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#Tour affascinanti con le Vie dei tesori a #Palermo




PALERMO - Sono 130 i siti visitabili nell'ambito dell'edizione delle ''Vie dei Tesori'' (diciotto i luoghi aperti su prenotazione), tra oggi e il 4 novembre nella città capitale italiana della cultura 2018. Il festival che da dodici anni "racconta" Palermo, ritorna a casa, dopo un entusiasmante tour fuori porta che lo ha portato in altre otto città siciliane e ha totalizzato oltre settantamila visitatori in tre settimane, dicono gli organizzatori. visivamente anche dagli esperti del CRIcd. Ma è soprattutto l'anno in cui Le Vie dei Tesori oltrepassa lo Stretto, con un'esperienza-pilota negli ultimi due weekend di ottobre a Milano, Mantova e la Valtellina.
    Palermo è come un unico, enorme museo diffuso che offre luoghi inediti a cominciare dall'ex aeroporto militare di Boccadifalco, voluto dai Florio e tra i più antichi d'Italia. Saranno attivi due percorsi diversi, uno che si visita con i coupon e comprende uno dei bunker della guerra, l'hangar storico dell'Aeroclub e una mostra fotografica sull'aeroporto a cura di Salvo Di Marco e Gaia Villani; e un secondo (su prenotazione) più approfondito che prevede una navetta che condurrà nei luoghi più lontani dall'ingresso, alla scoperta di altri due bunker, della Torre di controllo e di Villa Natoli. Sarà un simpatico elefantino nano, Lio, a accompagnare i bambini tra le Vie dei Tesori, nelle speciali visite guidate su misura in collaborazione con Babyplanner.it. Cinque luoghi dove le famiglie con bambini saranno protagoniste, con ingresso prioritario, una family card dedicata, giochi di enigmistica e una caccia al tesoro - con tanto di "book" che ogni bimbo potrà riempire, divertendosi e imparando - alla chiesa dell'Origlione, Palazzo Asmundo, Teatro Biondo, Archivio comunale ed ex Mulino di Sant'Antonino. Oltre a questi, c'è un progetto didattico per le scuole alle quali verranno proposte - in tutti i giorni della settimana e non solo nei weekend - differenti esperienze artistiche e culturali da associare alle visite dei "tesori".
    Nelle piazze Castelnuovo, Marina, Bellini e Verdi, ci saranno 4 gazebo dove bambini e ragazzi potranno partecipare a laboratori su Teatro dei Pupi, palazzi del '700, la scuola dei Serpotta e le maioliche. Lio nasce dalla matita di Nina Melan, 99POM piccola officina del meraviglioso. (ANSA).

#Verbania #LagoMaggiore 11^ Rassegna nazionale Corale "In...Canto d'Ottobre sul Lago", domenica 7 ottobre 2018


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Andar per birra, Oktoberfest da Monaco a Roma Le sei sorelle della festa popolare più grande al mondo e i tanti festival dedicati alla bionda

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 L’Oktoberfest, la festa popolare più grande al mondo che ogni anno ospita oltre 7 milioni di visitatori e che fino al 7 ottobre riempie le strade di Monaco è alla sua 185/ma edizione. Ma da qualche anno la festa 'fermenta' in tanti altri luoghi, sull'onda della passione per la birra, un mondo ricco di declinazioni - frumento o d'Abbazia? Lager a bassa fermentazione o scura? - che vede in Italia anche l'affermazione dei micro birrifici artigianali. 
A Monaco lo sapevate che la festa è aperta solo a sei produttori? Le celebri Sei Sorelle che storicamente erano ammesse alla corte del Regno di Baviera.  Questi sei produttori ormai appartengono tutti al mondo della birra industriale. Tutti tranne uno, l'Augustiner, capace di mantenere la sua indipendenza fino a oggi. Eccoli (dal blogzine Cronache di Birra)
Augustiner è il più antico birrificio di Monaco: cominciò a operare nel 1328 all’interno di un monastero dell’ordine di Sant’Agostino
Hofbrauhaus (HB), il famoso birrificio pubblico dove il 24 febbraio 1920 Hitler tenne uno dei suoi primi comizi declamando i 25 punti programmatici del Partito dei Lavoratori tedeschi
Paulauner è il più grande produttore di Monaco, nacque nel 1634 come birrificio di un monastero dell’ordine di San Paolo Primo Eremita ed ora per metà è Heineken
Hacker-Pschorr, risale al 1400 ma al momento è più una sorta di marchio storico
Lowenbrau risale al 1383 e il nome deriva dall’originario brewpub Löwengrube situato al civico 17 dell’omonima strada di Monaco
Spaten risale al la fine del '300 ma è nel 1800 che si afferma, per grandi innovazioni. Lanciò sul mercato la prima Lager ambrata della storia, che codificò lo stile delle Marzen e nel 1973 commissionò il primo sistema di refrigerazione continua e nel 1894 lanciò la prima birra chiara in Baviera.
Ecco sei tra i tanti festival dedicati alla birra, tra Italia e Europa, selezionati dalla piattaforma e app che compara tutti i mezzi di trasporto Virail.
Trento, trentino e baviera si incontrano (14 settembre - 7 ottobre)
Dal 14 settembre al 7 ottobre usi e costumi del Trentino e della Baviera, apparentemente diversi ma in realtà con molti punti in comune, si uniscono grazie all’Oktoberfest Trento. Ottima birra, ma anche esibizioni di gruppi folkloristici e specialità tipiche gastronomiche.
 Vienna, birra austriaca e musica al Prater (27 settembre - 14 ottobre)
Uscendo dai confini italici invece, come potrebbe l’Austria non ospitare un festival della birra? A Vienna dal 27 settembre al 14 ottobre c’è il Wiener Wiesn-Fest, che accoglierà gli amanti della birra austriaca sui prati del Prater, tra musica folkloristica, canti popolari e abiti tradizionali.
 Zurigo, l’Oktoberfest è anche in Svizzera (27 settembre - 13 ottobre)
Anche la Svizzera cede al fascino della birra con l’Oktoberfest Zurich, dal 27 settembre al 13 ottobre: un evento perfetto per provare tutti i tipi di birra e assaporare gustosi spuntini, ballando al ritmo della musica bavarese.
 Stoccarda, 200 anni di storia della birra (28 settembre - 14 ottobre)
Centosettantatre edizioni in duecento anni di storia, ben portati: è il Cannstatter Volksfest di Stoccarda che dal 28 settembre al 14 ottobre vedrà scorrere fiumi di birra nei colorati tendoni allestiti intorno alla Colonna di Frutta, emblema della festa.
Roma, la birra artigianale arriva nella Capitale (12-14 ottobre)
Tornando in Italia, dal 12 al 14 ottobre Roma sarà Capitale della birra artigianale con la sesta edizione dell’EurHop! Roma Beer Festival, punto di riferimento per la scena brassicola internazionale. Spazio alle eccellenze italiane ed estere, con un’offerta birraria che spazia tra grandi classici e interessanti novità.
Pordenone, si brinda a novembre (2-4; 9-11 novembre)
Decine di birrifici artigianali italiani e birre speciali straniere, gastronomie d’eccellenza, degustazioni, incontri: per chi vuole continuare a brindare anche a novembre c’è la Fiera della Birra Artigianale Pordenone Beer Show (dal 2 al 4 novembre e dal 9 all’11 novembre).

Mostre del week end, da Warhol a Carrà e Capa A Ravenna riflessione sulla guerra, tra De Chirico e Kentridge

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MILANO - E' un trionfo di grandi nomi dell'arte il prossimo week end, con mostre che spaziano da Andy Warhol (Roma) a Robert Capa (Monza), da Carlo Carrà (Milano) a Tiziano e Gerhard Richter (Mantova). MILANO - Circa 130 opere, concesse in prestito dalle più importanti collezioni italiane e internazionali, pubbliche e private, ricostruiscono per il pubblico la parabola artistica di uno dei principali maestri del '900: dal 4 ottobre al 3 febbraio Palazzo Reale ospita la più ampia e importante rassegna antologica mai realizzata su Carlo Carrà. In 7 sezioni, la mostra illustra la carriera e l'intensa vita dell'artista, anche grazie a una corposa selezione di documenti, fotografie, lettere e filmati.
    MANTOVA - Si intitola "Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra", la mostra in programma a Palazzo Te dal 7 ottobre al 6 gennaio, che rivela il rapporto tra il pittore tedesco e il maestro italiano. In 17 opere, il percorso approfondisce la riflessione di Richter sul tema dell'annuncio e sull'uso del colore, a partire da due capolavori di Tiziano, l'Annunciazione di S. Rocco e quella conservata al Museo Nazionale di Capodimonte. BERGAMO - La materia come elemento originario, come sostanza primordiale costituente il tutto: è la mostra "Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile", alla GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea dal 4 ottobre al 6 gennaio. Il tema viene indagato partendo dalla riflessione di artisti tra cui Rodin, Giacometti e Dubuffet, attraverso una ricca selezione di opere realizzate tra la fine dell'Ottocento e i giorni nostri.
    ROMA - Apre il 3 ottobre la grande mostra che il Complesso del Vittoriano dedica a uno dei più acclamati artisti della storia, Andy Warhol, a 90 anni dalla nascita. Allestita fino al 3 febbraio, la mostra delinea attraverso 170 opere la vera essenza di un mito, che con il suo lavoro ha cambiato l'arte, la musica, il cinema e la moda. Sempre al Vittoriano, la personale di Marcello Mariani dal titolo "Il tempo dell'angelo, 1956-2014", dal 2 ottobre al 4 novembre: la mostra presenta i lavori dell'artista aquilano scomparso lo scorso anno, tra cui quelli realizzati dopo il terremoto che distrusse l'Aquila nel 2009. Ad accompagnare le tele, anche le fotografie di Gianni Berengo Gardin con uno speciale reportage.
    RAVENNA - Il Mar ospita dal 6 ottobre al 13 gennaio "?War is over. Arte e conflitti tra mito e contemporaneità", grande mostra che indaga come l'arte, nei vari linguaggi (dal quadro alla fotografia, dal wall drawing alla performance), abbia affrontato il tema della guerra. Procedendo per assonanze, contrasti, armonie e disarmonie, il percorso si divide in tre sezioni (Vecchi e nuovi miti; Teatri di guerra; Frontiere e confini) e presenta opere di artisti del calibro di Marinetti, De Chirico, Fontana, Burri, Pistoletto, Kentridge, Paladino, Abramovic. MONZA - Arriva all'Arengario il talento fotografico di Robert Capa, in una grande retrospettiva in programma dal 7 ottobre al 27 gennaio: più di 100 immagini in bianco e nero documentano i maggiori conflitti del '900, di cui Capa è stato testimone oculare, dal 1936 al 1954. La mostra, articolata in 13 sezioni, si conclude con un'aggiunta inedita per la tappa monzese, la sezione "Gerda Taro e Robert Capa", che in un cammeo di tre scatti racconta la vicenda umana dei due protagonisti.
    CHIASSO - Da Jules Chéret a Marcello Dudovich, da Leopoldo Metlicoviz a Carlo Biscaretti di Ruffia, da Achille Mauzan a Plinio Codognato: sono tanti gli artisti che contribuirono a costruire quella 'cultura dell'automobile' ancora presente ai nostri giorni. Una riflessione sul tema è offerta dalla mostra "Auto che passione! Interazione fra grafica e design", dal 7 ottobre al 27 gennaio al m.a.x. museo di Chiasso, che analizza l'evoluzione dello stile nella storia dell'automobile attraverso oltre 300 pezzi tra grafiche pubblicitarie, disegni, cartoline, oggetti di design.

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Impressionisti, show di luci e colori A Roma percorso multisensoriale tra arte e tecnologia



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ROMA - Luci, colori, musica e profumi da vivere con tutti i sensi, in uno show multimediale che racconta la storia di alcuni pittori geniali e l'audacia del loro stile, con il quale cambiarono per sempre la storia dell'arte. Sembra di poter vivere davvero l'affascinante atmosfera della Parigi bohémien del XIX secolo, così traboccante di modernità, creatività e innovazione, nella mostra "Impressionisti francesi. Da Monet a Cézanne", dal 5 ottobre al 5 gennaio nelle Sale del Palazzo degli Esami a Roma.
Mescolando sapientemente arte e tecnologia, l'esposizione rende omaggio alla rivoluzione messa in atto da Toulouse-Lautrec, Pissarro, Degas, Monet, Manet, Renoir, Cross, Signac e Cézanne, maestri passati alla storia per essere riusciti a fermare sulla tela, con il pennello e la loro sensibilità, istanti di vita, dalle meraviglie della natura ritratta en plein air al brulicare delle strade e dei caffè parigini. Dopo una prima parte più divulgativa, in cui alcuni pannelli illustrano il contesto storico e le biografie dei singoli pittori, la mostra cambia registro e diventa più coinvolgente: ecco allora irrompere ovunque - dal pavimento alle pareti - opere celeberrime, da "Impression, soleil levant" di Monet a "Le déjeuner des canotiers" di Renoir, da "Les baigneurs" di Cézanne a "Bal au Moulin Rouge" di Toulouse-Lautrec. Capolavori vissuti a 360 gradi, scomposti e ingranditi, proiettati nella piena vividezza dei colori e nel contrasto tra luci e ombre, ad amplificarne l'immediatezza dello stile e ogni minimo dettaglio delle pennellate. In un percorso di circa un'ora diviso in due maxi sale, accompagnati dalle musiche di Debussy, Cajkovskij, Ravel e Offenbach, i visitatori possono scoprire (anche sedendosi su grandi cuscini per una visione più comoda e contemplativa) il modo in cui gli Impressionisti francesi "sentivano" il mondo che osservavano con gli occhi.
E proprio grazie alla tecnologia Sensory4, un sistema integrato con proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround, ogni tela proiettata su scala immensa avvolge letteralmente il pubblico, che di fatto si trova immerso nell'opera d'arte. Dopo il grande successo di "Van Gogh alive", a Palazzo degli Esami arriva dunque ancora una mostra, ideata e promossa da Grande Exhibitions, che coniuga spettacolarità e approccio didattico e che si propone di cambiare l'esperienza della fruizione artistica, anche per attirare nuovo pubblico. "La mostra, che si adatta perfettamente agli spazi di Palazzo degli Esami, vuole essere un viaggio interiore: non presenta pezzi originali ma ricrea lo spirito del tempo, che è cosa molto difficile", spiega oggi il curatore Giancarlo Bonomo, "questo tipo di visione, con le opere gigantesche, è di certo complementare alla conoscenza del quadro originale, ma dà un'emozione pensata per le nuove forme di comunicazione e per un nuovo pubblico".

Il '68 spagnolo tra Pop y protesta Dalle piazze a Carrà-Bosé, incontri, film, mostre

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ROMA - Il fenomeno politico delle utopie e l'influenza sui movimenti sociali attuali. La Guerra Fredda, le contestazioni in piazza, ma anche l'esplosione della cultura pop. A cavallo tra due paesi così vicini eppure, al tempo, così differenti, come Spagna e Italia. A 50 anni dal quel vento di protesta giovanile che cambiò per sempre il mondo e nel pieno di un anno di celebrazioni, il '68 rivive in Pop y Protesta (1968-2018), due mesi di dibattiti, cinema, musica, letture e mostre, da Milano a Salerno, voluti dall'Ambasciata di Spagna, in coproduzione con Fondazione Musica per Roma.
"Ogni anno, in occasione del 12 ottobre, Festa nazionale spagnola, ci concentriamo intorno a un tema - spiega il consigliere culturale dell'Ambasciata, Jon De La Riva - Lo scorso anno era il cammino di Santiago, il prossimo sarà la Cultura capitale, in omaggio a Matera. Quest'anno raccontiamo cosa è accaduto tra un paese sotto la dittatura di Franco e un altro democristiano, ma con un Partito comunista fortissimo, mentre con coraggio si protestava per chiedere una società diversa". "Dobbiamo aprire le orecchie per capire cosa è accaduto nel mondo in questi 50 anni di cultura e arte - commenta l'ad di Musica per Roma, José R. Dosal - Non si può dimenticare quello che il '68 ha significato per la Spagna, l'antica Cecoslovacchia, Parigi, il Messico".
Ad aprire il programma è dunque, il 10 ottobre, il dibattito su Il patrimonio del '68. Utopie e realtà (Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino), ma si parlerà anche del '68 nel giornalismo in Spagna e in Italia (Istituto Cervantes, Roma); degli esiliati spagnoli in Italia (Reale Accademia di Spagna, Roma) e delle utopie del '68 oggi (Cervantes, Roma). Senza prescindere dalla grande rivoluzione pop-culturale, arrivata dagli Stati Uniti anti-guerra del Vietnam e dall'Inghilterra della Swinging London e fiorita poi nella Dolce Vita, nel nuovo cantautorato spagnolo, nella minigonna esibita contro una società ancora fortemente maschilista. Ecco allora che saranno due icone 'contese' da Italia e Spagna, come Lucia Bosé e Raffaella Carrà, le protagoniste il 13 ottobre all'Auditorium Parco della musica di Roma: insignite dell'Onorificenza al Merito Civil a nome Felipe VI e poi al dibattito moderato da Alaska e Gabriella Carlucci, con Paco Clavel, Juan Sanchez, Alejo Stivel. "Forse proprio perché Franco era così chiuso verso gli Usa - prosegue De La Riva - in quegli anni abbiamo vissuto una forte apertura verso l'Italia. Siamo cresciuti con Pasolini, Visconti, Fellini: una cultura popolare che aveva un suo messaggio di protesta".
L'arte spagnola anni '50 e '60 sarà poi al centro della mostra La poetica tra astrazione e figurazione (Cervantes, Roma), mentre l'argentino Marcelo Brodsky racconta '1968, il fuoco delle idee' in 40 scatti rilavorati oggi, dal massacro di Tlatelolco alle manifestazioni meno note di Madrid, Melbourne o Dakar (Real Academia de Espana, Roma). Fino alla VII Mostra del Cinema Iberoamericano, con otto documentari recuperati dal Centro de Estudios Mexicanos en Espana e dal Cervantes (12-14 ottobre, Casa del Cinema di Roma e 17-18 ottobre Università di Salerno).

Tesori arte banche, il 6/10 porte aperte In 59 città visite guidate in 107 sedi di istituti e fondazioni

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ROMA - Le banche italiane aprono le porte per far ammirare i loro tesori d'arte. Sabato 6 ottobre 107 palazzi - 72 di 25 istituti di credito e 35 di 31 fondazioni di origine bancaria - distribuiti in 59 città italiane mostreranno dalle 10 alle 19 il patrimonio di quadri, sculture e capolavori. Con l'edizione numero diciassette di "Invito a Palazzo" l'Associazione Bancaria Italiana ha ampliato il numero dei siti coinvolti nella manifestazione: sette sedi storiche saranno visitabili per la prima volta. La Regione con più sedi coinvolte, 21, è l'Emilia Romagna, seguita dalla Lombardia con 15, e dal Lazio e dal Piemonte con 12. La capitale, con otto palazzi, è la città con più sedi aperte. Anche la Banca d'Italia parteciperà mettendo a disposizione del pubblico Palazzo Koch, il suo quartiere generale, in via Nazionale, a Roma.
"La chiave di questa epifania - ha detto Antonio Patuelli, presidente di Abi - è mostrare le nostre sedi storiche, ma soprattutto il lavoro di conservazione e tutela dei beni culturali che è a carico di soggetti assolutamente privati. E' un patrimonio immobiliare assai cospicuo che mantiene, custodisce, conserva e per il quale paga tasse non trascurabili. Lo scopo non è quindi mostrare le sedi di lavoro, perché sarebbero molto più comodi uffici moderni, ma presentare opere d'arte e collezioni fruibili gratuitamente". Nell'operazione saranno coinvolti molti studenti volontari con il compito di essere "ciceroni per un giorno" per i visitatori. Plaude all'iniziativa il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli.
"Non sono solo sedi dove si lavora - ha detto - ma luoghi con importanti dotazioni. E' una manifestazione che vorrei fosse replicata in occasioni e contesti diversi. E' in linea con le politiche di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale che da qualche mese stiamo portando avanti con questo governo". Bonisoli ha ricordato di aver trovato "una situazione di risorse umane inadeguata a rispondere alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni. E' questa la prima priorità da mettere a posto".
Il ministro ha però messo in luce "il vantaggio di trovare forme di collaborazione tra l'ambito pubblico e privato. Iniziative come queste si sposano in modo armonico con quelle della politica complessiva". Francesco Profumo, vicepresidente di Acri, l'associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, ha ricordato che le Fondazioni con il loro patrimonio di 40 miliardi "giocano un ruolo di agente di sviluppo" e nel corso degli anni hanno assunto un ruolo di imprenditori culturali. Nel settore dell'arte nel 2017 hanno impegnato 264 milioni di euro (il 24% del totale erogato) e dal 2000 più di 6 miliardi.

20 anni Harry Potter in mostra a NY

NEW YORK - Vent'anni dopo e un fenomeno mondiale con pochi eguali: New York celebra Harry Potter con 'Harry Potter: A History of Magic', la mostra che aprirà all'Historical Society il 5 ottobre e si chiuderà il 27 gennaio del 2019. L'esposizione è quella inizialmente inaugurata nel 2017 alla British Library, ma con l'aggiunta di alcuni pezzi americani. E' divisa in sette sezioni organizzate in modo da portare i visitatori in un viaggio all'interno del mondo di Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria frequentata da Potter.
Il viaggio inizia dal concepimento nella mente di J.K. Rowling della sua opera. Era il giugno del 1990 quando la Rowling, seduta in un treno in ritardo da Manchester a Londra, cominciò a pensare al personaggio di Harry Potter, il maghetto dai capelli scompigliati, gli occhiali e una cicatrice sulla fronte. Sette anni dopo, l'ammasso di appunti soprattutto su pezzi di carta prese la forma del primo libro 'Harry Potter and the Philosopher's Stone' (Harry Potter e la pietra filosofale), e quello che sembrava un volume per ragazzi divenne un fenomeno mondiale trasformando per sempre la vita della Rowling. In mostra ci sono rari libri, manoscritti e oggetti magici della collezione della British Library nonché materiale proveniente dall'archivio della stessa Rowling.
"Vent'anni dopo - ha detto all'ANSA Alexander Lock, con Julian Harrison, Tanya Kirk e Joanna Norledge tra i curatori della mostra (la parte newyorchese è stata affidata a Margi Hofer e Cristian Petru Panaite) - Harry Potter è un fenomeno internazionale e continua a crescere. Tutti nel mondo amano leggerlo. Questa mostra non solo riconosce e celebra il successo della Rowling, ma esplora anche la storia dietro la magia di questo racconto. Ci sentiamo inoltre privilegiati perché lei stessa ci ha dato accesso al suo archivio personale. Aggiungo anche che Harry Potter sarà sempre un fenomeno, perché parla a tutti e cattura l'immaginazione di tutti".
La parte newyorkese della mostra presenta illustrazioni di Brian Selznick, che ha creato la copertina per la serie pubblicata in occasione del 20/o anniversario, di Mary Grandpré, ideatrice delle illustrazioni per la prima copertina della serie pubblicata da Scholastic, e di Kazu Kibuishi, che ha illustrato il cofanetto per il 15/o anniversario. Oltre alla mostra, la New York Historical Society ha organizzato anche una serie di eventi collaterali come gare di trivia, corsi di scrittura, laboratori artistici e book club.https://harrypotter.nyhistory.org.
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In ... Canto d'Ottobre sul Lago Verbania Undicesima Rassegna Nazionale Corale

Domenica 7 Ottobre 2018 ore 15,30 Chiesa di Santa Lucia a Verbania Suna

Concerto con la partecipazione del "Coro La Piana Verbania", "Coro Alpino Sestese" di Sesto Calende (Va), "Voci del Sese"  di Arzignano (VI)

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale





Giornata del Caffè, in tour tra i locali storici d'Italia

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 Da Trieste a Napoli, da Torino a Cosenza: in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, Virail propone un tour all’insegna della tradizione italiana dell’espresso che non è solo un’istituzione ma un vero e proprio modo di vivere!

Gli innumerevoli caffè sparsi per lo Stivale sono un piacere per gli occhi e per il palato: dai luoghi di incontro di intellettuali e artisti che ne raccontano la storia, ai bar di riferimento per i buongustai dei nostri tempi, passando per le torrefazioni dove scegliere la miscela perfetta. 

Per andare alla ricerca dei luoghi del caffè in Italia basterà cercare la soluzione più veloce per raggiungerli, grazie all’app di Virail: inserendo data e luogo di partenza e di arrivo sarà possibile confrontare in tempo reale tutte le proposte di viaggio, dal treno all’aereo, dal carpooling (BlaBlaCar) ai bus (Flixbus e altri). Giusto il tempo di un caffè! 

Trieste - Da sempre città di confine e di squisita mescolanza di culture diverse, Trieste vanta un patrimonio ricchissimo legato al caffè. È d’obbligo una pausa al Caffè Tommaseo, il più antico della città: aperto sin dal 1830, ha conservato un'ambientazione sofisticata ed elegante ed è famoso per aver introdotto a inizio Novecento una novità assoluta come il gelato. Non dimenticate poi di ordinare “un nero” (l’espresso secondo i triestini) alla Caffè Pasticceria Pirona, dove James Joyce diede vita alla sua opera “Ulisse”, o di sedervi ad uno dei tavolini del Caffè San Marco come fecero Saba, Svevo e Giotti. Da Milano a Trieste, Virail consiglia il treno, durata 3 h 42 min

Torino - Passeggiando per Torino, come non immaginare un giovane Cavour seduto in uno dei bar del centro storico? I caffè della città sono luoghi di interesse tanto quanto i monumenti. Il Caffè Fiorio, aperto nel 1780, era soprannominato anche “Caffè dei codini” o dei Machiavelli, in quanto ritrovo di aristocratici e conservatori: di qui passavano D’Azeglio, Cavour, Rattazzi, Cesare Balbo e molti altri, tanto che il re Carlo Alberto era solito chiedere “Che si dice al Fiorio?”. Da Milano a Torino, Virail consiglia il treno, durata 48 min

Firenze - Nel cuore del centro storico fiorentino c’è il Caffè Gilli, aperto da 270 anni ed ultimo esempio di caffè Époque rimasto a Firenze. La prima sede, nel 1733, era in via Calzaiuoli: dopo vari traslochi negli anni Venti, il locale si è trasferito definitivamente in Piazza della Repubblica, diventando uno dei caffè letterari dove si incontravano gli artisti dell’epoca, tra cui Marinetti, Soffici, Boccioni, Carrà, Palazzeschi. Gli ambienti e gli arredi, perfettamente conservati, risalgono proprio a quegli anni. Ma se vi trovate a Firenze, sempre in Piazza della Repubblica, altre due sono le tappe obbligate: il Caffè delle Giubbe Rosse e il Caffè Concerto Paszkowski, inaugurati intorno alla metà dell’Ottocento. Da Milano a Firenze, Virail consiglia il treno, durata 1h 36 min

Roma - Il benvenuto nella Capitale, appena scesi dal treno, ve lo darà il Caffè Trombetta, nello storico locale di Via Marsala che risale al 1890, quando Vittorio Trombetta aprì la sua attività, una torrefazione con vendita di caffè sfuso. Passeggiando per le vie del centro, fermatevi all’ombra del Pantheon per una granita di caffè con panna nella storica torrefazione de La Tazza d’Oro, e poi prendete un espresso al Sant’Eustachio, un'antica torrefazione a legna nata nel 1938, da un locale esistente già nel 1800 con il nome di “Caffè e Latte”. Luogo ideale per un buon caffè ma anche per incontrare la cucina di tutto il mondo è infine Castroni, a Roma dal 1932. Da Milano a Roma, Virail consiglia l’aereo, durata 1h 10 min

Napoli - A Napoli l’espresso non è soltanto un caffè: è un rito, da gustare in ogni bar della città. Per regalarsi una tazzina di caffè dal vero sapore partenopeo bisogna entrare nell’elegante Caffè Gambrinus, dal 1860 salotto di intellettuali e figure di spicco, o al Gran Caffè La Caffettiera che, per la lavorazione dei chicchi a seconda del tasso giornaliero d’umidità, ha conquistato il titolo di prima “Ambasciata del Caffè Napoletano”. Punto di riferimento per i napoletani sono inoltre il Bar del Professore, dove assaporare anche il “caffè alla nocciola”, e il Bar Mexico, più moderno, ma unico luogo dove sorseggiare l’autentica miscela Passalacqua.
Da Milano a Napoli, Virail consiglia l’aereo, durata 1h 15 min

Cosenza - Nel cuore del centro storico, sul colle Pancrazio sorge il gran caffè Renzelli, un locale storico con più di 200 anni di storia. Fondato nel 1801, fu ritrovo di intellettuali e letterati, ma soprattutto è luogo ideale per gustare un caffè e per assaggiare l’intramontabile torroncino Renzelli prodotto da oltre un secolo, con mandorle e nocciole, ricoperto di zucchero. Da Milano a Cosenza, Virail consiglia il treno, durata 7h 13 min
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A Torre del Lago la prima opera con robot Spettacolo per il Festival internazionale della robotica di Pisa

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TORRE DEL LAGO (LUCCA)- Per la prima volta la robotica e l'opera lirica si fondono e danno vita alla 'Robot opera', dove cantanti lirici e un robot umanoide, Face (sviluppato al centro di ricerca 'Enrico Piaggio' dell'Università di Pisa) si dividono la scena, conquistando il pubblico del teatro Puccini di Torre del Lago (Lucca).
    Lo spettacolo è andato in scena ieri sera nell'ambito del Festival internazionale della robotica, in corso di svolgimento a Pisa fino al 3 ottobre. Ed è stato un doppio debutto: quello di Face e quello di 'Dr. Streben', la prima robot opera rappresentata al mondo su musiche di Girolamo Deraco che ha portato in scena un'opera da camera per soprano, tenore, baritono, robot ed ensemble. Lo spettacolo è stato il frutto dell'alleanza tra Festival della robotica, diretto da Franco Mosca, Fondazione Pucciniano e Cluster, associazione di compositori e musicisti contemporanei lucchesi, diretta da Girolamo Deraco, con Vincenzo Reale che ha curato il libretto.
   
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MODENA Piazza Roma Sabato 03 e Domenica 04 Novembre 2018 Parva Naturalia - Fiera del Biologico Il Trionfo delle Aziende Agricole Biologiche

Parva Naturalia, festeggia l’eccellenza italiana, sostenendo l’agricoltura biologica e biodinamica e tutte quelle rarita’ di prodotti oramai dimenticati.

La festa si svolge sabato 3 e 4 novembre 2018, a Modena, in piazza Roma, dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di entrambe le giornate.

Al via la sesta edizione di Parva Naturalia , festa delle colture biologiche, tipiche e dimenticate che si svolgerà a Modena nella suggestiva cornice della rinnovata Piazza Roma (sotto lo sguardo fiero del patriota Ciro Menotti). 
Dall’alba al tramonto 150 tra aziende agricole, vivaisti e artigiani scrupolosamente selezionati, proporranno i loro prodotti biologici ai visitatori che potranno e vorranno perdersi fra mostre di piante e fiori rari, laboratori di ceramica , falegnameria, liuteria e degustazione di prodotti agroalimentari. 

Da “mastro Geppetto” che intaglia pinocchi di legno, alle acciughe e la ventresca biologiche sott’olio della Sicilia; dai succhi di mele antiche ai manufatti di feltro e via via fino alle piante erbacee perenni e rare un viaggio fra sapori e profumi da scoprire e ritrovare. Insomma ancora una volta Modena si sveglierà come capitale del biologico certificato. 
Promossa grazie al patrocinio della regione Emilia Romagna e del comune di Modena, PARVA NATURALIA vuole essere anche una manifestazione che intende porre attenzione all’agricoltura famigliare , modello di azienda molto diffuso in italia che negli ultimi anni ha avuto delle interpretazioni sublimi per capacità di innovazione e qualità di prodotti. 
OVVIAMENTE L’INGRESSO E’ LIBERO E GRATUITO.
Per maggiori informazioni scrivere a: info@salviamoilbiologico.com

Agricoltori, piccoli produttori ma anche artigiani e vivaisti, metteranno in mostra i loro saperi antichi ed i prodotti della terra e delle loro mani. Innanzitutto si insedieranno in piazza Grande che con la Cattedrale, capolavoro mondiale del Romanico e la Torre campanaria Ghirlandina è stata dichiarata nel 1997 dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità; poi saranno presenti in piazza Torre, sulla quale si affaccia il bellissimo campanile e al cui centro è posta la statua del poeta modenese Alessandro Tassoni (1565-1635), autore del poema eroicomico La secchia rapita, sulle vicende della guerra trecentesca con Bologna. Infine, saranno in piazza XX Settembre, vivace anticamera di piazza Grande, da cui si può accedere alla ‘galleria del pane’ del mercato coperto Albinelli, esempio di architettura in stile liberty, dove trovare le specialità della famosa cucina tipica modenese.

Parva Naturalia presenterà, anche una selezione di piante antiche, che un tempo popolavano le nostre campagne e i giardini, salvate dalla passione dei vivaisti e dei collezionisti.

Protagonisti in egual misura saranno l'artigianato tradizionale e di qualità, mentre il programma sarà arricchito da diverse iniziative per bambini e ragazzi.
fonte

I paradisi del surf, le dieci migliori spiagge

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BIARRITZ - Da quest’anno il governatore della California Jerry Brown ha dichiarato il surf “sport nazionale di Stato”, ufficializzando così la filosofia di migliaia di giovani che vivono il mare cavalcando le onde su una tavola. Nato sulle coste hawaiane negli anni Venti, il surf ha raggiunto l’apice del successo in California negli anni Cinquanta e Sessanta. Cantato da band famose come i Beach Boys e immortalato in film indimenticabili come “Un mercoledì da leoni” e “Point Break”, il surf è amato e praticato da generazioni di sportivi. Tornei, festival e campionati in giro per il mondo l’hanno reso uno sport popolare e diffuso ma solo nel 2020, per la prima volta nella storia, diventerà una disciplina olimpica.
D’altronde la West Coast è un vero paradiso per i surfisti di tutto il mondo: ogni anno, migliaia di appassionati si riversano lungo la costa che si affaccia sul Pacifico per prendere le onde e fare acrobazie. “Nessuno sport può rappresentare meglio il sogno californiano - ha dichiarato dopo la firma della legge il deputato Al Muratsuchi, promotore e appassionato di surf – inteso come la continua ricerca di opportunità di vivere in armonia con la natura”.
Ma la California non è la sola a regalare onde alte e potenti da sfidare: ovunque nel mondo si può volteggiare tra i cavalloni su tavole colorate e dai materiali sempre più tecnologici. Ecco dieci località per chi ama surfare e per chi, semplicemente, è alla ricerca di spiagge uniche al mondo dove osservare i volteggi sportivi dei campioni del surf e immergersi nel loro stile di vita tra pullmini e truck stipati di attrezzatura nautica, tavole conficcate nella sabbia e capanni attrezzati con mute e calzari.
Pismo Beach, California - E’ una delle tante spiagge della contea di San Luis Obisbo, nel cuore della California, a metà strada tra San Francisco e Los Angeles. La spiaggia di Pismo è una gigantesca distesa di sabbia bianca dell’omonima cittadina affacciata sull’oceano e caratterizzata da onde spettacolari, che richiamano surfisti da tutto il mondo. Ogni mese ospita festival e manifestazioni legate al surf.
Snapper Rocks, Australia - L’Australia offre alcune delle migliori spiagge per chi pratica il surf; tra queste la bellissima Gold Coast, sulla costa del Queensland, conosciuta anche con il nome di “Surfers Paradise”, offre 70 chilometri di spiaggia dorata e alcuni dei più famosi point break, i luoghi dove si rompe l’onda: The Spit, Main Beach, Narrowneck, Palm Beach e Mermaid. Sul lato nord di Point Danger, all’estremità meridionale di Rainbow Bay, c’è Snapper Rocks, una lunghissima lingua di spiaggia dorata con uno sperone roccioso che i surfisti chiamano “Superbank”, un luogo perfetto per adrenalinici salti con la tavola.
Honolua Bay, Hawaii - I surfisti amano molto Honolua Bay, sull’isola di Maui, la seconda più grande delle Hawaii, perché qui le onde sono sempre ottime e, soprattutto d’inverno, sono garantiti gli “swell”, le mareggiate. La spiaggia sorge nella zona nord-occidentale dell’isola e spesso regala emozionanti avvistamenti di balene. E’ senza dubbio il luogo migliore e più famoso dove praticare surf, soprattutto per chi è già esperto.
El Cotillo, Canarie - E’ una delle località più famose di Fuerteventura, l’isola del vento e del surf dell’arcipelago spagnolo delle Canarie. Sulle spiagge bianchissime e selvagge di El Cotillo, a nord-ovest dell’isola, le onde sono incredibilmente potenti e il suo point break è tra i migliori d’Europa, adatto ai veri esperti della tavola. Playa del Castillo, del Ajibe, playa de la Cueva e del Aguila sono le spiagge più belle, frequentate dagli amanti del surf.
Sorake Beach, Sumatra - Nel sud dell’isola di Sumatra, in Indonesia, la spiaggia di Sorake è una vera leggenda per i surfisti di tutto il mondo, rapiti dalla potenza delle onde e dalla bellezza naturale che circonda la spiaggia. Dalla primavera all’autunno inoltrato il mare regala onde perfette e uno dei migliori point break destri, cioè un luogo dove l’onda rompe progressivamente attorno a un punto e consente di surfare solo dalla parte destra. Anche qui la spiaggia è consigliata agli sportivi più esperti.
Peniche, Portogallo - Il tranquillo borgo di pescatori di Peniche, situato sulla costa atlantica a nord di Lisbona, è una delle mete europee preferite dai surfisti. In particolare la spiaggia di Supertubos, a sud del porto, è la più frequentata perché regala onde di ogni altezza e di ogni potenza, perfette per praticare il “tubing”, cioè la possibilità di surfare all’interno della galleria formata dall’onda.
Playa Dominical, Costa Rica - E’ la mecca centroamericana del surf: la lunga spiaggia sabbiosa del piccolo villaggio Dominical, nella provincia meridionale di Puntarenas, in Costa Rica, è famosa in tutto il mondo per le sue altissime onde e per la fitta vegetazione che la circonda. Le temperature calde tutto l’anno rendono Dominical il luogo ideale per i surfisti più esperti, che spesso campeggiano in spiaggia in attesa dell’onda perfetta.
Jeffreys Bay, Sudafrica - Da giugno ad agosto la spettacolare località sudafricana, a un’ora d’auto da Port Elizabeth, garantisce onde gigantesche; qui il vento costante gonfia il mare alla perfezione e rende la baia uno dei luoghi più amati dai surfisti che accorrono da tutto il mondo per riuscire a compiere cavalcate lunghe fino a 300 metri. La località è un susseguirsi di scuole e di surf camp per sportivi di ogni livello e capacità; la baia, infatti, è suddivisa in vari sezioni per surfisti di ogni livello: Kitchen Windows, Magna Tubes, Boneyards e Supertubes.
Siargao Island, Filippine - E’ adatta soltanto ai surfisti più esperti Siargao Island, isolotto a forma di lacrima a est dell’arcipelago delle Filippine. Qui, su spiagge ricoperte da vegetazione e intervallate da rocce e spuntoni, onde impetuose si schiantano su una barriera corallina poco profonda, quindi, spesso pericolosa. È un luogo poco turistico, circondato da molte isole inesplorate e da spiagge mozzafiato, frequentate soprattutto dagli amanti più avventurosi della tavola.
Biarritz, Francia - E’ la storica località europea dove fare surf, nonostante le temperature sempre piuttosto fredde: affacciata sulla costa basca a sud-ovest della Francia, l’elegante cittadina di Biarritz offre spiagge grandi e sabbiose che regalano onde lunghe e alte, perfette per ogni tipo di pratica di surf. Simbolo di Biarritz è la Rocher de la Vierge, uno scoglio che affiora dal mare e sulla cui cima c’è una statua della Vergine Maria e da dove si gode un’ampia veduta della baia di Biscay.
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È Ossana il borgo più green d'Italia




OSSANA - Cielo stellato, energie pulite, turismo responsabile, raccolta differenziata, agricoltura biologica, comunicazione originale. Un traguardo particolarmente significativo per Ossana, paese di appena 844 abitanti: il comune dell'alta Val di Sole (Trento) è stato premiato come "borgo più green d'Italia" dalla rivista di turismo Weekend Premium.
    Sei le peculiarità che hanno portato la giuria a scegliere proprio il borgo dell'Alta Val di Sole tra le centinaia in gara.
    Ossana è l'unico Comune italiano ad aver ricevuto la certificazione di "Cielo più bello d'Italia" nel 2017 da parte dell'associazione Astronomitaly, che riunisce gli appassionati di osservazioni di stelle e pianeti. Di peso anche l'importante investimento nelle energie rinnovabili - tre centrali idroelettriche generano più energia di quella necessaria al consumo locale - la raccolta differenziata (che raggiunge il 73% dei rifiuti prodotti) e dalle attività agricole sostenibili.
    Inoltre 50% delle aziende agricole sono biologiche. Importante nel giudizio, infine, l'attività di comunicazione che Ossana sta portando avanti per differenziarsi dal resto dell'offerta turistica mainstream. (ANSA).

VisitItaly Travel Trade Market: l'Italia al centro del mondo a Lugano 2-3 Novembre 2018

Nel 2015 per presentare la novità dei video immersivi di Facebook, Mark Zuckerberg scelse per la dimostrazione live l’Italia. Le immagini di “Wow, Italy is so beautiful!”catturarono gli occhi di tutto il mondo che, in diretta o in differita, rimasero incollati a scorci di Venezia, Roma e Riomaggiore, nelle Cinque Terre.

La scelta dell’Italia da parte di Zuckerberg non è stata certo un caso, a sottolineare, ancora una volta l’implicito sillogismo turismo=bellezza=Italia che è ancorato, a ragione, nell’immaginario dei viaggiatori di tutto il mondo. È a questi milioni di viaggiatori che VisitItaly, tra le più importanti agenzie di marketing turistico, da oltre 15 anni, racconta ogni aspetto dell’Italia.

Con l’obiettivo di mettere l’Italia al centro del mondo, per rispondere ai desideri di ogni viaggiatore che, da tutte le latitudini, sogna almeno una volta di vistare il Belpaese, che è nato VisitItaly Travel Trade Market.

VisitItaly Travel Trade Market è l’evento trade unicamente dedicato al mercato italiano. Protagonista tutta l’offerta turistica del Belpaese che, in due giornate di scambio e puro business, entra in contatto con hosted buyer internazionali, provenienti, in particolare dai mercati più interessati alla Destinazione Italia. Ma non solo, presenti anche molti trade visitor svizzeri einternazionali che completano la domanda turistica.

VisitItaly Travel Trade Market nasce e si sviluppa, dunque, come il marketplace del turismo italiano B2B in cui trovare i migliori professionisti del settore: dall’offerta ricettiva, espressa sotto tutte le sue forme e potenzialità (grandi catene alberghiere, boutique hotel, agriturismi, bed and breakfast, alberghi diffusi,dimore storiche, wine resort, campeggi…) e tipologie (rinomate località balneari e montane, borghi sconosciuti al turismo di massa, percorsi enogastronomici, mecche dello shopping, città d’arte, destinazioni benessere…), ai più selezionati buyer, decision maker ed esperti pronti a scoprire il meglio dell’Italia e raccontarlo al mondo.

VisitItaly Travel Trade Market è ospitato all’interno del Salone delle Vacanze, la grande manifestazione turistica della Svizzera Italiana, inserita nel circuito delle più importanti fiere europee di settore, con oltre 11.000 famiglie visitatrici in media all’anno, che solo per le vacanze muovono un fatturato di oltre 50 milioni di CHF/EUR).

Da vent’anni specializzata nella creazione di eventi trade in tutta Europa, come Meet Germany a Monaco di Baviera, Meet Netherlands ad Amsterdam, Meeting Italy a Lugano e l’International Workshop, in collaborazione con il Salone delle Vacanze di Lugano (2016), nonché partner dal 2007 di Meeting Luxury – International Luxury Travel Exhibition di Lugano (2018), VisitItaly ha messo tutto il suo know-how per creare un evento concreto, elegante, bello e proficuo per tutti i partecipanti che non potranno che confermare “Wow, Italy is so beautiful!”

Va dove ti porta l'Inconscio. 4 viaggi dettati dai sogni

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 Il 25 settembre è stata la giornata mondiale dei sogni e cosa c'è di meglio per ripartire alla grande per il nuovo anno che un bel viaggio dettato dal nostro inconscio. Ecco i consigli di Sloways:
Sognare di camminare nei boschi - Sognare di camminare in un bosco ha un significato molto profondo e dalle diverse interpretazioni. Se la vegetazione è molto fitta stai affrontando un periodo impegnativo, denso di sensazioni che ostacolano la tua serenità. Nel caso di un bosco più ampio e spazioso esprimi invece il bisogno di prenderti un momento per te stesso, verso la spensieratezza, alla ricerca della tua tranquillità.
L’incantevole paesaggio lungo la via di Francesco tra Città di Castello ed Assisi è un percorso immerso nella pace ed il silenzio dei luoghi di culto, il verde dei boschi e dei vigneti umbri, la preghiera dei frati francescani.
Sognare di camminare nei prati - Sognare di camminare in un prato simboleggia il bisogno di controllo, l'avere sempre ben salde le redini della tua vita ma allo stesso tempo la necessità di un momento di quiete.
Una distesa di grano o un prato immerso nel verde in un sogno trasmettono quindi la tranquillità che insegue il tuo inconscio. Scopri le verdi colline e le strade bianche lungo la Via Francigena da Siena a Viterbo, un autentico sogno ad occhi aperti sui paesaggi da cartolina toscana, di incredibile bellezza alla vista, di elevata riflessione e spiritualità durante il cammino.
Sognare di camminare in salita - La salita è considerata nell’immaginario collettivo come un percorso simbolico alla conquista della cima, di ciò che sta in alto, ma per il quale è necessario impegno e sacrificio. Se hai sognato di camminare in salita significa quindi che senti la tua vita dirigersi verso l’alto, ma sei allo stesso tempo consapevole del duro lavoro che ti viene richiesto.
Il massiccio montuoso delle Madonie in Sicilia è un esempio ideale perché racchiude l’interpretazione di una salita verso la vetta che premia l’impegno con un panorama mozzafiato sui borghi arroccati, la macchia mediterranea a l’imponente Etna nel suo silente riposo.
Sognare di camminare sul mare - Sognare di camminare sul mare riflette il tuo essere, il modo in cui la tua personalità affronta le vicende della vita gestendo l’equilibrio tra la tua parte inconscia, il tuo istinto ed il tuo conscio.
Le condizioni del mare sono lo specchio del periodo che stai vivendo, così che un mare calmo e sereno rappresenta un periodo di stabilità, una quiete spirituale. Viceversa, un mare agitato riflette un periodo brusco, inquieto. Un cammino sulla costa Atlantica lungo la Rota Vicentina in Algarve è l’occasione ideale di avere uno sguardo sull’oceano di emozioni che provi, le scogliere su cui è scolpito il tuo carattere, i cespugli d’erica lungo i sentieri della tua anima.
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A Giornata nazionale borghi autentici si celebrano cibo e vino

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Cibo e vino: orgoglio di comunità” è il tema scelto per la terza Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia che si svolgerà il 30 settembre 2018, una festa diffusa su tutto il territorio nazionale e che vede la partecipazione di circa 60 piccoli e medi comuni aderenti all'Associazione Borghi Autentici d'Italia.
La manifestazione, giunta quest'anno alla sua terza edizione, è promossa dall'Associazione Borghi Autentici d’Italia e si avvale dei Patrocini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di ANCI, Legambiente, AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), Cittadinanzattiva, Associazione Comuni Virtuosi, Associazione Europea delle Vie Francigene, Alleanza per la mobilità dolce (A.MO.DO) e del sostegno di Banca Popolare Etica.
Dalla Liguria alla Sicilia, i comuni che partecipano all’evento racconteranno la storia dei loro sapori, quelli più autentici, prodotti con le materie prime locali, da sempre coltivate e seguite con esperienza, divenuti parte integrante di una tradizione legata alla propria terra.
Molte le iniziative proposte, tra street food, show cooking, mercatini autentici a km 0, convegni, mostre fotografiche ed eventi di carattere antropologico e storico pensati per la valorizzazione di tradizioni enogastronomiche e vinicole. Tra queste citiamo San Vincenzo Valle Roveto (AQ) in Abruzzo, in cui si potrà assistere e partecipare ad una vera e propria Vendemmia …. in piazza! E poi Impastando con le “nonne di San Vincenzo Vecchio” che prepareranno la pasta in piazza, coinvolgendo il pubblico a cimentarsi in quest’arte antica ma ancora viva; i due appuntamenti termineranno poi con Il pranzo in comune. Sempre in Abruzzo, a Fallo (CH), si terrà lo show cooking degli Chef Domenico Di Paolo e Giulio Di Gironimo, che si cimenteranno nella preparazione di dolci tipici della tradizione abruzzese.
A Modigliana (FC) in Emilia Romagna, si terrà un laboratorio dedicato ai più piccoli, che avranno l’occasione di imparare a tirare la sfoglia e preparare la pasta (tagliatelle o cappelletti) che potranno portare a casa e cucinare. In Campania, a Postiglione (SA), il Sindaco inviterà i 12 sindaci del territorio dei Monti Alburni (Parco del Cilento) a cimentarsi in una sessione collettiva di show cooking. Ciascun sindaco sarà impegnato a preparare un piatto tipico del proprio Comune, utilizzando esclusivamente prodotti locali. In Calabria, a Roseto Capo Spulico (CS) si terrà una rievocazione degli antichi giochi medievali con De gustibus, una giornata dedicata alla degustazione e alla riscoperta di pietanze della tradizione gastronomica locale.
A Saluzzo (CN), in Piemonte, la Capitale del Marchesato, il 30 settembre coincide con AUTUN A LA VILLA, la seconda edizione della mostra mercato dei prodotti tipici autoctoni del territorio del Monviso e delle Valli Occitane, con visite ai musei cittadini a ingresso ridotto e un Tour guidato dedicato alla cultura enogastronomica diffusa. Sono in programma inoltre, convegni e laboratori didattici, sempre dedicati al tema del cibo, e ideati per sensibilizzare i giovani sullo spreco alimentare e sulla valorizzazione della biodiversità.

Lorenzo Lotto star alla National Gallery

mostra Lorenzo Lotto National Gallery © ANSA

NATIONAL GALLERY (LONDRA)-Il simbolismo, l'immediatezza espressiva e la profondità psicologica nei volti di uomini, donne e bambini, a restituire sulla tela tutto lo spirito di un'epoca: arriva alla National Gallery di Londra dal 5 novembre al 10 febbraio la mostra "Lorenzo Lotto Portraits", che rende omaggio per la prima volta a uno dei più grandi ritrattisti del Rinascimento italiano.Nel percorso espositivo (a ingresso gratuito) sono molti i capolavori di Lotto, tra cui anche Il vescovo Bernardo De' Rossi proveniente dal Museo di Capodimonte a Napoli e la monumentale pala d'altare L'elemosina di Sant'Antonino di Firenze dalla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, nei quali il pittore attraverso il genere del ritratto riesce a raccontare la storia e il ruolo nella società dei suoi soggetti. Seguendo un ordine cronologico, la mostra presenta al pubblico i primi ritratti realizzati dell'artista, per poi approfondire i momenti salienti della sua carriera a Bergamo e Venezia, fino ai dipinti degli ultimi anni
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Art Nouveau, 80 opere di Mucha a Bologna




PALAZZO PALLAVICINI (BOLOGNA)  - Ottanta opere, di cui 27 esposte per la prima volta in Italia, per una retrospettiva sull'opera di Alphonse Mucha, tra i più grandi interpreti dell'Art Nouveau.
    La mostra è ospitata dal 29/9 al 20/1 a Bologna, nelle sale settecentesche di Palazzo Pallavicini, che nel 1770 accolse l'esibizione dell'allora quattordicenne fanciullo prodigio Wolfgang Amadeus Mozart.
    Organizzata in collaborazione con Mucha Foundation e con la curatela di Tomoko Sato, l'esposizione pone uno sguardo inedito sull'opera dell'artista ceco (1860-1939), uno dei più celebrati ed influenti artisti della Parigi fin-de-siècle. Conosciuto per le sue grafiche, come i cartelloni teatrali realizzati per l'attrice 'superstar' Sarah Bernhardt, e le immagini pubblicitarie con donne eleganti ed attraenti, Mucha creò uno stile ben definito, 'le style Mucha', caratterizzato da composizioni armoniose, forme sinuose, riferimenti alla natura e colori pacati, che divenne sinonimo dell'emergente stile decorativo del periodo, l'Art Nouveau. Il percorso espositivo esamina gli aspetti teorici delle sue opere, soprattutto il concetto di bellezza, principio centrale della sua arte.
    La mostra include alcuni tra i suoi più iconici lavori, poster e cartelloni del periodo parigino e getta uno sguardo al linguaggio artistico con cui espresse il suo nazionalismo una volta ritornato nella sua patria, negli ultimi anni di vita.
    L'esposizione si compone di tre sezioni tematiche (Donne-Icone e Muse, Le Style Mucha-Un linguaggio visivo, Bellezza-Il potere dell'ispirazione) e si apre con 'Gismonda', il primo vero manifesto disegnato per Sarah Bernhardt, trasformata in una dea bizantina. Il poster ricevette apprezzamenti immediati non appena apparve sui cartelloni di Parigi, l'1 gennaio 1895, e il suo successo portò a Mucha anche numerose commissioni per disegnare manifesti pubblicitari.
    Negli ultimi lavori, invece, il suo stile si era evoluto nell'arte della creazione del messaggio: le opere in mostra in questa sezione includono studi per la decorazione dell'allora nuovo Municipio di Praga, così come il manifesto per la mostra 'Epopea Slava', tenuta a Praga e Brno nel decimo anniversario della nascita della Cecoslovacchia.

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