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Turismo: Al via portale dei cammini d'Italia

(ANSA) - ROMA, 04 NOV - Ci sono quelli dedicati ai santi e quelli sulle orme dei briganti attraverso l'Aspromonte. Il cammino di Dante e il sentiero della Pace sui luoghi della Grande Guerra. E ancora la via Appia, la Francigena, la via degli Dei, San Vicinio, la via degli Abati e il Sentiero Durer. In tutto 6.600 chilometri da percorrere a piedi (ma anche in bici o a cavallo), per la prima volta raccolti sul portale www.camminiditalia.it, prima mappatura ufficiale dei percorsi ''slow'' del paese, nata sull'esperienza dell'anno Nazionale dei Cammini 2016. ''Sempre più persone - spiega il Ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, presentando oggi il progetto - partono in viaggio cercando qualcosa in più di una semplice vacanza. L'Atlante dei Cammini è pensato per coloro che desiderano vivere un'autentica esperienza nel nostro Paese, immergendosi a passo lento in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che costituisce il carattere originale e l'essenza dell'Italia''. Sul portale, on line già da oggi in italiano e inglese e integrabile nel futuro, 41 percorsi e itinerari che rispondo a criteri standard (dalla messa in sicurezza ai sevizi), con 137 snodi, gallerie multimediali, schede concordate con le Regioni e link alle pagine ufficiali di ogni cammino (ANSA).

Tele e muffe, Genius Loci secondo TTozoi


L'essenza di un luogo, la sua memoria, impressa nella tela come un'impronta, unica e irripetibile, senza pennelli, ma con la muffa che prolifica in immagini e visioni: è 'Genius Loci', il progetto istituzionale elaborato da Stefano Forgione e Pino Rossi, dal 2010 insieme nel duo artistico Ttozoi, che coinvolgerà tre dei siti Unesco più visitati d'Italia, la Reggia di Caserta, l'area archeologica di Pompei e il Colosseo. Qui, verranno approntate delle teche, dove sulle tele imbevute di acqua e cosparse di farina, nasceranno dopo 40 giorni escrescenze di vita peculiare di quel preciso microclima, su cui poi gli artisti interverranno con pigmenti naturali stesi col pennello e resine, per fissare queste creazioni della natura.
    Il progetto "si ricollega - ha spiegato il curatore Gianluca Marziani - alla grande tradizione dell'Informale e dell'Arte Povera, che indaga l'idea di un'opera in azione, viva, dinamica, capace di introiettare al suo interno persino il carattere biologico".(ANSA).

Mibact, #follianellarte è tema novembre Caccia al tesoro per immortalare genio e follia tra le opere


(ANSA) - ROMA, 1 NOV - Dalle statue di due folli e sanguinari imperatori romani, Caligola al Mann di Napoli, Commodo al Museo Nazionale Romano allo Strangolatore folle del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso. Dall'autoritratto del genio folle di Ligabue agli Uffizi di Firenze al il ritratto di Erasmo da Rotterdam, autore dell'Elogio della Follia, conservato a Palazzo Corsini. Parte #follianellarte, la campagna social che celebra genio, arte e follia nelle collezioni degli oltre 420 musei statali, per tutto il mese di novembre. L'invito, come sempre, è quello di coinvolgere i visitatori degli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani in un collettivo reportage fotografico delle collezioni artistiche a caccia di opere che abbiano come tema dominante il genio, l'arte e la follia, per condividerle sui social con l'hashtag #follianellarte e #novembrealmuseo.
    Tra le opere scelte dal Mibact per questo mese anime dannate per sempre o più semplicemente in preda alla follia amorosa come l'Orlando Innamorato al Palazzo Ducale di Sassuolo, la pazzia suicida di Ofelia dipinta da Gioacchino Toma alla Galleria Nazionale della Puglia o quella scolpita da Arturo Martini a Brera. E poi la statua che immortala il mito di Crono che divora i suoi figli, alla Galleria Spada, e ancora la follia fratricida in Caino e Abele di Tintoretto, la Pazza di Giacomo Balla alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma e La Folle del trittico Le tre sorelle Amedeo Bocchi del Complesso de La Pilotta a Parma.

Vie dei Tesori a Palermo 300mila turisti

PALERMO - Sono stati più di 300mila i visitatori che hanno fatto tappa a Palermo per il festival delle Vie dei tesori, con una ricaduta di oltre tre milioni di euro di ricchezza per il capoluogo. Un'industria culturale che diventerà un progetto permanente tutto l'anno grazie a partenariati pubblici e privati. È il bilancio dell'11/ma edizione del festival presentato oggi alla conferenza stampa conclusiva alla chiesa del Santissimo Salvatore di Palermo, alla presenza, tra gli altri, del sindaco, Leoluca Orlando, dell'assessore alla Cultura, Andrea Cusumano, del presidente della fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini, del direttore ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte. "Gli ingressi quest'anno sono stati 50mila in più, e in occasione della notte bianca Unesco sono state 17mila le visite ai 9 monumenti del percorso arabo normanno - ha detto Laura Anello, presidente dell'associazione Vie dei tesori onlus - una delegazione nazionale in visita a Palermo ha studiato il festival per proporlo nelle proprie città, e il 10 e 11 novembre a Roma una convention di operatori turistici mondiali ospiterà l'esperienza del festival. Questo dice quanto un cittadino può fare per la propria comunità". In occasione di Palermo capitale italiana della cultura 2018, le Vie dei tesori si articolerà in un'industria culturale che durerà tutto l'anno, con ottobre grande vetrina annuale, ospitando una serie di progetti tra viaggi a tema, tour urbani e educazione al patrimonio nelle scuole, grazie ad alcuni partenariati come, ad esempio, i Viaggi dell'Elefante. Un protocollo di intesa è stato sottoscritto con Manifesta12, mentre il sito del Festival ha registrato 300mila utenti unici e 4 milioni di pagine visitate, con punte inaspettate da Cina (quasi 27mila visite), Stati Uniti (oltre 811mila), Corea del Sud (2106). Un bilancio che ha convinto gli organizzatori a trasformare il sito in un portale stabile di promozione turistica del patrimonio palermitano dove trovare informazioni utili tutto l'anno. (ANSA).

Ponti d'autunno, 2,3 milioni di presenze tra terme e mercatini


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Le delizie della tavola ma anche i mercatini natalizi e il relax. Dalla Barbera alle castagne, dalle terme all'olio novello: è il turismo esperienziale che lega l'Italian Way of Life e le bellezze culturali e paesaggistiche a far volare il turismo autunnale. Emerge dalle previsioni di Cna Turismo per i ponti di Ognissanti e dell'Immacolata registrano l'ennesimo segno positivo per l'industria turistica italiana: +1,7% rispetto al 2016. Quasi 2,3 milioni di presenze contro 2,1 del 2016. Un dato sensibilmente amplificato quando si passa dalle presenze al movimento economico, che balza da 589 a 650 milioni, marcando un'impennata del 10,3%.
Nel turismo del vino, secondo Cna Turismo, lo scettro va al Piemonte, che si aggiudica il primato con il 15,6% del totale, segnando una crescita del 2,2% rispetto al 2016. Ad accompagnare sul podio la terra del Barolo e del Barbaresco, del Moscato e della Barbera, la Toscana e il Veneto, rispettivamente con il 14,7% e il 14,1% della vacanza enoica nei ponti autunnali. Al quarto posto la Lombardia (9,5%), seguita da Emilia Romagna (9,1%), Puglia (8,4%), Sicilia (6,6%) e Abruzzo (4,7%).
Un boom registra invece il turismo dell'olio (e in genere dei sapori e del gusto) probabilmente anche grazie alla trainante "Camminata tra gli olivi" fissata per domenica 29 ottobre in 110 città di 18 regioni italiane. A guidare la classifica è la Liguria con il 15,3% del totale (+2,8% sul 2016). Sul podio anche Toscana (14,8%, in dodici mesi +2,7%) e Puglia (14,2%, in un anno +1,5%).
La tendenza emergente è comunque una fuga dallo stress quotidiano e una cura della salute che moltiplicano l'attenzione verso le località che garantiscono servizi al benessere e al relax a partire dall'offerta termalistica. Su questo fronte primeggia in classifica la Campania (14,4), seguita da Toscana (13,9%), Lazio e Veneto (13,8%), Lombardia (11,8%), Emilia Romagna (10,5%) e Sicilia (7,9%).
L'avvicinarsi delle festività natalizie favorisce l'afflusso di vacanzieri verso le regioni che propongono i mercatini tipici. Il primato del Trentino Alto Adige (18,5%) è scontato, va molto bene anche la Campania con il suo artigianato presepiale (16,4%). Al terzo posto la Val d'Aosta (per la quale valgono le considerazioni del Trentino Alto Adige) con l'8%, seguita da Piemonte (7,3%) e Lombardia (7%).
Quanto alle modalità del viaggio Cna segnala tre tendenze: in primis sale il numero diescursionisti ovvero di coloro che non possono (o non vogliono) pernottare fuori casa e optano per una gita quotidiana. Dovrebbero salire in 12 mesi a 1,288 milioni, quasi 23 mila in più del 2016. In secondo luogo al turismo in libertà che prevaleva l'anno scorso con il 43,4% (calato del 5,2% al 38,2%) si è sostituita quest'anno lascelta online (45%) cresciuta nello stesso arco temporale del 6,2%. Infine la scelta dell'alloggio: secondo Cna gli alberghi continuano a perdere terreno rappresentando il 44,9% delle opzioni al Nord, il 41,8% nel centro e il 38,1% nel Sud. In parallelo procede l'andamento positivo degli alloggi extra-ricettivi: il 55,1% delle scelte effettuate nelle regioni settentrionali, il 58,2% del centro e il 61,9% del Sud.
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A Milano l'arte che rompe le regole del museo


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MILANO - Tutto ciò che è vietato fare in un museo o in una galleria d'arte diventa possibile, anzi auspicabile, nella mostra collettiva "Take Me (I'm Yours)" ("Prendimi, sono tuo"), in scena al Pirelli Hangar Bicocca dal primo novembre al 14 gennaio. Anziché trovare cartelli alle pareti con scritto "Non toccare", qui i visitatori sono invitati intervenire sulle installazioni di una cinquantina di artisti internazionali (15 gli italiani), modificando, aggiungendo o addirittura asportando parti.
I lavori si possono indossare, usare, mangiare, anche portare via, lasciando in cambio oggetti o cimeli personali. Un esempio è l'opera "Dispersion" del francese Christian Boltanski: mucchi di abiti usati tra cui è possibile possibile sceglierne uno, provarlo e portarlo via in una borsa di cartone disegnata dallo stesso artista (acquistabile all'ingresso, che invece è gratuito). A ideare la mostra fu proprio Boltanski, che la realizzò per la prima volta nel 1995 alla Serpentine Gallery di Londra, insieme al curatore Hans Ulrich Obrist, lo stesso che oggi cura l'allestimento a Milano. "L'idea nasce dal 'tabù' che in una mostra le opere non si possono toccare, reinventando le regole del gioco - ha spiegato Obrist alla presentazione -. L'intento è affermare un'arte democratica, per tutti. Lo spettatore è al centro, il vero medium è la 'generosità': si può prendere ma anche dare".
    Negli anni diverse versioni della mostra sono state allestite a Parigi, Copenhagen, New York e Buenos Aires (che proprio in queste settimane ne ospita un'altra). A Milano il pubblico può interagire con le opere di alcuni degli artisti già presenti nel 1995: ad esempio partecipando alla lotteria di Douglas Gordon per vincere una cena insieme a lui oppure prendendo le spillette del duo Gilbert & George o ancora mangiando i cioccolatini di Carsten Höller che sull'involucro riportano la scritta "Future".
    Ogni opera è un mondo a sé, frutto di artisti di diverse generazioni e provenienze. Tra quelli presenti all'Hangar Bicocca c'è anche Yoko Ono con i suoi Wish Trees, due alberi di limone su cui è possibile appendere dei biglietti con i propri desideri. Il pubblico potrà prendere una copia del poster che Maurizio Cattelan ricevette in dono da Alighiero Boetti, raccogliere le caramelle alla menta dell'installazione di Felix Gonzalez-Torres, creare la propria mappa di Milano grazie al progetto di Ugo La Pietra, scattarsi un selfie e aggiungerlo alle foto di Franco Vaccari, scambiare e lasciare oggetti all'interno delle installazioni di Alison Knowles e Jonathan Horowitz. Gli spettatori potranno farsi ritrarre da un disegnatore nello spazio performativo di Francesco Vezzoli o ritrarre essi stessi un modello in posa. Per l'a.d. di Pirelli Marco Tronchetti Provera si tratta di una mostra "da vivere", anche grazie alle diverse performance in programma dentro e fuori l'Hangar Bicocca.
ansa