Vogogna, borgo piemontese che incanta la Val d'Ossola

piemonte vogogna borgo

Il lago Maggiore e le montagne dell’Ossola offrono ingredienti tipici che “valgono” una gita fuori porta dalle vicine città del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. Il compito dello Chef è di portare a tavola il nostro patrimonio enogastronomico e di creare piatti con questi ingredienti semplici e genuini a “chilometri zero”, ma che soddisfino l’occhio ed il palato!!!
Nel cuore del Parco della Val Grande, un piccolo borgo che sembra un presepe racconta una storia lunghissima ed offre una cornice incantevole per suggestive passeggiate mano nella mano con la propria dolce metà. Si tratta di Vogogna, antica capitale dell'Ossola Inferiore, ed oggi membro del Circuito dei Borghi più belli d'Italia, con le sue romantiche case in pietra orlate di balconi fioriti che si affacciano sulle montagne. Si respira aria di storia passeggiando per le vie del paese e nei suoi dintorni. Una storia raccontanta dai numerosi edifici sopravvissuti allo scorrere del tempo. A cominciare dall'Oratorio di San Pietro, in posizione appena defilata rispetto al centro abitato, con i suoi affreschi quattrocenteschi ed il grazioso cortile dal quale zampilla una fontana a forma di mascherone celtico che riproduce l'originale custodita presso il Palazzo Pretorio.

Proseguendo ci si avvicina all'antico nucleo romano e medievale per poi giungere tra le bellezze del Rione San Carlo, adornato di dimore di epoca settecentesca. La via de Regibus conduce sino al piccolo slargo dove un tempo campeggiava l'antica chiesa parrocchiale, oggi distrutta, della quale sopravvive il portale rinascimentale ricollocato sulla torre campanaria che affianca la nuova chiesa. Attraversato il piccolo ponte, ci si ritrova nel centro del borgo, dominato dal trecentesco castello visconteto che sorge proprio accanto alle rovine dell'antica rocca, raggiungibili seguendo una mulattiera che conduce sino alla frazione di Genestredo. Da qui si gode di una vista meravigliosa che domina l'Ossola Inferiore ed offre magnifici scorci sia sui resti della rocca che sulle pittoresche case in pietra della frazione, spesso adornate da motivi medievali.

Seguendo, invece, la via principale è il Palazzo Pretorio ad attrarre subito lo sguardo sulle sue linee gotiche fatte di archi acuti sorretti da colonne. Attorno all'edificio di epoca trecentesca ed alla chiesetta di Santa Maria si ergono alcuni dei palazzi più eleganti del borgo, tra cui la seicentesca Villa Lossetti. Oltrepassando la Porta Inferiore, distrutta agli inizi del XIX secolo, si raggiunge, invece, l'antica Piazza Camillo dalla quale si può ammirare la costruzione più antica del villaggio, la Casa Marchesa, risalente al 1350. Ma le sorprese non sono finite, perchè gli amanti degli scorci caratteristici tipici dei villaggi di montagna potranno proseguire la propria passeggiata lungo la Via Sopra le Mura dalla quale si accede ad uno stretto vicolo che conduce sino al "Cantun Sura", la parte superiore del borgo, con le sue case addossate le une alle altre e, tutte assieme, strette attorno al maniero in un pittoresco abbraccio.
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segnalazione eb a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

Bagel and Lox, la colazione con salmone made in USA

Bagel and Lox

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Signore e signori, ecco uno dei piatti tipici della colazione in perfetto stile americano, amato soprattutto dalla comunità ebraica. Negli Stati Uniti d'America, si sa, il salato vince sul dolce, e il pesce sulla carne. Una dimostrazione? Il famosissimo panino Lox n 'bagel, immancabile in una colazione all'insegna del gusto e della gola, quella più peccaminosa. 

Innanzitutto analizziamo il suo nome: per "lox", che deriva dalla parola yiddish, intendiamo un filetto di salmone in salamoia, mentre per bagel quella pasta lievitata, caratteristica della cucina polacca ed ebraica, il cui impasto, a forma di grosso anello, viene cotto al forno dopo una breve bollitura in acqua. Questi due preziosi ingredienti, assieme alla crema di formaggio, al pomodoro, alla cipolla a fette e ai cetrioli, danno vita al nostro sandwich. Anche guarnito con capperi.


Insomma, il sandwich è ricco. Il che lo rende perfetto anche per un brunch o per un pranzo. O addirittura, con qualche rinforzo attorno, soprattutto a base di insalata o patate, per una cena veloce. Dopotutto si capisce che per realizzarlo bastano davvero pochi minuti. E non ci sono regole severe nell'impiattamento. 

Potreste, infatti, anche decidere di prendere una crema di formaggio più saporita, qualcuno usa quella all'erba cipollina, o anche la salsa tzatziki, ma qualche libertà è ammessa. Come esistono delle varianti ancora più, come dire, ricche. Con peperoni rossi arrostiti, pancetta croccante e olive nere a fette.

Insieme in montagna, l'esperienza è arte

 © ANSA


Un'installazione artistica interattiva frutto di un'esperienza collettiva fatta in un luogo particolare, il Monte Pentime di Vitulano (Benevento), nella chiesetta di San Menna e nell'area circostante il luogo di culto dedicato al santo patrono del centro sannita. Protagonisti gli artisti Marco Victor Romano e Germano Serafini ed un gruppo di studenti dal Corso di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Napoli tenuto dalla professoressa Adriana De Manes e Paola Redaelli. Il 'corpo di lavoro' nato dal "Workshop 24:24 Epiphanìa di Romano|Serafini" effettuato all'Eremo di San Menna, sarà presentato domani sera nella Pinacoteca Civica d'Arte Contemporanea del comune sannita, in collaborazione con la Galleria Casa Turese di Vitulano.
La mostra (inaugurazione alle 18:18, visitabile fino al 31 gennaio 2020) prevede l'allestimento dell'installazione realizzata durante il workshop e del materiale documentativo di tutta l'esperienza (durata 24 ore senza dormire), "concettualizzata - spiegano i promotori - nella prima fase del progetto durante la residenza sul Monte Pentime e realizzata successivamente dagli allievi partecipanti (Camilla Calandro, Ilaria Donnabella, Francesca Faiola, Grazia Ferrara, Daini Liu / Ania, Giampaolo Sellitto) all'interno dell'Accademia di Belle Arti di Napoli. La Scuola di Decorazione dell'Accademia, si sottolinea, da alcuni anni promuove attività didattiche che privilegiano il rapporto con il territorio e l'ambito sociale.
A supporto dell'attività didattica accademica la Scuola propone il progetto TTime, "esperienze artistiche contemporanee articolate in una serie di workshop. Ciascuna esperienza si propone la costruzione di un'opera collettiva in uno spazio antropico o naturale con la conduzione di artisti emergenti con cui condividere sia il lavoro concettuale che laboratoriale".
Ripercorrendo le tracce del lavoro degli artisti Marco Victor Romano e Germano Serafini, realizzato in occasione della mostra 24:24 Epiphania, allestita nel dicembre 2018 nel Centro delle Arti Contemporanee Trebisonda di Perugia, il workshop si propone di "rielaborare l'esperienza attraverso un lavoro concettuale e percettivo collettivo, facendo sì che la sintesi progettuale sia frutto di dinamiche inaspettate, genitrici di nuove espressioni artistiche". Dal canto suo il sindaco Raffaele Scarinzi sottolinea: "Il luogo scelto per vivere un'esperienza creativa e collettiva è connotato dalla spiritualità e dimostra, ancora una volta, le grandi potenzialità e occasioni di crescita del nostro territorio".
La scelta di presentare i risultati del workshop presso la Pinacoteca Civica d'Arte Contemporanea di Vitulano, in collaborazione con la Galleria Casa Turese, per iniziativa del sindaco Scarinzi, di Tommaso De Maria e del parroco Don Biagio Corleone con Fagus-Territori in crescita, deriva dall'intenzione di poter esporre nello stesso territorio in cui è avvenuta l'esperienza, creando una rete di connessioni tra realtà locali che si occupano di arte contemporanea, il duo Romano|Serafini e i giovani allievi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
   ansa

Enit, Italia attrae per shopping moda

NATALE: SHOPPING A MILANO © ANSA

L'Italia, secondo un monitoraggio di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo incentiva gli spagnoli allo shopping e conquista un nuovo trend positivo con una crescita per le vendite del brand Italia del 5 per cento per l'estate 2019 rispetto al medesimo periodo del 2018. Ad attrarre gli spagnoli i beni di nicchia. Lo shopping resta una delle motivazioni più importanti che spinge il turista straniero a visitare il nostro Paese. E sono soprattutto le città mete cult della moda ad attrarre i portafogli dei visitatori: Roma, Milano e Firenze per Belgio, Spagna e Russia. I russi prediligono Milano, gli outlet e i grandi centri commerciali di Rimini. Ben ricercata oltreoceano anche Venezia come destinazione in cui spendere. Così la Penisola incassa 1,5 miliardi di euro circa (nel 2018) grazie agli acquisti internazionali: la spesa è aumentata del +2,5% rispetto all'anno precedente e rappresenta il 3,5% del totale complessivo speso dagli stranieri in visita nel nostro Paese. Il primato è della Lombardia (813 milioni di euro), che raccoglie più del 55% della spesa turistica totale degli stranieri in Italia per acquisti e shopping non solo per la vicinanza dei principali mercati europei di provenienza ma anche per la presenza di destinazioni esclusive e di poli commerciali delle grandi firme. Per accrescere le potenzialità dell'Italia come destinazione della moda, Enit-Agenzia Nazionale del Turismo porta il Bel Paese in Spagna alla Vogue Fashion Night Out, la grande notte dello shopping internazionale giovedì 12 settembre a Madrid. Un'occasione per invertire anche la direzione del turismo di massa e destagionalizzare il settore: il viaggio per shopping infatti aiuta a spostare la spesa su altri circuiti e in periodi dell'anno a minor carico antropico.
Le entrate turistiche internazionali per acquisti di fatto seguono un andamento stagionale altalenante con picchi nel mese di aprile, per il primo semestre dell'anno, e a dicembre (rispettivamente 136 e 137 milioni di euro) rispetto al trend della spesa totale degli stranieri che vede il massimo nei classici mesi estivi. A quota 135 milioni di euro il mese di agosto e oltre 125 milioni di euro a gennaio, maggio, luglio e ottobre.
ansa

Arte. A Klagenfurt c'è una foresta dentro lo stadio

L'artista svizzero Klaus Littmann ha piantato un bosco di 300 alberi dentro il Wörthersee Stadion nella città austriaca. Una foresta da guardare (ma non toccare) per sensibilizzare sui temi ambientali
L'installazione "For Forest - The Unending Attraction of Nature" dell'artista svizzero Klaus Littmann dentro lo Worthersee Stadium, a Klagenfurt (Epa/Christian Bruna/Ansa)

A Klagenfurt, in Austria, c'è una foresta che cresce in mezzo a uno stadio. Ce l'ha piantata l'artista svizzero Klaus Littmann, che ha piantumato il manto erboso del Wörthersee Stadion per l'installazione For Forest - The Unending Attraction of Nature.
Dall'8 settembre al 27 ottobre dagli spalti sarà possibile contemplare un bosco composto da trecento alberi, alcuni dei quali pesanti fino a sei tonnellate. Una provocazione non priva di fascino visivo e con un obiettivo dichiarato: se la natura è uno “spettacolo” il rischio è che un giorno potrà essere vista soltanto in aree protette, come in uno zoo, mentre fuori sarà il deserto.
Littmann ha pensato a questa installazione, la più grande mai realizzata in Austria in un'area pubblica, ispirandosi al disegno a matita del 1970dell'artista e architetto austriaco Max Peintner. L'artista prevede che la foresta presto seguirà il corso delle stagioni, cambiando colore, mentre la fauna ne popolerà i rami.
Il Wörthersee Stadion, che può ospitare fino a 30mila persone, sarà accessibile tutti i giorni, dalle 10 alle 22 e il pubblico potrà ammirare il "panorama" di giorno e di notte, con luce naturale o riflettori: sempre però restando sugli spalti, il bosco infatti non sarà accessibile.
Una volta concluso l'intervento artistico, la foresta sarà ricollocata in un sito pubblico nelle vicinanze dello stadio. Sarà inoltre costruito un padiglione per documentare il progetto sul lungo periodo.
Il progetto "For Forest - Il fascino infinito della Natura" si inserisce nella scia delle mostre e delle grandi istallazioni curate e prodotte in passato in spazi pubblici da Littmann (68 anni, allievo di Josef Beuys a Düsseldorf) a Basilea, Vigo, Lione, in Svizzera e Cina, caratterizzate dal suo interesse per il rapporto tra cultura popolare e arte. Max Peintner è nato nel 1937 a Hall, nel Tirolo (Austria), vive e lavora a Vienna.
Avvenire

La tela del Guercino rubata torna a Modena

Francesco Maria Barbieri detto il Guercino

È tornata a Modena dove rimarrà temporaneamente esposta alla Galleria Estense, fino alla sua ricollocazione finale nella chiesa di San Vincenzo, la Madonna col Bambino e i santi Giovanni evangelista e Gregorio taumaturgo, un olio su tela del Guercino trafugato dalla chiesa modenese di San Vincenzo, il 3 agosto 2014. L’opera, recuperata nell’estate 2017 a Casablanca (Marocco) dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, è stata poi consegnata ai laboratori dell' Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma per condurre i necessari lavori di conservazione e restauro e per curare i notevoli danni riportati durante le vicende del furto e degli avvolgimenti in senso contrario cui è stato sottoposto.

PERCHE' ANDARE

L'opera in mostra fu commissionata nel 1629 dal duca Alfonso d’Este come ex-voto per la guarigione da una grave malattia. La tela costò l’esorbitante cifra, per l’epoca, di 300 ducatoni d’argento, pagati al pittore direttamente dal duca Francesco I, figlio di Alfonso. La tela raffigura la Madonna in trono sulle nubi e san Giovanni evangelista che appaiono a san Gregorio taumaturgo, il quale inginocchiato e con lo sguardo verso l’alto apre le braccia in segno di stupore e timore. Il soggetto richiama uno dei miracoli attribuiti a san Gregorio, vescovo di Neocesarea vissuto nel III secolo e venerato per la sua grande opera di evangelizzazione ed i tanti prodigi compiuti, in particolare contro i pericoli causati dagli eventi atmosferici e naturali, dalle pestilenze e dalle gravi malattie. Nella sua agiografia si narra che egli compose il “Simbolo”, ovvero una bellissima invocazione alla SS.ma Trinità, ispirata da un’apparizione notturna durante la quale la Madonna e san Giovanni evangelista lo istruirono sulla vera conoscenza dei dogmi della fede.

DA NON PERDERE

Ricordiamo che gli interventi di restauro eseguiti sotto la direzione di Carla Zaccheo hanno visto l’applicazione di una nuova foderatura, la pulitura della superficie con la rimozione delle sostanze sovrammesse (vernici ossidate, stuccature e ritocchi alterati applicati nel corso di precedenti restauri, residui di strati di polvere sedimentata) e la presentazione estetica.

La Madonna col Bambino e i santi Giovanni evangelista e Gregorio taumaturgo del Guercino
Dal 7 settembre 2019
Luogo: Modena, Galleria Estense – Sala del Bernini
Info: 059 4395711
Sito: www.gallerie-estensi.beniculturali.it
turismo.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

In Svizzera si fa il pieno di vitamina C Sulle orme di Hermann Hesse: in Canton Ticino si nutre mente e corpo tra passeggiate d'autore e pause benessere

Trattamenti benessere alla vitamina C

Una vacanza può essere sinonimo d'avventura, divertimento, cultura, romanticismo ma anche relax. La Svizzera è una destinazione che, con i suoi magici panorami, è sicuramente indicata per chi cerca un momento di pace. Non a caso il Canton Ticino fu una meta cara al grande filosofo nonché pittore Hermann Hesse che visse tra Sorengo e Montagnola e, lasciandosi ispirare dal fascino del contesto, realizzò la bellezza di 3000 acquerelli. Non solo. Proprio qui compose alcuni dei suoi più grandi capolavori quali "Siddharta", "Narciso", "Boccadoro e "Il giuoco delle perle di vetro". Perché non seguire l'esempio dell'illustre Premio Nobel? Vale la pena prendere di mira una delle tante strutture che, essendo avvolte da un contesto magico, distolgono la mente dallo stress del mondo esterno. Il benessere dell'ospite viene prima di tutto.

IL TRATTAMENTO
Villa Principe Leopoldo, ad esempio, è un prestigioso hotel a 5 stelle inserito in una villa storica (un tempo proprietà degli Hohenzollern) sita sulla Collina d'Oro là dove solo la vista sul Lago di Lugano e sulle montagne circostanti giustifica il viaggio. A contribuire alla mission relax ci pensa la sua DOT.Spa, una beauty Spa il cui personale è pronto ad accogliere e coccolare gli ospiti offrendo loro trattamenti all'altezza delle aspettative. Per fare il pieno di energia niente meglio del trattamento Vitamin C - Nature Bissè a base di vitamina C che riattiva e rigenera la pelle del viso stimolando la produzione di collagene. Eleganza, cura del dettaglio e grande attenzione nei riguardi della clientela caratterizzano gli alberghi della Roberto Naldi Hotels come il Grand Hotel Eden di Lugano che, oltre a deliziare gli ospiti offrendo loro una vista mozzafiato sulla città e sulle Alpi, mette a disposizione un'oasi di pace con la suaEden SPA, vero e proprio tempio del benessere dove affidarsi a mani esperte e sperimentare rigeneranti trattamenti, tanto per il viso quanto per il corpo. Chi teme gli effetti del tempo, può tutelarsi con il lifting antietà ovvero un trattamento che permette di lottare contro i segni del tempo ma senza ricorrere al bisturi. La combinazione di alfa-idrossiacidi, vitamina C e agenti liftanti è infatti in grado di assicurare ottimi risultati: la pelle del viso risulterà così più elastica e luminosa.

L'ESPERTO
La vitamina C, se assunta regolarmente, permette di mantenersi in salute. Anche l'industria cosmetica fa tesoro delle sue benefiche proprietà. Ebbene sì, sono tanti i rituali di bellezza dall'effetto anti-aging che vanno a rivitalizzare ed elasticizzare la pelle combattendo gli effetti dei radicali liberi.

I DINTORNI
Per gli appassionati di cultura, a Montagnola si trova la dimora che ospitò Hermann Hesse dal 1919 al 1931. Nelle sale della Torre Camuzzi è stato allestito un museo a lui dedicato e, al suo interno, è possibile mettere il naso nella vita dello scrittore: sono innumerevoli gli oggetti personali esposti tra libri, pennelli, fotografie, taccuini e ancora è possibile ammirare la tavolozza che usava quando dipingeva all'aperto. Non è tutto. Sono ben 11 tappe le tappe da percorrere per scoprire i luoghi a lui cari. Il comune di Montagnola ha creato infatti un vero e proprio percorso da fare a piedi, con tanto di audioguida oppure seguendo i cartelli esplicativi. Si va dal lungolago al grotto o ancora c'è il bosco dove passeggiava e, infine, la tomba di S. Abbondio dove è sepolto il grande scrittore. 

INFORMAZIONI
Grand Hotel Eden
Riva Paradiso 1
6900 Lugano
Tel. +41 91 9859200 

Villa Principe Leopoldo
Via Montalbano 5 
6900 Lugano
Tel. +41 (0)91 985 88 55

Svizzera, la nuova funicolare è da brividi

Funicolare di Stoos in Svizzera

PERCHE' SE NE PARLA 
E’ finalmente stata inaugurata, in Svizzera, la funicolare più ripida d'Europa, tra Schwiyz e Stoos, nella Svizzera centrale. I moduli cilindrici che accolgono i passeggeri ruotano al variare dell'inclinazione del binario, raggiungendo anche i 48 gradi. Il sistema è costato 50 milioni di euro ed è stato realizzato in 14 anni di lavori. La funicolare, che può contare fino a 136 persone, sostituisce un impianto storico, realizzato negli anni Trenta. 

PERCHE' ANDARCI 
La Svizzera centrale è un’area che include il canton Lucerna, il canton Uri, il canton Svitto, Obwalden, Nidwalden e il canton Zugo. Una delle principali attrattive turistiche in questa zona è il Monte Titlis, montagna delle Alpi bernesi nel Canton Obvaldo, la più alta in questa zona.

DA NON PERDERE 
Lucerna è la leggendaria località di Guglielmo Tell che colpì con una freccia la mela sulla testa del figlio. La città è famosa soprattutto per il ponte della Cappella, il più antico in legno di tutta Europa, costruito nel XIV secolo come protezione della città. Bellissima anche la Torre dell’Acqua, annessa al ponte Kapellbrücke, un altro dei simboli del posto. Da visitare anche le Mura, costruite nel 1386, il celebre “Leone”, scultura di Bertel Thorvaldsen; la Chiesa gesuita di San Francesco Saverio e quella di San Leodegar. Lucerna, inoltre, offre un ottimo punto di partenza per esplorare altri famosi siti come il Rigi, Monte Pilatus e il prato di Rütli.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Luogo molto interessante per chi ama la natura e, soprattutto, la montagna. Per chi non dovesse avere questa spinta turistica, meglio puntare ad altro.

COSA NON COMPRARE 
Boccali di birra e pentolini per la fonduta sono tra i souvenir più gettonati. Molto belli anche i gadget realizzati in legno. Per non parlare di orologi a cucù e teiere. Brutti, a dir poco, i souvenir con la croce svizzera, dalla borsa dell’acqua calda alla tazza. Ma c’è anche un ancor più tremendo campanaccio gigante che vi aspetta.
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Croazia, vacanze settembrine all'isola di Veglia

Veduta di Vrbnik

COME ARRIVARE Il modo più facile di arrivare sull’isola è in macchina, attraverso il ponte di Veglia, oppure dall’aeroporto nei pressi di Omišalj. Per tutti i voli in arrivo viene predisposto il trasferimento dei passeggeri con gli autobus, nel tratto Rijeka-Kraljevica-Omišalj - Aeroporto di Rijeka - Omišalj -Kraljevica-Rijeka. Si può raggiungere l’isola anche con i traghetti provenienti dall’isola di Cherso (Valbiska-Merag) e da Lopar, sull’isola di Arbe (Valbiska-Lopar). 

DA VEDERE L’isola offre una serie di splendide insenature solitarie adatte alla balneazione, ma è ricca anche di attrezzate spiagge cittadine. E’ una località ideale per entrare in contatto con il patrimonio storico-culturale nazionale. In questo senso vale la pena visitare i piccoli centri abitati dell’isola. La città di Krk si presenta con le sue mura millenarie che, per antichità, sono al terzo posto in Croazia. Da non perdere ci sono poi il Castello dei Frankopan del XIII secolo, l’antico Municipio cittadino del XVI secolo e la Cattedrale di Krk, il cui campanile si staglia imperioso su tutta la città. Sul versante nordorientale dell’isola si trova la Grotta Biserujka, a poca distanza dal paesino di Silo. A rendere ancora più interessante il pittoresco isolotto di Košljun è il museo del convento al centro dell’isola. Altro piccolo villaggio, sul versante occidentale, è Glavotok, con la chiesa e il convento, mentre la cittadina diOmišalj (Castelmuschio), le cui origini risalgono al III secolo d.C., è arroccata su uno sperone roccioso a picco sul mare. Il paese di Vrbnik (Verbenico), anch’esso arroccata su un’alta parete rocciosa, è attorniataoda fertili vigneti nei quali si produce l’ottima Zlahtina, il vino tipico dell’isola. Il piccolo e quieto porto di Voz offre la vista panoramica sul Ponte di Veglia. La riserva ornitologica, sull’isola di Prvi? e nella parte nord-orientale dell'isola, è l’habitat ideale dei grifoni della costa, una specie piuttosto rara.

COSA COMPRARE Tra i souvenir enogastronomici più apprezzati c’è il l Vrbnicka Zlahtina, un vino bianco secco di qualità ottenuto dall’uva di un vitigno autoctono, la zlahtina bianca appunto, coltivata esclusivamente nella Piana di Verbenico sull’isola di Veglia. Si presenta con il suo inconfondibile colore che va dal giallo chiaro al giallo paglierino, con il suo aroma delicato e con il suo gusto elegante e personalissimo. Altri acquisti da fare potrebbero comprendere i gioielli con il moro come orecchini, ciondoli, spilloni, spille e anelli e la sopila, uno strumento a fiato presente in tutte le festività religiose e tradizionali.

DA SAPERE Nella parte occidentale della baia di Klimno è presente uno speciale fango curativo. Qui, l’acqua è bassa e particolarmente adatta alle famiglie con bambini ed è possibile camminare per un centinaio di metri dentro il mare con l’acqua sempre all’altezza delle ginocchia.

CURIOSITA’ Il numero sette è molto importante per la storia dell’isola in quanto è un numero legato al suo destino. Nel VII secolo giunsero a Veglia i Croati; per sette volte si è difesa con successo dai pirati; il settimo conte Frankopan fu l'ultimo conte di Veglia ed oggi l’isola conta sette centri principali.
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Homi: al via i due nuovi format Homi Fashion&Jewels e Homi Outdoor–Home&Dehors


Ai blocchi di partenza a Fieramilano-Rho Homi, il salone internazionale di scena dal 13 al 16 settembre, in contemporanea con Micam e Mipel,che debutta con i due nuovi format Fashion&Jewels, dedicato a bijoux e accessori fashion, e Outdoor–Home&Dehors, focalizzato sul mondo della decorazione e degli accessori per la casa da interni ed esterni.   
Per Fashion&Jewels il salone schiera 604 brand, di cui il 29%provenienti dall'estero. Tra le novità si segnalano gli spazi dedicati a nuovi trend Sperimenta TuttepazzeperibijouxTheincubator, ma non solo. 
La kermesse verrà arricchita infatti da sfilatetalk e workshop. In aggiunta c’è il progetto #Iamthemaker, animato da mini interviste trasmesse all’interno della fiera e sui principali canali social, che coinvolgeranno espositori, buyer e addetti ai lavori.   
Questa edizione vede anche il debutto di Homi Outdoor-Home&Dehors, un nuovo concept espositivo dedicato a tutte le novità nel mondo della decorazione e degli accessori per la casa da interni e da esterni, destinato agli operatori di settore. Un progetto che vede l’universo home aprirsi all’outdoor, nel segno della continuità e dell’integrazione tra gli ambienti.
Protagoniste all’interno del percorso espositivo le proposte di 361 brand, di cui il 37% provenienti dall’estero, da 19 diverse nazioni.
Le proposte si estendono dagli accessori alle decorazioni, agli arredi, includendo anche l’art de la table, il tessile e la gadgettistica.
Il salone occupa i padiglioni 18, 22 e 24 di Fieramilano, focalizzati su tre principali trend: Green per dna, dedicato agli accessori d’arredo in chiave di design e artigianalità prodotti con materiali all’avanguardia, Plastica dal cuore eco, dove si alternano soluzioni e idee per un lifestyle sostenibile, e infine La cucina varca i confini, in cui emerge un lifestyleall’insegna della contaminazione tra outdoor e indoor design.
Ad arricchire la manifestazione, inoltre, la presenza di un'anteprima nazionale di Expo Dubai 2020, con i progetti vincitori della Design Competition. Un progetto che ha coinvolto giovani designer under 35 e imprese, promosso da Regione LombardiaCamera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi e Unioncamere Lombardia.

Un'iniziativa che segue il fil rouge di Expo 2020 Connecting minds, Creating the future e che vedrà esposti alla rassegna una serie di prototipi pensati seguendo il tema Connecting Spaces, che successivamente voleranno alla volta di Dubai.
Il salone è anche un importante hub formativo per il settore. Grazie a una serie di eventi dedicati, si potranno confrontare le idee degli opinion leader con quelle di retailer, architetti e professionisti degli stili di arredo. Tra questi un ciclo di conferenze in collaborazione con il magazine Platform Architecture and Design.
Un’ulteriore novità è rappresentata da Oasi Urbana, uno spazio dove incontrarsi, conoscersi e fare business, caratterizzato da un allestimento che vede protagonisti prodotti e soluzioni pensati per rendere meno marcati i confini dell'abitare.
Da non perdere, all'ingresso del padiglione 24, la nuova area dedicata alle profumazioni per l’ambiente. Protagoniste fragranze, diffusori, candele, incensi, pot-pourri, in un percorso sinergico con le proposte.  
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