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Nasce Osservatorio del Vino Italiano

Mai più discordanze sui numeri del vino made in Italy, e riflettori accesi sui luoghi reali di acquisto e consumo del canale 'Ho.re.Ca.', dagli Hotel ai ristoranti, alle enoteche, ai catering. Nasce l'Osservatorio del Vino Italiano, un network di realtà pubbliche e private per la raccolta, l'analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo. 

Il nuovo strumento di monitoraggio e promozione di un settore che a fine anno ha a portata di mano l'obiettivo dei 5,5 miliardi di export, è un progetto promosso da Unione Italiana Vini (Uiv) con la partnership di Ismea, Sda-Bocconi Wine Management Lab, e la collaborazione di Wine Monitor-Nomisma. 

L'Osservatorio dei vino Italiano, ha detto il presidente Uiv Domenico Zonin, ''migliorerà la competitività di imprese capaci di non annoiare mai il mercato mondiale grazie alla varietà di zone produttive, di dimensioni d'impresa e di prodotto. Una varietà che però ha bisogno di conoscere le tendenze per vincere le sfide di mercato e che supporterà il management delle nostre aziende vinicole che avranno il vantaggio di avere analisi di mercato aggiornate e affidabili''. ''Nasce in casa Uiv - ha sottolineato il curatore del progetto Paolo Castelletti - uno strumento inedito per l'Italia a disposizione delle aziende. E' di fatto un Centro Studi per un comparto che finora ha sofferto di dati inorganici''. 

Al debutto oggi, presso la sede del ministero delle Politiche agricole, ha incassato il plauso del Mipaaf ''per la lungimiranza e il supporto alla promozione'' garantito dal nuovo strumento di monitoraggio statistico. ''Mettere insieme attori privati e pubblici di assoluta eccellenza - ha detto il vice ministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, presente al taglio del nastro - può garantire al Sistema-Paese quelle informazioni necessarie per crescere sui mercati mondiali. Il settore che ha fatto passi da gigante nell'internazionalizzazione aveva bisogno di indicatori per far meglio il lavoro di imprenditore''.
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Unesco: Parma eletta città creativa per gastronomia. E' la prima volta per l'Italia

per soggiornare a Parma


Parma è stata ufficialmente proclamata oggi a Parigi, dall'Unesco "città creativa per la gastronomia". E' la prima volta che una città italiana ottiene questo prestigioso riconoscimento internazionale. Il negoziato è durato circa sei mesi. La notizia è stata comunicata al sindaco di Parma Federico Pizzarotti da Irina Bokova, direttore generale di Unesco. Si conclude così positivamente l'iter avviato in primavera e concretizzatosi lo scorso 10 Novembre con la presentazione della candidatura a Parigi alla presenza dei massimi organismi Unesco. Insieme al Comune di Parma - che ha coordinato l'intera operazione attraverso l'assessorato alle attività produttive e turismo - hanno lavorato tutte le istituzioni e le associazioni della città, senza dimenticare il contributo dell'associazione di cuochi 'Chef to Chef' e il sostegno della Regione Emilia Romagna. Le altre città creative per la gastronomia proclamate dall'Unesco sono: Bergen in Norvegia, Belem in Brasile, Burgos in Spagna, Phuket in Spagna.

"Sono particolarmente soddisfatto - commenta il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina -. La visibilità dell'Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l'agro-alimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo''.

L'Unesco, sottolinea il ministro Martina, ''oggi ha riconosciuto che il cibo non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo".

''Col negoziato, guidato dal prof. Pier Luigi Petrillo, il Ministero dell'Agricoltura conferma l'impegno in ambito Unesco: pochi giorni - ricorda il ministro - fa ricorreva il primo anniversario dell'iscrizione della pratica agricola della vite al alberello di Pantelleria nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell'Unesco, la prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo risultato. E sempre lo scorso anno abbiamo ottenuto l'iscrizione nella Lista dei patrimoni culturali materiali dell'Unesco del primo paesaggio vitivinicolo, quello delle Langhe-Roero e Monferrato''.

Pizzarotti, Parma ha una vocazione internazionale
"Questo riconoscimento rafforza la vocazione internazionale di Parma, e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico". Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, accoglie così la notizia del riconoscimento di Città creativa per la gastronomia che l'Unesco ha tributato a Parma. "E' anche la conferma - ha aggiunto il sindaco - che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo. Sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d'arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita".
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Dal 13 dicembre il nuovo orario di Trenitalia

Potenziamenti dell’offerta, novità e modifiche agli orari di partenza e arrivo delle corse
Domenica 13 dicembre entra in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia. Resterà valido sino all’11 giugno. Potenziamenti dell’offerta, novità e modifiche agli orari di partenza e arrivo delle corse Trenitalia sono consultabili online, su trenitalia.com, sull’App Trenitalia, nelle biglietterie, nelle adv convenzionate, sui quadri orari esposti nelle stazioni.

Per quanto riguarda l’offerta Frecce e Alta Velocità le novità più rilevanti sono le quattro nuove corse Frecciarossa tra Roma e Milano che portano a 86 i collegamenti quotidiani veloci tra le due città e le due corse Frecciargento in più tra la Capitale e Bolzano.

Nel servizio regionale, dove la programmazione dell’offerta compete alle singole Regioni committenti, c’è un potenziamento dei servizi soprattutto metropolitani, già attivato dallo scorso 29 novembre a Roma, in occasione del Giubileo. Oltre all’aumento dei collegamenti con la stazione di Roma San Pietro, dove fermano 247 treni al giorno, grande attenzione ai collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino. Le corse del Leonardo Express, il treno no stop tra Termini e lo scalo aeroportuale, passano da 88 a 108 al giorno.

Novità importanti anche in Liguria, dove il nuovo orario introduce una cadenzamento nelle partenze delle corse, e in Umbria e nel Bacino del Cadore, dove si sta realizzando una più efficace integrazione tra i servizi ferroviari e quelli su strada.

Novità anche al Sud, un nuovo modello di esercizio ferroviario in Sicilia finalizzato a rimodulare l’offerta per renderla più adeguata alle differenti esigenze dei viaggiatori: corse frequenti e capillari intorno ai centri urbani e veloci tra i capoluoghi.

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Medio Oriente mercato dei viaggi all’estero con crescita più rapida

I Paesi arabi settore di nicchia remunerativo, con viaggiatori benestanti, che spendono molto in alberghi di classe, amano shopping e intrattenimento
Il mercato dei viaggi all’estero dai Paesi arabi si sta sviluppando come un settore di nicchia remunerativo, con viaggiatori benestanti che scoprono mete turistiche in altre parti del mondo e spendono molto in alberghi d’alta classe, shopping e intrattenimento. Quest’anno in particolare (da gennaio ad agosto) il mercato dei viaggi all’estero dal Medio Oriente ha visto una crescita del nove per cento, la più rapida a livello mondiale secondo le indicazioni dell’Itb World Travel Trends Report, realizzato da Ipk International su incarico di Itb Berlin.

Percentuale elevata di giovani 
Insieme all’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti formano il mercato più attraente dei viaggi all’estero in quest’area geografica. I turisti di due Paesi spendono molto e viaggiano per lunghi periodi. Una percentuale molto elevata di persone con redditi elevati e di giovani (d’età inferiore a 34 anni) con interessi internazionali viaggia all’estero. Inoltre, secondo il World Travel Monitor, in quasi un terzo dei casi abbiamo fra i turisti anche bambini o ragazzi.
Oltre il 30 per cento dei viaggi all’estero da questi Paesi viene da immigrati nel Medio Oriente con un permesso di soggiorno e di lavoro, che vanno all’estero soprattutto per visitare amici e parenti.
Circa i due terzi dei viaggi all’estero dagli Emirati Arabi Uniti nel 2014 sono stati delle vacanze dei tipi più svariati: giri turistici e viaggi in città, in luna di miele o per altre ragioni private, ma anche viaggi di cura e di benessere. I turisti degli Emirati Arabi Uniti vogliono scappare dal caldo e per questa ragione quasi il 60 per cento dei viaggi all’estero avviene nei mesi estivi e circa il 40 per cento nella stagione invernale.
Inoltre i turisti di questi Paesi tendono a fare viaggi lunghi. La media è di 14 pernottamenti, ma quasi il 30 per cento dei viaggi dura almeno 16 giorni. Per di più, i turisti degli Emirati Arabi Uniti spendono molto nei loro viaggi: circa 200 euro in media per persona al giorno e circa 2.800 euro in media a ogni viaggio, secondo il World Travel Monitor.

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Italia-Russia, la cooperazione passa dal turismo

Presentata oggi la versione aggiornata del portale “La Tua Italia”
Cresce la cooperazione tra Italia e Russia sul versante del turismo. La nostra ambasciata a Mosca presenterà oggi la versione aggiornata del portale “La Tua Italia” (http://www.latuaitalia.ru/), lanciato lo scorso aprile, in una conferenza stampa. Si tratta del primo sito istituzionale in lingua russa, che contiene informazioni sulle regioni, le città e le destinazioni turistiche italiane; sul patrimonio artistico e culturale; sull’enogastronomia e sul Made in Italy.
Attraverso “La Tua Italia” è inoltre possibile richiedere il visto, fissare online un appuntamento presso i 22 visa center italiani della federazione e pagare le percezioni consolari – uno strumento che si aggiunge agli sforzi già intrapresi dall’Ambasciata per semplificare il più possibile le procedure di concessione del visto.

La nuova versione, oltre ad avere una veste grafica rinnovata, conterrà nuove sezioni: tra queste il calendario completo dei grandi eventi culturali in Italia (stagioni concertistiche, teatrali, mostre e festival) e la sezione “Russian Friendly”, in cui saranno inseriti i contatti di oltre tremila strutture alberghiere in Italia che dispongono di servizi in lingua russa.

Il turismo rappresenta una componente fondamentale delle relazioni tra Italia e Russia. Dal 2009 al 2013 i flussi verso l’Italia sono più che raddoppiati (passando da 461 mila nel 2009 a 1,088 milioni nel 2013). Nel 2014 flussi dalla Federazione sono stati pari a 1,2 milioni nel 2014, per un indotto di oltre 1,5 miliardi di euro. Nonostante il 2015, a causa della congiuntura economica sfavorevole in Russia e del deprezzamento del rublo, abbia segnato un rallentamento dei flussi turistici, l’Italia resta una delle destinazioni privilegiate dalla popolazione russa (621.000 visitatori per 640 milioni di euro di spesa nei primi otto mesi del 2015).
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Migrantour, i migranti diventano guide turistiche interculturali

Uno scatto da una passeggiata interculturale con Migrantour
Con Migrantour i migranti diventano guide turistiche interculturali. Nell’ottica di un turismo impegnato e d’incontro fra le persone, Migrantour è il progetto che organizza passeggiate interculturali, in origine alla scoperta dei quartieri torinesi multietnici San Salvario e Porta Palazzo.
L’iniziativa nasce dalla cooperativa Viaggi solidali, il TO del capoluogo piemontese che da 15 anni si occupa di turismo responsabile.
Partendo dalla considerazione che il fascino delle lunghe distanze a volte non permette di cogliere “la bellezza sotto casa”, Francesco Vietti, antropologo e socio di Viaggi Solidali, ormai da anni organizza corsi di formazione che permettono ai migranti di diventare guide turistiche d’eccezione. La scelta di “non prendere delle guide professionali, ma di coinvolgere i migranti stessi comeportavoce dell’esperienza del territorio torinese”, spiega Vietti, si è sviluppata con l’obiettivo di far conoscere quartieri considerati ‘pericolosi’ e favorire così l’integrazione. “Da tour operator l’avevamo pensato come occasione di incoming turistico – continua Vietti – ma a incuriosirsi sono soprattutto gli stessi residenti”.
E Migrantour cresce: a oggi fanno parte della rete anche BolognaNapoliLione e, grazie al contributo delle Ong Oxfam Italia Acra, la Commissione Europea ha finanziato nuovi corsi anche aRomaMilano, Genova, Firenze, Parigi, Valencia e Marsiglia.
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