Da Domodossola a Berna scavalcando due catene alpine. Il nuovo treno Italia-Svizzera tra bellezza e brivido

 Il Trenino Verde delle Alpi collega la Val d'Ossola con la capitale elvetica in due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Tutto quello che c'è da scoprire durante il viaggio e nelle varie tappe del viaggio

C’è un nuovo treno turistico che attraversa i monti tra Italia e Svizzera. Nell'anno in cui il Paese d'oltralpe sta rilanciando il suo network di ferrovie di montagna, un unicum a livello mondiale, che pochi mesi fa si è arricchito della prima linea a scartamento variabile, e per farlo ha messo in campo il testimonial n.1 del suo turismo, Roger Federer, ecco anche il Trenino Verde delle Alpi. Parte, ogni due ore, da Domodossola e porta fino a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Un biglietto giornaliero, a prezzi particolarmente convenienti per i turisti italiani, offre l’opportunità di salire e scendere dal treno liberamente nelle diverse stazioni e di utilizzare gratuitamente i battelli che solcano le acque del suggestivo lago di Thun. Il viaggio parte da Domodossola – comodamente raggiungibile in treno da tutta la penisola -, borgo protetto da una cinta muraria che il sabato si anima con un antico e vivace mercato cittadino.

E proprio dai porticati di piazza del Mercato, facilmente raggiungibile dalla stazione, può partire la passeggiata alla scoperta degli eleganti palazzi del Borgo della Cultura ( il centro storico),  tra i quali Palazzo Silva,  una delle più belle costruzioni gentilizie rinascimentali della regione subalpina, e Palazzo San Francesco, edificato lungo i muri perimetrali di una maestosa chiesa del 1200 e oggi sede dei Musei Civici. Poco dopo aver lasciato Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi entra nel traforo ferroviario del Sempione, scavato sotto il monte Leone (3552 m), lungo oltre 19 km e inaugurato nel lontano 1906, per poi riemergere a Briga. Una breve sosta in questa graziosa cittadina dominata dalle tre torri con dorate cupole a cipolla di castello Stockalper,  fatto erigere nel Seicento dallo scaltro mercante  Kaspar Stockalper, permette di visitare il caratteristico centro storico.

E chi viaggia con bambini può raggiungere il World Nature Forum, un nuovissimo museo interattivo dedicato a questo angolo delle Alpi. Lasciata Briga il trenino risale la valle del Rodano, si inerpica per quasi 500 metri di dislivello sulla “rampa sud” regalando ai passeggeri piacevoli panorami, passa da Goppenstein, percorre per circa 15 km la galleria in quota del Lötschberg, attraversa una galleria elicoidale di 1655 metri e arditi viadotti fino a raggiungere il borgo medievale di Thun. Qui vale la pena programmare una sosta un po’ più lunga per visitare il museo ospitato nel  castello degli Zähringen, risalente al XII secolo, passeggiare per il centro storico, attraversare i ponti in legno sul fiume Aare ( il più lungo corso d’acqua della Svizzera, immissario del Reno)  e imbarcarsi sul battello che naviga il lago di Thun tra castelli, borghi romantici e una breve escursione che porta alle Grotte di San Beato, visitabili per circa un chilometro.

L’ultima tappa del nostro viaggio è Berna, la  capitale della Svizzera, Patrimonio UNESCO per il suo centro storico. Un piccolo gioiello di urbanistica medievale, fondato nel 1191, con ben sei km di portici, diverse fontane rinascimentali, la  Zytglogge (torre dell’orologio) sulla quale salire, le 294 figure del Giudizio Universale presenti sul portale principale della cattedrale tardomedievale, la casa dove per sette anni alloggiò Einstein  e il Zentrum Paul Klee, progettato nel 2005 da Renzo Piano, che ospita la più importante collezione di opere del pittore svizzero considerato uno degli artisti  più importanti del modernismo. E con un po’ di fortuna nella Fossa degli Orsi in riva al fiume Aare si possono ammirare i tre orsi bruni bernesi, mammifero dichiarato nel 1224  animale araldico ufficiale della città. Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi permette anche di provare l’esemplare integrazione tra ferrovia e trasporto pubblico su gomma, ferro o lacustre, che offre l’opportunità di partire dalle diverse stazioni toccate dal treno turistico per escursioni in alcune delle più belle località delle Alpi Svizzere, inclusa Interlaken lo Jungfrau-Aletsch,  proclamato primo patrimonio alpino naturalistico dell’UNESCO.

repubblica.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

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