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Ecco i 10 viaggi più richiesti del 2017


Agli italiani piace ancora viaggiare. E dalle prenotazioni e dalle richieste di preventivi dei viaggiatori per il 2017, la piattaforma Evaneos.it (www.evaneos.it) ha stilato una classifica sulle dieci destinazioni più gettonate del prossimo anno. Le scelte ricadono su Paesi in grado di offrire esperienze avventurose e stimoli culturali; ecco le dieci destinazioni preferite dai nostri connazionali e le soluzioni più vantaggiose per organizzare il viaggio.
Tra i gorilla di montagna in Uganda
E’ un Paese africano senza accesso al mare, dove la natura incontaminata offre foreste tropicali, giungle, alte vette, ghiacciai e laghi. Tra le centinaia di specie di mammiferi che vivono nei suoi parchi, è possibile avvicinare i magnifici gorilla di montagna, sotto il controllo di guide esperte.

Brasile, tutti i colori del mondo
La febbre dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi non è ancora passata e il Brasile resta una delle destinazioni preferite dagli italiani. L’immenso Paese offre divertimento, relax, itinerari culturali e i colori più belli che la natura può offrire.

Kirghizistan, viaggio nel cuore dell’Asia
Gli spettacolari e incontaminati paesaggi montuosi che caratterizzano il paese asiatico hanno trasformato il Kirghizistan nella nuova mecca del trekking e dei viaggi naturalistici.

Bhutan, il regno della felicità
Incastonato nell’Himalaya, il Bhutan è il paradiso per gli amanti del trekking ad alta quota e per chi è alla ricerca di tradizioni e culture lontane. Qui lo stato già da anni adotta come indicatore per calcolare il benessere della popolazione il FIL, la “felicità interna lorda”.

In Mongolia, tra steppe e yurte
E’ il viaggio ideale per tutta la famiglia alla scoperta della cultura dei nomadi mongoli: si attraversano le steppe del Paese a cavallo, sulle jeep o in bicicletta e si dorme nelle yurte, le caratteristiche abitazioni. I più piccoli apprezzeranno le attività attorno ai campi tendati mentre i grandi non potranno non innamorarsi della terra di Gengis Kahn.

Un safari esclusivo in Botswana
Per salvaguardare la ricchezza del suo territorio, il Botswana punta su un turismo d’alto livello con regole e norme attente alla tutela degli animali; i safari che offre, tuttavia, sono un’esperienza indimenticabile.

Myanmar, tradizione e spiritualità orientali
Ricco di storia e arte, il Myanmar è la destinazione perfetta per immergersi nella cultura buddista e per visitare i templi più antichi d’Oriente. Il Paese regala la possibilità di scoprire antiche tradizioni e villaggi, dove il tempo sembra essersi fermato.

Flora e fauna tropicale in Costa Rica
Il Paese del Centroamerica attira per le meraviglie naturalistiche del suo territorio: vulcani, foreste, cascate, grotte, spiagge per surfisti e una fauna dai mille colori. La bellezza del paesaggio accompagna uno stile di vita rilassato e gradevole.

Iran, le meraviglie della Persia
Culla della civiltà persiana, l’Iran è un Paese ricco di bellezze artistiche, culturali e naturalistiche. E’ una meta ancora poco conosciuta, ma l’interesse per i suoi tesori sta permettendo a un sempre maggior numero di viaggiatori di apprezzare anche l’ospitalità della gente e la gastronomia, caratterizzata da sapori forti e decisi.

Cambogia, l’emozione della natura
E’ un viaggio magico attraverso templi incantevoli, foreste incontaminate, spiagge selvagge e territori inesplorati. Il contatto con la popolazione e con la natura rende la Cambogia una meta perfetta per evadere dalla routine e scoprire un mondo lontano e straordinario.
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Autostrade Gourmet, 3 mila consigli per chi viaggia in auto

In allegato gratuito con il quotidiano il 19 dicembre in tutte le edicole d'Italia il primo volume nazionale realizzato da Le Guide di Repubblica in collaborazione con Aiscat. Quasi tremila consigli su mete turistiche e culturali, ristoranti, strutture per pernottare e botteghe per l'acquisto di tipicità nel territorio che si apre intorno alle uscite autostradali. A impreziosire la Guida sono i racconti di dieci illustri scrittori italiani
“La lentezza del vivere contrapposta alla celerità che ci impone spesso la vita, una stupenda contraddizione che abbiamo provato a raccontare con una guida che ci porta direttamente negli angoli più veri, più affascinanti, più intriganti d'Italia”. È così che Giuseppe Cerasa, Direttore de Le Guide di Repubblica, introduce Autostrade Gourmet: Guida ai sapori e ai piaceri d'Italia, volume che farà la sua comparsa in tutte le edicole del Paese lunedì 19 dicembre in allegato gratuito con il quotidiano la Repubblica.
Realizzata in collaborazione con Aiscat, è una guida che disegna un percorso inedito tra le autostrade che attraversano lo stivale. Ogni tratto è infatti riassunto non solo in uno schema grafico che permette di visualizzare con facilità la conformazione del tracciato, ma anche dettagliato nelle singole uscite permettendo la scoperta del bello, e del buono, che si trovano sul territorio che circonda ognuna di esse. Il lettore potrà quindi trovare per ogni località attraversata dal tracciato consigli sulle località, i monumenti, i tesori naturali e gli itinerari imperdibili che si possono raggiungere con brevi, e affascinanti, deviazioni. Indicazioni che affiancano quelle sulle destinazioni per mangiare, con oltre 1500 ristoranti segnalati, dormire e acquistare tipicità territoriali ed eccellenze dell'enogastronomia o dell'artigianato locali. Il raggio chilometrico delle segnalazioni va dalle poche centinaia di metri ai 30 chilometri da ogni singola uscita.
Sono così oltre 2900 i consigli contenuti in una Guida che, senza dimenticare tutte le informazioni di servizio utili per viaggiare informati e in piena sicurezza, viene impreziosita dai dieci “Racconti d'autore” firmati da illustri scrittori italiani che forniscono una visione letteraria, suggestiva, anche romantica della rete autostradale. Nello specifico, sfogliando il volume ci si imbatte nei racconti di Fulvio Abbate, Ascanio Celestini, Luigi Guarnieri, Nicola Lagioia, Marco Lodoli, Melania Mazzucco, Antonio Pascale, Aurelio Picca, Francesco Piccolo e Lidia Ravera.
“Abbiamo pensato – prosegue il Direttore Cerasa – che ci può ancora essere un modo intelligente, colto, controcorrente per conoscere l'Italia, quella piccola Italia di provincia che si nasconde dietro una curva, una collina, quasi gelosa della sua identità e del suo passato. Con Autostrade Gourmet mettiamo nelle mani di migliaia di Italiani un vademecum alle bellezze del nostro Paese".

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Capodanno di luci a Tokyo

Durante tutto l’anno il centro Caretta Shiodome, nell’area di Shiodome nel quartiere di Minato, Tokyo, ospita una vasta gamma di intrattenimenti e, in inverno, una delle più belle illuminazioni invernali della città, periodo durante il quale tutta l’area si tinge di atmosfera natalizia e i ristoranti offrono menù dedicati alla stagione. Da adesso e fino al 14 febbraio, sarà possibile ammirare la fantastica foresta azzurra creata da migliaia di luci LED grazie allo spettacolo di illuminazione Canyon d’Azur – The blue forest of spirits, giunto alla sua undicesima edizione dopo il successo di 50 mila visitatori lo scorso anno. Al rintocco della "campana dell'anima", otto pareti luminose si animano illuminando di magia il paesaggio del cuore.
Nell’area di Omotesando, sarà possibile ammirare in questo magico periodo invernale, fino al 9 gennaio, SWEETS by NAKEDuna installazione e spettacolo di computer grafica 3D e proiezione in 4K che vi porterà in un magico mondo incantato pieno di dolciumi ispirato alle ambientazioni parigine e newyorchesi. Nell’area speciale dell’installazione saranno presenti anche un sarto cioccolataio, by HUGO & VICTOR, che potrà produrre per voi degli anelli di cioccolato e un … fiorista gelataio dove sarà possibile gustare gelati a forma di fiori.
Per coloro che invece si trovassero a visitare il parco divertimenti Yomiuri Land, nel periodo invernale e fino al 19 febbraio 2017 sarà possibile ammirare lo spettacolo Jewel Color Illumination prodotto dal light designer Motoko Ishii. Nel parco saranno presenti 6 aree di illuminazioni con 500 mila luci, ognuna con un tema diverso come gioielli nella jewelry area, o un tema acquativo nella aqua area.
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Natale a New York, a Brooklyn è festa luci

(ANSA) - NEW YORK - Il Natale a New York non è solo l'iconico albero al Rockfeller Center. Qualche chilometro più a sud, infatti, in particolare a Brooklyn, va in scena lo spettacolo di Dyker Heights, dove non resta che rimanere a bocca aperta per lo sfarzo e la fantasia con cui i residenti addobbano le loro case. Lo show delle luci, dei pupazzi di Babbo Natale e di tanti altri personaggi natalizi, inizia subito dopo il giorno del Ringraziamento, a fine novembre, e va avanti per tutti il periodo natalizio compresa la prima settimana del nuovo anno.
    Ogni anno i proprietari delle case più lussuose, senza badare a spese fanno a gara, ingaggiando anche società specializzate in decorazioni, per avere l'illuminazione più bella e spettacolare.
    A Dyker Heights ci si può andare individualmente oppure tramite un tour in bus, 'A Slice of Brooklyn', che per circa tre ore e mezza dà la possibilità ai turisti di girare sia a piedi sia appunto in autobus.

Natale, viaggi sotto l’albero tra mostre e tour sotterranei

Sono tantissime le proposte culturali per chi vuole prendersi una pausa dai scintillanti mercatini di Natale che in questo periodo riempiono le piazze di città e borghi: dalle mostre alle passeggiate artistiche, dai musei ai concerti e agli spettacoli teatrali. Ecco sette idee, quattro in Italia e 3 all’estero, che permettono di abbinare la vacanza natalizia a mostre e visite d’arte.
A Milano ci sono due mostre interessanti: a palazzo Marino, sede del comune del capoluogo lombardo, è esposto il dipinto La Madonna della Misericordia di Piero della Francesca. Fino all’8 gennaio nella sala Alessi si può ammirare il capolavoro del Rinascimento proveniente dal museo di san Sepolcro, città natale dell’artista. E’ un omaggio al grande pittore toscano, ma soprattutto all’anno del Giubileo, che papa Francesco ha dedicato appunto alla misericordia. E’ anche un omaggio di Milano a san Sepolcro, scrigno di tesori straordinari e mai abbastanza conosciuti. La presenza della prima opera di Piero della Francesca a Palazzo Marino, inoltre, permette ai milanesi e ai tanti visitatori di seguire un percorso sulle tracce del maestro che comincia alle Gallerie d’Italia, il polo museale nei pressi del teatro alla Scala, che proprio in queste settimane propone l’esposizione Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce, dedicata – per la prima volta a Milano – ai grandi maestri veneziani. Il percorso, poi, passa per il museo Poldi Pezzoli, che conserva una delle quattro tavole del Polittico agostiniano - quella che raffigura san Nicola da Tolentino - realizzato dall’artista tra il 1454 ed il 1469, e termina alla pinacoteca di Brera, dove è custodita la celebre Sacra Conversazione, altro capolavoro dell’artista. L’ingresso è libero.
In occasione dei festeggiamenti per i 90 anni di Arnaldo Pomodoro, infine, è possibile ammirare fino al 5 febbraio la grande mostra antologica allestita nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, che accoglie una trentina di sculture realizzate dal 1955 a oggi e scelte dall’artista per rappresentare le tappe fondamentali del suo lavoro. Il biglietto intero costa 8 euro.

Il Galata Museo del Mare di Genova ospita fino a maggio la mostra Andrea Doria. La nave più bella del mondo: a sessant’anni dall’affondamento del transatlantico l’esposizione racconta la sua storia e le vicende umane dei suoi passeggeri e dell’equipaggio. Il percorso espositivo si articola in otto sezioni, con ricostruzioni 3D e fotografie, modellini e interviste. La mostra è un’occasione per visitare il museo del mare con tutte le storie più affascinanti di imbarcazioni e marinai e per vedere l’esposizione fotografica di Stefano Benazzo, dedicata ai relitti delle navi. Acquistando il biglietto da 49 euro (29 euro per i bambini e gratis fino a 3 anni) si possono visitare anche l’acquario, il giardino tropicale, il museo dell’Antartide, la Biosfera e l’ascensore panoramico Bigo sul porto antico di Genova.
Lo storico Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia ospita fino al 15 gennaio L’Umbria sullo schermo. Dal cinema muto a Don Matteo, una grande mostra che ripercorre la storia dei film girati in Umbria. Oltre al percorso espositivo, sono stati predisposti punti di proiezione e allestimenti multimediali che raccontano la storia del cinema, dalle origini con antichi strumenti e macchinari a oggi, con le tecnologie più moderne e le scenografie virtuali. Completano il percorso i disegni originali delle scenografie di Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli, realizzati da Gianni Quaranta, e le clip tratte da pellicole girate in Umbria dai primi anni del ‘900 fino alle fiction più recenti, come Carabinieri, Don Matteo e Luisa Spagnoli. Collegato alla mostra c’è un progetto davvero originale: “Ciak, si gira!”, un set dove tutti i sabati, dalle 17.30, ci si può cimentare in provini; si sceglie un copione tra quelli proposti dal regista e dalla sua troupe e si aspetta l’accensione della macchina da presa per vivere l’emozione di recitare come veri attori. L’ingresso è libero.
Napoli propone due percorsi che approfondiscono la storia della città: il museo archeologico, che dopo anni di restauri apre due sezioni, e gli incredibili sotterranei che mostrano un patrimonio raro. Mann, il museo archeologico di Napoli, torna a esporre la sua prestigiosa collezione di reperti egizi con più di 1.400 oggetti – mummie, vasi, sarcofagi, sculture - e una ricca raccolta di iscrizioni greche e pre-romane. Affascinante e sorprendente è la visita dei suoi sotterranei: a 40 metri di profondità, infatti, sotto le vie del centro storico, si trova la storia della città, dalla fondazione della Neapolis greca alle bombe della seconda guerra mondiale; è un patrimonio raro, tutto da scoprire tra cunicoli e cisterne. Durante l’escursione oltre ad ammirare i resti dell’antico acquedotto greco-romano e dei rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale, si visitano il museo della Guerra, gli orti ipogei e la stazione sismica “Arianna”. I biglietti costano da 8 euro e con la tessera del Fai si ha un ulteriore sconto del 20 percento. Info: www.napolisotterranea.org
Oltre ai mercatini di Natale, la città svizzera di Basilea offre indimenticabili passeggiate d’arte tra i suoi tanti musei, tutti facilmente raggiungibili con i tram. La prima tappa è il Neuba, il nuovo edificio del Kunstmuseum, dedicato all’arte moderna e contemporanea, con un ampio spazio espositivo rivestito in marmi grigi di Carrara. Qui, fino al 22 gennaio, è allestita la mostra Pollock figurativo con i disegni, i dipinti e una scultura del giovane pittore alla ricerca del proprio stile; tutti lavori che aiutano a capire l’evoluzione della sua arte dagli anni ‘30 agli anni ‘50. Seconda tappa è la Fondazione Beyeler, progettata da Renzo Piano, che fino al 22 gennaio ospita l’esposizione Kandinsky, Marc & il Blaue Reiter, una rassegna di 90 opere, che conduce all’origine dell’arte moderna in un susseguirsi di capolavori. Prima di ospitare dal 22 gennaio l’attesa mostra su Monet con 50 opere e capolavori, fino al primo gennaio è allestita una suggestiva esposizione della newyorchese Roni Horn. Terza tappa è il museo Tinguely, progettato da Mario Botta, dove si possono ammirare fino al 22 gennaio le Méta-harmonies, le famose sculture sonore create dall’artista svizzero dal 1978 al 1985, che in alcuni momenti della giornata vengono azionate per suggestivi concerti. Per visitare i musei e muoversi facilmente conviene acquistare la speciale Baselcard; info: www.basel.com/it
Fino al 17 gennaio il M-Museum di Lovanio, la città universitaria delle Fiandre, ospita la mostra Alla ricerca di Utopia, 80 opere d’arte che celebrano i 500 anni dalla pubblicazione dell’opera emblematica di Thomas More. L’esposizione riunisce capolavori mondiali di maestri fiamminghi e internazionali come Jan Gossaert, Albrecht Dürer e Hans Holbein, opere che sono state influenzate dal pensiero del grande umanista. La mostra è l’evento di punta di un grande programma culturale, The Future is More, che si propone di raccontare il sogno di un mondo ideale con temi attuali come la diversità, la dignità, la tolleranza e l’uguaglianza. Il biglietto intero costa 12 euro.
Nella cittadina delle Fiandre è d’obbligo una passeggiata nel Groot Begijnhof, un piccolo quartiere dove gli antichi edifici in mattoni rossi e pietra arenaria, circondato dall’acqua, riportano indietro di secoli; qui, infatti, nel XIII secolo vivevano le beghine, una comunità di donne. Oggi gli edifici, dichiarati patrimonio dell’umanità, ospitano 300 appartamenti abitati da studenti e professori.

In Olanda la città universitaria di Leiden regala 107 poesie scritte sui muri dei suoi palazzi: è un’interessante iniziativa, che coinvolge la città dal 1992, quando venne dipinta la poesia della poetessa russa Marina Tsvetajeva sul muro all’angolo tra Kloksteeg e Nieuwsteeg. L’intento era di abbellire le pareti dei palazzi del centro storico e di stimolare i passanti; da allora i muri si sono ricoperti di 107 poesie scritte in 35 lingue diverse. D’altronde nella cittadina olandese si respira cultura ad ogni angolo: qui sono nati e hanno studiato numerosi scrittori e sono sorti ben 13 musei in magnifiche architetture. Poiché molte poesie si trovano nel centro città, poco distanti tra loro, è possibile seguire itinerari a piedi grazie a una cartina dipinta, esposta davanti al grand-café De Stadthouder in Nieuwe Rijn al civico 13. Partendo dalla stazione centrale, si passeggia per poco più di 2 ore all’interno della zona dei canali alla scoperta delle poesie murali e dei punti più belli della città.

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La magia del Natale al Rivoli Boutique Hotel

Il giorno 8 dicembre è stata inaugurata la 5^ edizione della Mostra di presepi dell’artista e maestro Claudio Ladurini, già pasticciere, attività lasciata al momento del pensionamento per dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione di oltre 200 originali presepi di varie dimensioni e caratteristiche.
Originario di Fiumalbo (Modena) Ladurini realizza ancora oggi le sue creazioni nel piccolo laboratorio nella piazza del paese.
Le sue opere, di piccole e grandi dimensioni, meccaniche e non, sono riproduzioni della “Natività” che ci avvicinano al Natale con uno spirito vecchio e nuovo, ricordandoci le nostre radici con le abitudini dei vecchi borghi contadini e le tradizioni ancora vive in ognuno di noi. I materiali sapientemente usati dall’artista sono poveri e semplici e vanno dal legno alla terracotta alla cartapesta e alla ceramica.
Quest’anno Ladurini, tra gli oltre 30 presepi in mostra, introduce come suo solito nuove ambientazioni e propone alcune novità come i presepi di dimensioni “giganti” rispetto a quelle degli anni passati arricchendo così ulteriormente la sua visione della nascita di Cristo e portando al Rivoli Boutique Hotel il ricordo dei Natali come sono vissuti nei piccoli borghi dell’Appennino Tosco Emiliano.
Il “Villaggio di Babbo Natale” che quest’anno arricchisce la  mostra, è realizzato in grandi dimensioni; infattiun’intera sala di oltre 20 mq ospita Babbo Natale con tutti i suoi aiutanti ed è realizzato grazie alla passione di Salvatore Sciuto appassionato di realizzazioni di ambientazioni natalizie e non, di macro dimensioni e tutte meccanizzate.
La titolare dell’Hotel Chiara Caridi continua così nell’impegno a far si che “gli alberghi non devono essere un patrimonio per soli turisti: essi costituiscono un bene prezioso della nostra città e per questo noi albergatori ci dobbiamo sempre più impegnare a realizzare e ospitare eventi dando così l’opportunità ai fiorentini e non, di vivere ambienti come questi molti dei quali sono antichi e prestigiosi palazzi.
Quest’anno abbiamo deciso di impegnarci ulteriormente anche nel risvolto benefico che tale iniziativa porta con sé; infatti già nelle passate edizioni, grazie anche ad offerte volontarie dei numerosi visitatori, abbiamo contribuito a sostenere associazioni che svolgono attività assistenziali a bambini ed anziani. Oltre ai predetti destinatari vogliamo con questa edizione destinare parte delle offerte da noi integrate alla “Fondazione Tommasino Bacciotti” che come noto, si occupa dell’assistenza ai familiari di bambini affetti da gravi malattie. È un modo per condividere con chi è meno fortunato la nostra passione per l’ospitalità che quindi diventa missione e che supportando la Fondazione Bacciotti si estende oltre i confini dell’albergo.
L’affluenza di visitatori, comprese numerose scolaresche, nelle passate edizioni e l’entusiasmo manifestato, ci ha dimostrato con quanta facilità tali obiettivi si possano raggiungere e realizzare e ci sprona a continuare ancora nella progettazione di altri eventi.”
La mostra, ad ingresso gratuito, inaugurata il giorno 8 dicembre 2016 alle ore 11,00 e rimarrà aperta tutti i giorni con orario dalle ore 11,00 alle ore 23,00 fino all’8 gennaio 2017.
Il Rivoli Boutique Hotel si trova in via della Scala 33 a Firenze.
per informazioni:
Tel.: 055 27861 – e-mail: info@hotelrivoli.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Germania destinazione emergente A Monaco di Baviera a confronto esperti, giornalisti e blogger


MONACO DI BAVIERA  - In Germania, negli ultimi 25 anni dopo la riunificazione, il numero dei pernottamenti è triplicato, passando dai 35 milioni a circa 80 milioni. E' uno dei dati emersi dal primo "Incoming and brand summit", un evento organizzato a Monaco di Baviera dall'Ente Germanico del Turismo (Gntb) che ha messo a confronto per due giorni esperti, giornalisti, blogger, influencer e decisori provenienti da 18 paesi. Un dialogo trasversale tra i media tradizionali e il mondo digitale. L'obiettivo, ha spiegato Petra Hedorfer, Ceo del Gntb, è di capire come meglio comunicare il marchio Germania in un mondo globalizzato dove l'Europa resta ancora la principale meta turistica ma dove i mercati del Medio Oriente, del Sud Est Asiatico e dell'America latina crescono più velocemente di quelli europei. E dove non si possono ignorare le problematiche internazionali dovute alla sicurezza e al fenomeno dell'immigrazione. L'indice Nbi (Nation Brands Index) del 2016 affida alla Germania il secondo posto dopo gli Stati Uniti (l'Italia è al sesto). Una posizione confermata dai dati emersi nel corso del convegno: seimila musei, 41 siti patrimonio dell'Unesco, più di 130 parchi naturali, 200 mila chilometri di sentieri percorribili, 70 mila chilometri di strade ciclabili.
    In Europa la Germania è in testa per i viaggi culturali e per le fiere commerciali ed è la prima meta europea per i giovani dai 15 ai 24 anni. Sono 9.9 milioni i visitatori sul sito www.germany.travel, il portale dell'Ente generale del turismo tedesco che ha 2 milioni di fan sulle pagine Facebook.
    Su Trip Advisor, il più importante sito di prenotazioni turistiche al mondo, la Germania totalizza 380 milioni di visitatori unici al mese.
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Scoprire Rubens, Bruegel e van Eyck Dal 2018 al 2020 nelle Fiandre grandi eventi e mostre d'arte

FIANDRE - Si potrà camminare nei paesaggi che hanno ispirato le loro opere, conoscere lo stile pittorico, scoprire i dettagli delle loro vite: le principali città delle Fiandre dedicheranno il triennio 2018-2020 a tre grandi Maestri fiamminghi, Pietro Paolo Rubens, Bruegel il Vecchio e Jan van Eyck, offrendo ai visitatori la possibilità di viverne il fascino. Pronto un calendario di attività, mostre ed eventi a cavallo tra passato e presente: si inizia da Anversa, con l'evento "Antwerp Baroque 2018, signed by Rubens" che, tra musica e performance, farà dialogare il pittore con grandi artisti contemporanei. Nel 2019, a 450 anni dalla morte, protagonista sarà Pieter Bruegel il Vecchio, con il grande evento "Experience the world of Bruegel 2019", che prenderà il via da Bruxelles: qui nella Biblioteca Reale sarà allestita la mostra The World of Bruegel in Black and White, che ricondurrà i visitatori indietro nel XVI secolo per sedere al desco del pittore. Nel 2020 sarà invece la volta di Gent, dove sarà allestita la mostra "Jan van Eyck and the Brugundian Court", la più completa mai organizzata sul pittore, e nella cui cattedrale di San Bavone sarà ricomposto dopo 8 anni di restauro il celebre Polittico dell'Agnello Mistico. Chi avesse più tempo potrà spingersi anche nella bellissima Bruges, casa dello stesso van Eyck che qui visse e lavorò, ma anche di un altro illustre Primitivo Fiammingo, Hans Memling.
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Matera, dal 17 presepe vivente nei Sassi Fino al 7 gennaio otto appuntamenti con oltre 400 figuranti


MATERA - Sono oltre 400 i figuranti che, dal 17 dicembre al 7 gennaio, parteciperanno al presepe vivente che il Comune di Matera - capitale europea della cultura nel 2019 - ha organizzato attraverso un bando e in collaborazione con pro loco e volontari (anche alcuni immigrati). Il presepe, che sarà inaugurato alle ore 16 del 17 dicembre, sarà visitabile in otto date (oltre al 17, il 18, 23, 26 e 30 dicembre; il 5, 6 7 gennaio), dalle ore 16 alle 20. La manifestazione si svolgerà in due parti: una aperta a tutti, fra piazza San Pietro Caveoso e la Madonna dell'Idris; l'altra a pagamento (5 euro), che si inoltrerà nei Sassi. Gli abiti di molti figuranti saranno cuciti dalle detenute del carcere di Lecce.
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Castellana: Natale tra grotte e cultura

PERCHE' SE NE PARLA Nelle grotte di Castellana, nelle viscere della terra pugliese, il Natale è davvero speciale. E vanterà, sino al 12 gennaio, grandi nomi dello spettacolo e della cultura. Questi si susseguiranno sotto la doppia  direzione artistica di  Eugenio Finardi e Pino Savino. Franco Battiato, Giancarlo Giannini, Christian De Sica e i Dire Straits Legacy sono i rinomati artisti e attori che si avvicenderanno sul suggestivo palco. Il calendario, già prestabilito, offre concerti, opere teatrali, recital ed eventi religiosi. 
 
Sarà il direttore delle grotte Pino Savino a dare il via alle celebrazioni il 3 dicembre. Eugenio Finardi, invece debutterà con Giancarlo Giannini l'11 dicembre mettendo in scena il recital Le parole note - Viaggi e miraggi. Il turno di Franco Battiato è stabilito per il 15 e proporrà i suoi viaggi mistici in musica, mentre gli ex componenti della celebre band inglese Dire Straits con l'apertura di Numa Palmer si esibiranno il 30 dicembre. Il 7 gennaio concluderà l'interessante programma finardiano con Christian De Sica, con uno spettacolo, Christian racconta Christian De Sica.
 
PERCHE' ANDARCI Visitare le Grotte di Castellana é un'esperienza unica. "Meraviglia di Puglia": così è stato definito questo enorme complesso di cavità. Le grotte sono ubicate nel Comune di Castellana Grotte, nelle Murge sud orientali della regione Puglia, e sono di origine carsica. Corridoi, cunicoli, incantevoli grotte si possono visitare e ammirare lungo i 3348 metri, ad una profondità di circa 70 metri,  sino ad un massimo di 122.
 
DA NON PERDERE Tra tutte le numerose e incantevoli grotte è bene menzionarne due. Innanzitutto la Grave, che dà il via all'interessante percorso turistico. E' di grandi dimensioni ed è l'unica caverna, che, presentando un'apertura in alto, mette in comunicazione il mondo sotterraneo con quello esterno. E', in verità, un inghiottitoio creato in maniera naturale, che, lasciando filtrare la luce all'interno della Grotta, dà origine a giochi di luce straordinari. Imperdibile e mozzafiato, poi, è la grotta Bianca. Si tratta di una maestosa caverna, elegante e affascinante per lo splendore e il biancore che l'abbondante alabastro propaga.
 
PERCHE' NON ANDARCI Se proprio occorre puntare il dito contro qualcosa, c'è da ammettere cheraggiungere queste terre e spostarsi tra di esse non è semplicissimo. E viaggiare da un paese all'altro potrebbe costarvi anche un paio di ore, seppur a pochi chilometri di distanza. Meglio affittare un'auto: spenderete un po' di più, ma il tempo sarà massimizzato.  
 
COSA NON COMPRARE  Ceramiche e cartapesta, pietra leccese e miniature di monumenti e architetture più celebri, ma anche tessuti, oli e vini: la Puglia offre tantissime opportunità per i vostri regalini. Tra i più brutti, le palle di neve con i trulli di Alberobello. Che sarebbe più o meno come ricordare il Sahara con una borraccia d'acqua.
turismo.it

A Palermo l’unica chiesa italiana più bella del mondo




Cappella Palatina, Palazzo Reale in Palermo in Sicilia,

Quando si parla di Chiese l’Italia con orgoglio si alza in piedi. Sul nostro territorio infatti sono disseminate chiese di ogni epoca e ogni dimensione, edifici religiosi dall’immenso valore storico e artistico. Dalle grandi basiliche di Roma come le maestose San Pietro, San Giovanni in Laterano, san Lorenzo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore; alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore e alla Basilica di Santa Maria Novella di Firenze; alla Basilica di San Marco a Venezia; al Duomo e alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. E poi ancora la Basilica di San Francesco ad Assisi e la Cattedrale di Palermo. E l’elenco potrebbe continuare (qui le 10 chiese più belle d’Italia).

Eppure nonostante la vastissima scelta di chiese, cattedrali e basiliche, per l’inglese Daily Telegraph solo una chiesa italiana è meritevole di stare nella top 23 delle chiese più belle del mondo. C’è da dire che la scelta del quotidiano inglese ha spaziato in lungo e largo per il globo andando a cercare chiese che si trovano in luoghi particolari che indubbiamente donano ulteriore fascino. Si passa infatti dal Santuario Las Lajas costruito su di un Canyon a 100 metri di altezza al Gergeti Trinity College in Georgia che si trova sulla sommità di un monte alla chiesa di San Giorgio in Etiopia.
La chiesa italiana più bella del mondo

Per gli inglesi la chiesa italiana più bella del mondo è la Cappella Palatina di Palazzo Reale a Palermo, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Il quotidiano inglese piazza il capolavoro normanno bizantino al 14esimo posto della classifica. La Basilica, a tre navate, si trova all’interno del Palazzo dei Normanni ed è dedicata a San Pietro Apostolo. Fu fatta costruire intorno al 1130 e fu consacrata nel 1140 come chiesa privata della famiglia Reale.

La Basilica, nella cupola, nel transetto e nelle absidi, è decorata con meravigliosi mosaici bizantini. E sono proprio questi, non a caso i più belli della Sicilia, ad aver colpito particolarmente gli inglesi che descrivono così la Cappella Palatina: “Sontuosa cappella ricoperta di mosaici d’oro così dettagliati che perfino le unghie delle figure si distinguono”.

Ingresso: Piazza Indipendenza
Orari visite turistiche: Dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00/ Domenica e festivi: fino alle 9.40 e dalle 11.15 alle 13.00
Celebrazioni: tutti i giorni messa alle 8.30 /domenica e festivi alle ore 10.00
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Arte una bella risata la salverà

ROMA - Una bella risata guardando una tela di Tiziano, o un quadro di Van Gogh. E che dire di Caravaggio, con il trionfo della luce sul buio, o di Hopper, con l'incomunicabilità della vita moderna? Anche loro sanno essere spassosi. Ne è convinta Paola Guagliumi, storica dell'arte e guida turistica per americani a Roma, la sua città, oggi anche autrice del libro L'arte spiegata ai truzzi (Mimesis), nel quale partendo da un'immagine spiega i capolavori di alcuni tra i più celebri artisti utilizzando il linguaggio dei giovani, rigorosamente in 'romanaccio'. La semplicità del tono colloquiale, la simpatia di battute esilaranti e il 'peso' di contenuti veri: questo è il segreto della sua 'filosofia'. Lo spunto è arrivato ascoltando i commenti di alcuni ragazzi romani in gita scolastica, visibilmente annoiati di fronte ai quadri di un museo londinese: da lì l'intuizione vincente di provare a rendere l'arte più divertente e giocosa, attraverso la freschezza di un racconto colloquiale sulle pagine digitali di un blog, un profilo Facebook e un canale YouTube. Poi un successo travolgente sulla rete per ben 4 anni e infine un libro, stavolta di carta, che ricalca l'omonimo blog pur presentando alcuni inediti, usato come strumento per continuare a diffondere l'idea della bellezza artistica come qualcosa di non elitario ma accessibile a tutti. Il pubblico privilegiato è ancora una volta quello meno interessato all'arte: "Per me è una questione di democrazia, bisogna arrivare a tutti, anche ai burini, tamarri, coatti, insomma ai truzzi, perché l'arte è un diritto. Non so quanto in profondità io sia riuscita ad andare, però so che dopo aver conosciuto il progetto molte persone si sono incuriosite", ha detto l'autrice intervistata dall'ANSA. "L'arte comunica da sé, ma a volte si rischia di non avere un codice comune che ci permette di interpretare: magari in una pala del Trecento vengono raccontate storie bibliche che non conosciamo, oppure può accadere che l'arte contemporanea, spesso autoreferenziale, adatta ai critici, non riesca a coinvolgerci", ha spiegato, "per questo, se pensiamo che l'arte abbia davvero un valore, allora dobbiamo spiegarla e fare chiarezza. In fondo l'arte contiene in sé tutte le domande fondamentali dell'uomo e ogni opera è fruttuosa perché continua a parlare della nostra umanità". Dal libro passerà anche a una narrazione dal vivo, facendo visite guidate in romanesco? "Ancora non so, ma io in realtà quando lavoro già uso questa tipologia di approccio, pur parlando in inglese", ha affermato, "prima colloco storicamente l'opera, poi aggiungo altri dettagli, dico battute e racconto aneddoti".
ansa

“In cammino sulle vie dell’esilio” da Viterbo a Soriano

Viterbo – Dopo l’edizione settembrina della manifestazione“In cammino sulle vie dell’esilio di Santa Rosa”, domenica 4 dicembre prossima si ripeterà la rievocazione dell’esilio di Santa Rosa attraverso l’itinerario naturalistico religioso di rara bellezza tra boschi, sorgenti e castelli medioevali.
Una manifestazione organizzata dall’associazione Take Off, che serve a rievocare ogni anno l’esilio subito dalla Santa Patrona di Viterbo avvenuto il 4 dicembre del 1251.
Si camminerà lungo la tratta cheda Viterbo porta a Soriano nel Cimino, passando dalle Sorgenti Acquaspasa costeggiando la chiesetta della Santissima Trinità all’interno dei boschi.
Questa camminata coincide con il 765esimo anniversario dell’esilio di Santa Rosa iniziato, secondo le fonti storiche più autorevoli (descritto anche sulla Vita I), il giorno dell’antivigilia di San Nicola nell’anno 1250.
L’iniziativa, tra i diversi aspetti religiosi, storici e naturalistici, serve a comprendere il sacrificio che fece Santa Rosa, gravemente malata, nel tratto di circa sedici chilometri che va da Viterbo a Soriano nel Cimino, a poco più di due mesi dalla sua morte, avvenuta il 6 marzo 1251.
Un itinerario che si snoda quasi interamente lungo i sentieri all’interno dei boschi dei Monti Cimini, attraverso un percorso che, anche a causa della stagione quasi invernale, potrebbe rivelarsi di media difficoltà.
In ogni caso si partirà comunque, come dovette fare Santa Rosa insieme alla sua famiglia più di sette secoli e mezzo fa.
Per questo motivo si consiglia, a tutte le persone che vorranno partecipare, di munirsi di abbigliamento adeguato idoneo per le basse temperature con impermeabile e copricapo per ripararsi in caso di pioggia, di pantaloni lunghi, di scarponcini chiusi antiscivolo e di un bastone.
Si consiglia di portare anche un cambio d’indumenti nell’evenienza ci si possa bagnare con la pioggia o con il sudore.
L’appuntamento è domenica 4 dicembre prossimo alle 8 nella basilica di San Francesco a Viterbo. Partenza dopo la lettura della Preghiera del Pellegrino e la benedizione impartita dal parroco padre Agostino Mallucci ofm.
Nei locali adiacenti la basilica verrà offerta una colazione e lungo il percorso verranno distribuiti acqua e pasticcini.
Il pranzo sarà al sacco oppure prenotabile alla partenza (panino e bevanda). Per il ritorno da Soriano nel Cimino, nel primo pomeriggio, sono previsti o mezzi propri o l’uso del trenino Met.Ro. (ex Roma Nord).
Chiunque sia intenzionato ad usufruire di quest’ultimo mezzo dovrà munirsi anticipatamente del biglietto oppure prenotarlo prima della partenza.
Tuscia Web 

Settimana Cucina Italiana a Londra


LONDRA - E' stato Gualtiero Marchesi, patriarca della grande gastronomia italiana, a inaugurare gli appuntamenti londinesi della Settimana alla cucina di qualita' e all'agroindustria italiane promossa dalla Farnesina nel Regno Unito come in altri 104 Paesi del globo.
    "In continuità con le tematiche sviluppate all'Expo di Milano 2015", si legge in una nota, il governo e il ministero degli Estero hanno scommesso un piano strategico di sostegno dell'agroindustria e della cucina italiana che trova nella 'Prima settimana della cucina italiana nel mondo' un'iniziativa cruciale. La manifestazione, articolata in un calendario di oltre 1300 eventi previsti nei vari Paesi fino a domenica, e' improntata alla valorizzazione della tradizione culinaria tricolore, segno distintivo del Made in Italy: inteso come "saper fare", ma anche "saper vivere". A Londra il programma è stato aperto dalla prima britannica del documentario "Marchesi. The Great Italian", presente il Maestro, e conclusa con una cena di gala realizzata dallo chef Francesco Mazzei, testimonial di spicco della cucina italiana nella capitale. Nel mezzo seminari scientifici, un incontro sulla 'cultura dell'aperitivo italiano' ospitata dallo storico marchio Campari nello Shard di Renzo Piano, proiezioni cinematografiche all'Istituto di Cultura, workshop tenuti dallo chef dell'Ambasciata d'Italia, Danilo Cortellini, iniziative sulle certificazioni biologiche e di carattere religioso (halal, kosher), presentazioni di libri, tavole rotonde. Il tutto nel segno d'un concetto della gastronomia italiana vista come tratto identitario, retaggio culturale, ma anche volano di sviluppo e crescita economico-occupazionale, soprattutto per i giovani, ha sottolineato l'ambasciatore Pasquale Terracciano, evidenziando le potenzialita' di un mercato del food & beverage italiano in costante crescita nel Regno Unito.

ansa

46% italiani vuole viaggio, avrà libro


MILANO - Il 46% degli italiani vorrebbe ricevere quest'anno come regalo di Natale un viaggio. Più probabilmente riceverà un libro o un profumo. A fare il pronostico è la Deloitte Xmas Survey, che ha raccolto l'opinione di oltre 6.500 consumatori in 9 paesi tra cui l'Italia per sondarne le intenzioni di spesa per regali, cibo e divertimenti.
    I libri sono il regalo più desiderato (lo vorrebbe il 55%), seguiti dal contante (ambito dal 48%) e, appunto, dai viaggi. Ma se si escludono i libri, scelti come dono da fare dal 51%, le aspettative degli italiani rischiano in buona parte di essere deluse: si acquisteranno infatti perlopiù dolciumi e cioccolato (35%), scarpe e abbigliamento (33%) e il 'temuto' profumo (32%).
    Passando ai conti, per i regali quest'anno in Europa si spenderà in media 517 euro, l'1,3% in meno del 2015. L'Italia è uno dei tre paesi (con Danimarca e Spagna) dove si spenderà di più: 614 euro contro i 620 euro del 2015 (-1%). E se in Europa il 40% del budget natalizio va in regali, seguito da spese alimentari (29%), viaggi (21%) e attività ricreative (10%), in Italia ai viaggi si destina molto di più, il 27%, anche se si tratta di una voce di spesa in contrazione rispetto al passato.
    Il budget natalizio destinato al comparto 'viaggi' risulta in netto ridimensionamento in tutta Europa (-6,8%). Ovviamente nessuno si dimentica dei bambini: il 52% degli italiani comprerà un dono per un bambino, il 28% anche per un adolescente. Infine in Italia la quota di consumatori che farà online gli acquisti eguaglia oramai quella degli altri Paesi Europei (38% Italia; 40% Europa). La ricerca rileva addirittura una maggior presenza di consumatori che prevede di comprarli tramite smartphone i regali da mettere sotto l'Albero: lo farà 17% degli italiani, con il 10% in Europa. (ANSA).