A GUSTOCORTINA 2013 Le Grandi degustazioni di Le Figaro Vin

La seconda edizione di GUSTOCORTINA si preannuncia un evento ricco di interesse e molto articolato. Sarà il vino protagonista di una scena che vedrà il confronto tra grandi produzioni italiane e francesi, in una partnership inedita, erudita, tutta da vivere.

Ian D’Agata, corrispondente per Le Figaro Vin, il portale web dedito al vino del prestigioso e primo quotidiano di Francia Le Figaro, presenzierà alla conferenza stampa di sabato 15 Giugno insieme a Thibault Nguyen, direttore generale di Figaro Vin. Ian guiderà due grandi degustazioni verticali uniche studiate per mettere in risalto e a confronto i grandi vini di Francia e Italia.
Le due degustazioni sono state pensate da Ian per essere, volutamente, dedite a due delle più grandi zone vitivinicole del mondo. Dopo una attenta riflessione, per questa edizione di GUSTOCORTINA, D’Agata ha scelto Bordeaux e Montalcino, luoghi incantevoli e incantati dove nascono alcuni dei vini più famosi del mondo. Si tratta di due degustazioni uniche, mai svolte prima in Italia, con vini di assoluto valore: un nuovo e grande colpo per GUSTOCORTINA!
Domenica, 16 Giugno 2013
ore 12,15 – Degustazione FRANCIA con Ian D’Agata e Thibault Nguyen Château Branaire-Ducru in magnum: apoteosi del taglio bordolese e del terroir di Saint-Julien
Per chi conosce davvero bene Bordeaux, Château Branaire-Ducru, Quatrième Cru Classé nella famosa classifica del 1855, rappresenta uno dei valori sicuri di tutta l’Appellation. Da quando è salito al ponte di comando Patrick Maroteaux, l’azienda è salita rapidamente ai vertici qualitativi di Bordeaux. Oggi gli appassionati di tutto il mondo si contendono le annate di un vino conosciuto ormai non solo per la sua grande costanza qualitativa negli anni, ma anche per come esprime con rara compiutezza il connubio, più unico che raro, di eleganza e potenza del cabernet sauvignon, merlot e petit verdot di Saint-Julien, l’appellation di Bordeaux famosa per vini dall’equilibrio mirabile. Ian D’Agata, che visita Bordeaux da venti anni ormai anche quattro o cinque volte l’anno, e ha appena scritto unarticolo di riferimento su Saint-Julien nel numero speciale di Decanter interamentededicato a Bordeaux (disponibile solo agli abbonati o a Vinexpo), guiderà questadegustazione verticale storica per la prima in Italia. Un altro first per GUSTOCORTINA!
In degustazione otto annate, dal 1990 al 2009, a coprire due decenni di grandi successi. Solo 30 posti disponibili, costo per persona 50 euro.
Domenica, 16 Giugno 2013 ore 16,00 – Degustazione ITALIA con Ian D’Agata
Il Brunello di Montalcino Il Marroneto; la purezza del grande Sangiovese.
Negli ultimi venti anni, alcune tenute italiane hanno compiuto il grande salto da “emergenti” a aziende-leader, con una produzione di veri e propri vini-culto, punti fermi dell’enologia nazionale. Indubbiamente Il Marroneto è fra queste realtà, con un Sangiovese caratterizzato da grande eleganza e profumi di antica memoria. L’azienda, ricavata da un Torrione del XIII secolo ove durante il corso dei secoli si essicavano i marroni, rappresenta una delle più belle espressioni di Sangiovese in purezza in Italia oggi, un gioco di viola mammola, mirtilli rossi, visciole, tabacco, liquirizia e minerali che non si dimentica facilmente. Ian D’Agata e il proprietario di Il Marroneto, Alessandro Mori, saranno con noi a raccontare questa bellissima storia, un vero grande successo del Made in Italy del vino.
A GUSTOCORTINA si celebrerà la più grande verticale di questo Brunello di Montalcino mai organizzata.

In degustazione quindici annate, dal 1980 al 2007, a coprire due decenni di grandi successi. Solo 30 posti disponibili, costo per persona 50 euro.
fonte gustocortina.it

per soggiornare a Cortina Hotel De La Poste
http://www.delaposte.it/

Hotel de la Poste s.r.l. - Piazza Roma, 14 - 32043 Cortina d'Ampezzo (BL) - Italy - Tel. +39 0436 4271 - Fax +39 0436 868435 - E-mail: info@delaposte.it  

Annoverato tra i Locali Storici d’Italia e situato nel pieno centro di Cortina d’Ampezzo, l’Hotel De La Poste rappresenta da sempre il salotto dei personaggi internazionali del mondo della cultura, economia, giornalismo che amano ritrovarsi nel famoso Grill, coccolati dalle specialità del mitico barman Antonio.
Nato come luogo di ristoro per le carrozze postali con i primi viaggiatori, l’Hotel de la Poste ha mantenuto immutato dal 1835 il principio d’accoglienza, ed è condotto di generazione in generazione dalla Famiglia Manaigo.
I suoi ambienti sono la cornice ideale per una kermesse dalla valenza culturale ed internazionale come GUSTOCORTINA.
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

Degustazioni eccezionali a GUSTOCORTINA: un centinaio di cantine e produttori di eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano

Un programma di degustazioni esclusive arricchisce la manifestazione che si terrà il 16 e 17 giugno 2013 a Cortina, con oltre un centinaio di cantine e produttori di eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano.


Cortina, maggio 2013
All’interno del ricco calendario di eventi che compone la manifestazione GUSTOCORTINA, promossa da Golden Moon e Hotel de la Poste per il 16 e il 17 giugno 2013 nella Regina delle Dolomiti, spicca l’esclusivo programma di degustazioni tecniche curate da autorevoli enologi, sommelier e giornalisti di altissimo livello.
GUSTOCORTINA 2013, vetrina delle eccellenze agroalimentari ed enoturistiche italiane, si svolgerà nelle eleganti sale dell’Hotel de la Poste e in altre esclusive locations, dove oltre un centinaio di aziende selezionate presenteranno le loro prelibatezze ed etichette di pregio, mentre alla Terrazza Viennese dell’Hotel Ancora prenderanno il via le degustazioni guidate:
- il 16 giugno alle ore 11 la giornalista del Secolo XIX ed appassionata esperta di enogastronomia Egle Pagano coordinerà la degustazione di vini estremi; alle 12.15 l’autorevole esperto del mondo del vino Ian D’Agata e Thibault Nguyen, direttore di Le Figaro Vin, guideranno due prestigiose degustazioni, che metteranno a confronto i vertici dell’enologia italiana con i grandi produttori francesi. Alle 16 il noto sommelier Alessandro Scorsone guiderà una degustazione di Amarone.
- il 17 giugno sarà il momento di assistere ad altre eccezionali degustazioni: alle 11.00 “un terroir dal cuore italiano” del produttore italiano Enrico Baldin, mentre alle 12.15 il pluripremiato sommelier Alessandro Scorsone degusterà alla cieca le bollicine di GUSTOCORTINA. Fabrizio Penna, uno dei massimi esperti in analisi sensoriale, condurrà alle 15.00 una degustazione dedicata ad esplorare il valore spirituale del vino e del cibo.
Il 16 giugno, dalle 13.00 alle 18.00, nel terrazzo dell’Hotel de la Poste il flautista e Presidente del Club Maledetto Toscano Stefano Fanticelli guiderà un tasting di sigaro toscano. Il tasting sarà presentato anche il giorno seguente dalle 13.00 alle 17.00.
La partecipazione alle degustazioni è riservata a coloro che si accreditano tramite l’apposito form on line al sito
www.gustocortina.it fino ad esaurimento dei posti disponibili. I costi delle singole degustazioni saranno indicati nel sito (da 25 a 50 euro). Per gli operatori del settore il costo dell’accesso alla manifestazione sarà di 10 euro. Per la stampa l’accesso è gratuito previo accredito on line
Il programma completo è consultabile sul sito www.gustocortina.it
GUSTOCORTINA gode del patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Cortina, delle Regole d’Ampezzo, di Expo 2015, di Vite in Montagna, dell’Università Cà Foscari di Venezia e del Master Cultura del Cibo e Vino dello IUAV di Venezia, dall’Università “Aldo Moro” di Bari e della partnership con Winenews.
comunicato stampa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone 
turismoculturale@simail.it 

L'olio di oliva extravergine italiano spopola negli Stati Uniti

L'olio di oliva extravergine italiano spopola negli Stati Uniti: nel 2012 le vendite in questo mercato hanno raggiunto 403 milioni di euro. È un segnale importante, che fa bene a tutta l'agricoltura che proprio in questi giorni ha fatto registrare altre indicazioni positive dal punto di vista occupazionale.
L'olio nostrano, dunque, vince sempre nel mondo. Secondo i dati dell'Unaprol - il più importante consorzio olivicolo nazionale - la "macchina dell'export" lo scorso anno si è rimessa in moto e ha fatto registrare un aumento delle vendite del 3,5%, con 416mila tonnellate in più rispetto al 2011 per circa 1,3 miliardi. A determinare questo segno favorevole, il buon andamento degli oli di maggior pregio (extra e vergini), che hanno concorso con il 70% di vendite all'estero. Ma non solo. Come si è detto, negli Usa - uno dei mercati alimentari più difficili ma anche più ricchi al mondo - le vendite di olio extravergine hanno avuto una progressione del 5,3% in quantità e del 4% in valore. È l'effetto della qualità del prodotto, ma anche dell'intensa campagna promozionale messa in piedi da Unaprol, ministero dello Sviluppo economico e Ice, che ha consentito di far conoscere meglio le etichette nazionali, a scapito delle numerose imitazioni in circolazione.
Ma l'agricoltura dà segni positivi anche su altri fronti. Nel 2012 i campi hanno fatto registrare , secondo Coldiretti, un incremento record del 3,6% del numero di lavoratori dipendenti occupati. È il risultato di una crescita del 7,2% al Nord, dell'11,2% al Centro e dell'1% al Sud. L'organizzazione dei coltivatori stima, poi, che almeno un lavoratore assunto su quattro abbia meno di 40 anni. Certo, la crisi e la mancanza di lavoro in altri comparti possono aver spinto verso i campi, ma la Coldiretti sottolinea anche l'aumento di iscritti alle scuole agrarie - indice di una ritrovata passione per questo settore - oltre che la necessità in futuro di livelli più elevati di professionalità, con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola. Insomma, nei campi non si andrà più solo "a zappare" e basta.
Eppure gli agricoltori non si nascondono i problemi. Da uno studio Ipsos presentato da Confagricoltura, pare che gli imprenditori agricoli siano particolarmente preoccupati rispetto al resto della popolazione: il 62% infatti, ritiene che il peggio debba ancora arrivare e per quasi la metà, il 48%, «la crisi è più grave di quello che si pensa». Il mondo agro-alimentare, poi, ritiene che vi sia uno scarso interesse da parte del mondo politico, istituzionale e dei media verso le imprese agricole (per ben il 90% il livello di attenzione è scarso o nullo), ma anche i cittadini appaiono distanti.
È anche da queste indicazioni che emergono le contraddizioni di un comparto prezioso per il Paese come quello agricolo.
avvenire.it

Il futuro del vino si gioca in India

Presto in giro per il mondo potrà esserci del vino prodotto in India ed etichettato da uno dei più bei nomi dell'industria enologica mondiale. Intanto, nel mercato più ricco al mondo per il vino, quello americano, si attende una crescita a due cifre dei consumi di bottiglie. Tutto mentre si affacciano, anche in Italia, etichette nuove come quelle biologiche. È la dimostrazione, se ve ne fosse bisogno, della dinamicità del mercato agroalimentare mondiale - molto meno di quello interno - ma soprattutto di quello enologico, che continua a muovere miliardi e a creare aspettative in produttori e commercianti. Una partita in cui l'Italia può avere un ruolo più importante di quello attuale. A patto di riuscire ad acquisirlo e mantenerlo. Stando alle informazioni fatte circolare da Winenews, una delle più qualificate reti italiane d'informazione vitivinicola, la Moet-Hennessy (Lvmh) - uno dei gruppi di alta gamma nell'alimentare e non solo - ha fra i suoi piani di crescita quello di produrre bollicine in India. Il gruppo francese sta completando i lavori per realizzare una cantina nel Nashik (regione di Dindori) con 19 ettari piantati nel 2011 a Pinot Nero, Chenin Blanc e Chardonnay, che dovrebbero garantire una capacità produttiva di 50mila casse all'anno. Non una grande produzione, ma certamente l'inizio di una strategia di espansione nel mercato locale (che conta 1,4 miliardi di abitanti), che potrebbe poi guardare anche ad altre aree di consumo. E, proprio quest'ultimo, come si è detto sopra, è previsto in forte aumento negli Usa, cioè nel primo mercato al mondo in fatto di vino e alimentare in genere. Nei cosiddetti "convenience store" che possono vendere vino, è stato rilevato un potenziale di crescita che non si era mai visto negli ultimi 30 anni. Intanto i prezzi al consumo sono cresciuti costantemente negli ultimi 6 mesi. E ancora, sempre negli Usa, l'indice sulla fiducia e sulle intenzioni di spesa dei consumatori monitorato da Nielsen, è cresciuto di due punti nei primi tre mesi del 2013. Tutti dati che, messi insieme, aiutano a guardare con (cauto) ottimismo al futuro, nonostante la crisi. Ben venga, quindi, l'aumento di vendite oltreoceano - l'Italia ha iniziato il 2013 con un +10,7% in quantità e il +14,2% in valore nei primi due mesi, come dicono i dati dell'Italian Wine & Food Institute -, soprattutto perché invece i consumi nazionali continuano ad essere in "caduta libera", come ha sentenziato Nomisma pochi giorni fa. In Italia, l'anno si è aperto con vendite in contrazione del -2,9%. Ma, anche nel nostro Paese potrebbe muoversi qualcosa di diverso proprio nel mondo del vino. Sempre Nomisma ha segnalato un certo interesse dei consumatori nostrani verso le etichette ottenute da uve coltivate con più tecniche compatibili con l'ambiente. Una nicchia, certo, ma in tempi di magra come questi tutto vale per guardare in avanti con un mezzo sorriso. Anche se il futuro del comparto si gioca in altri mercati. avvenire.it

“Cambiare”, ecco Fotografia Europea 2013

Il 3 maggio alle ore 17.30, ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, viene inaugurata l’ottava edizione di Fotografia Europea. Le 390 mostre del festival, punto di riferimento nazionale e internazionale per la fotografia, dedicato quest’anno a “Cambiare. Fotografia e Responsabilità”, sono visitabili fino al 16 giugno. Nelle tre giornate inaugurali, dal 3 al 5 maggio, con conferenze, proiezioni, spettacoli e workshop con scrittori, filosofi, musicisti, giornalisti, critici d'arte. Le mostre sono suddivise in quattro percorsi, con le parole-chiave: straniamento, fiducia, sorpresa e visione. Fotografia Europea, punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti dedicati alla fotografia, spinge quest’anno il suo sguardo da Reggio Emilia, dove si svolge, oltre i confini dell’Europa, coinvolgendo l’immagine e la cultura orientali, giapponesi in particolare, con un approccio sempre più globale e contemporaneo. Giunta all’ottava edizione, Fotografia Europa ha per tema quest’anno “Cambiare. Fotografia e Responsabilità”, inaugura il 3 maggio alle ore 17.30, ai Chiostri di San Pietro, le mostre sono aperte fino al 16 giugno.
Come nelle precedenti edizioni, il festival è contraddistinto da tre giornate inaugurali, dal 3 al 5 maggio, con conferenze, performance, spettacoli e workshop con scrittori, filosofi, musicisti, critici d’arte, giornalisti.
Il tema “Cambiare. Fotografia e Responsabilità” è declinato in quattro parole chiave - straniamento, fiducia, sorpresa e visione – ed è visibile in 390 mostre, di cui 21 esposizioni istituzionali, 83 mostre inserite nel percorso collegato, 166 appartenenti al circuito Off e 120 Portfolio online che presenta mostre virtuali di fotografi italiani ed europei.
Nelle note qui a fianco, informazioni e approfondimenti sulle mostre, gli autori e gli eventi, compreso il programma delle giornate inaugurali.
Fra le partnership, quella con VII Photo Agency, agenzia fotografica fondata da sette dei più autorevoli fotogiornalisti contemporanei, con sede a New York e a Parigi, che porterà a Reggio Emilia gli autori del suo Annual General Meeting.

“La realtà è in continuo cambiamento ed è sempre più avanti. Quello che fatica a mutare e a cambiare è il nostro sguardo su di lei, la nostra capacità di interpretarla e di agire di conseguenza. Trovo su questo punto esemplificativa una frase di Giorgio Gaber, che abbiamo ricordato di recente: la realtà è un uccello che non ha memoria, devi immaginare da che parte va”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, presentando il festival.
“Troviamo anche in Fotografia Europea 2013 – ha aggiunto Delrio – un richiamo a riflettere sulla città, sui modelli di convivenza, sugli spazi comuni: in una fase di crisi, è sempre più importante la riflessione sugli spazi pubblici, dalle piazze agli edifici e i musei, dove Fotografia Europea è allestita e dove si respira una produzione di benessere attraverso quella occupazione cordiale e vitale della città che ormai ben conosciamo. Una riflessione su quelli che gli inglesi chiamano i commons, i beni pubblici, di tutti, in cui le persone riescono a stare bene: l’acceso a questi beni dev’essere per tutti, e tra questi beni mettiamo certamente la Cultura e Fotografia Europea, che caratterizza Reggio e le consente di appartenere al circuito culturale europeo”.

Le mostre istituzionali e gli autori

Lo straniamento di una fotografia che non è solo testimone ma anche protagonista della mutazione, attraverso gli scatti “illuminanti” della giapponese Rinko Kawauchi, la sfida al tempo del francese Philippe Chancel (tornato in luoghi come Fukushima o Kabul, dopo che si sono spenti i riflettori dei media) e il lato eccentrico delle persone svelati dal britannico David Stewart.

La fiducia nel cambiamento del sé, filo conduttore delle mostre Vita Nova (scatti di Evan Baden, Julia Fullerton-Batten, Luigi Gariglio, Paul Graham, Lise Sarfati, Hannah Starkey, Hellen van Meene, Raimond Wouda, Tobias Zielony), Rock' Stars con le celebrità immortalate da Mick Rock, To Belong di Anders Petersen sui luoghi emiliani colpiti dal terremoto e dei progetti Reggio Children e Speciale diciottoventicinque.

La sorpresa nel riconoscere il cambiamento in progetti surreali come The Afronauts di Cristina De Middel, in spettri di errori del passato da non ripetere in futuro (la Chernobyl di Sergey Shestakov), nella relazione enigmatica tra madre e figlia (Viktoria Sorochinski), nel desiderio di evasione (Lucia Ganieva), nei sogni kitsch dei nuovi ricchi (Tim Parchikov). O anche nelle trasformazioni dell'industria (GD4 PhotoArt) e nel coraggio di riportare in vita, attraverso il moderno, una struttura secolare (Alessandro Rizzi sul Teatro Sociale di Gualtieri); la sorpresa di fronte a fatti polizieschi e alla vita di strada (Weegee, al secolo Arthur Fellig).

La visione, infine, come strada per iniziare il cambiamento. Passando da un artista finlandese che – su committenza del Comune di Reggio Emilia – indaga diverse realtà del contesto emiliano (Esko Männikkö) a un fotografo italiano che conduce esperimenti nei mari del Nord (Andrea Galvani); da una serie di scatti che spengono la luce delle metropoli per ritrovare quella stellare (Thierry Cohen) a un'altra che documenta il lavoro di scienziati “spaziali” (Stefano D'Amadio). Per tornare sulla Terra e recuperare il fascino dell'esotismo orientale della mostra della collezione dell’ambasciatore Alberto e Maria Pansa della Biblioteca Panizzi o rileggere, attraverso il cambiamento dello sguardo fotografico, i cambiamenti della società italiana nel grande omaggio a Carla Cerati.

Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle partecipazioni di Elio Grazioli, Walter Guadagnini, Laura Serani, Sandro Parmiggiani, Olga Sviblova, Studio Blanco e Laura Gasparini, si aggiungono quest’anno quelle di Ilaria Campioli, Rossella Menegazzo, Marinella Paderni e Hiroshi Yano.

Le partnership internazionali e nazionali
Fotografia Europea avvia quest’anno un’altra collaborazione di rilievo e respiro internazionale con VII Photo Agency. Nata tre giorni prima dell’11 settembre 2001, VII è un’agenzia fotografica fondata da sette dei più autorevoli fotogiornalisti contemporanei; ha sede a New York e a Parigi e rappresenta oggi 23 fotografi. Su invito del Comune di Reggio Emilia e in collaborazione con aBcM, VII Photo Agency porta in città il suo Annual General Meeting (dal 3 al 7 maggio) dove è confermata la partecipazione dei fotografi Marcus Bleasdale, Ron Haviv, Ed Kashi, Antonin Kratochvil, Joachim Ladefoged, Christopher Morris, Franco Pagetti, John Stanmeyer, Jocelyn Bain Hogg, Stefano De Luigi, Jessica Dimmock, Adam Ferguson, Ashley Gilbertson, Davide Monteleone, Seamus Murphy, Maciek Nabrdalik, Anastasia Taylor-Lind, Tomas Van Houtryve, Donald Weber e del direttore Nick Papadopoulos.

Il contesto che lo ospita è quello di Host, nuova iniziativa satellite del Festival caratterizzata da una partnership produttiva con un’agenzia internazionale.

Anche quest’anno accompagna il festival il circuito indipendente Off, programma parallelo con incontri, progetti, mostre e installazioni disseminate nella gallerie d’arte, nei bar, nei ristoranti, nelle librerie e in altri spazi della città e della provincia che culmina con X-Off, contest fotografico lanciato per premiare i migliori progetti del circuito cittadino.

Le mostre istituzionali sono ospitate negli spazi più prestigiosi della città, come la Biblioteca Panizzi, i Chiostri di San Domenico, i Chiostri di San Pietro, la Galleria Parmeggiani, palazzo Casotti, palazzo Magnani, la Sinagoga, lo Spazio Gerra; mentre le piazze Prampolini, San Prospero e Casotti fanno da cornice agli eventi.
A queste si sommano altri luoghi pensati per incontri e per esposizioni come il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, il cinema Al Corso, l’Istituto Musicale Achille Peri, l’Officina delle Arti e l’Università di Modena e Reggio.
Senza contare un nuovo percorso che si aggiunge agli altri e arricchisce le occasioni di conoscenza della città includendo l’Atelier Viaduegobbitre, le Casette elemosinarie quattrocentesche di via Fontanelli di recente restaurate, la Gabella di via Emilia San Pietro riaperta per l’occasione, le chiese di San Filippo e San Carlo, il Chiostro grande della Ghiara, il palazzo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale, i Musei Civici, il Museo dei Cappuccini, il palazzo della Frumentaria e il palazzo della Prefettura (ex palazzo ducale).
municipio.re.it

Vintage! La moda che vive due volte” a Reggio Emilia dal 3 al 5 Maggio 2013

La Pin-up più cliccata dagli appassionati di moda d'epoca e accessori d'antan torna più bella che mai per una nuova scoppiettante edizione primaverile nei padiglioni di Reggio Emilia Fiere. Gli espositori provenienti da tutta Italia apriranno i loro negozi al pubblico, che potrà accaparrarsi il meglio della moda d’epoca, per uno shopping autenticamente vintage. Non mancheranno i corner di modernariato e articoli da collezionismo, come i profumi d'epoca, i vinili e gli hi-fi degli anni '80, che ancora resistono nella memoria di tutti. “Vintage! La moda che vive due volte” racconta il periodo che va dagli anni ’40 agli anni ’80, con la moda, il modernariato, articoli da collezionismo, profumi, capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design, gli oggetti d'uso in quei decenni e il modo in cui sono stati abbandonati, riutilizzati, custoditi, rivenduti, con un occhio di riguardo al mercato che si è creato intorno ad essi e al mondo del collezionismo. LE AREE ESPOSITIVE SONO 3: Area Vintage: il fulcro principale della manifestazione. L'abbigliamento e gli accessori appartenuti al secolo scorso rimangono l'articolo più ricercato e costituiscono la maggior parte della merceologia esposta. Intendiamo precisare che in quest’area sono esposti pezzi di grandi firme della moda internazionale, a testimonianza dello stile di un’epoca passata che influenza ancora oggi gli stili di vita contemporanei. Vintage si distingue dal generico seconda mano o usato, poiché la caratteristica principale non è tanto quella di essere stato prodotto in passato e di essere appartenuto a qualcun altro ma di avere acquisito un certo valore per il progressivo trascorrere del tempo e per le doti d’irriproducibilità con gli standard qualitativi dell’epoca moderna.
Fiera mercato


Vintage! La moda che vive due volte” racconta il periodo che va dagli anni ’40 agli anni ’80, con la moda, il modernariato, articoli da collezionismo, profumi , capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design; gli oggetti d'uso in quei decenni e il modo in cui sono stati abbandonati, riutilizzati, custoditi, rivenduti, con un occhio di riguardo al mercato che si è creato intorno ad essi e al mondo del collezionismo.
La Pin-up più cliccata dagli appassionati di moda d'epoca e accessori d'antan torna più bella che mai per una nuova scoppiettante edizione primaverile nei padiglioni di Reggio Emilia Fiere. Gli espositori provenienti da tutta Italia apriranno i loro negozi al pubblico, che potrà accaparrarsi il meglio della moda d’epoca, per uno shopping autenticamente vintage. Non mancheranno i corner di modernariato e articoli da collezionismo, come i profumi d'epoca, i vinili e gli hi-fi degli anni '80, che ancora resistono nella memoria di tutti. “Vintage! La moda che vive due volte” racconta il periodo che va dagli anni ’40 agli anni ’80, con la moda, il modernariato, articoli da collezionismo, profumi, capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design, gli oggetti d'uso in quei decenni e il modo in cui sono stati abbandonati, riutilizzati, custoditi, rivenduti, con un occhio di riguardo al mercato che si è creato intorno ad essi e al mondo del collezionismo. LE AREE ESPOSITIVE SONO 3: Area Vintage: il fulcro principale della manifestazione. L'abbigliamento e gli accessori appartenuti al secolo scorso rimangono l'articolo più ricercato e costituiscono la maggior parte della merceologia esposta. Intendiamo precisare che in quest’area sono esposti pezzi di grandi firme della moda internazionale, a testimonianza dello stile di un’epoca passata che influenza ancora oggi gli stili di vita contemporanei. Vintage si distingue dal generico seconda mano o usato, poiché la caratteristica principale non è tanto quella di essere stato prodotto in passato e di essere appartenuto a qualcun altro ma di avere acquisito un certo valore per il progressivo trascorrere del tempo e per le doti d’irriproducibilità con gli standard qualitativi dell’epoca moderna. Le prime lenti erano in cristallo, poi vetro mentre la montatura era in legno e successivamente in corno o pelle ed erano usati solo dagli studiosi e dal clero, la maggior parte della popolazione era analfabeta. Dal XV secolo, parallelamente agli occhiali a perno si affermano quelli a ponte, la montatura incorporava ben due lenti e non più sovrapponibili. Venezia e Norimberga furono all’epoca importanti centri di produzione e l’invenzione della stampa attorno al 1450 permise una maggiore diffusione. Nel tardo ‘500 in Spagna si diffondo occhiali forniti di fori laterali ne quali inserivano un cordoncino che mettevano dietro l’orecchio per mantenerli fermi. All’inizio del ‘700 nasce il fassamano, occhiale che viene tenuto in mano e non appoggiato sul naso. Nell’800 si affermano il pince-nez o stringinaso evoluzione dell’occhiale a ponte. Fu grazie all’intuizione dell’inglese James Ayscough che si ebbe l’invenzione delle prime stanghette ripiegabili. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo si afferma l’occhiale caratterizzato da montatura e due astine che si appoggiano alle orecchie. I materiali usati sono il corno, un must dell’epoca, il nichel e l’acciaio, più economici e duttili oltreché accessibili a tutti. “A TAVOLA CON LE SILK RIBBON SISTERS” Rievocazione storica dell’Emilia degli anni ‘50 A fare da teatro alle Silk Ribbon Sisters sarà un suggestivo allestimento d’epoca; una cucina completamente arredata con pezzi originali degli anni ‘ 50 , dove le sorelline , truccate, parruccate e vestite rigorosamente in stile fifties , daranno vita a una rievocazione storica e culturale della tipica famiglia emiliana degli anni’ 50, dove performers e pubblico diventeranno artefici di questo spettacolo teatrale completamente in dialetto emiliano. Le Silk Ribbon Sisters interagiranno nei 3 giorni della Kermesse reggiana con il pubblico presente che verrà invitato a prender parte alla recitazione, le artiste già conosciute a livello internazionale come performer Burlesque con simpatia, ironia e una buona dote di sensualità , aprono nuovi scenari a l’arte della seduzione e dell’intrattenimento in stile vintage, dimostrando che si può essere sensuali e audaci anche in versione casalinga! ECOCORNER DESIGN Green Glamour tra arte e design.. A cura di Giorgio Paparo di Popdesign Che il riciclo sia utile per la salvaguardia del nostro pianeta non vi è alcun dubbio, ma se questo riesce a diventare anche un input significativo per stimolare la creatività di architetti, artisti e designer, allora possiamo affermare con certezza che riciclare è una vera e propria forma d’arte. Per quest’edizione, saranno i bottoni vintage recuperati da scarti sartoriali e vecchi abiti, a rivivere nelle creazioni di Giorgio Paparo della Popdesign, dimostrando che tutto può avere una seconda vita creando una nuova forma d’arte e che si può essere eco e trendy allo stesso tempo. PopDesign è una collezione di anelli e accessori moda creati utilizzando bottoni vintage trovati in giro per il mondo, tra mercatini dell’antiquariato e vecchi bottonifici. I bottoni collezionati negli anni sono tantissimi, di cui molti recuperati dalla vecchia attività di mio padre che ha fatto il sarto a cavallo degli anni '60. Un vasto assortimento di bottoni in madreperla, legno, pasta di vetro, tessuto e tanti altri materiali che testimoniano l'evoluzione della moda e delle tendenze che si sono affermate con il passare degli anni. Guardando questi piccoli oggetti d’arte, possiamo immaginare e capire quanto ogni bottone conservi una sua memoria, quanto ognuno di essi rappresenti un momento, una persona, un posto. Una collezione di bottoni così bella e diversa da testimoniare con forza le tracce del passato. Uno stile intramontabile e il gusto di indossare qualcosa che è unico, qualcosa che è oltre la moda... VINTAGE BAR & MUSIC By America Graffiti America Graffiti porta in Italia la cultura gastronomica "home made" e lo stile dei classici american diner degli intramontabili e sfavillanti anni ‘50. Ti accoglieremo in un'atmosfera davvero unica, potrai uscire dalla frenesia della quotidianità e trovare un ambiente rilassante e confortevole, dove potrai riscoprire i valori di altri tempi per un originale tuffo nel passato! America Graffiti permette di riscoprire le atmosfere ed i sapori dei locali a gestione familiare tipici dei paesi e delle campagne americane nel format tipico dei Diner che si trovano percorrendo una strada che attraversa i territori dell’Arizona, del Nevada o nei pressi di un lago a nord della California, arredati raccogliendo oggetti d’altri tempi quasi trovati per caso "on the road". Una collezione di vecchie insegne, pompe di benzina, flipper e juke-box ma anche oggetti che ricordano la vita quotidiana vissuta nelle piccole comunità, nelle cittadine dove sono ancora forti le vecchie e genuine tradizioni. Il ricco menù comprende oltre cento portate che spaziano dalle carni alla griglia, cucina tex-mex, enormi e gustosi hamburger, antipasti e contorni tipici, ma anche primi piatti e insalate. Il Rock ‘n’ Roll è l'esclusiva colonna sonora di tutti i locali America Graffiti nei generi country, hillbilly, bluegrass, la musica folk della gente degli Stati Uniti d’America. America Graffiti: l'unico posto per respirare e gustare la genuina old america way of life! Info, orari e prezzi: Come sempre si riconferma il venerdì mattina per la visita in anteprima gratuita agli operatori del settore, addetti stampa, collezionisti e alla ricerca, ma anche ai fedelissimi iscritti alla newsletter della manifestazione, agli amici di Facebook e My Space che potranno entrare gratuitamente prima dell'apertura al pubblico, per scegliersi per primi il meglio del vintage d'autore e non. Orari al pubblico: venerdì dalle 14.00 alle 20.00 – sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00 Preview gratuita su invito venerdì mattina: dalle 10.00 alle 14.00 Ingresso: euro 7,00 Coupon riduzione scaricabile dal sito www.fieravintage.it




Info:
Fiere di Reggio Emilia
Indirizzo: Via Filangieri, 15 - 42100 Reggio Emilia
Telefono: 0522 50.35.11
Fax: 0522 50.35.55
Email: info@fierereggioemilia.it
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I vini di fascia alta sfidano la crisi

Il vino nostrano batte molti concorrenti e continua a costituire uno dei primati del Paese agroalimentare, ma segna il passo su alcuni, cruciali, fronti di consumo. Nel 2012 ad esempio, per la prima volta dopo 10 anni, sono diminuite le vendite nei supermercati, anche per la tradizionali bottiglie da 75cl. A dirlo è un'indagine di SymphonyIri che verrà presentata a Vinitaly 2013, che aggiunge particolari ad un quadro buono ma non eccelso, positivo per molti aspetti ma delicato per molti altri.
Proprio nella grande distribuzione organizzata, infatti, è stato registrato un calo delle vendite di vino confezionato pari al 3,6% in volume rispetto al 2011. Nonostante la tendenza negativa, sono d'altra parte aumentate del 3,3% le vendite del vino in bottiglia a denominazione d'origine nella fascia di prezzo superiore ai 6 euro. Una flessione più contenuta è stata anche segnalata per il vino in brik che perde l'1,7%; tengono poi le "bollicine" con un - 0,6% e crescono anche le vendite del vino a marca commerciale, prodotto dalle catene distributrici (+1,9% sempre a volume). Lo scorso anno, sempre nella distribuzione organizzata, sono saliti pure i prezzi di vendita: +5,5% per il totale del vino confezionato, +4,5% a litro per le bottiglie e +10,1% per i brik.
Cosa significa tutto ciò? Prima di tutto, deve far pensare il calo di vendite nel canale commerciale che comunque rappresenta buona parte del futuro del mercato alimentare nazionale. Poi, che di fatto si sta assistendo ad una divaricazione del mercato fra bottiglie di fascia alta e vini di qualità bassa. Basta pensare che, per esempio, i vini a denominazione sotto i due euro (una fascia di prezzo che rappresenta il 25,2% del mercato) perdono a volume il 18,3%.
Storie a sé, inoltre, sono raccontate da alcuni particolari vini. Quello più venduto nei supermercati italiani è il Lambrusco con più di 14 milioni di litri per un valore di 44 milioni di euro. Seguono Chianti, Montepulciano d'Abruzzo, Barbera, Bonarda, tutti vini conosciuti dal grande pubblico dei consumatori.
Se questa è la tendenza nei supermercati, il resto del comparto - che continua ad essere di fatto uno dei più ricchi dell'agroalimentare italiano - si gioca il futuro su alcune idee di fondo. Nei rumors che precedono il Vinitaly, ad esempio, circolano alcuni concetti: export, qualità, sostenibilità, diversità e aggregazione. Sono queste, infatti, le parole chiave maggiormente in grado di rappresentare il settore e soprattutto le leve in grado di sostenere ancora la sua crescita. Elementi che in parte sono noti e già ampiamente presenti, ma in parte ancora tutti da costruire con più concretezza, come quello della maggiore aggregazione per riuscire ad essere meglio presenti sui mercati.
Occorrerà osservare se le aziende e gli imprenditori sapranno - come già accaduto - farsi forti delle qualità che hanno per continuare a crescere. L'alternativa non è stare fermi, ma retrocedere.
avvenire.it

Formula Uno a Gerusalemme Evento il 13-14 giugno, , e' 1/a volta nella storia

GERUSALEMME - Per la prima volta nella storia, le auto di Formula 1 correranno lungo le vie di Gerusalemme. Per due giorni le strade accanto alle Mura della Città Vecchia si trasformeranno nei tornanti del circuito di gara delle monoposto. 

L'evento, in programma dal 13 e 14 giugno, si affianca anche alla prima volta assoluta per laSuperBike in Israele. "Le auto di Formula 1 che sfrecciano davanti alle mura della Città Vecchia sono un'immagine potente e contribuiranno enormemente alla creazione di una nuova immagine di Gerusalemme come città aperta e accogliente - ha dichiarato il sindaco Nir Barkat -. Oltre ai benefici economici e all'incremento del turismo creati da quest'evento internazionale, vogliamo comunicare un messaggio di pace per Gerusalemme, invitando gli appassionati di sport di tutto il mondo - senza alcuna distinzione di religione, razza, nazionalità - ad unirsi a noi in questo importante, storico momento. Gerusalemme si sta preparando ad un evento eccezionale: lo spettacolo della Formula 1 nelle vie della città, con la partecipazione di team di primo piano come Ferrari, Mercedes, Audi e non solo". 

Il Road Show Jerusalem Formula, al quale parteciperà anche lo stuntman Chris Pfeiffer, si comporrà di due giorni di driving show. Dal 9 al 13 giugno, prima dell'evento, le auto saranno esposte nella da poco rinnovata Stazione Ferroviaria

Oltre alle auto di Formula 1, protagoniste del The Peace Road Show, verranno organizzate prove su strade dalle Ferrari Challenge, oltre che da auto da drifting V8 e da altre macchine da corsa. 

Un team professionale di piloti e tecnici della Ferrari è in arrivo da Maranello: all'evento parteciperà inoltre al Jerusalem Formula Media Event l'ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella, che ha preso parte a 231 GP, conquistando 19 podi e 3 vittorie. Con l'arrivo del team Formula 1 della Scuderia Ferrari alla Jerusalem Formula la città si unisce alle grandi città (come Mosca, New York, San Paolo, Monaco, Macao, Rotterdam) che hanno ospitato i leader dell'industria motoristica degli ultimi 60 anni, vincenti di 16 campionati costruttori e 15 campionati piloti.
ansa

Aerei, quando pagare l'extra conviene

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Lo spazio tra le proprie gambe e la fila di sedili anteriori si restringe sempre di più, aumentano le restrizioni di peso e quantità per il bagaglio a mano, a bordo si paga praticamente per tutto, dagli auricolari per ascoltare la musica – quando il servizio è previsto – al quotidiano del giorno, anche se viene distribuito su un volo serale quando ormai non fa più notizia. Negli ultimi anni i voli aereisaranno anche diventati "low cost", ma i servizi e i comfort a bordo sono diminuiti – quelli gratuiti – e non sempre acquistare il biglietto più economico alla fine si rivela un affare. In alcuni casi, specie per le tratte più lunghe, pagare un extra ragionevole può essere conveniente per garantirsi un volo piacevole.

I voli intercontinentali possono risultare meno piacevoli se ci si ritrova nel posto di dimensioni "normali", nella fila centrale, tra altri due passeggeri magari non proprio esili. Altrettanto scomodo è capitare nella fila in cui il sedile non può reclinarsi mentre chi vola seduto di fronte ha appena cambiato la posizione del proprio schienale rendendo impossibile perfino aprire un libro da leggere o usare un tablet. Se il tempo degli snack gratis a bordo è finito e alcune compagnie low cost pensano già a "posti in piedi" super scontati, c'è ancora il modo per riuscire a volare in modo dignitoso anchesu voli non extralusso se si è disposti a pagare un supplemento.

Molte compagnie low cost non assegnano i posti al momento del check-in per cui coloro che per primi salgono sul velivolo possono scegliere dove sedersi. Con l'imbarco prioritario, i cui costi partono da 5-6 euro, a seconda della compagnia, si può arrivare per primi a bordo. È un escamotage e può funzionare, ma non è sempre garanzia di potersi accaparrare il "posto migliore" perché sempre più stesso quelli con più spazio richiedono un extra sul biglietto al momento della prenotazione.

Ryanair ad esempio con 10 euro consente al viaggiatore di avere il posto assegnato, mentreEasyJet su rotte selezionate sperimenta a partire da questa primavera un sistema di assegnazione dei posti e specifica sul suo sito che per la selezione dei posti più spaziosi, come quelli vicino alle uscite in corrispondenza delle ali, è previsto un supplemento. Anche le compagnie tradizionali, comeAlitalia, offrono posti "extra comfort" – con più spazio per le gambe – da poter acquistare con la procedura del check-in online. I costi: 20 euro su volo internazionale, 50 euro per quelli intercontinentali. 'Plus' che invece sono gratuiti per chi ha carte fedeltà. Negli Stati Uniti, come riportato di recente dal New York Times, anche su molti voli nazionali si cominciano ad offrire servizi di "premium economy". American Airlines ad esempio comincerà a vendere da questa primavera posti a sedere denominati "Main Cabin Extra" che hanno per le gambe uno spazio in più che va dai 10 ai 15 centimetri. Vitali fino al millimetro in certi casi. Idem per United Airlines e Delta. I costi variano da 9 a 159 dollari a tratta.

Chi al momento della prenotazione online non ha idea di quali siano i posti più "comodi" può consultare siti web come SeatExpert.com o SeatGuru.com che una volta inserito il codice del proprio volo mostrano una mappa del vettore da cui scegliere il posto più largo, quello proprio davanti al monitor-tv di bordo, oppure uno che non sia nell'ultima fila o vicino ai bagni, i più "martoriati" dal via vai di passeggeri. ExpertFlyer.com invia addirittura degli avvisi via mail se il posto desiderato si libera. Non tutte le compagnie però rendono visibili online tutti i posti disponibili e spesso solo rivolgendosi a un'agenzia di viaggio si ha questa certezza. Se queste strategiesembrano troppo "complicate" si può sempre ricorrere alle "maniere forti", ad esempio con il "knee defender": un kit in vendita online che consiste in due specie di ganci di plastica da posizionare sui bracci del tavolino reclinabile di fronte e che di fatto impediscono al passeggero seduto davanti di mettere la poltrona in posizione 'sdraio'.
ansa

In Viaggio... NEL FONDO DELLA NEBBIA


Policany, Boemia, inverno 2010 – Da Praga a qui sono 60 chilometri, ma ci si perde, per queste campagne deserte. Poi in fondo a una vallata, dentro la nebbia che si va alzando, come un castello bianco: la nuova fondazione dalle trappiste di Vitorchiano. Sono arrivate in nove dall'Italia, tre anni fa, e ora hanno dieci novizie.
La notte cala sul monastero con il suo velo di profondo silenzio. Alle quattro e mezza si recitano le Vigilie. Fuori, nel buio la nebbia ha cancellato ogni cosa. Eppure un sottile tocco di campana, il "piccolo", promette che l'oscurità sta per finire. In quale remoto angolo d'Europa è stato gettato questo seme, penso, ascoltando le voci limpide del coro.
Di giorno, qui è ancora un cantiere: battere di martelli, girare di betoniere. Fino all'ora dei Vespri, in chiesa. Ma inaspettatamente alle mie spalle il portone si apre. Due operai, le mani sporche di calce, entrano, rispettosi si tolgono i berretti e gli stivali infangati, e siedono, ad ascoltare.
Come cantano le monache, dentro alla nebbia che di nuovo avvolge il convento. E questi due manovali stanchi, che, affascinati, tardano a rincasare. Infine se ne vanno. Diranno a casa: dovete sentire come cantano, al monastero. E altri verranno, curiosi, a sentire. (È la bellezza, che eternamente seduce).


avvenire.it