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La neve non sentira' la crisi, fatturato da 9,7 mld

Dopo la passata stagione invernale che ha segnato, per molte località, indici in riduzione superiori anche ad un quinto del proprio fatturato, anche la stagione turistica 2012/2013 non sarà facile ma non sarà nemmeno così negativa come si potrebbe pensare analizzando i dati dell'economia reale. L'analisi arriva dall'Osservatorio Italiano della Montagna Bianca "Skipass Panorama Turismo" con una indagine realizzata da JFC per il Salone del Turismo e degli Sport Invernali Nissan Skipass dal 1 al 4 novembre a Modena. Saranno queste le tendenze principali della nuova stagione in montagna: innanzitutto il ritorno delle settimane bianche. Per la prima volta dopo un quinquennio s'inverte la rotta, ovvero diminuiscono gli short break ed aumentano le settimane bianche. I clienti, inoltre, saranno 'infedeli' alle destinazioni, perché sempre alla ricerca dell'offerta speciale e della promozione last minute, ma più fedeli ai maestri di sci (aumenta l'indice di fidelizzazione delle famiglie ai maestri di sci). La spesa media per trascorrere una settimana di vacanza in montagna sarà di 929 euro a persona, contro i 985 euro dello scorso anno, con una riduzione del 6%. Una famiglia italiana composta da padre, madre ed un figlio di 8 anni spenderà in media 2.245,00 euro per nucleo familiare, grazie a sconti ed agevolazioni per i bambini sotto gli 8 anni. skipass, scuola sci, noleggio attrezzature, abbigliamento ed attrezzature sportive assorbono una quota è pari al 46% della spesa complessiva sostenuta per la vacanza. Aumentano poi le famiglie con figli che frequenteranno la montagna per sciare: nel prossimo inverno le famiglie rappresenteranno il 58,5% della clientela. Nell'inverno 2012/2013 la permanenza media si dovrebbe assestare a 5,2 giorni, anche grazie all'incremento di ospiti stranieri il cui soggiorno è più lungo rispetto alla clientela italiana. Crescono gli stranieri, che rappresenteranno una quota del 50% circa della clientela delle località montane italiane: soprattutto Polacchi e Russi. Aumenta, per le scuole di sci nazionali, la richiesta e la conseguente partecipazione dei clienti ai corsi collettivi, che passano a rappresentare il 56,4%, contro il 47,1% della scorsa stagione invernale. Tra le discipline sportive, diminuisce del 12% la quota di chi pratica snowboard, mentre aumentano soprattutto i praticanti di sciaplinismo (+12,3%) e ciaspole (+22,5%). Le nuove discipline del 2012/2013 sono: snowcrossboard (un po' bici e un po' tavola da neve), skifox (seggiolino con gli sci ai piedi) e S.A.W. (Ski Animals Watching). Rafforzamento delle discipline sportive slow ed a costo zero: le ciaspole ed il nordic walking. Gli sciatori italiani vorrebbero trovare due nuovi servizi: la "prima scia", vale a dire la possibilità di sciare la mattina presto su piste vergini, e lo "sci notturno". Le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno pari a 134 gg.; 121 le giornate di apertura stagionale per le scuole di sci italiane - media nazionale. Nell'inverno in arrivo un'ora di corso individuale costerà in media 38 euro, mentre un'ora di corso collettivo ne costerà 20. I prezzi degli alberghi sono aumentati in media del 2,8% rispetto alla passata stagione; aumento del 4% per gli skipass, mentre sono rimasti stabili i prezzi delle scuole di sci. Il fatturato complessivo generato nel prossimo inverno 2012/2013 dal "sistema montagna bianca Italia" sarà pari a circa 9,7 miliardi di euro, comprensivi anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni di montagna. Si prevede un incremento delle presenze di ospiti, rispetto alla passata stagione, variabile tra il 3,5% ed il 4,8%, ed un incremento del fatturato di circa il 2%.


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Le piu' belle crociere sui fiumi

(di Stefania Passarella)

Non sono crociere di "serie B" ma un'alternativa per conoscere il mondo da una prospettiva unica: i fiumi. Dai grandi corsi d'acqua europei ai fiumi 'nostrani' meno imponenti ma non meno affascinanti, fino a percorsi più avventurosi ed esotici, dal Nilo al Rio delle Amazzoni o ad altri itinerari nel cuore dell'Asia. Le crociere fluviali sono un'opzione da considerare, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, anche grazie a flotte che si avvalgono di imbarcazioni nuove o rinnovate con cabine più spaziose, servizi ricreativi a bordo, proposte gastronomiche più ricercate.

I turisti italiani sono fortunati perché i vicini fiumi europei sono protagonisti di alcune delle
crociere fluviali più romantiche e suggestive. Evoca le note di Strauss e Mozart il Danubio, secondo per lunghezza solo al Volga nel Vecchio Continente. Le città da ammirare lungo il suo corso sono tante: Vienna, Budapest, Bratislava su tutte. Il fiume nasce nel cuore della Foresta Nera tedesca e attraversa Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina prima di sfociare nel Mar Nero. Il Volga è una soluzione interessante per scoprire un tratto di Russia, di solito fra Mosca e San Pietroburgo per ammirare le bellezze dell'Anello d'Oro. Il Reno offre decine di spunti nel suo lungo corso fra Svizzera, Francia, Germania, Paesi Bassi attraversando paesaggi puntellati da castelli e vigneti. Fra le città-tappa: Strasburgo, Mannheim, Magonza, Coblenza, Colonia, Amsterdam e Rotterdam come punti di partenza o arrivo. Meno (Germania) e Mosella (Germania-Lussemburgo-Francia) sono altri due corsi d'acqua occasione di tour originali e suggestivi, soprattutto in autunno. Scoprire la Francia lungo il Rodano o la Senna vuol dire immergersi in una dimensione lenta e ideale per gli amanti dell'arte e i buongustai.

I fiumi sono mezzo di scoperta anche della Spagna, lungo il
Guadalquivir, e del Portogallo, lungo il Douro. L'Italia non è da meno anche se i percorsi sono meno lunghi e si prestano piuttosto a gite in battello. Mini crociere si organizzano nel Tevere a Roma, con imbarchi da Ponte Sant'Angelo, Isola Tiberina o ponte Marconi e con tour fino alle rovine di Ostia antica. Mentre sono una proposta consolidata le crociere sul Po fino alla Laguna Veneta. In una giornata, navigando sul Brenta, si scoprono le ville venete.

L'Europa è in cima alle preferenze
dei turisti italiani. "Ai primi posti nelle preferenze degli italiani che scelgono una crociera fluviale ci sono sicuramente gli itinerari su Reno e Danubio – spiega Francesco Paradisi, direttore commerciale Top Cruises – per gli scorci particolarmente ricchi di fascino paesaggistico e le attrattive culturali delle importanti località che toccano, incarnando così l'essenza stessa di una crociera sul fiume che permette di immergersi comodamente nel cuore delle città e al tempo stesso godere di un viaggio di tutto relax". Località che in inverno e in occasione delle festività di fine anno assumono un fascino ulteriore grazie ai mercatini di Natale, alle decorazioni urbane, agli eventi in programma per il Capodanno. Non a caso tra novembre e dicembre si organizzano crociere su Reno e Danubio per vedere i mercatini di Natale, mentre proposte gourmet lungo Senna e Rodano sono valide tutto l'autunno (www.topcruises.it).

Nel bacino del Mediterraneo una crociera fluviale 'classica' è quella sul
Nilo, in Egitto, a bordo di una feluca o di una imbarcazione con più comfort. Il tratto fra Assuan e Luxor è il più consigliato, per gli esperti di Lonely Planet fa parte degli itinerari più belli al mondo, perché consente di ammirare il paesaggio del deserto ma anche alcuni dei siti più antichi della civiltà egizia. Il Nilo non bagna solo l'Egitto: si forma nei pressi di Khartoum dall'incontro del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro. Il primo nasce nella regione dei Grandi Laghi dell'Africa centrale e scorre verso Nord attraverso Tanzania, Lago Vittoria, Uganda e Sudan meridionale, il secondo nasce in Etiopia e scorre nel Sudan sud-orientale.

Chi ha la possibilità e la curiosità di lanciarsi in un viaggio più esotico può spostarsi in Sudamerica, sul
Rio delle Amazzoni, nel cuore del Brasile. Un viaggio che si carica di mistero e grandi aspettative e che è dedicato soprattutto alle meraviglie della natura. Si può partire dalla foce del fiume, a Belém, far tappa a Monte Alegre, dove si scende per ammirare le antichissime pitture rupestri. Una proposta alternativa è quella di percorrere il tratto iniziale del fiume, nel cuore della foresta amazzonica peruviana. Magari a bordo di vascelli di lusso o imbarcazioni storiche completamente restaurate (www.aquaexpeditions.com, www.delfinamazoncruises.com).

In
Oriente le proposte si caricano di suggestioni mistiche. La navigazione sul Gange è anche un'esperienza del cuore spirituale della religione induista oltre che un'avventura senza pari per conoscere una parte dell'India. Il Mekong per scoprire Laos, Thailandia e Cambogia, mentre in Cina lo spettacolo è assicurato con una crociera sullo Yangtze passando attraverso tre gole spettacolari. Il fiume Ayeyarwady è un modo originale per attraversare il Myanmar: attraverso il fiume si accede ai principali monasteri e alle città. Orient-Express propone itinerari ad hoc fra Mandalay e Bagon (www.roadtomandalay.net). A questa proposta si aggiungerà a partire dal luglio 2013 una nuova imbarcazione che percorrerà l'Ayeyarwady tra Yangon e Bhamo e anche il fiume Chindwin.
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Le antiche Ville Venete aprono le porte ai turisti. Itinerari a tema per valorizzare patrimonio culturale

Le Ville Venete aprono le porte agli ospiti.  A chi ha voglia di conoscerne la storia, scoprire l’ospitalità e le tradizioni enogastronomiche, rivivere in qualche modo i secoli d’oro della pace veneziana  puo' visitare ma anche dormire in uno di questi sontuosi edifici.
Il progetto Ville Venete, fortemente voluto dai proprietari di queste antiche dimore, e sostenuto dalla regione del Veneto,  ha come obiettivo quello di sviluppare e mantenere in vitra queste sontuose abitazioni che altrimenti rischierebbero di scomparire o svendute a causa degli alti costi di manutenzione
Solo nel Veneto esistono 3.477 palazzi di grande pregio artistico, monumentale e paesaggistico, realizzati dal patriziato veneto in tutto il territorio regionale durante gli ultimi secoli della Repubblica di Venezia. Nella loro maestosa bellezza (Palladio è uno dei loro più famosi architetti), queste Ville erano soprattutto fulcro di economia agricola locale al massimo della modernizzazione per quei tempi. Talvolta erano anche, più semplicemente, luoghi di residenza o di soggiorno in terraferma. La loro realizzazione e diffusione è stato l’effetto di uno straordinario riordino del territorio dal punto di vista idraulico, dei collegamenti, della sicurezza, reso possibile da un lunghissimo periodo di pace e di buon governo.
"Il Veneto è la prima Regione per presenza turistica grazie alla varietà di offerta - sottolinea l'Assessore al Turismo Veneto, Marino Finozzi -, si spazia dal mare alla montagna, alla campagna e questo progetto è un punto di partenza per sviluppare e sostenere il prezioso patrimonio culturale che abbiamo. Il prossimo passo sarà presentare e fara conoscere in Europa il progetto Ville Venete".
La rete delle Ville Venete aperte al pubblico è attualmente costituita da 125 edifici, i cui proprietari si sono impegnati al rispetto di una specifica 'Carta dei Servizi' e offrono la possibilità di visitarne gli interni o i parchi che le circondano, di soggiornarvi o di ristorarsi con le produzioni agroalimentari e i vini del territorio.
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Cappella Sistina, capolavoro Michelangelo ha 500 anni

Cappella Sistina, capolavoro Michelangelo ha 500 anni 

Capolavoro assoluto di tutti i tempi, "lucerna dell'arte nostra", come la definì Giorgio Vasari, ancora oggi meta (ogni anno) di 5 milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo (e che ne mettono a rischio l'integrità), la Cappella Sistina celebra il 31 ottobre i 500 anni dallo svelamento degli affreschi della volta

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Proposto nuovo itinerario, le vie del cioccolato

Proposto nuovo itinerario, le vie del cioccolato
E' partita da Perugia la candidatura per un itinerario europeo con filo conduttore il cioccolato. "Le vie del cioccolato - The Routes of Chocolate", questo il nome scelto, è l'itinerario culturale che attraversa sette Paesi dell'Unione europea, proposto al Consiglio d'Europa (Istituto degli Itinerari culturali) di Strasburgo e che è stato presentato in occasione di Eurochocolate.
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Ricordati di salvare l'Italia: una campagna a sostegno del nostro patrimonio, un "tesoro di famiglia" che può dare ricchezza

Ricordati di salvare l'Italia

È lo slogan con cui il Fai lancia una campagna a sostegno del nostro patrimonio, un "tesoro di famiglia" che può dare ricchezza. Gran finale con una maratona il 21 ottobre.

08/10/2012 Undicesimo comandamento: ricordati di salvaguardare e sviluppare con intelligenza il territorio in cui vivi. È partita la campagna del Fai (Fondo ambiente italiano) a sostegno del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, con l'obiettivo di raccogliere fondi per preservarlo, custodirlo, ma anche svilupparlo per farne diventare un'importante fonte di sviluppo economico. Chiunque può contribuire mandando un semplice sms con il suo telefonino al numero 45503: due euro che possono significare molto.

Testimonail della campagna  del Fai " Ricordati di salvare l'Italia" è Pierfrancesco Favino,
volto noto e amato del cinema e delle televisione italiana
Dietro questo gesto, dietro questo versamento, l'iniziativa mira a sensibilizzare gli italiani su quell'incredibile "tesoro di famiglia" che la storia ci ha regalato. Monumenti, palazzi, opere d'arte, ma anche ambienti e paesaggi che fanno del nostro Paese uno scrigno impareggiabile di meraviglie. Che però sono fragili, e hanno bisogno della cura dell'uomo, non solo per non soccombere sotto i colpi del tempo, ma anche per diventare uno straordinario motore per creare turismo e, di conseguenza, occupazione.
Il Bosco di san Francesco ad Assisi, uno dei beni conservati e riaperti dal Fai.
Il Bosco di san Francesco ad Assisi, uno dei beni conservati e riaperti dal Fai.
L'attore invita tutti i cittadini anche alla prima edizione di Faimarathon, che si terrà in oltre 70 città italiane il 21 ottobre. Una corsa non competitiva (si può affrontare anche camminando), «l'unica maratona che si corre con gli occhi», pensata per far scoprire o riscoprire paesaggi urbani o extraurbani che, magari, siamo abituati a incontrare quotidianamente, ma di cui cui abbiamo scordato la bellezza, il valore e la storia. Qualche esempio: i siti ipogei urbani di Ascoli Piceno, le vie percorse e descritte da Umberto Saba nel Rione Cavanna a Trieste, l'ultima casa di tolleranza chiusa a Como nel 1958, una piccola farmacia degli anni Trenta di gusto decò a Lanciano (Chieti), le secolari "fosse granaie" (dove venivano conservate le mandorle)  a Cerignola (Foggia), le più belle fra le 2.500 "vere da pozzo" (costruzioni lapidee a protezione dei serbatoi d'acqua dei pozzi che, nel tempo, divennero anche pittoreschi ornamenti) di Venezia... Nelle dieci città della ruota del Gioco del Lotto (sponsor dell'evento), la maratona vivrà anche l'iniziativa "Io Lotto per un'Italia più bella. Tu che Fai?".

Alla Faimarathon del 21 ottobre è possibile iscriversi sul sito www.fondoambiente.it (dove è possibile anche prendere visione dei luoghi coinvolti), presso le delegazioni Fai di tutt'Italia o il giorno stesso alla partenza. La quota di partecipazione è di 6 euro.
Paolo Perazzolo / famigliacristiana.it

Repubblica Dominicana: adesso conviene

la meravigliosa spiaggia di La Romana-Bayahibe sulla costa meridionale  
(di Ida Bini)
Piace agli innamorati in luna di miele e alle famiglie con bambini; piace agli sportivi per le mille avventure tra le onde e a chi ama il caldo: la Repubblica Dominicana piace a tutti coloro che cercano una vacanza esotica, esclusiva, divertente e a prezzi contenuti. Nel mese di ottobre sono tanti gli appuntamenti nella capitale e molte sono le opportunità da Punta Cana a Samaná per alloggiare in nuovissime strutture alberghiere - boutique hotel e resort paradisiaci – con Spa e ristoranti di grande qualità.
Non è un caso che quest’anno la Repubblica Dominicana abbia ricevuto dei riconoscimenti internazionali turistici (da Expedia a Tripadvisor) per alcune strutture, considerate tra le migliori al mondo: Iberostar Hacienda Dominicus, Catalonia Royal Bávaro e Iberostar Grand Hotel Bávaro. Quest’ultimo, nella zona di Punta Cana, e Bahía Príncipe, situato nella penisola di Samaná, sono entrate nella classifica dei “migliori hotel all inclusive dei Caraibi”. C’è anche il Barceló Bávaro Beach Resort, rifugio esclusivo situato su una delle spiagge più belle e amate del Paese, 37 chilometri di sabbia bianchissima e di palme da cocco.
Tra i nuovissimi alberghi, inaugurati da poco, c’è anche l’NH Punta Cana che non ha formule all inclusive ed è perfetto per chi ama giocare a golf ma anche per chi cerca un luogo tranquillo dove rilassarsi, con piscine e servizio di spiaggia. L’hotel dista appena 20 chilometri dall’aeroporto di Punta Cana e 5 minuti dal centro commerciale di Palma Real. In questo periodo nella capitale Santo Domingo si svolgono appuntamenti e manifestazioni di grande richiamo turistico: dal 12 al 14 ottobre si celebra il Santo Domingo Colonial Fest, attesissimo evento di musica, arte, cultura, gastronomia e teatro. Il festival è anche un’occasione ideale per scoprire la zona coloniale della città attraverso visite ai musei, passeggiate storiche e culturali, tour eno-gastronomici e mostre dedicate ad artisti e artigiani locali. Taste Santo Domingo è un evento gastronomico che si svolge dal 18 al 24 ottobre per celebrare i prodotti, le nuove tendenze dell’industria alimentare ed enologica dell’isola e il talento degli chef locali.
Amanti del buon cibo, cuochi e appassionati di gastronomia potranno così ammirare e degustare i piatti preparati da chef provenienti da tutto il mondo presso i ristoranti degli hotel Renaissance Jaragua e del Meliá Santo Domingo. Qui si terranno anche conferenze, degustazioni ed esibizioni di prodotti. Un altro appuntamento mondano molto atteso è la settimana della moda dominicana Domenicana Moda, giunta alla settima edizione, che si svolge dal 22 al 27 ottobre presso l’hotel Occidental El Embajador con feste e sfilate. Oltre 50 collezioni di stilisti dominicani e internazionali saranno presenti all’evento, che verrà aperto dal venezuelano Angel Sánchez. L’evento è un’occasione anche per vivere la città di Santo Domingo in modo inconsueto: durante la manifestazione, infatti, ci saranno feste, convegni, concerti coinvolgenti un po’ ovunque. Ma la vera ragione che spinge a cercare una vacanza nella Repubblica Dominicana è nei 500 chilometri di spiagge caraibiche di sabbia candida, a tratti quasi impalpabile, lambita da un mare che ha le più belle sfumature del verde e dell’azzurro. La spiaggia più vicina alla capitale Santo Domingo è Boca Chica, molto frequentata anche dai dominicani e animatissima giorno e notte, per la presenza di numerosi ristoranti, locali e discoteche. Lungo la costa meridionale si trovano le meravigliose spiagge di La Romana-Bayahibe e Dominicus, dove si concentrano alcuni tra i più esclusivi villaggi turistici come il grande resort Dominicus Viva Wyndham, che quest’anno festeggia i 25 anni di attività con molti programmi e offerte speciali. Da qui e dal villaggio coloniale di La Romana si possono fare escursioni in catamarano o indimenticabili immersioni subacquee nelle isole di Catalina e Saona. Chi ama il surf deve recarsi a 20 minuti da Puerto Plata, a nord dell’isola, nella località di Cabarete, dove ci sono da cavalcare le migliori onde dell’isola. Fin dai primi anni Ottanta Cabarete era frequentata da surfisti di tutto il mondo e adesso, grazie a una condizione perfetta del vento che può arrivare anche oltre i 25 nodi, è anche una delle capitali mondiali del kitesurf, lo sport che unisce tavola e vela da paracadute. Molte sono le scuole che insegnano come volare sulle onde: Kitexcite, Kite Club Cabarete, Laurel Eastman che offrono lezioni personalizzate. Tantissimi altri sono gli sport che si possono praticare sulle acque di Cabarete e nell’entroterra: canyoning, immersioni, esplorazione di grotte e wakeboarding, sci d’acqua praticato nel fiume Yasica, a soli 7 chilometri da Cabarete, circondati da una natura tropicale mozzafiato. A sud di Puerto Plata è d’obbligo una tappa a Sosua, splendida baia dove è possibile fare immersioni tra i coralli, le spugne e i pesci più colorati. Il punto migliore dove immergersi è El Canal, famoso anche tra chi fa snorkeling. Spettacolari sono anche i litorali intorno alla penisola di Samaná, a nordest, immersa in una vegetazione tropicale lussureggiante e uno dei luoghi più suggestivi dell’isola. E’ un vero paradiso protetto da rigide regole che vietano di costruire case che superino l’altezza di una palma a meno di 60 metri dal mare. Non lontano, sul versante settentrionale, c’è la località Las Terrenas, borgo di pescatori, espressione dell’autentico spirito dominicano, con i suoi lunghi arenili e le piccole capanne allineate in riva al mare, che ospitano eccellenti bistrot. Tra i lidi più belli si consigliano la spiaggia di Punta Popy, la più frequentata dai dominicani e adatta per lunghe passeggiate; Las Ballenas, verso ovest, con acque basse e trasparenti protette dalla barriera corallina; Playa Bonita con un mare cristallino; e Playa Cosón, una delle spiagge meno frequentate e più incontaminate, sempre ventilata e quindi perfetta per il surf. E’ proprio qui, tra fiori e palme a pochi metri dalla spiaggia, che è stato da poco inaugurato un lussuoso boutique hotel, il Sublime Samaná, con 20 suite, Spa con una splendida vista sul mare e ville private a prezzi davvero invitanti.
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L’accoglienza in Italia in tempi di crisi si fa con il web


Enit, Easy Italia e Federalberghi collegati in rete per razionalizzare l’offerta turistica italiana.
L’accoglienza in Italia in tempi di crisi si fa con il web  [ARCHIVE MATERIAL 20110330 ]  
L’accoglienza in Italia in tempi di crisi si fa con il web [ARCHIVE MATERIAL 20110330 ]
Il dato è certo: nonostante la sfavorevole congiuntura, il comparto turistico in Italia continua a rappresentare il 12% del prodotto interno lordo (fonte: World Economic Forum 2011). Ma l’informazione e l’accoglienza turistica nel nostro paese sono agli occhi dei tanti turisti piuttosto dispersive.Tutti questi organismi creano disagio nel turista straniero, abituato a modalità di promozione più omogenee riferimenti e forme di ospitalità comuni dal Brennero a Lampedusa.
Da qui la necessità, in epoca di scarsità di fondi e di spending review, di razionalizzare le attività delle amministrazioni pubbliche che si occupano di turismo, le sole in grado di assicurare servizi garantiti, imparziali ed efficaci. Con l 'Assise dell’Ospitalità Italiana, unico appuntamento nazionale delle istituzioni pubbliche impegnate nell’accoglienza turistica, promosso dalla Provincia di Verona con il supporto della Regione Veneto, la Regione Umbria e delle province di Ferrara e Pesaro-Urbino, lancia la sfida: perché non unire le forze e mettere in rete questi organismi attraverso un sistema digitale?
La III edizione dell’Assise dell’Ospitalità Italiana lancia agli enti nazionali di settore la proposta di dar vita ad un’unica rete degli uffici turistici italiani 114 miliardi di euro di giro d’affari annuo (di cui 30 miliardi di euro spesi dagli stranieri), 375 milioni di pernottamenti, 1 milione e mezzo di persone al lavoro. Nonostante l’importanza di questo comparto, il nostro paese non è ancora in grado di fornire servizi integrati di accoglienza e informazione, che permettano di valorizzare al massimo la propria ineguagliabile offerta turistica.
Di questo si discute all’Assise dell’Ospitalità Italiana, l’evento nazionale sulle strategie ed i servizi di informazione ed accoglienza turistica al via sul Lago di Garda. E del ruolo fondamentale che un’informazione integrata svolga per lo sviluppo turistico del nostro paese sono consapevoli i principali enti nazionali del settore, che parteciperanno all’Assise con dei loro rappresentanti. Per il presidente dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) Pier Luigi Celli è importante la missione dell’Assise dell’Ospitalità Italiana, perché “tra le terapie anti-crisi credo sia fondamentale una politica del turismo di minor individualismo e di maggiore consapevolezza sulla necessità di lavorare in un “sistema” integrato Governo Centrale/Regioni/Comuni.
La promozione è un valore aggiunto nell’attività turistica - prosegue Celli - e deve essere coesa e coordinata. Se non si valorizza l’immagine del brand Italia e se non si promuovono le punte di eccellenza, la destinazione Italia non può avere il posto che le spetta nell’ambito della classifica turistica mondiale dei viaggi”. Consapevole della necessità di offrire servizi di accoglienza integrati anche il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. “Affinché il turismo lavori per l'Italia sono necessarie specifiche linee di intervento che consentano lo sviluppo di politiche di sistema. La creazione di una rete di Governance e di servizi omogenei per il settore”, precisa il presidente Bocca, “passa sia dalla creazione di un Ministero forte e con portafoglio, sia da modifiche legislative, sia dallo sviluppo di tecnologie per il sistema turistico, a partire dall’e-commerce, per il quale dovrebbero essere introdotte agevolazioni fiscali”.
Peraltro per migliorare la risposta al turista, soprattutto quello straniero, esiste da pochi anni il servizio di Contact-Center Easy Italia. Definito da Alberto Maurizio Truffi, Responsabile Servizi al Cittadino - Easy Italia, “un'esperienza innovativa nell'ambito dei servizi di informazione e assistenza che contribuisce a migliorare l'ospitalità e l'accoglienza dei turisti in visita nel nostro Paese”. Esperienza che potrà essere implementata con l’ausilio degli altri soggetti di riferimento a livello nazionale e locale. Insomma, una visione comune sulla necessità di ottimizzare i servizi di ospitalità.
La proposta dell’Assise parte proprio da qui: elaborare una strategia condivisa fra IAT (uffici di accoglienza turistica) ed enti nazionali di settore per arrivare a offrire ai visitatori un’ “unica” Italia del turismo. Orgoglioso del lavoro svolto in questi tre anni dall’Assise è Ruggero Pozzani, Assessore al Turismo e allo Sport della Provincia di Verona: "A livello pubblico la situazione delle Province al momento non è chiara. Il nostro è un buon lavoro, realizzato in collaborazione con la Regione, che va riconosciuto, anche in termini progettuali: l'organizzazione dell'Assise dell'Ospitalità a Verona ne è un chiaro esempio
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Come si scelgono le vacanze?

(di Marzia Giglioli)

Come si scelgono le vacanze? Perchè si preferisce una meta ad un’altra e come scatta la voglia di intraprendere un viaggio? Ci sono dinamiche personali, ma sicuramente ci sono anche regole generali e c’è anche uno stile di scelta. Basta andare a vedere i dati sulle prenotazioni e le mete più frequenti, si scopre così che gli italiani sono sempre più green, sanno sempre più viaggiare informati e vogliono scoprire i luoghi e non solo visitarli.
Gli inglesi sono quelli che seguono di più il ‘viaggio ideale’, e non si fanno influenzare. I tedeschi sono i più bravi a risparmiare, mentre i francesi sono i meno attenti ai listini. Il passa parola è passato di moda, si sceglie in modo più consapevole e il web sta contribuendo sempre di più al viaggio fai da te. Opodo ha chiesto a un panel di viaggiatori italiani, francesi, tedeschi ed inglesi come pianificano una vacanza e quale sia il viaggio perfetto. Il 50% ha risposto che la scelta nasce da motivi profondamente personali.
Ognuno ha in serbo una lista di destinazioni ideali che determina – quando è possibile e quando lo consente il budget - la scelta del viaggio. In ogni viaggio c’è come ‘un motivo di fondo’ che orienta le scelte. Gli inglesi sono quelli più fedeli a questo principio (70%) e non cambiano facilmente itinerario, magari rinunciando quando non è possibile. Come seconda motivazione, dopo quella del proprio immaginario, ci sono le riviste, i libri e i film, ai quali seguono le raccomandazioni di amici, che però non sono prese in particolare considerazione da francesi e inglesi. A sfatare che sia il passaparola uno dei motivi trainanti di una scelta, c’è anche un altro dato che emerge dal sondaggio: le foto vacanziere di spiagge caricate dagli amici su Facebook, non paiono avere un’influenza decisiva per decidere un viaggio. E’ comunque il mare a far sognare di più: l’idea di una lunga spiaggia bagnata da acque turchesi fa venire voglia di partire verso mete esotiche alla metà dei francesi e tedeschi e al 60% degli italiani.
Gli inglesi sono quelli che tra gli europei sono invece più attratti da parchi naturali e paesaggi incontaminati e selvaggi. Secondo il sondaggio di Opodo,le metropoli con grattacieli scintillanti sono invece destinazioni poco popolari per francesi, italiani e tedeschi. Per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio vince ormai il ‘fai da te’ che è ormai un must, soprattutto per gli inglesi (73%), seguiti dagli italiani (62%) e dai tedeschi (58%) che preferiscono di gran lunga arrangiarsi da soli nell’organizzazione del proprio viaggio. Solo i francesi si distaccano un po', con una percentuale del 44%. A causa della crisi o per una maggiore conoscenza delle dinamiche, i turisti ormai sono sempre più attenti alle spese e sanno bene anche come muoversi nella giungla delle offerte. E sanno anche aspettare per trovare quello che è più conveniente.I più bravi comunque sono i tedeschi i meno attenti sono invece francesi. Il 70% dei tedeschi e il 60% circa di inglesi e italiani aspettano di trovare le migliori offerte per partire, mentre Solo il 40% dei francesi aspetta le offerte per pianificare la propria vacanza. Il sondaggio esplora anche le aspettative e sono gli italiani a sembrare i più curiosi, comunque quello che emerge è che per l’86% degli intervistati, la priorità è quella di esplorare la cultura del paese che si sceglie. Non si viaggia solo per guardare i luoghi ma per conoscerne anche ciò che c’è dietro. Comunque quello che si afferma è un turismo sempre più green, il viaggio è visto dalla maggior parte di persone come scoperta della natura, al secondo posto c’è il desiderio di relax e al terzo posto il desiderio di fuggire dalla routine.
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Il Salone del gusto di Torino (25-29 ottobre al Lingotto Oval, abbinato a Terra Madre)

- L'obiettivo e' di ridurre del 70% l'impatto ambientale rispetto all'edizione del 2006, arrivando a non superare la soglia delle 130 tonnellate di rifiuti (58 in meno) e di limitare le emissioni inquinanti a 570 tonnellate di C02 (contro le 1.600 del 2006). Il Salone del gusto di Torino (25-29 ottobre al Lingotto Oval, abbinato a Terra Madre) vuole ridurre ancora di piu' l'impronta ecologica di una manifestazione che, in cinque giorni di apertura, richiama, tra visitatori ed addetti ai lavori, 200 mila persone.

Il traguardo e' quello di arrivare ad una quota del 70% di rifiuti differenziati, destinati al riuso. Due anni fa, nell'ultima edizione, la raccolta differenziata aveva preso una porzione del 58,5%, nel 2006, anno di riferimento per il progetto di un Salone 'eco-sostenibile' messo in campo dagli organizzatori di Slow Food, la quota dei rifiuti divisi per categoria era stata appena del 16,2%.


''Ma non ci accontentiamo di separare i rifiuti - spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - ne seguiremo e garantiremo il processo di riciclaggio''. Per tutti gli scarti sono gia' definiti destinazione e riuso: l'organico finira' ad un impianto di Santhia' (Vercelli) e sara' riciclato in compost di qualita' per uso agricolo; la plastica andra' a Piobesi (Torino) dove verranno realizzati oggetti in Pet riciclato.


Vetro e lattine saranno portate a Lonigo (Vicenza), carta e cartone diventeranno carta per le pubblicazioni di Slow Food Editore. Il legno verra' usato per farne altri oggetti ed, infine, lo stesso indifferenziato verra' utilizzato, almeno in parte, per produrre energia da combustione.
(ANSA).