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Expo Internazionale di Reggio Emilia e Modena 2012 - Crufts 2013 qualification: un’incredibile esposizione internazionale di cani delle principali razze canine



La Fiera di Reggio Emilia ospita un’incredibile esposizione internazionale di cani delle principali razze canine. All’interno dei padiglioni della Fiera si radunano centinaia di esemplari per un evento oramai consolidato, promosso dal Gruppo Cinofilo Reggiano.

Settori Merceologici
Cane da lupo cecoslovacco; cane da pastore di Brie; cane da pastore Scozzese a pelo lungo; alano; dobermann; dogo argentino; dogue de bordeaux; rottweiler; pinscher; zwergpinscher; shar pei; american staffordshire terrier ; basenji; spitz wolfspitz; bassethound; weimaraner; labrador retriever;
barboni; levriero afgano.

Categorie d'Interesse
Pubblico e operatori del settore

Organizzazione
TRATTO
Via J.B. Tito, 11/c – 42123 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 381591 – fax +39 0522 015353
in collaborazione con Gruppo Cinofilo Reggiano


fonte: abcfiere.com 
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per soggiornare durante la Mostra Internazionale Canina Reggio Emilia

Via Danubio 7 | 42100 Reggio Emilia (RE) | Tel +39 0522 517917 | Fax +39 0522 517922 | Email | 


Mostra Canina Reggio Emilia
23-25 MARZO 2012 56 ° MOSTRA INTERNAZIONALE CANINA Fiera REGGIO EMILIA
Tariffe Hotel Remilia, strategicamente posizionato a 500 m dall'Uscita Autostradale e a poche centinaia di metri dalla Fiera di Reggio Emilia per:

MOSTRA INTERNAZIONALE CANINA REGGIO EMILIA

€ 75,00 Singola - € 82,00 Doppia Uso Singola - € 89,00 Doppia o Matrimoniale
Quotazioni al giorno per camera, comprensive di pernottamento e prima colazione. Sono inclusi:
  • Servizio SUPERIOR (Accappatoio e Ciabattine)
  • Ricca prima colazione con Buffet dolce salato, ampio angolo dedicato ai prodotti biologici, fitness e per celiaci.
  • Garage riservato GRATUITO

IV° EDIZIONE DI MEDITERRANEAN LUXURY CLUB: A Roma dal 26 al 28 marzo 2012 Il club delle eccellenze mediterranee

A Roma dal 26 al 28 marzo 2012
Il club delle eccellenze mediterranee torna nella Capitale
al Parco dei Principi Grand Hotel & Spa
mediterranean luxury club
È ormai prossimo l’appuntamento con Mediterranean Luxury Club, quest’anno alla sua quarta edizione: l’unico evento italiano b2b dedicato al luxury travel dell’area mediterranea sarà in scena, da lunedì 26 a mercoledì 28 marzo, nell’esclusiva cornice del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma.

LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2012: mercoledì 27 giugno 2012 - domenica 22 luglio 2012

Verbania vola verso il Festival LetterAltura 2012 e lo fa con gli incontri letterari della rassegna "Caffè in Vetta" che si sono tenuti mercoledì 7, 14 e si svolgeranno anche il  28 marzo alle ore 21 presso la sede della sezione CAI di Intra, in Vicolo del Moretto, 7.

L'ultimo appuntamento, mercoledì 28 marzo, vedrà invece la presenza di Teresio Valsesia per la presentazione del libro “Monte Rosa. Regina delle Alpi”. Anche in questo caso, la montagna è qualcosa di più di una meta geografica.
Le serate sono organizzate in collaborazione con gli editori locali Alberti e Tararà, il Club Alpino Italiano e il Comune di Verbania.
a cura di Redazione

Lago Maggiore Letteraltura 2012: A Verbania dal 28 giugno 2012

A Verbania dal 28 giugno al 1˚ luglio e nei weekend di Luglio in Valle Antigorio, sul Lago d'Orta e a Macugnaga 
L' interesse per la montagna, il territorio in cui viviamo, oltre che per il viaggio e l'avventura, ha animato un gruppo di persone appassionate e volenterose, che, fondando l'Associazione Culturale LETTERALTURA, si sono prefisse di coniugare questi  temi con un Festival di Letteratura.
L’iniziativa nasce dalle seguenti considerazioni:· Il territorio della Provincia di Verbania è prevalentemente montano. Alle sue montagne si sono ispirati importanti scrittori. L’editoria locale è in prevalenza editoria di montagna;
· La Provincia ha una inestimabile ricchezza paesaggistica nei suoi laghi e nelle sue montagne;
· Le iniziative di rilievo internazionale che si tengono nel territorio (Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Editoria & Giardini a Verbania) sono incentrate sul Lago;
· Se si escludono iniziative a carattere prevalentemente locale non esiste in Italia un festival dedicato alla letteratura di montagna;
· Con l’esclusione delle due citate, le iniziative che hanno luogo sul territorio si rivolgono ad un pubblico locale e non riescono ad attrarre pubblico al di fuori dell’area.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono dunque:· La promozione del territoriodel Verbano Cusio Ossola, con particolare attenzione alle aree meno vocate turisticamente;
· La promozione delle buone letture;
· Attenzione verso la montagna come priorità dell'umanità.
Asse portante dell’evento è il coinvolgimento del territorio, con il nucleo della manifestazione a Verbania per quattro giorni nell'ultimo week end di giugno, seguito da altri eventi nei primi tre week end di luglio nelle Valli dell'Ossola, del Lago d'Orta e del Verbano a rotazione.


 fonte: letteraltura.it

- segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it
cel. 3207505116)

E Guccini apre il suo vero repertorio


Una volta al cinema pioveva. Lo testimonia Francesco Guccini. Succedeva negli anni 50 del secolo scorso, quando la televisione non era ancora nata o muoveva i primi passi, e anche negli anni 60. Poi, a metà dei 70, cominciarono a sparire le sale di terza visione, e di seconda. Lo stesso accadde a quelle degli oratori, dove da decenni con sollecitudine accorta i preti mescolavano film e acqua santa a maggior gloria di Dio. Fu allora che al cinema smise di piovere. Dal bianco incerto degli schermi scomparve lo scintillio magico, lo scrosciar di gocce luminose che il tempo e l'uso ricavavano con perizia e inventiva dalla pellicola, convincendo generazioni intere che «l'effetto pioggia facesse parte della complessità del l'arte cinematografica».
D'altra parte, molto altro andò perduto in quell'Italia ancora cinematografica, ma ormai avviata a un futuro televisivo. Già negli anni 50, per esempio, cominciarono tempi grami per i preti. Non si trattava degli stessi che dietro il proiettore vigilavano sulla salute delle anime, e che contro il demonio – e contro le pellicole, già malconce per conto loro – volgevano la santa crudeltà delle forbici. Si trattava piuttosto d'un trabiccolo di legno a forma d'uovo. «Stecche ricurve lo foggiavano – ricorda Guccini, nato nel 1940 –, e al centro, nella parte inferiore, aveva un ripiano foderato di latta». Lì, sulla latta, veniva appoggiato uno scaldino pieno di cenere e braci. Il tutto era messo nel letto, sotto le coperte, prima di coricarsi nelle gelide notti d'inverno. Da dove venisse il nome dell'ingegnoso marchingegno non è certo. In ogni caso, l'etimo popolare voleva (e ancora vuole) che derivasse dalla sua abitudine evidente di infilarsi in tutti i letti.
Eran tempi così, diretti e non proprio politically correct. A confermarlo basta aggiungere il testo d'un motivetto allora parecchio in voga, di cui ai giorni nostri ancor vive in alcuni un'ombra di ricordo. Lo si canticchiava volentieri tra giovinastri, con aperto sprezzo d'una ipotetica signora âgée: «Ammazza la vecchia... col flit». E subito altri giovinastri ribadivano e rincaravano: «E se non muore... col gas». Oggi risulterebbe di difficile comprensione: non perché del flit s'è smarrita la memoria, ma perché lo stesso aggettivo «vecchio» è finito tra le cose perdute, sostituito con sollievo generale dal meno increscioso «grande». A parziale conforto dei più sensibili, e con l'aiuto della sapienza linguistica di Guccini, si può aggiungere che «in certi dialetti emiliani per "vecchia" ha da intendersi uno scarafaggio (vecia)». Resta impregiudicata ogni diversa congettura extraemiliana.
Molto altro si trova fra le pagine di questo documentato Dizionario delle cose perdute. Per esempio, il chewingum riciclato: quello che in anni meno abbienti dei nostri a un certo punto della masticazione si addolciva con lo zucchero, per rinnovarne la soddisfazione. E quando la fatica o la decenza volevano che si smettesse di lavorar di mascelle, invece di sputarlo lo si avvoltolava nel fazzoletto in attesa di tempi migliori. I più spicci lo infilavano direttamente in tasca, o lo appiccicavano sotto le sedie o sotto i banchi. E c'è poi anche la maglia di lana, tra i cimeli dimenticati di mezzo secolo fa. Non quella confezionata, ma quella fatta in casa, grossolana e funesta. Il suo parente stretto, ancor più funesto, era il costume da bagno, anch'esso di lana. Quando si usciva dall'acqua, non c'era scampo: s'allungava ben sotto il cavallo e metteva in rilievo quel che avrebbe dovuto nascondere. Lo portavano tutti, dai bambini agli adulti. Ma il look sui secondi era più tragico.
Tra le poche soddisfazioni dell'epoca, c'era comunque il fatto che la televisione era timida e incerta. O almeno non era invadente e cinica come sarebbe poi diventata. A voler essere ottimisti, e ingenuamente certi che il passato sia sempre meglio del presente, si può aggiungere che ancora giravano per le piazze i cantastorie. L'immagine è poetica: «Arrivavano anche da soli, ma più spesso in due: il cantastorie vero e proprio e la spalla... Mettevano il banchetto con la loro roba (o addirittura un piccolo palco), e cominciavano a fare "treppo", cioè a cercare di radunare gente attorno, suonando un qualche strumento». E poi raccontavano, appunto: di poveri emigranti e di giovani spose traditrici, o di madri indegne che avevano ucciso teneri figlioletti e poi se li eran mangiati... Prendevano spunto da fattacci di cronaca nera, e ci ricamavano su. E magari si lamentavano che di "bei delitti" non ce ne fossero sempre. Insomma, né più né meno di quel che oggi fanno i talk show più seguiti.
Conviene allora lasciar perdere i cantastorie e tornare con il ricordo dentro un cinema di terza visione, con il sonoro che ogni tanto va «in un curioso effetto eco-strascinamento voce, e trac!, si rompe la pellicola». Se oggi la pellicola non si rompe più, comunque resta uguale la cosa più importante. Ce la indica Guccini, nonostante tutta la sua nostalgia: «Il cinema è qualcosa che si muove quando viene proiettato sullo schermo». In ogni caso, tutt'altra cosa dalla televisione. Che piova o che non piova.

ilsole24ore.com

Francesco Guccini, 
Dizionario  delle cose perdute
Mondadori, Milano, pagg. 142, € 10,00

Si svolgerà dal 14 al 22 aprile nella Mostra d'Oltremare di Napoli la 43ma edizione del Nauticsud, il Salone del turismo nautico

Nautica: dal 14 al 22 aprile la 43ma edizione del Nauticsud
"Con il contributo della Camera di Commercio ed in collaborazione con la Mostra d'Oltremare una concreta opportunità di crescita per il settore della nautica - affermano in una nota gli organizzatori della manifestazione - una boccata di ossigeno per gli asfittici imprenditori del settore che nemmeno le associazioni di categoria sia nazionali che locali hanno potuto imprimere".
"Nella nuova formula 'open air' - si sottolinea ancora - Nauticsud con il mite clima primaverile del capoluogo, si prepara ad accogliere nei nove giorni di esposizioni delle eccellenze della cantieristica campana valorizzata in un contesto di brand internazionali, oltre 250.000 appassionati di turismo nautico censiti e fidelizzati nelle passate edizioni ed invitati gratuitamente grazie al contributo di uno sponsor di motori marini". In vetrina oltre 200 tra imbarcazioni e gommoni da 3 a 15 metri. Sabato 14 aprile si svolgerà la conferenza inaugurale alle 10,30 alla Sala Italia del Teatro Mediterraneo; si terrà un confronto sul tema Grandi eventi un'opportunità del territorio. Sarà presentato uno studio commissionato allo studio The European House-Ambrosetti sull'impatto economico e sociale che il turismo nautico ha sul territorio del capoluogo campano.
Domenica 15 aprile alle 11,45 sarà presentato un incontro sulla meteorologia dalla società Navimeteo; venerdì 19 un gruppo di avvocati marittimisti, invece, illustrerà alla stampa le normative europee sulle regole per il rinnovo delle concessioni demaniali. Nelle piscine della Mostra d'Oltremare saranno invitati i circoli velici per iniziare i giovani alla disciplina sportiva. "Insomma in tempi di crisi per le produzioni industriali - conclude la nota degli organizzatori - la voglia di mare tiene tutti uniti al Salone del turismo nautico". (ANSA).