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Tra le Meduse e il lusso del nuovo Hotel Palazzo Versace a Dubai

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Versace annuncia l’apertura del nuovo Hotel Palazzo Versace a Dubai. Il complesso, realizzato con Enshaa Group comprende 215 camere, di cui 65 suites, con aree e arredi esclusivamente progettati sotto la direzione artistica di Donatella Versace.

Ogni dettaglio è ricercato, dai soffitti dipinti a mano con decori in oro, ai preziosi marmi e mosaici che si fanno interpreti del lifestyle della Maison attraverso lo sguardo contemporaneo di Donatella Versace.
Ovunque ricorrono i motivi iconici, come la Medusa e la Greca e le leggendarie stampe, alcune realizzate in esclusiva per Palazzo Versace Dubai.  Palazzo Versace Dubai comprende anche 169 residenze private, da una a sei stanze, interamente decorate e arredate in stile Versace.
Situato nel nuovo Cultural Village di Dubai, Palazzo Versace si affaccia direttamente sulla costa del Dubai Creek. Quello di Dubai è il secondo Palazzo Versace al mondo. Il primo è stato aperto in Gold Coast in Australia mentre un terzo Palazzo sorgerà a Macao.
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In Sicilia in un magico bosco d'autunno A Ficuzza nello splendido mosaico di querce, frassini, sugheri e...

foto di Giovanni Franco

In fuga dalla città per entrare in contatto con la natura. Benvenuti nel bosco di Ficuzza in autunno, a piedi o in bicicletta per osservare querce e frassini. Eccoci in un vero e proprio "mosaico" della vegetazione che tra le sue "tessere" annovera il lecceto, il sughereto, il bosco di querce caducifoglie, il cerreto, arbusteti e cespuglieti, aree rupestri e semi rupestri, aree umide (fluviali e lacustri).

La riserva, dove sono state scattate queste fotografie, si estende su un'area complessiva di circa 7.398 ettari (circa 5334 ettari di riserva vera e propria e 2064 ettari di pre-riserva), che ricade nei comuni di Monreale, Godrano, Mezzojuso, Corleone e Marineo.

L'area è dominata dal massiccio calcareo della Rocca Busambra (1613 metri s.l.m.) che delimita a sud il territorio della riserva, a nord del quale sorge il Bosco della Ficuzza e il contiguo Bosco del Cappelliere, due estese aree di foresta mediterranea sempreverde separate dalla strada provinciale che collega il centro di Godrano alla SS 118. Sul confine nord-orientale della riserva si trova il Lago Scanzano, un bacino artificiale ottenuto per sbarramento del torrente Eleuterio.
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Ecco dove costa di meno. Tutto quello che c'è da sapere per viaggiare con l'attrezzatura sportiva

Con il Natale alle porte cresce la voglia di vacanze, e i viaggiatori italiani si divideranno tra chi si concederà una settimana bianca sciando sulle montagne innevate e chi fuggirà lontano alla ricerca di sole, mare e temperature estive.

In entrambi i casi gli sportivi avranno il problema di come trasportare le attrezzature da sci, snowboard, surf o sub, in aereo. eDreams ha provato a risolvere i dubbi dei viaggiatori italiani, creando una guida per districarsi tra regolamenti, costi e condizioni delle compagnie aeree per il trasporto di bagagli speciali. 

Sono considerati special items strumenti musicali, attrezzatura da sci, da golf, da sub, da surf e biciclette. Ogni compagnia aerea ha la facoltà di applicare un costo extra a seconda della misura e del peso del bagaglio da trasportare. I bagagli di dimensioni contenute e di peso massimo, che va dagli 8 ai 12 kg (a seconda della compagnia aerea), potranno viaggiare in cabina senza sovrapprezzo nel biglietto.

Air Berlin e Alitalia offrono gratuitamente il servizio di trasporto bagagli speciali in stiva, rispettando il peso massimo di 23 kg per bagaglio, mentre Air France, Iberia e Turkish Airlines offrono il servizio senza supplemento solo per alcuni oggetti.

Le compagnie che offrono il servizio di trasporto in stiva di attrezzature sportive e strumenti musicali con un costo che va da 10 a 55 euro sono: Wizz Air, Vueling, easyJet, Transavia e Ryanair (tranne biciclette e tandem che prevedono un supplemento), con il singolo bagaglio che non potrà superare i 32 kg di peso.

Applicano invece una tariffa che va da 56 a 100 euro Tap, Meridiana, Air France (tranne per attrezzature da golf, sci e sub che non prevedono costi aggiuntivi) e Iberia (eccetto per gli strumenti musicali e mazze da golf che volano gratuitamente).
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Amanti della letteratura, 15 luoghi da non perdere. Una speciale selezione per i divoratori di libri

Dall'Acqua Alta di venezia dove anche le scale sono fatte sono di libri al Mangiaparole a Roma o a Cuclia a Firenze dove tra i libri si mangia, dallo storico balcone di Giulietta alla chiesa dove si incontrano Dante e Betarice. L’Italia, culla di un ricchissimo patrimonio culturale, può essere viaggiata cnhe attraverso le storie e le emozioni regalate dai libri. Ecco una selezione della community di Yelp di imperdibili per gli amanti dei libri, dove poter saziare la propria fame di conoscenza e rivivere le magiche atmosfere dei luoghi protagonisti di alcuni dei più grandi capolavori letterari di tutti i tempi.

1) A Firenze è d’obbligo una visita alla chiesetta medievale di Santa Margherita dei Cerchi (valutazione dagli utenti: 4.5/5), teatro del primo incontro di Dante e Beatrice, musa ispiratrice del celeberrimo personaggio poetico di Vita Nuova e Commedia.

2) Anche la Porta San Frediano (4/5) merita di rientrare tra le tappe di una passeggiata “letteraria” per il capoluogo toscano: il monumento trecentesco conduce infatti all’omonimo Borgo e rione fiorentino in cui Vasco Pratolini ha ambientato il suo romanzo “Le ragazze di San Frediano”.

3) In una città che, come Firenze, ha dato i natali ai più grandi scrittori italiani non possono mancare le librerie: tra queste spicca Libri Liberi Sit'n'Breakfast (4.5/5), al tempo stesso caffetteria e punto vendita, oltre a spazio per il co-working e, grazie alla presenza del suo piccolo teatro, ambiente ricreativo a 360 gradi.

4) Altro indirizzo da includere in un itinerario letterario nella splendida città d’arte toscana è la libreria con cucina Cuculia (4/5), rinomata per i raffinati brunch domenicali, per la ricercata selezione dei testi in esposizione e per la varietà degli eventi che è solito ospitare, tra cui mostre fotografiche, presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali.

5) I cinefili romani apprezzeranno sicuramente Altroquando (4/5): la specialità della libreria è infatti il cinema e sugli scaffali è possibile trovare testi cinematografici introvabili e manifesti originali, mentre immagini delle icone del grande schermo popolano pareti e pavimenti. La competenza del personale è garantita, dal momento che il processo di selezione degli addetti alla vendita prevede anche un test su cinema e letteratura.

6) Il luogo ideale per saziare la propria fame (di conoscenza e non!) è il caffè letterario Mangiaparole (4/5) di Roma, dove è possibile gustare insalate e panini con nomi di poeti e romanzi, partecipare a gare di poesia e seguire corsi di scrittura creativa. Il Mangiaparole, inoltre, premia la curiosità: se sfogliando le pagine di uno dei testi esposti ci si imbatte in un biglietto con la scritta “Sorpresa”, il libro è in regalo.

7) Unica nel suo genere anche la Libreria Acqua Alta di Venezia (4.5/5), dove i libri diventano, insieme a remi e timoni, complementi di arredo: i gradini delle scalinate sono stati realizzati con voluminose enciclopedie, mentre gondole e canoe decorano l’ambiente e fungono da originali scaffali per i testi in vendita.

8) Nella Serenissima è possibile soddisfare anche un gusto più classico visitando il lussuoso Caffè Florian (4/5): l’elegante locale di Piazza San Marco vanta ospiti del calibro di Carlo Goldoni, Giuseppe Parini e Silvio Pellico, oltre al titolo di caffè più antico d’Europa.

9) I più romantici e gli estimatori del genio shakespeariano non possono esimersi da una visita alla Casa di Giulietta a Verona (3.5/5): l’antica residenza ospita sia la statua della protagonista femminile di Romeo e Giulietta che il celeberrimo balcone, sfondo di una delle scene più iconiche e amate della letteratura.

10) Anche Milano ha molto da offrire ai “divoratori di libri”: in zona Porta Genova, ad esempio, l’appuntamento è da Gogol&Company (4.5/5), libreria indipendente dal catalogo ampio e accuratamente selezionato, ma anche bistrot e galleria d’arte, dove è possibile prendere parte a degustazioni, workshop, rassegne cinematografiche e mostre.

11) A Napoli c'è Archeobar (5/5), caffé letterario su due livelli gestito da studenti di Archeologia. Il piano superiore ospita una biblioteca molto fornita (anche di testi in lingua straniera), un balcone che affaccia su Via Mezzocannone e salottini con tavoli a forma di orologio. Sulla parete spicca una citazione in ferro battuto dall’Odissea. Il locale, inoltre, mette a disposizione alcuni tablet per sfruttare la rete WiFi aperta.


12) A Torino si va al Fiorio Café (4/5), caffé fondato nel 1780 e frequentato da personaggi di spicco della vita pubblica e politica (tra cui Carlo Alberto di Savoia e Camillo Benso conte di Cavour) e da intellettuali, tra cui il filosofo Friedrich Nietzsche, il quale apprezzava particolarmente il celebre gelato del Fiorio.


13) A Torino imperdibile Baratti & Milano (4/5), pasticceria e caffetteria celebre per i suoi gianduiotti e le sue caramelle, molto amate dal poeta Guido Gozzano, il quale compose “Le golose” ispirandosi proprio a questo storico locale torinese. Il Baratti&Milano è citato anche nel romanzo di Fruttero&Lucentini “La donna della domenica”.


14) Ad Agrigento c'è ovviamente il parco archeologico della Valle dei Templi che è attraversato dalla “Strada degli Scrittori” (5/5), che corrisponde alla SS 640 e segna uno splendido percorso culturale e paesaggistico attraverso i luoghi dei grandi scrittori siciliani, tra cui il premio Nobel Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia. I 30 km del viaggio on the road collegano Racalmuto (ovvero la “Regalpetra” di Leonardo Sciascia) a Porto Empedocle, che ha dato i natali ad Andrea Camilleri. La strada scorre tra case natali, ritiri di scrittura, ristoranti e luoghi descritti nelle opere dei grandi autori, come il giardino della Kolymbethra, nel cuore della Valle dei Templi, presente in “La Pazienza del Ragno” di Camilleri e in “I Vecchi e i Giovani” di Pirandello.


15) Alle Cinque Terre ci si ferma a Comune di Monterosso (4.5/5), splendido paese Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, da cui è possibile scorgere Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Il poeta premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale ha abitato e trascorso numerose estati proprio a Monterosso, alla Villa Montale nella zona di Fegina.

"Per vivere appieno la propria passione, gli amanti della lettura possono contare su Yelp, forte di una solida conoscenza delle migliori attività su base locale e di un’attivissima community sempre pronta a offrire consigli e suggerimenti su nuovi locali, piccole chicche nascoste tra le vie cittadini e le attività più rinomate" afferma Francisco Rabano, Director South Europe, Yelp. "Inoltre, grazie alle numerose iniziative promosse dai suoi utenti, come gli eventi dedicati al bookcrossing o gli appuntamenti mensili del Book Club milanese, trovare altri appassionati con cui confrontarsi e condividere le proprie opinioni non è mai stato così semplice e divertente".
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Da Matera a Manarola, 20 città-meraviglia nella roccia

Da Matera a Manarola, da Calcata aTursi, da Tellaro a Ibla, ecco 20 città meraviglia incastonate nella roccia. Nella gallery di Skyscanner la meraviglia della natura si intreccia alla storia e all'architettura.

Matera, Basilicata - Matera, perla incredibile del nostro stivale, ancora intatta e da scoprire. I Sassi, che sono Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, rappresentano uno dei nuclei abitativi più antichi del mondo, parliamo addirittura di Paleolitico, e oggi formano un centro storico unico, scavato nella roccia calcarenitica, tra caverne e meandri labirintici. Arriverete nella zona dei Sassi attraversando la parte più nuova e moderna della città: girare l’angolo sarà come fare un tuffo nel passato, in una dimensione indefinita che farete fatica a collocare nel tempo e nello spazio e che riempe gli occhi di bellezza, di sole, di storia e di natura.

Bagnoregio, Lazio - Civita di Bagnoregio, nel viterbese, detta anche La Città che muore. Il borgo, tra i più belli d’Italia, sorge su una collina di tufo che l’erosione di due torrenti a valle rischia, purtroppo, di far scomparire. È per questo che la dovete vedere prima possibile e godervi le viuzze strette, le casette in pietra e le piazzette assolate, oltre al bellissimo colpo d’occhio della città in lontananza, regale e altera sul suo colle, raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale sui calanchi circostanti.

Vitorchiano, Lazio - Nella provincia di Viterbo per esplorare un altro posto che nasce su uno sperone roccioso vulcanico: è Vitorchiano, col suo centro storico medievale molto bello e ben tenuto, i resti della cinta muraria e la Selva di Malano, a due passi, in cui unirete la passione per la Natura a quella per la Storia, perché qui troverete i resti di un antichissimo insediamento etrusco.

Polignano a Mare, Puglia - Uno sperone roccioso disegnato dal vento e dal mare, che si getta a strapiombo nel mare Adriatico di un verde intenso. Siamo a Polignano, città dal carisma tutto particolare, le cui origini greche sono rintracciabili già nel nome (“polis”): quella di Polignano è una bellezza unica, ve lo assicuriamo, e qui si respira un’atmosfera assolata e rilassata, ma con un fondo di malinconia. Una fascinazione che ammalia e che vi porterete dentro. Come la voglia di tornarci, e tornarci, e tornarci ancora.

Pitigliano, Toscana - Tufo rpotagosnita a Pitigliano che sovrasta le valli verdeggianti circostanti sul suo sperone e le domina, regale ed elegante. Tutto l’abitato è così ben integrato nella roccia e nella natura, che la mano dell’uomo, almeno all’occhio, risulta essere leggera e delicata. C’è molto da vedere in questo posto, da Palazzo Orsini alla bella Cattedrale fino alla zona del Ghetto: la città è detta anche Piccola Gerusalemme per la presenza ormai storica di una comunità ebraica. Non mancate di fare un brindisi con un buon vino kosher o un vino bianco di Pitigliano: qui la tradizione vinicola è antichissima, grazie alle numerose cantine scavate nel tufo, in cui il vino si conserva perfettamente a temperatura costante.

Massafra, Puglia - In provincia di Taranto a scoprire Massafra, la Tebaide d’Italia forse più conosciuta per il suo famoso Carnevale ma che vi toglierà le parole di bocca per il fascino delle sue gravine, le formazioni carsiche tipiche della zona della Murgia. Ammirate in particolare la gravina di Madonna della Scala, con il suo villaggio neolitico all’interno, testimonianza di antichissime civiltà rupestri. E poi il centro storico, con il castello medievale e il Duomo. E poi ancora l’Oasi WWF di Monte Sant’Elia in cui vi godrete il paesaggio pugliese, tra trulli e vegetazione tipica.

Sorano, Toscana - Sorano, con le sue casette scavate nel tufo, a strapiombo sulla valle del Lente, è un borgo ricco di storia e di bellezze. Visitate la Fortezza Orsini e il Masso Leopoldino, ma soprattutto è d’obbligo, qui, una passeggiata lungo le Vie Cave, che sono cunicoli profondi e antichi percorsi ripidi e tortuosi scavati dagli etruschi in mezzo al tufo, tra muschio e felci. Questi scenografici sentieri portano nelle necropoli del Parco archeologico, altra meta imprescindibile.

Ischia, Campania - Che Ischia sia meravigliosa, tutta intera, lo sapete già. Non potete perdere, tra le tante meraviglie, il Castello Aragonese che nasce sulla roccia magmatica di un’isoletta collegata alla maggiore attraverso un ponte in muratura di circa 200 m. Percorrendolo vi ritroverete dinanzi all’imponenza della fortezza e al fascino di una natura che non è cornice, ma protagonista insieme alla storia antichissima: il castello infatti si fa risalire al 474 a.C.

Manarola, Liguria - Un borgo pittoresco e colorato, con le casette che sorgono strette tra loro sulla roccia scura e che si affacciano sul mare blu? Seguiteci in Liguria, vi portiamo a Manarola. Le Cinque Terre sono Patrimonio dell’Umanità dell'UNESCO proprio perché “rappresentano l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale e che manifesta un modo di vita tradizionale millenario”. Manarola, dunque, non potrà che stupirvi. E ricordate che qui si produce un olio ottimo e il famosissimo vino passito Sciachetrà.

Positano, Campania - Sospeso tra cielo e terra, tra roccia e mare, Positano è un posto magico che dovete vedere almeno una volta nella vita: scalinate, case, chiese e cupole si fondono con la roccia e con la macchia mediterranea, per paesaggi incredibili, e il mare è l’elemento per eccellenza, come ribadisce forte e chiaro il nome stesso della città, che appunto deriva da Poseidon, il Dio del Mare. Imperdibile la passeggiata panoramica lungo il Sentiero degli Dei.

Amalfi, Campania - La storia gloriosa di una potente Repubblica Marinara, la Costiera spettacolare che tutto il Mondo ci invidia, la gastronomia eccellente, l’acqua limpida, le case arrampicate sulla roccia e i vicoli chiassosi: Amalfi è terra di emozioni. Respirate l’odore del mare, vivete al massimo la vita della città e non dimenticate di assaporare una delizia al limone, magari mentre il sole infuocato scende dietro lo specchio d’acqua, tingendo il cielo d’arancio e di viola.

Calcata, Lazio - Calcata stupisce dal primo sguardo, sbucando improvvisamente sulla strada con le sue case scure, che sembrano nascere dalla roccia tufacea, come ne fossero un prolungamento. Un borgo bellissimo, luogo d’elezione di artisti e hippies, che sovrasta la vallata del Treja e che vi immergerà in una dimensione di tranquillità e di sogno, a soli 40 km da Roma e dal trambusto della Capitale. La foto sulle poltrone in pietra nel primo spiazzo che incontrate è d’obbligo; poi spingetevi all’interno e perdetevi tra le strade e i mille localini che vi faranno apprezzare la cucina romana. Qui si festeggia la notte delle streghe e si sussurra che qualcosa di misterioso e magico abbia a che vedere con questo posto.

Pentedattilo, Calabria - Il nome curioso viene dal greco “penta daktylos” e vuol dire “cinque dita” perché questo borgo sembra nascere proprio nel palmo di una mano, all’interno di una mano fatta di roccia. Una mano che regge e protegge quello che un tempo era un centro vitale e strategico, nell’età greco-romana, che purtroppo nei secoli ha perso d’importanza fino ad essere completamente abbandonato e disabitato. Oggi è rinato in tutto il suo splendore: andate ad ammirare le strade intagliate nella roccia e l’atmosfera quasi irreale che qui si respira, non ve ne pentirete! Scoprite di più: cliccate qui e date un'occhiata ai 10 Luoghi più belli e magici della Calabria.

Ragusa Ibla, Sicilia - Ibla, centro storico e cuore pulsante di Ragusa, colpisce il turista per il suo ricchissimo stile barocco e per la sua posizione dominante, su una collinetta rocciosa: il sole batte sui tetti e sulle scalinate, sui vicoli e sulle piazzette e tutto racconta di storie lontane, di tempi antichi e di civiltà millenarie che hanno segnato, e disegnato, in fondo, questo posto. Da vedere c’è una quantità infinita di statue, chiese, monumenti e da mangiare c’è anche di più.

Castelmezzano, Basilicata - Sulle Dolomiti Lucane, un’altra delle meraviglie naturali del nostro Paese, per esplorare Castelmezzano, piccolo borgo che nasce proprio al di sotto delle cime frastagliate di queste montagne coreografiche, immerso nei boschi di faggio: passeggiare per le sue vie vi farà sentire parte del territorio, minuscoli di fronte all’enormità della natura. Una volta qui non vorrete mica tralasciare l’adrenalinica esperienza del Volo dell’Angelo?

Tursi, Basilicata - Restiamo in Lucania, terra di magia e di incanti, per addentrarci nella zona dei calanchi, fino a Tursi, un posto che lascia senza fiato. È così che si resta, infatti, dinanzi al bellissimo quartiere della Rabatana, in pieno centro storico, costruito con materiale arenario lungo i calanchi argillosi, nonché testimonianza di insediamenti arabi in questa zona. Non ripartite senza aver assaggiato i tipici falagoni ripieni di patate o di bietole. E se avete tempo fate un salto anche ad Aliano e Craco.

Valsinni, Basilicata - La Basilicata ha molto da raccontare e da mostrare se si parla di Natura intrecciata alla Storia. Dopo i calanchi e le montagne, Valsinni sorge tra suggestive rupi, dominando la valle del Sinni, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Dai tempi della Magna Grecia passando per la triste storia della poetessa Isabella Morra, questo posto saprà conquistarvi: non perdete il Castello feudale, l’antica città fortificata e gli spettacoli di strada che animano le serate nel periodo estivo.

Tellaro, Liguria - Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia anche Tellaro, piccolo villaggio marinaro che segue l’andamento della scogliera su cui è costruito e che si affaccia sul Golfo della Spezia. Il castello, il porto, il Palazzo Doria: tutto contribuirà a rendervi felici della vostra scelta. Se siete indecisi sul periodo, vi consigliamo di andare durante le vacanze invernali: qui si tiene, infatti, il Natale Subacqueo, una delle feste più amate da abitanti e turisti.

Vieste, Puglia - Proprio sopra la bianca roccia calcarea del Gargano, a picco sul mare Adriatico, sorge il nucleo dell'abitato di Vieste, uno di quei posti che diventano in un attimo un luogo del cuore. La Puglia non delude, ed è un dato di fatto, ma qui si esagera: mare cristallino, spiagge mozzafiato con calette romantiche, un bellissimo centro storico di casette bianche e chiese di epoche diverse, un castello che vi regalerà viste incredibili e una cucina che non teme confronti.

Sant’Agata de’ Goti, Campania - Il reticolo di stradine e le case di questo borgo medievale, antico e bellissimo, si sviluppano su un blocco tufaceo al centro di due torrenti e le sue origini si fanno risalire ai tempi remoti della Prima guerra sannitica. Andate a vedere la Cattedrale dell’Assunta, il Castello e la chiesa di San Francesco d’Assisi, e per finire aspettate il tramonto, così che potrete godere delle pennellate dorate che il sole dipinge sulle rocce mentre scende.
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Matera 2015: dal 4 all'8 dicembre presepe vivente nei Sassi

La "magia" della riproduzione dei luoghi della Nascita di Gesù negli antichi rioni "Sassi" di Matera - già tanto sperimentata dal cinema - si ripeterà quest'anno dal 4 all'8 dicembre, in occasione della sesta edizione del presepe vivente, iniziativa per la quale gli organizzatori puntano ad avere 60 mila visitatori (lo scorso anno furono 32 mila). Una delle novità più interessanti riguarda gli spettatori: 200 di loro potranno indossare abiti di scena ed "entrare" nelle scene.
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Mostre: la Belle Epoque di Toulouse-Lautrec. A Roma dal 4 dicembre circa 170 opere dal Museo di Budapest

Circa 170 opere racconteranno la Belle Epoque di Toulouse-Lautrec in una grande mostra allestita dal 4/12 all'8/5 nel Museo dell'Ara Pacis a Roma. Provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, faranno rivivere le atmosfere dei cafè chantant, delle notti parigine popolate sia da gente del popolo e prostitute sia da ballerine, cantanti, dive dello spettacolo immortalate dall'artista francese tra il 1891 e il 1900, poco prima della sua morte precoce, avvenuta a soli 36 anni.
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Tomorrowland, ecco le 9 città più futuristiche del mondo

In previsione della Giornata Mondiale delle Città (United Nations World Cities Day) che si terrà il 31 ottobre, Booking.com propone una lista delle 9 città più avveniristiche. Queste mete, moderne e proiettate nel futuro, sono sempre al passo coi tempi e si impegnano per migliorare l’esperienza di vita (o di visita) dei cittadini e dei turisti, introducendo tecnologie sempre più innovative.

1. Curitiba, Brasile
Cosa ha di speciale: una straordinaria sostenibilità ambientale e un'urbanistica intelligente.
L'ottava città più grande del Brasile è una vera fonte di ispirazione: ha vinto premi a livello mondiale per la sua ecosostenibilità, ottenendo anche un riconoscimento speciale dall'Unesco per il suo sistema di trasporti particolarmente efficiente, che può rappresentare un modello per le regioni in via di sviluppo. Un'idea per il soggiorno è il Nomaa Hotel, boutique hotel a 5 stelle di cui potrete apprezzare il design moderno e la posizione proprio nel cuore dell'esclusivo quartiere Batel.

2. Tokyo, Giappone
Cosa ha di speciale: tutto! Dai WC ad alta tecnologia all'architettura più innovativa.
La capitale del digitale colpisce ancora! Tokyo è sempre stata un passo avanti al resto del mondo, grazie ai 13 milioni di fanatici della tecnologia che la abitano. La città ospita la Tokyo Sky Tree, torre più alta del mondo, e attualmente si sta preparando alla sua prossima impresa: ospitare le Olimpiadi del 2020. Il piano comprende anche la costruzione di un villaggio per gli atleti particolarmente futuristico, in cui elettricità e riscaldamento proverranno dall'energia "pulita" dell'idrogeno e il cui unico materiale di scarto sarà l'acqua. Diventerà un modello di efficienza e pulizia per le città del futuro! Per il soggiorno si può scegliere il quartiere storico di Asakusa e in particolare l'ultramoderno ed elegante Gate Hotel Asakusa.

3. Toronto, Canada
Cosa ha di speciale: la sua forza sta nella diversità!
Se la tolleranza e l'accettazione delle differenze sono i valori del futuro, Toronto è decisamente all'avanguardia. Il 49% dei suoi abitanti è nato fuori dal Canada, e l'Unesco ha affermato che è questa la città più eterogenea al mondo. Toronto offre un'architettura davvero affascinante e una scena artistica in rapida espansione, due fattori che contribuiscono ad aumentare il suo carattere avveniristico. Non sottovalutatela: rappresenta anche il centro globale di innovazione per la Cisco, nota società tecnologica tra le più grandi a livello mondiale. In pieno centro, il Thompson Toronto vi permetterà di ammirare lo skyline di Toronto dalla sua piscina all'ultimo piano. Una vista davvero mozzafiato.

4. Amsterdam, Paesi Bassi
Cosa ha di speciale? È una città letteralmente costruita sull'acqua.
La capitale olandese conta al momento oltre 75 progetti di innovazione urbana, per migliorare le infrastrutture sociali e tecnologiche e costruire una città più verde, più sostenibile e più vivibile per tutti. Amsterdam è da sempre famosa per le sue case-barca, e oggi l'isola di Ijburg è pronta a diventare il primo vero quartiere galleggiante della città. Moltissime nuove imprese di tecnologia, inoltre, scelgono di avviare la loro attività proprio ad Amsterdam, dove ha sede il quartier generale di grandi aziende come Booking.com, Uber e Netflix. Il risultato? Le risorse professionali di talento convergono qui da tutto il mondo. Il citizenM Amsterdam vanta tecnologie all'avanguardia, si può addirittura scegliere il tema cromatico della camera.

5. Helsinki, Finlandia
Cosa ha di speciale? Grandi ambizioni per il futuro e tanto coraggio.
Questa città nordica si propone di abolire la proprietà privata delle auto dal 2025. Oltre a incentivare i suoi abitanti a spostarsi a piedi, la città eccelle nel campo dei trasporti urbani rendendoli accessibili a tutti grazie alla rivoluzionaria app BlindSquare, con cui anche i non vedenti potranno muoversi in città. Helsinki, inoltre, è interamente coperta dalla connessione WiFi (gratis, naturalmente!) così si possono usare sempre le mappe sullo smartphone e non si rischia di perdersi o ricevere indicazioni sbagliate. La capitale usa la tecnologia anche per coinvolgere i cittadini nelle attività governative, mettendo a disposizione su internet le statistiche, i progetti e le altre informazioni rilevanti, che possono così essere consultate da tutti. L'Hotel Lilla Roberts è un boutique hotel tecnologico in stile art deco. Da qui si esplora questa splendida città europea nel modo migliore, cioè girando a piedi.

6. Silicon Valley, Stati Uniti
Cosa ha di speciale: serve spiegarlo?
Come non includere in questa lista anche la parte meridionale della San Francisco Bay Area? Ospita alcune delle più grandi società di tecnologia del pianeta, tra cui colossi del calibro di Google e Facebook. Non esiste al mondo un posto con una tale concentrazione di cervelli, menti e idee geniali, che subiscono un'attrazione irresistibile verso questa zona. Se decidete di pranzare in uno dei numerosi food truck di tendenza, occhio a chi sta in fila con voi: potreste trovarvi a tu per tu con il prossimo miliardario. Unitevi agli altri viaggiatori amanti della tecnologia all'Aloft Cupertino, a due passi dal quartier generale della Apple.

7. Masdar, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Cosa ha di speciale: be', è la prima città al mondo con zero emissioni di CO2 e zero rifiuti.
Una volta completata, Masdar promette di diventare il centro urbano più sostenibile al mondo. Questa città cinta da mura, centro nevralgico della tecnologia eco-compatibile, sta sorgendo accanto ad Abu Dhabi e prevede di accogliere quest'anno i suoi primi 7.000 residenti. Le diverse soluzioni adottate includeranno pannelli solari, trasporti pubblici a energia pulita, raffreddamento naturale delle strade e poliziotti "verdi" che controlleranno i consumi. Praticamente un perfetto esempio di città del futuro. Alzi la mano chi non vorrebbe abitarci!
Per soggiornare il più possibile vicino alla nuova città, l'ideale è lo Yas Viceroy Abu Dhabi Hotel.

8. Londra, Regno Unito
Cosa ha di speciale: è la prova che la felicità conta più di ogni altra cosa.
Londra si è sempre tenuta aggiornata con le più moderne tecnologie pensate per rendere più vivibile la città: la Oyster Card per i trasporti, i bancomat con funzione contactless, l'ampia diffusione di noleggi biciclette, e adesso addirittura la metro 24 ore su 24. Come se non bastasse, è stata creata una City Dashboard su cui il sindaco (e tutti gli altri cittadini) può vedere in tempo reale qual è la situazione in città, dal meteo alla mood map (mappa dell'umore) che mostra il livello di felicità dei londinesi in base ai loro tweet. Un sindaco che fa della felicità dei cittadini una priorità assoluta? Piacerebbe a molti, di sicuro! L'Eccleston Square Hotel, un gioiello high-tech dove si può monitorare anche i livelli di felicità di Londra.
9. Singapore
Cosa ha di speciale: un'architettura futuristica e un'urbanistica volta al progresso.
Con il suo "Supertrees Grove", Singapore ha conquistato un primato mondiale: trattasi di un enorme ed ecologico "bosco" composto di particolari strutture a forma di albero, alte fino a 50 metri, che raccolgono l'acqua piovana, immagazzinano l'energia solare, assorbono il calore e fanno ombra ai visitatori e ai residenti. La città-stato del Sud-est asiatico si impegna anche nella realizzazione di progetti innovativi per ridurre il traffico, con un sistema computerizzato che controlla l'uso dei taxi e una tariffazione flessibile. Vero punto di riferimento e di scambio per le aziende e i viaggiatori di tutto il mondo, questa città vanta un'architettura che vi farà pensare di aver fatto un viaggio nel tempo... nel futuro! Il Marina Bay Sands offre splendide viste sull'intera città.
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Norvegia Lofoten: cosa fare nella meta più estrema d’Europa

Nelle isole norvegesi è il momento della aurora boreale e del merluzzo. O di programmare un grande trekking per la bella stagione. Ecco la meta più estrema d'Europa che piace sempre di più

Le odi, oppure le ami perdutamente. Non ci sono vie di mezzo: la bellezza delle isole Lofoten, territorio norvegese nell’estremo nord d’Europa,  cattura, innamora, travolge, crea dipendenza e nostalgia; oppure genera l’effetto contrario. Natura selvaggia, incontaminata, vastità dei paesaggi che si aprono su panorami mozzafiato indimenticabili per la loro bellezza, grandi pareti di granito delle montagne dalle punte aguzze che cadono a strapiombo sul mare, verdissimi prati costellati di casette di legno rosso; limpide acque del mare che lasciano spazio a bianche spiagge dove si aprono Sloverfjord e l’Austensfiord. Perché si viene alle Lofoten? Per fare trekking, per fotografare il magnifico spettacolo di luci dell’aurora boreale, per fare rafting e visitare il Museo dei Vichinghi a Borg, assaggiare i piatti tipici, come lo stoccafisso, magari sorseggiando la birra Mack prodotta nel birrificio di Tromsø situato ben oltre il Circolo Polare Artico e, d’estate, ammirare il sole di mezzanotte.

Il nobile veneziano Pietro Querini, circa 600 anni fa, nel 1432, naufragò a Røst, l’ultima delle isole Lofoten a 115 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, imparando dalla gente del posto i segreti dell’essicazione e introducendo nella cucina italiana uno dei piatti più popolari e tradizionali: il baccalà. A Røst, isola posizionata in mare aperto, molto ventosa e di conseguenza tra i luoghi dove si produce la miglior qualità di baccalà alle Lofoten, c’è un pub dedicato a Querini, e se si presta attenzione, entrando, si può notare la targa affissa all’ingresso del locale in onore della Confraternita vicentina del baccalà. Oggi tra i maggiori importatori di merluzzo c’è la Tagliapietra e Figli che, nemmeno farlo apposta si trova proprio a Mestre, in provincia di Venezia ed ogni anno organizza in Italia, tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, un Festival dedicato al baccalà, magari reinterpretato da grandi chef: il Festival Triveneto del baccalà. Quando si atterra al piccolo aeroporto di Røst, scendendo dalla scaletta dell’aereo, si avverte l’odore acuto del merluzzo. Infatti, lo stoccafisso è la base di molti piatti che vengono serviti nei ristoranti delle isole Lofoten. Se volete gustare dell’ottimo stoccafisso potete scegliere il ristorante Børsen Spiseri a Svolvær. Ordinate il piatto tipico delle isole: la zuppa di merluzzo fresco e salmone con latte e porri. Un altro ristorante dove assaggiare una buona zuppa è Johnsen’s Fiskerestaurant di Leknes (Storgata 78 | 8370 Leknes, Leknes 8370, Norvegia), un locale familiare, ma molto caratteristico. Le stanze sono rivestite di legno bianco, mentre gli stoccafissi diventano elementi d’arredo appesi alle pareti assieme a reti da pesca ed immagini in bianco e nero. Le Lofoten offrono un’ampia scelta per quanto riguarda il pernottamento: dagli hotel ai campeggi, dagli ostelli ai bungalow, dalle sjøhus (case lungo la banchina), alle pensioni e agli appartamenti. Però non si può perdere, almeno una notte, l’emozione di dormire nelle “rorbuer”, le tipiche casette di legno che spesso costeggiano le baie più belle e caratteristiche delle Lofoten e offrivano un riparo ai pescatori durante la notte. Oggi sono state riconvertite in strutture ricettive e molte di esse sono di alto livello. Tra le migliori e le più spettacolari c’è sicuramente l’Hotel Reine Rorbuer, un bellissimo ex villaggio di pescatori, composto da diversi cottage ristrutturati, che grazie alla sua vista sul Kirkefjord in passato venne eletto luogo più bello della Norvegia. Le ex abitazioni mantengono ancor oggi tutto il loro fascino. Entrando nei cottage si apprezza subito il calore dato dai rivestimenti in legno; gli arredi sono semplici, ma confortevoli (connessione wi-fi, zona soggiorno, cucina, lettore Dvd) e affacciandosi alle finestre si gode di una magnifica vista sul fiordo di Reine, incastonato nella splendida cornice delle montagne delle Lofoten. Dopo una giornata di visita alle isole ci si può rilassare davanti al caminetto del ristorante Gammelbua, proprio adiacente alla reception del Reine Rorburer, dove assaggiare i piatti tipici norvegesi preparati dallo chef a base di pesce e in particolare il «Tørrfisk delle Lofoten», ovvero lo stoccafisso. Da non perdere il salmone norvegese, dal sapore unico e delicato, conosciuto per la sua qualità derivata dal fatto che i pesci crescono più lentamente nelle acque fredde della Norvegia e, in questo modo, le loro carni sviluppano una struttura più compatta e saporita. Se, invece, ordinate il Lutefisk, piatto tipico natalizio, il cui consumo si sta diffondendo anche in altri periodi dell’anno, vi sarà servito lo stoccafisso ammorbidito nella soda caustica, poi cotto e grigliato, accompagnato da patate, bacon, piselli e mostarda. Altro piatto tipico di queste zone è il Fenalår, tradizionale prosciutto d’agnello essiccato, speziato e stagionato, magari da accompagnare con formaggio di capra.
Non essendo un viaggio semplice ne economico da realizzare, meglio programmare: il tour operator vi aiuterà per un break invernale con l’Aurora Boreale, la neve e le lunghe giornate buie al camino.  Gennaio e febbraio sono i più freddi, si scende sotto i -1 gradi, ma nonostante le basse temperature, è possibile affrontare il freddo con un corretto equipaggiamento. Questo è il periodo ideale per scoprire l’isola e provare l’ebrezza di salire in una delle tante tipiche imbarcazioni per pescare il merluzzo, attività vitale per le popolazioni locali. Se si va alle Lofoten nel periodo della pesca, incluso tra febbraio e maggio, si potranno notare i merluzzi che essiccano all’aria aperta, nelle apposite rastrelliere in legno, esposti al vento, al sole, al freddo e alla neve (elemento essenziale per perfetta essiccazione del pesce).Ma può essere un’idea anche pensare a fine anno a un grande viaggio per l’estate, quando le temperature medie vanno dai 20 ai 25 gradi, e il il sole di mezzanotte risplende sull’arcipelago, e nei centri abitati non difficile incontrare feste e concerti. È il momento del trekking e della bici.
Per compiere un viaggio turistico che scegliate come mezzo di trasporto l’auto o la bicicletta, c’è la Strada Turistica delle Lofoten nel Nordland un tratto di 230 chilometri che parte dal ponte che attraversa Raftsundet a nord delle isole, e arriva fino a Å (città con il nome più breve al mondo), nel sud. Il tragitto è costellato da 11 fermate che permettono di fare una breve sosta. Ci sono diversi punti sistemati lungo il cammino per scattare foto, rilassarsi, osservare gli uccelli. Infatti, una tra le maggiori attività è proprio il birdwatching per la presenza di puffini, cormorani, urie, aquile e di una grande varietà di uccelli. Circa un quarto degli uccelli marini del Paese vengono a nidificare a Røst dove si trova anche il faro Skomvær, l’ultimo avamposto con vista sull’Oceano Atlantico. Merita una sosta Svolvær: moderna, vivace cittadina, dall’atmosfera frizzante, meta di molti artisti, è il capoluogo delle Lofoten. La città è circondata da una corona di montagne, tra cui la celebre Svolværgeita, letteralmente «La capra di Svolvær», diventata un simbolo perché culmina con una doppia guglia molto popolare tra gli arrampicatori e gli alpinisti. I più temerari, una vota saliti fino in cima, saltano da un corno roccioso all’altro. Una tappa per l’aperitivo? Al Bacalao locale mondaiolo dove bere una birra, oppure degustare l’ottima zuppa piccante di merluzzo, pomodoro e patate, godendo del panorama sul porto. Proprio a Svolvær, nell’ultima settimana di marzo si svolge in Campionato mondiale di pesca al merluzzo e la Festa del pesce: un importante evento per la città che si anima di bambini vestiti con colorati abiti cangianti, mentre esperti insegnano ai turisti come tagliare le teste ai merluzzi (attività che alle Lofoten viene tradizionalmente insegnata ai bambini fin da piccoli). Durante l’estate i battelli turistici effettuano escursioni giornaliere al Trollfjord, ovvero al fiordo di Troll, sulla selvaggia costa meridionale di Austvågøy. Affacciato sul waterfront di Svolvear c’è il Thon Hotel, dal design moderno, a basso impatto ambientale, con una spettacolare vista sulla baia e ospita il Restaurant Bojer, affacciato sul porto, dove si possono gustare specialità locali quali lo stoccafisso e l’agnello delle Lofoten.
Se non vi piace la vita tranquilla e preferite provare emozioni forti potete partecipare a un safari all’aquila di mare, provare le immersioni subacquee nelle cristalline acque artiche, il rafting in alto mare, oppure il safari su gommone a scafo rigido. Reine Adventure propone escursioni a piedi e in kayak, oppure in bicicletta, in inverno con gli sci.
Info: per avere indicazioni ed un’assistenza continua durante il vostro viaggio potete scaricare l’app che fornisce utili suggerimenti su attività, attrazioni, ristoranti e hotel del posto in Norvegia e anche se e dove si verifica l’aurora boreale. Si tratta, senza alcun dubbio, di una utilissima applicazione per pianificare il viaggio.
Corriere della Sera



Grand Tour della memoria. La nostalgia come arma contro la rassegnazione e il disincanto

di Angela Majoli

  (RAFFAELE LA CAPRIA, ULTIMI VIAGGI NELL'ITALIA PERDUTA (BOMPIANI, PP. 188, EURO 13,00).
    I 'sacri siti' di un tempo, Positano, Ischia, Procida, l'amatissima Capri, la stessa Napoli e tanti luoghi dell'Italia meridionale e della Sicilia, ripercorsi attraverso le pagine di autori come Norman Douglas, Giovanni Comisso, Norman Lewis, Giuseppe Ungaretti e poi rivissuti attraverso i ricordi, in un ideale pellegrinaggio tra l'immensità azzurrina dei Faraglioni, sprazzi di villeggiature ischitane, estati di "abitudini e modesti svaghi", spesso insidiati da "una sottile malinconia".

Raffaele La Capria ci guida in questo Grand Tour della memoria, tra paesaggi mediterranei e autobiografia intellettuale, sul filo della nostalgia, "che non è più un sentimento romantico abbellito dal ricordo", ma diventa un'arma "contro la rassegnazione e il disincanto, e serve a non lasciar andare le cose come vanno, cioè verso l'inesorabile degrado". Il viaggio si muove sulle tracce di autori come George Gissing, che si spinge 'Sulle rive dello Jonio' da Napoli verso la Calabria e scopre "la presente dolorosa realtà" del Sud, o Norman Douglas, autore di una serie di monografie su Capri in cui si intrecciano storia, religione e piacere di vivere. E poi l'incontro tra Giovanni Comisso e Napoli, in cui scocca "la scintilla di un'attrazione reciproca", o il 'Viaggio nel Mezzogiorno' di Giuseppe Ungaretti, in cui il poeta fa nascere "accostamenti, associazioni, intuizioni e metafore che sono vere e proprie 'illuminazioni' sulla Storia e sul Mito". E la visita nella villa di Curzio Malaparte a Capri, con le mattonelle di ceramica dipinte da Savinio, il ritratto fatto da Campiglio "bellissimo e stilizzato" o il camino con il fondo di vetro attraverso il quale si intravedevano i Faraglioni. Un percorso alla riscoperta della 'grande bellezza' perduta.


    Una bellezza, precisa La Capria, che "non è un fatto puramente estetico, ma ha a che fare con la nostra più segreta identità e con la nostra memoria immaginativa che, come ognun sa, è quella che ci accompagna nelle varie età della vita ed è legata ai nostri ricordi più cari, ai nostri sogni, alla nostra fantasia e alle nostre facoltà creative, alle nostre energie spirituali. Le linee di un paesaggio, il verde di una collina, uno specchio di mare, ci parlano nel tempo, restano impressi in noi, diventano pensiero e parola, fan parte della nostra esistenza". La Capria indugia poi sulla sua 'geografia personale', con il golfo di Napoli conteso tra la visione omerica, fatta di roccia a strapiombo sul mare, e quella virgiliana, fatta di tufo, caverne stillanti, verde campagna che degrada verso la costa, Positano, la costiera, Ischia, Procida e soprattutto Capri, capace di ispirare a chi la visita "uno stupore e un timore come quello che si prova quando entriamo in rapporto col mistero".

    Capri fatta di rocce e balze alla Jurassic Park, Capri marina con le sue grotte e insenature, Capri agreste "dove la vegetazione infuria e il lavoro del contadino è ancora visibile nei gesti antichi", Capri cittadina e paesana, artistica e archeologica, alta e bassa. Ed è struggente cercare con lo scrittore, da lontano, da una barca in mezzo al mare, la casa caprese sotto il monte Solaro abbandonata per sempre e scorgerla lassù, una macchiolina bianca nel verde. Nostalgia, sì. Ma "oggi la funzione del nostalgico - conclude La Capria citando un passo del suo 'L'occhio di Napoli' - è quella di ripetere ostinatamente ai disincantati com'era pulito il mare quando era pulito, com'era bella la giornata quand'era bella, e com'era vivibile la città quando era vivibile. Com'era chiara l'acqua a Posillipo quando era chiara, non è solo il ricordo di un 'nostalgico', perché la chiarezza di quell'acqua è simbolica, è un momento creativo della memoria che invoca una possibile rigenerazione".
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Dal gelato ai carri funebri, ecco i musei più pazzi del mondo

Dai gatti al gelato, dai carri funebri al ramen istantaneo: musei improbabili per viaggi sempre sorprendenti tra Giappone e Olanda, ma anche in Spagna, Croazia, Stati Uniti e nella italianissima Bologna. Per tutti coloro che vogliono evitare la trappola di musei noiosi, Wimdu presenta alcuni tra i musei più bizzarri di tutto il mondo.

Museo delle Relazioni Finite - Zagabria (Croazia)
Si tratta di una vera e propria consolazione per i cuori infranti di tutto il mondo. Ed è così ben strutturato che nel 2011 ha vinto il premio Kenneth Hudson come museo più innovativo. L'aspetto più originale di questa istituzione? Il fatto che chiunque può contribuire inviando oggetti particolarmente rappresentativi di un rapporto ormai finito così da poterli esporre al pubblico con una breve descrizione della loro storia. Dopo tutto, che cosa c’è di meglio di un museo per dimostrare che una persona appartiene al passato? https://brokenships.com/en

Katten Kabinet - Amsterdam (Paesi Bassi)
Amsterdam è una città meravigliosa, ma diciamo la verità, pensando alle sue attrazioni più famose, una di certo sarebbe il Museo Van Gogh, ma tra le altre non penseremmo mai a qualcosa legato ai gatti. Tuttavia questo animale, che oggi è diventato un vero e proprio fenomeno culturale sul web e non solo, si è guadagnato un intero museo nella capitale olandese. Fondato da William Meijer nel 1990 in memoria del suo defunto gatto Tom, questo tempio dedicato ai gatti espone dipinti e sculture in onore del felino più famoso del mondo. Inoltre, il museo ospita 4 gatti in carne ed ossa, che, a seconda del loro stato d'animo, fanno le fusa o non vi degnano di uno sguardo, come è nel loro stile.
http://www.kattenkabinet.nl/index.php?lang=en

Museo del Ramen istantaneo - Osaka (Giappone)
È inutile nasconderlo, siamo abituati a sentire le stranezze più incredibili provenienti dal Sol Levante e di certo non sarà un museo dedicato a un piatto tipico giapponese a sorprenderci, ma due cose sono degne di nota in questo caso. In primo luogo non è solo un museo dedicato al ramen, ma al ramen istantaneo. In breve, è la versione orientale di un ipotetico museo dedicato alla pizza surgelata. In secondo luogo, siamo di fronte ad un museo che, in termini di dimensioni e qualità architettonica farebbe invidia a musei molto più famosi. E poi c'è un terzo motivo per cui vale la pena visitarlo: come souvenir è possibile creare la propria scatola di ramen istantaneo da portare a casa completamente personalizzata; sempre più utile di un magnete per il frigo con la Monnalisa.
http://www.instantramen-museum.jp/en/about/index.html

Museo dei carri funebri - Barcellona (Spagna)
Parliamoci chiaro, un museo dedicato ai carri funebri è probabilmente uno dei luoghi meno attraenti che si possa immaginare. Tuttavia, il Museo dei Carri Funebri di Barcellona, nonostante il tema decisamente impopolare, riesce a sorprendere i visitatori per la qualità dei pezzi esposti. E inoltre diciamolo: un carro funebre barocco ispirato allo stile del XVIII secolo è il sogno di tutti i megalomani che sognano un funerale in cui il morto scatena l’invidia di tutti i partecipanti. http://www.cbsa.cat/colleccio/

Museo del Gelato – Bologna (Italia)
Pensavate che la fabbrica di cioccolato fosse solo un luogo immaginario creato dalla penna di Roald Dahl? Beh, il museo del gelato a Bologna in Italia lo ricorda molto. Si Inizia con la storia del gelato nell'antico Egitto e durante l'Impero Romano (per scoprire quale era il gusto preferito di Tutankhamon) per poi passare ai segreti per la preparazione di un gelato perfetto e infine si arriva al momento dell’assaggio ... e qui l'unica raccomandazione è quella di fare attenzione all’emicrania da gelato.
http://gelatomuseum.com/en/

Museum of Bad Art – Sommerville (Stati Uniti)
Questo è il museo ideale per tutti quelli convinti che sarebbero riusciti a dipingere persino la Guernica. O, per dirlo meglio, è il museo dove sono stati raccolti tutti i tentativi – clamorosamente falliti - degli aspiranti Picasso di tutto il mondo. Boston è una delle città più belle degli Stati Uniti e ospita il Museo delle Belle Arti, che grazie alle opere di Gauguin e Van Gogh è tra i più visitati al mondo. Tuttavia, se gli Impressionisti ormai si conoscono a memoria, si può fare un salto a Sommerville, a pochi chilometri dalla città, dove sorge il Museo of Bad Art, che ospita alcuni dei quadri più orribili che la mente umana abbia mai concepito. Basta seguire il motto del museo "Arte troppo brutta per essere ignorata" e godersi l’orrore! http://www.museumofbadart.org/about/somerville.php
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A spasso per Londra come James Bond

Bere il famoso cocktail "agitato, non mescolato", ammirare la Aston Martin DB5, la Rolls-Royce Phantom III di Goldfinger e il sub Lotus Esprit S1 di La spia che mi amava e poi visitare i luoghi dove sono state girate le scene del fim. Per celebrare l'uscita di Spectre British Airways consiglia io 10 più entusiasmanti appuntamenti da non perdere a Londra per respirare la vera atmosfera da James Bond.

1) Sulle orme di 007
Un tour guidato permette ai curiosi di scoprire oltre 10 location in cui sono state girate alcune scene dei film: si potrà immaginare Daniel Craig correre per le strade di Whitehall durante l’inseguimento in Skyfall e ammirare gli uffici della Universal Exports, l’azienda che fa da copertura ai servizi segreti britannici nei film di 007. La passeggiata di due ore e mezza condurrà fino all’Headquarter dell’agenzia di spionaggio di cui James Bond è il dipendente più famoso. Biglietti adulti a €16,38, biglietti bambini a €13,65.

2) Tutte le auto di James Bond
La mostra Bond In Motion al London Film Museum è la più grande esposizione mai vista di veicoli originali dei film di James Bond – tra cui anche le macchine utilizzate in Spectre. Tra le vetture esposte spiccano la Aston Martin DB5, la Rolls-Royce Phantom III di Goldfinger e il sub Lotus Esprit S1 di La spia che mi amava. Non mancano anche i veicoli più originali presenti nei film, come il sottomarino a forma di coccodrillo del film Octopussy – operazione piovra. Ingresso adulti a €19,80, ingresso bambini dai 5 ai 15 anni a €12,97.

3) Lungo il Tamigi in stile 007
Il Tamigi è spesso co-protagonista dei film di 007 e riserva numerose sorprese ai cuori impavidi: basterà allacciare le cinture a bordo di un gommone e poi partire per una folle corsa sulle acque increspate del fiume, lungo un tragitto che da Embankment conduce fino alle zone a est di Londra. Per gli appassionati dei film d’azione sarà senz’altro un’esperienza indimenticabile: la Thames Rib Experience offre anche una guida che durante il tour racconterà aneddoti affascinanti e dettagli sulla vita dell’autore Ian Fleming. Il tutto sulle note della famosa colonna sonora di James Bond.

4) Shopping da spie a Saville Row
Il guardaroba della spia più affascinante del mondo è famoso per gli abiti raffinati: anche nelle azioni più spericolate il gusto e lo stile di Bond rimangono impeccabili, tanto da caratterizzare in maniera imprescindibile il personaggio. Un pomeriggio di shopping per le vie di Londra non può che prevedere una tappa nelle più prestigiose sartorie che realizzano completi su misura, situate sulla storica Saville Row a Mayfair.

5) Assaggiare il famoso drink “agitato, non mescolato”
Il Dukes Bar al Dukes Hotel di Mayfair era il locale preferito di Ian Fleming, autore di James Bond, oltre a essere ritenuto il luogo di nascita del famoso cocktail Vesper: gin, vodka e Lillet Blanc, il tutto “agitato, non mescolato”. Ora sarà il turno dei visitatori del Dukes Bar ordinare il famoso drink! Per gli appassionati di Martini il Dukes propone il 'Fleming 89', un cocktail dedicato all'autore della serie.

6) In Aston Martin a Silverstone
Unire una Aston Martin V8 Vantage in stile 007 ad una pista di Formula 1: questa la ricetta perfetta per la corsa più emozionante che un fan di James Bond possa immaginare: 8 giri di circuito sulla pista di Silverstone attendono tutti i visitatori che vogliono aggiungere un po’ di adrenalina alla loro vacanza, a solo un'ora a nord-ovest di Londra Heathrow. Biglietto a partire da €217,37.

7) La premiere di Spectre al Royal Albert Hall
La Royal Albert Hall ospiterà la prima mondiale del nuovo film di James Bond Spectre e, per l’occasione, la storica sala concerti aprirà le porte ai visitatori proponendo ben 6 tour. Si potrà assistere al “dietro le quinte” o partecipare a spettacoli ed esibizioni live: ogni visitatore potrà scegliere l’esperienza che più lo farà sentire vicino al mondo di 007, in una location storica ed esclusiva.

8) Attraversare il tetto dell’Arena O2 ... senza cadere!
Indimenticabile la scena in cui Pierce Brosnan, nei panni di James Bond in Il mondo non basta, cade da una mongolfiera proprio sul tetto dell’Arena O2. Una volta indossati stivali, tuta e imbracatura, i visitatori potranno provare un’esperienza simile (in assoluta sicurezza), raggiungendo la cima dell’Arena e godendo di un’emozionante vista a 360° sul panorama circostante. Biglietti a partire da € 38.23 per adulti e bambini. Età minima per l’accesso all’attrazione: 10 anni.

9) Tour della Mi6 di Quantum of Solace
Il Barbican Centre di Londra è uno dei più importanti centri artistici della città, immaginato come quartier generale della Military Intelligence in Quantum of Solace. Durante il film, M e Tanner camminano fuori dal quartier generale, che nella realtà coincide con la parte superiore del Barbican Center, nell’edificio conosciuto come Frobisher Crescent. L’emozione della visita alla sede centrale della Secret Intelligence Service viene arricchita dalla possibilità di assistere a tante mostre e spettacoli legati alla serie di 007.

10) Ammirare i gadget dei veri James Bond
L’Imperial War Museum di Londra ospita una mostra permanente che svela tutti i segreti del mondo dello spionaggio, delle operazioni sotto copertura e dell’intrigante lavoro delle Forze Speciali Britanniche. L’esposizione prende il nome di Secret War ed espone oggetti curiosi, originali e mai visti prima: la valigia radio e la bussola-pipa sono solo due esempi dell’ampia esposizione proposta, che percorre la storia dello spionaggio e delle operazioni segrete svolte dai veri James Bond fino alla fondazione del MI5 e del MI6, alla guerra fredda e alla moderna minaccia del cyber-terrorismo.

Per ulteriori informazioni su British Airways, visitare il sito ba.com
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Mare d’inverno a Marsa Alam, dove splende sempre il sole

di Marzia Apice

  Un'acqua cristallina e invitante, il vento caldo, e un sole che non tradisce perché non smette mai di splendere: se con i primi freddi è già esplosa la voglia di mare, l'Egitto è la meta ideale per tuffarsi in una piccola pausa balneare che rinfranchi dalle fatiche invernali.

Nelle mille sfumature del Mar Rosso, chi non ama il colorato caos della celeberrima Sharm el Sheikh può scegliere Marsa Alam, più tranquilla ma non meno emozionante. In un tratto di costa lungo circa 120 km, si susseguono ben distanziate le strutture turistiche che offrono, a prezzi contenuti, una vacanza dotata di tutti i comfort. Quseir è la cittadina principale del litorale: qui è possibile osservare la vita locale, annusando i profumi delle spezie e sorseggiando del buon tè.

A 800 metri dal piccolo paese, in cui a causa delle temperature elevate ogni attività inizia alle 5 del pomeriggio e va avanti fino alla mezzanotte, sorge il Veraclub Radisson Blu El Quseir, struttura circondata dalle misteriose e solitarie distese del deserto, un villaggio dall'architettura elegante in cui il relax è la parola d'ordine. Punto di forza il triplo accesso al mare (la spiaggia attrezzata con ombrelloni e lettini, due calette sabbiose e il pontile che oltrepassa la barriera corallina), ma anche la cucina curata da uno chef italiano (trattamento all inclusive) e le 250 camere, tutte molto spaziose e dotate di patio o balcone.

    Il sole è alto e caldo fin dal primissimo mattino, e invita a godersi il villaggio, ma facendo attenzione a colpi di calore e scottature. C'è chi fa lunghe e vivificanti nuotate o chi si dedica allo snorkeling per cercare coralli e pesci colorati, o anche chi alle onde del mare preferisce l'acqua calma della piscina: in qualunque modo si scelga di trascorrere il tempo, magari anche dedicandosi alle immersioni subacquee o allo sport (tra calcio, tennis e beach volley), a scandire ogni attività è sempre la certezza di avere di fronte una giornata da dedicare solo a cose piacevoli. Fino al pomeriggio, quando il sole comincia a calare lasciando il posto a un cielo affollato di stelle tutte da ammirare. Prima di prepararsi per la cena, una buona idea potrebbe essere farsi coccolare con un bel massaggio o un trattamento estetico al centro benessere.

A Marsa Alam la vacanza scorre spensierata, e appare adatta soprattutto alle famiglie con bambini: passeggiando tra i viali del villaggio ci si accorge dell'attenzione riservata proprio ai più piccoli, tra la Biberoneria, la zona "protetta" in cui i genitori possono trovare tutto il necessario (anche durante la notte) per i bimbi sotto i due anni, e il Superminiclub differenziato in base alle fasce d'età (dai 3 ai 12 anni). Se però il binomio sole - mare e le bellezze della natura incontaminata non fossero sufficienti, l'affascinante cultura egiziana è a portata di mano, con tanti dintorni da esplorare: non solo le passeggiate sul cammello o le avventure in moto nel deserto, ma anche le interessanti escursioni ad Aswan, Luxor e Il Cairo.
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Sessualità senza tabù, visita al museo del sesso di Ny

di Gina Di Meo

Si occupa di proteggere e preservare oggetti della sessualità' che altrimenti sarebbero andati persi o distrutti. A New York c'e' un museo un po' 'sopra le righe', il Museo del sesso, (Mosex) che dalla sua sede sulla Quinta Strada a pochi passi dal Flatiron District, cerca di offrire prospettive diverse su argomenti che in America in fondo sono ancora tabù: la sessualità' e il sesso.
    Il museo ha aperto i battenti nell'ottobre del 2002, e' stato il primo negli Stati Uniti e da allora, nonostante lo scetticismo iniziale, registra ogni anno migliaia di visitatori, sia americani che stranieri.

    "All'inizio - ha spiegato all'ANSA Mark Snyder, direttore mostre del museo - la gente considerava strano l'accoppiamento sesso e museo, poi ha capito che il nostro scopo e' meramente educativo nonché' di preservazione".

    Il museo del sesso ha infatti una collezione di oltre 15 mila pezzi alla quale fanno da corredo delle mostre non permanenti che offrono appunto spunti di riflessione su sesso e sessualità'. "L'America - continua Snyder - ha ancora difficolta' a parlare di sesso, a volte non si usa la parola esplicitamente ma i riferimenti sono ovunque. Nonostante ciò' preferiamo che non sia un cosiddetto 'public discorse'". E' il pubblico femminile quello più' interessato al museo, mentre sul totale dei visitatori il 40% sono turisti il resto proviene principalmente dalla Tri-State Area, ossia New York, New Jersey e Connecticut.

    Al museo si ha accede passando attraverso lo store dove oltre a gadget e sex toys si trova anche materiale letterario. "Qui i clienti chiedono di tutto - continua Snyder - non e' un posto dove vergognarsi di niente. Vogliono sapere soprattuto di più' sulle posizioni".

    Il viaggio nel museo inizia con la mostra 'Hardcore: un secolo e mezzo di immagini oscene' in cui si cerca di sottolineare come anche se il termine 'hardcore' sia un'invenzione contemporanea, il desiderio di travalicare i confini a livello sessuale ha una lunga storia. "Anche se soggetti a censura - spiega Snyder - i nostri antenati non erano affatto 'asessuati' come la visione della storia dell'epoca voleva farci credere. E anche se molto materiale e' andato distrutto o perso, molte collezioni venivano tenute nascoste e 'smerciate' segretamente". Punti forti della mostra sono una guida ai bordelli di una New York del 1855, un manuale sessuale illustrato a mano del 19/mo secolo, diverse foto di sesso di gruppo e sex toys.

    Le altre mostre attualmente in calendario sono 'Splendor in the Grass: Kinesthetic Camping Ground', e 'Sex Lives of Animals', con l'obiettivo di dimostrare che anche il mondo animale ha una propria sessualità' e non e' finalizzata solo alla riproduzione ma anche al piacere.
    http://www.museumofsex.com
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Arriva Monopoly Giro del mondo con le città votate dai fan

Con oltre 4 milioni di voti espressi in ben 182 Stati, gli appassionati hanno scelto le città protagoniste della prima edizione del Monopoly Giro del Mondo, pronta a far viaggiare in lungo e in largo chiunque voglia fare un giro, anche se per gioco, nelle nazioni che gli stanno più a cuore. Frutto di un vero e proprio referendum internazionale e popolare, la capitale del Perù, Lima, ha avuto la meglio sulle 80 contendenti, seguita dalla megalopoli cinese Hong Kong e dalla lettone Riga.

Nella rosa delle 80 città da votare (tante quanti gli anni del Monopoly), a rappresentare l’Italia hanno concorso la millenaria Roma e la romantica Venezia. La nostra capitale si è classificata al 45/o posto: non sarà presente sul tabellone, ma farà comunque parte delle carte da gioco di questa speciale edizione, insieme ad altre importanti metropoli come Berlino, Parigi, Los Angeles e Rio De Janeiro. Purtroppo, invece, la Serenissima Venezia non è riuscita a ritagliarsi uno spazio, nonostante il supporto dei suoi fan, ma si è nettamente rifatta grazie all’incredibile performance del veneziano DOC Nicolò Falcone che si è recentemente aggiudicato il Campionato del Mondo di Monopoly al The Venetian di Macao in Cina.
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