cinque ristoranti, due dei quali - Gaya e Brasserie - sono già stati inaugurati nel 2011. Al lato opposto dell’hotel sarà demolito il dehor, con l’intenzione di riportare agli originari splendori l’edificio storico e ripristinare le aperture della sala ovest che tornerà a essere utilizzata come Salone delle Feste. La piscina esterna, che affaccia sulla valle, completerà l’offerta benessere.

Anche il Casinò diventerà un luogo elegante, con spazi esteticamente molto innovativi, all’aperto ma protetti, dove trascorrere serate piacevoli, magari dopo una cena gourmet. Tra i giochi, ci saranno: Roulette Francese, American Roulette, Fairoulette, Chemin de Fer, Trente Quarante, Texas Hold’em, Ultimate Texas Hold’em, Poker Telesina all’Italiana, Poker Saint-Vincent, Video Poker, Punto Banco, Black Jack, Craps. ‘’Vogliamo offrire alla nostra clientela emozioni uniche, soggiorni esclusivi e suggestivi - ha spiegato Frigerio – Il nostro obiettivo è quello di creare il più grande centro di divertimento del Nord-Ovest’’. E la fortuna sembra giocare dalla sua parte se è vero che nel primo giorno del 2012 il Casinò ha registrato proventi per oltre un milione di euro, come non accadeva da tempo immemorabile.

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