FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

Gourmet Festival, la terza edizione debutta a Cervinia


Relais & Châteaux presenta il calendario della terza edizione del Gourmet Festival, il grand tour che celebra la vocazione italiana per l’eccellenza, la bellezza e il gusto. L’edizione 2016 prevede 43 appuntamenti gourmet in 24 dimore della collezione, distribuite lungo tutta la Penisola. Giovani talenti e chef emergenti accoglieranno infatti nella propria cucina chef stellati e cuochi provenienti da altri Paesi, offrendo alla propria brigata l’occasione unica di apprendere nuove tecniche di cottura, sperimentare insoliti accostamenti di sapori e confrontare diverse tradizioni culinarie.L’edizione 2016 del Gourmet Festival si aprirà venerdì 8 gennaio a Breuil-Cervinia (AO) presso l’Hermitage Hotel & Spa, dove lo chef locale Roberto Pession ospiterà Andrea Campani, Executive Chef de Il Borro di San Giustino Valdarno (SI). L’incontro tra la tradizione gastronomica montana della Valle D’Aosta e la sincerità dei sapori della cucina toscana sancirà l’inizio di un’avventura che nel corso dei mesi attraverserà l’Italia, esaltando le tradizioni regionali e allietando gli ospiti con piacevoli incursioni nella tradizione francese, greca, polacca e marocchina.
Da questi incontri nasceranno 43 inediti menu a quattro o più mani, nei quali i sapori e i prodotti cari allo chef ospite verranno valorizzati incontrando il gusto, il sapere e le tradizioni di terre lontane dando vita a esperienze sempre nuove. Il Gourmet Festival incontra sempre più il favore e la partecipazione sia da parte delle dimore sia del pubblico. Nel 2015, oltre 2.500 ospiti hanno partecipato alle 39 serate in calendario, ospitate da 27 dimore in tutta la penisola. E, a sancire l’importanza del buon bere quale importante complemento culturale e sensoriale di un’esperienza gastronomica di altissimo livello, nel 2016 Gourmet Festival vanterà la partecipazione di un main partner d’eccezione: lo champagne Moët & Chandon.
webitmag.it

Rio de Janeiro, apre a giugno il Gran Meliá Nacional Rio: hotel vista Olimpiadi

A giugno apre a Rio de Janeiro il Gran Meliá Nacional Rio, il luogo ideale per seguire le Olimpiadi 2016. Grazie alla sua posizione strategica nella parte meridionale della città il Gran Meliá Nacional Rio è la location perfetta per i tifosi e i turisti che arriveranno in Brasile per seguire le Olimpiadi. Il 17° hotel del Gruppo Meliá Hotels International in Brasile, compresi i tre in apertura nel 2018, porta la firma dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, ed è candidato a diventare il nuovo punto di riferimento trendy in città. Oltre a occupare l’edificio dove un tempo sorgeva il noto Hotel Nacional, frequentato da celebrities internazionali, a pochi minuti può contare sulla celebre spiaggia di San Conrado e sul quartiere più esclusivo di Rio de Janeiro, mecca dello shopping e della vita notturna.
Perfetta combinazione tra lusso senza tempo, tecnologia all’avanguardia e architettura sofisticata, il Gran Meliá Nacional Rio dispone di 417 camere, incluse 2 Presidential Suite e 50 Executive Suite. Per non parlare del Bar Penthouse Terrace, con vista mozzafiato a 360° sulla città. Il punto perfetto per rilassarsi con un drink, e ammirare la Baia di San Conrado, Ipanema e Copacabana.
webitmag.it

Momondo: per risparmiare sui voli, l’ideale è prenotare 53 giorni prima

Il segreto della ricerca di viaggio perfetta? Lo rivela la piattaforma online momondo: basta prenotare 53 giorni prima della partenza, e partire di martedì, ma solo tra le 18 e le 24. Questi, almeno, sono i suggerimenti principali emersi dallo Studio Annuale dei Voli 2015 condotto dalla piattaforma di ricerca voli, hotel e autonleggio, che in controdenza rispetto agli ultimi anni consiglia di non prenotare all’ultimo momento, ma al contrario, di pianificare al massimo.
Con 53 giorni di anticipo rispetto alla data di partenza è possibile ridurre del 26% la spesa da del volo, e scegliendo di viaggiare il martedì si ha maggiore possibilità di trovare occasioni economiche, risparmiano il 12%, rispetto al sabato, che resta il giorno più costoso della settimana. Inoltre, partire la sera secondo lo studio di momondo è anche il momento della giornata più economico: imbarcarsi in un volo che decolla tra le ore 18 e le 24 garantisce infatti un risparmio del 6% rispetto alla scelta di mettersi in viaggio a mezzogiorno.
webitmag.it

Frecce, tre milioni e mezzo di passeggeri per le vacanze di Natale

Durante le vacanze di Natale tre milioni e mezzo di passeggeri viaggeranno sulle Frecce e sugli altri treni a percorrenza nazionale di Trenitalia. E, secondo Gianfranco Battisti, direttore della divisione passeggeri nazionale e internazionale di Trenitalia e vicepresidente di Federturismo, “saranno gli americani a trainare le presenze”.
Nonostante un rallentamento delle prenotazioni verso l’estero, imputabile al clima di instabilità legato agli ultimi eventi internazionali, “si registra anche da parte degli italiani una voglia di reagire e partire”, aggiunge Battisti, anche se per la maggioranza degli italiani sarà un Natale all’insegna del Made in Italy, che si concederà qualche giorno di vacanza a Roma, Firenze e Venezia, nelle località termali o in montagna. Il nuovo orario di Trenitalia, al via il 13 dicembre, ha infatti potenziato l’offerta delle Frecce e dei convogli nazionali che ogni giorno uniscono le principali città italiane. Trenitalia dedica l’offerta Speciale 2×1 ai clienti che viaggiano il giorno di Natale (25 dicembre), a Santo Stefano (26  dicembre) e a Capodanno (primo gennaio 2016). In pratica si viaggia in due ma si paga un solo biglietto, oltre che tutti i sabati, anche durante le feste di Natale.
webitmag.it

Itinerario religioso Presepi viventi tra fede e testimonianza

La città di Betlemme di duemila anni fa riprende vita in tantissimi luoghi d'Italia che faranno da scenario alla magia della natività. Strade, vicoli e piazze verranno illuminate da centinaia di luci soffuse e animate da pastori, agricoltori, fabbri, sarti e centurioni romani per dar vita ad un grande classico delle feste natalizie: il presepe vivente. Dai Sassi di Matera al Santuario di Greccio fino al borgo medievale di Caprile in Gragnano nel Sannio: un itinerario, non esaustivo, tra i tantissimi presepi viventi, segno di fede e testimonianza nel nostro Paese.
slide_4.jpg
Nella meravigliosa cornice dei Sassi di Matera, la città capitale della Cultura Europea 2019, avrà luogo il presepe vivente fino al 3 gennaio 2016. 
La scenografia è allestita nel solo Sasso Caveoso, per un percorso di 1,5 Km che vedrà la presenza di 100 figurati a cui si affiancheranno visit-Attori. Per gli spettatori il costo in questo periodo sarà ridotto al prezzo di 3 euro. 
Come si diventa visit-Attori? La grande novità di quest'anno è che ogni visitatore, qualora lo desideri, di affiancare i figuranti delle Pro Loco diventando un visit-Attore, svestendosi degli abiti di semplice spettatore e indossando, invece, quelli di primo attore e entrando a far parte del Presepe nelle vesti di un soldato, un pastore, un popolano, un fabbro o un sacerdote del tempio. 

slide_5.jpg
L'altra novità di questa VI edizione sarà una giornata speciale, il 3 gennaio 2016, dedicata all'integrazione e all'abbattimento delle barriere architettoniche con la possibilità di aprire il presepe e i Sassi alle persone con disabilità. Obiettivo? «Rendere il presepe ancora più inclusivo e partecipativo. Quest'anno, infatti, permetteremo agli spettatori di divenire parte integrante dell'evento grazie al Presepe dei Visit-Attori e poi nella giornata del 3 gennaio cercheremo di abbattere veramente ogni barriera dando la possibilità anche ai disabili di poter fare una passeggiata ammirando i Sassi e lo spettacolo in una giornata a loro interamente dedicata».

La Comunità parrocchiale di San Ciro a Caprile in Gragnano, in provincia di Napoli, promuove anche quest'anno il presepe vivente, tra innovazione e tradizione.
Sarà possibile visitare il presepe, composto da oltre 250 figuranti, in un percorso lungo e caratteristico che si snoda tra cantine, case e terreni, creando una suggestiva atmosfera. Lungo il percorso è possibile, non solo degustare alcuni prodotti tipici ma anche ascoltare la tradizionale musica popolare napoletana.
caprile2.jpg

Grazie alla collaborazione con l'associazione Luci di Speranza è possibile ammirare anche delle sculture realizzate con bottiglie riciclate dai ragazzi e adulti della zona. È disponibile un servizio-navetta gratuito da Piazza San Leone (inizio corsa 17.45 - fine corsa 20.45) e sempre gratuitamente visitare il presepe vivente dalle 18 alle 20 nei giorni 26-27 dicembre e dal 2 al 6 gennaio.
caprile3.jpg


Il 24 dicembre alle 22,30 si terrà come ogni anno presso il Santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti la rievocazione storica del primo presepe vivente del mondo.
grecciopresepe.jpg
La rievocazione storica del Presepe di Greccio del 1223 vede la partecipazione di personaggi in costumi medievali ed è realizzata in sei quadri viventi. La rappresentazione storica fa rivivere la nascita del primo presepe della storia (Natale del 1223) realizzato da san Francesco di Assisi con l’aiuto del Nobile Signore di Greccio Giovanni Velita. 
Avvenire

Blu Hotels inaugura il Blu Nature&Spa a Folgaria

Un milione e 100mila presenze, 300.000 clienti con un soggiorno medio di 4/5 giorni 55 milioni di fatturato e margini raddoppiati rispetto al 2014, quando la catena chiuse con 400.000 di utile prima delle imposte. Numeri importanti per Blu Hotels, che ha appena festeggiato il suo anno d’oro con l’inaugurazione ufficiale del Blu Nature&Spa Hotel di Folgaria, trentunesima bandierina piantata dalla catena alberghiera sulla cartina dell’Italia (e seconda nella località trentina dopo il Golf Hotel). Una sorta di boutique hotel di sole 39 stanze, con una lussuosa spa, un ristorante di alto livello e un design che unisce modernità e tradizione. «Le prime settimane di apertura – spiega il presidente Nicola Risatti – ci stanno dando ragione: nonostante l’assenza di neve, le prenotazioni vanno alla grande».

fonte: travelquotidiano.com
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Turismo Culturale

Inizio d’anno a Barcellona con Grimaldi Lines


Cruise ROMA e BARCELONAGrimaldi Lines Tour Operator invita a scoprire Barcellona a partire da soli 229 euro a persona. Il pacchetto prevede un soggiorno di 4 giorni (compresi i trasferimenti), in formula nave + hotel. Partenza il 3 gennaio 2016 da Porto Torres, a bordo delle navi Grimaldi Lines e rientro in Italia il 6 gennaio 2016. Quote a partire da 229 euro a persona. La tariffa comprende viaggio da Porto Torres a Barcellona e viceversa, con sistemazione in cabina quadrupla interna, il trasporto di un auto o una moto al seguito, due notti in hotel di categoria 3 stelle con sistemazione in camera doppia e trattamento di pernottamento e prima colazione. Per soggiorni in hotel di categoria 4 stelle, i prezzi partono da 247 euro a persona. Cruise Roma e Cruise Barcelona sono due unità del tutto simili a vere e proprie navi da crociera, con cabine confortevoli e suite spaziose, ristorante panoramico dove assaggiare le specialità degli chef di bordo, palestra e centro benessere con idromassaggio, sauna e bagno turco, piscina esterna e solarium per la bella stagione.
travelquotidiano.com

Federalberghi: crescono gli italiani in vacanza a Natale e Capodanno

Saranno 12,8 milioni gli italiani in vacanza a Natale e Capodanno, il 7,7% in più rispetto allo scorso anno: l’Italia sarà la meta preferita dall’80% dei connazionali. Un numero che determinerà un giro d’affari previsto di 8 miliardi di euro, il 2,6% in più. «È un ottimistico segnale di ripartenza e di consolidamento dei consumi turistici degli italiani quello che emerge dalle previsioni delle imminenti festività di Natale e di Capodanno – indica il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine realizzata con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions – . La circostanza che gli italiani scelgano maggiormente il proprio Paese, per trascorrere qualche giorno di meritato riposo, rappresenta l’ulteriore attestazione di come il sistema turistico nazionale rappresenti ormai un insostituibile punto di riferimento. Certo il risultato positivo non cancella gli anni di crisi che sono alle spalle e per ritornare ai livelli pre-recessione occorrerà almeno un lustro, ma vogliamo guardare avanti con entusiasmo e concentrarci sui prossimi risultati. Confidiamo che il Governo ed il Parlamento supportino uno dei settori più vitali per lo sviluppo economico del Paese, a cominciare da un robusto e strategico potenziamento dell’Enit, un istituto senza il quale difficilmente potremo vincere le sfide che un mercato sempre più polverizzato ed agguerrito ci offrirà di giorno in giorno».
travelquotidiano.com


Firenze Trenta presepi d'autore in mostra nell'ex convento ora Hotel Rivoli

Visto il successo delle precedenti edizioni, si ripete anche quest’anno lamostra di presepi nell’ex convento in via della Scala, diventato oggi l’Hotel Rivoli. L'8 dicembre è stata inaugurata la quarta edizione della mostra di presepi dell’artista e maestro Claudio Ladurini, già pasticciere, attività lasciata al momento del pensionamento, per dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione di oltre 200 originali presepi di varie dimensioni e caratteristiche.

Originario di Fiumalbo (Modena) Ladurini realizza ancora oggi le sue creazioni nel piccolo laboratorio nella piazza del paese. Le sue opere, di piccole e grandi dimensioni, meccaniche e non, realizzate utilizzando una molteplicità di materiali come legno, terracotta, das, cartapesta e ceramica e inserite in contenitori di legno, sono riproduzioni della “Natività” che ci raccontano un Natale intriso di spiritualità e di semplicità contadina. Ladurini, con l’introduzione di nuove ambientazioni, anche quest’anno porta all’Hotel Rivoli la sua visione della nascita di Cristo e il ricordo dei Natali come sono vissuti nei piccoli borghi dell’Appennino Tosco Emiliano.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta tutti i giorni con orario dalle ore 11 alle ore 21 fino al 6 gennaio 2016. L’Hotel Rivoli si trova in via della Scala 33. 
FONTE: La Nazione
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it 
Turismo Culturale


Musei: Palazzo Vecchio, orari più lunghi per feste Natale

Orari prolungati per il museo di Palazzo Vecchio in occasione delle festività. Dal 26 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio il museo sarà aperto dalle 9 e chiuderà alle 23 anziché alle 19 come secondo l'orario abituale invernale. La vigilia di Natale il museo sarà visitabile dalle 9 alle 14, e il 31 dicembre dalle 9 alle 19. Chiuso a Natale, Palazzo Vecchio sarà aperto a Capodanno dalle 14 alle 19. A Natale saranno chiusi anche tutti i musei civici, ad eccezione di Santa Maria Novella.


http://www.hotelrivoli.it/it/

fonte Ansa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Turismo Culturale



Gubbio, l'albero di Natale più grande al mondo


PERCHE' SE NE PARLA Il più grande albero di Natale al mondo si trova a Gubbio: dal 1981 un gruppo di volontari realizza in occasione del Natale quello che è entrato, ben a ragione, nel Guinness dei primati come l'Albero di Natale più Grande del mondo. La figura di un immenso albero di Natale è realizzata disponendo con sapienza sulle selvagge pendici del Monte Ingino, con corpi illuminanti di vario tipo e colore, che disegnano un effetto cromatico assolutamente particolare e unico. Si distende, con una base di 450 metri, per oltre 750 metri nascondendo le sue radici nelle mura della città medioevale e arrivando con la sua grande stella alla basilica del Patrono, Sant'Ubaldo, posta in cima alla montagna.

PERCHE' ANDARCI La splendida città umbra è una delle grandi perle del Centro Italia: adagiata alle falde del Monte Ingino, è tra le più antiche città dell'Umbria, con tantissimi monumenti che testimoniano il suo grande passato. Partendo dalle Tavole Eugubine, uno dei più importanti documenti italici, e dal Teatro Romano, appena fuori le mura. A sovrastarla dall'alto la monumentale Basilica di Sant'Ubaldo, ma è Palazzo dei Consoli il principale simbolo della città.
 
DA NON PERDERE Palazzo Pretorio, i cui lavori iniziarono nel 1349 per proseguire fino al XVII secolo, è attualmente la sede del comune di Gubbio. Incantevoli anche la Chiesa di San Francesco, costruita nella seconda metà del XIII secolo, opera dell'architetto frà Bevignate da Perugia, ed il Palazzo Ducale, realizzato nella fine del Quattrocento, venduto nel 1939 al Metropolitan Museum di New York. Ma come non citare la Cattedrale di Gubbio, risalente al XII secolo, che conserva al suo interno le reliquie di numerosi santi e beati, tra cui quelle di San Mariano e San Giacomo.
 
PERCHE' NON ANDARCI Tanto affascinante quanto poco valutata: la città è carente in fatto di servizi e attrattive per il turista, la viabilità in occasione delle feste è problematica, e il servizio dei trasporti non aiuta il collegamento con le principali città umbre. Si può fare di più.
 
COSA NON COMPRARE Vasi in terracotta e  piatti in porcellana si trovano un po' ovunque tra i negozi della città, e spesso sono lavorati così bene da poter essere elevate a piccole opere d'arte. Da evitare quelle brutte bamboline in plastica in cui ogni tanto ci si imbatte ancora...
turismo.it

Aosta megalitica: la piccola Stonehenge tra le Alpi

C’è una piccola Stonehenge in Valle d’Aosta. Si trova a Saint Martin de Corléans, ad Aosta, e per ora è chiusa al pubblico in attesa dei lavori di allestimento del polo museale che le sta sorgendo attorno, per valorizzarla e permettere agli utenti di usufruirne pienamente, ma la curiosità è tanta e il suo valore già confermato. Si tratta infatti di un giacimento preistorico di valenza mondiale, che occupa circa 1 ettaro di superficie, e che fino al 1969 era sepolto sotto 4-5 metri di terra. Assieme al sito di Cromlech del Piccolo San Bernardo, è l’unica area megalitica dell’Italia nord occidentale. 
SCOPRI TUTTI I PIU’ BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE
L’area è stata riportata alla luce quasi mezzo secolo fa, ma si dovrà attendere la primavera del 2016 per visitarla (anche se si ipotizzava un’apertura parziale già per la fine di quest’anno). Sarà uno dei più interessanti siti archeologici in Europa, con i suoi quasi cinque millenni di storia stratificatisi nel corso dei secoli. I reperti suggeriscono infatti sei fasi storiche, succedutesi tra il 3000 e il 110 avanti Cristo: nel sito è presente una necropoli risalente al Neolitico e utilizzata sino all’età del Ferro, e presumibilmente i resti della mitica città diCordelia, fondata dai Salassi, popolazione di origine celtica. I reperti ritrovati consistono in stele di pietra incise dalle forme antropomorfe, e vari oggetti in vetro e ceramica oggi conservati al Museo Archeologico Regionale.  turismo.it

Niente bianco Natale sulle Dolomiti, ma si scia comunque A disposizione 350 impianti e 700 chilometri di piste

(ANSA) - BOLZANO, 22 DIC - Niente bianco Natale sulle Dolomiti, ma gli amanti dello sci possono comunque seguire la propria passione: sono infatti aperti 350 impianti di risalita del consorzio Dolomiti Superski e 700 km di piste perfettamente innevate da 4.700 cannoni. E' anche percorribile il famoso giro sciistico Sellaronda. "Oggi inizia l'inverno, ma la neve non si intravvede neanche in lontananza. Probabilmente resterà asciutto fino a inizio anno", spiega il meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin.

Capodanno, verso tutto esaurito in VdA

Albergatori, 'c'è innevamento artificiale,caldo è su tutte Alpi'
Per il Capodanno "abbiamo il tutto esaurito in quasi tutte le località", nonostante la prevista assenza di importanti nevicate almeno nei prossimi 10 giorni.
    Così il presidente degli albergatori valdostani (Adava) Alessandro Cavaliere. "Per l'innevamento artificiale - aggiunge - siamo attrezzati, i comprensori sono aperti", ricordando che "questa situazione è comune a tutte le realtà alpine" e che nel 2014 "nevicò solo il 27 dicembre: in questo periodo le piste erano in condizioni peggiori".
ansa

Trekking Peaks del Khumbu, Nepal




Kathmandu. Quest'anno il Nepal è stato letteralmente abbandonato dai turisti. Si ipotizza un calo del 70% delle visite, dopo il terremoto dell'aprile scorso. La città è deserta ed è strano non trovare la solita coda interminabile agli sportelli per la compilazione dei visti d'ingresso. L'assenza di turismo e di movimento tra le strade della capitale è probabilmente anche legata al fatto che il Nepal è ora soggetto ad una sorta di embargo (non dichiarato ufficialmente) da parte dell'India, suo principale fornitore per le materie prime e per il cibo. E' dura constatare come un popolo pacifico e ospitale come quello nepalese, già pesantemente messo alla prova dal recente terremoto, debba anche subire questo atto di forza da parte l'India. Fra i nepalesi, c'è chi osanna la Cina per l'importante soccorso prestato dopo la catastrofe e perché continua ad esportare i prodotti nepalesi.

Attualmente, gas, benzina e viveri vengono distribuiti settimanalmente e in modo razionato; la benzina può essere acquistata sul mercato nero a 5 euro al litro! Come potrete immaginare, sono pochi a potersi permettere la spesa e così nessuno circola per le strade. Il risvolto positivo della faccenda è che in questo modo, forse, si ridurranno i livelli di emissione di CO2; il paese ha infatti un tasso di inquinamento elevatissimo per via dello smog e dei fumi dovuti alla combustione di legna e carbone.

Da quanto spiega la gente del posto, alla base di questa imposizione di embargo sembra esserci la volontà dell'India di intervenire sulla prima costituzione democratica del paese, nata di recente, che, allo stato attuale, non terrebbe conto di certe richieste avanzate dalle minoranze indù Madhese e Tharu, che abitano la parte bassa del Nepal (Terai), al confine con l'India.

Tornando alla nostra spedizione, fuori dall'aeroporto di Tribhuvan, incontriamo Chhongba, il nostro amico Sherpa. A capo della sua piccola ma ben organizzata agenzia, ci accompagna ormai da anni nei nostri viaggi in Nepal. L'obiettivo che abbiamo scelto questa volta è il Trekking Peaks. Chhongba ci spiega che il governo, che si occupa anche della gestione dell'intera categoria di montagne riconosciute come "trekking peaks", ha recentemente cambiato la loro classificazione, catalogandole ora come "expedition peaks"; tale modifica è stata probabilmente fatta con l'intento di aumentare così il costo dei permessi. Bisogna sapere che i trekking peaks riguardano montagne per le quali è più facile e veloce ottenere l'autorizzazione, grazie a una burocrazia più snella, rispetto a quella richiesta per l'altra categoria di cime (Nonostante ciò, quel giorno ho dovuto ugualmente passare buona parte del pomeriggio per firmare documenti al Ministero!). Essi rappresentano, inoltre, una valida alternativa ai soliti trekking "da colle a colle". È sufficiente pagare un permesso di 500 euro a gruppo per scalare bellissime montagne di 6000 metri; alcune di queste, come il Cholatse o il fianco nord dei Kwangde, sono davvero impegnative, ma ve ne sono anche di più semplici, come ad esempio l'Island Peak.

Quest'anno, i miei compagni di viaggio sono: Massimo Lamperti di Milano e Jean Pierre Fosson di Champoluc. La nostra destinazione è il Parchermo, una cima di 6173m. Si tratta di una splendida montagna, posta al confine tra il Khumbu e la valle del Rolwaling; la sua scalata è relativamente semplice, per il fatto di essere un itinerario esclusivamente su neve, con pericoli oggettivi abbastanza limitati e un'altitudine alla portata di molti.

Giunti a Kathmandu, aspettando di organizzare gli ultimi preparativi per il trekking, ne approfittiamo per girare tra le vie della città e vedere come questa è cambiata dopo il terremoto. Raggiunta Durbar Square, è impossibile non notare le profonde crepe sui vecchi monumenti della piazza, ora puntellati da fatiscenti ponteggi in bamboo; la casa della Khumari (la dea bambina) è completamente sorretta da pali. Buona parte dei templi, molti costruiti tra il XIV e XVI secolo, sono sfortunatamente crollati. A ricordare il loro antico splendore, sono rimaste le basi in pietra sulle quali sorgevano. Paiono come tanti altari e guardandoli non si può fare a meno di pensare al pesante prezzo che il Nepal ha dovuto pagare, l'aprile scorso, con più di ottomila vittime.

Pochi giorni a Kathmandu, prima di partire per Lukla, destinazione raggiungibile solo con un volo interno, perché non vi sono strade percorribili, eccetto un sentiero che porta all'interno del Shagarmata National Park. Giusto il tempo di organizzare il viaggio con i portatori e iniziamo il trekking nella valle del Khumbu. In una settimana circa, a piedi, saremo al campo base del Parchermo.

Lasciata Lukla, il primo villaggio che incontriamo è Namche Bazar, anche detto "capitale degli Sherpa". Per arrivarci, hanno recentemente costruito un altro ponte tibetano, lungo 250m e posto a circa 100 metri da terra. Veramente aereo! Raggiunta Namche, la strada per il campo base prende a sinistra, inoltrandosi in una lunga valle che porta al confine con il Tibet; questo itinerario è stato utilizzato per secoli e anche tuttora, i Tibetani lo scelgono per entrare in Nepal per commerciare o per fuggire dalla dittatura Cinese.

Il posto è magnifico. Man mano che si sale, si intravedono le altissime montagne innevate dell'Ama Dablam, dell'Everest, del Lhotse e dell'infinita catena dei Kwangde. Sono così maestose che mettono quasi soggezione! All'interno della valle del Khumbu è possibile effettuare stupendi trekking e scalate, al cospetto di montagne incantevoli.

Per raggiungere il campo base, ci spostiamo di volta in volta, pernottando nei numerosi lodge, posti lungo il percorso; per chi non lo sapesse, i lodge sono dei piccoli alberghetti, davvero molto accoglienti, con stufa e camere per due persone. Pernotteremo sempre in queste strutture, a parte due notti che passeremo in tenda: una al campo base e una al campo 1, prima di raggiungere la cima del Parchermo. I miei compagni ed io siamo già stati in Nepal diverse volte, insieme abbiamo salito cime come quella dell'Island Peak, del Lobouche, del Nireka e del Phrilapcha. Resistere al fascino di queste montagne è davvero difficile, una volta respirata l'aria del Nepal, non si può fare a meno di ritornarci.

La nostra ascensione alla cima del Parchermo è stata resa più difficile dal freddo di quei giorni e dalle forti raffiche di vento in quota. Ragione per cui, il raggiungimento della vetta è stato per noi motivo di una soddisfazione ancora maggiore.

Le cime, come quelle citate poco fa, si salgono relativamente in fretta, rispetto agli Ottomila. Questo, ovviamente per la considerevole differenza di quota, ma non solo: la vicinanza ai villaggi, la comodità di accesso e il relativo basso costo dei permessi (tutte le montagne in Nepal sono proibite ad eccezione di quelle negli elenchi governativi) fanno di queste vette una meta ideale per chi vuole vivere un'esperienza himalayana senza la fatica di un Ottomila (ciò non toglie che, anche per affrontare un 6000m si debba arrivare sufficientemente preparati e allenati), oppure per chi vuole tentare di aprire una via nuova. Le possibilità sono infinite, fatevi avanti!

Guida Alpina Rudy Buccella, planetmountain.com

Island Peak (Imja Tze) 6189m
cresta sud ovest, III/AD in neve
Lobouche Peak- 6119m
cresta sud, III/D in neve

Kwangde - 6187m
cresta sud, III/D neve e misto
parete nord, III/ED+ neve ghiaccio misto
Parchermo- 6187m
cresta nord, III/D- in neve

Nireka - 6120m
cresta ovest, III/D in neve ghiaccio

Pharilapcha 6014m
parete est, III/D+ neve misto

Kiajo Ri
parete est, III/D+ neve misto

Cholatse 6440m
cresta sud ovest, IV/TD neve chiaccio

Bibliografia: Sommets du Nepal, Jean Annequin Paul Grobel (Glenat). Himalaya Alpine Style, Andy Fanshawe Stephen Venables. The Trekking Peaks of Nepal, Bill O'Connor