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A New York il WiFi è gratis e ovunque

La connessione internet è diventata oggigiorno una delle componenti più importanti della nostra vita, e quante volte sopratutto da turisti, si è costretti a vagare fra pit-stop e pause caffè pur di avere accesso alla wifi delle caffetterie...
Per queste ragione, la città di New York ha avuto l'idea di introdurre per le strade dei piccoli chioschi con un accesso gratuito e super veloce ad internet. Il progetto è un iniziativa LinkNYC, di proprietà in parte di Google, che lancerà 7500 free-to-use hotspot in giro per tutta la città, inoltre il collegamento avrà una velocità venti volte più veloce rispetto a quella tipica della banda larga che è presente in tutta la città. Raggiungendo l'incredibile velocità di un gigabit al secondo.
La città di New York si prepara quindi a lanciare quello che sarà il più grande e veloce sistema comune di wi-fi grazie ad una rete di chioschi pubblici. 
I chioschi link saranno disposti anche di un telefono, uno schermo android e di due schermi digitali 55 pollici, che saranno utilizzati per gli annunci pubblicitari con i quali il progetto finanzierà se stesso. Secondo il Financial Times, l'iniziativa fa parte di un più ampio sforzo da parte di Google che intende rimodellare il mercato delle telecomunicazioni americane, oltretutto questa decisione arriva dopo che è stata installata un fibra superveloce nelle città del Kansas e Austin. L'alta velocità della wifi è un bisogno per le persone che si trovano a New York. Tuttavia non mancano le polemiche, infatti gli altri provider temono di perdere la loro clientela, dal momento che le persone che vivono abbastanza vicino ai chioschi potranno beneficiare della wifi e non dovranno più pagare un abbonamento.
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Bolle a New York, il mio viaggio nella bellezza italiana


Un percorso che parte da Pompei, "perché è il luogo simbolo della grandezza della nostra storia e della necessità di tutelarne la memoria". Roberto Bolle ha presentato così agli americani il libro fotografico Viaggio nella bellezza, con scatti inediti di Fabrizio Ferri e Luciano Romano, che raccoglie alcune delle più belle immagini dell'etoile della danza realizzate durante i suoi Gala 'Roberto Bolle and Friends' nei luoghi più suggestivi d'Italia. Il volume, edito da Rizzoli, è stato fortemente voluto dall'artista e il suo obiettivo, spiega Bolle parlando con l'ANSA a New York, è "sottolineare quanto sia importante salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, che non ha uguali nel mondo e che è importante proteggere".
Il viaggio "parte dall'esperienza che ho fatto negli anni portando il mio Gala in giro per questi siti meravigliosi, dal Colosseo a piazza Duomo, fino alla Valle dei Templi", racconta l'etoile, sottolineando che si tratta di un'unione unica tra la bellezza della danza, la forza e la magia del luogo. Attraverso la danza e la sua visione dell'arte, Bolle è diventato uno degli ambasciatori della cultura italiana nel mondo, ruolo di cui si dice molto orgoglioso. A margine della presentazione tiene a ricordare che il libro è stato realizzato in collaborazione con Unesco e parte del ricavato sarà destinata alla salvaguardia del patrimonio dell'umanità. Gli scatti di Fabrizio Ferri ritraggono il fisico statuario del danzatore fra le rovine di Pompei, nella cornice di affreschi romani e di muri scrostati.
"Sono foto diverse dalle altre, dove io sono in simbiosi con il sito archeologico - spiega Bolle -. Pompei è un luogo iconico, che troppo spesso nel recente passato non è stato giustamente custodito, e da lì simbolicamente volevamo che partisse questo viaggio nella bellezza".
"La difficolta' del progetto stava proprio nel riuscire a unire le due bellezze, Roberto e Pompei, senza che una si sovrapponesse all'altra", aggiunge Fabrizio Ferri. "Roberto è una persona straordinaria, non solo per il suo talento, ma soprattutto per la sua grande umanità", dice poi il fotografo, che rivela come presto collaborerà nuovamente con Bolle. Il percorso prosegue attraverso le foto di Luciano Romano, da piazza San Marco ad Agrigento, dal Colosseo alle Terme di Caracalla.
E il viaggio continua quest'estate con il 'Roberto Bolle and Friends': il tour parte il 10 e 12 luglio a Los Angeles e approda in Italia il 18 e il 19 luglio al Teatro Lirico di Cagliari. Alle ormai consolidate tappe dell'Arena di Verona e delle Terme di Caracalla di Roma si affiancano quest'anno le novità del Teatro Ariston di Sanremo, il Bellini di Catania e soprattutto il Teatro Grande degli Scavi di Pompei.
ansa

Usa: Dumbo, la New York all'ombra del ponte di Manhattan

di Gina Di Meo

 'Ci vuole una vita per conoscere Brooklyn da un parte e dall'altra - diceva lo scrittore americano Thomas Wolfe - e neanche allora arriveresti a conoscerla tutta'. Proprio cosi non si finisce mai di conoscere Brooklyn, un quartiere, per modo di dire, meglio una città' (ha quasi tre milioni di abitanti) ricca di storia, cultura, tendenze e zone che diventano sempre più trendy. Basta, infatti, attraversare il ponte di Manhattan e si 'sbarca' a Dumbo, acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass (letteralmente 'giu' sotto il cavalcavia del ponte di Manhattan).

Per ironia della sorte il termine fu coniato dai residenti nel 1978 pensando che un nome così brutto avrebbe scoraggiato gli immobiliaristi. Invece in pochi anni Dumbo e' esploso prima diventando un'enclave per artisti poi uno dei quartieri più' trendy di New York quale e' oggi. Dumbo conserva ancora un'architettura di tipo industriale con numerosi magazzini e fabbriche eredita' dello sviluppo manifatturiero che c'e' stato alla fine del 19/mo secolo ma oggi l'interno di questi edifici e' stato totalmente convertito in spazi abitativi, in particolare lussuosi loft. "Una volta questa zona - ha spiegato all'ANSA John Garay, co-fondatore di Bqe Tours, agenzia che organizza giri turistici a Dumbo - era famosa per gli omicidi ora invece e' completamente gentrificata. Ci sono loft, gallerie, caffè', ristoranti, parchi, insomma e' cool, e' un quartiere alla moda".

    E in effetti 'cool' (figo) e' la parola che meglio descrive Dumbo. Basta passeggiare tra due ponti, Manhattan e Brooklyn, per avere lo spettacolo del waterfront, con lo sfondo lo skyline di Manhattan e da un lato e dall'altro una miriade di ristoranti e caffè, il cui comune denominatore e' l'originalità'. E' originale infatti 'Brooklyn Roasting Company', un caffe' 'eco-friendly' aperto su Jay Street all'interno di un vecchio magazzino per la torrefazione, così come e' originale anche il ristorante 'Superfine' su Pearl Street, anch'esso ricavato da un vecchio magazzino e che oltre ad avere un menu che sceglie prodotti provenienti da agricoltura sostenibile, di volta in volta espone quadri di artisti locali. Sempre qui il famoso chef francese Jacques Torres ha aperto nel 2000 una fabbrica di cioccolato.


    Ma Dumbo può' essere anche paragonato ad una Silicon Valley visto che (a livello di quartiere) ha la più' alta concentrazione di aziende tecnologiche. Nel giro di pochi isolati trovano case circa 500 aziende che danno lavoro ad oltre 10mila persone. Info: http://www.bqetours.com
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Riapre a NY la prima libreria italiana d'America Miracolo sulla 12ma strada, al Greenwich Village


Per le librerie indipendenti New York è un cimitero costellato di croci: Gotham e Coliseum se ne sono andate ai primi decenni del 2000, vittima delle grandi catene, a loro volta finite sott'acqua con l'avvento di Amazon. Rizzoli ha chiuso l'anno scorso per far posto a un grattacielo di lusso. Se dunque Vanni, la prima libreria italiana in America, fondata nel 1884 dal siciliano (di Caltagirone) Sante Fortunato Vanni, riapre i battenti a Greenwich Village, si può legittimamente parlare di "miracolo sulla 12/a strada".
Appuntamento a fine gennaio: con un occhio al passato e l'altro al futuro i locali di Vanni, al numero 30 della 12/a strada, riapriranno per qualche mese come libreria "pop up" e centro culturale sotto gli auspici del Centro Primo Levi. "L'obiettivo - spiega Alessandro Cassin, direttore editoriale del Centro e figlio di quell'Eugenio Cassin che, con la piccola casa editrice Orion Press a Londra, pubblicò la prima edizione in inglese di "Se questo è un uomo" nel 1959, è puntare i riflettori sulla storia dell'ebraismo italiano in America, ma anche resuscitare un mito". Vanni arriva a New York nel 1884, all'apice dell'immigrazione italiana, e inizia la sua attività di libreria e stamperia al 548 West Broadway. La libreria vende classici italiani, manuali d'inglese e dizionari (anche un vocabolario siciliano-italiano), ma anche cartoline, riviste, manuali tecnici, calendari, biglietti da visita, santini e materiale religioso per le diocesi. Vanni svolge anche l'attività di scrivano, occupandosi di corrispondenze private e scritture commerciali per i tanti emigranti analfabeti. Nel 1931 entra in campo Andrea Ragusa, consulente editoriale appena arrivato dall'Italia. La libreria passa a Bleeker Street, poi nella sede attuale sulla 12/a. Ragusa è il direttore generale della Fratelli Treves: arriva negli States con l'idea di vendere la Treccani negli Usa. Quelle strade del Village all'epoca erano l'epicentro delle stamperie. Ragusa pubblica libri in inglese ad argomento italiano e trasforma la libreria in un punto di riferimento culturale. Fino al 1974, quando viene ucciso in una rapina davanti al negozio, stampa 138 titoli, tra critica letteraria italiana e libri per le scuole. Diventa il principale fornitore di libri italiani per le biblioteche pubbliche e universitarie in Nord America. La libreria passa nelle mani delle figlie Isa e Olga fino al 2004, quando il sipario cala per sempre. O così sembrava. Che fine avrà la seconda (o terza vita) di Vanni? La palazzina sulla 12/a, a due passi dalla Casa Italiana della New York University, è doppiamente cinta d'assedio: da un lato ricchi e famosi che aspirano a un pezzo di uno dei quartieri più' romantici e fermi nel tempo di Manhattan, dall'altro l'ateneo che anno dopo anno sta acquisendo tutte le proprietà disponibili nella zona. L'iniziativa del Centro Primo Levi cerca di alzare una diga. Ma arriverà un angelo custode per salvare Vanni?
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Top 5: musei a costo zero. Ecco la classifica firmata Skyscanner dei più bei musei gratuiti del mondo

In molte città ci sono luoghi stupendi dove è possibile passare ore e ore all’insegna dell'arte, della bellezza e della scoperta senza spendere un euro. c ha selezionato 10 Musei davvero imperdibili ed assolutamente gratuiti.

Tate Moderna, Londra: un esempio che non ha certo bisogno di presentazioni è l’incredibile Tate Modern, ex centrale elettrica riconvertita in galleria d’arte che ospita una collezione imperdibile e mostre temporanee uniche al mondo. Come se non bastasse, dal bar dell’ultimo piano si gode di una vista sulla city che da sola merita la visita.  

 State Museum for Kunsy, Copenhaghen: in questo splendido edificio storico, a cui è stata aggiunta negli ultimi anni una sezione ultra moderna, è racchiusa una collezione che copre secoli di storia, da Tintoretto a Picasso passando per Rembrandt e Matisse. Tutti ammirabili senza spendere un centesimo. 

American Folk Art Museum, New York: nell’Upper West Side di Manhattan, tra grattacieli, hotel di lusso e negozi d’alta moda, si trova questo stupendo museo dedicato agli “outsider”. La collezione permanente include oltre 5000 opere, suddivise principalmente in tre categorie: le arti popolari degli Stati Uniti, gli artisti autodidatti internazionali dal XX secolo a oggi, e il movimento europeo dell’Art Brut.  

Museu Berardo, Lisbona: basta fare una visita allo stupendo Centro Cultural de Bélem, a pochi passi dalla famosa torre, per rendersi conto delle mille facce di questa città in bilico tra tradizione e modernità. Al suo interno troverete il Museu Berardo, che con una collezione permanente dedicata all’arte del XX e XXI secolo e in particolare a surrealismo, pop art e arte concettuale, rappresenta una vera eccellenza europea.  

National Museum Of Scotland, Edimburgo: nato nel 2006 dalla fusione del Museum of Scotland e del Royal Museum, questo complesso nel cuore della bella Edinburgo mantiene ancora due identità distinte. Nell’edificio più moderno si trova una grande varietà di artefatti antichi provenienti dalla tradizione scozzese, mentre nel secondo potrete ammirare la collezione dedicata alle scienze, alla tecnologia e alla storia naturale...
in lastampa.it

Tour del Madison Square Garden, viaggio tra le star: Arena piu' famosa di New York

di Gina Di Meo

E' il palcoscenico dove un sex symbol come Marilyn Monroe il 19 maggio del 1962 canto' il 'Buon Compleanno' piu' famoso della storia, 'Happy, Mr President' dedicato a John F. Kennedy per il suo 45/o compleanno. E' accaduto al Madison Square Garden, per i newyorkesi Msg, l'arena per antonomasia dove non c'e' evento sportivo o di intrattenimento che non sia passato da qui. L'anno scorso il Msg e' stato riaperto dopo aver subito una ristrutturazione durata tre anni e costata un miliardo di dollari. I lavori tuttavia si sono svolti fuori stagione, ossia quando le squadre dei Knicks e dei Rangers erano a riposo.

L'attivita' del Garden quindi non e' mai stata effettivamente interrotta. Situato proprio nel cuore di New York, oltre ad ospitare eventi, il Msg di giorno apre le sue porte ai visitatori che possono percorrerlo da un capo all'altro rivivendo attraverso un viaggio fotografico i momenti che hanno fatto storia. E' qui infatti che si e' svolto l'incontro del secolo (The Fight, ndr) che l'otto marzo 1971 ha visto sul ring due campioni della boxe come Joe Frazier e Muhammad Ali. Il match fu vinto da Frazier dopo 15 round. Il tour 'all access' all'interno del Msg dura 75 minuti durante i quali oltre a visitare la mostra 'Garden 366', una retrospettiva che appunto segna i momenti clou in 130 anni di storia, si puo' avere accesso agli spogliatoi sia dei Knicks, la squadra di basket della citta', sia dei Rangers, la squadra di Hockey sul ghiaccio.
   
Oltre ai Knicks e ai Rangers, il Garden e' anche la 'casa' della nazionale femminile di basket. I numeri del Msg sono da guinness dei primati. Vi si svolgono circa 320 eventi all'anno, quasi uno ogni sera. Oltre agli eventi sportivi, i concerti non si contano e tutte le star mondiali della musica si sono esibite sul suo palcoscenico. Il Garden e' stato anche l'ultimo posto dove John Lennon ha tenuto un concerto prima di essere ucciso nel 1980. E' anche l'unico posto a New York dove si e' esibito Elvis Presley, con un totale di quattro concerti totalmente andati esauriti nel 1972. Da record anche il numero di esibizioni di Elton John, ben 64, con la 60/ma che ha coinciso con il suo 60/mo compleanno il 25 marzo 2007.

"Madison Square Garden - disse Billy Joel durante un concerto - e' il centro dell'universo. Miglior acustica, miglior pubblico, miglior reputazione. E' il tempio del Rock and Roll". Inoltre, Michael Jackson ha festeggiato qui i suoi 30 anni di carriera nel 2001. I due concerti andarono esauriti in cinque ore e i biglietti sono passati alla storia per essere stati i piu' costosi di sempre, ben 5/mila dollari per i posti migliori.
    Jacko si mise in tasca 15 milioni di dollari.
   
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Il giro del mondo in sei tappe chef Apreda

- ROMA - Geografi gourmet. A questo curioso mix di viaggiatori e appassionati dell'alta cucina si rivolge Francesco Apreda, chef stellato dell'Imago dell'Hassler, che propone nel menu autunnale 'Sapori di viaggio', un giro del mondo in sei tappe: Napoli, Londra, Tokyo, New York, Roma, Mumbai (Bombay). Che poi sono le sei capitali del gusto che riflettono le sue esperienze professionali. Nello ristorante panoramico dello storico hotel romano, quando si distoglie lo sguardo dallo skyline a 360 gradi su Roma, si riceve un planisferio con proposte prima olfattive poi di gusto per ogni tappa tra i cinque continenti.

Per sintetizzare le numerose esperienze lavorative trascorse all'estero tra Europa, Stati Uniti, India e Giappone, Apreda ha identificato un 'sapore' - dolce, piccante, amaro, salato, acido e umami - che nel suo immaginario rappresenta al meglio il luogo a cui è dedicato. Londra, dove Apreda ha lavorato presso cucine del calibro di Le Gavroche Restaurant, L'Ibla e The Green Olive, è simboleggiata da Foie gras e Scones, Blend Sweet Rain che, come il classico tè del pomeriggio, racchiude un gusto dolce.

Tokyo, la metropoli che lo ha ospitato per tre anni ai fornelli del ristorante Cicerone dell'Imperial Hotel, e dove ha imparato il rispetto per gli ingredienti e per le diverse tecniche di preparazione e di cottura, è espressa dal sapore umami del Polpo e Alghe, Blend Uma-Mia. I profumi piccanti di Mumbai, la città che ha acceso in lui la passione per l'India e le sue spezie e dove riveste il ruolo di consulente presso due prestigiosi ristoranti italiani, sono invece racchiusi nelle Penne all'arrabbiata, Blend Spicy Bomba-y.

Roma, la città d'adozione dello chef, è rappresentata da un piatto iconico e dalla forte personalità, speziato e aromatico ma non aggressivo che conquista con un gusto leggermente amaro: il Risotto al cacio, Blend Pepi e Sesami, che si compone di 6 tipi di pepi e 6 di sesami. Per Napoli, la sua città natale, lo chef risveglia i sapori del cuore, con un prodotto tipico delle festività natalizie i cui i sentori sono marini e salati: il Baccalà EVO, Blend Sabbia Salata. In omaggio a New York, città d'origine della moglie Marilena, lo chef ha rielaborato un classico della tradizione in modo eclettico e dal gusto acido, la Pink Cheese Cake, Blend Big Apple Sour, usando pompelmo rosa, melograno, lampone, fragoline e petali di rosa.

Tra i percorsi degustazione del nuovo menu autunnale si aggiunge quello Vegetariano che si struttura in sei differenti portate quali la Vellutata di cipolle e funghi, miso rosso e formaggio di capra, gli Spaghetti cacio e pepe, sedano e polvere di lime e la Caprese alla zucca e mandorle, composta di arance e cardamomo. Il tutto in menu a 130 euro a persona, bevande escluse.
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A New York il primo 'cat caffè' Coccole ai felini mentre si sorseggia cappuccino

A New York apre il primo 'Cat Caffe''. Una sorta di Starbucks per gatti che consentira' ai clienti di rilassarsi tra una coccola e un sorso di cappuccino.
    Il punto vendita verra' inaugurato questa settimana a downtown, tra Broadway e Bowery e sara' aperto dalle dieci del mattino alle sette di sera. I gatti sono completamente liberi di gironzolare all'interno del caffe' e si tratta di randagi che sono stati salvati dalla strada dalla 'North Shore Animal League America'.
   
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New York torna alla normalita' dopo Sandy

New York cerca lentamente di tornare alla normalità, anche se la città è ancora spaccata in due con la parte sud di Manhattan in gran parte senza luce e senza acqua corrente. La ConEdison, società che gestisce l'elettricità, ha comunque annunciato di aver riattivato la la corrente elettrica a circa 30.000 persone, ma in 227.000 restano ancora al buio. Decisamente migliorata la situazione del traffico, dopo la giornata caotica di ieri: questo grazie alle drastiche misure prese dal sindaco Michael Bloomberg (l'accesso a Manhattan è consentito solo alle auto con almeno tre passeggeri a bordo) e grazie al fatto che parte del trasporto pubblico è ripartito, con biglietti gratis sia oggi che domani. Prevista in giornata anche la riapertura di una parte della linea della metropolitana. Nella parte alta di Manhattan (Midtown ed Uptown), quella meno colpita dalla furia di Sandy e dove i danni sono limitati, i negozi e i ristoranti stanno riaprendo, mentre a Downtown la situazione è ancora d'emergenza in molte aree. Ci vorranno settimane per riparare i danni. Intanto nei tunnel che collegano Manhattan alla terraferma si continua a pompare l'acqua. E in alcune strade di Dowtown ieri sera l'unica luce era quella delle auto della polizia, che vigilano sulle abitazione evacuate contro eventuali atti di sciacallaggio.

ansa