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Piante e giardini come occasione di turismo. In Sicilia tanti mesi da poter sfruttare

Dove fiorisce la Jacaranda. Si terrà a Catania, dal sette al nove aprile alla tenuta Cardinale, la prima mostra mercato su piante e fiori per giardini mediterranei.  Una fiera mercato che mescola arte, cultura ed economia
jacaranda interna
Horticultural tourism, ovvero il turismo legato all’orticultura, alle piante e ai fiori da giardino. Un’attività sempre più in espansione che però è poco conosciuto in Italia, forse anche meno in Sicilia. Eppure, la terra dei ciclopi offre molto ai turisti. C’è tanto sole, mare e arte, ma anche tanti giardini. Molti sono quelli legati al Mediterraneo, e spesso di tratta solo di giardini privati, legati alla famiglia a cui appartengono.
Giardini italiani ne ha coinvolti molti perché venissero aperti al pubblico, trasformando un semplice piacere personale in uno collettivo.  E durante il week end di pasqua, dal sette al nove aprile, la Tenuta Cardinale a Catania sarà sede di Dove fiorisce la Jacaranda, la prima mostra mercato di piante per il giardino mediterraneo organizzata da Grandi Giardini Italiani, in collaborazione con l’Azienda Agricola Trinità.
Sono 9 i grandi giardini – due nel siracusano, quattro nel catanese, l’Orto botanico di Palermo e i  giardini di Palazzo Parisio a Malta – che si potranno visitare. L’iniziativa è stata presentata all’Orto botanico di Catania lo scorso dieci marzo dall’amministratore delegato di Grandi Giardini, Judith Wade.
«Il turismo legato ai giardini può essere una grande opportunità per la Sicilia dove quasi per dieci mesi all’anno ci sono belle giornate» dichiara Wade, che da anni si batte ormai perché «è sbagliato considerare l’arte dei giardini minore, quando è tanto importante quanto l’architettura o la pittura».
La tenuta Cardinale, inoltre, sarà anche la sede dell’opera di land art intitolata Un Colpo d’Occhio che la paesaggista Clare Littlewood realizzerà nelle prossime settimane. «Un omaggio personale alla Sicilia e alla mitologia che la rappresenta, in particolare alla dea Persefone della vegetazione» afferma Littlewood. Un’opera sviluppata alla vecchia gebbia del giardino della tenuta fatta da cipressi, agavi e arbusti di lantana camara rossa e gialla, come i colori della Sicilia. Visibile e visitabile dai visitatori della fiera, grazie alla prospettiva data dai terrazzamenti, ma anche dai tanti viaggiatori che ogni giorno volano sul cielo di Catania.
«Questa non è solo una fiera, ma si innesta in una filiera produttiva e culturale legata al nuovo paradigma per cui, in Italia, la crescita passerà da categorie considerate un tempo irrilevanti. L’iniziativa, invece ha una prospettiva strategica e a lungo termine» dichiara Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia tra gli intervenuti con il senatore Enzo Bianco.
Innovazione, paesaggi e sostenibilità sono secondo Lo Bello le tra parole chiave per il nuovo sviluppo che deve necessariamente passare da nuovi settori. Le idee ci sono ed anche le forze messe in campo, ma seppur in forte espansione, basti pensare agli otto milioni di visitatori dei grandi giardini italiani nel 2011, il settore necessita di strutture e servizi. Tende a portare il turista dove di solito non va, in periferia, ma se mancano le strade e i mezzi di trasporto per spostarsi tutto diventa molto più difficile. Appuntamento intanto il prossimo fine settimana di pasquA, con la speranza che il tempo non faccia brutti scherzi come quelli del fine settimana di presentazione, quando il ciclone #Gioacchino di è abbattuto sulla Sicilia orientale.
ctzen.it

Roma “capitale” del turismo russo

Roma è sempre più amato dai turisti russi. I dati sui flussi provenienti da Mosca e San Pietro Burgo, elaborati dall’Ebtl, nell’anno 2011 hanno registrato un incremento del +15,85%; nella top ten degli arrivi per nazionalità si posiziona al settimo posto ed al secondo nella classifica della permanenza con 2,92 giorni, tutti indicatori che confermano un crescente interesse per la Città Eterna. Anche il 2012 è iniziato con il segno positivo per la Russia che, verso Roma, registra nel primo mese dell’anno il + 12,05% di arrivi ed il 15,28% di presenze, rispetto al mese di gennaio dello scorso anno, in particolare nell’ambito alberghiero il mercato russo supera abbondantemente i tre giorni di permanenza media, anche a febbraio.
Per incrementare ancor di più il numero die visitatori,  Antonio Gazzellone, il delegato del Sindaco al turismo, da lunedì prossimo sarà nella capitale russa per promuovere la Caput Mundi. Primo appuntamento nella sede del Comune di Mosca dove, alle ore 11.30, incontrerà il Vice Capo del Dipartimento per le Relazioni internazionali. In seguito parteciperà a un seminario organizzato da Unicredit sulle regole del mercato turistico russo, e ad un workshop tra 120 buyers russi e 30 operatori turistici romani. Alle ore 18 Gazzellone incontrerà la stampa russa per presentare l«offerta turistica di Roma Capitale, avvalendosi di un articolato programma di eventi, spettacoli e mostre. “La Russia è un mercato al quale guardiamo con grande interesse – ha detto Gazzellone che ha sottolineato come a Roma il settore tenga nonostante la crisi economica internazionale. Molti gli incontri in programma, tra cui quelli con le Istituzioni comunali e regionali del turismo; nella sede della nostra ambasciata parteciperà ad un briefing sulla Mitt tenuto dai rappresentanti della delegazione Enit di Mosca in cui verrà illustrato l’andamento del mercato russo, in particolare verso Roma. Il 21 marzo alle 10 si svolgerà l’inaugurazione della Mitt, Fiera internazionale del turismo dove Roma è presente con un suo stand promozionale. Il 22 marzo alle 15 nella sede del Centro Fiere Expocenter, il delegato al turismo ritirerà il premio Zvezda Travel.ru 2011 che Roma si è aggiudicata come migliore Città d’arte. Il premio Zvezda Traval.ru è l’unico premio turistico dei consumatori in Russia, organizzato dal portale dal quale prende il nome, che gode di 1,7milioni di utenti al mese che si dividono tra turisti, viaggiatori privati e specialisti del tour business.

online-news.it

Vacanze 'green' piacciono a 3 italiane su 4

acanze green, i trentenni scelgono capitali attente all'ambiente come Copenaghen 
L'ambiente sta a cuore agli italiani anche quando arriva il momento di concedersi una vacanza. E se la sensibilità ecologica appartiene più alle donne, con il 75% che si dice a favore delle vacanze 'green', anche gli uomini (67%) dimostrano una certa attenzione alla natura. Lo rivela un sondaggio di Lastminute.com, che ha indagato in un'ottica verde le scelte dei viaggiatori nostrani.

I motivi che spingono gli italiani verso una vacanza ecosostenibile sono diversi, e sembrano variare in base all'età. Per i 40enni, ad esempio, il desiderio nasce dall'amore per gli sport all'aria aperta (22%), mentre dopo i 50 anni si scelgono più spesso destinazioni a contatto con la natura (37%). E se
i 30enni preferiscono visitare le capitali attente all'ambiente come Copenaghen (12%), sono gli under 30 a spostarsi maggiormente verso mete, soprattutto italiane, che offrono prodotti a chilometri zero e cibo sano (22%).

Organizzando una vacanza, la scelta del 48% degli intervistati va a favore di una struttura che sia integrata nel paesaggio senza deturparlo, ma c'è anche chi mostra un occhio di riguardo per gli
hotel alimentati da energie rinnovabili (22%). Per favorire le sane abitudini alimentari, oltre all'economia locale, il 15% opta per un complesso che garantisca il consumo di prodotti a filiera corta selezionando fornitori locali, mente il 10% decide di soggiornare in alberghi realizzati con materiali naturali.

L'attenzione rivolta all'ambiente nella scelta del soggiorno viene però a mancare durante viaggio
verso la meta delle vacanze. Se il 7% del campione si dice non interessato all'argomento, il 10% sostiene che viaggiare in modo ecologico è troppo dispendioso in termini di tempo e denaro. Quasi un intervistato su due conosce i rischi dell'inquinamento ma ammette di non fare nulla per prevenire il problema. Tra gli italiani impegnati a combattere lo smog durante gli spostamenti, invece, il 12% viaggia, quando possibile, con il treno o con un'auto elettrica, mentre il 21% una volta giunto a destinazione opta per un po' di movimento spostandosi a piedi o in bici. Per i viaggi aerei, infine, solo il 2% afferma di prenotare unicamente con compagnie che offrono i 'carbon offset credits' per compensare le emissioni di Co2 prodotte dal volo.

Sempre dal sondaggio emerge che per il 29% degli italiani
la vacanza ideale a contatto con la natura è un viaggio in barca a vela tra le isole greche. Seguono il Cammino di Santiago sulle antiche orme dei pellegrini (15%) e un affascinate viaggio in treno, magari a bordo delle eleganti carrozze in stile liberty dell'Orient Express ((13%)). I più sportivi puntano sulla bicicletta per un viaggio attraverso l'Olanda (12%) o montano in sella a un cavallo per scoprire le campagne e i borghi della Toscana (11%). C'è infine chi non resiste al pigro sciabordio delle onde e, per una vacanza nella natura, sceglie i bateaux sulla Loira (11%).

ansa

Weekend d'Anvanguardia a Vercelli

Joan Mir, 'Prades, il paese'. Museo Solomon R. Guggenheim, New York

Le opere dei grandi pittori del Novecento, in una città che conserva nell'architettura di chiese e palazzi le tracce del Medioevo. Vercelli si candida a meta ideale di un fine settimana dedicato al bello, che inizia con i capolavori del Guggenheim, prosegue passeggiando nel centro storico e si conclude con un tè domenicale accompagnato dal racconto della storia cittadina.

L'attrazione principale si trova negli spazi dell'Arca, l'ex chiesa di San Marco, che fino al 10 giugno svela i nodi cruciali dell'arte novecentesca nella mostra “I giganti dell'Avanguardia: Miró, Mondrian, Calder e le collezioni Guggenheim”. Circa 40 opere, tra dipinti e sculture collezionati da Peggy e Salomon Guggenheim, ripercorrono la carriera dei tre artisti dagli esordi alla celebrità.

L'esposizione, arricchita di prestiti provenienti dalla Calder Foundation di New York, dal Gemeentemuseum dell'Aja, dal Palazzo Collicola Arti Visive - Museo Carandente di Spoleto oltre che dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim, riunisce per la prima volta a Vercelli i tre grandi maestri della ricercatezza visiva e della giocosità immaginifica, che incarnano uno dei paradigmi dell'Avanguardia del XX secolo: Joan Miró con il suo poetico Surrealismo da una parte, Piet Mondrian con la pura astrazione dall'altra, e la scultura di Alexander Calder, con le sue componenti surrealiste e astratte - entrambe riflesso dell'immaginario artistico dei due pittori - al centro.

La mostra è l'occasione per una passeggiata nella cittadina sul fiume Sesia, partendo dal suo simbolo: la Basilica di Sant'Andrea. Costruita fra il 1219 e il 1227, rappresenta uno splendido esempio di fusione tra lo stile romanico lombardo–emiliano e l'architettura gotica d'oltralpe. La chiesa conserva un coro ligneo del 1511 sistemato sull'abside e, nella sacrestia, un crocifisso ligneo dipinto del XIV secolo, ma i gioielli più preziosi sono la sala capitolare, tra le più belle d'Italia, e un chiostro rettangolare con cornici in cotto e pitture dell'inizio del Cinquecento. In piazza Sant'Eusebio svetta il Duomo, una cattedrale di origini antichissime, dove sono stati ritrovati sarcofagi pagani e sepolture cristiane databili tra II e il VII secolo. Il Duomo ha un'imponente facciata settecentesca con atrio neoclassico e il suo interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Al centro di quella centrale, nel presbiterio, è appeso il Crocifisso in lamina d'argento realizzato tra il 999 ed il 1026.

Alle spalle della cattedrale merita una visita il Museo del Tesoro del Duomo, che custodisce reliquiari e arredi liturgici dal IV al XVIII secolo insieme agli antichi codici e ai manoscritti della Biblioteca Capitolare. La tappa successiva è la centralissima e movimentata piazza Cavour, sorta sull'antico forum romano ma dall'aspetto medievale grazie ai portici che la circondano e alla Torre dell'Angelo che la domina. Qui si trova il Museo Camillo Leone, che accoglie i visitatori con i reperti delle età paleolitica, neolitica, del bronzo e del ferro, con una sala romana dal grande impatto e con una ricca collezione di incunaboli e cinquecentine. Se si ha ancora voglia di musei, si può fare un salto anche al Museo Borgogna, che custodisce raccolte di arte antica, moderna e di arti decorative e ospita importanti affreschi e dipinti della scuola vercellese del Rinascimento.

Un appuntamento culturale da non perdere, se ci si trova a in città di domenica pomeriggio, è "Il tè del cardinale". Tutte le domeniche fino al 10 giugno, dalle 14,30 alle 17, l'associazione Chesterton attende gli ospiti nella sala capitolare dell'Abbazia di Sant'Andrea per ascoltare, tra tè e pasticcini, la storia di Vercelli nel Medioevo (informazioni al numero 345.3382906).

ansa

Riapre la Reggia di Venaria Gioiello barocco del Patrimonio mondiale dell'Umanita'

Riapre la Reggia di Venaria Reale, uno dei gioielli dell'Unesco, inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Umanita', a pochi chilometri da Torino, in un angolo di natura di grandissimo pregio paesaggistico e ambientale.

Lo fa con un evento di grande richiamo, il Festival dei Fiori, che vede i migliori flowers designer del mondo riuniti nello splendore delle Scuderie Juvarriane e della Citroniera di quella che fu una delle regge piu' amate di Casa Savoia e che oggi e' il quinto sito culturale piu' visitato d'Italia.

Ma oltre al fascino dei fiori, la Reggia torna ad aprire i propri spazi con un percorso di visita rinnovato che evoca le emozioni e la storia di uno dei piu' grandi capolavori dell'architettura barocca universale. C'e' poi un calendario di eventi di primissimo piano, fra i quali una mostra dei gioielli degli zar (comprese le famosissime ''uova imperiali'' di Faberge') e una lunga serie di sorprese e occasioni per ''vivere'' la reggia, a cominciare dalle ''cene regali'' nella ''Galleria grande'', una delle piu' belle dell'architettura barocca.

Il nuovo percorso di visita, denominato 'Il Teatro di Storia e Magnificenza', si divide tra il piano interrato (la storia) e il Piano Nobile (la magnificenza): il primo e' concepito per far cogliere e riflettere su storie, temi e vicissitudini della dinastia sabauda dalle mitiche origini dell'anno Mille fino alla prima meta' dell'Ottocento, quando si estinse il ramo principale dei Savoia. Il secondo e' invece rappresentativo di una passeggiata nella magnificenza della corte, attraverso due momenti ben distinti, quello Seicentesco incentrato sul recupero dei miti classici e quello Settecentesco con le prospettive all'infinito e le architetture viste come teatro di luce.

La principale novita' del 2012 e' la riapertura degli appartamenti privati del Re e della Regina nell'ala sud-ovest del complesso, per la prima volta riproposti al pubblico con un allestimento che ne suggerisce l'originaria destinazione settecentesca.

Nella Camera di Udienza del Duca di Savoia, inoltre, e' esposta la collezione di tabacchiere e orologi di Giorgio Accornero, prima donazione che la Reggia riceve per la propria collezione permanente.

Il percorso cerimoniale si completa con la Camera di parata e la Piccola Galleria alfieriana, due sale che concludono il percorso di visita e che sono state riportate all'antico splendore.

Inoltre, nella Camera di Udienza del Duca del Chiablese sara' esposto un ritratto equestre di Vittorio Amedeo II, opera della pittrice di corte Maria Giovanna Battista Clementi detta La Clementina (Torino 1690-1761).

ll ricco calendario di eventi 2012 e' aperto, a partire da venerdi' 16, dal Festival dei Fiori, mentre all'inizio del mese di aprile, nelle Sale delle Arti, si aprira' la mostra 'I quadri del Re', che vedra' esposta la collezione del Principe Eugenio di Savoia, protagonista intrigante e carismatico della politica europea del Settecento. Seguiranno, a fine luglio, la mostra 'Il gioielliere degli ultimi Zar', con le creazioni di Peter Carl Faberge', e in autunno 'La barca sublime: la Peota dei Savoia', con l'esposizione bucintoro del Re di Sardegna. (INFO: www.lavenaria.it).

A Siena non solo per il Palio. Arte, danza, tradizioni e sapori da gustare

(Di Eugenia Romanelli)

Almeno una volta bisogna visitare Siena il 2 luglio o il 16 agosto  - prenotare per tempo -, date in cui si disputa il famoso Palio. Non resterete delusi, e i senesi, gelosi delle tradizioni, del patrimonio e della storia della loro città, lo sanno. Difficile dar loro torto: a volte ai visitatori appare impossibile che la città riesca a contenere tante bellezze tutte insieme.

Le vie d’accesso al centro storico sono diverse: normalmente si entra da una delle porte che compongono le mura, o altrimenti dalla Fortezza Medicea, compiendo in questo modo il giro più classico: via Banchi di sopra (il corso principale, pieno di negozi e bellissimi palazzi storici),
Piazza del Campo e a seguire Duomo. Questa piccola città nata molti secoli fa si scopre al meglio, infatti, camminando a piedi, affrontando salite, discese, stretti vicoli, fino ad arrivare in Piazza del Campo. Non tutti sanno, senesi a parte, che la città è divisa in terzi: terzo di Città, terzo di Camollia e terzo di San Martino. Procedendo per ordine, nel terzo di Città è possibile scoprire Castelvecchio, il punto più alto della città ed anche il fulcro da cui nacque.

Da lì, facendo poca strada, si arriva al
Duomo: iniziato a costruire a fine del Duecento, la facciata (di rara bellezza) è affiancata sulla destra dai resti del “Duomo Nuovo” che i senesi cercarono di costruire prima della peste del 1348 (il cedimento del suolo fece abbandonare il progetto): accessibile dal museo dell'Opera, offre un bellissimo panorama della città. Il terzo di Camollia invece è quello circondato dalle mura che proteggevano la città. Qui da non perdere è la Fortezza Medicea: costruita nel ‘500, oggi è sede, nei sotterranei dei due bastioni anteriori, l'Enoteca Italiana, l'istituzione nazionale incaricata di presentare i vini italiani e di offrirli in degustazione.

Spostandosi verso il centro della città ed in particolare verso il corso principale, ci s’imbatte nel Palazzo Rocca dei Salimbeni, ai tempi dimora dei ricchi mercanti e banchieri ghibellini ed attualmente sede del Monte dei Paschi, ovvero della banca più antica del mondo. Infine il terzo di San Martino, che comprende il cuore della città: Piazza del Campo, dove il 2 luglio ed il 16 agosto di ogni anno, si svolge Palio, la corsa di cavalli in cui dieci delle 17 contrade esistenti si contendono il “cencio”, un drappellone in seta dipinto da artisti di fama spesso mondiale.


Sovrana della Piazza è la Torre del Mangia: salendo i 400 scalini si arriva nella sommità (84 m.) da cui è possibile ammirare Siena e tutta la bellezza della sua provincia. Ma Siena oltre che per la sua bellezza è conosciuta in Italia e nel mondo per il Palio, la sua più importante manifestazione che si svolge il due di luglio ed il sedici di agosto di ogni anno.


Nel Palio, 10 tra le 17 Contrade senesi, divise nei rioni della città, si sfidano in una corsa a cavallo che prevede 3 giri della Piazza del Campo. Le diciassette contrade sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre, Valdimontone. Ognuna si riconosce per lo stemma ed i colori, e in giro per la città è possibile capire in quale contrada ci si trova perché, anche durante il corso dell’anno, capita di veder esposte le bandiere che solennizzano particolari ricorrenze od eventi di rione secondo un preciso rituale. Per coloro che lo vivono da fuori non è semplice capire questa manifestazione: in occasione del Palio, l’anello di Piazza del Campo viene rivestito di tufo e, ad ogni “carriera”, così viene chiamata la corsa, partecipano 10 contrade. Il “lotto” delle 10 viene formato coinvolgendo le sette contrade che non hanno partecipato l’anno prima, mentre altre tre vengono estratte a sorte. Prima di arrivare al giorno del Palio vero e proprio, il centro di Siena vive il lento incedere di una preparazione che dura quattro giorni: primo atto ufficiale è quello della “Tratta”, cioè l’assegnazione dei cavalli ad ogni contrada, poi, a seguire fino alla sera del Palio si svolgono 6 prove. Il premio che si aggiudica la contrada vincitrice è il “Drappellone” o “Cencio”, una tela disegnata ogni volta da un artista diverso, che la contrada porterà in segno di vittoria nel proprio rione e lo conserverà nel proprio museo.


Il Palio rappresenta per la città un’occasione unica, perchè tutte le volte sprigiona emozioni diverse: cogliete l’occasione per visitarla in quel periodo e respirare tutto il calore e la passione della città e dei suoi cittadini (e con discrezione è possibile prendere parte a queste emozioni, calandosi nell’atmosfera “paliesca”: non capita tutti i giorni di vivere una festa così coinvolgente).
 
ansa 

8 Marzo: viaggiare al femminile. Hotel e indirizzi solo per le donne

(di Marzia Giglioli / ansa)

Viaggi al femminile e hotel just for women, un nuovo trend che cresce sempre di più, soprattutto negli Usa e nel Nord Europa. Strutture pensate per le donne che viaggiano e che desiderano sempre di più servizi dedicati a loro. Il femminismo in questo caso non c’entra, è invece un nuovo marketing che si fa sempre più strada.

Siti dedicati ai viaggi in rosa, per donne che per scelta o per condizione viaggiano sole, itinerari pensati per loro, hotel che offrono interi piani women only, b&b solo per la clientela gentil sesso e agenzie e tour operator che sempre più spesso dedicano un’offerta solo all’altra metà del cielo.

Ad aprire la strada è stato l’hotel Artemisia a Berlino, diventato un’icona

(www.artemisia-berlin.com)  che nacque come un esperimento coraggioso e che è riuscito nell'arco degli anni a farsi strada. Si trova nel caratteristico quartiere di Charlottenburg, a pochi passi dal "Kurfürstendamm", in un palazzo dei primi del 900. Dopo l’Artemisia molti alberghi si sono convertiti all’universo femminile. Come il Premier Hotel a New York in Times Square con un intero piano only women. Nelle stanze arredamenti che tengono conto del gusto delle donne, kit fatti di smalti e creme, giornali femminili e naturalmente un menu dietetico e più salutista.

Una delle pietre miliari dell’ospitalità per sole donne è nato proprio nella Grande Mela, nel cuore di Manhattan dove nacque il Barbizon Hotel for Women ora conosciuto come Barbizon 63, un vecchio palazzo del 1927 nella 63/ma nell’East Side, inserito di recente tra i più belli di New York. Tra le sue clienti più famose Sylvia Plath ,Candice Bergen, Grace Kelly,Liza Minnelli , Joan Crawford e Lauren Bacall.

Qui per anni c’è stato il divieto per gli uomini di varcare la porta. Un posto esclusivo per le donne, quasi una risposta femminile a quei club anglosassoni in cui le donne non potevano entrare. Poi nell’81 ci fu il cambiamento e vennero accettati anche gli uomini tra i clienti, rompendo così la tradizione. L’hotel poi passò di proprietà e oggi è un condominio cult, uno dei più esclusivi per design e servizi. Ora a quell’inirizzo storico se ne sono aggiunti altri negli Usa.Lo spirito è quello di un’offerta ‘female friendly’, niente contro gli uomini, l’importante è uno spazio dove stare per qualche giorno o per qualche ora ‘senza averli intorno’.

Sempre a New York c’è l’Allerton Hotel in un bel palazzo degli anni ’20 nella 57/ma Strada, pensato per donne manager e giovani donne. A Londra The Dukes London hotel ha destinato alcune stanze ( battezzate dutchess) solo alle clienti, fiori nelle stanze e uno staff ovviamente solo femminile. La scelta di dedicare servizi solo alle donne non è solo un trend, ma nasce anche da una domanda sempre più forte di garantire la sicurezza con luoghi che siano sicuri.

Così molti alberghi si sono rivolti a consulenti donne per offrire un’ospitalità pensata anche sotto quest’aspetto. Donne che pensano alle donne e che conoscendone meglio i pensieri creano spazi e condizioni per loro. A Oslo, al Grand Hotel dove alloggiano gli ospiti in occasione della cerimonia per la consegna del Nobel, è stato creato un intero piano dedicato alle donne e ai loro gusti, il Ladies Floor, 13 camere uniche create da architetti di interni che hanno chiesto la collaborazione di donne norvegesi famose, tra le quali molte manager che ne hanno siglato lo stile e i servizi. A Copenaghen al 17/mo piano del Bella Sky hotel

(http://www.bellaskycomwell.dk)

c’è il Bella Donna floor che è vietato agli uomini in modo perentorio. Qui la privacy femminile è blindata, non viene concessa nessuna eccezione. Gli arredi e i colori hanno infranto il nero e il grigio degli altri piani con toni tenui e pastello. Anche gli addetti alla sicurezza hanno dovuto cedere il passo alle colleghe. Nessun uomo può entrare, conferma anche il direttore. I viaggi per le donne sono sempre più business.

Tra i tour operator, una delle prime a pensarci è stata l’americana Cheryl Fleet una vera antesignana che ha fondato 15 anni fa la Canyon Calling ‘Adventures for women’, proponendo viaggi avventura per vincere ‘la paura di volare’. Mete considerate solitamente estreme sono diventate possibili, smitizzando il fatto che fossero adatte solo agli uomini. L’interrogativo da sciogliere era ‘Is this for me? E la risposta è stata che migliaia di donne in questi anni hanno affrontato quei viaggi che altrimenti avrebbero lasciato tra i sogni nel cassetto. Sulla rete aumentano intanto i siti dedicati con consigli e social network, C’è

www.womenstravelclub.com

che ogni mese suggerisce mete e itinerari e che mette l’Italia al primo posto per i viaggi al femminile.


Per marzo propone il viaggio tra i sapori della Toscana. Un'altra proposta riguarda un soggiorno tra Roma e la Toscana, ma c’è anche Amalfi e la costa di Sorrento e un itinerario tra Napoli e Pompei. Il sito

http://journeywoman.com

/ offre una vera enciclopedia di viaggi al femminile che cambia l’ottica tradizionale e che fa vedere anche le mete più note, con occhi diversi, quelli delle donne e i consigli rimbalzano su tutti maggiori media internazionali.

E poi c’è Wow (Women Only Worldwide) la guida sulle migliori destinazioni per le donne che nella sezione dedicata all’Italia inserisce un viaggio tra Napoli e Sorrento. Navigando in rete, in Italia c’è

www.permesola.com

(travelling women) che ha anche un angolo dedicato alle inserzioni ( amica di valigia) per trovare altre donne con cui viaggiare.

Sul sito Eliotropica (

www.eliotropica.it

) c’è una serie di viaggi raccomandati, ma soprattutto c’è una consulenza per superare le difficoltà che spesso sono anche quelle di affrontare i viaggi con i propri figli quando sono piccoli.

Sul sito http://www.expatclic.com una guida per viaggiare sicuri

Per ogni paese una scheda con i consigli utili. A chi rivolgersi per un’emergenza sanitaria e anche l’indirizzo per trovare un ginecologo di fiducia. Nelle schede anche un’informativa sui trasporti e i quartieri da evitare Pensando al femminile, uno dei luoghi simbolo per le donne è a Roma, nel cuore di Trastevere a due passi dall’Orto Botanico. In questo antico monastero con il suo chiostro e un giardino segreto c’è il racconto del viaggio delle donne, dalle prime battaglie per l’emancipazione fino ad oggi. Luogo-icona del femminismo, la Casa Internazionale delle Donne (

http://www.casainternazionaledelledonne.org.

) è soprattutto il simbolo del movimento femminista e agisce con le altre comunità internazionali. Donne che parlano alle altre donne in un viaggio tra terre lontane. All’interno una libreria e un centro documentazione e l’archivio storico del movimento. Durante l’anno, si svolgono corsi di formazione, spettacoli, mostre e seminari. Ci si ferma nel ristorante L’Una e l’Altra e sotto questo timido sole di marzo si mangia all’aperto in uno dei tavoli sparsi nel giardino, chiuso tra le mura del chiostro che si oppone al frastuono della città e che rimane incontaminato, isolato e silenzioso.

Nel cortile c’è anche il bio bio bar. Per alloggiare c’è la foresteria

orsamaggioreroma@tiscali.it
per prenotare bisogna rivolgersi a Paola Fazzini (Tel 06.6893753 ). Si può scegliere una delle 13 stanze che hanno le finestre con una magnifica vista sul Gianicolo e sui tetti della Roma antica.

Vacanze sulla neve in Carinzia Fioccano le proposte low cost a Marzo e aprile

(di Ida Bini)

Neve e sole: gli impianti austriaci della Carinzia, a pochi chilometri dall’Italia, garantiscono anche in queste settimane di inizio primavera un innevamento perfetto per gli amanti della montagna e per gli appassionati di sci alpino e nordico. Invitanti le offerte tra marzo e aprile per sciare con tutta la famiglia e rilassarsi alle terme a prezzi convenienti.

La Carinzia regala vacanze fatte su misura in fattorie, baite e agriturismo, tutte strutture a ridosso dei comprensori o addirittura sulle piste, trasformate in alberghi semplici e accoglienti. Per diversificare e personalizzare le proposte queste deliziose fattorie d’alta quota si sono riunite nell’associazione Urlaub am Bauernhof in Kärnten (www.urlaubambauernhof.at), vacanze in agriturismo in Carinzia.

Ogni struttura è a conduzione familiare e regala ospitalità e l’autentica vita di campagna: ottimo cibo biologico, sport invernali, passeggiate guidate, ciaspolate, corsi di yoga, meditazione e di tai-chi; tanta e buona musica, arte e giochi per i più piccoli. Ogni fattoria ha delle caratteristiche uniche e particolari: dagli chalet di legno ai piedi dei monti alle strutture più grandi immerse nella natura; dalle baite più semplici dove acquistare prodotti locali alle dimore di charme con tutte le comodità – Spa compresa - di un albergo a cinque stelle ma al prezzo di un agriturismo. L’elemento che le accomuna è l’accoglienza, semplice ma ovunque impeccabile.

Le fattorie si trovano tutte in mezzo a una natura generosa, vicino ai centri abitati, come Bad Kleinkirchheim e Villach, accanto alle piste da sci, intorno al lago Wörthersee, vicino ai boschi e ai piedi delle Alpi per emozionanti vacanze di fine inverno. La regione carinziana è ricca di aree sciistiche con piste da discesa, anelli di fondo, zone per lo snowboard e altri sport invernali; nel complesso offre 1.028 chilometri di piste in 26 comprensori, ognuno con caratteristiche ben definite, tra le più belle zone delle Alpi Heiligenblut e Nassfeld, Bad Kleinkirchheim e il ghiacciaio della Mölltal. Appena superato il confine austriaco si entra nel grande comprensorio sciistico di Nassfeld-Pramollo,110 chilometri di piste, tra cui la lunghissima Carnia, illuminata anche di notte, aree per lo snowboard, un parco per lo snowcycle e lo snowbike e le arrampicate sul ghiaccio, 80 chilometri per il fondo e 55 di sentieri per escursioni.

Per chi ama andare in slitta trainata dai cavalli o pattinare sul ghiaccio c’è il lago Pressegger See. Le piste di Villach, delizioso centro con edifici storici e le avveniristiche terme carinziane, sono adatte a tutti, anche ai più giovani sportivi: si scia sulle piste facili dell’Alpe Gerlitzen, sul Dreiländereck e sul Verditz. Grande e vario è il comprensorio sciistico di Bad Kleinkirchheim, familiarmente chiamato BKK, a circa 30 chilometri da Villach, dove si trovano le baite e le fattorie più belle. Sui suoi monti, i Nockberge, “gnocchi” per la loro forma arrotondata, ci sono 170 chilometri di piste, tra cui la Franz Klammer, omologata per le gare di Coppa del Mondo; 60 chilometri di sentieri per le passeggiate con le ciaspole o con le slitte trainate dai cani; due anelli per lo sci di fondo – di cui uno in quota - e pattinaggio o curling sui laghi Brennsee e Feldsee.

Per rilassarsi, poi, ci sono le famose e avveniristiche terme di Römerbad (www.therme-badkleinkirchheim.at), dove ci si immerge in acque caldissime circondati dalla neve. Spettacolare è anche il comprensorio sciistico del parco nazionale Alti Tauri, al confine con il Salisburghese e il Tirolo, con vette di più di 3mila metri, dove ci sono le stazioni sciistiche più alte della Carinzia, tra cui il Grossglockner e il ghiacciaio della Mölltal.

Qui, in qualsiasi momento dell’anno, gli appassionati di carving, di discesa libera o di snowboard trovano piste per tutti i gusti e di diverse difficoltà. Piacevoli sono anche le passeggiate guidate con le ciaspole nel Parco per osservare le volpi, i cervi e gli stambecchi. Chi ama pattinare ha solo l’imbarazzo della scelta: ovunque i laghi si trasformano in piste ghiacciate, dove si gioca a curling o a birilli sul ghiaccio mentre si passeggia con le carrozze intorno alle sponde tra i boschi e le fattorie. Il Wörthersee, a 45 chilometri da Bad Kleinkirchheim, è il più esteso e famoso e d’inverno diventa la pista ghiacciata più grande d’Austria.

ansa

Parco della Sila, vacanze tutto l'anno

(di Stefania Passarella - ansa)
Forte dell'edizione 2012 dell'affascinante traversata del parco innevato a bordo di slitte trainate da cani, la "Dogs on the snow", la Sila punta su eventi originali, in particolare, su sport, ippovie e turismo scolastico per destagionalizzare la sua offerta e attrarre visitatori da ogni parte d'Italia, e non solo, anche in periodi diversi dall'estate.

Ad indicare i punti di forza del parco e le novità di quest'anno è Sonia Ferrari, presidente del Parco della Sila e alla guida del Coordinamento di Federparchi Calabria. "Il Parco – spiega all'ANSA – è prima di tutto un altopiano, quindi facilmente accessibile. Tutti possono visitarlo e fare splendide passeggiate". Di recente, sottolinea, la sentieristica dell'area naturale è stata rifatta di concerto con il CAI, il Club Alpino Italiano, e prevede anche anche itinerari sulle due ruote per gli amanti della bicicletta. In questo momento, prosegue, "c'è poi tutta la parte relativa agli sport invernali": sci alpino, sci di fondo, sleddog. "Il Parco – aggiunge Sonia Ferrari – è da fruire in tutte le stagioni", anche se le visite si concentrano d'estate. L'ente è infatti al lavoro per "destagionalizzare l'offerta turistica e attirare flussi di turismo scolastico". Per questi, precisa, sono anche previsti dei contributi. Ad esempio, spiega il presidente del Parco della Sila, "per le scolaresche che vengono in primavera e autunno al parco noi offriamo fino al 90% delle spese di viaggio. E questo è un altro modo per incentivare il turismo in altre stagioni".

Tra le novità del 2012 che promettono di richiamare l'attenzione dei turisti ci sono l'apertura del centro di canottaggio a Lorica e il primo Equiraduno nazionale sull'altopiano silano. "Un evento grosso – sottolinea Ferrari a proposito di quest'ultimo –, importante, perché vogliamo lanciare la Sila anche come meta di turismo equestre". Da anni infatti il Parco nazionale della Sila investe in progetti di promozione delle "mobilità lente" e nella realizzazione di anelli di ippovie.

Aspettando l'Equiraduno, per il momento la Sila si gode la neve, tanta, caduta nelle ultime settimane, e il pienone sulle piste sciistiche. Informazioni: www.parcosila.it e www.equiradunonazionale.fisecalabria.it.

Turismo FVG, gara per la strategia promozionale web 2.0

L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale.
L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale. La durata dell’incarico è semestrale, dal 12 giugno al 31 ottobre 2012 per un valore stimato di 450.000 euro, Iva esclusa. Il termine per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione è fissata per il giorno 3 aprile 2012. Per maggiori informazioni: www.turismofvg.it. Il Friuli Venezia Giulia implementa dunque la strategia di sviluppo sui new media, come in occasione dell’ultima edizione di Bit (Milano, 16-19 febbraio). Lo stand ha rappresentato un luogo fisico in cui entrare in contatto con il pubblico di professionisti del settore e di potenziali visitatori, ma anche un luogo virtuale grazie alla diffusione in rete dell’immagine regionale. I canali dei principali social network sollecitati dai tweet e dai post aggiornati durante tutta la manifestazione sui profili dell’Agenzia Turismo FVG e grazie anche alla social machine, che ha coinvolto in un gioco il popolo di Facebook presente nello stand, hanno fatto aumentare i contatti di coloro che sono potenzialmente interessati a visitare la destinazione Friuli Venezia Giulia, con la distribuzione di oltre 42mila copie di materiale informativo. (V.Z.)



fonte pubblicitaitalia.it

Via cappelli e guanti, nel week end primo assaggio di primavera

vigna a primavera
Un vero e proprio assaggio di primavera nel fine settimana, con temperature sopra la media in tutta Italia: la previsione è di Antonio Sanò, del sito 'ilmeteo.it', secondo il quale domani e sabato si registreranno, tra l'altro, 18 gradi sulla Valpadana e 17 nel Lazio.

Nubi in aumento, precisa l'esperto, solo su Liguria e alta Toscana. Domenica, tra il pomeriggio e la sera, è previsto un 'impulso fresco' dalle regioni Adriatiche verso il sud e Sicilia, e temporali sulla Calabria. Da lunedì a mercoledì il tempo migliorerà e sarà ancora più mite, con punte di 20 gradi.


Sanò illustra anche una previsione del Centro Europeo per le previsioni a medio Termine (Ecmwf) con sede a Reading, in Gran Bretagna, secondo il quale a partire da marzo-aprile fino a giugno su tutta l'Europa si registreranno temperature sopra la media sull'Italia di almeno 1/1,5°C , con picchi record sull'Europa dell'Est fino a oltre +2°C e sulla Spagna. Questa previsione, conclude Sanò, è confermata oggi anche dal centro Americano Ncep.

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Week end in Italia visitando mostre, da Tintoretto al Divisionismo

MOSTRE: TINTORETTO A ROMA 
 (di Nicoletta Castagni)

I monumentali capolavori di Tintoretto a Roma e la modernità del divisionismo, pittura di luce, a Rovigo sono le mostre di maggior rilievo che si aprono nel week end. Che vede anche, sempre nella capitale, l'inaugurazione di una esposizione incentrata sulla figura di Margherita di Savoia, prima regina d'Italia e le sue passioni letterarie.

I monumentali teleri religiosi, le opere profane, la straordinaria ritrattistica: il genio di Jacopo Robusti detto il Tintoretto è al centro di una grande mostra allestita dal 25 febbraio alle Scuderie del Quirinale. Esposti circa 50 capolavori, provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, ma anche dalle chiese e altre istituzioni veneziane e in diversi casi sottoposti a importanti interventi di restauro.

Di grande complessità, l'importante esposizione è stata curata da Vittorio Sgarbi, che è riuscito a portare nella capitale opere spesso considerate imprestabili, soprattutto per le loro dimensioni gigantesche ma senza le quali sarebbe impossibile testimoniare la teatralità, l'arditezza, il senso scenico del maestro cinquecentesco. Tra le opere esposte, il 'Miracolo dello schiavo' delle Gallerie dell'Accademia, monumentale telere di cinque metri per lato, 'Santa Maria egiziaca' è Santa Maria Leggenté, ambedue della Scuola Grande di San Rocco e restaurate per l'occasione, come le due versioni dell'Ultima Cena che il Robusti realizzò per le chiese di San Paolo e di San Travaso.

Sono presenti anche dipinti di carattere profano e la ritrattistica, tre cui il celebre autoritratto del Louvre). Affiancati, si possono ammirare i cromatismi accecanti del 'San Giorgio che uccide il drago' della National Gallery di Londra, il meraviglioso 'Venere, Vulcano e Marte' dell'Alte Pinakothek di Monaco e la stupefacente versione viennese della 'Susanna e i vecchioni'. La mostra delle Scuderie è inoltre arricchita da una sezione che illustra l'ambiente artistico con cui Tintoretto si misurò e che quindi influenzò.

A Rovigo. Dopo l'Impressionismo, prima delle avanguardie del '900, il movimento divisionista rappresenta una grande stagione della pittura italiana, che una bella mostra allestita dal 25 febbraio a Palazzo Roverella esplora nelle sue molteplici sfaccettature. Esposti capolavori di Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo, ma anche di Balla, Boccioni, Severini e Carra' , provenienti da collezioni pubbliche e private, in alcuni casi mai esposti prima d'ora al pubblico

La rassegna si intitola 'Divisionismo. La luce del Moderno' e vuole sottolineare l'assoluta originalità della produzione nazionale, che niente ebbe da invidiare al Puntinismo, nato in Francia in seno all'Impressionismo. Anzi, forse ancor di più dei cugini francesi, i pittori italiani elaborarono un linguaggio espressivo e una poetica che favorirono la nascita delle avanguardie storiche del primo '900, primo fra tutti il Futurismo.
Tornando nella Capitale, da segnalare al Quirinale, nella Sala delle Bandiere del Palazzo del Quirinale, l'esposizione 'Margherita di Savoia e la Biblioteca del Quirinale', che costituisce una specifica sezione della mostra 'Il Quirinale. Dall'Unità d'Italia ai giorni nostrì, allestita in occasione delle celebrazioni per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia.

Il percorso espositivo evidenzia la ricca personalità di Margherita, prima Regina d'Italia e personaggio di spicco nell'ambito di Casa Savoia, focalizzando l'attenzione sul suo rapporto privilegiato con la Biblioteca del Quirinale, il cui nucleo fondante è costituito da una cospicua parte della sua biblioteca privata. L'analisi di questo fondo librario ha fornito preziosi e significativi elementi per contestualizzare Margherita nel suo ambito temporale, nelle sue peculiarità, nei suoi interessi, in definitiva nel suo stile di donna e di regina.

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Vacanze alle Bahamas con formule accessibili all inclusive su isole private

(di Ida Bini)
Nel cuore dei Caraibi, dopo appena venti minuti di volo da Miami, in Florida, compaiono all’orizzonte oltre 700 cayos, un’infinità di isole candide, deserte e ventose. Sono le Bahamas e spuntano come sassi piatti che macchiano il mare turchese e cristallino dei Tropici, punteggiato qua e là da sabbia rosa e bianca e da una vegetazione selvaggia.

Solo una quarantina sono abitate e attrezzate per ospitare vacanzieri, soprattutto statunitensi e coppie in viaggi di nozze dall’Europa. Tutte le isole sono un concentrato di natura, di storia e di leggende, tra meravigliose spiagge deserte, palme e mangrovie, conchiglie giganti, stelle marine, coralli e un’infinita varietà di pesci; nascondono incredibili memorie di pirati e approdi selvaggi, spesso non segnalati sulle cartine geografiche.


La più famosa “isola che non c’è” è Little Hall’s Pond Cay, al largo di Great Exuma, che l’attore Johnny Depp ha scelto per trascorrervi le vacanze nel 2004 in totale isolamento e che non ha più lasciato. E di uno spirito piratesco come il suo c’è da fidarsi. Villa, spiaggia, barca e isola privata: le vacanze da sogno dell’affascinante attore non sono poi così esclusive; oggi, infatti, con le nuove formule all inclusive della catena Sandals (
www.sandals.com) si può noleggiare un’intera isoletta con villa, spiaggia privata, barca per le escursioni, possibilità di praticare ogni tipo di sport e persino un maggiordomo a disposizione in ogni momento.

Due sono le strutture che propongono questo servizio turistico - Sandals Emerald Bay e Sandals Royal Bahamian – ma sul sito:
www.bahamas.it è possibile organizzare una vacanza altrettanto lussuosa e accessibile con ogni confort sulle isole più defilate dell’arcipelago, quelle meno commerciali, zeppe di alberghi e shopping center; insomma quelle più lontane da Nassau, incantevole capitale dell’arcipelago, sull’isola di New Providence.

Le isole Exumas, per esempio, o Adros o The Berry Island sono location perfette per vacanze rilassanti, fuori dal mondo: tranquille, con casette color pastello, baretti dove mangiare il conch, la grande conchiglia,incontrare  barche che navigano sul mare turchese e che raggiungono spiagge deserte con la sabbia più impalpabile del mondo.


Non si dovrebbero snobbare nemmeno le altre isole, quelle vicino a Nassau e alla Florida, come The Abacos, Berry e Bimini: stupendi angoli di paradiso dove si trascorrono vacanze memorabili sopra e sotto l’acqua. Scoperte da Cristoforo Colombo nel 1492 dopo 33 giorni di traversata atlantica dalla Spagna, che le chiamò Baja Mar, cioè mare poco profondo, furono colonizzate dagli inglesi, che trasformarono il loro nome in Bahamas, fino al 1973 quando l’arcipelago conquistò l’indipendenza.


Sono un paradiso per vacanzieri, appassionati subacquei, golfisti e amanti della natura: ospitano, infatti, 26 parchi nazionali di terra e di mare, tutelati dal Bahamas National Park, ma accessibili a tutti. Da visitare assolutamente c’è il Lucayan National Park, sull’isola di Grand Bahama, che ospita uno dei più lunghi complessi di grotte marine al mondo con oltre nove chilometri di cavità carsiche sommerse.


Un sentiero porta alla Gold Rock Beach, spiaggia spettacolare, soprattutto quando la marea si ritira e offre un’immensa distesa di ondulazioni, mentre i subacquei possono esplorare le gallerie sottomarine ricche di stalattiti e stalagmiti. Il parco protegge anche 16 ettari di foresta in cui ci si può avventurare seguendo i percorsi segnalati, brevi e adatti per tutti. Non lontano c’è il Peterson Cay National Park, una piccola isola di sabbia bianchissima che ospita una riserva ornitologica e offre la possibilità di praticare snorkeling.


Chi ama i coralli deve recarsi sull’isola di Exuma, dove si trova l’Exuma Cays Land & Sea, la prima riserva marina dei Caraibi con 15 isole coralline bellissime; ci si può avventurare in kayak o con escursioni guidate. Nel centro di Nassau c’è il Retreat Garden National Park con più di 170 specie di palme esotiche e sull’isola di Andros il Central Andros National Park che vanta la più alta concentrazione di blue holes, cavità sottomarine profonde fino a 200 metri. Infine Inagua National Park, sull’isola di Greta Inagua, è una riserva naturale che protegge la più grande colonia di fenicotteri rosa al mondo e che ospita pappagalli, delfini, squali e tartarughe verdi.

ansa 

Alpi Giulie, per chi ama gli sport invernali


(di Ida Bini - ansa)

Candide serpentine tra i boschi e spettacolari piste nere; anelli per lo sci di fondo e percorsi tracciati per lo sleddog, le corse in slitta sulla neve con i cani: le Alpi Giulie, in Friuli, sono un paradiso per gli appassionati di sport invernali tutto da scoprire.

Sciare sulla pista nera Di Prampero, che precipita a valle dal monte Lussari in un tracciato spettacolare di 4 chilometri, o sulla rossa Florianca, meno impegnativa ma altrettanto bella con vista panoramica sulle Alpi Giulie, significa ripercorrere gli stessi emozionanti tracciati delle campionesse di discesa libera, protagoniste ogni due anni della Coppa del Mondo di sci alpino femminile (i prossimi appuntamenti sono nel 2013).

I trenta chilometri di piste di questa zona del Friuli, quasi al confine con l’Austria, sono ideali per lo sci alpino, tutti allettanti con le loro curve, i dossi, i continui cambi di pendenza e una perfetta illuminazione artificiale per sciate notturne su alcuni tratti.

E’ piacevole anche arrivare in cima al monte Lussari, a 1.789 metri d’altezza, percorrendo il sentiero del Pellegrino, che si snoda tra i boschi di Tarvisio, fino al piccolo borgo e al trecentesco santuario mariano (www.santuariodelmontelussari.it), storica meta di pellegrini e fedeli italiani, austriaci e sloveni, motivo per cui viene anche chiamato santuario delle Tre Nazioni.

All’interno si ammirano un coro cinquecentesco e un ciclo di affreschi del pittore sloveno Tone Kralj mentre all’esterno lo sguardo spazia tra le cime innevate delle Alpi Giulie, quelle carsiche, le Dolomiti del Cadore, le montagne austriache del Grossglockner e le vette slovene del Triglav fino agli austriaci monti Tauri, in un paesaggio di struggente bellezza.

Chi ama lo sci di fondo e le passeggiate con la slitta o con le racchette da neve o le ciaspole, invece, trova poco lontano da qui 60 chilometri di tracciati sempre ben battuti e di itinerari che s’inoltrano tra i boschi di abeti e di faggi. E’ la piana di Fusine, da quest’anno collegata con la stazione slovena di Kranjska Gora da un nuovo anello di 26 chilometri, che lambisce decine di laghi e serpeggia tra le alte vette, ed è anche il regno dello sleddog, le corse con la slitta trainata dai cani, organizzate dalla Scuola internazionale Mushing (www.ararad.net).

Il centro, ideato da Ararad Khatchikian, offre lezioni di guida tra i boschi del Tarvisano dello sleddog; dello skijoring, una specie di corsa a due, dove lo sciatore è trainato da un cane; del ciclodog, cioè delle biciclette trainate dai cani, e del pulka kart, un insolito mix tra lo sci da fondo e un leggerissimo slittino, sempre trainato dai cani.

Altrettanto suggestive e romantiche sono le passeggiate in slitte coi cavalli. La zona di Tarvisio offre tante affascinanti vallate che racchiudono piccoli comprensori sciistici, molti dei quali legati da un unico skipass alle vicine stazioni slovene e austriache.

La Val Saisera, per esempio, offre sentieri per gite in carrozza e a cavallo e 40 chilometri di piste da fondo - la stazione sciistica più famosa è Sella Nevea – unite con un unico skipass al comprensorio sloveno di Bovec, dove si scia sulle piste del monte Canin. Nella vicina Carnia, invece, lo skipass unico riguarda le piste da fondo di Ravascletto-Zoncolan, Sauris e Forni di Sopra. L’anello da fondo dello Zoncolan misura 2 chilometri e mezzo ed è sempre molto frequentato soprattutto perché vi si disputano gare internazionali e per gli eventi enogastronomici del Rifugio Tamai (www.clubtamai.com), che richiamano sportivi e semplici avventori buongustai.

Ai piedi dello Zoncolan, dove si pratica sci di fondo dagli anni Venti e dove si fanno anche escursioni panoramiche con le racchette da neve, c’è il delizioso borgo di Sutrio. I boschi che circondano il borgo di Sauris regalano le migliori ciaspolate della zona e romantiche uscite in slitta trainata dai cavalli.

E’ il comune più alto della regione e regala scorci bellissimi, una chiesetta gotica e le tradizionali architetture degli stavoli, gli antichi fienili in pietra e legno, uno dei quali ospita la locanda Pa’ Krhaizar (www.pakhraizar-sauris.com) con ottimo ristorante e alcune camere. Anche Forni di Sopra è considerato un paradiso per chi pratica lo sci di fondo.

La pista Tagliamento, che corre per 13 chilometri intorno al fiume e che per un tratto di più di un chilometro prevede l’illuminazione notturna, è stata inserita nel grande comprensorio del Dolomiti NordicSki (http://dolomitinordicski.com), potenziando così i collegamenti tra le varie località del circuito.

Due sono le parti del comprensorio sciistico: Davost, dedicata ai principianti con impianti a bassa quota, e l’area del Varmost, per sciatori più esperti con la pista più bella del Friuli che misura 5 chilometri e ha grandi dislivelli, per un totale di 16 chilometri di piste da discesa e 13 per lo sci di fondo. C’è anche una piccola area – uno Snow Park – dedicato agli sciatori più piccoli. Forni di Sopra è anche una delle porte d’accesso al parco naturale delle Dolomiti Friulane (www.parcodolomitifriulane.it) che protegge la bellezza di queste montagne, i suoi torrenti ghiacciati e i boschi di faggi e che dal 2009 è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Qui vengono spesso organizzate passeggiate ed escursioni didattiche e tranquille sciate su tracciati segnalati in compagnia di esperte guide alpine.

Domenica 19 febbraio la splendida Villa Necchi Campiglio ospiterà "Agru-Mi - Un mondo di agrumi", una mostra mercato che rende omaggio ai protagonisti della tavola d'inverno.

13/02/2012
Uno scorcio di Villa Necchi Campiglio a Milano.
Uno scorcio di Villa Necchi Campiglio a Milano.
Nella sua saggezza la natura ha provveduto che, anche durante l'inverno, l'uomo potesse godere di alcuni prodotti, ricchi di vitamine per combattere il freddo: gli agrumi. È giusto dunque che domenica 19 febbraio Villa Necchi Campiglio, a  Milano, dedichi loro un omaggio, dal titolo "Agru-MI - Un mondo di agrumi". Una mostra-mercato che vuole celebrare uno dei protagonisti della tavola d'inverno. Bene gestito da alcuni anni dal Fai (il Fondo per l'ambiente italiano), la milanese Villa Necchi Campiglio farà da teatro a una ricca esposizione, allestita fra il giardino, il campo da tennis e il basement del palazzo.

I visitatori si avventureranno in un viaggio fra profumi avvolgenti e colori intensi,
con la possibilità di acquistare, assaggiare, conoscere piante, frutti, marmellate, creazioni di pasticceria, cosmetici e decori. Ecco allora i limoni di Sorrento, le marmellate di arance del Giardino della Kolymbetra (nella valle dei templi, ad Agrigento, gestito dal Fai), i golosi dragées, aromatici liquori, oli agrumati, ceramiche dipinte e altri manufatti artigianali...
Lo splendido Giardino della Kolymbetra nella Valle dei templi.
Lo splendido Giardino della Kolymbetra nella Valle dei templi.
La giornata, che avrà inizio alle 10, prevede alle 12 la presentazione di un inedito profumo eau de cologne chiamato Kolymbetra, creato da Jean Cavalier e prodotto dalle Industrie cosmetiche riunite, risultato di tre anni di ricerche: una fragranza che combina note di fiori d'arancio e di limone, bergamotto e ambra. Alle 14.30 Giuseppe Barbera, professore di Colture arboree dell'Università di Palermo, e Alberta Cazzani, professoressa del Politecnico di Milano specializzata in conservazione e tutela del paesaggio, terranno una conferenza sugli agrumi, soffermandosi sui giardini-serra delle limonaie del Garda. Alle 15.30 avrà luogo "In cucina con gli agrumi", incontro con uno chef per scoprire ricette a base di agrumi dai sapori mediterranei.

Per l'intera giornata saranno proposti laboratori creativi
che permetteranno a piccoli e grandi di cimentarsi nella realizzazione di composizioni per la tavola con agrumi e fiori.

INFORMAZIONI PRATICHE

"AGRU-mi - Un mondo di agrumi", domenica 19 febbraio dalle 10 alle 18 a Villa Necchi Campiglio, Milano, via Mozart 14. Ingresso con biglietto. Info: tel. 02/76.34.01.21, www.fondoambiente.it
Paolo Perazzolo - famigliacristiana.it