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LetterAltura 2015 Nona edizione Verbania: 25 - 28 giugno 2015

LetterAltura 2015

Nona edizione 

Per soggiornare

 

Verbania: 25 - 28 giugno 2015
E nelle valli e nei parchi a luglio
Ameno 4 luglio 2015
Parco Besozzi Benioli, Verbania 5 luglio 2015

Premeno 11 luglio 2015
Alpe Colle 12 luglio 2015
Vogogna 12 luglio 2015
Una nona edizione alla quale non mancare, quella di Lago Maggiore LetterAltura 2015: 50 eventi, tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, workshop, 3 mostre e 4 proiezioni non stop e più di 70 ospiti nazionali e internazionali per riportare l’attenzione sulla montagna priorità globale dell’umanità, unica fonte d’acqua che possa garantire un futuro florido alle nuove generazioni.
Saranno con noi: gli scrittori Carmine Abate, Paolo Brovelli, Arno Camenisch, Alberto Cavaglion, William Dalrymple, Marco Albino Ferrari, Marcello Fois, Tiziano Fratus, Loredana Lipperini, Sandra Petrignani, Davide Vanotti, i disegnatori e illustratori Giancarlo Ascari, Matteo Gubellini, Matteo Pericoli, Pia Valentinis, le musiche di Orchestra da Tre Soldi, il Teatro di Vo.di.Sca., gli alpinisti e sportivi Bruno Brunod, Marco Camandona, Michele Comi, Roberta Longo, Simone Moro, Nicola Noé, Isabel Suppé, Anna Torretta, gli architetti Alessandro Andreolli, Chiara Maria Bertoli, Giorgio Campolongo, Massimo Chizzola, Paolo De Benedittis, Glenda Flaim, Matteo Marega, Rossella Menegazzo, Antonio Perazzi, Marco Piccolroaz, Alberto Winterle, i giornalisti Marco Berchi, Enrico Bianda, Marco Casa, Roberto Escobar, Gianfranco Fabi, Daniela Fornaciarini, Christian Gilardi, Roberto Mantovani, Enrico Martinet, Raffaele Masto, Angelo Miotto, Marco Pastonesi, Roberto Perrone, Laura Piazzi, Domenico Quirico, Damiano Realini, Giuseppe Rovera, Marco Trovato, l’antropologo Annibale Salsa, l'antropologo e scrittore Marc Augé, gli esperti di letteratura per l’infanzia Pino Boero e Agata Diakoviez, i meteorologi Luca Mercalli e Fosco Spinedi, i documentaristi Paolo Aleotti, Pietro Bagnara, Mario Casella, Francesco Lillo, Marco Ribetti, gli artisti Andrea Caretto, Marco Jaccond e Raffaella Spagna, il fotoreporter Bruno Zanzottera.
La formula resta invariata: dagli incontri del mattino allo spettacolo della tarda sera il pubblico potrà incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere, riflettere e insieme divertirsi.
IL RITORNO.
Per il 2015 si è scelto un unico grande tema: Il Ritorno, declinato in tutte le sue più varie accezioni, seguendo il fil rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura. Il ritorno non è però solo guardare al passato, ma è uno slancio verso il futuro: si guarda indietro per andare avanti e sondare modi nuovi di vivere, di lavorare, di rapportarsi con gli altri.
SPAZIO AI BIMBI! LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest'anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire da un’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati ai giardini e al pipistrello (animale simbolo del Festival 2015).
Lago Maggiore LetterAltura 2015: un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso insieme a grandi personaggi della cultura internazionale.

tratto da http://www.letteraltura.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it
cell. 3207505116

Lago Maggiore Letteraltura 2015 Inaugurazione percorso “Cammino tra natura e spiritualità”


Primo tratto: Sacro Monte Calvario (Domodossola), Boschetto (Villadossola)


LetterAltura partecipa domenica 10 maggio alla gita del CAI dal Sacro Monte Calvario di Domodossola alla località Boschetto di Villadossola

Un percorso che, attraverso le Vie Storiche, collega Domodossola con Saas Fee, unendo in particolare  la “Via delle cappelle” di Saas Fee con il sito UNESCO del Sacro Monte Calvario.
Il percorso rappresenta una sorta di immersione tra storia, arte e natura: l'arte di antichi borghi e complessi monumentali come quello del Calvario; la storia di Giulio Gualio, il grande scultore della fine del 1600 che ha arricchito oratori e chiese dell’Ossola e della Valle di Saas; le testimonianze antiche e recenti di religioni diverse - cristiana, buddista e induista -, che si immergono in una natura ricca e varia, che va dai 280 metri di Domodossola ai 3200 metri del Passo di Saas, per giungere al cospetto dei 4000 metri del Mischabel della Valle di Saas.

Programma
Un cammino semplice, senza particolari dislivelli, fatto con lentezza: durante il percorso ci saranno alcune soste con momenti di canto, musica e letture che aiuteranno a osservare meglio quello che sta attorno.
  
Ritrovo: ore 8,45 al Sacro Monte Calvario
Partenza: ore 9,00 Visita dei giardini interni del Sacro Monte, dove si esibirà la Scola Canto Gregoriano del Calvario, intermezzata da letture preparate in collaborazione con Danila Tassinari. Al termine della visita colazione offerta dal S.M.Calvario a cura delle donne in costume di Vagna. Ad Anzuno concerto della Filarmonica di Villadossola, con brani alternati a letture a cura di Danila Tassinari.
A Tappia concerto d’organo alternato a letture di Danila Tassinari dedicate alle opere scultoree del 1600 di Giulio Gualio.
Pranzo: ore 12,45, a Tappia. Pranzo preparato dal CAI (con fornitura del materiale e del vino offerti dal Comune di Antrona, a cura dell’azienda vinicola di Tappia).
A Sogno lo storico Felino Sarazzi (Vilarte) illustrerà il Museo della Vita Contadina.
A Varchignoli, con la musica soffusa di flauti della Filarmonica di Villadossola visita a uno dei siti megalitici.
A Casa dei Conti esibizione del cantautore di menestrelli Ernesto Grossetti.
Al Circolo del Boschetto bicchierata finale e visita dell’Ostello e del Museo delle Origini.
Arrivo alla località Boschetto: ore 17,00 (gli autisti saranno trasferiti al Calvario per recuperare il proprio mezzo, mentre gli altri partecipanti si intratterranno al Circolo per una bicchierata finale).

Organizzatori:
Sacro Monte Calvario, Comune di Antrona, Club Alpino Italiano, Ente di Gestione delle Aree protette dell’Ossola – Parco Valle Antrona, Accompagnatori Naturalistici della Valle Antrona, LetterAltura, Comune di Domodossola, Comune di Villadossola 
in http://www.letteraltura.it/

Verbania Lago Maggiore LetterAltura 2014 – Il programma

Ottava Edizione 
Verbania: 26 – 29 giugno 2014
 
Domodossola, Alla scoperta dell’Ossola attraverso i musei: 5 - 6 luglio 2014
 
Lago d’Orta (Ameno e Miasino), Un lago di scrittori e poeti: 13 luglio 2014
 
per soggiornare a Verbania

Albergo Belvedere Pallanza 

(media Partner) srl Viale Magnolie 6 28922 Verbania Pallanza








Un’ottava edizione alla quale non mancare, quella di Lago Maggiore LetterAltura 2014: 55 eventi, tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, e più di 60 ospiti nazionali e internazionali per riportare l’attenzione sulla montagna priorità globale dell’umanità, unica fonte d’acqua che possa garantire un futuro florido alle nuove generazioni. 

Saranno con noi, tra gli altri: gli scrittori Marco Aime, Marco Armiero, Silvia Avallone, Enrico Camanni, Chiara Carminati, Giuseppe Festa, Amilca Ismael, Davide Longo, Laura Pariani, Noëlle Revaz, i fumettisti e illustratori Ugo Bertotti, Paolo Cossi e Alessandro Sanna, le musiche di Giovani Musicisti Ossolani, Barabàn, Stefano Seghedoni, gli alpinisti Manolo, Nives Meroi, Franco Perlotto e Araceli Segarra, gli architetti Nicola Baserga, Hervé Dessimoz, Roberto Dini, Luca Gibello, Antonio Ingegneri, Erica Ribetti, il Sottosegretario agli Esteri Mario Giro, i giornalisti Riccardo Barlaam, Pietro Crivellaro, Daniela De Rosa, Marina Gersony, Roberto Mantovani, Jean-Léonard Touadi, gli scienziati Martin Beniston, Marco Bersanelli, Silvio Garattini.

La formula resta invariata: dagli incontri del mattino allo spettacolo della tarda sera il pubblico potrà incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere, riflettere e insieme divertirsi. I PERCORSI TEMATICI. Alpinismo, Rifugi e Architettura alpina, La pecora, Il fumetto/reportage, Destinazione Africa: viaggio verso il futuro e Le vette della scienza: questi i percorsi tematici che, seguendo il fil rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura, hanno guidato l’ideazione di alcuni fra gli appuntamenti di LetterAltura 2014. SPAZIO AI BIMBI! LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Anche quest'anno è stata dedicata ai bambini un’attenzione particolare. I più piccoli potranno infatti divertirsi grazie a particolari iniziative pensate per loro, a partire da un’inaugurazione espressamente ideata per bambini, incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori scientifici e dedicati alla pecora e una notte al museo. Lago Maggiore LetterAltura 2014: un’occasione per scoprire un territorio meraviglioso insieme a grandi personaggi della cultura internazionale.

fonte: letteraltura.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it

L'appuntamento: Al festival «LetterAltura» un mese d'incontri e spettacoli

Comincerà il 28 giugno e proseguirà fino al 22 luglio la sesta edizione di «Lago Maggiore LetterAltura». Tra Verbania, la Valle Antigorio, il lago d' Orta e Macugnaga si svolgono 55 eventi: incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi, con più di 60 ospiti nazionali e internazionali per riportare l'attenzione sulla montagna. Tra gli ospiti di quest'anno ci saranno: Luis Sepúlveda, Paolo Rumiz, Pino Cacucci, Cristiano Cavina, Andrea Molesini, Marco Revelli, Pap Khouma, Laura Pariani, Marco Paolini, il gruppo musicale Têtes de Bois, gli alpinisti Ermanno Salvaterra e Maurizio Giordani, l'astrofisica Margherita Hack, i registi Krzysztof Zanussi e Michele Trentini, il fotografo Hilaire Dumoulin, l'antropologo Giovanni Kezich.
fonte: corriere.it

per soggiornare a Verbania:

Hotel Pallanza 4-star Hotel

Viale Magnolie 8, 28922 Verbania
http://www.pallanzahotels.com/
tel. +39 0323 503202
fax +39 0323 505194
Media Partner Turismo Culturale 2012

7 Giugno 2012 09:36
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it

Da Luis Sepulveda a Margherita Hack, da Paolo Rumiz a Pino Cacucci, da Marco Paolini a Krzysztof Zanussi grandi personaggi si incontrano sul Lago Maggiore e nelle valli ossolane per parlare di letteratura di montagna, viaggio e avventura

LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2012

VERBANIA 28 GIUGNO – 1 LUGLIO
VALLE ANTIGORIO (Baceno e Crodo) 7 – 8 LUGLIO
LAGO D’ORTA (Ameno e Miasino) 14 – 15 LUGLIO
MACUGNAGA 20 – 22 LUGLIO


Da Luis Sepulveda a Margherita Hack, da Paolo Rumiz a Pino Cacucci, da Marco Paolini a Krzysztof Zanussi grandi personaggi si incontrano sul Lago Maggiore e nelle valli ossolane per parlare di letteratura di montagna, viaggio e avventura.

Tanti gli appuntamenti del 2012 dedicati al viaggio, nelle sue forme più svariate.
Apertura del festival con i racconti dello scrittore-viaggiatore triestino Paolo Rumiz in dialogo con Daniela Fornaciarini.
L’astrofisica Margherita Hack, con il giornalista sportivo Claudio Gregori, svelerà la sua vita in bicicletta, lo scrittore inglese Christian Wolmar, in dialogo con il giornalista Carlo Fèola, ci parlerà di come la ferrovia ha cambiato il mondo, Eddy Cattaneo, in dialogo con la giornalista Lara Gusatto, racconterà il suo giro del mondo “ecologico”, senza mai prendere aerei, lo scrittore Pino Cacucci ci parlerà dell’America Latina e della “sua” Puerto Escondido con il giornalista Luca Crovi, la guida escursionistica ambientale Renato Bavagnoli, con il giornalista web Luca Lorenzini, racconterà la sua Via Alpina, tre mesi da solo sull’arco alpino, da Trieste a Montecarlo.
Luis Sepulveda chiuderà il festival a Verbania parlando della Patagonia e dei popoli del Sud del mondo.

Ecco gli appuntamenti giorno per giorno

Venerdì 29 giugno ore 16.30 a Verbania, Chiostro dell’Hotel Il Chiostro
Lo sguardo umile e profondo di un viaggiatore indispensabile
Paolo Rumiz dialoga con Daniela Fornaciarini
L’amore per la scrittura e i viaggi, la scoperta di mondi sconosciuti, storie mai raccontate, l’incontro con grandi saggi e gente comune. Un itinerario complesso, dalle Alpi svizzere al Salento, da Vienna al Mar Nero, dalle montagne al Danubio, e poi ancora l’Appennino, Gerusalemme, Istanbul: l’eterno viaggiatore Paolo Rumiz si racconta.

Sabato 30 giugno ore 12.15 a Verbania, Chiostro dell’Hotel Il Chiostro
In bilico su due ruote
Margherita Hack dialoga con Claudio Gregori
Tutti in sella con la più grande astrofisica italiana di tutti i tempi per ripercorrere la sua vita al ritmo di dolci o sfrenate pedalate. Dall’infanzia fiorentina ai banchi di scuola, dall’università alle leggi razziali, dalla lunga carriera lavorativa alla partecipazione politica. E in mezzo a tutto, una passione costante: quella per le due ruote.

Sabato 30 giugno ore 16.30 a Verbania, Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro
Ferro e oro: la ferrovia ha cambiato il mondo
Christian Wolmar dialoga con Carlo Fèola
La storia mondiale delle ferrovie come non è mai stata raccontata. Un’avventura fatta di coraggio, sacrificio, tecnologia e conquista, immaginandoci il giorno in cui per mancanza di petrolio saliremo tutti in treno, che rispetto ad auto o aerei ha anche il vantaggio di inquinare meno. Dalle locomotive a carbone dell’Ottocento ai moderni TGV, un excursus che è anche la storia dell’umanità.

Sabato 30 giugno ore 17.45 a Verbania, Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro
Se l’unico limite è il mondo
Eddy Cattaneo dialoga con Lara Gusatto
“Perché si parte? Forse per riempire una mappa vuota, o per perdersi, o forse solo per giocare in un prato più grande. Non lo so. So solo che questa volta non mi voglio dare nessun limite”. Un diario scritto on the road sul tentativo di realizzare un sogno: fare il giro del mondo via terra senza prendere aerei. Un viaggio pulito, lento e circolare vissuto come un’avventura d’altri tempi.

Domenica 1 luglio ore 12.15 a Verbania, Chiostro dell’Hotel Il Chiostro
L’eterno viandante si ferma a LetterAltura
Pino Cacucci dialoga con Luca Crovi
Dal Messico di Puerto Escondido alla penisola di Baja California il diario di un viaggio che dura da una vita, le leggende e le storie di pirati e avventurieri, gesuiti e missioni abbandonate, indios e viaggiatori perduti, tra sterminate distese di cactus, baie d’incanto e i paesaggi lunari delle saline. Ne parlano lo scrittore Pino Cacucci e il giornalista Luca Crovi.

Domenica 1 luglio ore 15.00 a Verbania, Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro
La Via alpina: diario di un’impresa
Renato Bavagnoli dialoga con Luca Lorenzini
161 tappe, 8 Paesi, 44 frontiere nazionali, 3.000 km. L’infaticabile cammino lungo tutto l’arco Alpino da Trieste a Montecarlo di Renato Bavagnoli. Un viaggio reale e interiore, alla scoperta dell’altro e soprattutto di sé. Il protagonista, secondo italiano ad aver compiuto l’impresa, ne parla con il giornalista Luca Lorenzini.

Domenica 1 luglio ore 18.00 a Verbania, Chiostro dell’Hotel Il Chiostro
Patagonia. La grande storia del Sud del mondo
Luis Sepùlveda dialoga con Lella Costa
Muoversi nella steppa patagonica, "dove si sta tra la terra e il cielo", armati solo di una Moleskine e di una Leica a caccia di storie da ultima frontiera. Il diario di viaggio di Luis Sepùlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita.

fonte: letteraltura.it
per soggiornare a Verbania:

Il Chiostro Hotel si trova nel centro storico di Verbania, cittadina che si affaccia sulle sponde occidentali del Lago Maggiore, in un territorio dominato dalla bellezza del Lago e delle Alpi che lo sovrastano.
Il Chiostro Hotel *** 
• Via Fratelli Cervi 14 
• 28921 Verbania (VB)
Tel.: +39 0323 404077
• Fax +39 0323 401231
Media Partner Turismo Culturale 2012
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it
cell. 3207505116

Caffè letterari – Libri in giardino a Verbania

Il programma dei caffè letterari di aprile ha in calendario tre serate dedicate a fiori e frutti rari.

Mercoledì 4 aprile Riccardo Milan, esperto di cultura materiale, presenterà il suo libro Le erbe e i frutti: le ricette. In primo luogo un ricettario: circa 50 ricette accomunate dal fatto di avere come ingrediente principale un frutto raro o una verdura insolita, spontanea, non più usata. È un modo di riscoprire e riutilizzare profumi e sapori del passato, coltivando anche la passione per la biodiversità. Le ricette sono di facile realizzazione e rielaborate dall'autore.

Mercoledì 11 aprile vedrà la presentazione del libro L'orto della Bibbia. Anche in questo caso si tratta di un percorso di riscoperta di frutti e ortaggi antichi, tutti con un richiamo al testo sacro. Circa 130 piante citate nella Bibbia e che sono coltivate attualmente nell'Orto di Esaù di Miasino, sul lago d'Orta, grazie ad un progetto sostenuto dalla Comuità Europea. Il libro sarà presentato con proiezione di immagini dagli autori Fabrizio Morea e Marilena Roversi Flury.

Mercoledì 18 aprile la serata sarà dedicata invece a uno dei fiori simbolo del Lago Maggiore, la camelia, con il libro Antiche Camelie, presentato dall'autore Gianbattista Bertolazzi e pubblicato da Alberti Libraio Editore. Anche questo volume, come i due precedenti, segue il fil rouge della riscoperta e conservazione di numerosissime specie e varietà antiche.
Le serate si svolgono in Biblioteca a Verbania, con inizio alle ore 21 e ad ingresso gratuito.

Per informazioni visita il sito www.bibliotecheVCO.it

letteraltura.it

LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2012: mercoledì 27 giugno 2012 - domenica 22 luglio 2012

Verbania vola verso il Festival LetterAltura 2012 e lo fa con gli incontri letterari della rassegna "Caffè in Vetta" che si sono tenuti mercoledì 7, 14 e si svolgeranno anche il  28 marzo alle ore 21 presso la sede della sezione CAI di Intra, in Vicolo del Moretto, 7.

L'ultimo appuntamento, mercoledì 28 marzo, vedrà invece la presenza di Teresio Valsesia per la presentazione del libro “Monte Rosa. Regina delle Alpi”. Anche in questo caso, la montagna è qualcosa di più di una meta geografica.
Le serate sono organizzate in collaborazione con gli editori locali Alberti e Tararà, il Club Alpino Italiano e il Comune di Verbania.
a cura di Redazione

Lago Maggiore Letteraltura 2012: A Verbania dal 28 giugno 2012

A Verbania dal 28 giugno al 1˚ luglio e nei weekend di Luglio in Valle Antigorio, sul Lago d'Orta e a Macugnaga 
L' interesse per la montagna, il territorio in cui viviamo, oltre che per il viaggio e l'avventura, ha animato un gruppo di persone appassionate e volenterose, che, fondando l'Associazione Culturale LETTERALTURA, si sono prefisse di coniugare questi  temi con un Festival di Letteratura.
L’iniziativa nasce dalle seguenti considerazioni:· Il territorio della Provincia di Verbania è prevalentemente montano. Alle sue montagne si sono ispirati importanti scrittori. L’editoria locale è in prevalenza editoria di montagna;
· La Provincia ha una inestimabile ricchezza paesaggistica nei suoi laghi e nelle sue montagne;
· Le iniziative di rilievo internazionale che si tengono nel territorio (Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Editoria & Giardini a Verbania) sono incentrate sul Lago;
· Se si escludono iniziative a carattere prevalentemente locale non esiste in Italia un festival dedicato alla letteratura di montagna;
· Con l’esclusione delle due citate, le iniziative che hanno luogo sul territorio si rivolgono ad un pubblico locale e non riescono ad attrarre pubblico al di fuori dell’area.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono dunque:· La promozione del territoriodel Verbano Cusio Ossola, con particolare attenzione alle aree meno vocate turisticamente;
· La promozione delle buone letture;
· Attenzione verso la montagna come priorità dell'umanità.
Asse portante dell’evento è il coinvolgimento del territorio, con il nucleo della manifestazione a Verbania per quattro giorni nell'ultimo week end di giugno, seguito da altri eventi nei primi tre week end di luglio nelle Valli dell'Ossola, del Lago d'Orta e del Verbano a rotazione.


 fonte: letteraltura.it

- segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@simail.it
cel. 3207505116)

Verbania. In 16mila a Letteraltura: l'evento seguito da "Turismo Culturale"


La scorsa settimana dal 23 Giugno fino al 27 Giugno 2010 la redazione di "Turismo Culturale" diretta dal Dr. Serrone ha seguito, segnalandoli nelle pagine web del sito e dei blog alcuni eventi di Lago maggiore LetterAltura suggerendo anche i libri legati agli eventi con la possibilità di visualizzare online i libri stessi (ndr)

Chiusa la parte verbanese del festival: incremento di presenze del 23 per cento. Nei prossimi fine settimana appuntamenti sul Mottarone, in Cannobina e all'Alpe Veglia.

DAL COMUNICATO STAMPA DI LETTERALTURA

Come di consueto, sono stati i bambini a chiudere, ieri sera alle 20, in piazza San Vittore, la prima parte della quarta edizione di LetterAltura, festival della letteratura di montagna, viaggio e avventura. Quest’anno lo spettacolo conclusivo è stato realizzato dalla scuola elementare di Ramate.
Aspettando i weekend nelle valli, che dal prossimo 3 luglio vedranno il pubblico muoversi dalla città per andare a seguire gli incontri con gli autori e le escursioni a Stresa e Mottarone (3/4 luglio), a Cannobio e in Valle Cannobina (10/11 luglio) e a Varzo e Alpe Veglia (17/18 luglio), è importante fare un primo parziale bilancio della manifestazione.

Poco più di 16mila le presenza complessive al festival (+23% rispetto al 2009); 120 i volontari che hanno preso parte all'organizzazione; 152 gli ospiti tra autori, relatori e artisti, notevole l'aumento degli spettatori da fuori provincia, anche da località lontane.

Da segnalare la grande partecipazione agli incontri con gli autori, tutti affollatissimi da un pubblico attento e partecipe. La presenza di grandi nomi quali Mauro Corona, Erri De Luca, Stefano Benni, Angela Terzani, Gad Lerner, ha trainato anche gli ascolti di protagonisti meno famosi ma altrettanto interessanti.
Anche gli eventi musicali sono stati seguiti con grande partecipazione, in particolare il concerto all’arena con Gian Maria Testa e Erri De Luca.
Così commenta Giovanni Margaroli, presidente dell’Associazione che organizza LetterAltura: «Gli obiettivi del Festival sono tre: promuovere il nostro territorio attraverso un’offerta culturale di alto livello; allargare i temi di riflessione sulla montagna e sul suo futuro e infine avvicinare il pubblico alle buone letture. Possiamo dire senza dubbio di averli raggiunti tutti e tre. Soprattutto la promozione del territorio, che è testimoniata dalla grande attenzione dei media e dalla consistente presenza di spettatori da fuori provincia. E’ stato un enorme lavoro, che ha richiesto una grande disponibilità e generosità da parte dei volontari. Ma si tratta di una fatica premiata dal successo della manifestazione. Andiamo avanti nella convinzione, sempre più ferma, di rendere un servizio alla nostra terra anche in questi momenti di grande difficoltà per il lavoro.»


LetterAltura non è ancora finita, anzi comincia sabato prossimo la sua parte più significativa nelle meravigliose valli della nostra provincia.
Appuntamento quindi a Stresa e Mottarone il 3 e 4 di luglio, a Cannobio e in Valle Cannobina il 10 e 11 luglio, il 17 e 18 luglio a Varzo e all’Alpe Veglia.

(fonte: verbanianews.it)

Scrittori: a LetterAltura Pahor rilancia appello per libertà Matvejevic

Verbania, 27 giu. (Adnkronos) - Riparte da Verbania, dal Festival LetterAltura, la campagna degli intellettuali italiani a sostegno di Predrag Matvejevic. In questi giorni, infatti, l'intellettuale croato (nato a Mostar nel 1932) e' trattenuto dalle autorita' di Zagabria dopo che e' divenuta esecutiva la sentenza della Corte di Cassazione croata che ha confermato la sua condanna a quattro mesi, per avere scritto sei anni fa una denuncia serrata, un j'accuse che gli frutto' diverse querele per diffamazione, contro "le responsabilita' degli intellettuali nazionalisti (in Serbia, Croazia e Bosnia) che hanno aiutato i 'signori della guerra' a infiammare i conflitti".

Oggi, a Verbania, Boris Pahor, il grande scrittore triestino autore di 'Necropoli', ha voluto con forza risvegliare l'attenzione intorno al caso dello scrittore croato, e si e' esposto oltre ogni diplomazia perche' sia rimosso immediatamente ogni ostacolo alla liberta' personale di Predrag Matvejevic: "Oggi che solo l'amnistia del Presidente della Repubblica croata puo' Liberare Matvejevic da una condanna ingiusta, da LetterAltura lancio un invito a firmare l'appello di solidarieta', stima e appoggio per la sua causa", ha detto Pahor.

"Per come lo conosco -ha aggiunto- Predrag Matvejevic e' un uomo che ha sempre preso la parte della verita', della democrazia. Trovo preoccupante quanto sta accadendo e non solo perche' conosco personalmente Matvejevic. E' preoccupante che oggi un tribunale lo condanni per una sua idea, per una sua opinione sulla politica del suo Paese. Significa che non si e' voltato pagina rispetto al regime, quando era il Partito che decideva e imponeva cosa si doveva pensare. E' il colmo che la Croazia, che vuole entrare in Europa, abbia giudici che condannano la maniera di pensare, come accadeva ai tempi di Tito e del regime comunista".
Tutti gli autori presenti, lo staff e l'organizzazione del Festival hanno da subito accettato di sottoscrivere l'appello rilanciato da Pahor, di cui sono illustri firmatari, tra gli altri, anche Claudio Magris, Tahar Ben Jelloun, Erri De Luca, Dacia Maraini e, da oggi, Gad Lerner anch'egli ospite di LetterAltura a Verbania

Gli Italiani alla scoperta del Grande Nord: Brevini ne parla a LetterAltura

La sfinge dei ghiacci. Gli italiani alla scoperta del grande Nord
Autore Brevini Franco
Prezzo € 34,00

Pur essendo un paese notoriamente di santi, poeti e navigatori, pochi sanno che l'Italia ha dato i natali a numerosi viaggiatori boreali. Franco Brevini, professore di letteratura italiana all'Università di Bergamo e giornalista che collabora con il Corriere della Sera e Panorama, ha deciso di raccontare le avventure di molti di loro per sottrarle all'oblio che immeritatamente le ha inghiottite.
Qualche mese fa ha dato alle stampe per i tipi di Hoepli La sfinge dei ghiacci (prendendo a prestito il titolo da Jules Verne), un'antologia di testi di viaggiatori italiani che a partire dal Trecento si sono spinti sempre più a nord, fino a raggiungere il Polo. Ma non è soltanto una raccolta di documenti: è il tentativo di un nuovo approccio al Nord, a questo mondo ancora in gran parte sconosciuto per i connazionali. Brevini ci è arrivato un po' per caso e poi si è sorpreso sempre di più nel constatare il ruolo di apripista che hanno giocato molti Italiani. Dalle sue ricerche è uscita un'immagine inedita di viaggiatori boreali, degna di essere il fondamento di una nuova consapevolezza e base di un rinnovato spirito di identità nazionale.
Polemicamente l'autore ha fatto notare che il cinema nazionale snobba da sempre l'enorme materiale di vicende epiche (e tragiche) che hanno visto come protagonisti viaggiatori italiani, tanto che il film su Nobile e il dramma della sua Tenda Rossa è stato prodotto dai Russi.
Ma perché si andava a Nord? Il motivo, ha spiegato Brevini, era lo stesso per il quale Cristoforo Colombo aveva spinto le sue caravelle a Occidente, ovvero tentare di raggiungere l'Oriente attraverso una nuova via. Il premio in palio erano le preziosissime spezie, di cui gli Arabi detenevano il monopolio della commercializzazione. Gli Europei volevano a tutti i costi saltare questi costosi intermediari e arrivare direttamente alle fonti di produzione.
I viaggi alla ricerca di passaggi a nord-ovest e nord-est furono tra le imprese più inutili, dispensiose e tragiche dell'intera storia dell'umanità. Portarono però come conseguenza un notevole accrescimento di conoscenze sulle regioni boreali che non erano in realtà le mete di questi viaggi, almeno finché non iniziò una nuova epoca, quella dei viaggi come avventure gratuite, motivate solo da interessi di natura scientifica e non di carattere commerciale. Ai mercanti seguirono poi gli antropologi, tra cui va menzionato almeno il monzese Mantegazza, fondatore dell'antropologia italiana. Anche in questo campo gli Italiani si distinsero e le loro imprese meriterebbero di essere ricordate nelle aule delle scuole.
Brevini ha sottolineato a questo punto un aspetto sorprendente: lo sfruttamento dei luoghi dell'estremo nord è stato molto precoce, precedendo addirittura il raggiungimento del Polo Nord. Il turismo, è il caso di dire, ha incalzato e spinto i viaggi d'esplorazione. La sfinge dei ghiacci è dunque il racconto di un viaggio durato sette secoli, le cui motivazioni sono cambiate radicalmente nel corso del tempo. E se il suo percorso è stato lastricato di disgrazie, non sono però mancati episodi quasi comici. Nobile, per esempio, dovette ricorrere a un espediente "imbarazzante" per orientarsi nel suo viaggio verso il Polo. Non potendo contare sulla strumentazione di bordo che si era già rivelata inaffidabile, non trovò niente di meglio che seguire il percorso della ferrovia per sapere dove si trovasse: quando dall'alto individuava una stazione, scendeva dal dirigibile per capire in che paese fosse finito.
Nel video qui sotto Brevini parla dei fratelli Zeno, precursori involontari delle esplorazioni nel Grande Nord.
Saul Stucchi - alibionline

Descrizione Libro:
Non tutti sanno che gli italiani hanno svolto un ruolo determinante nella corsa verso il Polo Nord. Dal Duca degli Abruzzi a Umberto Nobile, il nostro contributo è stato assolutamente decisivo, sia nello stabilire primati di latitudine insuperati per anni, sia nella conquista vera e propria dei fatidici 90°, compiuta, come pare ormai accertato, non da Peary né da Cook, ma appunto dai generale italiano nei 1926 insieme ad Amundsen a bordo del dirigibile Norge. Prima di loro però, fin dal XIV secolo, altri italiani si erano spinti per ragioni commerciali o per desiderio di scoperta verso queste estreme regioni del pianeta; l'emisfero settentrionale è stato percorso da moltissimi italiani curiosi e avventurosi: agenti segreti del papa, scienziati, viaggiatori, e persine giornalisti come Montanelli e Malaparte.


Sognando terre diverse


Oggi tutti sanno che la terra è un pianeta rotondo, in costante movimento nello spazio. Ma «prima», come se la immaginavano gli uomini la terra? Piatta come un vassoio, rettangolare, a forma di pera, oppure cava? Aprite il libro e imbarcatevi in un viaggio attraverso il tempo e le culture per scoprire, in questo museo delle terre immaginate, una miniera di fantasia e di poesia.

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Sognando terre diverse con Guillaume Duprat
a cura di Alexander Karelin
Venerdì, 25 Giugno 2010

Sognando terre diverse con Guillaume Duprat L’illustratore francese Guillaume Duprat ne ha scoperte tante e le ha disegnate ne “Il libro delle terre immaginate” edito in Italia da L’Ippocampo nel 2009. Certo questo non vuol dire che di terre immaginate non ce ne sono più!

Nel pomeriggio di venerdì, nel parco di Villa Maioni, con l’aiuto linguistico di Katia Rossi, Guillaume Duprate propone ai bambini di Verbania e dintorni di crearne delle altre, anche se tutti i bambini sanno che la terra è una sfera. (Infatti – solo gli adulti sembra che abbiano ancora dubbi su questo).

E lui, che di terre immaginate ha fatto un libro, ha poi raccontato, usando i disegni creati dai ragazzi, come diversi popoli dei cinque continenti immaginassero la terra prima che l’esploratore Ferdinando Magellano compisse il primo viaggio intorno al globo, fornendo la prova definitiva che la terrà altro non è che una sfera – cosa che i filosofi greci ipotizzavano quasi duemila anni prima.

Ci furono i popoli africani che immaginavano la terra come un triangolo o gli aborigeni australiani che la vedevano come un labirinto fatto di corridoi infiniti, percorrendo i quali, il sole e la luna apparivano nel cielo... e allora perché non sognare un’altra terra, anche se si sa che è una sfera?!

letteraltura.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

LetterAltura: un festival di asini

Descrizione libro
Dell'asino spesso si ride e il riderne diventa occasione di derisione. Ma che cosa sappiamo in realtà di questo animale? Ecco un pamphlet incentrato sulla figura dell'asino e sui suoi rapporti con la filosofia e la cultura. C'è un universo per così dire "asinino" che può rivelare molto. L'asinità è, in effetti, uno stereotipo culturale che, affondando nel mito e nella favola, ha ispirato anche molti. Dall'"Asino d'oro" di Apuleio a Nietzsche e fino al Ciuchino di Shrek un'originalissima rassegna su ontologia, metamorfosi, razionalità, sessualità e voce dell'asino. Presentazione di Paolo Cristofolini.

VER­BA­NIA, 25 giu­gno- Asini e fi­lo­so­fi è que­sto il ti­to­lo di un in­te­res­san­te libro di Fran­ce­sca Ri­got­ti (do­cen­te dell'U­ni­ver­si­tà di Lu­ga­no) e Giu­sep­pe Pu­li­na (di­ret­to­re della ri­vi­sta “Mneme Am­men­tos”) edito da In­ter­liea che sarà pre­sen­ta­to sa­ba­to alle ore 17.45, alla Villa Pa­ria­ni di Ver­ba­nia all'in­ter­no della ma­ni­fe­sta­zio­ne “Let­te­rAl­tu­ra” che quest'anno rende o­mag­gio a que­sto pre­zio­so a­ni­ma­le che ha af­fa­sci­na­to fi­lo­so­fi e scrit­to­ri.

La fi­lo­so­fia dell’asino in­te­sa non come la dot­tri­na di pen­sie­ro di tale a­ni­ma­le, ma il tipo di ri­fles­sio­ni che l’asino ha su­sci­ta­to nel fi­lo­so­fo. Dall’Asino d’oro di A­pu­leio a Nie­tzsche, fino al Ciu­chi­no di Shrek. Un’o­ri­gi­na­lis­si­ma ras­se­gna su “on­to­lo­gia, ra­zio­na­li­tà, ses­sua­li­tà e voce dell’asino, cam­pio­ne at­tua­lis­si­mo dell’i­bri­di­smo e gran­de pro­ta­go­ni­sta di me­ta­mor­fo­si”.

Tante e sin­go­la­ri le ri­fles­sio­ni che com­pon­go­no il libro, una tra tante è l' “in­can­to di un ra­glio”:Il verso dell’asino può pro­dur­re in chi l’a­scol­ta un’eco sug­ge­stio­nan­te. Ru­vi­do, pos­sen­te, vi­sce­ra­le, il ra­glio non la­scia in­dif­fe­ren­te. […] Di que­sto fa pa­ro­la il prin­ci­pe Myškin, pro­ta­go­ni­sta de L’i­dio­ta di Do­stoe­v­skij, nel ri­cor­do dei suoi primi gior­ni in Sviz­ze­ra. “Mi ri­cor­do che riu­scii a strap­par­mi a quel­lo stato di tor­po­re una sera a Ba­si­lea, al no­stro in­gres­so in Sviz­ze­ra, quan­do venni sve­glia­to dal ra­glio di un asino sul mer­ca­to della città. Quel ra­glio d’asino mi colpì straor­di­na­ria­men­te, chis­sà per­ché, e mi piac­que mol­tis­si­mo; da quell’i­stan­te, all’im­prov­vi­so, fu come se tutto mi tor­nas­se chia­ro in testa””.

Fa­mo­so è il pa­ra­dos­so dell'asino di Gio­van­ni Bu­ri­da­no lo­gi­co fran­ce­se del XIVV se­co­lo che si oc­cu­pò dell'a­na­li­si della vo­lon­tà umana: un asino che posto tra due cu­mu­li di fieno per­fet­ta­men­te u­gua­li e alla stes­sa di­stan­za non sa sce­glie­re quale i­ni­zia­re a man­gia­re mo­ren­do di fame nell'in­cer­tez­za.

Un’altra in­te­res­san­te con­si­de­ra­zio­ne nasce dall’asino come pro­ta­go­ni­sta di car­toon e film d’a­ni­ma­zio­ne: “Sul gran­de scher­mo l’asino gua­da­gna in si­cu­rez­za e de­ter­mi­na­zio­ne, sino a ra­sen­ta­re qual­che volta la sfron­ta­tez­za. Man­tie­ne sem­pre in sé la dolce gof­fag­gi­ne che anche agli occhi dei bam­bi­ni sa tra­sfor­mar­lo in un a­ma­bi­le qua­dru­pe­de. In real­tà, non è una vera tra­sfor­ma­zio­ne, per­ché l’asino non è un a­ni­ma­le ca­ma­leon­ti­co e op­por­tu­ni­sta. Quasi sem­pre l’asino è il ter­mi­na­le, il punto ad quem di un pro­ces­so in­vo­lu­ti­vo […] l’asino è sem­pre asino, per­ché, per usare le pa­ro­le di Gior­da­no Bruno, è più fa­ci­le “i­na­si­nir­si” che “i­nu­ma­nir­si”, e que­sto vale anche nel fan­ta­sti­can­te mondo dell’a­ni­ma­zio­ne”.

L'al­lean­za tra asini e uo­mi­ni è an­ti­ca: e­qui­ni ad­do­me­sti­ca­ti che en­tra­ro­no nella vita quo­ti­dia­na dei no­stri avi. “L'asino- ha scrit­to Vin­cen­zo Par­di­ni in un ar­ti­co­lo su Tut­to­Li­bri- è l'a­ni­ma­le della pace, il ca­val­lo della guer­ra. Mite, col­la­bo­ra con l'uomo che, non sem­pre, pro­prio per­ché uomo, ne ha ap­prez­za­to le doti. Te­nu­to dalle fa­mi­glie per sod­di­sfa­re le e­si­gen­ze del quo­ti­dia­no in mon­ta­gna por­ta­va le some, in pia­nu­ra trai­na­va il bar­roc­cio o po­te­va es­se­re a­di­bi­to a far gi­ra­re le ma­ci­ne dei mu­li­ni, le­ga­to alla loro stan­ga, il muso ben­da­to, af­fin­ché non ve­des­se.”

Ma c'era anche chi lo usava come ca­val­ca­tu­ra: Gesù Cri­sto entrò a Ge­ru­sa­lem­me a dorso di un asino, Ro­bert Louis Ste­ven­son nel 1878 (per il suo viag­gio nelle Ce­ven­ne) si av­val­se di un'asina di nome Mo­de­sti­ne, Gia­co­mo Puc­ci­ni era so­li­to spo­star­si, per rag­giun­ge­re la sua villa di Chia­tri, a dorso di un asino di Mar­ti­na Fran­ca.

L'Asino è stato og­get­to di culto o mezzo di sa­cri­fi­cio nell'an­ti­chi­tà clas­si­ca o­rien­ta­le ed a­fri­ca­na: l'a­do­ra­zio­ne dell'asino (o­no­la­tria) da parte degli Ebrei nel de­ser­to, nell'an­ti­co E­git­to è l'a­ni­ma­le totem del dio Seth. Nella Roma im­pe­ria­le l’o­no­la­tria fu stru­men­ta­liz­za­ta dai pa­ga­ni come prova ul­te­rio­re di scher­no nei con­fron­ti dei primi Cri­stia­ni e dei Giu­dei. Un asino sarà pre­sen­te nella man­gia­to­ia in cui na­sce­rà Gesù Bam­bi­no.

Tanti anche gli asini della let­te­ra­tu­ra a par­ti­re dall'Asino d'oro di A­pu­leio, per pas­sa­re all'asina Ba­laam dell'An­ti­co Te­sta­men­to, o a Ca­di­chon, l'eroe delle “Me­mo­rie d'un asino” della con­tes­sa di Ségur o il pic­co­lo e dolce Pla­te­ro pro­ta­go­ni­sta del libro del poeta spa­gno­lo Juan Ramon Ji­mé­nez, fino a Bal­tha­zar, l'asino pro­ta­go­ni­sta del film "Au ha­sard Bal­tha­zar" di Ro­bert Bres­son.

Non pos­sia­mo poi di­men­ti­ca­re che l'e­qui­no diede il nome a un fa­mo­so set­ti­ma­na­le sa­ti­ri­co che tra la fine dell’Ot­to­cen­to e la prima guer­ra mon­dia­le con i suoi “ragli” ha cer­ca­to di far male a po­ten­ti e pre­po­ten­ti. Nato nel 1892, pochi mesi dopo la fon­da­zio­ne del PSI, e a lungo e­spres­sio­ne della po­li­ti­ca dei so­cia­li­sti e degli a­nar­chi­ci "L'Asino", fon­da­to da Guido Po­drec­ca e Ga­brie­le Ga­lan­ta­ra, aveva sotto la te­sta­ta una frase che ne spie­ga­va il ti­to­lo: “Come l’asino è il po­po­lo: umile, pa­zien­te, ba­sto­na­to”. Per anni i pun­tua­li ar­ti­co­li di Po­drec­ca e le pun­gen­ti vi­gnet­te di Ga­lan­ta­ra, hanno nar­ra­to fatti e mi­sfat­ti di un’I­ta­liet­ta, non molto di­ver­sa da quel­la dei no­stri tempi.

Già a Car­ta­gi­ne l'asino era usato in forma ca­ri­ca­tu­ra­le. Sin da quei tempi la sua con­si­de­ra­zio­ne spre­gia­ti­va ed of­fen­si­va è ge­ne­ral­men­te en­tra­ta nell'uso di quasi tutti i paesi, par­ti­co­lar­men­te eu­ro­pei. L'uomo, assai di rado ri­co­no­scen­te, l'ha so­ven­te ad­di­ta­to a e­sem­pio di ca­par­bie­tà e i­gno­ran­za di­men­ti­can­do­si che con quell'e­qui­no tanto di­sprez­za­to, con la sua u­mil­tà e ca­par­bie­tà ha con­tri­bui­to a crea­re la no­stra ci­vil­tà.

lo schermo.it

pagina web a cura di Giusppe Serrone

Letteraltura 2010: E gli scrittori tornano in riva al lago

Forse, Annetta, sorvolò anche quei monti e quei laghi, stringendosi nel suo paltò grigio. Correva l'anno 1893, la fanciulla si era appena sposata con un uomo più grande di lei che, come dono di nozze, la issò su una mongolfiera. Non finì benissimo, ma fra le cime e il lago la sua storia fu scritta per finire in un romanzo, così come sulle rive del nostro «lake district», fra Lario e Verbano, torna, con la bella estate, la stagione dei festival che portano la letteratura en plein air. C'era una volta ParoLario (parolario.it), la kermesse targata Como che quest'anno - al via dal 28 agosto - taglia il nastro delle dieci edizioni. A tirale la volata pensano intanto almeno due cugini più giovani, LetterAltura, sul Verbano e il festival letterario di Zelbio sempre sul ramo del lago di Como «non manzoniano». Si comincia da Verbania, teatro fino a domenica dell'apertura della quarta edizione di LetterAltura: proprio Annetta, La sposa dell'aria, ultima fatica letteraria di Marco Albino Ferrari, sarà una delle protagoniste insieme a molte storie e scrittori «d'alta quota». Questa rassegna, con garbo e cura, fa incontrare il mondo, spesso inaccessibile, di crode e vette col profumo della carta stampata. Incontri, spettacoli e laboratori creativi si susseguiranno poi il 3 e 4 luglio a Stresa e Mottarone, per proseguire a Cannobbio il 10 e 11 luglio ed arrivare alla «meta», una settimana più tardi, all'ombra dell'alpe Veglia. La tabella di marcia della giornata è quella, vincente, di sempre: colazione con l'autore, spettacoli, laboratori anche per bimbi e, la sera, ancora a tu per tu con i grandi protagonisti della letteratura di montagna. Fra gli ospiti più attesi una «cordata» di alpinisti e scrittori: Yves Ballu, autore del best seller «Naufragio sul Monte Bianco» e Patrick Gabarrou, moderno «signore» della parete Nord delle Grandes Jorasses, Walter Nones, Cesare Maestri, Katia Lafaille e Stefano Ardito, accanto ad un nutrito gruppo di appassionati di cime e giornalisti fra cui Altan, Mario Calabresi, Luigi Mascheroni, Stefano Benni, Erri De Luca, Gad Lerner, Angela Terzani e Benedetta Tobagi. Oggi tocca, per esempio, a «Montagne d'Europa: i monti Carpazi» con Viorica Nechifor e la proiezione de «Lo specchio» con il regista David Christensen.
A luglio invece tutti a Zelbio, tenace borgo di pietra arroccato sulle pendici dei monti. A 23 km da Como, battuto dallle sferzate del Tivano, portati dal vento e dall'ingegno di Armando Besio, saranno molti gli ospiti attesi al teatro comunale: l'ouverture è affidata, il 2 luglio, a Luca Clerici che parlerà di «Bel paese, il libro che divento un formaggio», alla riscoperta dell'omonima guida naturalistica scritta dall'abate Antonio Stoppani agli inizi del 900 e poi divenuto «logo» della famiglia Galbani. Il 5 agosto si prosegue con un giallista svizzero, Andrea Fazioli, che spiegherà, così come narra nel suo ultimo libro, «Come si rapina una banca svizzera». L'8 agosto protagonista sarà Vittorioi Sgarbi con «Due o tre cose che so di Caravaggio»
(fonte: di Lucia Galli - Il Giornale 25 Giugno 20109

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Descrizione libro:
Torino, 8 ottobre 1893. È un giorno speciale per Anna Demichelis, diciotto anni, bellissima, di umili origini. Annetta si sposa con Giuseppe Charbonnet, grande appassionato di aerostatica, discendente di una facoltosa famiglia francese da tempo stabilitasi nel capoluogo piemontese. Tutta la città è in subbuglio. Lo sposo ha promesso che dopo la cerimonia spiccherà il volo con la sua giovane moglie a bordo dell'aerostato Stella. Il Gazometro di Torino è gremito di gente e le aspettative del pubblico non vengono tradite: al grido di "Viva gli sposi aeronauti!", la Stella si alza in cielo. È un trionfo, ma per l'intraprendente Charbonnet non è abbastanza e per il giorno successivo organizza una nuova spedizione. A bordo, oltre alla moglie, ci sono due fidi collaboratori della sua officina: il signor Botto e Costantino, un giovane segretamente innamorato di Annetta. Il volo si rivela subito difficoltoso e la Stella si schianta contro il ghiacciaio della Bessanese. Fortunatamente la tela dell'aerostato attutisce il colpo e i quattro riescono a salvarsi, ma affrontare il ghiacciaio al buio e senza l'attrezzatura adatta è impossibile. Decidono di accamparsi. L'indomani comincia la discesa. All'improvviso, Charbonnet scivola e precipita in un crepaccio. Quando i superstiti raggiungono il primo centro abitato, danno l'allarme e allertano i soccorsi, che non possono far altro che constatare il decesso di Charbonnet. Comincia così la leggenda degli "sposi dell'aria".


segnalazione a cura di G. Serrone e A. Ruci

La montagna nonostante tutto Walter Nones dialoga con Roberto Mantovani. Venerdì, 25 Giugno 2010 Dalle 15:00 alle 16:00 a Verbania, Casa Ceretti




Walter Nones, alpinista con all'attivo salite importanti sugli ottomila himalayani e sulle alpi, nell'estate del 2008 balzò agli onori della cronaca per essersi trovato in mezzo a una vicenda tragica:



mentre tentava di salire una via nuova sul Nanga Parbat insieme al compagno Simon Kehrer, dovette superare i momenti difficili successivi alla scomparsa fatale, in un crepaccio, del capo spedizione e amico Karl Unterkircher. La vicenda ebbe ampia eco e le polemiche prevalsero sia sulla tragedia sia sulla straordinaria via nuova che, malgrado tutto, i due furono "costretti" a portare a termine, dedicandola all'amico scomparso e scrivendo così una nuova pagina nella storia alpinistica di quel difficile ottomila.

letteraltura.it

È la montagna che chiama. Luglio 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti

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La montagna è qualcosa di speciale per me, è una grande maestra di vita, mi ricorda i limiti di essere umano, mi da grandi emozioni e la forza di affrontare la vita di ogni giorno con passione e serenità. E’ la fonte dei miei sogni delle mie aspirazioni, delle grandi sfide con me stesso, a volte vinte a volte perse, ma che mi fanno sentire sempre vivo e pronto a ricominciare.
Walter Nones - fonte: http://www.walternones.it/


per soggiornare segnalazione Hotel:

Il Chiostro Hotel si trova nel centro storico di Verbania, cittadina che si affaccia sulle sponde occidentali del Lago Maggiore, in un territorio dominato dalla bellezza del Lago e delle Alpi che lo sovrastano.
Il Chiostro Hotel ***
• Via Fratelli Cervi 14
• 28921 Verbania (VB)
Tel.: +39 0323 404077 +39 0323 404077
• Fax +39 0323 401231
• www.chiostrovb.it


a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@simail.it

Le stagioni di Massimo Mila Lezioni d’autore per un grande Maestro Proiezione del filmato Rai Mila e la montagna



L'associazione LetterAltura rende omaggio a Massimo Mila, con un ciclo di lezioni dalla forma inusuale pensate come un momento di approfondimento e riflessione intorno alla produzione letteraria dello scrittore e musicologo torinese. Un’occasione per attraversare, insieme ai relatori ospiti, le vicende delle sue “stagioni”, lasciandosi ispirare da alcuni temi-guida, che serviranno a illuminare l’opera dello scrittore.

L’ALPINISMO – Annibale Salsa

Quando

Venerdì, 25 Giugno 2010
Dalle 11:00 alle 12:00

Dove

Verbania, Il Chiostro (sala Rosmini)

Con la partecipazione di:

Annibale Salsa

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Nato a Torino nel 1910. Studia al Liceo classico torinese D' Azeglio, dove è allievo dell'antifascista Augusto Monti e dove negli stessi anni passano anche Cesare Pavese, Leone Ginzburg e Norberto Bobbio. Da' lezioni di latino a Giulio Einaudi, e lo introduce nella «confraternita» degli ex allievi del D'Azeglio (così la chiama Mila) fra i quali ci sono «Ces» o «Paves» o il «Barone» ovvero Cesare Pavese; «Agenzia Tass» o «il barbuto lion dei Monti Urali», che è Leone Ginzburg, soprannominato così perché nato in Russia; Norberto Bobbio, detto «Bindi», e poi anche Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Ludovico Geymonat; un giovane professore, Franco Antonicelli, e altri. Si laurea in lettere nel 1931 presso l'università di Torino. Ha ventuno anni, il titolo della sua tesi di laurea è Il melodramma di Verdi. Quella tesi, per il diretto interessamento del filosofo napoletano Benedetto Croce, sarà pubblicata due anni più tardi, con quello stesso titolo, dalla casa editrice Laterza di Bari. È la prima pubblicazione che il giovane musicologo dedica a Verdi, compositore su cui, negli anni successivi, ritornerà innumerevoli volte. Anzi, è la prima pubblicazione assoluta di quello che diventerà uno dei maggiori musicologi del secolo. E' anche un provetto alpinista, iscritto al Cai; la sua passione nasce a Coazze, grazie alle spinte della madre e alle prime escursioni sui monti della Valsangone. Nell'ambiente di Torino, matura presto in lui l'opposizione al regime fascista. Viene incarcerato una prima volta nel 1929 per attività antifascista. Aderisce al gruppo torinese di «Giustizia e libertà» e, il 15 maggio del '35, subisce per la seconda volta l'arresto, insieme con i suoi amici Einaudi, Ginzburg, Foa, Antonicelli, Bobbio, Pavese, Carlo Levi e Luigi Salvatorelli. Viene condannato dal Tribunale Speciale a sette anni di reclusione. Nel carcere di Civitavecchia suoi compagni di cella sono Foa, Riccardo Bauer e Ernesto Rossi, Dopo la sua liberazione, avvenuta nel 1940, collabora con Einaudi e la sua casa editrice, dove ha come amici e compagni di lavoro Giaime Pintor, Felice Balbo, Pavese e Ginzburg. Dopo l'armistizio dell'8 settembre '43, si unisce alla Resistenza entrando nel gruppo Giustizia e Libertà di Canavese, ed aderendo in seguito al Partito d'Azione.

Nel dopoguerra, il Conservatorio "G. Verdi" di Torino lo chiama ad insegnare Storia della musica nel 1954 e l' Università gli offre nel 1962 l' insegnamento per incarico che ricoprirà fino al 1975. Collaboratore della casa editrice Einaudi, è critico musicale de "L'Unità" di Torino (1946-67) e del settimanale "L'Espresso" (1955-67), e dal 1967 passa a "La Stampa". Membro dell'Accademia di S. Cecilia dal 1956, svolge anche attività letteraria (traducendo, fra l'altro, opere di Goethe, Schiller, Gotthelf, Hesse, Wiechert, e l'autobiografia di Wagner). Dal 1967 è condirettore della NRMI. Il 26 febbraio 1981 ha un gravissimo incidente automobilistico, nel quale perde la vita la moglie. Nel 1985 riceve il Premio internazionale "Feltrinelli" dell'Accademia dei Lincei. Muore il 26 dicembre del 1988.

OPERE

Il melodramma di Verdi (Bari, 1933; poi in: Verdi, ivi, 1958, e in: L'arte di Verdi, Torino, 1980);
"La Donna serpente" di A. Casella (Milano, 1942);
Cent'anni di musica moderna (ivi, 1944; Torino, 1981);
W. A. Mozart (Torino, 1945; ampliato, Pordenone, 1980; 1985 );
Saggi mozartiani (Milano, 1945);
Breve storia della musica, (ivi, 1946; riveduta e aggiornata, Torino, 1963; 1985 );
L'esperienza musicale e l'estetica (Torino, 1950; 1981 );
Cronache musicali 1955-59 (ivi, 1959);
La giovinezza di Verdi (ivi, 1974);
Maderna musicista europeo (ivi, 1976);
Lettura della Nona Sinfonia (ivi, 1977, 1982 );
Lettura delle "Nozze di Figaro" (ivi, 1979);
Compagno Strawinsky (ivi, 1983);
I costumi della Traviata (Pordenone, 1984);
Otto Concerti per orchestra di G. Petrassi (Milano, s. a., ma 1984);
Terza pagina. 36 articoli (Torino, 1985).

biografia tratta da http://www.storiaxxisecolo.it

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a cura di Giuseppe Serrone
http://turismoculturale.altervista.org

Poesia per LetterAltura 2010

Poesia per LetterAltura 2010

LetterAltura 2010

Musiche, dolci violini,

cammini

ascolto l'eco del lago

un mago

l'aveva inventato

poeti l'avevano cantato

LettarAltura

pittura

di colori

sapori

come tanti bagliori

i rumori

gli umori

cambiati

sogni rinati

tappeti di veli

ostelli

castelli

cervelli

saltano

e volano

chiedono

un dono

il riso

paradiso

le acque tremanti

i pesci parlanti

un'idea

crea

messaggi di profeta

come un poeta

indica amore

il cuore

una sogno strappato

ritrovato

verso l'ascesa

la mano tesa

desidera mete

sfere segrete

crescendo

vedendo

curiosi

furiosi

come le onde

feconde

fiamme

le mamme

voci di frastuono

come un tuono

angelo

il gelo

pietre di lacrime

le rime

angelo di sale

assale

le pene

avviene

ma nel lago

rinasce un mago

e spezza catene

rinasce il bene

(Verbania 23 giugno 2010 - di Giuseppe Serrone)

Lago Maggiore LetterAltura 2010 Settimana di Apertura a Verbania

L’appuntamento con la settimana di apertura dell’edizione 2010 di Lago Maggiore LetterAltura, il festival di letteratura di montagna, viaggio e avventura, è a Verbania dal 23 al 27 giugno 2010. Diversi gli eventi, nel corso delle cinque giornate di festa, che coinvolgeranno gli appassionati di montagna, di libri, avventure ed esplorazioni.

L’inaugurazione ufficiale del festival è a Villa Rusconi Clerici mercoledì 23 giugno alle 17.30, con Michele Gazich in concerto: il violinista bresciano e la sua band allieteranno i presenti con uno spettacolo unico e inedito, costruito attorno alle sonorità della montagna.

Nelle giornate successive, fino al 27 giugno, Verbania sarà in festa dalle 10.00 del mattino fino alle 23.00 di sera con giochi e laboratori creativi rivolti ai bambini, letture ad alta voce, concerti e appuntamenti speciali. Nel Parco di Villa Maioni saranno allestiti un maxi scivolo e Vertical Games per i più piccini, alla Biblioteca Civica Ceretti si alterneranno letture, riflessioni e attività per adulti e bambini, come “Avventura di notte”, in programma giovedì 24 giugno: una divertente nottata alla scoperta della magia dei libri, rigorosamente senza mamma e papà!

Nel corso delle serate, in Piazza San Vittore e all’Arena di Verbania, saranno in scena concerti e spettacoli:

• Giovedì 24 giugno dalle 21.30 in Piazza San Vittore: concerto in onore di De Andrè, a dieci anni dalla sua scomparsa;
• Venerdì 25 giugno dalle 21.30 in Piazza San Vittore: musica e parole per celebrare Massimo Mila nel centenario della nascita;
• Sabato 26 giugno dalle 21.30 all’Arena di Verbania: spettacolo-concerto con parole di Erri De Luca e musica di Gianmaria Testa;
• Domenica 27 giugno dalle 19.00 in Piazza San Vittore: Fargaj - spettacolo teatrale realizzato e interpretato dagli allievi della Scuola Elementare di Casale Corte Cerro.

LetterAltura continua nei weekend di luglio nelle Valli dell’Ossola e del Lago Maggiore.
fonte: discoveryalps.it