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Erbette, che bontà!! Al castello di Senarega



La torta Pasqualina, i pansoti, il minestrone genovese:
piatti della tradizione cucinati da mamme e nonne, che come base hanno erbe spontanee, tipiche del territorio ligure. A renderle peculiari è proprio il clima della nostra regione: l’ambiente soleggiato, l’influenza delle montagne e del mare, formano un mix unico.

Fin dall’antichità venivano utilizzate in cucina, inizialmente considerate un cibo povero, oggi ristoranti e osterie tipiche le propongono nei piatti della tradizione riportando alla vita l’antico sapere dell’utilizzo delle materie prime provenienti dalla terra. Prodotto principe è il Prebuggiùn (o Preboggión), a base di circa 7 erbe spontanee considerate “povere” ma molto gustose: la borragine, la malva selvatica, il ravanello selvatico, la pimpinella, la grattalingua comune, la silene rigonfia e il grespino comune.

Parte della bellezza della natura è proprio avvicinarsi agli antichi saperi: una passeggiata può rivelarsi fonte di grandi scoperte. E’ proprio quello che succede al castello di Senarega ormai da un anno: grandi e piccini vengono accompagnati da un esperto conoscitore delle piante locali, imparando a riconoscerle, raccoglierle e successivamente cucinarle, seguendo le ricette dei nostri nonni.

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Torino. De Chirico e «l'antichità come futuro»

De Chirico e «l'antichità come futuro»
da Avvenire
Facciamo l’appello. Una mostra su Giorgio de Chirico è in corso fino al primo settembre a Genova a Palazzo Ducale. Finita questa, il 25 settembre è preannunciata da settimane una grande retrospettiva “tutto De Chirico” a Milano, nelle sale di Palazzo Reale, a cura di Luca Massimo Barbero, che radunerà circa cento opere anche da grandi musei stranieri. Nei primi mesi di quest’anno alla Fondazione Magnani Rocca è stata messa in scena l’accoppiata De Chirico-Savinio, un vecchio mantra che ripete e insinua il dubbio se Alberto non sia, in fondo, pittore più importante di Giorgio (certo fu un gigantesco scrittore, critico teatrale, musicologo e altro ancora). Alla fine dello scorso anno ha visto la luce la corposa (e faticosa: oltre cinquecento pagine) ricostruzione semiotica e analitica dei valori estetici delle immagini metafisiche di De Chirico, condotta da Riccardo Dottori e pubblicata dalla Nave di Teseo. Infine, questa mostra della Galleria d’Arte Moderna di Torino su De Chirico e la sua influenza sull’arte contemporanea (“Giorgio de Chirico. Ritorno al futuro”; fino al 25 agosto), in particolare l’ultimo De Chirico, quello più svalutato dalla critica, che si condensa nella categoria della Neometafisica. Si può considerarlo il conatus di De Chirico, una sorta di divertito gioco postmoderno che diventa metalinguismo riferito alle proprie fasi artistiche precedenti, dal periodo ferrarese della Metafisica (ma anche prima, in realtà, per esempio la formazione durante l’infanzia greca e poi il soggiorno parigino) fino alla citazione, i manichini e i gladiatori, ai ritorni su se stesso, ai depistaggi, al disinvolto esercizio della firma. Come dirà Andy Warhol, che lo amava particolarmente proprio per questa libertà che sconfina talvolta nella contraffazione di sé, «ripeteva i suoi dipinti di continuo». In mostra, una foto di Gorgoni del 1972 li riprende a New York rivelando nel chiaroscuro le loro contrapposte personalità: ironica e istrionica.
Prima di affrontare lo spunto che ci offre la mostra torinese curata da Lorenzo Canova e Riccardo Passoni, è giusto domandarsi che cosa possa significare questa concentrazione ravvicinata di mostre dedicate al pictor optimus. Indica forse che il pittore offre nuove suggestioni e ispirazioni? Non ne sono sicuro. Anche se la sua fantasia sontuosa e l’uso spregiudicato di una pittura che dall’eleganza scarta improvvisamente nella sciatteria, come accade appunto nella Neometafisica, può far pensare a un nume adatto al nostro tempo. L’affastellarsi di mostre in un tempo così contratto fa piuttosto pensare a un nuovo tentativo di sostegno del mercato di De Chirico, e magari proprio quei periodi che la critica ha spesso rifiutato. La critica, ma non gli artisti, come recita il motto – “Ritorno al futuro” – su cui si sdipana la mostra torinese. Scrive Canova che De Chirico ha decostruito il sistema dell’immagine stravolgendone i canoni tradizionali, «mettendo in crisi i suoi stessi codici fondativi». Se il primo De Chirico metafisico divide col dadaismo – come sostenne Maurizio Calvesi – «il recupero dell’oggetto così com’è», in realtà la categoria che opera trasversalmente sull’intero percorso creativo di De Chirico è proprio quella del metalinguismo, l’idea che la finzione sia a sua volta la finzione di una coscienza di quello che si sta facendo. Per De Chirico l’oggetto dipinto è inevitabilmente di testimone di qualcosa che sopravvive come dettaglio muto, è il reperto che ci parla dell’ultima Thule, dell’isola perduta (o che va a perdersi): l’arte stessa, travolta dalle distruzioni di un mondo che sembra non rendersi conto di ciò che produce: vuoto, morte, rovine, cancellazioni di ciò che ricordava alla nostra umanità quanto avevamo saputo osare anche contro il volere degli dèi. Attraverso De Chirico – scrive Canova – i contemporanei hanno riscoperto «uno scenario dove la rappresentazione iconica, esclusa e dannata per lungo tempo, si riproponeva come una nuova possibilità di salvezza per un’arte che doveva confrontarsi con la potenza visiva della comunicazione contemporanea». Ma è proprio su questa china che è discesa, fino a perdere la propria identità, l’arte contemporanea, divorata dalle regole della comunicazione.
Attenzione però, Canova parla di rappresentazione iconica, cioè di qualcosa che rimanda a una tradizione, ma in sé non è meno concettuale di altre esperienze che dominano la scena degli anni Settanta, quando De Chirico batte i soldoni della sua Neometafisica (e permea persino l’Arte Povera, come si capisce anche dalla foto di Claudio Abate su Kounellis- Apollo). Questo, in realtà, De Chirico lo pensava fin dagli anni Dieci: come definire, altrimenti, dipinti come Il canto d’amore del 1914 oggi al MoMA oL’incertezza del poeta del 1913 oggi alla Tate Gallery? La Neometafisica è dunque una dichiarazione aperta di ciò che negli anni Dieci e Venti era sottinteso: di che cosa parliamo quando parliamo d’arte? La mostra di Torino si avvale, per le opere del pittore, dei prestiti della Fondazione De Chirico e vi accosta opere di artisti contemporanei degli ultimi decenni del Novecento, che rendono davvero evidente e sorprendente l’influenza che il pittore ha giocato sulle loro menti. Non si tratta qui di discutere la qualità pittorica dell’ultimo De Chirico, ma di riscontrare la citazione che egli induce nel-l’altro: Mimmo Rotella gli rende omaggio con una grande lamiera nel 1988 rievocando la musa inquietante e lo intitola eloquentemente De Chirico; Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Mario Schifano negli anni Settanta disseminano teste di manichini e muse in contrappunto al loro immaginario; Warhol lo celebra nell’82 con le Muse inquietanti quadruplicate e attraversate da intersezioni grafiche che rendono astratto (cioè reale) il senso dell’immagine dechirichiana; di grande impatto le “mediazioni” di Valerio Adami ( Pour Vous Madame, Pour Vous Monsieur, 1964), Philip Guston ( Wall, 1971) e Alessandro Mendini (Senza Titolo, 1986); un po’ troppo autoreferenziali i gladiatori di Salvo del 1978. Se in Interno metafisico con mano di David del 1968 De Chirico sembra ridurre un brano di anatomia michelangiolesca a un feticcio iconico, in realtà alcuni suoi notevoli disegni degli anni Cinquanta ne testimoniano l’attrazione forte per il genio toscano. E di seguito, quasi come trait-d’union fra i due, troviamo esposti alcuni smalti di Tano Festa che rendono più esplicita questa liaison artistica. Metafisico ma dechirichiano per sottrazione d’immagine è il grande pittore Fabrizio Clerici; poetico ma secondo il teatro d’ombre di matrice avanguardistica e tedesca è l’Oasi d’ombra di Gino Marotta; lontani, su una verticale zenitale, i parallelepipedi cementizi di Giuseppe Uncini; del tutto liberi da ogni ossequio al maestro, anzi con un intento competitivo, i due autoritratti (a trent’anni di distanza fra loro) di Luigi Ontani; allusivo rimando filosofico alla pittura di De Chirico, infine, La caduta del mondo di Giulio Paolini e di “pesante” contrappunto stilistico l’ala appesa a un telaio vuoto con la tela a sua volta appesa al chiodo, l’opera Senza titolo di Claudio Parmiggiani del 1988.
Altri ancora sono gli artisti esposti, in una mostra che persuade, più di ogni dimostrazione sui documenti, riguardo all’influenza della “Musa De Chirico” sulla scena artistica di fine secolo scorso. E il titolo della mostra potrebbe forse fare pendant con quello di un celebre saggio di Rosario Assunto del 1973, che fu uno dei testi filosofici fondanti del postmoderno italiano e del ritorno alla pittura, L’antichità come futuro. Una ipotesi che manca dall’agenda critica contemporanea (sempre che i critici di oggi dispongano ancora di un’agenda).

Cna, al sambuco gelato dell'anno, fiori e salato vanno forte

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - I gusti tipici continuano a determinare il successo del gelato artigianale. Lo evidenzia Cna alimentare nel sottolineare che "rispetto a qualche anno fa a fare la differenza è la qualità della materia prima. Per dire, nessun artigiano spaccerà più per pistacchio certi prodotti indecifrabili color verde fosforescente che dominavano le vetrine fino a qualche anno fa". Si fanno strada - secondo una indagine di CNA Agroalimentare condotta tra gli iscritti alla Confederazione - i sapori rispettosi di altre culture e delle prescrizioni alimentari di altre religioni: bio, vegani, halal, kosher. Secondo Cna le nuove tendenze in cucina (e soprattutto nell'alimentazione fuori casa) contribuiscono sicuramente ad allargare il mercato. Continua il successo dei gusti ai fiori edibili: quest'anno sarà la volta del fiore di sambuco, ma hanno i propri affezionati anche gelsomino, begonia, calendula. "Si rafforza, evidenzia l'indagine, una tendenza emersa qualche anno fa a livello pionieristico: i dessert-gelato. Dolci classici - in testa il tiramisù, in compagnia di pastiera napoletana, cassata siciliana, mimosa, caprese - riproposti in forma di gelato. E non si arresta il filone del gelato salato, tutt'altro. Ormai il fenomeno è tracimato dai ristoranti stellati a buona parte dei locali con giovani cuochi in cucina, nei cui menu campeggiano ostriche e ricci di mare, gorgonzola e pesto genovese, patate viola e ortaggi vari rigorosamente sotto zero. E per finire un pasto, sfruttando il boom del bere miscelato, anche i cocktail sono serviti sotto forma di granita o trasformati in cubetti da inserire nelle bevande. 

Alla Camera approvato il primo riordino del settore della ricettività


"Nella seduta di mercoledì 10 luglio l’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge: Delega al Governo in materia di turismo (C. 1698-A). Il provvedimento, che passa ora all'esame del Senato, delega il Governo a varare uno o più decreti legislativi sul turismo.
In particolare, il disegno di legge prevedere che il Governo emani nuove disposizioni per la regolamentazione di settori turistici emergenti, tre cui:
- il turismo sostenibile, basato su un’offerta turistica in cui l’attrattiva sia fondata sul mantenimento dell’integrità culturale, dei processi ecologici essenziali, della diversità biologica e dei sistemi di vita dei territori interessati;
- il turismo sanitario e termale, basato su un’offerta di viaggio e di permanenza finalizzata alla cura della salute e alla ricerca del benessere, che prevede trattamenti sanitari specifici e l’assistenza di personale medico professionalmente qualificato;
- il turismo rurale, inteso come sviluppo di un’attrattiva fondata sulla riscoperta delle aree rurali caratterizzate dalla coltivazione, dall’allevamento e dalla produzione di prodotti locali enogastronomici;
- l’ittiturismo, inteso come un’offerta turistica fondata sulla valorizzazione delle tradizioni e della cultura del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune, anche attraverso l’enogastronomia, nell’ambito dei territori costieri che presentano caratteri comuni sotto il profilo naturale, culturale, marittimo e ambientale;
- il turismo esperienziale, basato su un’attività connessa allo sviluppo di una specifica forma di offerta turistica finalizzata, tramite l’esperienza diretta, alla promozione e alla valorizzazione dei mestieri che caratterizzano l’identità di ciascun territorio e che sono riconosciuti per il loro alto valore artistico, ingegneristico e di tradizione;
- il turismo delle radici, basato sullo sviluppo di un’offerta turistica di ritorno volta a promuovere e a favorire la riscoperta delle proprie radici da parte delle comunità di italiani residenti all’estero.
Il progetto dispone, tra l’atro, di armonizzare con il diritto europeo la normativa nazionale in materia di turismo, nei limiti delle competenze statali, tenuto conto delle esperienze regionali già maturate in materia, mediante il riordino e l'aggiornamento della normativa in materia di professioni turistiche con la previsione di specifiche disposizioni per il contrasto dell'esercizio abusivo delle stesse professioni, anche con modalità telematiche professioni turistiche; inoltre, è prevista la revisione e l'aggiornamento della normativa relativa alla classificazione delle strutture alberghiere, tenendo anche conto degli standard qualitativi riconosciuti a livello europeo, nonché delle nuove forme di ospitalità, con definizione degli ambiti di attività e della tassonomia delle strutture ricettive ed extra-alberghiere, rafforzando le misure di contrasto dell'abusivismo nel settore e assicurando la trasparenza dell'offerta e la tutela della concorrenza."
fonte: 'Ufficio nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana

Turismo: Settimana del Cervino tra sport, cultura e natura


(ANSA) - AOSTA, 11 LUG - Sport, cultura, artigianato, escursioni, relax: è la Settimana del Cervino, sette giornate di eventi in programma dal 15 al 21 luglio tra Valtournenche e Breuil Cervinia. 

"La settimana con la sua serie di eventi suggestivi invita a vivere la montagna in tutte le sue declinazioni e sfaccettature", ha sottolineato l'assessore regionale al Turismo Laurent Viérin nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione. "Vogliamo fare riscoprire la vera passione per la montagna. Se ai paesaggi aggiungiamo la possibilità di cimentarsi in attività mai provate prima e lo offriamo a prezzi imbattibili per il nostro comprensorio, sono certo che stiamo proponendo una ricetta che incontrerà il consenso del pubblico", ha spiegato il sindaco di Valtournenche Jean-Antoine Maquignaz che ha anticipato: "è un evento che riproporremo ogni anni per svelare agli ospiti la nostra offerta per l'estate". 

Il clou dell'evento è in programma sabato 20 luglio. Al mattino si corre in montagna con i campioni Bruno Brunod e Francesca Canepa. Nel pomeriggio spazio ai dialoghi con gli scrittori Enrico Camanni e Francesco Casolo, con il medico specialista Marco Cavana e il nivologo Michele Freppaz. In serata l'alpinista Hervé Barmasse parlerà della Gran Becca. La giornata si concluderà con uno spettacolo piromusicale alla chiesetta degli Alpini. 

Per la settimana sono previsti prezzi promozionali sia per le attività che per le strutture ricettive. Le iniziative proposte si ripeteranno per l'intera estate. (ANSA).

Auto elettrica a turisti, progetto in Vda


ANSA) - BARD (AOSTA), 10 LUG - Un soggiorno green in Valle d'Aosta grazie a un'auto elettrica messa a disposizione in abbinamento ai servizi alberghieri: è l'opportunità di Alpine green experience, progetto in partnership con il Gruppo Cva presentato al Forte di Bard. 

Nata da un'idea di Andrea Celesia, albergatore di Cogne, l'iniziativa riguarda 18 strutture ricettive della regione. Sono 12 le auto elettriche, Bmw i3 con 200 km di autonomia e un generatore di riserva, che gli ospiti potranno ritirare all'aeroporto di Torino Caselle o nelle stazioni ferroviarie di Torino Porta Susa e Porta Nuova, per raggiungere la Valle e spostarsi durante il soggiorno. "Il prezzo di noleggio sarà circa 40 euro al giorno, la metà di quello di mercato", ha detto Celesia. "Ogni auto ha il nome di un impianto Cva, oltre al logo del gruppo", ha aggiunto Sara Noro, responsabile marketing Cva. L'idea di base è di ottenere "dalle nostre acque - ha spiegato - energia rinnovabile per alimentare le auto".

Deltaplani pronti al decollo per il titolo mondiale nei cieli del Friuli



Comunicato stampa per turismoculturale@yahoo.it

La XXII edizione dei Campionati del Mondo di deltaplano è pronta a spiccare il volo.
Per la quarta volta l’Italia ospita la massima competizione mondiale dopo quelle del 1999, 2008 e del 2011 tutte volate in Umbria. Questa volta, dal 13 al 27 luglio, toccherà ai cieli del Friuli e non solo perché non si può escludere sconfinamenti nelle vicine Austria e Slovenia. Dipenderà dai percorsi di gara che in buone condizioni possono superare i 100 km e anche dalla meteo che condizionerà pure la scelta del sito di decollo e quello di atterraggio. A disposizione il monte Crostis in Carnia, il Cuarnan sopra Gemona e il Valinis a Meduno (Pordenone); atterraggio ufficiale a Bordano e base operativa a Tolmezzo entrambe in quel di Udine. Grazie al sistema live tracking i voli, uno al giorno meteo permettendo, potranno essere seguiti momento per momento sulla pagina facebook, e nel sito ufficiale dell’evento, oltre che su un mega schermo al centro operativo.

Ai nastri di partenza un massimo di 125 piloti in rappresentanza di 29 nazioni. La squadra nazionale italiana si presenta dall’alto dei suoi nove titoli iridati, dei quali cinque consecutivi, l’ultimo due anni or sono a Brasilia, più cinque europei e una pioggia di medaglie nell’individuale. Tuttavia il CT degli azzurri, il varesino di Castiglione Olona Flavio Tebaldi, non fa mistero dell’arduo compito che i nostri si apprestano ad affrontare. Avranno di fronte nazioni come la Repubblica Ceca che in Brasile ci ha dato del filo da torcere. Anche Gran Bretagna, Australia e Austria non staranno a guardare, senza contare che qualche out sider potrebbe spuntare all’orizzonte.

La formazione italiana non si discosta molto da quella che ha vinto il titolo in Sudamerica e lo scorso anno quello europeo in Macedonia: Alex Ploner di San Cassiano (Bolzano), Cristian Ciech di Folgaria (Trento) e varesino di adozione, Filippo Oppici di Sala Baganza (Parma), Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia, Suan Selenati di Enemonzo (Udine), Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone) e l’esordiente Manuel Revelli da Cervasca (Cuneo). Aiutante in campo del team leader Tebaldi sarà Elia Piccinini di Castellarano (Reggio Emilia).
Molte e per tutti i gusti le manifestazioni di contorno ai mondiali: dallo sport alla musica, dal cinema all’enogastronomia. Sfilata delle nazioni il 13 luglio; premiazione il 27.
Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero 

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Musica Festival Oxilia a Macugnaga Domenica 14 Luglio 2019



Appuntamento il weekend del 14 luglio in occasione del Festival Oxilia a Macugnaga con il quarto appuntamento, la Petite Messe Solennelle di G. Rossini. Il teatro e musica per la terra dell'Ossola, alla sua seconda edizione, arriva in Valle Anzasca con un grande concerto in memoria di tutti i minatori defunti: alle ore 18:30 di domenica saranno le note di Rossini a risuonare nella chiesa parrocchiale di Macugnaga assieme alle voci del coro Romano Gandolf di Milano (ospiti d'eccezione), diretti dal maestro Massimo Tarli.
segnalazione web a cura di Turismo Culturale
 Grande concerto rossiniano a Macugnaga in memoria dei minatori defunti - 14 luglio 2019 
Il festival “Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola, II ed” organizzato dalla Cappella Musicale del S. Monte Calvario, in collaborazione con Compagnia Dellozio, giunge al suo quarto appuntamento con un grande concerto a Macugnaga in memoria di tutti i minatori defunti. 
Alle ore 18.30 di domenica 14 luglio sarà eseguita presso la chiesa parrocchiale di Macugnaga la Petite Messe Solennelle di G. Rossini; ospite del festival sarà in questa occasione il coro Romano Gandolf di Milano, diretto dal maestro Massimiliano Tarli. 
Coro “Romano Gandolf” di Milano 
Soprano: Federica Cervasio 
Contralto: Tania Pacilio 
Tenore: Francesco Frasca 
Basso: Davide Rocca 
Pianoforte: Massimo Gabba 
Fisarmonica: Polona Tominec 
Direttore: Massimiliano Tarli 
Una delle composizioni più famose e particolari di Rossini arriva in Ossola in una forma pressoché inedita e con un organico particolare; La Petite messe solennelle fu scritta infatti per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium. In luogo di quest’ultimo il concerto di Oxilia festival prevede l’utilizzo di una fisarmonica, strumento spesso legato alla tradizione popolare, o a repertori specifci, ma di rado accostato alla musica sacra. In questo contesto, il pubblico potrà dunque apprezzare una esecuzione particolare e diffcilmente replicabile. A rendere ancora più prestigioso il concerto il ricco curriculum del coro Romano Gandolf: fondato dal Maestro Massimiliano Tarli nel 2013 e riunisce cantanti professionisti: il battesimo artistico è avvenuto nel maggio 2014, nella Basilica di Santa Maria di Caravaggio a Milano, in celebrazione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Romano Gandolf, con la “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini; uno dei brani preferiti dal Maestro Gandolf, suo fore all’occhiello, eseguito nell’arco di tutta la sua carriera in Europa e Oltreoceano. Il repertorio del Coro Polifonico spazia dal Settecento (J. S. Bach, G. F. Händel, G. B. Pergolesi, G. Rossini) al pieno romanticismo (Liebeslieder Walzer op. 52, Ein Deutsches Requiem op. 45 di J. Brahms) fno alla monumentale opera di A. Bruckner. È stato chiamato a eseguire “Porgy and Bess” di G. Gershwin nella versione di W. Marshall nella stagione di Palazzina Liberty a Milano. Il concerto, con ingresso a offerta libera, gode del sostegno di numerosi sponsor di Macugnaga, e sarà dedicato alla memoria di tutti i minatori defunti. Con questo appuntamento Oxilia festival giunge nella “perla del Rosa”, e porta il pubblico alla scoperta della monumentale chiesa di Macugnaga, un tesoro di arte e fede dove risuoneranno per la prima volta le note di questo particolare componimento di Rossini. Quest’ultimo, proprio riguardo alla messa che verrà eseguita, scriveva: “Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”. 
fonte: comunicato stampa

Maurizio Costanzo, "Su Isoradio con un programma sui viaggi"


(ANSA) - ROMA, 10 LUG - "Ho cominciato a fare la radio nel 1970 su Radio Rai con Buon pomeriggio - dice ancora Costanzo - e lì è cominciata la mia carriera radio televisiva. Poi con molto piacere sono stato anni in tante radio private, poi mi è venuta la voglia di tornare sulla radio pubblica". 

Ma gli impegni di Costanzo in Rai non finiscono qui: da settembre su Rai1 tornerà a condurre "S'è fatta notte" che cura dal 2012. Infine da dicembre in seconda serata, sempre su Rai1, Costanzo presenta "Gran Varietà" sul ricchissimo patrimonio delle Teche Rai.

AL VIA LA CORSA DEI TORI A PAMPLONA, GIÀ TRE FERITI



TORNA L'APPUNTAMENTO CON L'ENCIERRO PER SAN FIRMINO Ritorna l'appuntamento con la corsa dei tori di San Fermin a Pamplona e subito ci sono i primi feriti. Due uomini hanno subito un trauma cranico dopo essere stati travolti dagli animali, un terzo è stato incornato a una gamba. La prima corsa è durata appena due minuti e quaranta secondi e ha trasformato le strade di Pamplona "in una zona di guerra", secondo El Mundo. La festa si tiene ogni anno dal 6 al 14 luglio in onore del santo patrono della città. migliaia di visitatori arrivano da tutto il mondo, molti di loro per partecipare all'evento clou, la corsa dei tori, o 'encierro'. (ANSA).

LE COLLINE DEL PROSECCO DA OGGI SONO PATRIMONIO UNESCO

MOAVERO E ZAIA, 'VALORE UNICO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE' "Le colline del prosecco" di Conegliano e Valdobbiadene "da oggi sono Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco. Grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese". Lo annunciano su Twitter il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi e il presidente della regione Veneto Luca Zaia. La proclamazione è avvenuta oggi a Baku (Azerbaigian), in occasione della 43° sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, con delibera unanime dei 21 Stati membri del Comitato, a conferma dell'alta qualità della candidatura italiana. 
ansa

Mountain Academy Una settimana sulle Alpi per creare un taccuino d’artista 22-27 luglio 2019


La Collezione Poscio e l’Associazione Asilo Bianco, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Maggiore, annunciano un nuovo progetto per rilanciare il ruolo della storica Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, in una delle più belle valli dell’Ossola, la valle Vigezzo, al Nord del Piemonte.

La Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore è stata il centro formativo di grandi personalità artistiche tra fine ‘800 e inizio ‘900. È oggi l’unica Scuola di Belle Arti attiva su tutto l'arco alpino.

L’idea è quella di un corso estivo della durata di una settimana con lo scopo di creare un taccuino d’artista, come quelli che Carlo Fornara e tanti pittori vigezzini portavano con sé nelle lunghe passeggiate in cerca della luce migliore o del paesaggio più emozionante. Il taccuino è un oggetto molto personale ma allo stesso tempo estremamente rappresentativo del lavoro di un artista, dove spesso nascono le idee migliori o si sviluppano i progetti più interessanti. Lo scopo del corso è creare un carnet o quaderno, emblema tanto del viaggiatore quanto dell’artista, tra suggestioni teoriche ed esercitazioni pratiche.

Il corso è aperto a tutti, gratuito, senza limitazioni di età o titoli.

La settimana di lavoro, da lunedì 22 luglio a sabato 27 luglio, è strutturata su sei giorni di incontri con professionisti del mondo dell’arte e dell’editoria, laboratori, uscite a piedi e lavoro individuale. Gli insegnanti che si alterneranno sulla storica cattedra della Scuola saranno: Annie-Paule Quinsac, curatrice e storica dell’arte, Maurizio Guerri, docente di Filosofia contemporanea, Giorgio Caione, curatore e fotografo, Lorella Giudici, curatrice e docente di Storia dell’arte, Francesca Appiani, curatrice del Museo Alessi, Massimo Melotti, curatore e docente di Antropologia culturale, AlpinTales, guida escursionistica-ambientale, Marcello Francone, Art Director Skira, Elyron, grafico, Libri Finti Clandestini, progetto editoriale sperimentale.

Mountain Academy è parte del progetto Carnet de Voyage finanziato dalla Compagnia di San Paolo. Arte e territorio dialogano a partire dallo stretto legame tra Carlo Fornara e la sua terra, la valle Vigezzo, riflettendo su montagna e viaggio.

La mostra Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo 1890-1910 curata da Annie-Paule Quinsac costituisce il primo evento espositivo del progetto ed è visitabile a Domodossola, presso Casa De Rodis, fino al 20 ottobre (www.collezioneposcio.it). Contemporaneamente giovani artisti e scrittori sono stati invitati a un periodo di residenza sul territorio per leggere con uno sguardo nuovo temi, luoghi e paesaggi.

La ferrovia Vigezzina Centovalli costituirà un’ulteriore occasione artistica e di riflessione: i treni stessi diventeranno opere d’arte grazie all’intervento di artisti contemporanei per la Vigezzina Centovalli Art Project.

Programma:
fonte: Comunicato Stampa

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Risultati VIII Edizione Premio letterario “BOGNANCO” – 2019 col patrocinio del Comune, della Pro Loco e delle Acque Terme di Bognanco

Domenica 14 luglio 2019, ore 14.30, al Padiglione Rubino di Bognanco Terme (VB) 
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si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del “Concorso di poesia e narrativa Bognanco Terme 2019” con interventi della presidente del premio, Elisa Contardi; del sindaco Mauro Valentini; dei critici letterari e d’arte: Enzo Nasillo e Giuseppe Possa. Sarà Franco Gattuso, presidente A.D.A. di Domodossola, a consegnare i diplomi offerti dall’associazione. Seguirà, a cura di Tino Malini, la presentazione del libro “Storie dell’altro mondo” dello scrittore bognanchese Giancarlo Castellano. A Umberto De Petri sarà consegnato il premio alla carriera (sarà presente il suo editore Gilberto Salvi di Mnàmon). Il pomeriggio, con la presenza delle donne in costume della Val Bognanco, si concluderà con un rinfresco conviviale. 
(ingresso libero)

fonte: comunicato stampa
tratto da pqlascintilla.wordpress.com


Enit Italia, Germania Incontro istituzionale annuale della Associazione Nazionale dei Tour Operator Tedeschi (DRV- Deutscher Reiseverband e.V.)


Il 24 di giugno ENIT ha festeggiato presso l'Ambasciata Italiana a Berlino l’Incontro istituzionale annuale della Associazione Nazionale dei Tour Operator Tedeschi (DRV- Deutscher Reiseverband e.V.) Sono intervenuti 400 invitati tra tour operator, giornalisti del settore e istituzioni, tra cui anche il Segretario di Stato Thomas Bareiß. ENIT ha sottoscritto una partnership con la DRV ed è stato proiettato il logo italia su tre pareti dell’Ambasciata.

Enit Italia Germania / Cerimonie per la Festa della Repubblica


In occasione della Festa della Repubblica il Consolato Generale d´Italia di Monaco di Baviera ha organizzato un ricevimento al Castello di Nymphenburg l'11 giugno. Oltre 200 invitati, tra cui ministri della Baviera, rappresentanti di enti locali, imprenditori di vari settori, italiani e tedeschi. Il Console Generale Enrico De Agostini ha dato il saluto di benvenuto agli ospiti mentre un tenore ha intrattenuto i presenti sulle note dell'inno nazionale. Inoltre si è tenuto un concerto jazz del pianista Enrico Zanisi. ENIT per l'occasione ha esposto i manifesti storici in vista del Centenario e del 500esimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci.

ENIT promuove il Piemonte a Monaco



ENIT in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e VisitPiemonte ha organizzato l' incontro “Piemonte on the move”. Diversità, bellezza e varietà sono le parole-chiave della regione al primo posto della classifica mondiale delle mete da visitare nel 2019 secondo “Best in Travel” di Lonely Planet. VisitPiemonte ha raccontato il Piemonte proponendo esperienze di viaggio tra arte, cultura, cammini spirituali, collezioni di arte antica, moderna e contemporanea, presentando i 5 siti patrimonio Unesco e la Reggia di Venaria del complesso di residenze reali sabaude.

ENIT AL FOOD & WINE TOURISM FORUM



Il turismo enogastronomico continua a crescere ma è ancora una miniera da sfruttare, migliorando la promozione e l’utilizzo del digitale e delle nuove tecnologie nel loro insieme. Attorno a questo tema di sviluppa al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo) il "Food & Wine Tourism Forum" sono stati illustrati case history internazionali, nuovi trend di sviluppo sostenibile, mentre i big player del settore digitale come Google e TripAdvisor hanno svelato le ultime novità. In programma anche corsi di formazione dedicati al mondo digitale. Il Forum parte dai dati del Second Global report on Gastronomy Tourism secondo il quale il 70% degli intervistati ha riconosciuto il turismo enogastronomico come segmento di sviluppo del settore, ma solo il 10% ritiene che sia promosso in maniera adeguata. In crescita le app dedicate all’enogastronomia: dal 2016 al 2018 l’aumento è stato del 115%. Maria Elena Rossi, Direttore marketing ENIT - Agenzia nazionale italiana del turismo ha sottolineato come il "tema dell’innovazione sia centrale nello sviluppo turistico ed enogastronomico del nostro Paese: abbiamo la necessità di pensare a nuovi format per incuriosire e coinvolgere i turisti stranieri, in modo da fidelizzarli e farli ritornare. Questo settore sta evolvendo velocemente e dobbiamo essere in grado di prevedere il turismo del futuro, anticipare le esigenze e adeguarci al mercato. I Millenials sono un esempio e ci stanno fornendo lo stimolo per sviluppare nuove leve comunicative. Abbiamo quindi iniziato a lavorare sui Big Data e a esplorare altri modi di combinare l’esperienza culinaria a quella turistica, sempre guardando l’innovazione dal punto di vista della sostenibilità economica e culturale".

MEETING ENIT NELL'AREA DACH


La Direzione Marketing e Promozione di ENIT ha riunito a Monaco le sedi di Francoforte e Vienna e gli uffici di rappresentanza di Monaco, Berlino e Zurigo per una 2 giorni di formazione sulle attività inerenti tutta l'area DACH.

Enit/ OLIMPIADI 2026, PALMUCCI (PRESIDENTE ENIT): “INIEZIONE DI FIDUCIA ED ENERGIA PER LA PROMOZIONE TURISTICA DELL’ITALIA NEL MONDO E LA CRESCITA DI UN TURISMO SOSTENIBILE”


“Emozionato e orgoglioso dell’Italia. Il nostro Paese ha dimostrato che il gioco di squadra è premiante e regala nuove sfide da affrontare, un’iniezione di energia per promuovere, attraverso un appuntamento sportivo di prestigio, l’Italia turistica nel mondo. E’ un'occasione per mantenere alta l'attrattività verso i nostri mercati di prossimità rinnovando i momenti di viaggio con nuove motivazioni legate al turismo active, sia sportivo che naturalistico. Così il presidente di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci, commenta la notizia dell’Italia sede delle Olimpiadi invernali 2026 e sottolinea i risvolti positivi dell’evento sull’intera filiera turistica montana: “Questa vittoria è un efficace strumento di promozione verso i mercati lontani ad alto livello di consumo (dagli Usa alla Cina) che trova nei giochi olimpici invernali un motivo per dire io c'ero. Le località montane, dopo quelle marine e di interesse storico artistico in testa, coprono una quota sempre più significativa della domanda turistica internazionale”.

Il convegno. La Fai Cisl: occorre sostenere la montagna


Il logo della manifestazione
Si è svolta oggi la prima sessione della due giorni voluta dalla Fai Cisl per fare il punto sul lavoro ambientale e il sistema della montagna. Il meeting, in corso a Dobbiaco, Bolzano, si è aperto con i saluti del Segretario generale della Fai Cisl Alto Adige,
Stefan Federer, e con un intervento del Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che parlando del comparto forestale ha subito espresso il pieno sostegno allo sciopero regionale che si terrà in Campania il 12 luglio: “La dignità dei lavoratori – ha detto Rota – non può essere calpestata, alcuni non percepiscono lo stipendio da un anno, saremo in piazza nella mobilitazione unitaria per ribadire che ai 4 mila lavoratori coinvolti non bastano più le tante promesse fatte dalla Regione”.

Il leader della federazione agroalimentare ha parlato anche del rinnovo contrattuale: “Per gli operai idraulico-forestali vogliamo valorizzare la riapertura del tavolo di trattativa con l’Uncem, finalmente avvenuta dopo anni di blocco istituzionale. Occorre avviare al più presto una negoziazione e rinnovare il contratto nazionale, bisogna capire che il contratto non è solo stipendio, è anche
welfare, è crescita degli enti bilaterali, è democrazia, è fonte di ricchezza per tutti, e questo vale per i forestali così come per gli allevatori e per tutte le altre categorie”.

Spiegando le diverse proposte del sindacato per il sostegno alla montagna, il leader della Fai ha commentato anche il dibattito sulla flat tax: “Serve una fiscalità differenziata per le persone e le imprese che vivono e operano nei territori di montagna, altro che flat tax. Anziché tagliare le tasse con aliquote separate con l’accetta, mortificando il principio di progressività, che è anche inscritto nella nostra Costituzione, si dovrebbe agire per modulare in maniera più mirata una fiscalità di vantaggio per chi sta nei territori più impervi e vulnerabili, contrastando lo spopolamento delle aree interne e l’abbandono delle terre”.

È intervenuto poi Stefano Lucchini, Vicepresidente Uncem Friuli Venezia Giulia, che ha ricordato alcune delle principali difficoltà delle amministrazioni locali nelle zone montuose, sottolineando le grandi opportunità occupazionali derivanti dalle risorse boschive, troppo spesso concepite più come problema che come ricchezza. Un sollecito da Lucchini è stato fatto rispetto ai tavoli aperti con gli stati generali della montagna, che “rischiano di rimanere impantanati dentro qualche ministero”.

Valerio Rossi Albertini, ricercatore del Cnr e divulgatore scientifico, ha condotto invece una dimostrazione scientifica per spiegare l’effetto serra e ha ricordato i molti aspetti che confermano i cambiamenti climatici e smentiscono i negazionisti del surriscaldamento del pianeta.

È intervenuto poi Alberto Orioli, Vicedirettore del Sole 24 Ore, che ha spiegato il lavoro svolto dal quotidiano per la redazione del supplemento “L’economia della montagna”. “Abbiamo notato tante cose rilevanti sulle connessioni tra agroindustria, energia, turismo”, ha detto Orioli, “tutti fattori di sviluppo molto importanti per la montagna, che non è soltanto il luogo della meditazione, ma anche un patrimonio enorme dal punto di vista economico. Pensiamo alle potenzialità offerte dall’assegnazione dei giochi olimpici a Milano e Cortina, oppure al fatto che la bike economy muove quasi 11 miliardi l’anno, che l’agrifood di qualità abbinato ai prodotti di montagna vale 9 miliardi e mezzo, o che le settimane bianche valgono 8 miliardi”. “È fondamentale immaginare la montagna come luogo delle reti – ha aggiunto Orioli – e in questo senso c’è un forte bisogno di un’agenda politica orientata sul potenziamento delle reti digitali e delle infrastrutture”.

Gabriele Calliari, Presidente nazionale di Federforeste, ha sottolineato il bisogno di politiche forestali più appropriate di quelle attuali: “Oggi abbiamo il 40% della superficie nazionale costituita da boschi, è un dato positivo, ma non pensiamo che a un aumento di questa percentuale corrisponda automaticamente un miglioramento, abbiamo bisogno di un bosco ben gestito e non abbandonato a se stesso”. Positiva la ripresa del tavolo sulla filiera legno, secondo Calliari, ma vanno fatti i decreti attuativi del Testo Unico approvato un anno e mezzo fa: “Il testo va reso operativo perché finalmente restituisce un’idea di coltivazione dell’ambiente e non di pura conservazione museale”. Il presidente di Federforeste ha anche richiamato l’attenzione sul mercato illegale del legno, frutto di tagli abusivi effettuati in diverse parti del mondo con lo sfruttamento anche di lavoro minorile.

Hanno inviato i propri contributi audiovisivi anche l’On. Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e il climatologo Luca Mercalli. Il meeting, moderato dalla giornalista Elena Mattiuzzo, proseguirà domani con gli interventi della climatologa del Cnr Marina Baldi, il Prof. Antonio Ciaschi, docente alla Lumsa, Enrico Petriccioli, Segretario Generale Fondazione Montagne Italia e vicepresidente FederBim, Mauro Broll, Direttore Ripartizione Foreste della Provincia Autonoma di Bolzano, Francesca Gallo, artigiana e musicista, Pierantonio Salvador, Presidente API, Associazione Piscicoltori Italiani, Andrea Fabris, esperto di acquacoltura e ittiopatologia, Stefania Rota, AD dell’azienda San Vincenzo, Giacomo Boninsegna, Scario della Magnifica Comunità di Fiemme, il Prof. Alberto Tamburini, docente dell’Università della Montagna, e l’imprenditrice agricola Agitu Idea Gudeta.
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