“Il Novecento in musica” a Domodossola. Protagonisti saranno Roberto Olzer al pianoforte, Indro Borreani al violino e Giacomo Arfacchia al clarinetto
Dal mondo classico a Magritte, il 'Bello' a Domodossola
È stata inaugurata a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) la mostra intitolata "I tempi del Bello.
Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte".
Allestita in Palazzo San Francesco, all'interno dei musei civici Gian Giacomo Galletti, rimarrà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025.
L'allestimento, curato da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, conta una quarantina di opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, che raccontano la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che ha attraversato la storia dell'arte. Sono esposte opere di Rubens, Carracci, Guido Reni, Pompeo Batoni, Canova, Funi, Sironi, De Chirico e Magritte. Punto di riferimento è la statuaria classica d'età romana, proveniente dal Museo nazionale romano e delle Terme di Diocleziano.
"Quest'anno - è il commento del sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, in occasione del taglio del nastro - ci siamo superati.
Per i visitatori sarà uno splendido viaggio nella bellezza". Per il curatore Papetti si tratta di "una mostra non solo di capolavori, ma di capolavori che vogliono raccontare la continuità del concetto di classicità", una "bellezza ideale e non naturale".
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La mostra “I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte“, ospitata dai Musei Civici Gian Giacomo Galletti nel Palazzo San Francesco a Domodossola
Fino al 29 settembre l'esposizione si potrà visitare da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal 30 settembre da giovedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì, martedì e mercoledì chiuso.
Reneé Magritte, Rena à la fenêtre (Portrait of Rena Schitz), 1937, Collezione privata
arte.it
Il Venerdì Santo di Romagnano al Sacro Monte di Domodossola, domenica 23 giugno 2024
Promozione per l'architettura locale ossolana
La Fondazione Canova è stata presentata questa mattina, sabato 8, a Domodossola in sala Falcioni, (ex Cappella Mellerio). Un cambio di passo, quello dell’associazione, oggi Fondazione, che dagli anni Novanta opera in Ossola per promuovere e sostenere l’architettura locale, e che vede impegnati i nuovi membri del Consiglio di amministrazione in progetti vecchi e nuovi.
In apertura ha portato il suo saluto il commissario della Fondazione Cariplo per il Vco, Giulia Margaroli: “Conosciamo il gruppo di Canova da molti anni. Il loro sembrava un sogno irrealizzabile invece poi abbiamo visto l’associazione crescere, organizzare iniziative culturali ma anche corsi, lavorare con le Università, sostenendo in modo importante lo sviluppo delle comunità locali, proprio come noi che siamo orgogliosi di dare il nostro contributo affinché i progetti della Fondazione Canova vengano portati avanti”.
Il presidente, Maurizio Cesprini, ha ringraziato quanti hanno sostenuto l’associazione in questi anni, il lavoro svolto, e ha spiegato i progetti sul tavolo oggi: “Nel Centro Culturale Ghesc_LAB, nel comune di Montecrestese, la Fondazione Canova dispone oggi di un’infrastruttura, in via di completamento, che ci permetterà di ampliare le attività e dare continuità lungo l’arco dell’anno.
Poi ci sono le iniziative culturali, tra cui il XX Incontro internazionale degli architetti che avrà luogo a breve; riproporremo lo sportello di consulenza sull’architettura tradizionale in pietra destinato alle comunità locali, non mancheranno iniziative rivolte alle scuole perché i giovani conoscano la storia dell’architettura del territorio, e proseguirà la collaborazione con le Università”.
Emozionato Ken Marquardt, fondatore dell’associazione, oggi vice presidente del Cda, nel raccontare 30 anni di storia che l’hanno visto personalmente impegnato. Marquardt ha anticipato interessanti novità sull’Incontro Internazionale degli architetti che quest’anno, a giugno, vedrà una tavola rotonda aperta al pubblico con oltre 20 architetti provenienti da tutti il mondo impegnati in un confronto su progetti di rinnovamento del comprensorio del Rosmini, dal Collegio fino ad arrivare al Sacro Monte Calvario.
Al tavolo dei relatori erano presenti anche gli altri membri del consiglio di amministrazione della Fondazione: Paola Gardin, architetto il cui lavoro si focalizza sull’integrazione di materiali sostenibili e sul concetto di conservazione storica, è inoltre autrice di molte pubblicazioni volte alla promozione del patrimonio architettonico locale. Andrea Mantello, torinese, architetto e lighting designer, ha scoperto la dimensione di Canova attraverso il villaggio laboratorio di Ghesc; Andreas Fries consigliere della Fondazione, senior partner del prestigioso studio Herzog & de Meuron dal 2011, responsabile di progetti in tutto il mondo, Insegna presso l'Accademia YAC a Bologna, dal 2021.
Ossola News
(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)
A Domodossola il Festival Disegno e illustrazione. Dal 27 aprile al 26 maggio, a novembre la mostra di Hugo Pratt
Si apre il 27 aprile, e proseguirà fino al 26 maggio, la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, nato nel 2021 nell'ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera "Di-Se - DiSegnare il territorio".
Alle 17, negli spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, inaugura 'Elektricon.
ansa
Tutti i sabati sera musica in piazza Mercato
I sabato sera di Domodossola, a partire da questo 4 maggio e sino al 28 settembre, saranno animati con concerti, feste, orchestre, musica e divertimento: gli amici del Trocadero capitanati da Tiziano Tanzerella, in collaborazione con la Pro Loco di Domodossola e i bar della piazza, propongono infatti un ricco calendario di appuntamenti, tutti gratuiti, per animare le serate domesi. E se piove? Gli eventi, sempre a ingresso gratuito, si svolgeranno al Trocadero.
"Mi era sembrato che la nostra bella Domo si stesse un po' spegnendo - spiega Tanzarella - e così il 7 dicembre, dopo un confronto con i bar della piazza, la Pro Loco e l'amministrazione comunale, ho organizzato una Festa Anni '80 il cui ricavato è stato posteggiato nelle casse della Pro Loco per finanziare il programma di musica dal vivo che si svolgerà tutti i sabato sera in piazza Mercato dalle 21.00".
"Ci tenevo che Domo tornasse a pulsare un pochino, senza eccessi - dice Tanza - vorrei che i molti turisti trovassero qualcosa di carino per sponsorizzare la città e poterlo raccontare ai loro conoscenti, in modo che possa diventare meta oltre che degli svizzeri, anche di persone del Verbano e del Cusio. Vorrei che i turisti non facessero solo una toccata e fuga per il mercato, ma che passeggiassero anche per negozi, fermandosi poi per un aperitivo, una cena e infine per trascorrere la serata in una piazza viva".
Da qui, dunque, l'impegno che ha portato al ricco calendario di eventi: "Abbiamo stilato un programma - racconta - cercando di soddisfare tutte le fasce d'età ed il maggior numero di gusti: i bambini, i giovani, gli amanti del liscio, quelli del latino, gli amanti della musica italiana, delle cover band. Tutti gli artisti che si esibiranno sono ossolani, staremo attentissimi ai volumi per non disturbare troppo gli abitanti del centro e termineremo sempre entro la mezzanotte.
Metteremo delle sedie in mezzo alla piazza per chi vorrà assistere agli spettacoli e l'imprenditore che c'è in me chiede di non occupare con una bottiglietta d'acqua ed un caffè i dehors dei bar, che contribuiranno con una quota ogni sera. Ricordo a tutti i clienti che il regolamento comunale vieta l'asporto e impone di consumare le bevande all'interno dei perimetri dei locali. Regole che vanno rispettate per evitare sanzioni ai clienti ed agli esercenti".
"In caso di pioggia - conclude Tanza - anche per tutelare gli artisti che hanno dato la disponibilità ad esserci rinunciando a serate sicure in posti coperti, gli eventi si svolgeranno con gli stessi orari al Troca. La comunicazione sarà data intorno alle 18.00 di ogni sabato".
Gli appuntamenti musicali prenderanno il via questo sabato 4 maggio con il tributo agli 883 della Decaband. Sabato 11 maggio pianobar con Lando Landi, il 18 maggio liscio con l'Orchestra Arcobaleno, e poi sabato 25 maggio Renato voce e chitarra.
A giugno si comincia con il Silent Party a cura di Karma sabato 1° giugno, l'8 giugno festa dei bambini con le ragazze della baby dance, sabato 15 giugno ci si sposta al Rosmini con il tributo ai Coldplay mentre sabato 22 giugno protagonisti i Giovani Musicisti Ossolani.
Si prosegue a luglio: il 6 luglio con le cover immortali di Atti e Angelo, il 13 luglio con il tributo a Lucio Battisti Luci dell'est, il 20 luglio con le cover internazionali dei The Others, sabato 27 luglio con la voce e la chitarra di Cecco.
Ad agosto si parte il 3 con la musica anni '80 degli Yabadabadu, il 10 con il pianobar di Lando Landi, il 17 agosto con Michele Guaglio e Sofia Canetta e il 31 agosto con il liscio di b.
Anche a settembre continueranno i sabato sera musicali: il 7 Renato con la sua voce e la sua chitarra, il 21 settembre con il latino americano con Wonder Dancing di Domenico Simmaco e sabato 28 settembre con il rock da ballo dei Midnight Kings.
Ossola News
Domodossola discute di come migliorare l’offerta ricettiva del turismo

DISEGNARE IL TERRITORIO FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE Quarta edizione | Parte I | Domodossola | 27 aprile - 26 maggio
Al via la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 27 aprile a domenica 26 maggio
Grazie a mostre d'arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk, continua a portare nel nord del Piemonte, in Ossola, alcuni dei nomi più interessanti e conosciuti legati al mondo dell'arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.
Fulcro della manifestazione gli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, che continuano a dialogare con le opere esposte. Sabato 27 aprile alle ore 17 inaugura "Elektricon. Portaluppi in Ossola" di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell'architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche delle valli Antigorio e Formazza. Gianluca Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell'illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l'occasione Folì ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. In mostra anche i disegni preparatori: un'opportunità per entrare nel vivo della tecnica di lavoro dell'artista che, dal bozzetto iniziale, arriva alla tavola finale. Completa l'esposizione una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l'uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d'epoca. Un percorso che illustra anche l'incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche dell'Ossola, frutto dell'ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.
In contemporanea, lungo la centrale via Rosmini di Domodossola, sarà possibile visitare "Passare le Alpi", percorso artistico realizzato completamente all'aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d'Ossola e Canton Vallese. Ventotto gli illustratori e artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.
Evento centrale della quarta edizione, sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, la mostra mercato "Plein Air" nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. Trenta artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell'evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti, Ilaria Zanellato. Alle 18.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini, presentazione di "The Milaneser Book", la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini. L'evento è organizzato in collaborazione con la Proloco di Domodossola.
Continua inoltre la proposta dell'Artoteca Di-Se, progetto che, primo in Piemonte, promuove il prestito domestico gratuito di opere d'arte.
Il festival Di-Se è a cura di Paolo Lampugnani e di Associazione Musei 'Ossola. La realizzazione di "Elektricon. Portaluppi in Ossola" di Gianluca Folì è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Vco.
novaratoday.it
Ex cava del Sacro Monte Calvario di Domodossola, pronto il progetto per il recupero a fini turistici e culturali
Dietro la tangenziale Dalla Chiesa di Domodossola, a ridosso della montagna del Calvario, per diversi anni era stata svolta un’attività estrattiva. La società Palissandro, proprietaria dell'area, ha iniziato a riqualificare nel 2020 il sito, per poi cederlo al comune nel 2025. L'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola, rispondendo ad un'interpellanza del Pd in consiglio comunale, ha fatto il punto sull'andamento della bonifica. Si tratta di un intervento di recupero del sito ex cava Calvario per fini turistici, culturali.
“Il progetto - ha detto l'assessore Falciola - prevede la ricostruzione parziale del versante, la messa in sicurezza delle pareti rocciose che circondano l'area dell'ex cava oltre alla rinaturalizzazione con sistemazione a prato e parziale piantumazione con funzione di area verde urbana per usi pubblici. Sono previste quattro aree pianeggianti, destinate una allo sgambamento cani e le altre ad area verde attrezzata con panchine. Tutto l'iter è in capo alla verifica del controllo della Regione”.
Il comune, quando diventerà proprietario dell'area, valuterà la realizzazione anche di una palestra di roccia. “Già nel progetto originario si era valutato di fare una palestra di roccia - ga detto Falciola - . Un miglioramento sotto l'aspetto estetico si vede”.
Si creerebbe così un’ulteriore possibilità turistica a pochi passi non solo dalla riserva del Sacro Monte Calvario ma anche dal centro di Domodossola. Il consigliere Ettore Ventrella, che ha illustrato l'interpellanza, si è dichiarato soddisfatto della risposta.
Ossola News
Dal 4 al 10 marzo sconti per le donne sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Il 2024 della Ferrovia Vigezzina-Centovalli è iniziato con un nuovo riconoscimento internazionale, la menzione come ‘treno del mese’ sul britannico The Guardian, accompagnata dal successo della promozione ‘Inverno per 2’ che ha visto viaggiare più di 2000 passeggeri.
Adesso la ferrovia che collega la piemontese Domodossola alla ticinese Locarno propone una nuova offerta: dal 4 al 10 marzo tutte le viaggiatrici potranno salire a bordo a soli 8 euro (anziché 37 euro, viaggio a/r, senza soste intermedie) con il biglietto speciale ‘Settimana della donna’, acquistabile online su http://prenota.vigezzinacentovalli.com/
Dopo l’ennesimo inverno decisamente povero di neve, i paesaggi attraversati dai treni bianchi e blu sono pronti a trasformarsi e il viaggio tra Italia e Svizzera sarà un’opportunità irripetibile per ammirare il risveglio della natura in Valle Vigezzo e nelle Centovalli, ma soprattutto a Locarno, sul Lago Maggiore, grazie alle fioriture di camelie. Un’occasione di viaggio che la Ferrovia Vigezzina-Centovalli arricchisce con la promozione dedicata all’apprezzatissima rassegna floreale “Camelie Locarno”, in programma dal 20 al 24 marzo.
Da Domodossola a Locarno, in poco meno di due ore, un viaggio lento e panoramico conduce sulla sponda elvetica del Lago Maggiore per ammirare le fioriture della rinomata manifestazione internazionale ‘Camelie Locarno’, alla 25^ edizione. Sede dell’evento è il Parco delle Camelie di Locarno, raggiungibile a piedi o con servizio autobus speciale dalla stazione di Locarno, che accoglie oltre un migliaio di varietà di camelie: la mostra, curata nei minimi dettagli e in grado di attirare appassionati, ma anche semplici amanti delle straordinarie fioriture primaverili, ospiterà oltre 200 esemplari recisi.
La Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre un biglietto speciale che include il tragitto di andata e ritorno da Domodossola a Locarno, valido uno/due giorni, con prenotazione del posto a sedere e ingresso a Camelie Locarno. Il biglietto denominato “Festival delle Camelie Locarno”, acquistabile online su prenota.vigezzinacentovalli.com/, è in vendita a 36 euro (adulti) e 14 euro (ragazzi dai 6 ai 16 anni).
Viaggiano gratis i bambini fino a 6 anni non compiuti. Sarà sufficiente consegnare il voucher allegato al biglietto ferroviario per poter accedere al Parco delle Camelie.
travelnostop.com
Vanity Fair alla scoperta dei "tesori nascosti" dell'Ossola
Domodossola. Inaugurata la mostra 'Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia'. Fino al 6 Agosto
È stata inaugurata ufficialmente nel tardo pomeriggio di venerdì la mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia”, omaggio al pittore e musicista ossolano di origini novaresi scomparso nel gennaio del 2021 a 85 anni.
Composta da un'ottantina di opere, ed affettuosamente voluta dai figli dell'artista Fanny e Stefano, l'ampia esposizione è curata da Francesco Maria Ferrari e organizzata da Collezione Poscio e Associazione Culturale Mario Ruminelli per la nuova stagione culturale di Casa De Rodis.
“In mostra, per la prima volta, sono riunite opere che comprendono l’intero percorso artistico del pittore, lungo anni di infaticabile ricerca e tensione morale verso una verità personale irrinunciabile e sempre attuale nella poetica dell’artista, quella dell’Arte come motivo esistenziale e capace di penetrare tra vero e falso, tra reale e immaginario, con la consapevolezza di rappresentare la propria 'realtà'” dichiara il curatore della mostra, Francesco Maria Ferrari – I dipinti scelti, spartiti colorati con splendidi arrangiamenti, con segno e colori inediti e unici, sono palpitanti delle emozioni vissute dal pittore stesso, tempestivo nello sperimentare ogni tipo di tecnica applicata alle tematiche più diverse con lo spirito contrappuntista dell’invenzione che distingue le opere una dall’altra.”
Un ricco percorso di visita su più piani, che diventa ancor più coinvolgente grazie alle parole di Giuliano Crivelli e di altri autori da lui amati che il visitatore incontrerà lungo i propri passi.
"Siamo lieti di ospitare a Casa De Rodis le opere di Giuliano Crivelli, artista ed amico a noi molto caro, – commenta Paola Poscio, in rappresentanza dell'omonima Associazione – quasi tornasse a farci visita, com'era solito, a volte a casa, a volte in ufficio, sempre con il suo garbo, la sua gentilezza, la sua profonda umanità."
"La retrospettiva dedicata a Giuliano Crivelli non è solo l'opportunità per celebrare uno dei più eclettici artisti ossolani della seconda metà del Novecento, ma rappresenta anche l'incontro (fortemente auspicato) tra due realtà associative, Ruminelli e Poscio, che hanno tutte le carte in regola per divenire un riferimento culturale imprescindibile per Domodossola ed il suo territorio. È nel DNA dell'Associazione Ruminelli – conferma il Presidente, Massimo Gianoglio – agire in sinergia quando si tratta di portare avanti progetti validi ed importanti come questo."
La mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia” sarà visitabile presso Casa De Rodis, in Piazza Mercato a Domodossola, dal 6 maggio al 6 agosto 2023, con ingresso libero, il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.
In programma anche alcuni appuntamenti a corollario della mostra: Venerdì 16 giugno, ore 17 – Cappella Mellerio, Piazza Rovereto
Presentazione del libro Giuliano Crivelli. Ritratto d'artista di Francesco Maria Ferrari, Grossi Edizioni Venerdì 23 giugno, ore 18 – Casa De Rodis
Concerto jam-session del Quintetto Saxology
Visite guidate gratuite con il curatore Francesco Maria Ferrari Venerdì 23 giugno, al termine del concerto jam-session del Quintetto Saxology Venerdì 14 luglio, ore 18
Per maggiori informazioni: info@collezioneposcio.it | 347 7140135 Casa De Rodis, Piazza Mercato 8, Domodossola (VB) www.collezioneposcio.it – www.ruminelli.it FB/IG Collezione Poscio – FB/IG Associazione Culturale Mario Ruminelli
Giuliano Crivelli
Giuliano Crivelli nasce nel 1935 a Novara. Nel 1947 la famiglia si trasferisce a Domodossola e in Ossola Crivelli attraversa il corso della vita sino alla morte avvenuta l’11 gennaio 2021 a Trontano. In Val d’Ossola, il giovane Giuliano incontra un paesaggio profondamente diverso da quello novarese: i sentieri sono in salita, non ci sono più le strade piane da percorrere tra i folti e sterminati filari di pioppi della pianura che si perdono verso orizzonti lontanissimi; alte e rocciose quinte montane restringono lo spazio del cielo e mettono in evidenza una luce nuova che leviga le pietre, gli alberi e ogni altra cosa.
Sin da allora la sua attività è equamente ripartita tra musica – classica e jazz – e pittura. Avvia giovanissimo lo studio del violino presso l’Istituto Brera di Novara e verso il 1950 inizia a frequentare la scuola d’arte del maestro Nino di Salvatore, esponente tra i più validi e creativi del Movimento Arte Concreta. Grazie a Di Salvatore fanno colpo su Crivelli nuovi incantamenti, da Franz Kline a Nicolas De Stael, fino a Jackson Pollock. Dopo tali folgorazioni, lasciati gli anni legati all’Arte Concreta, l’esperienza astratta si svilupperà nell’esplorazione coloristica orientata all'emotività spontanea dell’Informale, in particolare ispirata allo sperimentalismo nordamericano dell’Action Painting.
Agli anni Cinquanta risale anche l’incontro con la musica jazz, grazie, tra gli altri, allo straordinario linguaggio musicale di John Coltrane. Nel 1966 un grave incidente segnerà la vicenda dell’uomo e quindi dell’artista Crivelli, cui seguirà la scelta di abbandonare la pittura di gesto e di rivedere nel profondo le proprie concezioni. Il pittore si calerà con totale coinvolgimento nella contemporaneità e nella “civiltà dell’immagine”, toccando la Pop Art, il Nouveau Realisme e l’Iperrealismo per giungere sino alla pubblicità e al graphic design.
All’impegno in pittura corrisponde, sul versante musicale, il conseguimento del Diploma di flauto nel 1971 presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Verso gli anni '70 avviene un altro cambiamento, tanto determinante quanto poco rumoroso, e Giuliano Crivelli scopre la sorgente della sua pittura sull’uscio di casa, nel cielo e nelle nuvole, negli amici alati e nelle creature tutte dell’universo naturale. Nel cerchio magico del suo mondo radicato nelle vallate dell’Ossola, lo sguardo di Crivelli ripropone incessantemente e con emozionante meraviglia le scoperte svelate in un rapporto vitale con il microcosmo ossolano sempre rinnovato tra realtà e poesia.
Nel 1973 realizza il proprio sogno e vola in America dove visita Vancouver, New York e Boston e negli Stati Uniti e in Canada tornerà anche come protagonista di alcune mostre.
ossolanews.it
In arrivo la terza edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 6 maggio a domenica 2 luglio

Tre gli artisti che espongono quest’anno negli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola: Elisa Macellari, Paolo Metaldi e Paola Tassetti.
Ognuno concepisce l’illustrazione in modo diverso: Metaldi si muove nel poliedrico universo del design, Macellari in quello della graphic novel, Tassetti coglie aspetti più legati al mondo dell’arte contemporanea.
Inaugurazione Sabato 6 Maggio alle ore 18.
in https://www.facebook.com/dise2020/
- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it
Da Domodossola a Berna scavalcando due catene alpine. Il nuovo treno Italia-Svizzera tra bellezza e brivido

Il Trenino Verde delle Alpi collega la Val d'Ossola con la capitale elvetica in due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Tutto quello che c'è da scoprire durante il viaggio e nelle varie tappe del viaggio
C’è un nuovo treno turistico che attraversa i monti tra Italia e Svizzera. Nell'anno in cui il Paese d'oltralpe sta rilanciando il suo network di ferrovie di montagna, un unicum a livello mondiale, che pochi mesi fa si è arricchito della prima linea a scartamento variabile, e per farlo ha messo in campo il testimonial n.1 del suo turismo, Roger Federer, ecco anche il Trenino Verde delle Alpi. Parte, ogni due ore, da Domodossola e porta fino a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Un biglietto giornaliero, a prezzi particolarmente convenienti per i turisti italiani, offre l’opportunità di salire e scendere dal treno liberamente nelle diverse stazioni e di utilizzare gratuitamente i battelli che solcano le acque del suggestivo lago di Thun. Il viaggio parte da Domodossola – comodamente raggiungibile in treno da tutta la penisola -, borgo protetto da una cinta muraria che il sabato si anima con un antico e vivace mercato cittadino.
E proprio dai porticati di piazza del Mercato, facilmente raggiungibile dalla stazione, può partire la passeggiata alla scoperta degli eleganti palazzi del Borgo della Cultura ( il centro storico), tra i quali Palazzo Silva, una delle più belle costruzioni gentilizie rinascimentali della regione subalpina, e Palazzo San Francesco, edificato lungo i muri perimetrali di una maestosa chiesa del 1200 e oggi sede dei Musei Civici. Poco dopo aver lasciato Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi entra nel traforo ferroviario del Sempione, scavato sotto il monte Leone (3552 m), lungo oltre 19 km e inaugurato nel lontano 1906, per poi riemergere a Briga. Una breve sosta in questa graziosa cittadina dominata dalle tre torri con dorate cupole a cipolla di castello Stockalper, fatto erigere nel Seicento dallo scaltro mercante Kaspar Stockalper, permette di visitare il caratteristico centro storico.
E chi viaggia con bambini può raggiungere il World Nature Forum, un nuovissimo museo interattivo dedicato a questo angolo delle Alpi. Lasciata Briga il trenino risale la valle del Rodano, si inerpica per quasi 500 metri di dislivello sulla “rampa sud” regalando ai passeggeri piacevoli panorami, passa da Goppenstein, percorre per circa 15 km la galleria in quota del Lötschberg, attraversa una galleria elicoidale di 1655 metri e arditi viadotti fino a raggiungere il borgo medievale di Thun. Qui vale la pena programmare una sosta un po’ più lunga per visitare il museo ospitato nel castello degli Zähringen, risalente al XII secolo, passeggiare per il centro storico, attraversare i ponti in legno sul fiume Aare ( il più lungo corso d’acqua della Svizzera, immissario del Reno) e imbarcarsi sul battello che naviga il lago di Thun tra castelli, borghi romantici e una breve escursione che porta alle Grotte di San Beato, visitabili per circa un chilometro.
L’ultima tappa del nostro viaggio è Berna, la capitale della Svizzera, Patrimonio UNESCO per il suo centro storico. Un piccolo gioiello di urbanistica medievale, fondato nel 1191, con ben sei km di portici, diverse fontane rinascimentali, la Zytglogge (torre dell’orologio) sulla quale salire, le 294 figure del Giudizio Universale presenti sul portale principale della cattedrale tardomedievale, la casa dove per sette anni alloggiò Einstein e il Zentrum Paul Klee, progettato nel 2005 da Renzo Piano, che ospita la più importante collezione di opere del pittore svizzero considerato uno degli artisti più importanti del modernismo. E con un po’ di fortuna nella Fossa degli Orsi in riva al fiume Aare si possono ammirare i tre orsi bruni bernesi, mammifero dichiarato nel 1224 animale araldico ufficiale della città. Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi permette anche di provare l’esemplare integrazione tra ferrovia e trasporto pubblico su gomma, ferro o lacustre, che offre l’opportunità di partire dalle diverse stazioni toccate dal treno turistico per escursioni in alcune delle più belle località delle Alpi Svizzere, inclusa Interlaken lo Jungfrau-Aletsch, proclamato primo patrimonio alpino naturalistico dell’UNESCO.
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- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it
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