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Canarie fuori stagione. Nell'arcipelago spagnolo anche d'inverno la temperatura oscilla tra i 18 e i 25 gradi

Benvenuti nella terra del fuoco, tra vulcani, foreste alpine, vegetazione subtropicale e una luce accecante da deserto del Sahara. Nell'arcipelago spagnolo delle Canarie anche d'inverno la temperatura oscilla tra i 18 e i 25 gradi e qui, oltre al mare, esistono gioielli culturali da esplorare, tra architettura coloniale, artigianato e tradizioni culinarie.


Tenerife


Con i suoi 2.034 chilometri quadrati di estensione, Tenerife è l’isola più grande e più urbanizzata di tutto l’arcipelago. Se le spiagge di El Hierro, La Gomera, La Palma, Gran Canaria, Lanzarote e Fuerteventura e Tenerife attirano ogni anno circa 10 milioni di turisti, nelle giornate in cui i venti alisei non consentono di sonnecchiare al sole, la cosa migliore è andare alla scoperta della storia e delle tradizioni locali.


Cosmopolita sin dall’Ottocento, quando a frequentarla erano le lady inglesi che sull’isola venivano a trascorrere l’inverno, malgrado lo sviluppo turistico intensivo, Tenerife conserva ancora qualche angolo nascosto. La capitale, Santa Cruz de Tenerife, è nota soprattutto per il Carnevale (tra gennaio e marzo), considerato il secondo per sfarzo e allegria dopo quello di Rio de Janeiro. Se si è amanti dell’architettura moderna, Santa Cruz merita una visita all’avveniristico Auditorio progettato da Santiago Calatrava.


Luogo di grande fascino e storia, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio comune dell’umanità, è San Cristobal de la Laguna. Antica capitale dell’isola, La Laguna rappresenta il primo esempio di città coloniale non fortificata, che ha fatto da modello anche nelle colonie americane. Con i suoi palazzi tipici dell’architettura canaria (edificati tra il XVI e il XIX secolo) la Calle San Agustin è forse la via più bella della città. Al n. 16 si trova Casa Montañés (1746), mentre subito dopo si staglia Casa Lercaro (dal nome di una famiglia genovese che si stabilì sull’isola) che ospita il Museo di storia di Tenerife (
www.museosdetenerife.org). Puerto de La Cruz merita una sosta per il suo Giardino botanico. Creato nel 1788 per abituare le piante provenienti dalle colonie spagnole del Sud America al clima europeo, il giardino contiene circa 4.000 specie con piante tropicali e subtropicali inserite in uno splendido scenario.

Altro piccolo gioiello architettonico, situato nella parte settentrionale dell’isola, è la cittadina di La Orotava, divisa in una parte bassa (Villa de Abajo, dove vivevano le famiglie più ricche) e una alta (Villa de Arriba). Percorrendo la strada Colegio y Carrera si entra nella zona signorile della città. Tra i più bei edifici di stile barocco canario spicca Casa Fonseca, detta anche de los Balcones per i sei splendidi balconi in legno che la abbelliscono. Al suo interno accoglie un piccolo museo e un negozio di artigianato. Tra le lavorazioni tipiche, spiccano le tovaglie in lino il cui motivo tradizionale viene chiamato “calado” (
http://www.casa-balcones.com/).

Prima di ripartire e percorrere uno degli itinerari naturalistici più belli dell’isola, la Valle de La Orotava, stracolma di palme e bananeti, meglio fare una pausa in uno dei tanti ristorantini che propongono specialità canarie quali il gofio (farina di mais o di grano tostato, base di piatti di pesce, carne e dolci), il conejo salmorejo (coniglio marinato), papas arrujadas con mojo (patate novelle cotte in acqua molto accompagnate da una salsa a base di aglio, aceto, sale e erbe aromatiche che può essere piccante o meno), o il puchero canario (zuppa di verdure e carne, che a Tenerife mette insieme fagioli, patate americane, pannocchie e verze). Tra i luoghi che sono riusciti a conservare una certa autenticità ci sono Garachico e Masca, piccolo villaggio sospeso tra montagne e palmeti, situato nel Nord-Ovest dell’isola. Garachico è uno dei rari paesini in cui forse è ancora necessario conoscere lo spagnolo per ordinare una birra e dove non essendoci spiagge attrezzate, non esistono grandi alberghi e di conseguenza un turismo massificato. Ideali per i bambini sono le piccole piscine e laghetti naturali di acqua di mare di El Caletón, spiaggetta a ridosso del centro urbano. Se invece non si è mai visto produrre un sigaro a mano, fermarsi da Arturo, può essere una esperienza interessante. In questa bottega, da tre generazioni si lavorano le foglie di tabacco importate da La Palma, l’unica isola dell’arcipelago in cui ancora si coltivano le piante.


Non si può lasciare Tenerife senza avere messo piede nel parco nazionale del Teide e ammirato la sua montagna (il vulcano alto 3.718 metri) che sin dai tempi dei Guanches – popolazione che originariamente viveva nell’arcipelago prima dell’arrivo degli spagnoli alla fine del ’400 – ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’isola. I più coraggiosi possono cimentarsi nella scalata del Pico Vejo (circa sei ore), la cima del vulcano, oppure prendere una teleferica e contemplare comunque le numerose specie di alberi, piante e animali che vivono unicamente in questo luogo. Tra i must da riportare a casa: le marmellate di cactus, di crema di banane, il miele di palma, mentre trai i prodotti erboristici, l’aloe vera. Specie endemica di queste isole, considerata sacra dagli aborigeni grazie alle sue notevoli proprietà, la sua produzione fa gola anche ai reali sauditi che proprio quest’anno hanno visitato l’isola per comprenderne la produzione.


Per informazioni: Ufficio del turismo spagnolo in Italia (
www.spain.info/it/disfruta/en_el_mar/costas/islas_canarias.html) e www.turismodecanarias.com.
ansa

Dall'1 al 6 febbraio va in scena la 63° Spielwarenmesse International Toy Fair, l'esibizione più importante al mondo per il settore del gioco e del modellismo

Norimberga si veste per la sessantatreesima volta da capitale mondiale del giocattolo e del modellismo: nella città bavarese si tiene dall'1 al 6 febbraio la Spielwarenmesse International Toy Fair, la più grande fiera dedicata interamente a questo settore.

Un bel salto di immagine per il centro economico della Franconia; un cambio di indirizzo forse costruito per cancellare gli effetti della seconda guerra mondiale e l'identificazione con la sede del processo per i crimini del regime nazista. Ma, soprattutto, un'idea vincente per dare a questa grande area metropolitana - la seconda in Baviera, dopo Monaco - la sua originaria connotazione, quella appunto della patria del giocattolo.


Molti storici, infatti, ritengono che la prima produzione commerciale del gioco dell'era moderna sia cominciata in Germania nel XV secolo e da lì si sia sviluppata e industrializzata. Da Norimberga, per esempio, è partita la fabbricazione in serie di bambole, giocattoli con sonagli, musicali, fino a quelli con le ruote.


L'appuntamento fieristico rappresenta anche un crocevia e una meta per tutti gli inventori di passatempi, di supercar radiocomandate e rompicapo: anche il genio ungherese Erno Rubik presentò il suo cubo a Norimberga, vincendo il premio nel 1980 come miglior gioco dell'anno.


Anche per l'edizione 2012 sono attesi tutti i leader e i professionisti del comparto, per questa fiera riservata solo agli operatori. Questi i numeri attesi: circa 2.700 espositori provenienti da 63 nazioni, oltre 79.200 visitatori specializzati di 114 paesi, 160.000 mq di superficie espositiva con circa 1 milione di prodotti suddivisi in 12 gruppi merceologici, la combinazione unica di prodotti di marca ed articoli di massa con circa 70.000 novità.


La Fiera si suddivide in una dozzina di gruppi che vanno dal modellismo e l'hobbistica, al modellismo ferroviario e accessori, ai giocattoli tecnici, ai giocattoli educativi, a quelli d'azione, alle bambole e ai peluche, ai giochi per l'apprendimento e la sperimentazione. Vi sono, poi, il segmento multimedia, gli articoli per carnevale e quelli di tendenza, i giocattoli di legno e artigianali, il design creativo, quelli dedicati allo sport e al tempo libero. E, ancora, i prodotti per la scuola, per la scrittura, per i bambini più piccoli e per i teenager. La mostra prevede una serie di premi, molto ambiti fra gli specialisti (soprattutto il ToyAward 2012) e ottimi trampolini di lancio per il marketing su nuovi prodotti. Informazioni si possono trovare sul sito
www.spielwarenmesse.de che ha anche la sezione in italiano.

ansa

Expo 2015 grande opportunità "Occasione per portare la cultura e l'eccellenza italiana nel mondo"

"L'Expo 2015 darà nuovo impulso all'occupazione e all'economia italiana e rappresenta una grande opportunità per l'industria turistica del nostro Paese". Lo ha dichiarato il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio, nel corso del suo intervento al roadshow "Expo incontra le imprese" organizzato da Confindustria alla presenza di Emma Marcegaglia, Diana Bracco e del ministro Piero Gnudi.

"E' un'occasione per accelerare la realizzazione delle infrastrutture - è detto in una nota - per portare la cultura e l'eccellenza italiana nel mondo, per far creare nuova occupazione e per sviluppare progetti sul territorio in un'ottica di lungo periodo. Per far questo sarà essenziale fare rete assicurando un vero coordinamento locale, regionale e nazionale. Stiamo lavorando alla creazione di proposte turistiche combinate con una visita all'Expo, per la valorizzazione del cosiddetto Fuori Expo, da inserire nel palinsesto dell'Esposizione e a progetti di formazione. Abbiamo, per questa ragione, lanciato un progetto pilota dal nome "Lezioni di Expo", per promuovere la destinazione Italia nell'ambito del turismo scolastico, realizzato insieme al Touring Club Italiano, Federalimentare, Museimpresa, FAI e con la collaborazione di Trenitalia".
 
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In Val di Fassa gli 'Skikinderland' Da Moena a Canazei, nel Dolomiti Superski, cresce il numero di piste, scuole e ritrovi per i più piccoli

(di Ida Bini - ansa)

E’ uno sconfinato parco giochi la Val di Fassa, 20 chilometri a nordest del Trentino, ai confini con le province di Bolzano (Alto Adige) e di Belluno (Veneto). All’interno del grande comprensorio sciistico del Dolomiti Superski la valle, che si estende da Moena a Canazei, presta una particolare attenzione agli sciatori più piccoli con la nascita di scuole di sci e di numerosi punti di ritrovo per i bambini – si chiamano Skikinderland - dove possono imparare a sciare giocando e trascorrere del tempo mentre i genitori si godono la giornata in tutta tranquillità; lasciano i figli in mani sicure e si godono i tracciati più belli lungo i 220 chilometri di piste sempre in perfette condizioni, servite da 86 impianti di risalita.

E poi le quattro aree snowparks, i tre itinerari da fare con gli sci - oltre al Sellaronda, il giro dei quattro passi – e le nove diverse zone dove praticare ogni tipo di sport invernale, collegate tra loro a piedi o tramite comodi servizi skibus: Belvedere-Pordoi, Ciampac, Fedaia-Marmolada, Col Rodella-Passo Sella, Buffaure, Catinaccio-Ciampedie e Passo Costalunga. Ovunque ci sono piste baby con pendii adatti all’apprendimento dello sci, campi scuola nei singoli paesi con comodi tapis roulant che trasportano i bambini, attrezzature per lo sci alpino e lo snowboard, asili-nido dove intrattenere i più piccoli e pupazzi giganti che segnano le piste e i ritrovi.


Maestri e animatori specializzati si occupano degli ospiti più piccoli in ogni centro, disseminati nella vale, ognuno con le proprie caratteristiche. Il Mini Club Tananai al Ciampac di Alba di Canazei, aperto fino a Pasqua in una tipica baita di montagna, propone giochi e attività sportive ma anche servizi di baby-sitting con fasciatoi e scalda biberon. I corsi di sci sono disponibili per bambini che hanno già compiuto i 3 anni. A Canazei c’è fino al 15 aprile il Kinderland gestito dalla scuola di sci Marmolada-Canazei, che offre agli ospiti un servizio di assistenza e asilo per tutti i bambini, con corsi di sci e pasti, in un’attrezzata struttura nel centro del paese, vicino agli impianti di risalita del Belvedere. E’ in servizio fino al 30 marzo, dalle 8.45 alle 16, la scuola di sci e snowboard di Campitello di Fassa che offre agli ospiti il servizio di assistenza per bambini a partire dai 3 anni in due centri diversi: l’asilo nido all’interno dell’Hotel Fedora, vicino alla partenza della funivia, e il parco giochi sulla neve allestito presso il campo scuola in Strèda Roma.


Si chiama Pollicino il centro-giochi di Pozza di Fassa, aperto fino a metà aprile dalle 8 alle 19, gestito e organizzato da Alessia, una pedagogista che offre un servizio mirato ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni, rispettando i loro orari, le abitudini e le singole necessità. Il Park Bimbo Neve, aperto fino al 20 marzo, è gestito dalla scuola di sci Vajolet di Pera di Fassa, in località Fraine; offre animazione, corsi di sci e noleggi dell’attrezzatura sportiva per i bambini a partire dai 3 anni. Il Kinderpark Ciampedie, in servizio fino al 9 aprile, si trova al Ciampedie di Vigo di Fassa e fa parte della scuola di sci Vigo di Fassa-Passo Costalunga. Offre animazione, corsi di sci e pranzi ai bambini che hanno già compiuto i 3 anni. Babylandia è il parco giochi sulla neve della scuola di sci Dolomiti di Moena, che propone fino al 15 aprile ai piccoli dai 3 anni giochi, pranzi e corsi di sci.


Fiabilandia a Prato di Sorte è un’area giochi con igloo di ghiaccio, giochi gonfiabili, scivoli e casette; il miniclub offre animazione, baby dance, squisite merende e la possibilità di praticare sci alpino, bob e slittino con tapis roulant per una comoda risalita. Infine, presso il passo San Pellegrino-Cima Uomo, in una struttura attrezzata con giochi e attività per bambini di ogni età, c’è Kids Paradise, aperto fino al 9 aprile.


A dimostrazione dell’interesse del comprensorio sciistico della Val di Fassa verso i giovanissimi sciatori è stato ideato il Dolomiti Superkids (
www.fassa.com), una promozione riservata alle famiglie, che dà la possibilità ai bambini di sciare gratis in compagnia dei propri genitori.

Il mare italiano, meta preferita nel 2011

Il Mare italiano nel 2011, secondo Hotels.com, e' tra le mete piu' richieste dai viaggiatori. La citta' che ha avuto un maggior numero di ricerce é Nova Siri, in provincia di Matera, seguita da Riomaggiore e Pesaro. Il centro lucano, che conta 6.500 abitanti, è l’ideale per chi desidera trascorrere una vacanza tra siti archeologici e la meravigliosa costa ionica. Nova Siri, infatti, è situata non molto lontano dagli storici Sassi di Matera e dalla caratteristica Policoro e dista pochi chilometri dalle meravigliose spiagge di Metaponto e Sibari. Nel litorale ionico, troviamo anche un notevole aumento di richieste  per Ugento, che ha registrato un +452% rispetto al 2010.

Non vanno male le Campane che durante lo scorso anno, hanno registrato un’impennata di ricerche, in particolare Capaccio (+464%), Vietri sul Mare (+419%) e Salerno (+383%). A queste si aggiunge la città calabra di Ricadi che occupa una notevole posizione in classifica (+433%). Anche le località della Sicilia hanno subito un considerevole aumento di ricerche rispetto al 2010, tra le città più richieste compaiono Noto (+406%) e l’affascinante Siracusa (+405%). La seconda città che ha registrato l’aumento maggiore di ricerche rispetto al 2010, è stata Riomaggiore (+472%): uno dei borghi più caratteristici della riviera ligure.


Oltre al mare cristallino, Riomaggiore, sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre, è nota per i tipici e affascinanti carruggi che si affacciano sul torrente Rivus Maior. Nonostante la recente alluvione che ha colpito questa zona, le Cinque Terre rimangono un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore e di forte richiamo turistico. Anche Loano, posizionata sulla riviera di ponente, è risultata tra le mete con il maggior aumento di ricerche nel 2011 (+427%) rispetto all’anno precedente.


In settima posizione troviamo
Grosseto, con un aumento nelle ricerche del 462%, seguito dal +381% di Fiumicino: il piccolo centro laziale sul delta del Tevere e sede dell’aeroporto romano. Non sembra essere da meno anche la riviera romagnola e marchigiana.

Le attrezzatissime spiagge di Pesaro (+470%), Cattolica (+465%) e Cesenatico (+444%) esercitano sempre una forte attrattiva, tanto che nel 2011 sono incluse tra le città che hanno registrato il più grande aumento di ricerche rispetto al 2010. Tra le mete in alta quota, la città che ha registrato il maggior aumento di ricerche rispetto al 2010 è Roccaraso (+420%), in provincia de L’Aquila, con i suoi impianti sciistici tra i più rinomati all’interno dell’Appennino.


Si registra anche la presenza sporadica di qualche località collinare immersa nel verde:
Manciano, uno dei borghi più belli della Maremma, ha registrato un aumento di ricerche nel 2011 del 389% rispetto al 2010. Tra le località lacustri la meta che ha registrato il maggior aumento di ricerche è invece Bardolino (+382%) nell’elegante cornice del lago di Garda, a pochi chilometri da Verona.

Secondo Hotels.com, infine, le mete straniere che hanno registrato il maggior aumento di ricerche da parte degli italiani nel 2011 rispetto al 2010, invece, sono state
Minorca (+462%) e Rodi (+384%). Le isole Baleari e la Grecia esercitano, da sempre, un forte fascino sia sui connazionali che vogliono godersi una vacanza tranquilla in famiglia, sia su chiunque desideri trascorrere qualche giorno nella movida locale.

Specchio di una cultura rurale, da sempre gli spaventapasseri hanno colpito l’immaginazione collettiva. Un singolare museo nel Trentino

Fin da quando ha appreso l’arte di coltivare la terra, l’uomo s’è posto il problema di come preservare sementi e raccolti dall’ingordigia degli uccelli granivori. Risale così alle epoche più remote l’uso di porre a guardia dei campi quei fantocci che, pur nella varietà delle forme e dei materiali usati, sostanzialmente sono rimasti uguali a sé stessi fino ai nostri giorni.
 
 
Presenze inquietanti o ironiche, severe o bonarie, a volte clownesche, gli spaventapasseri hanno rappresentato da sempre un elemento immancabile del paesaggio agreste, nel quale spiccano quasi totem di chissà quale culto ancestrale. Esprimendo, di volta in volta, la fantasia, l’estro, gli umori di chi li ha costruiti, non si sa con quanta speranza di ottenere un risultato reale.
 
Già, perché viene da chiedersi: assolvono veramente questi simulacri alla funzione per cui son nati? La loro fortuna millenaria starebbe a confermarlo. E tuttavia tocca anche vedere passeracei pascolare spavaldamente in certi orti e frutteti: per essi, l’innocuo spauracchio di turno sembra divenuto – ironia della sorte – più che altro un segnale di sicuro banchetto!
 
Ma il contadino cosa non sopporta; e più o meno di buon grado, finisce sempre per perdonare questo suo alter ego di più basse condizioni, compagno affezionato che gli attenua la solitudine campestre. Quando non si ostini, invece, a difendere il proprio raccolto ricorrendo a deterrenti più efficaci, si tratti pure di banali sacchi di plastica che in nulla ricordano il buon
vecchio fantoccio di una volta.
 
Insomma non toccateci gli spaventapasseri, testimoni muti e immobili dell’avvicendarsi delle stagioni e delle fatiche umane, specchio delle nostre tradizioni più tenaci; per non parlare del posto di rilievo che occupano anche nella letteratura, specie quella favolistica!
Tutto però ci si sarebbe aspettato tranne che questi effimeri surrogati dell’uomo, esposti alle intemperie e destinati ad essere sostituiti col tempo, diventassero oggetto di un originale museo – “La Casa degli Spaventapasseri” – sorto nel 2006 a Marter (frazione di Roncegno Terme, in provincia di Trento): una sessantina di esemplari esposti nei suggestivi locali di un ex mulino.
 
Artefice dell’iniziativa è il reporter e giornalista Flavio Faganello, il più noto e sensibile fotografo trentino, che per oltre vent’anni ha percorso gli angoli più riposti della sua incantevole regione per fotografare gli ultimi esemplari di spaventapasseri e, in non pochi casi, recuperarne alcuni ormai in età “pensionabile”. E lo ha fatto da vero innamorato che è riuscito a cogliere, paradossalmente, l’“anima” di queste combinazioni talvolta originalissime di colori, forme, rumori, movimenti. Con immagini che, accompagnando gli esemplari in mostra, trasmettono intatto il misterioso fascino, l’afflato poetico che si sprigiona da questi umili “signori dei campi”. Guardare per credere.

di Oreste Pallotti - cittanuova.it

Viaggi low-cost per giovani, anziani e disabili. E' quanto prevede l'art. 62 della bozza del Dl Semplificazioni

Viaggi low-cost per giovani, anziani e disabili. E' quanto prevede l'art. 62 della bozza del Dl Semplificazioni, che l'ANSA puo' visionare all'esame del cdm. E' prevista la "promozione di forme di turismo accessibile, mediante accordi con i principali vettori operanti nei territori interessati attraverso pacchetti agevolati per i giovani, gli anziani e i soggetti portatori di disabilità".

ansa

Per gli appassionati di design si apre il Salone del Mobile di Parma

Decima edizione per l’evento fieristico parmense dal 28 gennaio al 5 febbraio

In continuità con le scorse edizioni, l’evento organizzato da Fiere di Parma e da Orgacom, riserva delle aree dedicate ai topics dell’Abitare e del Benessere con previsioni di grande affluenza di pubblico.

L’ équipe dal nome Octopus Lab Project curerà l’area Vivi Meglio occupandosi di argomenti legati all’ambiente, alla capacità d’inventiva e all’impegno sociale.

Nuovi oggetti, realizzati in serie limitata, saranno esposti all’interno di uno spazio relax dove poter anche utilizzarli, con lo scopo di dare spicco a quello che rappresenta l’idea di progetto, e, dunque, al concept. Materiali protagonisti saranno il legno ed il ferro.

L’area Vivi Verde, invece, si dedicherà interamente a tutte le soluzioni di outdoor, dal verde all’arredo, dalle terrazze alle piscine, al fine di offrire visibilità a questa fetta di mercato, ma soprattutto di perseguire una migliore qualità della vita e degli spazi esterni.

Al termine della manifestazione è prevista l‘estrazione di un premio di 10.000 euro con il Concorso Vinci&Arreda, che mette in palio la possibilità di acquistare complementi d’arredo presso i vari espositori partecipanti alla fiera.

Il Salone del Mobile di Parma, facendo uso del confronto  tra le differenti forme epressive , che lasciano spazio alla creatività e all’immaginazione, vuol rappresentare anche quest’anno un’occasione importante per affrontare le tematiche correlate all’ambiente, al riutilizzo ed alla sostenibilità.


edilportale.com

 

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@simail.it

A Gerba forum internazionale turismo mediterraneo

Una conferenza internazionale sul turismo mediterraneo è stata indetta dall'Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt) e dal ministero del turismo di Tunisi per il 16 e il 17 aprile a Gerba. L'iniziativa, informano fonti dell'Omt, che ha sede a Madrid, è stata annunciata nel corso del Forum di Investimenti Turistici in Africa, Investour, che si è celebrato durante l'ultima edizione della fiera madrileña del turismo, Fitur. Al riguardo il segretario generale della Omt, Taleb Rifai, ha sottolineato: "Nonostante il Mediterraneo sia la regione più visitata del mondo, con oltre 200 milioni di arrivi di turisti l'anno, affronta numerose sfide: politiche, ambientali e sociali". Per cui la conferenza di Gerba "consentirà di fare un bilancio delle tendenze del turismo nella regione e adottare una visione condivisa per affrontare in maniera adeguata le sfide", ha aggiunto. Al forum Investur, al quale è intervenuto il nuovo ministro del turismo di Tunisi, Elyes Fakhfakh, il segretario generale della Omt ha ribadito che la città magrebina "torna sulla scena ed è preparata per intraprendere una riattivazione solida e costante" e che la conferenza internazionale "non potrá essere celebrata in un luogo migliore". Alla conferenza prenderanno parte agenti turistici del Mediterraneo per confrontarsi sulle possibilità di sviluppo del settore, rispetto alle sfide della sostenibilità e la concorrenza di altre regioni del mondo.

(ANSAmed)

Turismo: Trentino; nasce progetto Ecoristotrazione. Prevede assegnazione di un marchio di sostenibilita' ambientale

Il Tavolo di Lavoro del progetto "Ecoristorazione Trentino" ha approvato un Accordo di programma per la diffusione del marchio di sostenibilità ambientale assegnato agli esercizi che rispettino un disciplinare costituito da 26 azioni virtuose: riduzione dei rifiuti, la promozione di prodotti "a filiera trentina", riduzione dei consumi idrici ed energetici, valorizzazione dell'acqua di rete, utilizzo di prodotti-servizi ecologici e coinvolgimento della clientela nell'attuazione di "buone pratiche". Ristoranti, pizzerie, agriturismi, alberghi e strutture ricettive interessati al marchio "Ecoristorazione Trentino" devono soddisfare 7 requisiti obbligatori e raggiungere un punteggio minimo di 18 punti su 50 messi a disposizione da 19 requisiti facoltativi.

L'iniziativa coinvolge Provincia autonoma, Comune di Trento e le principali associazioni di categoria del comparto ristorativo trentino: Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento (Asat), Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino e Unione Albergatori del Trentino (Unat). (ANSA).