Norimberga si veste per la sessantatreesima volta da capitale mondiale del giocattolo e del modellismo: nella città bavarese si tiene dall'1 al 6 febbraio la Spielwarenmesse International Toy Fair, la più grande fiera dedicata interamente a questo settore.
Un bel salto di immagine per il centro economico della Franconia; un cambio di indirizzo forse costruito per cancellare gli effetti della seconda guerra mondiale e l'identificazione con la sede del processo per i crimini del regime nazista. Ma, soprattutto, un'idea vincente per dare a questa grande area metropolitana - la seconda in Baviera, dopo Monaco - la sua originaria connotazione, quella appunto della patria del giocattolo.
Molti storici, infatti, ritengono che la prima produzione commerciale del gioco dell'era moderna sia cominciata in Germania nel XV secolo e da lì si sia sviluppata e industrializzata. Da Norimberga, per esempio, è partita la fabbricazione in serie di bambole, giocattoli con sonagli, musicali, fino a quelli con le ruote.
L'appuntamento fieristico rappresenta anche un crocevia e una meta per tutti gli inventori di passatempi, di supercar radiocomandate e rompicapo: anche il genio ungherese Erno Rubik presentò il suo cubo a Norimberga, vincendo il premio nel 1980 come miglior gioco dell'anno.
Anche per l'edizione 2012 sono attesi tutti i leader e i professionisti del comparto, per questa fiera riservata solo agli operatori. Questi i numeri attesi: circa 2.700 espositori provenienti da 63 nazioni, oltre 79.200 visitatori specializzati di 114 paesi, 160.000 mq di superficie espositiva con circa 1 milione di prodotti suddivisi in 12 gruppi merceologici, la combinazione unica di prodotti di marca ed articoli di massa con circa 70.000 novità.
La Fiera si suddivide in una dozzina di gruppi che vanno dal modellismo e l'hobbistica, al modellismo ferroviario e accessori, ai giocattoli tecnici, ai giocattoli educativi, a quelli d'azione, alle bambole e ai peluche, ai giochi per l'apprendimento e la sperimentazione. Vi sono, poi, il segmento multimedia, gli articoli per carnevale e quelli di tendenza, i giocattoli di legno e artigianali, il design creativo, quelli dedicati allo sport e al tempo libero. E, ancora, i prodotti per la scuola, per la scrittura, per i bambini più piccoli e per i teenager. La mostra prevede una serie di premi, molto ambiti fra gli specialisti (soprattutto il ToyAward 2012) e ottimi trampolini di lancio per il marketing su nuovi prodotti. Informazioni si possono trovare sul sito www.spielwarenmesse.de che ha anche la sezione in italiano.
Un bel salto di immagine per il centro economico della Franconia; un cambio di indirizzo forse costruito per cancellare gli effetti della seconda guerra mondiale e l'identificazione con la sede del processo per i crimini del regime nazista. Ma, soprattutto, un'idea vincente per dare a questa grande area metropolitana - la seconda in Baviera, dopo Monaco - la sua originaria connotazione, quella appunto della patria del giocattolo.
Molti storici, infatti, ritengono che la prima produzione commerciale del gioco dell'era moderna sia cominciata in Germania nel XV secolo e da lì si sia sviluppata e industrializzata. Da Norimberga, per esempio, è partita la fabbricazione in serie di bambole, giocattoli con sonagli, musicali, fino a quelli con le ruote.
L'appuntamento fieristico rappresenta anche un crocevia e una meta per tutti gli inventori di passatempi, di supercar radiocomandate e rompicapo: anche il genio ungherese Erno Rubik presentò il suo cubo a Norimberga, vincendo il premio nel 1980 come miglior gioco dell'anno.
Anche per l'edizione 2012 sono attesi tutti i leader e i professionisti del comparto, per questa fiera riservata solo agli operatori. Questi i numeri attesi: circa 2.700 espositori provenienti da 63 nazioni, oltre 79.200 visitatori specializzati di 114 paesi, 160.000 mq di superficie espositiva con circa 1 milione di prodotti suddivisi in 12 gruppi merceologici, la combinazione unica di prodotti di marca ed articoli di massa con circa 70.000 novità.
La Fiera si suddivide in una dozzina di gruppi che vanno dal modellismo e l'hobbistica, al modellismo ferroviario e accessori, ai giocattoli tecnici, ai giocattoli educativi, a quelli d'azione, alle bambole e ai peluche, ai giochi per l'apprendimento e la sperimentazione. Vi sono, poi, il segmento multimedia, gli articoli per carnevale e quelli di tendenza, i giocattoli di legno e artigianali, il design creativo, quelli dedicati allo sport e al tempo libero. E, ancora, i prodotti per la scuola, per la scrittura, per i bambini più piccoli e per i teenager. La mostra prevede una serie di premi, molto ambiti fra gli specialisti (soprattutto il ToyAward 2012) e ottimi trampolini di lancio per il marketing su nuovi prodotti. Informazioni si possono trovare sul sito www.spielwarenmesse.de che ha anche la sezione in italiano.
ansa
Nessun commento:
Posta un commento