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Moda e design. Come sono creativi questi norvegesi in Norvegia


Dici Norvegia e pensi a fiordi incontaminati, allo stoccafisso e al salmone. E sebbene la mente di qualche nostalgica voli alle hit degli A-ha in puro stile anni Ottanta, l'idea che abbiamo del Paese Scandinavo è quello di una «nazione di ingegneri»: gente precisa e poco incline a regalare sorprese. Le cose non stanno esattamente così. La Norvegia sta conquistando il cuore anche degli italiani grazie alle sue incursioni nel design, nel fashion, nell'innovazione. Il nord è tutt'altro che freddo in tema di creatività, specie da quando il governo di Oslo ha capito come coltivare i suoi talenti, con un occhio di riguardo agli insegnamenti che si possono trarre dal Bel Paese. In un palazzo storico del centro di Milano c'è Innovation Norway Italia che tesse le fila di questa rivoluzione silenziosa. Ne parliamo con Elisabeth Meyer, direttrice della società a statuto speciale (è partecipata al 51% dal Ministero Norvegese del Commercio e dell'Industria e al 49% dalle Regioni Norvegesi): «Rispetto al passato la Norvegia sta vivendo un periodo di stagnazione economica che si riflette anche sulla capacità di creare occupazione. Di fronte a questa situazione il Paese ha avuto la lungimiranza di adottare una doppia strategia: da una parte puntando sempre più sulle energie rinnovabili, dall'altra supportando lo sviluppo di settori innovativi, la tecnologia, la green economy, il turismo consapevole, la moda e il design». Durante l'ultima edizione della Design Week milanese si sono visti i primi importanti risultati, con la partecipazione di brand che hanno riscosso ottimo successo tra addetti ai lavori e pubblico. Sono case di produzione come Northern Lighting, che ha portato una ventata di aria fresca nel settore dell'illuminazione o Variér, celebre per le sue sedie oppure ancora Gudbrandsdalens Uldveveri, storica azienda di tappezzeria. Che la Norvegia, per coltivare la creatività dei suoi makers, abbia scelto Milano come città-riferimento in Italia non è un caso: è qui che, nell'ambito del Luxury and Fashion Knowledge Center della SDA Bocconi, otto aziende di moda norvegesi (FWSS, Swims, Iben, Cala og Jade, Lillelam, Aphru, Varsity e Blender Agency) hanno preso parte a un programma di formazione. Obiettivo: creare anche nel profondo Nord una filiera di moda e di lusso, carpire i segreti che hanno reso il made in Italy un brand riconosciuto ovunque nel mondo. È un progetto pilota ma utile a capire come da Oslo intendono anticipare il futuro: l'obiettivo è accelerare, dare a chi ha voglia di fare impresa soprattutto quella creativa la possibilità di essere formato, di fare network e di apprendere da chi è già affermato nel settore. «Milano è una vetrina formidabile», ci spiega Elisabeth Meyer nel suo impeccabile italiano. «Noi norvegesi siamo bravi quando si tratta di puntare al prodotto, ma dobbiamo migliorare nel cosiddetto involucro', nella creazione di brand capaci di crescere e richiedere nuova forza lavoro ci spiega- . Per anni abbiamo vissuto molto bene grazie al petrolio ma ora sappiamo che l'epoca dei combustibili fossili volgerà al tramonto. Vogliamo e dobbiamo essere preparati: ci sono molti settori pieni di possibilità, dall'innovazione, al turismo consapevole, all'energia ecosostenibile, all'enogastronomia. La moda e il design made in Norway' stanno dimostrando che anche noi scandinavi abbiamo un guizzo creativo capace, grazie alla giusta combinazione tra innovazione, qualità dei materiali e attenzione ai costi di vendita, di intercettare i gusti del mercato globale».
fonte: IL GIORNALE

Vacanza in Norvegia: 9 motivi per visitarla


Vacanza in Norvegia: 9 motivi per visitarla. Avete visitato quasi tutti i paesi europei ma non siete mai stati in Norvegia? Continuate a leggere e scoprite i 9 motiviche vi convinceranno ad andare in vacanza in Norvegia, assieme a qualche consiglio su cosa vedere e cosa fare nella patria dei vichinghi.

1. Vacanza in Norvegia: il sole a mezzanotte e l’aurora boreale

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Vacanza in Norvegia: sole di mezzanotte – Credit: Tommy Andreassen
Vacanza in Norvegia: il sole di mezzanotte e l’aurora boreale. Il primo motivo per trascorrere le vacanze in Norvegia basterà a convincere chiunque: il sole di mezzanotte e l’aurora boreale. Questi spettacoli di luce offerti dal cielo norvegese non vi faranno più pensare al freddo, alle poche ore di sonno sulle spalle e alla pazienza che ci vorrà per aspettare che si manifestino. Nei mesi estivi potrete assistere al fenomeno del sole a mezzanotte. Per via dell’inclinazione dell’asse terrestre, in questo periodo dell’anno non si ha mai il buio totale al di sopra del Circolo Polare Artico, ma tramonto e alba si susseguono, fondendosi in un mix di sfumature, tra gialli e rossi unici. Tra la fine di settembre e la fine di marzo, è invece il momento migliore per contemplare l’aurora boreale con le sue sfumature verdi, viola e rosa. Le isole Lofoten, la Norvegia settentrionale e la costa fino a Capo Nord sono i luoghi migliori per osservarla.

2. Vacanza in Norvegia: i fiordi norvegesi e le balene

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Vacanza in Norvegia: Nærøyfjorden – Credit: mcxurxo
Vacanza in Norvegia: i fiordi norvegesi e le balene. Il paesaggio incontaminato, selvaggio e dal fascino primordiale è l’elemento principale su cui si fonda il turismo in Norvegia. Da vedere assolutamente sono quindi i fiordi norvegesi: dalla particolare forma ad U, si sono formati quando, col ritirarsi dei ghiacciai, il mare ne ha preso il posto inondando le valli e creando su entrambi i lati le caratteristiche scogliere a strapiombo ricoperte di foreste. In Norvegia vi sono più di mille fiordi: non sarà quindi difficile sceglierne uno da visitare. I più belli sono il Lysefjord, ilSognefjord, il Nærøyfjord ed il Geirangerfjord. Essendo navigabili è possibile farvi una crociera e, se sarete particolarmente fortunati, potrete anche avvistare le balene! Questi cetacei, infatti, trovano nei mari norvegesi uno dei pochi ambienti sulla Terra dove rifugiarsi, in particolar modo durante il periodo estivo.

3. Vacanza in Norvegia: le isole Lofoten 

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Vacanza in Norvegia: aurora boreale alle Lofoten – Credit: juzaphoto.com
Vacanza in Norvegia: le isole Lofoten. Se progettate un viaggio in Norvegia non dimenticatevi di includere tra le vostre mete anche le isole. L’arcipelago delle Lofoten si trova nella parte nord orientale della Norvegia, al di sopra del Circolo Polare Artico; tuttavia, grazie alla corrente del Golfo, il clima è relativamente mite. Gli amanti della natura potranno ammirare lande deserte, montagne imponenti e fiordi pittoreschi, ma anche animali selvaggi come aquile dalla coda biancarenne ed alci. Gli sportivi invece avranno tante cose da fare: surf (è uno dei posti migliori dove farlo in Norvegia), immersionirafting, oltre a sci e trekking.

4. Vacanza in Norvegia: le isole Svalbard

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Vacanza in Norvegia: Svalbard e orso polare – Credit: it.forwallpaper
Vacanza in Norvegia: 9 motivi. L’arcipelago delle Svalbard, a metà strada tra Norvegia e Polo Nord, è il luogo abitato più a Nord della Terra. Sebbene ubicate in un’area non facilmente raggiungibile e con una popolazione esigua, le Svalbard ospitano molti eventi culturali come mostre, festival e concerti. Il romanzoNorthern Lights, di Philip Pullman è ambientato proprio in queste isole come lo è il film ad esso ispirato, La Bussola d’Oro, interpretato da Daniel CraigNicole Kidman e Dakota Blue Richards . “Svalbard” significa “fredde coste”; non è un caso quindi che l’orso polare abbia scelto queste isole per stabilirvisi. Inoltre, con i sei parchi nazionali, le tre riserve naturali e i 15 santuari di uccelli (veri paradisi per gli appassionati di birdwatching), le Svalbard sono uno dei pochi luoghi rimasti incontaminati del nostro pianeta.
5. Vacanza in Norvegia: le montagne in estate 
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Vacanza in Norvegia: Prekestolen vicino Stavanger – Credit: Eduardo Manchon
Vacanza in Norvegia: le montagne in estate. In Norvegia si trovano alcune tra le montagne più alte e spettacolari d’Europa che richiamano ogni anno moltissimi turisti. Le cose da fare su queste vette sono molte sia in estate, sia in inverno. Se amate il trekking in montagna vi consigliamo un’escursione sul Preikestolen: una falesia in granito alta circa 600 m a strapiombo sul Lysefjord, nelle vicinanze diStavanger. Il sentiero richiede una certa resistenza: due ore in andata e due in ritorno, ma con le scarpe adatte è fattibile. Durante la camminata i paesaggi che incontrerete saranno i più diversi: piccoli villaggi, foreste, viste sui fiordi (e sulle navi da crociera, usate dai turisti più pigri per raggiungere e contemplare la cima dal basso). Vi consigliamo di intraprendere il sentiero di mattina presto, in quanto durante la stagione estiva è un luogo molto frequentato e, se volete godervi il Preikestolen in solitudine, vi conviene mettervi in cammino di buon’ora.

6. Vacanza in Norvegia: le montagne in inverno 

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Vacanza in Norvegia: Trysil – Credit: likefon.com
Vacanza in Norvegia: le montagne in inverno. Per molti la Norvegia è sinonimo di freddo, bevande calde da sorseggiare, distese innevate, renne e piste da sci. Insomma, un paesaggio da cartolina. Dall’autunno alla primavera la neve ricopre tutto, trasformando questo paese in un paradiso per gli amanti degli sport invernali. Cosa fare? Sciare su piste da brividi, fare snowboardsnowkite o snowrafting,sci di fondo nelle foreste o gare con lo slittino. A voi la scelta. Dove andare? ATrysil troverete la stazione sciistica norvegese più grande. Altra località sciistica importante è Lillehammer, cittadina che nel 1994 ha ospitato i XVII Giochi olimpici invernali. Negli ultimi anni Lillehammer è tornata alla notorietà grazie alla commedia drammatica Lilyhammer qui ambientata, il cui protagonista, il mafioso Frank Tagliano, è interpretato da Steven Van Zandt (che ha ricoperto un ruolo simile nella serie I Soprano), il mitico chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen.

7. Vacanza in Norvegia: Oslo e i suoi musei

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Vacanza in Norvegia: Kon-Tiki Museum a Oslo – Credit: Kon-Tiki Museum
Vacanza in Norvegia: Oslo e i suoi musei. Andate in vacanza in Norvegia e non fate una tappa nella capitale? Impossibile. Oslo non è famosa solo per essere il luogo dove ogni anno viene conferito il Premio Nobel per la Pace; è una città ricca di luoghi storici, monumenti e musei. Da inserire nell’elenco delle cose da vedere a Oslo vi sono la Fortezza di Akershus, il Parco di Vigeland (o Parco delle Sculture) e il Teatro dell’Opera. Tra i musei, invece, non perdetevi: il Museo Munch (dove è conservato il famosissimo “L’urlo“), il Museo delle navi vichinghe, il Museo Kon-Tiki (dedicato allo scienziato e avventuriero Thor Heyerdahl), il Museo Fram(dedicato alle esplorazioni polari) e il Museo dello Sci, presso Holmenkollen, dove potrete ammirare un fantastico panorama dalla Torre del Trampolino.

8. Vacanza in Norvegia: Bergen e il quartiere di Bryggen

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Vacanza in Norvegia: Bergen, quartiere Bryggen – Credit: Pssmidi
Vacanza in Norvegia: Bergen e il quartiere di Bryggen. Altro luogo dove andare in vacanza in Norvegia è Bergen, “la città delle sette montagne”. Di origine vichinga, oggi è abitata da moltissimi studenti che ne animano la vita. Dal fascino suggestivo, affacciata sul Byfjord e circondata dalle montagne, Bergen vi incanterà. Cosa vedere assolutamente? Il caratteristico quartiere di Bryggen, con le banchine d’epoca e il mercato del pesce. Questo molo anseatico è Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

9. Vacanza in Norvegia: Flåm e la Flåmsbana

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Vacanza in Norvegia: Flåmsbana – Credit: Karen
Vacanza in Norvegia: Flåm e la Flåmsbana. Non siete ancora sicuri di voler fare una vacanza in Norvegia? Quest’ultimo punto vi convincerà. Se volete immergervi nella natura e nei paesaggi immacolati norvegesi dovete andare a Flåm. Questo paesino, che conta all’incirca 500 anime, è immerso in una valle circondata da montagne ed il suo porto si affaccia sull’Aurlandsfjord. Da Flåm potrete recarvi aMyrdal percorrendo la Flåmsbana, la linea ferroviaria più ripida d’Europa. Cascate e profonde gole scavate dai fiumi faranno da sfondo al vostro viaggio; tratti mozzafiato a forma di spirale li affronterete comodamente seduti nel vostro vagone. Avete già prenotato il biglietto?
fonte: buzznews.it

Sei posti per godersi l'Aurora Boreale Dalla Norvegia alla Finlandia, dall'Islanda alla Scozia

Colori incredibili nel cielo scuro dell'inverno artico e il suono celestiale dell'Aurora, che sinuosa disegna onde di luce all'orizzonte. L'aurora polare è un fenomeno unico, che si verifica quando protoni ed elettroni "solari" entrano in contatto con la ionosfera. E i colori variano a seconda dei gas che si trovano nell'atmosfera: il verde dall'ossigeno, ad esempio, e il blu dall'azoto. Le aurore si manifestano in un ciclo di 11 anni e adesso siamo proprio in una fase di alta attività. Skyscanner consiglia 6 posti per non perdersi lo spettacolo.
ISOLE SVALBARD - NORVEGIA - Posizionate tra il 74/o e il 81/o parallelo, l'arcipelago norvegese è un buon punto di riferimento nell'oceano artico, per l'avvistamento dell'aurora polare. Più alta è la latitudine, infatti, maggiori saranno le vostre probabilità di assistere a questo spettacolo magnifico. Il periodo migliore è tra novembre e febbraio, e la maggior parte dei visitatori viene qui a vivere un'esperienza ancora più magica: la notte polare. Tra la metà di novembre e la fine di gennaio l'arcipelago è praticamente privo di luce. Con un crepuscolo blu meraviglioso, le probabilità di vedere l'Aurora sono altissime. Se siete qui in visita nel resto dell'anno, avrete invece buone possibilità di avvistare renne, trichechi e orsi polari.
Come arrivare: ci sono voli dall'Italia a Oslo, o per Longyearbyen con scalo- la base migliore per una visita su Svalbard, grazie alle sua offerta turistica e a bellissimi hotel.
Le Isole Svalbard si trovano al di fuori dell'Area Schengen, per cui serve il passaporto.
KAKSLAUTTANEN - FINLANDIA - Al Kakslauttanen Arctic Resort, nella Lapponia finlandese, è possibile alzare lo sguardo al cielo dal comfort del vostro igloo di vetro, e soggiornare in una capanna di legno tradizionale con sauna e camino. Se le luci dell'aurora si fanno desiderare, potrete ingannare il tempo con altre attività sulla neve, come un safari o noleggiare gli sci ed esplorare il vicino Parco Nazionale Urho.
Come arrivare: ci sono voli per Ivalo, o per Helsinki dall'Italia. Visitare la bellissima capitale, potrebbe essere un'idea per rendere il soggiorno in Finlandia ancora più speciale.
JUKKASJARVI - SVEZIA - Il villaggio di Jukkasjärvi, 200 km a nord del Circolo Polare Artico, ospita il primo e il più famoso hotel di ghiaccio del Mondo. L'Icehotel è qualcosa di straordinario, che ogni anno prende vita da grandissime lastre di ghiaccio prelevate dal fiume Torne. Voli per vedere l'aurora boreale operano da Jukkasjärvi, ma potete anche fare un giro della Esrange Space Center, dove è possibile ammirare il cielo stellato della Svezia, se l'Aurora non è visibile. Ci sono molte opzioni (più economiche) di hotel a Kiruna, se proprio non volete provare l'hotel di ghiaccio, e anche lì si può ancora vedere l'aurora e fare divertenti attività invernali, come escursioni in motoslitta.
Come arrivare: La parte settentrionale della Svezia è piuttosto remota. Si può volare a Kiruna, o anche a Stoccolma e noleggiare un'auto per proseguire verso nord.
REYKJAVIK - ISLANDA - Reykjavik è ancora il luogo più conveniente e accessibile per vedere l'aurora boreale, ma sta diventando sempre più popolare. Nel gennaio 2014 la capitale islandese ha registrato un record di visitatori, probabilmente perché nello scorso inverno c'è stato il boom di avvistamenti dell'Aurora. Potrete godervi la laguna blu, andare in motoslitta e sci, così come a caccia dei luoghi dell'Islanda in cui sono state girate molte scene di Game of Thrones.
Come arrivare: L'alloggio può essere piuttosto costoso a Reyjavik ma si trovano spesso occasioni on line. I voli non sono "impossibili" e ci sono sempre buone occasioni. Se avete mai pensato di visitare la Groenlandia, si può volare lì da Reykjavik. Un viaggio un po' estremo, ma lì l'Aurora è visibile da fine settembre ai primi di aprile.

CANADA DEL NORD - Se pensiamo ai voli, beh, il Canada è più costoso rispetto alle altre destinazioni presenti in questo elenco. Tuttavia, l'Aurora Ovale' copre la maggior parte del paese, compresi gli stati di Yukon, Saskatchewan del Nord, Territori del Nordovest, Newfoundland, Nuova Scozia e British Columbia. Con le giuste condizioni, è altamente probabile vedere l'aurora qui, e potrete riempire il resto della vostra vacanza con tantissime attività sulla neve, e, naturalmente, mangiare tutti i pancakes del mondo con un sacco di sciroppo d'acero. Canadian Geographic ha una mappa impressionante di luoghi in cui avvistare l'aurora.
SCOZIA - Non è necessario andare lontano per poter sperare di avvistare l'aurora boreale. Lo scorso febbraio, la costa di Caithness, nell'estremo nord della Scozia, è stato uno dei posti migliori al mondo in cui godersi lo spettacolo dell'aurora. 
Se cercate avventure invernali, e la Scozia è una delle vostre prossime destinazioni, fate un salto nella bellissima Aviemore e visitate il Parco Nazionale del Cairngorm. I cani da slitta sperano in una grande nevicata per l'annuale "Aviemore Sleddog Rally" previsto nel mese di gennaio.
Come arrivare: Si può volare a Edimburgo o Glasgow e saltare su un treno fino a Aviemore, o volare a Inverness per i luoghi più a nord. 
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Norvegia Lofoten: cosa fare nella meta più estrema d’Europa

Nelle isole norvegesi è il momento della aurora boreale e del merluzzo. O di programmare un grande trekking per la bella stagione. Ecco la meta più estrema d'Europa che piace sempre di più

Le odi, oppure le ami perdutamente. Non ci sono vie di mezzo: la bellezza delle isole Lofoten, territorio norvegese nell’estremo nord d’Europa,  cattura, innamora, travolge, crea dipendenza e nostalgia; oppure genera l’effetto contrario. Natura selvaggia, incontaminata, vastità dei paesaggi che si aprono su panorami mozzafiato indimenticabili per la loro bellezza, grandi pareti di granito delle montagne dalle punte aguzze che cadono a strapiombo sul mare, verdissimi prati costellati di casette di legno rosso; limpide acque del mare che lasciano spazio a bianche spiagge dove si aprono Sloverfjord e l’Austensfiord. Perché si viene alle Lofoten? Per fare trekking, per fotografare il magnifico spettacolo di luci dell’aurora boreale, per fare rafting e visitare il Museo dei Vichinghi a Borg, assaggiare i piatti tipici, come lo stoccafisso, magari sorseggiando la birra Mack prodotta nel birrificio di Tromsø situato ben oltre il Circolo Polare Artico e, d’estate, ammirare il sole di mezzanotte.

Il nobile veneziano Pietro Querini, circa 600 anni fa, nel 1432, naufragò a Røst, l’ultima delle isole Lofoten a 115 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, imparando dalla gente del posto i segreti dell’essicazione e introducendo nella cucina italiana uno dei piatti più popolari e tradizionali: il baccalà. A Røst, isola posizionata in mare aperto, molto ventosa e di conseguenza tra i luoghi dove si produce la miglior qualità di baccalà alle Lofoten, c’è un pub dedicato a Querini, e se si presta attenzione, entrando, si può notare la targa affissa all’ingresso del locale in onore della Confraternita vicentina del baccalà. Oggi tra i maggiori importatori di merluzzo c’è la Tagliapietra e Figli che, nemmeno farlo apposta si trova proprio a Mestre, in provincia di Venezia ed ogni anno organizza in Italia, tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, un Festival dedicato al baccalà, magari reinterpretato da grandi chef: il Festival Triveneto del baccalà. Quando si atterra al piccolo aeroporto di Røst, scendendo dalla scaletta dell’aereo, si avverte l’odore acuto del merluzzo. Infatti, lo stoccafisso è la base di molti piatti che vengono serviti nei ristoranti delle isole Lofoten. Se volete gustare dell’ottimo stoccafisso potete scegliere il ristorante Børsen Spiseri a Svolvær. Ordinate il piatto tipico delle isole: la zuppa di merluzzo fresco e salmone con latte e porri. Un altro ristorante dove assaggiare una buona zuppa è Johnsen’s Fiskerestaurant di Leknes (Storgata 78 | 8370 Leknes, Leknes 8370, Norvegia), un locale familiare, ma molto caratteristico. Le stanze sono rivestite di legno bianco, mentre gli stoccafissi diventano elementi d’arredo appesi alle pareti assieme a reti da pesca ed immagini in bianco e nero. Le Lofoten offrono un’ampia scelta per quanto riguarda il pernottamento: dagli hotel ai campeggi, dagli ostelli ai bungalow, dalle sjøhus (case lungo la banchina), alle pensioni e agli appartamenti. Però non si può perdere, almeno una notte, l’emozione di dormire nelle “rorbuer”, le tipiche casette di legno che spesso costeggiano le baie più belle e caratteristiche delle Lofoten e offrivano un riparo ai pescatori durante la notte. Oggi sono state riconvertite in strutture ricettive e molte di esse sono di alto livello. Tra le migliori e le più spettacolari c’è sicuramente l’Hotel Reine Rorbuer, un bellissimo ex villaggio di pescatori, composto da diversi cottage ristrutturati, che grazie alla sua vista sul Kirkefjord in passato venne eletto luogo più bello della Norvegia. Le ex abitazioni mantengono ancor oggi tutto il loro fascino. Entrando nei cottage si apprezza subito il calore dato dai rivestimenti in legno; gli arredi sono semplici, ma confortevoli (connessione wi-fi, zona soggiorno, cucina, lettore Dvd) e affacciandosi alle finestre si gode di una magnifica vista sul fiordo di Reine, incastonato nella splendida cornice delle montagne delle Lofoten. Dopo una giornata di visita alle isole ci si può rilassare davanti al caminetto del ristorante Gammelbua, proprio adiacente alla reception del Reine Rorburer, dove assaggiare i piatti tipici norvegesi preparati dallo chef a base di pesce e in particolare il «Tørrfisk delle Lofoten», ovvero lo stoccafisso. Da non perdere il salmone norvegese, dal sapore unico e delicato, conosciuto per la sua qualità derivata dal fatto che i pesci crescono più lentamente nelle acque fredde della Norvegia e, in questo modo, le loro carni sviluppano una struttura più compatta e saporita. Se, invece, ordinate il Lutefisk, piatto tipico natalizio, il cui consumo si sta diffondendo anche in altri periodi dell’anno, vi sarà servito lo stoccafisso ammorbidito nella soda caustica, poi cotto e grigliato, accompagnato da patate, bacon, piselli e mostarda. Altro piatto tipico di queste zone è il Fenalår, tradizionale prosciutto d’agnello essiccato, speziato e stagionato, magari da accompagnare con formaggio di capra.
Non essendo un viaggio semplice ne economico da realizzare, meglio programmare: il tour operator vi aiuterà per un break invernale con l’Aurora Boreale, la neve e le lunghe giornate buie al camino.  Gennaio e febbraio sono i più freddi, si scende sotto i -1 gradi, ma nonostante le basse temperature, è possibile affrontare il freddo con un corretto equipaggiamento. Questo è il periodo ideale per scoprire l’isola e provare l’ebrezza di salire in una delle tante tipiche imbarcazioni per pescare il merluzzo, attività vitale per le popolazioni locali. Se si va alle Lofoten nel periodo della pesca, incluso tra febbraio e maggio, si potranno notare i merluzzi che essiccano all’aria aperta, nelle apposite rastrelliere in legno, esposti al vento, al sole, al freddo e alla neve (elemento essenziale per perfetta essiccazione del pesce).Ma può essere un’idea anche pensare a fine anno a un grande viaggio per l’estate, quando le temperature medie vanno dai 20 ai 25 gradi, e il il sole di mezzanotte risplende sull’arcipelago, e nei centri abitati non difficile incontrare feste e concerti. È il momento del trekking e della bici.
Per compiere un viaggio turistico che scegliate come mezzo di trasporto l’auto o la bicicletta, c’è la Strada Turistica delle Lofoten nel Nordland un tratto di 230 chilometri che parte dal ponte che attraversa Raftsundet a nord delle isole, e arriva fino a Å (città con il nome più breve al mondo), nel sud. Il tragitto è costellato da 11 fermate che permettono di fare una breve sosta. Ci sono diversi punti sistemati lungo il cammino per scattare foto, rilassarsi, osservare gli uccelli. Infatti, una tra le maggiori attività è proprio il birdwatching per la presenza di puffini, cormorani, urie, aquile e di una grande varietà di uccelli. Circa un quarto degli uccelli marini del Paese vengono a nidificare a Røst dove si trova anche il faro Skomvær, l’ultimo avamposto con vista sull’Oceano Atlantico. Merita una sosta Svolvær: moderna, vivace cittadina, dall’atmosfera frizzante, meta di molti artisti, è il capoluogo delle Lofoten. La città è circondata da una corona di montagne, tra cui la celebre Svolværgeita, letteralmente «La capra di Svolvær», diventata un simbolo perché culmina con una doppia guglia molto popolare tra gli arrampicatori e gli alpinisti. I più temerari, una vota saliti fino in cima, saltano da un corno roccioso all’altro. Una tappa per l’aperitivo? Al Bacalao locale mondaiolo dove bere una birra, oppure degustare l’ottima zuppa piccante di merluzzo, pomodoro e patate, godendo del panorama sul porto. Proprio a Svolvær, nell’ultima settimana di marzo si svolge in Campionato mondiale di pesca al merluzzo e la Festa del pesce: un importante evento per la città che si anima di bambini vestiti con colorati abiti cangianti, mentre esperti insegnano ai turisti come tagliare le teste ai merluzzi (attività che alle Lofoten viene tradizionalmente insegnata ai bambini fin da piccoli). Durante l’estate i battelli turistici effettuano escursioni giornaliere al Trollfjord, ovvero al fiordo di Troll, sulla selvaggia costa meridionale di Austvågøy. Affacciato sul waterfront di Svolvear c’è il Thon Hotel, dal design moderno, a basso impatto ambientale, con una spettacolare vista sulla baia e ospita il Restaurant Bojer, affacciato sul porto, dove si possono gustare specialità locali quali lo stoccafisso e l’agnello delle Lofoten.
Se non vi piace la vita tranquilla e preferite provare emozioni forti potete partecipare a un safari all’aquila di mare, provare le immersioni subacquee nelle cristalline acque artiche, il rafting in alto mare, oppure il safari su gommone a scafo rigido. Reine Adventure propone escursioni a piedi e in kayak, oppure in bicicletta, in inverno con gli sci.
Info: per avere indicazioni ed un’assistenza continua durante il vostro viaggio potete scaricare l’app che fornisce utili suggerimenti su attività, attrazioni, ristoranti e hotel del posto in Norvegia e anche se e dove si verifica l’aurora boreale. Si tratta, senza alcun dubbio, di una utilissima applicazione per pianificare il viaggio.
Corriere della Sera



Cresce la stagionalità turistica per gli italiani in Norvegia


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Auspica di chiudere il 2015 con un aumento di italiani del 5 per cento l'ufficio norvegese per il turismo. 


Secondo le parole del marketing & communication di Innovation Norway, Marco Bertolini, "sono numeri che ci fanno piacere perché arriviamo da un 2014 in crescita e riconfermarci non è così automatico". Il manager segnala un aumento dei turisti italiani nei mesi di spalla, non solo verso la capitale Oslo ma anche su diverse aree del paese come i fiordi.

"Stiamo notando da parte dei tour operator una volontà di programmare itinerari non standardizzati alla scoperta della morfologia della Norvegia", spiega Bertolini. Intanto prosegue il programma di e-learning per agenzie Norway Express: sul portale italy.visitnorwayexpert.com sarà possibile visualizzare dieci filmati di 90 secondi che forniranno numerose informazioni sulla destinazione e la possibilità di vincere due viaggi.
ttgitalia.com

Morning Glory, la magia dell'alba da savana a praterie

La magia dell'alba dalle foreste equatoriali ai delta dei fiumi, dalla savana alle praterie, fino alle foreste temperate. Arriva su Focus (Digitale terrestre canale 56, Sky 418, Tivùsat 56), il documentario naturalistico Morning Glory che racconta con immagini meravigliose, la magia che si cela nelle prime luci dell'alba. Dal 27 settembre ogni domenica alle ore 21.15.

    Sono le apparizioni fugaci dei tesori custoditi in un momento unico e prezioso: quello in cui la vita ricomincia il suo ciclo quotidiano e si offre al mondo circostante. L'alba è il momento più determinante per l'organizzazione della vita di ogni giorno, succedono tantissimi eventi che regolano il successivo andamento della giornata.

E' il momento unico in cui le specie notturne e diurne si incontrano ed è il sole a dirigere le danze: la flora e la fauna scompaiono o si manifestano per la propria sopravvivenza, evitando o cercando proprio la luce del sole. Puntata dopo puntata, o meglio, minifilm dopo minifilm, in Morning Glory si viaggia in Messico, Brasile, Zambia, Canada e Norvegia.
   
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Sicilia, Turismo: Regno Unito e Norvegia ci battono

turismoLa Norvegia si propone al mondo in sedici lingue, la Sicilia in due lingue, una delle quali è l’italiano. Non è certo l’unica ragione per la quale l’Isola, e l’Italia con essa, arranca in un settore che dovrebbe consentirgli di “stracciare” ben altri che la Norvegia. Le criticità sono tante e, di recente, sono state studiate e “contate” accuratamente. Il quadro che ne viene fuori, suscita rabbia ed impotenza, perché sembra mettere il bollo a carenze da tempo avvistate e mai affrontate.
Ma ecco i numeri della competività turistica. Per traporti, pulizia e prezzi, l’Italia occupa il 135esimo posto in una virtuale graduatoria mondiale. Stando a questo dato non si capisce, tuttavia, com’è che tanta gente arrivi in Italia. O meglio, si capisce e come: il Bel Paese offre il maggior numero di beni culturali e paesaggistici.
Torniamo ai numeri. L’Italia usa la rete con moderazione per richiamare turisti, e si trova perciò al 35esimo posto, ma crolla inesorabilmente in quanto ad efficacia marketing (123esimo posto).
La quota di mercato generata on line nel settore turistico arriva al 18 per cento, mentre l’Irlanda – per fare un solo esempio – raggiunge l’88 per cento (22 per cento la Francia, 26 la Spagna, 29 il Portogallo, 32 la Germania, 39 la Gran Bretagna).
Il Sud annovera, è bene ricordarlo, diciotto siti Unesco, delle eccellenze assolute, e quattro “immateriali”, tre dei quali siciliani (le “vare” di devozione nella settimana santa, lo zibibbo di Pantelleria, e l’opera dei pupi).
La Gran Bretagna, che annovera meno di un terzo di siti Unesco rispetto al Sud, e non può vantare eccellenze gastronomiche, paesaggistiche, né sole e spiagge, sfrutta magnificamente il marketing on line traendone grandi vantaggi. L’ultimo Rapporto del World Travel and Tourism Council traccia un quadro impietoso delle nostre criticità: i britannici vantano il 10,5 per cento del Pil dal turismo, 0,4 punti percentuali più dell’Italia. Da non crederci.
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Lofoten: a caccia di aurore boreali in Norvegia

Nessun altro posto al mondo offre migliori probabilità di vedere uno dei fenomeni più struggenti della natura.

Ogni apparizione dell’aurora boreale è unica, e regala emozioni che si portano dentro per tutta la vita. Dal tardo autunno fino alla primavera la Norvegia del Nord è il luogo migliore per avvistarle, con le Isole Lofoten elette a destinazione ideale per trascorrere qualche giorno (o meglio notte) avvolti dalle magiche atmosfere di questo particolare avvenimento naturale.

Durante le grosse esplosioni ed eruzioni solari enormi quantità di particelle vengono sparate dal sole nello spazio profondo: quando queste particelle incontrano il campo magnetico terrestre vengono attirate in circolo verso il Polo Nord, dove interagiscono con gli strati superiori dell'atmosfera. L'energia che viene sprigionata diventa l'aurora boreale. Il suggestivo fenomeno avviene a circa 100 chilometri al di sopra delle nostre teste: chi si mette con il naso all’insù ha la sensazione di essere letteralmente proiettato in un’altra atmosfera. Ogni apparizione è diversa dall'altra: spesso si vedono tre strisce verdi in mezzo al cielo notturno, oppure una sorta di tenda che si agita o anche del fumo che si avvolge su se stesso, tutto di un colore verde intenso e luminoso, con punte di rosa sulle estremità che sfumano sul viola intenso verso il centro. Tutto avviene in maniera imprevedibile, nessuno sa quando l’aurora boreale si farà vedere. Nell’attesa si possono organizzare safari in motoslitta, escursioni con slitte trainate da cani, oppure stare anche semplicemente sdraiati sotto il cielo in completo relax.

Le Isole Lofoten sono conosciute non solo per le attrazioni naturali, ma anche per la pesca e i tipici villaggi fuori dalle strade battute. Prima che arrivi il buio si può andare in mattinata all’estremità meridionale dove si trova Rost con le sue numerose isole e scogli. Qui hanno trovato ospitalità gli uccelli che formano la più grande colonia di tutta la Norvegia; circa un quarto degli uccelli marini del paese vengono a nidificare in questo luogo, dove si trova anche il Faro Skomvaer, l’ultimo avamposto con vista sull’Oceano Atlantico. Il pomeriggio si può prendere la direzione verso il villaggio di pescatori Nusfjord, dall’architettura molto particolare: il complesso di edifici è stato costruito tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo ed è rimasto illeso nonostante gli incendi e l’introduzione di elementi architettonici moderni. A Eggum e Unstad si trovano piccoli gruppi di case che sembrano uscite dal Medioevo, addossate alle pendici di alte montagne: si visitano passeggiando tra le viuzze di ciottoli che riportano indietro nel tempo.

Il giorno successivo si può far tappa all'Isola di Moskenes, con i resti di un insediamento risalente a migliaia di anni fa e dipinti rupestri nella caverna costiera Kollhellaren a Refsvika che hanno almeno 3000 anni. Una curiosità: “Borga", una costruzione in pietra risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è una delle prime stazioni radar costruite dai tedeschi nell'Europa del Nord.
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