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Turismo consapevole in vista dell'Expo

È più che giusto che l'Esposizione universale "Feeding the Planet, Energy for life" - che Milano ospita nel 2015 - sia considerata come un'occasione unica di crescita e visibilità per le eccellenze italiane. Dei 24 milioni di visitatori attesi, secondo le previsioni, un buon 30% sarà costituito da stranieri. Si calcola un fabbisogno di 500mila posti letto, nell'arco di 90 minuti di percorrenza da Milano, per visitare un'Expo che conta 130 Paesi, 60 corporate e 10 organizzazioni internazionali partecipanti.
Sono numeri eccezionali che la macchina di Expo 2015 Spa e le istituzioni lombarde e milanesi (Camera di commercio di Milano, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Expo) stanno mettendo insieme. Le stesse che hanno dato vita, un anno fa, a Explora Scpa: un braccio strutturale del turismo lombardo e delle regioni limitrofe (Piemonte e Liguria hanno già aderito) - per Expo e oltre - la cui azione di promo-commercializzazione, condotta con un ricorso importante alle tecnologie digitali, promette di confermare se non migliorare i numeri. La diversificazione dell'offerta - ad esempio con la proposta dei Club di prodotto, in funzione di un nuovo turismo alla ricerca di "esperienze" più che di monumenti - ha condotto Explora a rimescolare le carte del turismo italiano tradizionale, i cui numeri sono da tempo in picchiata a fronte di un formidabile aumento della domanda turistica mondiale (cresciuta di oltre 30 volte negli ultimi 40 anni). I Club di prodotto uniscono imprese dalle caratteristiche simili per creare prodotti turistici specifici. Uno strumento per la competitività e l'attrattività di destinazioni e imprese che facilita la risposta alle richieste motivazionali ed esperienziali che caratterizzano il nuovo del turismo. Tra i primi esempi: China Friendly Accomodation; FamilyAccomodation; Bike Accomodation; Wine Accomodation; Health & Relax Accomodation.

Questa flessibilità suggerisce - tornando alla declinazione universalistica che ispira Expo: nutrire il Pianeta -, che la nostra offerta intercetti quella platea di potenziali visitatori che l'amore e la passione per la battaglia contro la fame, positivamente per il diritto al cibo, alimentano di interessi per la ricerca, per confronti anche divisivi (Ogm), per attività di sensibilizzazione e promozione caratteristiche della società civile. Expo offrirà una serie importante di eventi, una macchina della divulgazione, della conoscenza e della ricerca, ma anche dell'azione.
Credo che un tratto di strada vada percorso anche in questa direzione, quella di un turismo consapevole, informato e motivato su e dai temi di Expo. È un turismo che ha capacità di spesa superiore alle medie del mercato, acquisisce informazioni e forma le proprie opinioni sempre più sul web e che può essere raggiunto solo con campagne di comunicazione mirate. Un turismo per eccellenza "disintermediato" che vive la comunità del web per tematizzare la propria curiosità e il proprio interesse per le grandi sfide del il mondo. Un turismo europeo, nordamericano - quest'ultimo impegnato nella battaglia per una nuova declinazione del diritto al cibo: la food justice -, evoluto, dinamico, forse capace di decisioni dell'ultima ora se fin dai primi mesi Expo manterrà la grande promessa di trovare nuove risposte per un ideale solidaristico e universale. Per questi motivi è importante quel cambio di passo sulla necessità di approcci comunicativi selettivi e multicanale, che facciano leva sui temi più specificamente caratteristici di Expo.
Questa migliore e rinnovata attenzione rappresenterebbe anche una risposta a quanti invocano un'anima e una legacy di Expo, che ancora stenterebbe a fiorire. E che invece è una pianta viva e forte come ancora pochi giorni fa ci ha ricordato Livia Pomodoro, lanciando l'idea di una Milano capitale mondiale dell'alimentazione.
ilsole24ore

Per il turismo accessibile, in un’Europa senza barriere

Legato a un bando della Commissione Europea, il progetto “Europe Without Barriers” (“Europa senza Barriere”) punta a realizzare pacchetti turistici accessibili a tutti coloro i quali abbiano esigenze speciali, creando un modello replicabile su qualsiasi altro territorio in Italia e in Europa. A coordinare l’iniziativa è la Società Consortile SM Italia, istituita su iniziativa dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), forte di alcuni altri partner italiani e stranieri
Turisti con disabilità
Turisti con disabilità
È partito da pochi giorni ed è un importante progetto europeo sul turismo accessibile. Si chiamaEurope Without Barriers (“Europa senza Barriere”), ed è legato al bandoDesign, Implementation, Promotion and Marketing of Accessible Tourism Itineraries, promosso dalla Direzione Generale per le Imprese e l’Industria della Commissione Europea.
Si tratta di un’iniziativa nata per avviare e agevolare la creazione di itinerari turistici accessibili a tutti e di fare cultura presso le istituzioni, gli enti e gli operatori, evidenziando le opportunità e le potenzialità del settore.
Riguardo poi al concetto di accessibilità, si vuole che esso venga esteso a tutti coloro i quali hanno delle esigenze speciali, ovvero a persone non vedenti, audiolesi, persone con disabilità psicologica o intellettiva, a coloro che abbiano esigenze alimentari particolari, a persone obese, anziane, ma anche a donne in gravidanza e genitori che, con il passeggino e la carrozzina del loro bimbo, non possono utilizzare liberamente gli spazi pubblici.
Il percorso di Europe Without Barriers dovrà concludersi nel 2016, con l’obiettivo di realizzarepacchetti turistici accessibili e creando un modello che potrà essere riprodotto su qualsiasi territorio in Italia e in Europa, realizzando anche itinerari internazionali aperti a tutti, attraverso cinque Paesi europei (Austria, Croazia, Germania Italia e Slovenia).
Sono previsti inoltre due eventi informativi e formativi, da svolgersi in Toscana e nelMolise, sempre sui temi del turismo accessibile, rivolti a enti e operatori professionali.
A coordinare il progetto sarà SM Italia, Società Consortile istituita su iniziativa dell’AISM(Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e della sua Fondazione FISM, che con il patrocinio del Comune di Lucignano (Arezzo), lavorerà insieme ad altri cinque partner, ovvero l’ENAT(European Network for Accessible Tourism, Belgio), Accessible Poland Tour (Polonia),ChrisTravel (Danimarca), la Cooperativa Sociale Centro Servizi Foligno (Perugia) e il Comune di Riccia (Campobasso). (B.E. e S.B.)
superando.it

Il giro del mondo in sei tappe chef Apreda

- ROMA - Geografi gourmet. A questo curioso mix di viaggiatori e appassionati dell'alta cucina si rivolge Francesco Apreda, chef stellato dell'Imago dell'Hassler, che propone nel menu autunnale 'Sapori di viaggio', un giro del mondo in sei tappe: Napoli, Londra, Tokyo, New York, Roma, Mumbai (Bombay). Che poi sono le sei capitali del gusto che riflettono le sue esperienze professionali. Nello ristorante panoramico dello storico hotel romano, quando si distoglie lo sguardo dallo skyline a 360 gradi su Roma, si riceve un planisferio con proposte prima olfattive poi di gusto per ogni tappa tra i cinque continenti.

Per sintetizzare le numerose esperienze lavorative trascorse all'estero tra Europa, Stati Uniti, India e Giappone, Apreda ha identificato un 'sapore' - dolce, piccante, amaro, salato, acido e umami - che nel suo immaginario rappresenta al meglio il luogo a cui è dedicato. Londra, dove Apreda ha lavorato presso cucine del calibro di Le Gavroche Restaurant, L'Ibla e The Green Olive, è simboleggiata da Foie gras e Scones, Blend Sweet Rain che, come il classico tè del pomeriggio, racchiude un gusto dolce.

Tokyo, la metropoli che lo ha ospitato per tre anni ai fornelli del ristorante Cicerone dell'Imperial Hotel, e dove ha imparato il rispetto per gli ingredienti e per le diverse tecniche di preparazione e di cottura, è espressa dal sapore umami del Polpo e Alghe, Blend Uma-Mia. I profumi piccanti di Mumbai, la città che ha acceso in lui la passione per l'India e le sue spezie e dove riveste il ruolo di consulente presso due prestigiosi ristoranti italiani, sono invece racchiusi nelle Penne all'arrabbiata, Blend Spicy Bomba-y.

Roma, la città d'adozione dello chef, è rappresentata da un piatto iconico e dalla forte personalità, speziato e aromatico ma non aggressivo che conquista con un gusto leggermente amaro: il Risotto al cacio, Blend Pepi e Sesami, che si compone di 6 tipi di pepi e 6 di sesami. Per Napoli, la sua città natale, lo chef risveglia i sapori del cuore, con un prodotto tipico delle festività natalizie i cui i sentori sono marini e salati: il Baccalà EVO, Blend Sabbia Salata. In omaggio a New York, città d'origine della moglie Marilena, lo chef ha rielaborato un classico della tradizione in modo eclettico e dal gusto acido, la Pink Cheese Cake, Blend Big Apple Sour, usando pompelmo rosa, melograno, lampone, fragoline e petali di rosa.

Tra i percorsi degustazione del nuovo menu autunnale si aggiunge quello Vegetariano che si struttura in sei differenti portate quali la Vellutata di cipolle e funghi, miso rosso e formaggio di capra, gli Spaghetti cacio e pepe, sedano e polvere di lime e la Caprese alla zucca e mandorle, composta di arance e cardamomo. Il tutto in menu a 130 euro a persona, bevande escluse.
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Sparkle premia e festeggia le bollicine 200 etichette al Westin Excelsior di Roma il 22 novembre

- 80 aziende spumantistiche e oltre 200 etichette per un viaggio tra le migliori bollicine italiane.

Questo è Sparkle Day 2015, la manifestazione curata e organizzata dalla rivista Cucina&Vini, che offre la possibilità di degustare il meglio della produzione spumantistica nazionale.

L'appuntamento è sabato 22 novembre dalle 16.00 alle 22.00 nei saloni del The Westing Excelsior di via Veneto a Roma; in questa occasione verranno anche assegnate le 5 Sfere, il simbolo con il quale la Guida Sparkle 2015 premia le top label delle bollicine italiane. Un viaggio di colori, profumi e sapori attraverso i territori vocati, con Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg a guidare il gruppo con ben 19 cantine, seguito da Franciacorta con 14, Trento Metodo Classico con 12. Da Nord a Sud, non mancheranno etichette significative anche da altri regioni come il Piemonte, l'Alto Adige, il Friuli, la Toscana, le Marche, l'Abruzzo, l'Umbria, il Lazio, la Campania, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.

"Un parterre straordinario che conferma il successo e la credibilità dello Sparkle Day - commenta Francesco D'Agostino, direttore di Cucina&Vini e curatore della guida Sparkle - Non capita spesso di poter degustare, tutte insieme, le migliori bollicine presenti sul mercato. Un appuntamento imperdibile per i tanti appassionati ma anche per i semplici curiosi che avranno inoltre la possibilità di provare dei gustosi abbinamenti con alcune eccellenze food di altissima qualità; previsti laboratori per degustare l'abbinamento col Parmigiano".
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Fai: le tante Italia del Cuore, assediate da cemento e dissesto

di Silvia Lambertucci

Oltre 95 mila chilometri quadrati di terreno agricolo persi negli ultimi cinquant'anni, trasformati in suoli urbani impermeabilizzati o semplicemente abbandonati, con boschi non più governati, pascoli cespugliati, seminativi inselvatichiti, sentieri e mulattiere invasi dalla vegetazione e dall'acqua. Parte anche da qui, dall'abbandono dell'agricoltura e dalla mancanza di manutenzione, il disastro Italia degli ultimi giorni e settimane. Senza parlare del cemento che incalza e che con le deroghe al Codice dei beni culturali previste nello Sblocca Italia potrebbe aggredire ancora di più. O i piani paesaggistici attesi ormai da decenni. Non c'è più tempo, avverte il presidente del Fai Andrea Carandini, "Renzi ha le palle, ma le deve esercitare in questo campo", lo Stato "punti su un'unica grande opera per la conservazione del territorio con il suo patrimonio".

    L'occasione è la presentazione al Mibact del Rapporto messo a punto dal Fai su dieci anni di Luoghi del Cuore, il progetto di censimento e di aiuto ai gioielli più amati del territorio portato avanti con Intesa Sanpaolo. Un'idea che agli italiani è piaciuta, sottolinea il vicepresidente Marco Magnifico snocciolando i numeri di un successo che in 6 edizioni biennali, (l'ultima è ancora in corso e si conclude il 30 novembre) ha raccolto 1 milione 800 mila segnalazioni, con 31.105 Luoghi del Cuore votati, 5.964 comuni coinvolti, 45 interventi del Fai distribuiti in 15 regioni e 12.160 beni ambientali votati.

E il paradosso, o forse proprio la reazione a decenni di spoliazione del territorio, è che a fare la parte del leone tra i luoghi del cuore scelti dagli italiani, ci sono proprio i beni ambientali (12.160 luoghi, il 39,1% del totale) e molto spesso si tratta di parchi, giardini, orti dimenticati nei grandi centri metropolitani assetati di verde, da Milano a Taranto, da Roma a Napoli e Genova), così come una grande importanza viene attribuita all'eredità rurale, ai paesaggi agrari storici, che diventano fondali significativi per i luoghi del cuore più amati, come il piccolo Mulino di Baresi a Roncobello, sulle montagne bergamasche, secondo classificato nel 2003 nella prima edizione del censimento, che il Fai ha comprato e restaurato per poi ridarlo alla comunità.

Se la sensibilità è alta per le zone verdi, per i piccoli borghi, le spiagge, le chiese, le fontane, la sorpresa di questo rapporto è anche la scarsissima sensibilità degli italiani verso il patrimonio archeologico, la tipologia di beni "meno segnalata in assoluto" sottolinea la curatrice del rapporto e responsabile del progetto Federica Armiraglio. Un dato che ancora di più sostiene la necessità di un'adeguata politica di valorizzazione del patrimonio, rilancia il presidente Carandini che punta il dito sulle passate politiche dei beni culturali: "Il Mibact è baluardo nella tutela, ma è stato assente nella valorizzazione e nella gestione beni, il nostro è un paese in cui si è confuso il management con il maneggio". Accanto a lui l'advisor e saggista Roger Abravanel è dello stesso avviso: all'Italia, dice, serve un vero marketing della cultura, servono "manager culturali" correttamente formati e servono "veri imprenditori culturali", la riforma del Mibact firmata da Franceschini "va in questo senso, attuarla è essenziale". Il ministro apprezza .

"Il lavoro fatto da Fai e Intesa Sanpaolo - dice - è la rappresentazione naturale di quello che noi stiamo facendo al Mibact per la rottura di una serie di tabù", da quello del rapporto tutela valorizzazione al binomio pubblico-privato. Ma bisogna fare in fretta, incalza Franceschini, bisogna puntare su educazione e formazione. E "c'è da costruire in fretta un know how di esperienze enorme nel settore della valorizzazione".
   
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Barcamp alla Camera, la politica incontra il turismo #CameraConVision sale 5/o tra trend Twitter

di Cinzia Conti

Oltre 250 iscritti da tutte le parti d'Italia, 33 proposte da discutere, 5 gruppi di lavoro che si stanno confrontando: sono i numeri del secondo Barcamp organizzato dalla Camera dei deputati, su proposta dell'Intergruppo parlamentare per l'Innovazione, sul futuro del turismo italiano. Una giornata di brainstorming con i big del settore, dal ministro Dario Franceschini (atteso nel pomeriggio, quando gli verranno presentate le proposte) al commissario straordinario dell'EnitCristiano Radaelli, ma anche con tantissimi amministratori pubblici del turismo, accademici imprenditori e blogger. Una "nonconferenza", come viene definita dagli addetti ai lavori, importante per un settore strategico dell'economia italiana che da troppo tempo attende una svolta. 
"Senza perdere tempo a enumerare dati - spiega Radaelli, in apertura dei lavori - dato che tutti noi presenti siamo coinvolti in questa attività, il settore ha un peso importantissimo per l'economia nazionale ed è urgentissimo in questo momento riuscire a presentare meglio ciò che siamo sui mercati internazionali. Solo per citare uno degli ultimi dati non confortanti per il marchio Italia, siamo scesi anche nel Country Brand Index 2014-2015. Oltre il 50% dei turisti nel mondo sceglie una destinazione dopo aver guardato Internet e quindi dobbiamo essere presenti in modo aggressivo anche sul digitale. Non rinunciamo alle promozioni tradizionali, ma entriamo in modo competitivo sul web e i social. Con Enit lo stiamo già pensando e realizzando strumenti più incisivi per presentare l'Italia".


"Il mondo del turismo - spiega Roberta Milano, docente alla Cattolica di Milano ed esperta di web marketing, tra le organizzatrici del Barcamp - è abituato ad essere un po' trascurato e di conseguenza è una community naturale che risponde in tutte le occasioni in cui viene chiamata a provare a dimostrare la propria importanza. Il turismo vale l'11.6% dell'occupazione nazionale e il 10.3% del Pil. Ma varrebbe molto di più se fosse affrontato come industria, industria dell'ospitalità come la chiamano all'estero. In realtà è sempre molto lasciato allo spontaneismo, in campagna elettorale se ne parla spesso, ma senza che a questo seguano anche atti concreti in particolare della governance. La situazione è complessa, ma un impegno concreto da parte della politica non c'è mai stato: competenza della Regioni, riforma del titolo V ma anche spending review sono tutti nodi da sciogliere nel momento in cui si decide su cosa investire. Oggi vogliamo essere molto concreti nelle proposte e uscire con una lista di priorità da mettere in moto in breve tempo. Speriamo che la politica ci ascolti".

"E' molto importante 'contaminare' - spiega Edoardo Colombo, consulente di Poste Italiane che partecipato al TdLAb - le istituzioni e la politica del messaggio dell'innovazione e del turismo: è il settore che più di tutti si è digitalizzato, si è trasformato radicalmente e ancor più succederà nel futuro e questo va fatto presente a chi deve decidere e definire le norme di questo settore. E' importante condividere idee che siano facilmente applicabili e questi tavoli servono a questo".


Il turismo e' importante per l'economia del nostro Paese, vale l'11,6% dell'occupazione nazionale e il 10,3% del pil. Ma si puo' e si deve fare di piu'. Siamo quasi assenti, come pubblico e come privati, da un mercato online in forte crescita, diluendo gli investimenti di promozione sui brand regionali. Siamo ancora la meta piu' desiderata, ma non acquistata. Un settore che, nonostante le potenzialita', rimane marginale nella percezione dominante e mai considerato come vera industria.Abbiamo perso competitivita' negli ultimi 20 anni, passando dal 2/o al 5/o posto nel mondo per gli arrivi internazionali e dal 2/o al 6/o per gli introiti valutari Negli stessi anni in cui si e' sviluppato il web come luogo di informazione e intermediazione turistica, l'Italia e' rimasta in una posizione di passivita' rispetto alle innovazioni che, nel turismo, hanno radicalmente mutato comportamenti e intermediazione e dove player internazionali delocalizzano quotidianamente parte significativa di pil prima commercializzando l'ospitalita' tradizionale, poi quella familiare e ora affrontando anche la ristorazione.

Evoluzioni che pongono al legislatore nuove sfide per affrontare anche in termini di garanzia i nuovi diritti e le nuove interazioni sociali della sharing economy. Il turismo deve diventare centrale nell'agenda economica per il rilancio dell'Italia, strumento di valorizzazione di territori e prodotti. E' una nostra vocazione, una nostra eccellenza, storicamente. Qualcosa sta cambiando, esiste una maggiore attenzione su questi temi, ma serve una vision, una stratega unitaria e pluriennale che preveda, tra gli obiettivi, la riorganizzazione della governance, una valorizzazione del brand "Italia" e una innovativa strategia digitale. E' necessaria una presenza sui tavoli della programmazione per porre il turismo tra i settori che possono fruire dei fondi destinati all'innovazione, programmi che oggi investono sulla smart city ma che devono guardare alle esigenze peculiari di una smart destination.

Per ragionare in modo concreto e circostanziare questi temi, abbiamo preso a prestito le 5 W del giornalismo:
WHY Perche' il turismo e' economia, economia vitale per il nostro paese.
WHO Governance (del turismo e dell'innovazione) tra Titolo V e spending review.
WHAT E-commerce, Big & Open Data, Promozione, Social media, Sharing economy, Banda larga, Wifi, Mobile.
WHEN Tante le azioni, importante scegliere le priorita' nel breve periodo.
WHERE Proporsi sui mercati esteri con un brand forte e coerente che leghi turismo, cultura, enogastronomia, moda, design.
Scopo del Barcamp sara' discutere del "come" HOW.

L'hashtag dell'evento e' #CameraConVision. Diretta e registrazione delle introduzioni e delle conclusioni sulla webtv della Camera all'indirizzo http://webtv.camera.it/evento/7195.
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