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Turismo Viaggi La via Emilia compie 2.200 anni a Fotografia Europea di Reggio Emilia

La via Emilia © ANSA

Tappa a Reggio Emilia per il roadshow di Anas (Gruppo Fs Italiane) 'Congiunzioni', che celebra i 90 anni dell'azienda. Il camion itinerante è arrivato questa mattina in piazza Vittoria, davanti al Teatro Valli, nel cuore della città. Il truck attraverserà l'Italia, da Nord a Sud, facendo tappa nelle principali piazze italiane. Obiettivo dell' iniziativa, organizzata insieme a Polizia di Stato, è diffondere la cultura della sicurezza e dell'educazione stradale, ma anche promuovere la valorizzazione turistica dei grandi itinerari e raccontare la storia delle strade italiane. Chi sale, infatti, potrà anche consultare il catalogo virtuale di Anas, ripercorrerne la storia attraverso il documentario Rai 'Strade – 90 anni di storia italiana' e sfogliare il libro fotografico 'La strada racconta' con le immagini dell'archivio ANSA e Anas, che ricostruiscono i decenni della storia italiana attraverso le immagini scattate 'in strada', lì dove gli eventi accadono. A bordo anche la mostra 'Mi ricordo la strada': una selezione di immagini, solitamente esposta alla Triennale di Milano, che ripropone 10 grandi eventi che hanno fatto scendere in strada milioni di persone, come lo sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943, le Olimpiadi del 1960 a Roma, l'alluvione di Firenze nel 1966, fino a episodi più recenti come l'ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI.
La tappa del camion Anas nella città emiliana è stata anche l'occasione per presentare la mostra fotografica 'La via Emilia dal ‘900 ad oggi. Dall'archivio Anas'. Un amarcord dell'Emilia del secondo dopoguerra che ha raccolto una quindicina di immagini d'epoca della storica via di origine romana, diventando una sezione della mostra 'On the road Via Emilia 187 A.C.- 2017', allestita ai Musei Civici da Luigi Malnati, Roberto Macellari ed Italo Rota. "Noi gestiamo strade e non potevamo che festeggiare in strada", ha scherzato l'ad dell'azienda Gianni Vittorio Armani. "Il nostro viaggio che prosegue in questa tappa di Reggio Emilia, non è solo un viaggio attraverso lo spazio, le città e i territori", ha aggiunto l'ad, "ma anche un viaggio nella Storia, quella della nostra azienda e quella del nostro Paese, legate indissolubilmente dall'idea comune di sviluppo, ricerca e progresso. È proprio una strada come la via Emilia, giunta a noi dall'epoca dei romani, uno dei simboli che meglio esemplifica il volto della nostra azienda", ha concluso Armani. Le foto in mostra sono raccolte in un catalogo e 'guida alla mostra' patrocinato proprio da Anas.

VENEZIA, INSTALLATI TORNELLI PER DEVIARE I TURISTI

AL MOMENTO I VARCHI SONO DUE E SARANNO SPERIMENTATI DA DOMANI Sono stati installati oggi pomeriggio a Venezia i primi tornelli in metallo che serviranno da questo week end per fermare e deviare i turisti nel caso di eccessivo afflusso. Sarà la polizia municipale, in base all'ordinanza del sindaco, a decidere quando scatterà il blocco: i tornelli - uno vicino al Ponte di Calatrava, l'altro all'imbocco di lista di Spagna - daranno sempre via libera ai residenti, si chiuderanno invece per i turisti diretti a San Marco o Rialto. 
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Silenzio, si viaggia. Si parte per i luoghi privi di rumore e rilassanti Ecco dove staccare veramente la spina: segnalato il Sacro Monte Calvario di Domodossola

silenzio e un grande senso di pace.
SACRO MONTE CALVARIO DI DOMODOSSOLA
CENTRO DI SPIRITUALITÀ SACRO MONTE CALVARIO DOMODOSSOLA
Un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio. 

Si sperimenta la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità. La casa dispone di quattro aree notte distinte. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno. 

Vi aspettiamo per una visita di qualche ora, di una giornata, di qualche giorno o per un soggiorno in Quaresima, a Pasqua e in estate.

Borgata Calvario 8 – Domodossola VB
tel. 0324242010 - cell. 3889069404


Altre segnalazioni
null © Ansa
Siete stressati dai continui squilli del cellulare o dalle notifiche dei social? Volete allontanarvi dalla routine del lavoro e disintossicarvi da traffico e rumori? Sono sempre più numerose le proposte di vacanze rilassanti in luoghi tranquilli e solitari, in eremi e monasteri aperti a chi vuole dimenticare le preoccupazioni e ritemprare lo spirito. Le destinazioni “digital detox” sono tra le più richieste tra coloro che cercano luoghi silenziosi e isolati dove staccare la spina dalla tecnologia e dai social. Ecco alcune località e strutture in giro per il mondo dove regna il silenzio e dove l’accoglienza ispirata alla quiete, al riposo e alla meditazione è diventato uno stile di vita. I “viaggi del silenzio”, infatti, regalano salute, un accrescimento spirituale e un modo nuovo di scoprire il mondo.
E’ il sibilo del vento l’unico rumore per chi, all’alba o al tramonto, decide di visitare il Grand Canyon, in Arizona: l’immensa gola di pietra creata dal fiume Colorado, lunga 446 chilometri e profonda fino a 1600 metri, ospita alcune zone completamente isolate e raggiunte da pochissime persone durante tutto l’anno. Lo spettacolo è davvero unico soprattutto se ci si avvicina a piedi sul versante meridionale e si guarda in basso, verso il centro della terra, dove i colori, dal nero al rosso e all’ocra, cambiano a ogni ora. La visita è da evitare durante la giornata quando i punti panoramici si affollano di turisti e le pale degli elicotteri disturbano la quiete.
Sempre negli Stati Uniti ma in Minnesota c’è un luogo che regala un’esperienza esemplare di silenzio assoluto: è la camera anecoica, cioè priva di eco, situata all’interno degli Orfield Labs di Minneapolis (www.orfieldlabs.com), il luogo più silenzioso del mondo, certificato dal Guinness dei primati. La camera è stata progettata per assorbire i suoni: il rumore di fondo misura -9,4 decibel, otto volte di meno della soglia umana di udibilità che è zero decibel. Chiunque sia entrato nella camera sperimentale ha resistito al massimo per 45 minuti, perché gli unici rumori che si percepiscono sono i propri: il battito del cuore, il suono dei polmoni, lo scorrere del sangue e il ronzio delle orecchie. Da impazzire se non si è pronti a una simile avventura. La camera, rivestita da particolari cunei in vetroresina e con doppie pareti di acciaio e un sistema di molle che annulla qualsiasi vibrazione, serve per la ricerca scientifica a testare il suono di determinati prodotti ma è aperta anche a visitatori e curiosi. Anche nell’università di Ferrara, nel dipartimento di ingegneria, è possibile entrare in una camera anecoica, aperta al pubblico solo in poche occasioni (de.unife.it).
La natura è rumorosa ma sicuramente regala suoni a cui non siamo più abituati; ecco perché passeggiare tra i boschi ci dà una sensazione di benessere e relax. E’ questa una delle motivazioni per cui i viaggiatori alla ricerca di pace e tranquillità optano per mete nordiche: l’Islanda, dove il 95 percento del suo vasto territorio incontaminato è silenzioso, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia. Sempre nel Nord Europa la capitale danese ha persino dedicato una sala del suo aeroporto, inevitabilmente rumoroso e trafficato, al silenzio: è la silent aviator lounge, oasi di calma con colori neutri, nel terminal 2 del Kastrup di Copenaghen .
Una full immersion nella tranquillità del paesaggio e soprattutto una piacevole ricerca della pace interiore sono possibili percorrendo i tradizionali “cammini spirituali”: il cammino di Santiago nel nord della Spagna, per esempio, la via Francigena in Italia o i percorsi tra i templi in Giappone, nel deserto del Gobi o lungo le vie impervie del Tibet o del Nepal. Qui, il magnifico monastero buddista di Kopan (www.kopanmonastery.com), vicino a Kathmandu, offre corsi di meditazione, frequentatissimi e tra i più richiesti. In realtà lungo i cammini sono numerosi i templi che propongono attività spirituali, abbinate a vacanze isolate dal mondo.
Anche nel nostro Paese molti monasteri e abbazie danno ospitalità per vacanze all’insegna della pace e dell’isolamento: soprattutto in Toscana e in Umbria è molto frequente trascorrere periodi di totale relax, meglio se in un centro benessere o nei luoghi aperti a corsi di yoga, meditazione o tai chi. Per la salute di corpo e mente. Tra le strutture più interessanti si segnalano l’eremo di Camaldoli (camaldoli.it), in provincia di Arezzo, che offre 15 camere per viaggiatori e pellegrini e momenti di preghiera o sedute di yoga. Nell’eremo ispirato a san Benedetto e san Romualdo non c’è campo per lo smartphone, ma tanta tranquillità in un ambiente molto semplice e informale per leggere un libro o semplicemente per riposare, cullati dal fruscio dei faggi che circondano il monastero.
Sempre in provincia di Arezzo, nelle foreste casentinesi, se si vuole trascorrere una vacanza immersi nella natura in un luogo tranquillo c’è il rifugio Casa Santicchio (www.santicchio.org), un casale dell’XI secolo lontano da strade e case che dispone di 8 camere e una tavolata per pranzi in comune. Il rifugio è circondato dai boschi di cerro e di faggio che si estendono fino al santuario di La Verna, luogo dove san Francesco visse a lungo e dove ricevette le stigmate. In Umbria, sulle colline di Orvieto, Scaramuccia Bukkosan Zenshinji (www.zenshinji.org) è un luogo di pace dove si praticano insegnamenti buddisti, si svolgono attività sportive come l’arrampicata e l’alpinismo e si imparano lo yoga e il tai chi. Chi, invece, è alla ricerca di un luogo più confortevole Eremito (eremito.com) è un monastero trasformato in un eco-resort di charme, dove non c’è connessione telefonica. Sorge a Parrano, in una valle poco conosciuta dell’Umbria, a una cinquantina di chilometri da Orvieto ed è un luogo restaurato sull’originaria struttura del Trecento secondo i canoni della bio-architettura, a cui sono stati aggiunti un ristorante vegetariano, un bar e una Spa; anche le celle dei monaci sono state riconvertite in camere di lusso, ricche di fascino e in stile minimalista. Sempre in Umbria il resort San Faustino (www.sanfaustinoresort.com), a Pietralunga, lungo la via Francigena, sorge su un’antica abbazia medievale benedettina; abbandonata e utilizzata come rifugio dai partigiani durante la seconda guerra mondiale, oggi è una residenza di lusso con 16 camere. In provincia di Bolzano il Romantik Hotel Turm (www.romantikhotels.com), a Fiè allo Sciliar, è un luogo dove ci si ritempra lontani da tecnologia e rumori: nella torre storica con vista sulle Dolomiti e in altre aree della struttura non c’è connessione telefonica. E’ un modo per invogliare gli ospiti a godersi le opere d’arte che impreziosiscono questo hotel, unico nel suo genere, a contemplare le Dolomiti e lo Sciliar dell’Alpe di Siusi e ad apprezzare la tranquillità del centro benessere e dei sentieri che attraversano il parco naturale dello Sciliar-Catinaccio, tra boschi, pascoli e masi di montagna. Infine, c’è un luogo che merita per tranquillità e bellezza: è la casa sull’albero dell’agriturismo La Piantata (www.lapiantata.it) di Arlena di Castro, in provincia di Viterbo. Nella “suite bleue” si dorme su una quercia antica sotto un cielo stellato, coccolati dal profumo del campo di lavanda che circonda la struttura. L’agriturismo mette a disposizione degli ospiti anche 4 camere, 3 piccoli appartamenti e un’altra casa sull’albero, sempre a 8 metri da terra.
Si può dormire nel silenzio e nella tranquillità anche in città rumorose e trafficate: “www.quiethotelroom.org” è un motore di ricerca che consente di trovare soluzioni ideali per sonni riposanti; per esempio nella capitale giapponese il Tokyo Station Hotel è una struttura silenziosa, costruita con due strati doppi di vetri, pareti di cemento rivestite con gomma isolante e mattoni e spesse tende che allontanano rumori e luci. Oppure il centralissimo hotel Catalonia di plaza Mayor a Madrid con insonorizzazioni, luci e colori tenui che regalano 
tratto da Ansa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale

#25aprile bel tempo spinge last minute #turismo #viaggi

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La forza di attrazione di mare e città d'arte viene aumentata dal bel tempo che spinge ancora le prenotazioni last minute per il 25 aprile. Secondo il monitoraggio condotta da Assoturismo Confesercenti - Cst, la saturazione dell'offerta ricettiva nazionale disponibile online per la Festa della Liberazione si attesta sul 72%, trainata dalle performance di città d'arte e località balneari, dove risulta occupato in media oltre l'80% delle camere offerte sul web. Un dato in grande crescita rispetto a pochi giorni fa (al 20 aprile era stato riservato solo il 66% delle stanze), anche grazie al meteo: cielo sereno e temperature in aumento hanno infatti portato ad un boom di vacanzieri dell'ultimo minuto, in particolare verso le località balneari, sia lacustri che marine, per le quali questo 25 aprile segna, di fatto, l'apertura della stagione estiva. Sotto le attese, invece, i flussi turistici nelle altre tipologie di destinazione.
    Tra le mete che già registrano oltre il 90% delle camere prenotate, infatti, accanto alle "solite" Firenze, Roma e Venezia ci sono anche Bologna, Napoli, Mantova, Genova e località prettamente balneari, come Lignano Sabbiadoro (che vede il 95% della disponibilità già occupata) e Jesolo. Ma anche Riva del Garda, Bellaria-Igea Marina, Castiglione della Pescaia e Capri hanno già venduto l'80% delle camere messe in vendita online. Tra le Regioni, invece, le performance migliori si registrano in Sardegna (78%), Toscana e Trentino Alto-Adige (77%) e Lazio (75%).
    "Il meteo favorevole ha dato una mano a recuperare un po' di visitatori italiani, ma la performance registrata per questo 25 aprile rimane comunque più debole di quanto sperato", spiega Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.
    "L'auspicio - spiega - è che si tratti di un rallentamento momentaneo, ma la prima parte del 2018, nonostante il recupero last minute dei ponti primaverili, finora è stata decisamente meno brillante dello stesso periodo del 2017".

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Palma di Maiorca vieterà affitto appartamenti a turisti

Palma di Maiorca vieterà affitto appartamenti a turisti iStock. © Ansa

PALMA DI MAIORCA - L'amministrazione comunale di Palma di Maiorca, la molto turistica capitale delle Baleari, oggi ha annunciato che intende vietare da luglio ai proprietari di appartamenti in case plurifamiliari di affittarli ai turisti.
    La misura è stata decisa dalla giunta Ps-Podemos in risposta alle crescenti proteste degli abitanti contro la 'invasione turistica' della città. Sarà il primo provvedimento di questo tipo in Spagna.
    Secondo il sindaco Antoni Noguera la misura "farà tendenza". Proteste contro gli eccessi del turismo sono state registrate anche a Barcellona e Madrid.
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAsegnalato da Turismo Culturale @turismoland

Con Caseifici Aperti ponte all'insegna del Parmigiano Sabato 28 e domenica 29 aprile degustazioni Dop e visite guidate

Parmigiano Reggiano, sabato e domenica caseifici aperti © ANSA

Caseifici aperti ai Foodies per il ponte di fine aprile. In programma sabato 28 e domenica 29 aprile l'iniziativa di promozione finalizzata a far conoscere la zona d'origine di produzione del Parmigiano reggiano Dop circoscritta tra Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova che vale economicamente un giro d'affari al consumo di 2,2 miliardi di euro per oltre 3,65 milioni di forme prodotte nel 2017, secondo i dati del Consorzio di tutela della denominazione. 


L'appuntamento da buongustai consente nello specifico di toccare con mano la naturalità e la genuinità del Re dei formaggi, partecipando al rito della creazione della forma e alla visita dei magazzini di stagionatura nei quali il formaggio riposa almeno un anno prima di raggiungere le tavole dei consumatori. Per partecipare alle giornate- spiegano gli organizzatori- è sufficiente consultare il sito www.parmigianoreggiano.it dove è pubblicata una lista dei caseifici aderenti, orari di apertura ed eventi proposti.



Nel corso delle visite ai caseifici sarà possibile degustare il prodotto di diversa stagionatura contraddistinta da un bollino di qualità (color aragosta, oltre 18 mesi, argento con una stagionatura superiore ai 22 mesi, oro con oltre 30 mesi) e una gamma di produzioni che possono derivare dal latte di Vacca bianca modenese, Vacca rossa reggiana, Vacca bruna e frisona italiana nel rispetto della biodiversità. Non mancherà inoltre la possibilità di conoscere il Parmigiano reggiano di montagna, le produzioni riservate agli intolleranti alimentari e quelle osservanti delle regole religiose come il Parmigiano Reggiano Kosher destinato ai consumatori di fede ebraica e il Parmigiano Reggiano Halal che concilia il disciplinare di produzione della Dop con le indicazioni della normativa islamica.(ANSA).


In Georgia, dove iniziò il sogno di Martin Luther King

Georgia © ANSA


Era il 17 aprile del 1944 e la confraternita 'Colored Elks' della Georgia tiene la sua convention annuale alla 'First African Baptist Church' a Dublin, una cittadina a circa 200 km da Atlanta. Per l'occasione sponsorizza un concorso di dissertazione. Sul podio sale uno studente 15enne del liceo 'Booker T. Washington' di Atlanta e tiene un discorso intitolato 'The Negro and the Constitution' (I neri e la Costituzione). Quello studente si chiamava Martin L.
    King e una platea ignara era stata appena testimone degli albori del movimento per i diritti civili (Civil Rights Movement) con il suo leader piu' carismatico, il futuro premio Nobel per la pace nel 1964 nonché il reverendo Dr. Martin Luther King. Cinquant'anni dopo la sua morte, la Georgia onora il reverendo con un itinerario che ricalca le sue orme e ribattezzato 'Georgia's Footsteps of Dr. Martin Luther King, Jr.
    Trail'. A Dublin, quel podio da dove il giovane Mlk ebbe modo di dimostrare le sue capacita' oratorie e' ancora nella chiesa battista, all'esterno una placca per ricordare quel giorno mentre di fronte la citta' ha realizzato il Martin Luther King, Jr. Monument Park, con un murales e la scritta 'Where the Dream Began' (dove inizio' il sogno). Nel suo viaggio di ritorno in autobus verso Atlanta, il giovane Mlk fu vittima di un episodio razzista quando per la prima volta gli fu chiesto di cedere il suo posto e di sedersi nel retro con il suo insegnante.
    All'inizio si rifiuto' ma poi il suo stesso insegnate lo convince a cedere. Circa 10 anni dopo Rosa Louise McCauley Parks fu protagonista del Montgomery Bus Boycott quando si rifiuto' di cedere il suo posto nella sezione per soli neri ad un passeggero bianco. Il viaggio sulle orme di Mlk passa anche per Atlanta, la citta' dove nacque il 29 gennaio del 1929. A Auburn Street, tra le altre cose, c'e' la casa che gli ha dato i natali, la Ebenezer Baptist Church, dove fu battezzato e ordinato ministro di culto, il memoriale con la sua tomba e quella della moglie Coretta. L'intera area e' stata designata 'Martin Luther King Jr Historical Park'. Ad Atlanta si puo' visitare anche il 'South View Cemetery', il primo luogo dove fu sepolto e il 'Center for Civil and Human Rights', un museo dedicato alle conquiste del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Ad un'ora di distanza da Atlanta c'e' Macon, un'altra roccaforte dei diritti civili con il museo Tubman, dedicato a Harriett Tubman, conosciuta come la 'Mosè della gente nera' per aver guidato verso la liberta' decine di schiavi. Oltre a battersi per l'abolizione della schiavitu' la Tubman e' stata anche attivista del movimento per il suffragio femminile.
    http://www.exploregeorgia.org, http://www.georgia.org/newsroom/press-releases/georgia-tourism-l aunches-georgias-footsteps-of-dr-martin-luther-king-jr-trail/ 


ansa - 24 aprile 2018 ore 06,46

Monte Sant'Angelo, cinque eventi

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BARI - Monte Sant'Angelo, pesino dauno arroccato sul promontorio del Gargano, è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell'Umanità tutelato dall'UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (2011, nell'ambito del sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)"), e le faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell'ambito del bene transnazionale "Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa"). Una "responsabilità enorme", un 'brand' che può essere un fattore decisivo di sviluppo e che l'amministrazione comunale intende sostenere promuovendo una serie di iniziative di valorizzazione.
    Si parte il 30 aprile con l'International Jazz Day; dal 4 al 12 maggio la prima edizione di "Michael. Festival del patrimonio culturale, spirituale, naturale, enogastronomico"; il 25 giugno "Monte Sant'Angelo Longobarda", per il settimo anno dal riconoscimento del sito seriale "I Longobardi in Italia"; il 7 luglio un evento ricorderà il primo anno dal riconoscimento Unesco delle faggete vetuste della Foresta Umbra e tra ottobre e novembre la prima edizione della "Settimana dell'Educazione" con gli Istituti scolastici.
    Negli ultimi anni, inoltre, precisa un comunicato, a Monte San'Angelo sono arrivati altri importanti riconoscimenti: nel 2014, il National Geographic inserisce la Sacra Grotta dell'Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo: la Grotta di Monte Sant'Angelo è l'unica italiana presente nella classifica dell'autorevole rivista americana; nel 2017 Skyscanner (tra i maggiori motori di ricerca relativi ai viaggi) inserisce Monte Sant'Angelo tra le venti città più belle d'Italia; sempre nel 2017, la Regione Puglia inserisce il Comune nell'elenco regionale dei "Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte"; nel febbraio 2018 la guida verde della Michelin assegna il massimo riconoscimento al centro storico, le tre stelle.
    (ANSA).

Wine relais di lusso in borgo siciliano

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NISCEMI (CALTANISSETTA) - Quarantaquattro ettari di vigneto in una delle zone a maggiore vocazione vitivinicola della Sicilia; un wine relais di lusso realizzato in un baglio del '700, tra Caltagirone e Piazza Armerina, ai margini della Riserva naturale Sughereta di Niscemi; un ristorante affidato a uno chef siciliano emergente e una scuola di cucina sviluppata in collaborazione con Le Cirque di New York. Sono i punti di forza della Tenuta Feudi del Pisciotto, che ha inaugurato in questi giorni la stagione 2018. La tenuta si trova su un'area con un forte carattere agricolo e con un genius loci peculiare, tutto da scoprire. Proprio per questi motivi l'editore Paolo Panerai, Ceo di Class Editori e produttore di vino in Toscana, nel 2002 ha deciso di investire in questa zona della Sicilia sud orientale. Feudi del Pisciotto è un suggestivo borgo agricolo del '700, arroccato sulla cima di una balza tufacea degradante verso il Mediterraneo, che ha mantenuto quasi intatte le sue architetture originarie ed a cui sono stati aggiunti i corpi di fabbrica della nuova cantina e della barriccaia che ne hanno fatto una delle strutture enologiche e di ospitalità più avanzate in Sicilia. Il Wine Relais di Feudi del Pisciotto offre ospitalità in 10 camere, tutte ricavate nell'ala più antica del Palmento. Un ambiente esclusivo dove l'arredamento di design è in perfetta armonia con gli ambienti del baglio settecentesco e con grandi spazi comuni all'aperto. Nelle camere e negli spazi comuni, manufatti artigianali commissionati ad artisti locali, con le ceramiche di Caltagirone in bella evidenza o pezzi di design contemporaneo.
    All'interno anche una zona wellness e un'area relax esterna. L'offerta di Feudi del Pisciotto si completa con la presenza del Ristorante Il Palmento di Feudi e della Scuola di Cucina sviluppata in collaborazione con Le Cirque di New York. Il Ristorante è ricavato negli spazi a volte e travi del palmento e si affaccia a vista - attraverso un pavimento in cristallo - sulla scenografica bariccaia. Il Palmento di Feudi propone una cucina gourmet di tipicità siciliana, affidata dal marzo scorso al dinamico chef siracusano Christian De Simone, 35 anni, che ha maturato esperienze tra Trentino, Toscana e Puglia (presso l'Antica Masseria dell'Alta Murgia, sotto l'ala professionale di Gianfranco Vissani), per poi ritornare nella sua terra d'origine dove ha lavorato, dal 2014, presso il Grand Hotel Ortigia. Il Palmento dei Feudi ambisce a diventare una destinazione gourmet internazionale grazie anche alla Cooking School Le Cirque, sviluppata in collaborazione con l'iconico ristorante di New York della famiglia Maccioni. Una scuola che organizza corsi residenziali da un minimo di 2-3 giorni e fino a 2 settimane.
    La tenuta vinicola si sviluppa all'interno della DOCG Cerasuolo di Vittoria. Qui prosperano varietà autoctone (Nero d'Avola, Frappato, Inzolia) ed internazionali (Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero) da cui nascono, anche grazie al talento dell'enologo Alessandro Cellai e ai suggerimenti di Giacomo Tachis (padre del Rinascimento enologico italiano), vini di grande qualità e successo, come dimostra l'inserimento del Nero d'Avola 2015 - etichetta Versace nella Top 100 di Wine Spectator del 2017. (ANSA).
24 Aprile 2018 ore 06,05

'Il Quattrocento a Fermo' evoca fasto degli Sforza

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FERMO - Una mostra evocativa che con 70 opere tra dipinti, ceramiche, oreficerie, miniature e tessuti ripropone i fasti della corte di Francesco Sforza, signore della città di Fermo fino alla sua cacciata nel 1446. L'hanno promossa, a cura di Alessandro Marchi e Giulia Spina nella Chiesa di San Filippo a Fermo fino al 2 settembre, la Regione Marche e il Comune di Fermo, nell'ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio culturale 'Mostrare le Marche', di cui sono ancora in corso le esposizioni 'Capriccio e Natura' a Macerata e 'Cola dell'Amatrice' ad Ascoli Piceno. Intitolata 'Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e avanguardia da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli', la mostra è divisa in cinque sezioni a partire da quella dedicata a Nicola di Ulisse, pittore senese già attivo in Valnerina, che fu chiamato dagli Sforza ad abbellire la superba rocca del Girfalco, abitata dalla famiglia e poi distrutta dai fermani per abbatterne il simbolo. Si può solo immaginare la bellezza degli affreschi che l'arricchivano, anche per onorare l'illustre sposa di Francesco, Bianca Maria Visconti, ma il Polittico di Sant'Eutizio, arrivato da Spoleto ed appena restaurato dopo il sisma del 2016, assieme al Cristo Risorto, visibile solo in mostra perché il Museo La Castellina da cui proviene è oggi inagibile, ne offrono un esempio. Con loro tornano a Fermo anche le opere realizzate dagli altri artisti che lavorarono al Girfalco, da quelle di Bartolomeo di Tommaso da Foligno ad Andrea Delitio da Lecce de' Marsi a Luca de Alemania. E ci sono anche quelle che testimoniano la vasta rete di rapporti e reciproche influenze tra la città e l'Appennino, e con gli artisti toscani, tra cui spiccano una cartapesta della bottega di Antonio Rossellino e il frammento di una Pala di Mattia della Robbia. L'esposizione documenta inoltre la vasta produzione tardogotica locale con Fra Marino Angeli, che firma il Trittico di Monte Vidon Combatte, Pierpalma e il fratello Lorenzo da Fermo, cui sembrano collegarsi alcuni dipinti finora anonimi. Infine la sezione dedicata alle stupende tavole di Carlo e Vittore Crivelli e quella degli oggetti: miniature, reliquiari, boccali splendidamente decorati, ceramiche e preziose stoffe ricamate, che concorrono a restituire al visitatore l'immagine di una città che fu per un lungo periodo storico capitale di uno Stato ricco e raffinato.
ansa - 24 Aprile 2018 ore 05,57