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Viaggi in auto senza rischi: le regole

di Andrea Silvuni
ROMA - Comincia il grande esodo estivo e per affrontare un viaggio in auto senza 'brutte sorprese' e' opportuno conoscere le regole di circolazione in vigore nei Paesi europei che si intende visitare. Non tutti, infatti, hanno norme omogenee per ciò che riguarda il tasso alcolemico nel sangue, i limiti di velocità (e la relativa severità nell'applicare le sanzioni) e le dotazioni di bordo.

In Europa, per esempio, si sta diffondendo l'obbligo di avere a bordo una cassetta di pronto soccorso, norma che vale anche per le auto con targa straniera. Lo richiedono Austria, Germania, Bosnia e Croazia. In Slovenia e nella Repubblica Slovacca si può essere multati se non si ha in auto una scatola con le lampadine di ricambio, mentre in Francia dallo scorso primo luglio è richiesta la presenza in tutti i veicoli - compresi quelli di passaggio - di un etilometro. In Romania e Bulgaria, invece, tutte le auto private devono avere a bordo un estintore. Attenzione, poi, ad usare il telefonino in Belgio: il Codice vieta di tenerlo in mano mentre si guida, ingorghi compresi. Uniche eccezioni quando l'auto è parcheggiata e se è ferma per far salire o scendere delle persone.
In Europa, mediamente, il tasso dell'alcol nel sangue non deve superare il 5 per mille. Polonia, Svezia, Norvegia, pero', sono più restrittivi e impongono il 2 per mille. Russia e Serbia, invece, lo hanno fissato al 3 per mille. Le norme piu' rigide sono quelle di Repubblica Slovacca, Romania, Ucraina, Ungheria, Moldova, Croazia e Repubblica Ceca, dove quando ci si siede al volante vige la regola del tasso zero. Attenzione anche al limite di velocità. Per la guida in città e' di fatto standardizzato in tutta Europa a 50 km/h (solo nel Montenegro è di 40 km/h) ma occorre prestare grande attenzione in Germania e negli altri Paesi in cui si vedono i cartelli "Zona 30" nelle aree residenziali. I controlli in questo caso sono spesso molto attenti e si viene multati anche per 2 o 3 km di superamento del limite. In Germania, in Austria ed in altri Paesi del centro e nord Europa occorre prestare grande attenzione agli autovelox nascosti (si usano ad esempio i bidoni della spazzatura), sovente collocati anche in sequenza di due o tre. In Francia sono invece "pericolose" le auto civetta della Gendarmeria, peraltro riconoscibili per il dispositivo radar che spunta dai paraurti, dalla mascherina o dal bagagliaio.
Sulle strade extraurbane i limiti sono molto variabili, dai 60 km/h della Norvegia ai 120 - per quelle a scorrimento veloce - del Belgio. Il consiglio è quindi di rispettare con attenzione le indicazioni locali. In Francia il limite scende in caso di pioggia o di forte inquinamento atmosferico (vale anche in autostrada). E' utile quindi sintonizzarsi sulla emittente Radio Traffic (107.7) che informa su problemi e limiti nella zona che si sta percorrendo. Nelle autostrade i limiti variano dagli 80 km/h del Montenegro ai 130 di Francia, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Croazia. In Germania, com'è noto, sulle autobahn la velocità è libera ma non appena si vede un cartello con l'indicazione del limite è obbligatorio rallentare.

Attenzione poi alle segnalazioni con i fari. Per chiedere strada in Germania e' vietato usare il lampeggio dei fari (se troppo insistente il gesto viene sanzionato come minaccia alla persona): basta inserire l'indicatore di direzione di sinistra. Infine, se si guida un veicolo non proprio, ad esempio intestato all'azienda, in Albania, Austria e Croazia è consigliabile avere una delega a condurre con firma del proprietario autenticata presso un notaio
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Mete esotiche, si' ma senza infezioni

Per non rovinarsi la vacanza: informarsi sui vaccini, attenti a igiene e alimentazione
Dall'Africa all'Asia, al Sud America: le mete esotiche sono fra le più affascinanti e 'sognate' dai viaggiatori di tutto il mondo. Sono anche quelle più impegnative, non solo in termini economici ma anche per quanto riguarda l'organizzazione pre-partenza, in primis quella sanitaria. Dai vaccini, ove necessari, a poche e semplici accortezze da rispettare in fatto di igiene e alimentazione: sono queste le regole d'oro per non rovinarsi la vacanza tanto desiderata.

TROPICI ED EQUATORE, ZONE PIU' A RISCHIO – Partire informati sulle condizioni igienico-sanitarie del Paese che si va a visitare dovrebbe essere una delle prime preoccupazioni del turista. Non c'è motivo di viaggiare "in ansia", ma informarsi è la migliore precauzione per trascorrere una vacanza serena. In generale le aree del mondo in cui bisogna stare più attenti dal punto di vista sanitario sono le zone equatoriali e tropicali. È qui, spiega Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all'Università di Parma e coordinatore del Gruppo Vaccini della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), che "la temperatura e l'umidità sono più elevate, costituendo un habitat ideale per molti microorganismi patogeni per l'uomo. Il rischio è maggiore nelle aree degradate e carenti dal punto di vista igienico-sanitario", ad esempio per mancanza di acqua potabile, fognature, frigoriferi.

MALATTIE GASTROENTERICHE LE PIU' FREQUENTI – "Le statistiche – afferma Signorelli – indicano che circa 15 viaggiatori su 100 che si recano in aree esotiche si ammalano durante il viaggio e nel 90% dei casi si tratta di malattie gastroenteriche come salmonellosi, epatite A, rotavirus, tifo, colera e la nota 'diarrea del viaggiatore internazionale' che può essere causata da diversi batteri o virus. Il rischio malaria – aggiunge – è presente in zone generalmente rurali dell'Africa sub-sahariana, del Sud-America e dell'Asia". In questo caso prima di partire è necessario seguire la profilassi con farmaci prescritti dal medico che devono essere presi da una settimana prima della partenza a tre settimane dopo il ritorno. In genere sconsigliati per i bambini, questi farmaci possono causare qualche effetto collaterale ma riducono il rischio di ammalarsi.
Ci sono anche altre patologie da tenere in considerazione. "È il caso della meningite meningococciga – spiega Walter Pasini, direttore del centro di Travel Medicine –, che interessa l'area dal Senegal all'Etiopia, e per la quale esiste un nuovo vaccino che copre tutti i 4 ceppi più comuni e che conferisce immunità con una sola somministrazione per un tempo abbastanza lungo". Pasini mette in guardia anche dalla febbre gialla, seppur rara, trasmessa dalle zanzare e per la quale esiste una vaccinazione da fare 10 giorni prima di partire. Attenzione, soprattutto nell'Africa meridionale, al rischio Hiv: "anche in vacanza – aggiunge Pasini – è sempre bene adottare tutte le misure di prevenzione in fatto di comportamenti sessuali".

IGIENE E ALIMENTAZIONE, REGOLE D'ORO – A parte la profilassi per i vaccini, ove richiesto, in generale in località esotiche è sempre bene osservare semplici buone regole in fatto di igiene personale e di alimentazione. Importante è il lavaggio delle mani, mentre occorre proteggersi dalle zanzare anche in caso di profilassi antimalarica, quindi riducendo le parti del corpo scoperte, usando repellenti, dormendo in ambienti con aria condizionata e ricordarsi che le zanzare vivono generalmente in aree umide e pungono soprattutto al tramonto. Tali regole diventano più importanti al di fuori delle aree urbanizzate. Si dovrebbero consumare solo cibi ben cotti, bevande confezionate e frutta sbucciabile. Evitare, precisa Pasini, "verdure crude, maionese, gelati, salse e perfino cocktail che possono essere contaminati da ghiaccio prodotto da fonti inquinate". "Si perderà qualche prelibatezza locale – aggiunge Signorelli – ma si riduce moltissimo il rischio di un'infezione intestinale". Per entrambi gli esperti è bene che queste regole siano rispettate anche in caso di soggiorno in resort extra lusso e in ambienti meno selvaggi.

JET LAG E TROMBOSI, RISCHI POCO CONSIDERATI – Esistono anche rischi meno conosciuti e poco considerati, in generale nei lunghi viaggi aerei. Signorelli cita non solo il jet lag, "lo sfasamento orario che può manifestarsi con astenia, insonnia, sonnolenza, irritabilità, cefalea, nausea e stipsi e durare anche diversi giorni dopo il cambio di fuso disturbando le vacanze", ma anche "il rischio di trombosi venosa profonda". Quest'ultimo si previene muovendosi spesso, consumando cibi leggeri ed evitando bevande alcoliche. Meno frequenti invece le punture di insetti velenosi, serpenti e pesci, "mentre è sottovalutato il rischio di incidenti stradali che è molto alto nei Paesi poveri con strade accidentate e pericolose; per questo problema merita una grande attenzione la scelta di mezzi e autisti affidabili". Particolarmente attenti devono essere i soggetti ipertesi, con malattie cardiache croniche, i portatori di pace-maker, aggiunge Pasini: "il viaggio internazionale può essere evento che causa patologie acute in soggetti predisposti che partono con malattie croniche". Situazioni 'scatenanti' possono essere ad esempio le immersioni subacquee, i viaggi in altitudine o sport particolarmente intensi. "In questi casi – prosegue Pasini – occorre viaggiare col passaporto sanitario, una documentazione riempita dal proprio medico che consente anche all'estero di facilitare l'anamnesi dell'individuo".

CI SI AMMALA ALL'ESTERO, COSA FARE – In valigia, su consiglio medico, è utile avere antibiotici, antinfiammatori e antidiarroici. Consigliata per mete esotiche una polizza sanitaria che consenta consultazioni telefoniche o online, cure e farmaci e soprattutto l'eventuale rimpatrio nei casi più gravi.

DOVE INFORMARSI: MEDICI E ASL – Per febbre tifoide, colera, epatite A e febbre gialla esistono vaccini efficaci e sicuri. "La valutazione della destinazione e del tipo di viaggio da parte del proprio medico o del servizio di medicina dei viaggi presente in quasi tutte le ASL italiane – spiega Signorelli – consentirà di suggerire le profilassi più opportune. Non si dimentichi poi di effettuare i richiami vaccinali previsti per tutta la popolazione come quello contro il tetano da fare ogni 10 anni". Meglio non affidarsi esclusivamente agli agenti di viaggio per le informazioni sanitarie. Online si trovano informazioni utili sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it/malattieInfettive/malattieInfettive.jsp), dell'Oms (www.who.org), dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (www.cdc.gov) e su www.travelmedicine.it.
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Vacanza in bici. Fuga dallo stress

Centinaia di offerte per pedalare a tutta natura in Italia, Europa o in America.
Dal classico tour ciclabile lungo il Danubio ai fiordi norvegesi, gli italiani amano sempre più viaggiare con le due ruote. Anche in famiglia La classica fuga solitaria o la pedalata in famiglia, la gita benessere o la traversata in barca. Il viaggio in bicicletta incrocia, come direbbero i tecnici di marketing, un vasto campionario di tecniche di acquisto: perché si sceglie la vacanza su due ruote? Per avvicinarsi alla natura e allontanarsi dal traffico, per dribblare la crisi e il caro benzina, per tenersi in forma o per incentive aziendale, perché va di moda o proprio perché si odiano le mode.

Navigando, anzi girovagando sul web si trovano centinaia di offerte, per tutti i gusti: dalla gita fuori porta, al tour nella campagne francesi, dalle passeggiate in Austria alle crociere fluviali. E’ il caso, per esempio, del progetto ecosostenibile che da Venezia porta a Mantova a bordo della Ave Maria (www.avemariaboat.com), una barca 100% made in Italy, con 18 cabine e capacità di ospitare fino a 42 persone, che segue dall’acqua i percorsi ciclabili lungo i canali Fissero e Bianco, attraverso uno scenario composto dalle isole della laguna veneta, il parco del delta del Po, piccoli centri rurali e città d'arte. Molto ampio è il catalogo di Girolibero (www.girolibero.it), operatore vicentino che per il 2012 propone 200 destinazioni in Europa e nel Mondo e che dispone di un parco biciclette di tutto rispetto, con modelli studiati appositamente per cicloturisti esperti o neofiti, fino ai family tandem in grado di portare più di un bimbo (da 4 a 8 anni) e disponibili in determinate piazze tipiche (come l’Olanda) per questo tipo di vacanza sportiva.

Non mancano nei cataloghi anche di altri tour operator le passeggiate classiche lungo il Danubio, il Lago di Carinzia o di Costanza, la Costa Baltica, alla scoperta dei fiordi norvegesi, in Cornovaglia o in Irlanda lungo la Strada dei Giganti, fino alle spiagge di Cuba o della Florida, da Miami a Key West. Del resto, il trend è in crescita. In Italia ci sono quasi 5 milioni di ex-automobilisti che in dieci anni hanno abbandonato l'auto in favore della bicicletta per i loro spostamenti quotidiani e molti di questi pensano anche a far vacanza sulle due ruote. Il rapporto degli italiani con la bicicletta è stato tratteggiato qualche tempo fa in una ricerca marketing di una nota bibita analcolica. Stando a quei dati, per la maggioranza dei ciclisti pedalare rilassa, trasmette benessere interiore e favorisce una vita meno sedentaria.

Risposte che potrebbero sembrare ovvie, dato che ad essere interpellati erano i diretti interessati. Ma da quella ricerca è emerso anche una certa difficoltà a usare la bicicletta come sinonimo di rifugio dallo stress: l’oggetto che gli italiani amano avere a portata di mano quando pedalano è guarda caso il telefonino o lo smartphone (46%), seguito per il 31% da una bibita fresca. Stando al Censis, il mercato mostra un potenziale di crescita non da poco, visto che la “mobilità ciclabile” copre non più del 4% della domanda complessiva di mobilità. Nonostante ciò, nell’ultimo decennio si è registrato un aumento significativo delle persone che raggiungono almeno la loro destinazione abituale in sella a una bicicletta almeno tre o quattro volte la settimana. Erano il 6,8% della popolazione nel 2002, hanno raggiunto il 13,5% nel 2007, oggi si attestano sul 18,7%. Si tratta di percentuali ancora molto basse se confrontate con quelle del Nord Europa, dove la media si aggira intorno al 30%. Circa 10,5 milioni di italiani hanno dichiarato – sempre secondo il Censis - di usare occasionalmente la bicicletta e la quota sul totale della popolazione è passata in cinque anni dal 16,9% al 23,5 per cento. In questo mercato è dunque evidente la crescita di operatori e di offerte turistiche per i dueruotisti.
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'Raffaello verso Picasso', boom richieste

A due mesi da apertura 50.000 prenotazioni, intanto Goldin prepara 'Verso Monet'
di Nicoletta Castagni
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Mancano ancora due mesi all'apertura, ma sono gia' 50.000 le prenotazioni per la grande mostra 'Raffaello verso Picasso. Storie di Sguardi, volti e figure' che il 6 ottobre, a Vicenza, inaugurera' dopo cinque anni di restauro la Basilica Palladiana.

Intanto, Marco Goldin, che con Linea d'Ombra ha curato e prodotto l'importante esposizione, ha gia' messo in cantiere un secondo ciclo di mostre dedicato questa volta, invece che al ritratto, alla storia del paesaggio e intitolato 'Verso Monet', dal 2013 alla Gran Guardia di Verona e alla Basilica Palladiana di Vicenza. Del padre dell'impressionismo saranno allestite circa 20 opere, ''una mostra nella mostra''. ''Da quando a maggio abbiamo dato il via alle prenotazioni, non siamo mai scesi sotto le 300 al giorno, con punte di 700 - dice Goldin - si tratta di dati rilevanti sia in termini assoluti, sia, a maggior ragione, in tempi di crisi come questi. Per la mostra di Genova 'Van Gogh e il viaggio di Gauguin', che e' stata la piu' vista dell'inverno, abbiamo avuto un avvio molto piu' rallentato''.

Si avverte dunque una grande attesa non solo per l'evento espositivo, che riunira', accomunati sul tema della figura e del ritratto, opere capitali di Botticelli, Mantegna, Antonello da Messina, Tiziano, Caravaggio, Velazquez, Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Bacon, Freud e molti altri ancora. A destare l'interesse, spiega Goldin, e' anche la riapertura della Basilica, monumento simbolo di Vicenza''. Entro il 25 agosto, prosegue, ''si concluderanno gli ultimi interventi di rifinitura, compresa la struttura temporanea in ferro e vetro destinata all'accoglienza dei visitatori, mentre a meta' settembre cominceranno ad arrivare i capolavori, prestiti eccezionali dei maggiori musei del mondo''.

La mostra vicentina avra' una seconda edizione (dal 2 febbraio 2013) alla Gran Guardia di Verona con il titolo 'Da Botticelli a Matisse. Volti e figure'. Il nucleo di opere sara' lo stesso, ma, assicura il curatore, le due rassegne si differenzieranno molto. Quindi, nel 2013, partira' il secondo ciclo che coinvolgera' ancora i due capoluoghi veneti, questa volta incentrato sul genere del paesaggio e intitolato 'Verso Monet'. Attraverso una novantina di dipinti, provenienti da prestigiosi collezioni pubbliche e private internazionali come sempre da alcuni tra i maggiori musei del mondo, il percorso espositivo sara' articolato in sette sezioni, che racconteranno l'evoluzione dell'immagine del paesaggio nella trasformazione cruciale da semplice fondale scenografico a divinita' assoluta e dominante dell'opera. Per questo motivo, la rassegna, che prende le mosse dal primo '700, sviluppera' in modo particolarmente approfondito il XIX secolo, che prepara la grande rivoluzione impressionista guidata dal genio di Monet.

Il pittore francese, pur mutuando da Corot l'idea di realta', arriva nella finale, straordinaria serie delle ninfee a dare vita a una visione di paesaggio che ormai si appoggia quasi totalmente sull'esperienza interiore. ''Di Monet si potranno ammirare circa venti dipinti, tra i piu' esplicativi del suo eccezionale percorso creativo. Sara' una mostra nella mostra'', anticipa Goldin, ma ci sara' spazio anche per gli altri celebrati maestri impressionisti e post-impressionisti, tra cui Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin, Cezanne. La rassegna si concludera' con il XX secolo, dalle avanguardie di Matisse a Picasso alle esperienze astratte di Kooning e Pollock per arrivare infine ad Andrew Wyeth in America e a Lopez Garcia e Richter in Europa

A Trento, dal 23 giugno fino al 18 novembre p.v., è possibile ammirare una mostra dedicata alle armi rinascimentali sul tema dei duelli e dell’amor cortese

TRENTO E I CASTELLI TRENTINI OFFRONO IL MAGICO ITINERARIO DEI CAVALIERI DEL MEDIOEVO: a Trento, dal 23 giugno fino al 18 novembre p.v., è possibile ammirare una mostra dedicata alle armi rinascimentali sul tema dei duelli e dell’amor cortese, immergendosi nella epopea di tornei e di giostre con rappresentazioni teatrali nel Castello “il Buon Consiglio”. A sud di Trento nel castello Beseno una mostra dal titolo “i Cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli” illustra i temi più cruenti degli scontri, degli assedi e delle tattiche militari. Il Castel Pietra invece presenta affreschi sull’amor cortese, mentre sulla sponda opposta dell’Adige il Castello Noarna vanta una cappella che ospita una pala con l’incoronazione della Vergine unita ai Santi Nicola e Francesco. Nella Valle dell’Adige si può ammirare il Castel d’Avio (FAI): il giro dei castelli del Trentino prosegue a Rovereto ed ancora nella val d’Adige (alle porte del parco Adamello Brenta) con il maniero di Stenico ricco di affreschi, di sculture e di mobilio d’epoca. Magnifici il castello di San Giovanni di Bondone sul lago d’Idro, il castel Pergine nell’alta Valsugana ed il castello Thun tra la Val di Non e la Val di Sole. Al Buon Consiglio di Trento si può ammirare l’opera di Rubens. Sono 300 i castelli, le rocche, le fortificazioni del Trentino così ricchi di storia e di leggende e costituiscono un’ offerta culturale di assoluto prestigio che fa onore all’arco alpino facendo di Trento la vera capitale Europea della montagna.
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Turismo: finalmente una bella notizia per l’estate Italiana

RINATA LA VILLA ROMANA DI PIAZZA ARMERINA NELL’AMATISSIMA TERRA DI SICILIA: finalmente una bella notizia apre l’estate Italiana; dopo sei anni di lavori, il 4 luglio p.v. si inaugura il percorso museale con una migliore leggibilità dei mosaici della Villa Romana del Casale grazie ad un nuovo rivestimento in legno e rame. La Villa è una preziosa testimonianza dell’arte romana del IV° secolo d.C., nell’era di Diocleziano, e vanta circa 120milioni di tessere che formano i magnifici mosaici della Villa divise in pavimenti, fontane, colonne, dipinti murali e sculture. I turisti potranno ammirare i mosaici della “Grande Caccia” e di “Ulisse che vince Polifemo” camminando lungo le creste murarie delle Villa senza dover calpestare i mosaici. Sono attesi oltre 600mila visitatori per questo luogo davvero speciale in provincia di Enna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Sull’approfondita analisi dei “misteri” della Villa si è espressa recentemente l’Archeologa Rosalia GIANGRECO con l’interessante volume“: La Villa Romana del Casale - Viaggio tra i misteri” .

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