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In Ucraina per il tour delle chiese di legno

KIEVE - L’Ucraina è un paese accogliente e ospita una grande varietà di attrazioni turistiche: città vibranti, paesaggi mozzafiato, terme e antichi castelli contribuiscono a renderla una destinazione unica!
Nella regione occidentale dell’Ucraina, specialmente nelle zone rurali, l’architettura vernacolare vive. Qui si possono ancora oggi ammirare le numerosissime e insolite chiese in legno costruite tra il XIV e il XVIII secolo e tutt’ora usate come luoghi di culto. Si tratta di autentici capolavori gotici unici al mondo, realizzate dagli abitanti stessi del villaggio interamente in legno. Questi santuari intrecciano elementi della tradizione ecclesiastica ortodossa con elementi della tradizione locale, costruite su un piano tripartito, sormontate da cupole ottagonali o quadrilateri, presentano torri campanili , tappeti colorati e numerosissime decorazioni interne policrome, perfettamente elaborate, che illustrano una molteplicità di riferimenti simbolici e sacri relativi alle tradizioni.
Tra le chiese in legno che meglio si sono preservate fino a noi, la più famosa è la Chiesa di San Michele Arcangelo, situato nella regione dei Carpazi. La chiesa è così perfettamente posizionata sul pendio che sembra cresciuta spontaneamente dal terreno. Costruita utilizzando la tecnica del legno orizzontale mostrando eccezionali abilità di carpenteria, conserva interamente le sue parti originali.
Veri e propri monumenti, queste chiese sono la manifestazione tipica del patrimonio culturale ucraino e rappresentano lo straordinario spirito sacro del passato. Sono più di tremila, sparse in tutto il territorio. Otto di queste sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco nel 2010 e in contemporanea è iniziato un progetto per promuovere la conservazione e la fruizione di tutti gli edifici sacri del paese.
A Kiev, il Museo di Architettura popolare e della vita rurale è stato realizzato con l’obiettivo principale di conservare l’architettura in legno del paese, ospita più di 105 elementi architettonici e la più antica chiesa in legno del villaggio di Kruvka. Oggi il museo è uno dei più grandi musei a cielo aperto d'Europa.

Il 18 aprile scorso, in occasione della Giornata Internazionale per i Monumenti, Google Ucraina, in collaborazione con il ministero della Cultura dell’Ucraina, ha creato un 3D tour virtuale di tutte le otto chiese inserite all’interno del patrimonio UNESCO, accedendo al sito interamente dedicato al tema https://ukraine-kiev-tour.com/ukraine-wooden-churches.html è possibile inoltrarsi all’interno di queste opere d’arte.

La mancanza di un forte turismo di massa offre all’Ucraina fascino e autenticità, inoltre con una storia di multiculturalismo e il suo forte e continuo sviluppo, il paese è una delle destinazioni più interessanti dell’Europa orientale.
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Gambero Rosso, sempre più giovani i pizzaioli d'Italia


E' sempre più 'giovane' l'arte della pizza. È uno dei dati che emergono da Pizzerie d'Italia 2018 del Gambero Rosso, giunta alla sua quinta edizione. Basti pensare ad alcuni dei nuovi Tre Spicchi: Marco Manzi di Giotto di Firenze (27 anni), Ciro Oliva di Napoli (25 anni), Alberto Morello di Gigi Pipa di Este (29 anni), Andrea Pechini dell'Agriturismo il Casaletto di Viterbo (26 anni), Gianluigi Di Vincenzo di Giangi's Pizza di Arielli (27 anni). Anche uno dei pizzaioli emergenti, Stefano Vola, ha 26 anni. 

Ma i grandi maestri non hanno battuto in ritirata, anzi. Franco Pepe conquista un nuovo Tre Spicchi con La Filiale a l'Albereta in Franciacorta, Simone Padoan si aggiudica una delle pizze dell'anno, Enzo Coccia e Gabriele Bonci fanno tris nell'universo delle Tre Rotelle. 

La scuola napoletana vive una nuova grande stagione che miete successi ben oltre i confini regionali e si arricchisce anche quest'anno di nuove insegne al vertice. Ad affiancare i nomi storici, arrivano sul podio Gianfranco Iervolino con Morsi&Rimorsi ad Aversa (Caserta), Romualdo Rizzuti con le Follie di Romualdo a Firenze, Salvatore Gatta di Fandango a Filiano (Potenza), Pierluigi Police dello 'O Scugnizzo ad Arezzo. Cresce complessivamente il numero delle pizzerie di qualità e dei giovani decisi ad investire seriamente nel mestiere. Cresce anche l'impegno e l'attenzione per le intolleranze, glutine in primis. Il premio riservato alla Migliore pizzeria gluten free è stato assegnato a Mezzometro Pizza di Senigallia. Il premio per la Migliore carta dei vini e delle birre va alla pizzeria Gusto Madre di Alba (Cuneo). Il premio I Maestri dell'Impasto è stato assegnato a Romualdo Rizzuti della pizzeria Le Follie di Romualdo di Firenze e Gianfranco Iervolino di Morsi&Rimorsi di Aversa (Caserta). Il Premio per le Migliori Pizze dell'Anno va a: i Tigli di San Bonifacio (Verona), Framento di Cagliari, Pizzeria Salvo da Tre Generazioni di San Giorgio a Cremano (Napoli). Pizza a taglio dell'anno a Forno Brisa di Bologna. 

Per la prima volta viene assegnato il premio per la Miglior pizza dolce, a Pepe in Grani di Caiazzo (Caserta). La regione con il maggior numero di Tre Spicchi è la Campania (14), al secondo posto la Toscana (9); terzo posto per il Lazio con 7 che è, inoltre regione leader per la pizza in teglia con 3 locali Tre Rotelle. (ANSA).

50 ambasciatori in Italia, parte viaggio atleti paralimpici


 Sono in 50 e il loro obiettivo è "contagiare virtuosamente tanti ragazzi e ragazze disabili". Sono gli Ambasciatori dello sport paralimpico italiano che a Milano hanno presentato il loro viaggio in scuole, ospedali e in qualsiasi struttura ci sia qualcuno che voglia ascoltare la loro storia. 

Per il presidente del Comitato Paralimpico italiano Luca Pancalli si tratta di "una sorta di tsunami" con "la mission di contagiare virtuosamente la società con l'immagine dei nostri campioni" guidati dal 'capitano' Alex Zanardi. Da Bebe Vio a Martina Caironi, saranno quindi 50 gli atleti paralimpici che gireranno l'Italia per far conoscere l'importanza dell'attività sportiva per le persone con disabilità e le opportunità offerte dallo sport paralimpico. 

"E' un bel gioco di squadra, una bella idea del presidente Pancalli e un'occasione per questi ragazzi per dimostrare che sono atleti e prima ancora uomini che possono essere un esempio per tantissimi ragazzi", ha spiegato il ministro per lo Sport Luca Lotti, intervenuto alla presentazione che si è tenuta alla Stazione Centrale.(ANSA).

Turismo: Bianchi, settore cresce, urge destagionalizzare


"La crisi non tocca il turismo, è un settore che cresce e crescerà per i prossimi 30 anni. E non solo quello dei settori tradizionali: quest'anno il turismo dei cammini e anche quello legato alle ferrovie storiche hanno guadagnato il 20% in più, quello delle aree rurali il 74%, sale anche quello legato al lusso e per questo siamo contenti di avere mantenuto in Italia la prestigiosa Ryder Cup di golf. Quindi è importantissimo delocalizzare e destagionalizzare". A dirlo intervenendo all'incontro della Cna su Il Ruolo del Turismo nell'economia italiana, il sottosegretario del Mibact Dorina Bianchi. 

"Sono le bellezze, le eccellenze italiane e i rappresentanti dei mestieri presenti a giornate come quella indetta oggi dalla Cna, che vogliamo valorizzare con il Piano Strategico per il Turismo. Sono gli operatori che concorrono a fare grande il nostro Paese e che danno l'immagine di un Paese che vuole essere visitato, un Paese fatto di artigiani" aggiunge. 

"Il Mibact vuole dare ampio spazio al Made in Italy, tanto amato da tutti, e all'offerta culturale, proprio per appartenenza dello stesso ministero, che rappresentano importanti attrattori turistici. Abbiamo lavorato molto anche sulla riconversione delle strutture alberghiere, grazie a bonus hotel e tax credit. Ora rimane un settore molto importante, e cioè quello del lavoro nell'ambito del turismo. Una delle problematiche per questo settore è legata alla stagionalità e per questo stiamo lavorando a una destagionalizzazione che interesserà principalmente il lavoro". 

E conclude: "Per la prima volta, con il Piano Strategico per il Turismo si è creata la consapevolezza del turismo come industria. Ma ha la necessità di essere gestita e per fare ciò l'apporto di tutti è importante". (ANSA).

Week End: Mostre; Picasso a Roma, Secessione a Rovigo


 A Roma i capolavori di Pablo Picasso, eccezionalmente riuniti per celebrare i 100 anni dal viaggio in Italia, a Rovigo il fascino della Secessione tra Vienna, Praga, Monaco e Roma: queste le mostre di maggior richiamo che si aprono nel week end. Che vede anche, sempre nella capitale, una rassegna dedicata al divertimento nell'arte, con opere di Calder, De Dominicis, Neto o Erlich. 

ROMA - Circa 110 capolavori, provenienti dai maggiori musei del mondo, e prezioso materiale documentario, mai esposto prima, ricostruiscono in una grande mostra, allestita dal 22 settembre al 22 gennaio alle Scuderie del Quirinale, le atmosfere e le suggestioni del viaggio in Italia compiuto da Picasso nel 1917. Intitolata 'Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925', l'importante rassegna propone una nuova riflessione a un secolo da quell'evento, che segnò tanto la sua arte quanto la vita privata, perché proprio a Roma, mentre preparava i costumi e le scene per i Ballets Russes di Diaghilev, conobbe Olga, che poi sposerà. Attraverso prestiti eccezionali di musei e collezioni prestigiose, la mostra illustra gli esperimenti condotti da Picasso con diversi stili e generi: dal gioco delle superfici decorative nei collage al realismo stilizzato degli 'anni Diaghilev', dalla natura morta al ritratto, in un continuo confronto con la classicità. Inoltre, a Palazzo Barberini, nel salone affrescato da Pietro da Cortona, viene esposto, per la prima volta nella capitale, il sipario dipinto per 'Parade', una immensa tela di iuta lunga 17 metri e alta 11. 

ROVIGO - E' una delle rassegne più complete e approfondite realizzate in Italia sul tema della Secessione quella allestita dal 23 settembre al 21 gennaio negli spazi di Palazzo Roverella. I capolavori esposti, provenienti dai maggiori musei internazionali, raccontano non solo le celebrate vicende del movimento artistico viennese con il trionfo del decorativismo, ma anche gli esiti modernisti fioriti a Monaco, il visionario espressionismo del gruppo praghese Sursum fino al crocevia romano e alla sua continua ricerca di una nuova espressività. Con il titolo 'Secessione. Monaco Vienna Praga Roma. L'onda della modernità', l'importante rassegna intende infatti proporre una panoramica esaustiva del movimento evidenziando differenze, affinità e tangenze dei diversi linguaggi espressivi nel primo e vero scambio culturale europeo. 

ROMA - Da Calder a Neto, da Tinguely a De Dominicis a Erlich, i protagonisti del '900 e del segno contemporaneo raccontano l'arte come divertimento in una grande mostra allestita dal 23 settembre al 25 febbraio negli spazi rinascimentali del Chiostro del Bramante. Sculture mobili, installazioni di grandi dimensioni, opere appositamente ideate dagli artisti sono riunite per indagare quei linguaggi espressivi, spesso provocatori, destinati a portare altrove chi guarda, e sprofondarlo nella dimensione del gioco e dell'eccesso. Intitolata 'Enjoy. L'arte incontra il divertimento', l'importante rassegna riuniscono rappresentanti del '900 storico e del terzo millennio, accomunati da un filo sotteso, quello del divertimento, qui inteso nell'accezione etimologica di 'portare altrove', nell'altro da sé. (ANSA).

Weekend: Musica; dai Rolling Stones a Zucchero

I Rolling Stones sabato suonano a Lucca, unica data italiana, inserita nel Lucca Summer Festival. Rimandato invece al 2018 il concerto, previsto martedì al Forum di Assago, di Lady Gaga costretta dalla fibromialgia ad annullare le date europee del suo tour mondiale. Luciano Ligabue venerdì e sabato suona al Mandela Forum di Firenze, lunedì e martedì all'Rds Stadium di Genova. Domani, venerdì, sabato, domenica e lunedì Zucchero canta all'Arena di Verona. Antonello Venditti sabato a canta a piazza Libertà a Ragusa, lunedì al teatro di Verdura di Palermo. Domani i Baustelle sono di scena all'Alcatraz di Milano. Paola Turci canta sabato al teatro Metropolitan di Catania, domenica al teatro Golden di Palermo. Nada in concerto venerdì al Circolo Arci Colombofili di Parma. J-AX & Fedez di scena sabato alla Mondovicino Arena di Mondovi (CN). Ospite. Fabio Rovazzi. Enrico Rava suona al Blue Note di Milano mercoledì. (ANSA).

Nasce Wine summit a Bolzano, al via dal 21 al 23 settembre

 Oggi come mai prima d'ora il vino altoatesino si posiziona con forza e consapevolezza nel contesto regionale, nazionale ed internazionale. È questo che vogliono dimostrare i produttori di vino locali nella prima edizione dell'"Alto Adige Wine Summit", il nuovo evento all'insegna del vino altoatesino che si terrà dal 21 al 23 settembre. La manifestazione, che si rivolge sia al pubblico specializzato internazionale che agli appassionati del vino, è organizzato dal Consorzio Vini Alto Adige in collaborazione con Idm Alto Adige. Negli ultimi decenni, l'industria del vino altoatesina ha scelto di intraprendere la strada della qualità.

Questa regione vinicola relativamente piccola è notevolmente stimata a livello globale, un dato di fatto dimostrato anche dall'elevato numero di riconoscimenti. Si può dire che il mercato del vino altoatesino sia il mondo intero, tanto che l'export rappresenta circa il 60 per cento delle vendite. È proprio il fattore dell'internazionalità che il Consorzio Vini Alto Adige vuole ancora una volta sottolineare con il nuovo evento "Alto Adige Wine Summit". "Vogliamo posizionare il vino altoatesino in un contesto più ampio. Si attendono fino a 100 giornalisti e partner provenienti da Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Giappone, Inghilterra e Benelux. Attraverso degustazioni, visite ai vigneti, incontri diretti con i produttori e molto altro, potranno conoscere più da vicino la regione vinicola dell'Alto Adige", spiega Werner Waldboth, direttore marketing del Consorzio. Mentre la giornata di apertura del 21 settembre sarà riservata esclusivamente ad un pubblico specializzato, i due giorni seguenti vedranno due appuntamenti aperti a tutti gli appassionati del vino. Il primo è l'Anteprima, che avrà luogo il 22 settembre a partire dalle ore 15 presso il centro congressi di Fiera Bolzano. In questa occasione, 56 produttori altoatesini presenteranno in esclusiva i loro nuovi vini non ancora disponibili sul mercato. "I visitatori non dovrebbero lasciarsi sfuggire questa occasione rara", afferma Waldboth.

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Apre il più grande laboratorio virtuale sul cervello Unisce 21 centri di ricerca fra Europa e Stati Uniti

Parte oggi il più grande laboratorio virtuale sul cervello, l'International Brain Lab (Ibl): unisce 21 centri di ricerca fra Europa e Stati Uniti ed è stato finanziato con oltre 13 milioni di dollari in cinque anni dall'organizzazione scientifica britannica Wellcome Trust e dall'americana Simons Foundation. L'obiettivo è unire le forze per scoprire i segreti del più complesso degli organi. Tra i coordinatori c'è anche un italiano, Matteo Carandini, che lavora allo University College di Londra. 

Questa imponente collaborazione internazionale svilupperà teorie sui meccanismi di funzionamento del cervello focalizzandosi su un singolo comportamento condiviso da tutti gli animali: la ricerca di cibo. 

L'obiettivo principale è quello di dare una scossa al mondo delle neuroscienze, solitamente frammentato in singoli laboratori che studiano un limitato numero di circuiti cerebrali durante l'esecuzione di semplici comportamenti. Il grande laboratorio virtuale, invece, cercherà di scoprire come funziona il cervello nel suo insieme per generare comportamenti complessi che cambiano in base alle condizioni ambientali. Il modello di riferimento sarà il cervello di topo, che sarà studiato con le tecnologie più avanzate: dai chip che permettono di registrare l'attività elettrica di migliaia di neuroni contemporaneamente, fino all'optogenetica, che consente di telecomandare i neuroni colpendoli con un fascio di luce.
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La quarta edizione della Fassa Sky Expo

La quarta edizione della Fassa Sky Expo, evento legato al volo libero, si aprirà a Campitello di Fassa (Trento) il 29 settembre per chiudersi il 1 ottobre.
Tre giorni nello splendido scenario delle Dolomiti dove gli appassionati di volo in parapendio e deltaplano presso gli stand della fiera, troveranno gli ultimi prodotti dei migliori marchi disponibili sul mercato. Potranno anche testare ali, imbragature e quant’altro in prima persona, decollando dal rifugio Des Alpes sul Col Rodella (2360 metri) che sovrasta la zona dell’esposizione ed al quale di accede per funivia al ritmo di 120 passeggeri per corsa. Anche l’atterraggio è nei pressi della fiera, un punto di forza, insieme all’accessibilità del decollo, che gli organizzatori dell’associazione Icarus Flying Team Val di Fassa hanno saputo sfruttare al meglio.
Il successo incoraggiante delle scorse edizioni fa ben sperare. Allora il numero dei visitatori fu tale da da mettere a seria prova la ricettività della zona ed al collasso il pur grande parcheggio tra fiera e funivia, tanto che si è deciso di potenziarlo. I presupposti ci sono tutti anche per l’edizione 2017. Piloti di deltaplano e parapendio saranno i primi interessati alle novità di un mercato che non conosce sosta nel proporne, sempre più innovative, sempre più tecnologiche. Poi molti curiosi, magari in vista di avvicinarsi al volo libero, un’avventura affascinante che porta i piloti a vagabondare per il cielo senza aiuto di motori.
La tre giorni a Campitello propone un ricco programma anche con momenti di relax, feste ed eventi che renderanno l’appuntamento un’esperienza indimenticabile per praticanti e no. Tra le novità di quest’anno i primi potranno partecipare sabato 30 settembre alla gara di hike and fly, cioè di volo ed escursionismo, alla quale gli organizzatori hanno appioppato il nome di “Cor e Sgòla” che in lingua locale rende perfettamente l’idea. Lo start avverrà alle ore 10 dalla zona dell’atterraggio chiamata Streda de Pent de Sera, a Campitello.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero

Incontro-dibattito: Seminare una nuova sensibilità. Come fare rete tra attivismo e giornalismo indipendente

Venerdì 29 settembre ore 18:30 Università Popolare di Roma Palazzo Englefield, via Quattro Novembre, 157


In un momento oscuro come questo, diventa sempre più urgente “fare rete” e trovare forme di appoggio reciproco tra chi si occupa d’informazione e chi si muove in prima linea nella realtà sociale. L’esperienza di un giornalismo nonviolento e indipendente e quella concreta dell’attivismo sociale rappresentano un’opportunità per la costruzione di una nuova sensibilità. L’incontro sarà l’occasione per presentare i libro “Diritti all’informAZIONE” dell’agenzia stampa internazionale Pressenza.

Dopo il saluto del Presidente dell’Upter Francesco Florenzano introdurrà gli interventi e modererà l’incontro Cristiano Chiesa-Bini Mondo Senza Guerre e Senza Violenza.

Intervengono: Dario Lo Scalzo, della redazione italiana di Pressenza; Marica Di Pierri, giornalista, attivista e portavoce dell’Associazione a Sud; Virgilio Violo, giornalista di Free Lance International Press; Stefania Catallo, fondatrice e responsabile del Centro Antiviolenza Marie Anne Erize; Marco Inglessis, presidente e tra i fondatori di Energia per i diritti umani

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone 




Ecco 10 alberghi bellissimi, dove l’arte è di casa

Sono sempre più numerose le strutture alberghiere che ospitano gallerie d’arte e collezioni di artisti emergenti. Nel mondo dell’ospitalità sono nati alberghi per chi ama l’arte moderna e contemporanea dove le hall ospitano tele, sculture e installazioni e le stanze vengono arredate con oggetti d’arte; in alcuni hotel è persino possibile acquistarli. Ecco i migliori indirizzi dove farsi sedurre dalla creatività.
Gallery Hotel Art 
Si trova in Vicolo dell’Oro, a due passi da Ponte Vecchio a Firenze, e fa parte della gruppo Lungarno Collection della famiglia Ferragamo. Il raffinato albergo di design ospita mostre d’arte contemporanea e di fotografia, eventi e installazioni che trasformano ogni anno la facciata in un’opera d’arte “vivente”, dedicata a temi sempre diversi. In queste settimane si può ammirare l’installazione Freedom, dedicata al mito pop della Vespa che si fonde con la mostra temporanea dedicata al grande Andy Warhol con 16 opere iconiche, Andy Warhol Forever. Informazioni:www.lungarnocollection.com

Hotel Victoria
Sono cinquecento le opere esposte in tutti i piani dell’Hotel Victoria, a Roma, accanto alle mura aureliane del terzo secolo; la collezione si intitola Città eterna ed è un omaggio paesaggistico di diversi pittori europei, dal ’600 all’800, alla città che la ospita. Le vedute romantiche del paesaggio urbano e l’atmosfera unica della “città eterna” aleggiano ovunque: nei saloni, nei ristoranti, nei corridoi, sulle scale e in tutte le stanze. Le opere dei paesaggisti francesi, tedeschi, fiamminghi e italiani furono raccolte dal collezionista Rolf Wirth, nipote del fondatore dell’hotel. Informazioni:www.hotelvictoriaroma.com

Alexander Museum Palace Hotel
Sul lungomare di Pesaro l’hotel di design è nato come galleria d’arte dove ogni dettaglio, dall’ingresso all’arredamento, dai corridoi alla piscina, è il risultato dello sforzo creativo di 75 artisti diversi: da Giò Pomodoro a Mimmo Paladino, da Sandro Chia a Gino Marotta. All’entrata si è accolti da una stele alta 16 metri e ognuna delle 65 stanze, disposte su 9 piani, è personalizzata con le opere di artisti noti ed emergenti. L’albergo è considerato un laboratorio di sperimentazione artistica – dalla pittura alle installazioni luminose, dalla scultura alla video arte e alla fotografia – ed è stato dichiarato “opera non trasportabile” alla Biennale di Venezia del 2011. Informazioni: www.alexandermuseum.it

Suite d’Autore Art Design Hotel
Nella centralissima piazza della cattedrale di Piazza Armerina, in provincia di Enna, l’hotel è concepito per ospitare opere d’arte, installazioni, accostamenti di colore, oggetti di design innovativo, dipinti e sculture di artisti emergenti. L’albergo non è solo una vetrina d’arte contemporanea ma offre la possibilità di scoprire l’evoluzione del design e dei trend artistici attuali attraverso le sculture, le fotografie, i dipinti e gli oggetti d’arte esposti. Le suite, dove si possono ammirare le opere pittoriche di Beppe Madaudo o gli oggetti seriali di Philippe Starck, sono eterogenee e presentano ognuna uno stile diverso: avanguardismo, astrattismo, pop art, design geometrico e tradizionale. Informazioni: www.suitedautore.it

Byblos Art hotel Villa Amistà 
Circondato dai vigneti della Valpolicella e immerso in un grande parco poco fuori Verona, il lussuoso boutique hotel è il frutto della passione dei proprietari per l’arte. Sorge in una villa veneta del XVI secolo ed è stato trasformato in un albergo-galleria con esposizioni permanenti d’arte contemporanea. Ospita, infatti, le opere dei maggiori protagonisti, da Murakami a Marina Abramovic, da Mimmo Rotella a Mat Collishaw, da Damien Hirst a Piero Manzoni e a Luigi Ontani, da Vanessa Beercroft a Sandro Chia. Informazioni: www.byblosarthotel.com

The First Luxury Art Hotel
Vanta più di 150 opere d’arte contemporanea nel cuore di Roma: le suite sono piccole gallerie private, mentre gli spazi comuni ospitano opere di giovani artisti italiani e di grandi maestri del XX secolo. L’albergo sorge in un palazzo dallo stile ottocentesco, ricco di glamour ed eleganti elementi di design. Ovunque spuntano dipinti, sculture e installazioni ma per un vero tuffo nell’arte c’è la galleria Mucciaccia, dove si scoprono nuove e interessanti proposte artistiche contemporanee; qui si organizzano anche mostre di artisti come Giorgio De Chirico, Robert Rauschenberg e Jacques Villeglé. Informazioni: www.thefirsthotel.com

Hotel Altstadt 
Nel cuore di Vienna il raffinato boutique hotel ospita numerose opere d’arte contemporanea, esposte nelle camere e lungo i corridoi. Sorge in una dimora nobile viennese e ogni stanza è arredata con un proprio stile. Tra gli artisti più significativi ci sono: Niki de Saint Phalle, Annie Leibovitz, Andy Warhol, Franz Ringel e Gottfried Helnwein. Informazioni: www.altstadt.at

The Thief
L’hotel di design, con vista mozzafiato sulla città di Oslo, ospita numerose creazioni d’arte contemporanea, installazioni, tele e sculture; tra le più prestigiose ci sono le opere di Andy Warhol, Richard Prince e Antony Gormley. L’hotel è concepito come una galleria permanente, curata da Sune Nordgren, l’ex direttore del Norway’s National Museum of Art. L’albergo, arredato con creazioni di designers internazionali, organizza eventi e mostre di grande richiamo. Informazioni: https://thethief.com

21C Museum Hotel
A Louisville, nel Kentucky, si soggiorna in un boutique hotel che ospita temporanee mostre d’arte contemporanea, soprattutto esposizioni di fotografie e installazioni di artisti emergenti e già affermati. Tra le mostre attuali più interessanti ci sono Pop Stars! Popular Culture and Contemporary Art e Fallen Fruit: the practices of everday life, con le opere di David Burns and Austin Young, entrambe in programmazione fino a marzo 2018. L’albergo di Louisville fa parte di una catena di 8 strutture, tutte con le stesse caratteristiche; presto verrà inaugurato anche un hotel a Miami. Informazioni:www.21cmuseumhotels.com

The Ritz Carlton Millenia
Sono 4.200 le opere esposte nel lussuoso albergo di design di Singapore. Oltre a una vista mozzafiato su Marina Bay, l’hotel è una vera galleria d’arte che sfoggia i lavori di artisti contemporanei da Andy Warhol a Frank Stella, da Dale Chihuly a David Hockney e a Henry Moore. La struttura ha previsto persino visite guidate alla scoperta delle opere d’arte. Informazioni: www.ritzcarlton.com

The Art a hotel
A Denver, in Colorado, c’è un albergo molto particolare, dove tutti gli ambienti sono stati trasformati in gallerie d’arte grazie all’attento lavoro di Dianne Vanderlip, una delle donne più influenti nel mondo artistico. Il lussuoso hotel di design, che sorge nel distretto dei musei, ospita nelle sue 165 camere e nelle sale una ricca collezione internazionale di opere d’arte moderna e contemporanea, molte delle quali commissionate proprio per l’albergo. Informazioni: www.thearthotel.com

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Sette viaggi in cerca d’autore, ma per ragazzi

Londra e le Highland scozzesi fanno da sfondo alla fortunata saga del maghetto Harry Potter; la penisola islandese di Snaefellness è il luogo dove Jules Verne ambientò tanti suoi romanzi, primo tra tutti Viaggio al centro della terra. L’isola svedese di Gotland è la terra di Pippi Calzelunghe mentre tra Nottingham e la foresta di Sherwood, in Inghilterra, si svolsero le avventurose ruberie di Robin Hood. Ecco un viaggio nei luoghi che diedero vita agli eroi e alle avventure di tanti romanzi della letteratura per ragazzi e che hanno divertito ed emozionato generazioni di lettori.
Harry Potter
Per ripercorrere le più strabilianti avventure di Harry Potter, il maghetto creato dalla penna di Joanne Kathleen Rowling, sono nati itinerari, tour e parchi tematici, siti e guide turistiche. E’ impossibile non farsi coinvolgere dalla scoperta di quei luoghi che sono diventati di culto per milioni di lettori: la scuola di magia di Hogwarts, il binario 9 ¾, le case e le strade della Londra più cupa sono tutte destinazioni che qualsiasi “babbano” oggi può visitare. Tutti gli episodi del romanzo sono ambientati a Londra con la centralissima Trafalgar Square, Piccadilly Circius, il ponte di Blackfriars, il Millennium Bridge, lo zoo, Leadenhall Market, il mercato coperto in stile vittoriano, e Borough Market; persino il vero binario 9 ¾, con il carrello mezzo dentro e mezzo fuori dal muro, si trova alla stazione di King’s Cross. La scuola di Hogwarts è in realtà il castello di Alnwick, a Oxford, il più grande maniero abitato dopo quello di Windsor, mentre le verdi colline che circondano il lago di Hogwarts si trovano in realtà sulle rive di Loch Shiel, nella zona di Lochaber, nelle Highlands scozzesi. La banca magica, che nella saga custodisce la pietra filosofale, è la sede dell’Australian High Commission di Londra, dalla maestosa facciata esterna. Il 12 di Grimmauld Place è l’indirizzo della casa spettrale e polverosa dell’ordine della Fenice: la si ritrova tra le casette a schiera di Claremont Square, nel quartiere Islington, a nord di Londra. I tour organizzati per seguire i luoghi di Harry Potter sono facilmente rintracciabili sul web, anche sul sito ufficiale della Gran Bretagna: britishtours.com
Gli itinerari non possono che terminare a 20 minuti da Londra, negli studi della Warner Bros di Leavesden, sobborgo vicino a Watford: qui è stato creato un parco interamente dedicato a Harry Potter, nato sulla scia di quello americano in Florida del 2010. Il parco The Making of Harry Potter ospita tutti i set originali usati negli otto film della saga del maghetto e una riproduzione del celebre castello di Hogwarts, dove Potter e gli amici studiavano le arti magiche. La visita al parco dura circa tre ore e permette di rivedere i luoghi magici del mondo di Potter: lo studio di Albus Silente con i ritratti animati degli ex presidi della scuola, il dormitorio dei Grifondoro con i letti di Harry, Hermione e Ron, la capanna di Hagrid, l’autobus a due piani “per tutte le destinazioni”, la casa degli zii di Harry Potter al 4 di Privet Drive e la mitica Diagon Alley, la strada dove i maghi acquistano pozioni e bacchette. Il tour permette anche di scoprire i segreti delle magie di Potter: alcuni video, infatti, spiegano come è stato rimosso il naso di Voldemort, come sono state girate le partite di Quidditch e come il mago si rendesse invisibile grazie a speciali telecamere. Tra gli effetti speciali del Parco è previsto un volo con la scopa sopra Londra. Info: www.wbstudiotour.co.uk

Viaggio al centro della terra
Fu la spettacolare penisola di Snaefellsnes, a nordovest dell’Islanda, a ispirare Jules Verne che vi ambientò il suo celebre romanzo Viaggio al centro della terra. Lo scrittore rimase particolarmentecolpito dalle selvagge spiagge nere, dai campi ricoperti di lava e dal maestoso vulcano e ghiacciaio Snaefellsjokull, dove il protagonista del romanzo trova il passaggio che conduce al centro del mondo. Con una guida locale è possibile arrivare fino al cratere, oggi completamente ricoperto di neve e ghiaccio, e visitare il parco nazionale che lo ospita, dove si ammirano paesaggi davvero emozionanti e villaggi di pescatori pittoreschi e colorati. Altrettanto affascinante è la zona costiera, da Borgarnes a Hellnar, con le spiagge laviche fino a Stykkisolmur. Info: www.snaefellsjokull.com

Pippi Calzelunghe
E’ sull’isola di Gotland, la più grande a sudest della Svezia, che si svolgono le bizzarre e divertenti avventure di Pippi Calzelunghe, l’eroina di Astrid Lindgren. L’eccentrica ragazzina dai capelli rossi abita con un cavallo bianco e una scimmietta in una vecchia casa con un giardino a Villa Villacolle, dove affronta mille peripezie assieme agli amichetti Tommy e Annika. Sullo sfondo ci sono la natura e i villaggi tipici dell’isola svedese con i suoi castelli, le spiagge e le case color pastello. Gotland è anche la terra natia di Astrid Lindgren, l’autrice del fortunato romanzo, e del primo parco tematico dedicato a Pippi (astridlindgrensvarld.se/en), che si trova a Kneippbyn. Qui attrici travestite da Pippi Calzelunghe cantano e ballano nei luoghi che appaiono nel romanzo mentre, non lontano, si visita la vecchia fattoria della scrittrice, oggi trasformata in un centro culturale e in un museo. Lo spirito della pestifera ragazzina rivive nei luoghi dell’isola, selvaggia e autentica, che invita a vivere una vacanza in totale libertà alla ricerca dei tanti borghi medievali protetti dall’Unesco, delle spiagge e delle dune bianche, dei boschi popolati di alci e di città accoglienti come Visby, effervescente meta creativa, e dei luoghi magici come Gnisvard, sito con gigantesche pietre runiche d’epoca vichinga.

Robin Hood
L’eroe di Alexandre Dumas, Robin Hood, è un fuorilegge gentiluomo, un uomo romantico che ruba ai ricchi per dare ai poveri; il suo quartiere generale è la foresta di Sherwood, nella contea inglese di Nottinghamshire, dove sfugge alle guardie reali e, con una banda di fedeli, si batte contro le ingiustizie. Oggi la foresta reale di caccia di Robin Hood è una riserva protetta di 423 chilometri quadrati lungo la strada che va da Londra a York, ed è visitata da centinaia di migliaia di turisti alla ricerca dei luoghi di Robin e della sua banda. E’ molto frequentata soprattutto d’estate quando si svolge l’annuale Robin Hood Festival (31 luglio - 6 agosto), una settimana di eventi che ricostruiscono l’ambiente medievale con i personaggi principali della leggenda di Robin, tra cui lady Marian e Riccardo Cuor di Leone. Il festival ospita giostre, esibizioni di attori e mangiatori di fuoco, concerti, balli e duelli; l’attrazione principale è Major Oak, una vecchia ed enorme quercia che pare fosse il covo di Robin Hood. Anche la città fortificata di Nottingham, a 4 chilometri da Sherwood, è meta di visitatori che amano farsi fotografare davanti alla statua di Robin Hood con arco e frecce. Alcuni studiosi, però, ambientano la leggenda nella foresta di Barnsdale, nella contea dello Yorkshire, 80 chilometri più a nord. Tra i boschi, peraltro, sono stati rinvenuti un antico sepolcro, che potrebbe ospitare le spoglie dell’eroe inglese, e il pozzo e il ruscello di Robin Hood. Info: www.nottinghamshire.gov.uk

Il libro della giungla
Le avventure di Mowgli, il bambino allevato da un branco di lupi nella giungla in compagnia dell’orso Baloo e della tigre Bagheera, hanno emozionato e affascinato generazioni di giovani lettori sin dall’uscita del romanzo di Rudyard Kipling nel 1894. La giungla, protagonista assoluta, è una delle riserve naturali della provincia centrale dell’India; la regione è Madhya Pradesh e i parchi che ispirarono profondamente l’autore sono Pench e Kanha. La Pench Tiger Reserve è una riserva nata per la reintroduzione della tigre, mentre il Kanha National Park fu costituito nel 1955 per salvare dall’estinzione il raro cervo di Duvacel e per proteggere molti altri animali, tra cui tigri, leopardi, orsi, scimmie e alcuni esemplari del lupo indiano. Per preservare questo patrimonio faunistico e promuovere un turismo sostenibile, Taj Safaris e la Born Free Foundation organizzano viaggi alla scoperta delle location che hanno ispirato lo scrittore e vivere le avventure di Mowgli (Mowgli’s Trails xperience); il pacchetto offre l’opportunità di soggiornare nei lussuosi lodge Taj Safaris Baghvan e Banjaar Tola. Info: www.tajsafaris.com

Mary Poppins
E’ Londra la città dove si svolgono le vicende di Mary Poppins, la tata che generazioni di bimbi hanno sognato di conoscere, creata dalla penna di Pamela Lyndon Travers. L’abitazione della famiglia Banks, che cerca disperatamente una bambinaia per i propri vivaci bambini, la banca dove lavora il capofamiglia, le strade e i parchi richiamano tutti una riconoscibile capitale britannica. 17 Cherry Tree Lane è l’indirizzo dell’abitazione dei Banks, un nome inventato dall’autrice che probabilmente pensava alle belle case del quartiere vicino a Regent’s Park, a nord della capitale e dove Bert, l’altro protagonista della storia, si diletta a dipingere. Sempre a nord, a Hampsted village, c’è la casa dell’ammiraglio Boom, stravagante personaggio che segna l’ora con colpi di cannone. L’edificio non è riconoscibile ma sicuramente il quartiere merita una passeggiata per i bellissimi palazzi e gli angoli verdi che regala. Molti, poi, sono i luoghi simbolo di Londra: il Big Ben, St Paul’s Cathedral e i Kensington Roof Gardens, dove è ambientata la celebre scena degli spazzacamini. Infine c’è la banca d’Inghilterra, antico istituto dove lavora il capofamiglia: sorge in Threadneedle street, in pieno centro cittadino.

I tre moschettieri
Le vicende dei tre moschettieri - Porthos, Athos e Aramis - e del guascone D’Artagnan, protagonisti del romanzo di Alexander Dumas, si svolgono in Guascogna, antico territorio del sud-ovest della Francia. La zona delle loro avventure e dei loro duelli è geograficamente un triangolo, le cui estremità sono le tre città di Auch, la capitale storica, Tarbes e Pau; a sud è protetto dai Pirenei, a ovest è lambito dall’Atlantico e a nord è ingentilito dai vigneti bordolesi. E’ un alternarsi di filari e fattorie, torri medievali e castelli in rovina, vallate immense e piccoli villaggi con statue e ricordi di D’Artagnan e vicoli dove perdersi. La città natale di D’Artagnan era Lupiac, piccolo borgo del Midi-Pirenei: qui visse nella dimora di Castelmore, che oggi è un vecchio castello decaduto tra colline silenziose e ondulate. Va inoltre segnalato il nuovo percorso equestre sulle tracce di D’Artagnan, che ripercorre a cavallo i luoghi del famoso moschettiere. Si tratta di un itinerario culturale europeo di 4mila chilometri, da Lupiac a Maastricht, città dove il cavaliere morì nel 1673. Per scoprire la route D’Artagnan cliccare sul sito: www.route-dartagnan.eu. In Aquitania, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, invece, ci sono Laruns, il borgo natio di Aramis, e lo Château d’Espalungue, oggi trasformato in albergo, luogo dove, secondo la leggenda, morì il moschettiere. La vallata che circonda il villaggio è ricoperta di campi che arrivano fino alla montagna, vicino al confine con i Paesi Baschi. Il paese di Athos, che porta il nome del celebre moschettiere, è un borgo tranquillo e semi-abbandonato; persino della casa dell’eroe non restano che un muro e un cartello che ne dà testimonianza. Infine, sempre nei Pirenei Atlantici, c’è Lanne, nel cui castello dimorò Porthos: nel suo villaggio si respira ancora il passato di locande e botteghe artigiane.
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Lars Mytting, i luoghi di Sedici Alberi

FAVANG (NORVEGIA) Crea una geografia immaginaria partendo da posti reali, nello stile di William Faulkner, lo scrittore norvegese Lars Mytting che da giovane ha molto amato l'autore Premio Nobel de 'L'urlo e il furore' e di 'Luce d'agosto'. Caso editoriale del 2016 con 'Norwegian Wood', il manuale pratico e spirituale su come accatastare e scaldarsi con la legna, pubblicato in Italia da Utet, che ha venduto oltre 600 mila copie ed è stato tradotto in 16 Paesi, Mytting ci fa conoscere anche la sua anima di narratore con il romanzo epico 'Sedici alberi', che arriva nelle nostre librerie il 29 agosto per Dea Planeta, nella traduzione di Alessandro Storti. L'artigianalità del lavoro del legno è ancora l'elemento più importante della storia che si ispira a ricordi personali legati all'infanzia dell'autore, originario della cittadina di Favang, in Norvegia, dove è nato il 1 marzo del 1968. E proprio partendo da questi luoghi, dalle suggestioni delle foreste di betulle, i boschi, i laghi e i villaggi dove è andato in bicicletta, ha ascoltato le storie di folletti e streghe, lo scrittore ha immaginato la chiesa, la fattoria, le acque in cui pesca il protagonista di 'Sedici alberi' con cui Mytting sarà, il 7 settembre, al Festivaletteratura di Mantova.
Luoghi che mostra all'ANSA in un viaggio fra Ringebu e Favang, a due ore di treno da Oslo, organizzato con il sostegno dell'Istituto del Turismo norvegese. Edvard, il protagonista del romanzo, è scampato da bambino al misterioso incidente in cui hanno perso la vita i suoi genitori e per un po' di tempo non si hanno più avuto notizie di lui. Cresce con il nonno, Einar, un collaborazionista nazista, ai margini della società. E quando il nonno muore decide di andare in Francia per scoprire la verità sul suo passato. Dai boschi della Norvegia, ai campi di battaglia della seconda guerra mondiale, dalle isole Shetland ai lager nazisti, cerca di scoprire la verità su mezzo secolo di contrastate vicende familiari. "Mio nonno era artigiano del legno e usava le betulle, l'oggetto di artigianato della zona. E' morto quando avevo tre anni e ho immaginato che tipo di persona poteva essere toccando i mobili fatti da lui. Non volevo fare un'autobiografia, ma le impressioni iniziali partono da qui" dice Mytting che è cacciatore. Toccando le betulle spiega che "più linee segnano il tronco più l'albero ha avuto una vita difficile ed è più interessante e bello. Le più antiche hanno più venature" racconta Mytting mentre guida e dalla radio arriva la notizia che un branco di caribù sta attraversando la strada e a poca distanza da noi la strada è bloccata.
"I norvegesi non amano parlare del significato delle sculture di legno che fanno perché per loro il legno è una cosa personale" dice lo scrittore che ha raccontato come i norvegesi riescano a sopravvivere in una terra ostile e indica tra i suoi autori preferiti anche Hemingway, Peter Hoeg, Knut Hamsun e Bob Dylan e il suo Mr Tambourine Man citato in 'Sedici alberi'. E anche il Premio Strega 2017 Paolo Cognetti di cui ha appena finito di leggere 'Le otto montagne", al quale lo accomuna il rinnovato interesse per la montagna e la vita nel silenzio e nella natura che sta diventando una moda. "Mi è piaciuto il suo libro e vorrei rivederlo" dice Mytting che ha già incontrato lo scrittore in Italia. Edvard cresce nella parte buia della valle di Gudbrandsalen ma Mytting ci mostra anche la parte luminosa e la linea di demarcazione è netta. "A dieci anni - racconta - io giravo in queste zone in bicicletta da solo, oggi non lo lascerei mai fare a mia figlia, il lago è profondo. Quando pedalavo ero terrorizzato da quello che si nascondeva nei boschi. Per tenere unita la comunità e proteggere i bambini dai pericoli raccontavano leggende sul mostro del lago e una strega alta due metri e mezzo. Quando passavo dal lato oscuro a quello luminoso avevo proprio la sensazione di un cambiamento nell'aria, negli odori per poi capire che il posto dove trovi pace è in te stesso" racconta. Poi saliamo sulla montagna, verso una fattoria abbandonata, quella "dove venivo da ragazzo e dove nell' immaginazione del romanzo vivevo completamente isolato". Tra le cose più interessanti di 'Sedici alberi' il vecchio pastore della chiesa in legno di Ringebu del 1.170, colorata e molto sobria all'esterno, con un cimitero tutt'intorno, e all'interno più barocca con colonne dipinte. "Forse questa è la scena più cinematografica del libro. Immagino i carri armati, la terra che vibra, il Cristo che crolla. Il pastore chiama allora Einar perché ripari i danni nella notte" racconta. La chiesa di Ringebu, ora protestante, rimaneggiata intorno al 1630, si trova lungo la Pilegrimsleden, la strada dei pellegrini che un tempo conduceva da Oslo a Trondheim e nella valle si sente la spiritualità secolare di questo luogo. "I miei personaggi sono bravi ad affrontare le difficoltà della vita ma non le pressioni della società. La social democrazia è una buona cosa per la Norvegia perché offre una rete sociale a tutti ma frustra l'individualismo norvegese" dice Mytting che è autore di altri tre romanzi, il primo del 2006 ha avuto molto successo ed è stato tradotto in 7 lingue e ha nella copertina dell'edizione norvegese una macchina come quella in cui ha perso la vita Camus. "E' un fantasy con un meccanico che lavora in uno sfasciacarrozze e sviluppa una magia che lo rende capace di riparare qualunque automobile" e ora sta lavorando ad un nuovo libro che mette "insieme molte piccole storie" dice prima di salutarci alla stazione di Ringebu. 
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Al Lingotto di Torino torna Artissima La fiera di arte contemporanea


TORINO - Passato e futuro convivono nella 24/a edizione di Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea che il Lingotto di Torino ospiterà dal 3 al 5 novembre. In totale saranno 206 le gallerie, provenienti da 31 Paesi, che presenteranno 700 artisti con oltre 2mila opere in mostra divise nelle sette sezioni dell'esposizione. Il passato sarà rievocato in particolare con una sorta di celebrazione del 50/o anniversario della nascita dell'Arte Povera. Verranno ricordati il "Deposito d'Arte Presente" del '67 di Gian Enzo Sperone e il Piper Club, storica discoteca della Torino degli anni Sessanta. Per il futuro invece Artissima punta sulle sezioni New Entries e "Present Future".
    Il catalogo per la prima volta abbandona la carta per il digitale, una piattaforma permetterà ai visitatori di creare un tour virtuale, vedere in anteprima le gallerie e conoscere gli artisti che partecipano alla fiera. Tra le novità della 24/a edizione la sezione Disegni, con 26 artisti.
    "Vediamo un grande interesse verso l'arte contemporanea, misto a curiosità e perplessità - ha detto la nuova curatrice Ilaria Bonacossa a margine della presentazione della fiera, all'Unicredit Tower di Milano - Ci rendiamo conto che le fiere sono un buon punto di inizio perché l'idea che chiunque possa comprare il capolavoro del futuro è molto democratica nella fruizione della mostra. La scorsa edizione ha visto numeri importanti, 50 mila visitatori in quattro giorni, speriamo di mantenere i numeri ma speriamo anche che la fruizione della mostra rimanga piacevole e non un supermercato". (ANSA)

Il Palio di Asti compie 50 anni

ASTI - Il Palio di Asti celebra la sua 50/a edizione domenica 17 settembre. È trascorso mezzo secolo dalla ripresa della rievocazione che risale al 1275 e che riporta Asti al suo passato medioevale. Al canapo di piazza Alfieri 21 cavalli e fantini di altrettanti borghi, rioni e Comuni che si contendono il drappo, il palio dipinto quest'anno dal maestro torinese Giorgio Ramella.
    "I 50 anni sono l'età dei ricordi, di chi ha vinto e di chi ha perso", osserva l'assessore alla Cultura del Comune di Asti, Gianfranco Imerito, presentando la manifestazione. "Per celebrare la ricorrenza - prosegue - il corteo storico che anticipa la corsa sarà aperto da 50 dame in costume, a rappresentare simbolicamente i 50 palii svolti".
    Tra le altre novità, una app scaricabile su tablet e smartphone per conoscere la corsa. "Quest'anno - ha aggiunto il presidente del collegio dei rettori, Pierpaolo Verri - la commissione veterinaria ha adottato un nuovo protocollo per garantire maggiore sicurezza ai cavalli in pista". (ANSA).