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Torna la voglia di neve, ecco dove sciare già a ottobre: le stazioni sciistiche già aperte in Italia e all’estero

di Ida Bini

Fervono i preparativi per la nuova stagione sciistica, che partirà ufficialmente ai primi di dicembre e, se le precipitazioni nevose lo consentiranno, anche qualche settimana prima. Appassionati di sci e di acrobazie sulla neve fremono in attesa dell’apertura degli impianti di risalita e di tutte le ultime novità tecnologiche di lamine e scarponi, con una particolare attenzione rivolta al meteo. Eppure, in queste settimane è già possibile sciare sui morbidi pendii di numerosi ghiacciai e di alte cime dell’intero arco alpino; ecco dove è in anticipo la stagione sciistica, in Italia e all’estero.

Cervinia
Impianti aperti a Cervinia, in Valle d’Aosta, nei prossimi weekend di ottobre e tutti i giorni dal 31 del mese: si scia sulle sue piste più ad alta quota e sul ghiacciaio Plateau Rosà, al confine tra Italia e Svizzera, dove è prevista anche l’inaugurazione di una nuova funivia che porterà sul ghiacciaio 1.450 persone all’ora. Le altre piste del comprensorio Breuil-Cervinia Valtournenche, che complessivamente ospitano 72 tracciati, 13 chilometri di anelli da fondo e lo snowpark più alto d’Europa, dovrebbero aprire dal 6 novembre soltanto nei weekend e da dicembre tutti i giorni. Stesse date per le altre stazioni sciistiche che fanno parte del grande Cervino Ski Paradise. Tra le piste più famose già aperte per discese adrenaliniche c’è la storica Ventina, 11 chilometri di tracciato che parte dai 3.500 metri del Plateau Rosà, all’uscita della grande funivia con vista sul monte Bianco, sul Gran Paradiso e sulle cime della Svizzera, e scende fino ai 2.000 metri di Cervinia. Sul versante svizzero sono già in funzione tutte le piste di Zermatt. Lo skipass giornaliero di questa nuova stagione sciistica costa 41 euro; per conoscere tutte le altre tariffe: www.cervinia.it

Passo dello Stelvio
Sul ghiacciaio dello Stelvio, località regina dello sci estivo in provincia di Sondrio, si scia fino al primo novembre su più di 20 chilometri di piste tra i 2.758 metri del Passo e i 3.450 del Monte Cristallo, nel gruppo Ortles-Cevedale. Tra gli ultimi appuntamenti prima della chiusura invernale dello Stelvio si segnalano: dal 22 al 25 ottobre, in collaborazione con le guide alpine di Bormio, il secondo Master Clinic di sci alpinismo, 3 giorni dedicati agli amanti dei percorsi alpinistici; e la grande festa di chiusura dello Stelvio Pirovano winter party con il divertente Snowmotion easyCamp che riunisce rider provenienti da tutta Italia. Lo skipass giornaliero costa da 36 euro; informazioni:www.passostelvio.com

Contemporaneamente alla chiusura dello Stelvio si aprono gli impianti della ski area di Trafoi: piccola e meno adrenalinica rispetto al passo, è perfetta per lo sci di novembre, meno affollato su piste soleggiate, e per chi cerca alberghi vicini agli impianti di risalita, raggiungibili con gli sci ai piedi.

Val Senales-Schnalstal
Sul ghiacciaio della Val Senales, sulle Dolomiti del’Alto Adige, gli impianti sono aperti: funzionano la Gletscherbahn, la funivia che porta da Maso Corto fino ai 3.200 metri, la seggiovia Grawand e lo skilift Finail. Si scia su 5 piste – 2 rosse e tre facili - e sull’anello Giogo Alto, mentre c’è ancora da attendere per la discesa Schmuggler, tracciato nero di 8 chilometri che dal ghiacciaio rientra a Maso Corto, la località più frequentata del comprensorio in questo periodo dell’anno. Se le nevicate lo permettono è possibile anche fare fuoripista sul canalone che dalla stazione di monte degli skilift Finail scende fino al lago di Vernago. Il costo dello skipass giornaliero è di 42 euro. Informazioni per tutte le agevolazioni: www.valsenales.com

Tignes
Sulle piste della celebre località francese Tignes, divisa in più frazioni, si scia dall’inizio di ottobre: sono già aperti gli spettacolari tracciati del ghiacciaio della Grande Motte e del Rosolin, in particolare la Sache, che dalla cima dell’Aiguille Percée scende fino a Tignes Les Brévières. Tignes è il cuore del grande comprensorio dell’Espace Killy che con quello adiacente della Val d’Isère conta su più di 300 chilometri di piste per diverse discipline sportive sulla neve. Lo skipass giornaliero costa 36 euro. Per informazioni: www.tignes.net

Hintertux Gletscher
E’ l’unica località sciistica austriaca a rimanere aperta tutto l’anno: gli impianti delle celebre località tirolese Hinterutx arrivano fino ai 3.250 metri del ghiacciaio, da dove partono 25 chilometri di ottime piste sempre perfettamente innevate. Fa parte del grande comprensorio dello Ski & Gletscherwelt Zillertal 3000 con 245 chilometri di piste con viste panoramiche mozzafiato sulle alte vette alpine, in particolare quella del ghiacciaio situata a 3.250 metri. Le guide alpine della località tirolese, inoltre, accompagnano gli sciatori a esplorare la zona. Lo skipass giornaliero costa 50 euro ma tante sono le agevolazioni. Per informazioni: www.hintertuxergletscher.at

Pitztal
Sulle 37 piste del Pitztaler Gletscher, il ghiacciaio più alto del Tirolo collegato al comprensorio del Rifflsee, la stagione sciistica è già iniziata. I tracciati sono larghi e perfetti per chi comincia a sciare e per le famiglie, così come sono impegnativi e adrenalinici sono quelli adatti per le gare. Anche qui sono previste escursioni guidate con gli sci e tanti sono gli appuntamenti sulla neve, in particolare la festa del Ghiacciaio che si svolge il prossimo weekend d’ottobre. Lo skipass giornaliero costa 37 euro; informazioni: www.pitztaler-gletscher.at

Kaunertal Fendels
La presenza della neve sul ghiacciaio Kaunertaler Gletscher, sempre in Tirolo, è assicurata da ottobre a giugno: 32 sono i chilometri di piste, larghe e divertenti, per sciate ad alta quota. La stazione sciistica è molto frequentata dai giovani provenienti da tutta Europa: qui nascono le discipline sportive che fanno tendenza, soprattutto per lo snowboard e il freeride, ed è qui che si svolgono le feste live più divertenti a suon di musica. Lo skipass giornaliero costa 38 euro; informazioni: www.kaunertaler-gletscher.at

Stubai
Sempre in Austria si scia sul ghiacciaio dello Stubai, il più grande comprensorio sciistico del Paese: la funivia principale porta dai 1.750 metri di fondovalle fino ai 3.200, dove ci sono le piste più alte del Tirolo perfette per discese adrenaliniche e per il fuoripista. Sta per essere inaugurato anche lo snowpark Stubai Zoo con una grande festa sulla neve. Oltre alle classiche discipline sportive, accanto alla stazione Eisgrat è possibile entrare in una grotta di ghiaccio lunga 200 metri, dotata di pannelli informativi. Lo skipass giornaliero costa da 44 euro. Per informazioni su pacchetti autunnali:www.stubai.at
ansa

L’Italia è così: un popolo di navigatori, di santi, di Ct della nazionale, di premier. E di amministratori delegati delle Ferrovie. Di Stato o private, non importa...


Binario 2, stazione di Roma Tiburtina, ore 9.55 di venerdì 6 febbraio. Ho sorseggiato un cappuccio caldo, ho acquistato una bottiglia da mezzo litro di minerale gassata, ho un paio di giornali e il pc. Tutto l’occorrente per il viaggio che mi porterà a Milano Porta Garibaldi, dove l’arrivo del treno ad alta velocità Italo è previsto per le 13.18. Il maltempo imperversa sulla penisola, gli Appennini sono battuti dalla neve, Bologna, Piacenza, Cremona e la pianura padana sono a rischio. Il traffico sui binari si preannuncia difficoltoso. In Italia succede sempre così, complici i mass media: d’inverno c’è l’emergenza neve, d’estate si mettono in guardia i cittadini dall’emergenza caldo. E per fortuna non ci sono più le mezze stagioni! Detto fatto: l’agenzia Sir mi dà l’incarico di salire a bordo e raccontare il “viaggio della speranza”.
 
Inviato per un giorno. Ed eccomi dunque al binario 2 a Tiburtina. Italo arriva puntuale: una giovane addetta al treno - che un tempo avremmo chiamato bigliettaia - mi invita molto garbatamente a prendere il posto e si offre persino di aiutarmi con la valigia (i capelli brizzolati producono questi effetti indesiderati). Mi accomodo, sistemo lo zaino, levo il cappotto, apro il computer e mi collego alla rete wi-fi, che però fa un po’ i capricci. Si parte. I sedili sono comodi, il vagone non affollatissimo, ben riscaldato, direi persino pulito. Gli altoparlanti annunciano, in italiano e in inglese, che siamo partiti (me ne ero accorto…) e che le prossime tappe saranno Firenze Santa Maria Novella, Bologna, Milano Rogoredo, Milano Porta Garibaldi e poi via, fino a Torino. La gente chiacchiera, un giovanotto discute ad alta voce al cellulare. Due studenti universitari sorseggiano caffè da un termos portato da casa. Un signore accanto a me sfoglia il “Corriere” e commenta fra sé un paio di notizie. Il paesaggio esterno cambia: dall’Urbe si passa alla periferia capitolina, poi alla pianura laziale, quindi le colline della bassa Toscana. Qui un annuncio prudente: “Stiamo viaggiando con circa mezz’ora di ritardo per via delle avverse condizioni atmosferiche. Terremo informati i passeggeri bla bla bla”.
 
Un “rosario laico”. Mezz’ora di ritardo su poco più di tre ore di percorso. “Poteva andare peggio”, penso tra me. Ma il signore del sedile accanto attacca a borbottare. “È una vergogna, per due fiocchi di neve si ferma l’Italia. Uno prende il treno ad alta velocità perché ha fretta ed ecco cosa succede”. Azzardo: “Beh, i siti on line dei giornali parlano di forti nevicate e grandi disagi. Speriamo che la situazione migliori”. “Speriamo un (caspita) - sbotta il distinto sessantenne -, questa è l’Italia. Il Paese va sempre peggio. Io devo arrivare a Milano per le 4 del pomeriggio perché ho una visita dal cardiologo. Non ci sono scuse, è una vergogna”. La parola “vergogna” gli ritorna sulle labbra per una decina di volte. Una sorta di “rosario laico”, intervallato da anatemi contro la politica, contro lo Stato, contro la “burocrazia che soffoca l’economia”, e via discorrendo. Oltre Firenze il ritardo si accumula e a Bologna il treno si ferma accanto ad altri mezzi ad alta velocità. Tutti fermi: Freccia Rossa, Italo. Un altro addetto passa vagone per vagone e spiega: “Signori scusate. La circolazione è al momento bloccata per via delle forti nevicate. Ci sono problemi alla linea elettrica. Si parla di una sosta di almeno 20 minuti. Per qualsiasi esigenza, siamo a disposizione”.
 
“Ma se rinasco…”. I minuti passano. Diventano 30, 45, 80, in tutto diventano 110. Il malumore serpeggia. Una mamma con un bimbo di 5 o 6 anni chiama il marito per rassicurarlo: “Alessandro, ciao. Sì. Siamo fermi, ma siamo al caldo. Carletto disegna. Ti faccio sapere…”. Due donne avanti con l’età si scambiano delle caramelle: “Per addolcire la giornata”, esclama una. Un ragazzotto dall’aria simpatica prova a risollevare gli umori: “Se la sosta fosse stata alla stazione di Napoli avremmo avuto qualcuno pronto a venderci panini, aranciate e caffè”. Ilarità generale. Solo l’uomo sui 60 ha da ridire: “Non c’è niente da ridere. Se rinasco, non voglio più rinascere in questo Paese di (marmellata)”.
 
Un popolo di santi e di Ct. In quel momento entra nel vagone la terza addetta in divisa. L’uomo le intima di fermarsi e parte la predica: “Ma perché non partiamo? Se nevica non c’è mica bisogno di spalare i binari. E poi cosa ci vuole a far muovere ‘sto treno. Signorina, quanti treni ci saranno in giro a quest’ora…”. La ragazza ascolta, annuisce, sorride con garbo facendo sì con la testa. Abbozza una spiegazione, piuttosto logica. Dal fondo della carrozza si alza una donna rabbuiata che urla: “Ma la racconti a qualcun altro”. Il passeggero al mio fianco rilancia, spiegando, per filo e per segno, come avrebbe risolto lui la situazione. “Ahó, ma chi sei? Un ingegnere ferroviario?” - rilancia il giovanotto simpatico che questa volta sfodera un colorito accento romano. “Te chiamano Sor Italo?”. Mi è impossibile trattenere una risata. Il signore si offende, si alza e cambia carrozza. Nel frattempo una mano amica deve forse aver spalato i binari. Il convoglio si muove e sfreccia fra Emilia e Lombardia. Poco prima delle 15.30 siamo a Porta Garibaldi. Ce l’abbiamo fatta. L’Italia è così: un popolo di navigatori, di santi, di Ct della nazionale, di premier. E di amministratori delegati delle Ferrovie.
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Turismo inverno in Carinzia tra piste da sci e terme

di Ida Bini

Non dimenticate il costume da bagno. Se decidete di trascorrere qualche giorno di sci sulla neve a Bad Kleinkirchheim, in Carinzia, non ci sono solo le piste: l’accogliente località austriaca a pochi chilometri dall’Italia e dalla Slovenia offre 13.200 metri quadrati di terme per indimenticabili momenti di relax e di benessere tra le nevi alpine. Acquistando uno skipass valido almeno 2 giorni per sciare sui 170 chilometri del comprensorio austriaco, si accede gratuitamente di giorno al centro termale Römerbad o alle terme St. Katherein.

Così, se il tempo è brutto o dopo un’impegnativa giornata di sci, ci si può rilassare nelle avveniristiche terme di Römerbad, uno dei centri termali più innovativi dell’arco alpino, dove ci si immerge nelle acque caldissime circondati dalla neve; o alle terme St. Katherein, dove si passa dalla piscina termale con vortici e correnti alla vasca salina, totalmente rilassante. Le terme di Römerbad si trovano proprio ai piedi del Kaiserburg, dove si scia sulla pista della Coppa del mondo: si lasciano gli sci e gli scarponi alla stazione di partenza dell’impianto di risalita e si entra direttamente nelle calde acque termali, ottimizzando così i tempi di trasferta dalle piste.

Bad Kleinkirchheim è un paradiso per gli sciatori: la località austriaca è famosa per i suoi tracciati morbidi e ampi che circondano i monti Nockberge – chiamati anche “gnocchi” per la loro forma arrotondata - dove 25 impianti di risalita servono 18 chilometri di piste facili, 77 medie, 8 chilometri di tracciati neri e 53 di anelli per lo sci di fondo. Ci sono anche 3 discese per lo slittino, 60 chilometri di sentieri per le ciaspolate o per le escursioni con la slitta, un impianto per il boardercross e la possibilità di pattinare o giocare a curling sui laghi Brennsee e Feldsee.


Il comprensorio ospita anche 23 baite in quota, dove è possibile gustare i sapori tipici e i migliori piatti di quest’angolo di Carinzia: in accoglienti malghe con panoramiche viste sulle vette alpine d’Austria, e raggiungibili direttamente con gli impianti di risalita, si assaporano la gelbe Supp’n, zuppa profumata di zafferano con tre tipi di carne, i Kärntner Kasnudeln, grossi agnolotti ripieni di patate, erbe di campo e ricotta, e gli Schupfnudeln, lunghi gnocchetti serviti con semi di papavero. Per gustare le prelibatezze della cucina carinziana e sciare sui tracciati di Bad Kleinkirchheim sono stati creati sei appuntamenti che uniscono la passione per il cibo e l’amore per la montagna: si passeggia con le racchette o le ciaspole sull’altipiano del Feldpannalm e si partecipa a una degustazione speciale preparata dallo chef Marco Krainer, una star della televisione austriaca che propone paté di formaggi e di trota, zuppa gialla e spezzatino di selvaggina. Al termine del gustoso assaggio si torna a valle a tutta velocità con lo slittino. Le “escursioni dei sapori” sono previste per il 20 gennaio; il 4 e l’11 febbraio; il 4, l’11 e il 18 marzo e il prezzo per partecipare all’evento è di 59 euro a persona.

Oltre agli appuntamenti gastronomici, in queste settimane sono in programma eventi legati al Natale con feste in baita, mercatini di prodotti artigianali locali, vin brûlé e punch ai molteplici sapori, canti e concerti dedicati alla musica sacra. C’è grande attesa anche per il 10 e l’11 gennaio, quando ci saranno in pista le campionesse della Coppa del Mondo di sci per una discesa libera e un supergigante adrenalinici.

Infine segnaliamo numerosi appuntamenti sulla neve per tutta la famiglia: per i principianti, per i bambini e per i più esperti con interessanti offerte low cost. Il pacchetto Ski inclusive, valido fino al 20 dicembre, propone 3 o 7 pernottamenti, skipass da 3 o 7 giorni, un paio di sci nuovi con attacchi e montaggio e la gratuità per i bambini fino ai 6 anni. Il prezzo è di 399 euro per il soggiorno in appartamento per 3 giorni o di 845 euro per una settimana in un hotel a 4 stelle con trattamento di mezza pensione. Il pacchetto Imparare a sciare in 3 giorni, valido fino al 6 aprile 2015, offre 4 notti in camera doppia, tre giorni di scuola di sci o di snowboard e il noleggio completo dell’attrezzatura al costo di 360 euro a persona in agriturismo con prima colazione o di 579 euro in un hotel a 4 stelle con trattamento di mezza pensione. Va segnalato, comunque, che la Carinzia offre vacanze in fattorie, baite e agriturismo, tutte strutture a ridosso dei comprensori o addirittura sulle piste, trasformate in alberghi semplici e accoglienti.

In questi giorni, inoltre, nelle vicinanze di Bad Kleinkirchheim è possibile visitare il mercatino di Villach con oltre 50 bancarelle e un grande centro di degustazione gastronomica nella Hauptplatz; il suggestivo bosco di alberi di Natale in mezzo al lago Millstätter con le bancarelle addobbate su un terrazzo galleggiante, e il celebre mercatino del Bambin Gesù di Klagenfurt. E, ancora, i mercatini di Pörtschach con tante casette in legno addobbate lungo le rive del lago, gli emozionanti concerti di Natale e una visita al fiabesco castello di Hochosterwitz, completamente immerso nella neve. Per maggiori informazioni e organizzare il viaggio: www.badkleinkirchheim.at

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Cortina fa pieno di neve, rincuorati operatori turistici

Mezzo metro sui passi dolomitici, a 2.000 metri, una ventina di centimetri a fondovalle: non è abbondante la precipitazione nevosa che ha imbiancato Cortina, ma sufficiente per rincuorare i gestori di impianti a fune e piste da sci, gli operatori turistici e commerciali della conca ampezzana, ma anche per creare qualche disagio agli organizzatori delle gare di Coppa del mondo di sci alpino femminile. Le due gare in calendario sono slittate di un giorno, si correranno domenica e lunedì. Il prezzo da pagare è minimo, in cambio dei vantaggi.
"La nostra località finalmente ha una veste invernale, con la neve a coprire i prati brulli - commenta Enrico Ghezze, presidente del consorzio impianti a fune di Cortina, Auronzo e San Vito di Cadore - e questo è importante per le nostre attività, che stavano soffrendo. Sinora, nell'intero carosello del Dolomiti Superski, avevamo registrato un calo del 10% nelle vendite, dovuto alla carenza di neve. Sul piano sportivo, questa neve ci consente di guardare con più tranquillità alle importanti manifestazioni sportivi, in programma nel prossimo mese di febbraio". Sono infatti confermate sia la Coppa Europa di snowboardercross, sul monte Faloria, rinviata lo scorso dicembre, sia la tradizionale granfondo Dobbiaco-Cortina, entrambe nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 febbraio.
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Neve italiana. La guida low cost

di Lucia Galli

L'apertura della stagione dello sci è alle porte. Dal Piemonte al Friuli, da Courmayeur a Cortina, idee e suggerimenti per una vacanza a basso costo senza rinunce

Ancora 48 ore. Poi tutti sugli sci. Il vernissage di stagione è fra sabato 29 novembre e l'Immacolata. Da Ovest ad Est sulle Alpi la neve è arrivata ovunque e il minimo comun denominatore delle emozioni è un 30 per cento di sconto sullo ski pass con la "prestagione" natalizia. Bimbi gratis fino a 8 o 10 anni, se sciano con mamma e papà e per sognare da campioni ben quattro gare di coppa del Mondo fra Alto Adige, Trentino e la new entry Santa Caterina in Lombardia. Ecco le prime novità coi fiocchi. 

TRENTINO 
Costa 36 euro sciare in Val di Fassa fra Carezza, Fedaia, Canazei, Moena e Ciampac (www.fassa.com), poco di più, 39 euro, per le Tre Valli, Passo San Pellegrino e Alpe Lusia. Re Laurino non si era sbagliato, scegliendo come dimora i 230 chilometri di piste collegate dal circuito Sellaronda. Questo è anche il regno leggendario dello sci Nordico con la scalata all'alpe Cermis (10 e 11 gennaio) e la Marcialonga (25 gennaio) che unisce le "terre" di Fiemme (www.visitfiemme.it) e Fassa. A Madonna di Campiglio, l'altra regina del Trentino, scalda i motori la pista 3-Tre (www.3trecampiglio.it) che ospiterà lo slalom di Coppa del Mondo il 22 dicembre con pacchetti per tifosi "non campioni" a partire da 299 euro per tre notti, tre giorni di skipass e un posto tribuna per godersi la gara (www.visittrentino.it). 

ALTO ADIGE E VENETOPer festeggiare i suoi primi 40 anni, il Dolomiti superski, indiscusso passepartout delle crode patrimonio Unesco, propone "SuperBirthday": 40 euro di sconto dal 21 al 26 dicembre e poi a fine stagione 2015 per chi acquisti uno skipass di quattro giorni. In pratica si scia gratis un giorno su quattro nelle dodici valli della ski area. Cortina d'Ampezzo compresa: anche nella capitale del jet set fioccano novità declinate sul gusto e sulla storia. Come il Tour Gourmand per scoprire - accompagnati da un sommelier - le migliori baite, ed annessa cantina oppure l'itinerario, sci o ciaspole ai piedi (due ore con merenda, 300 metri di dislivello), dedicato alla Grande Guerra, organizzato dal Rifugio Col Gallina e dalle Guide alpine (
www.lagazuoi5torri.dolomiti.org). 

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FRIULI VENEZIA GIULIAPassando ad Est, il Friuli Venezia Giulia non alza i prezzi, bloccati a 22.50 euro per Forni di Sopra - Sella Nevea e 24.50 a Tarvisio - Zoncolan (32 e 35 eula ro da Natale in poi), e vanta un record: i baby sciatori sciano sempre gratis (sotto i 10 anni). Entro il 19 dicembre, e nel 2015 dal 7 gennaio al 1° febbraio e dal 16 marzo a fine stagione, il pacchetto "Happy family" fa rima con 165 euro per tre giorni in mezza pensione: i bimbi in camera con mamma è papà, non solo sciano ma dormono anche gratis, i genitori hanno lo skipass free (www.promotur.org). 

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LOMBARDIA 
Dal 10 gennaio all'8 febbraio 2015 sci gratis fino a 10 anni, accompagnati da mamma o papà (skipass prenala talizio 39 euro) anche al passo del Tonale, vista Adamello dove invece fino al 19 dicembre i genitori pagano 33 euro e i bimbi solo 9.90 euro. Sempre in Lombardia, il "piccolo Tibet" di Livigno con 115 chilometri di poste per la discesa e 30 per il fondo rinnova la sua vocazione al freeride: fuoripista, ciaspole o scialpinismo,si rafforza la collaborazione con le guide alpine per il servizio quotidiano di news aggiornate e itinerari bonificati su dove scorrazzare in sicurezza. Alle famiglie sono dedicate le settimane "Kids go free": dal 24 al 31 gennaio e dal 21 al 27 marzo i bimbi fino a 12 anni sciano e soggiornano gratis con due genitori paganti. 


VALLE D'AOSTALa "vallée" è il nostro Himalaya e per contemplare (quasi) tutti i 4.000 "italiani" l'indirizzo giusto è Pila dove si arriva comodi in ovovia da Aosta, 70 chilometri di piste, prezzo bloccato a 38 euro, bimbi gratis fino a 8 anni e sconto 30 per cento fino a 13 anni. Courmayeur, invece, si regala un nuovo 5 stelle e inaugura la stagione col Noir festival della letteratura dal 9 al 14 dicembre: fra gli ospiti Jeffery Deaver e Dario Argento. Skipass a 46 euro e pacchetti per mini break romantici di tre o sei giorni da 223 euro a persona. (www.courmayeurmontblanc.it). 

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PIEMONTENella Via Lattea delle Olimpiadi 2006, prezzo bloccato dallo scorso anno a 36 euro (35 on line, 47 per sconfinare in Francia). Qui il giornaliero è molto più di uno skipass, ma apre ad un mondo di golose convenzioni: ingressi gratuiti ai musei civici di Torino, sconti alla Coop, Longoni, Cisalfa e alle terme del gruppo QC ( fra cui Torino, Roma, Milano). Per lo sci e il dopo sci.
viaggi.repubblica.it

Centro e Sud d’Italia sugli sci: le 7 piste più belle

di Ida Bini

Per gli appassionati di montagna e di sport invernali anche le regioni centrali e meridionali d’Italia offrono accoglienti comprensori sciistici con piste avvincenti, alcune delle quali particolarmente amate e spettacolari. Tra queste la più bella, secondo una classifica stilata da autorevoli riviste specializzate, è la direttissima Monte Pratello di Rivisondoli, in Abruzzo, seguita dalle piste toscane dell’Abetone, disegnate dal grande campione Zeno Colò. Oltre a queste due rinomate località, esistono anche piste suggestive con vista mare e tracciati morbidi tra gli Appennini, tutti da scoprire.

1) La pista Direttissima di Rivisondoli è un vero gioiello, lungo poco più di due chilometri, che fa parte del comprensorio più esteso del centro-sud Italia, lo Skipass Alto Sangro in Abruzzo, con 150 chilometri di piste da discesa e 60 di anelli per fondisti. Il tracciato parte da 2.000 metri sul monte Pratello di Roccaraso-Rivisondoli, vicino alla stazione d’arrivo della cabinovia a 6 posti, con una magnifica vista sulla grande area sciistica, Pizzalto, Aremogna e le montagne circostanti, dominate dalle Toppe del Tesoro. Superato il muro iniziale, la pista nera prosegue con numerosi cambi di pendenza e curve emozionanti per diventare più accessibile nella seconda parte, che tuttavia risulta molto veloce e tecnica. Verso la fine del percorso incontra l’altro tracciato nero del comprensorio, la pista Del Bosco, che proviene da destra e che arriva fino a valle unendosi, alle facili M1 Azzurra e P1 Fontanile. Per poter ospitare alcune gare internazionali il tracciato è stato modificato con dossi e con la riduzione dei tre cambi di pendenza iniziali. La stagione sciistica inizia ufficialmente il 13 dicembre. Info: www.skipassaltosangro.net

2) All’Abetone, in Toscana, si scia sul monte Gomito lungo la spettacolare Colò 3, una delle tre piste disegnate nel 1974 da Zeno Colò, grande campione olimpionico degli anni Cinquanta. Il tracciato è molto bello per i paesaggi mozzafiato che offre e per le sue qualità tecniche - continui cambi di pendenza e curve strette - che tuttavia possono essere affrontati anche dagli sciatori meno esperti. L’Abetone è senz’altro la stazione sciistica più famosa e tra le più frequentate dell’Appennino per la presenza di 50 chilometri di piste, di ogni livello di difficoltà, che ospitano gare di Campionati internazionali di sci. Oltre ai 30 tracciati, l’area offre anche 18 chilometri di piste da fondo e numerosissimi sentieri tra i boschi dove camminare e ciaspolare. La stagione sciistica inizia il 29 novembre. Info: www.abetone.it

3) Emozioni e adrenalina alle stelle sulle piste rosse di Etna Nord in Sicilia, dove si scia sul grande vulcano con vista sul mare. E’ un’esperienza unica scendere immersi in un paesaggio che regala contemporaneamente il candore della neve, il nero della roccia lavica e il blu dello Ionio che bagna la costa catanese. Le piste, dominate dall’imponente cratere di 3.350 metri, si trovano tra i 1.800 e i 2.400 metri d’altezza nell’area sciistica di Piano Provenzana-Linguaglossa, che offre complessivamente 6 piste di cui 4 rosse – Coccinella, monte Conca alto e due Anfiteatro – e 2 blu - monte Conca basso e la baby Tanaurpi - servite da una seggiovia e 3 skilift. L’altro comprensorio sciistico è Etna Sud e si estende da Nicolosi a Montagnola per circa 20 chilometri con 6 skilift e un’ovovia. L’area sciistica del grande vulcano offre anche numerose piste per chi pratica lo sci di fondo: Piano Vetore, vicino a Nicolosi, Piano Provenzana e l’anello di Maletto. La stagione sciistica inizia il 3 gennaio 2015 mentre quella del comprensorio Etna Sud è anticipata al 13 dicembre. Info:www.etnasci.it

4) La pista Rossa di Camigliatello Silano è un suggestivo tracciato di due chilometri, ampio e sinuoso, sulla Sila centrale, il più esteso altopiano d’Europa nel cuore della Calabria, dove si scia e ci si sposta con le slitte trainate dai cani. E’ una vera sorpresa e un’insolita destinazione nel più grande bosco d’Italia, 150 mila ettari di immense foreste primordiali, intervallate da pianori e altopiani, boschi di conifere, distese innevate a perdita d’occhio e vette che variano tra 1.368 e i 1.765 metri, in provincia di Cosenza. A circa 1 chilometro dal centro di Camigliatello, presso il rifugio del Tasso, partono gli impianti di risalita che arrivano in quota sul monte Curcio, da dove si scende sull’impegnativa pista Rossa o sulla Blu, più facile e lunga. Nella parte bassa, dove confluiscono i due tracciati, si trova un campetto pianeggiante con scuole di sci per principianti. Il comprensorio sciistico di Camigliatello Silano offre nel complesso 60 chilometri di piste, numerosi anelli per fondisti, aree specializzate per lo snowboard e sentieri per fare escursioni con le ciaspole, le racchette da neve, con le motoslitte o a cavallo. La stagione sciistica inizia il primo gennaio 2015. Info: www.calabriaski.it

5) La pista Del Caprio è la più famosa e tra le più frequentate della stazione di Campitello Matese-San Massimo, in Molise. Il tracciato rosso parte dall’omonima seggiovia di Monte Miletto, a 1.890 metri d’altezza, e scende al Pianoro per poco più di 2 chilometri. La pista Del Caprio, assieme al tracciato Cristallo, ha ricevuto l’omologazione della Federazione internazionale di sci per poter disputare gare di Coppa del Mondo. Campitello Matese, frazione di San Massimo, è la più rinomata località sciistica del Molise con 40 chilometri di piste e 7 impianti di risalita che accolgono diverse discipline sportive, dallo sci alla mountain bike, dall’arrampicata su roccia allo sci di fondo con tre anelli di varia difficoltà. L’apertura della stagione sciistica è prevista per il 6 dicembre. Info:www.campitello.com

6) La pista nera Direttissima Paletta del comprensorio sciistico del Cimone, il più grande dell’Emilia Romagna, è tra le più ambite dell’Appennino centrale. Il tracciato scende da Pian Cavallaio fino al Passo Lupo con continui cambi di pendenza e tratti bellissimi ma molto impegnativi. Oltre alla discesa nera Catinaccio, le piste dell’area sciistica del Cimone sono quasi tutte rosse, cioè di media difficoltà, e si snodano per 50 chilometri tra le vette del monte Cimone e del Cimoncino, alti rispettivamente 2.165 e 2.000 metri. Il comprensorio è una delle mete preferite dagli snowborder per l’alto numero di percorsi fuori pista. Infine, va segnalato il baby- park Cimonelandia, in località Lago della Ninfa, attrezzato parco dei divertimenti sulla neve per gli sciatori più piccoli. L’apertura della stagione è prevista per il 6 dicembre. Info: www.cimonesci.it

7) Sempre sull’Appennino bolognese si scia sulla pista Tomba 1, a Corno alle Scale, l’unica stazione in provincia di Bologna, tra i monti Cornaccio e Cupolino. Il tracciato, intitolato al grande campione Alberto Tomba che si allenava in questo comprensorio, è una pista rossa di 2 chilometri e mezzo con più di 500 metri di dislivello. L’area offre 15 chilometri di piste per lo sci alpino, due anelli di 8 chilometri per il fondo, uno snowpark attrezzato per gli snowbordisti e un babypark, collegati da 5 seggiovie, uno skilift e due tapis roulant. Belli sono gli itinerari nei pressi dei rifugi Le Malghe e Duca degli Abruzzi. L’apertura della stagione sciistica è prevista per il 6 dicembre. Info: www.cornosci.it

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In pista sugli sci, a caccia di offerte. Ecco Promozioni skipass e pacchetti per le famiglie per risparmio anche sulla neve

(DI STEFANIA PASSARELLA)

Si scia in Italia, prevalentemente sull'arco alpino, dalla Valle d'Aosta alle Dolomiti di Cortina d'Ampezzo. Gli impianti stanno riaprendo con novità su piste e strutture ma soprattutto su promozioni skipass e pacchetti per le famiglie per incrementare le presenze. Anche le vacanze sulla neve cominciano a diventare all'insegna del risparmio e in molti vanno a caccia di offerte.

In attesa del via ufficiale il primo dicembre per
Dolomiti Superski (www.dolomitisuperski.com), comprensorio di 12 stazioni e 1.200 chilometri di piste, sono stati aperti lo scorso fine settimana gli impianti a Passo Monte Croce di Comelico - Sextner Dolomiten sulla pista "Marc Girardelli" e a Plan de Corones. Stagione inaugurata a Cortina d'Ampezzo con la pista del Faloria. Pacchetti a Cortina dal primo al 22 dicembre con una notte in regalo per soggiorni superiori a tre giorni. Tutto pronto per il via alla stagione sciistica anche in Valle d'Aosta che già con le nevi di Breuil-Cervinia ha inaugurato le discese dell'inverno 2012-2013. A disposizione degli sciatori 15 funivie, 15 telecabine, 69 seggiovie, 19 sciovie, 45 tapis roulant, 115 gatti delle nevi e 2.971 postazioni di innevamento programmato, centinaia di chilometri di piste da sci. Promozioni su skipass stagionali per gli 'over 65', gli 'under 14' e bambini, mentre tra le promozioni ci sono i "mercoledì rosa" con prezzi ridotti per le donne o il "Valle d'Aosta University Pass" per gli studenti universitari.

In
Piemonte (www.piemonteitalia.eu) il 19 novembre ha riaperto la pista per sci da fondo a Sestriere: oltre ad un anello e un tracciato campo scuola nella zona della Fontana degli Alpini sono a disposizione tre percorsi (una passeggiata da quattro chilometri, una pista facile da due chilometri e una pista medio-difficile da 5,6 chilometri). Si scia in Lombardia (www.turismo.regione.lombardia.it): a Livigno apre anche la cabinovia Carosello 3000 di S.Rocco, Baby-Lac Salin e Federia. In Valtellina piste aperte anche a Bormio. In Trentino Alto Adige (www.visittrentino.it) lo scorso weekend sono state inaugurate le piste di Madonna di Campiglio, zona Groste', grazie all'abbassamento della temperatura e alla produzione di neve artificiale. Confermate le promozioni su skipass giornaliero e la prevendita ridotta di quello stagionale entro il 30 novembre. Torna anche il Fly Ski Shuttle, transfer che dall'8 dicembre porta i visitatori direttamente dall'aeroporto alle piste da sci, quest'anno anche col collegamento fra SkiArea Madonna di Campiglio e gli scali di Bergamo e Verona. Nella Val Pusteria (Bolzano) si rafforza la combinazione treno-skilift, per le piste del Plan de Corones.

Anche laddove gli impianti sono ancora chiusi si possono comunque acquistare skipass stagionali a prezzi ancora convenienti. In
Friuli Venezia Giulia (www.turismofvg.it), dove l'apertura è prevista per l'8 dicembre, è attiva la prevendita degli skipass, fino al 2 dicembre, con offerte vantaggiose per chi compra in anticipo. In più è attiva una speciale campagna che abbina al pernottamento in hotel uno skipass gratuito valido per l'intera durata del soggiorno, dal Tarvisio a Piancavallo (fino al 23 dicembre e poi dal 7 gennaio a fine stagione). Al Salone della Montagna di Modena sono state anticipate alcune novità e promozioni per l'Emilia Romagna con pacchetti e offerte che riguardano le diverse località (www.appeninoeverde.it e www.aptservizi.com/it/). Offerte, fra gli altri, anche per gli impianti di Marche (www.turismo.marche.it), Abruzzo e Molise (http://skipassaltosangro.net/).
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Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

Ognissanti sulla neve, ecco dove si scia. Dal Cervino alla Val Venosta, le prime aperture e pre-aperture degli impianti

L'ondata di maltempo che ha investito l'Italia non ha portato solo pioggia: in diverse località di montagna dello Stivale, anche a basse quote, è arrivata la neve. Mentre su alcune vette è prematuro pensare all'apertura degli impianti sciistici ci sono comunque comprensori dove il ponte di Ognissanti può essere trascorso in pista: dalla Valle d'Aosta al Trentino Alto Adige.


Sul Cervino, e in particolare sul versante svizzero del ghiacciaio Zermatt, la stagione sciistica è cominciata già negli scorsi due fine settimana. Inoltre dal 27 ottobre gli impianti sono aperti tutti i giorni fino al 5 maggio 2013, mentre l'apertura di Valtournenche è in programma il primo dicembre. Il comprensorio di Breuil-Cervinia Valtournenche Zermatt è fra i più estesi delle Alpi e consente di districarsi su impianti e piste lungo tre vallate fra Italia e Svizzera. Quest'anno la stagione sciistica si è aperta con un l'inaugurazione di due nuovi tracciati nella zona del Pancheron e del Cretaz (www.cervinia.it).

Si scia in Val di Sole grazie alle nevicate dei giorni scorsi che hanno portato circa un metro di neve sulla conca glaciale: aprono il primo novembre gli impianti del comprensorio sciistico Adamello Ski sul ghiacciaio Presena (dalle 8 alle 16), a cavallo tra Trentino e Lombardia. Nel frattempo ha avuto inizio anche la produzione di neve programmata sulla pista Valbiolo, sul versante trentino del valico. Novità di questa stagione è al Passo Tonale con il nuovo impianto di risalita: le sciovie Vittoria e Presanella sono state sostituite da una nuova seggiovia a 6 posti, la prima di questo tipo nella ski area Adamello Ski Passo Tonale-Pontedilegno-Temù. L'impianto è dotato di due stazioni coperte, con una portata oraria di 2.400 persone (www.valdisole.net, www.adamelloski.com).

Confermata la preapertura stagionale nella località lombarda di Aprica grazie alla fitta nevicata dello scorso fine settimana. Sarà possibile sciare nella parte alta del comprensorio il 2 novembre, mentre gli impianti Magnolta resteranno aperti per tutto il fine settimana del ponte di Ognissanti. Skipass a 10 euro (www.apricaonline.com). Preapertura dal primo novembre sulle Alpi Bergamasche anche per Foppolo-Brembo Ski (www.bremboski.it). In Val Venosta la stagione di sci inizia a Solda dal primo novembre: oltre 40 chilometri di pista e 10 impianti di risalita e un'altezza da 1900 a 3250 metri (www.valvenosta-altoadige.info). In Alto Adige aperti dal 18 ottobre gli impianti della Val Senales (www.valsenales.com/it/).
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La neve non sentira' la crisi, fatturato da 9,7 mld

Dopo la passata stagione invernale che ha segnato, per molte località, indici in riduzione superiori anche ad un quinto del proprio fatturato, anche la stagione turistica 2012/2013 non sarà facile ma non sarà nemmeno così negativa come si potrebbe pensare analizzando i dati dell'economia reale. L'analisi arriva dall'Osservatorio Italiano della Montagna Bianca "Skipass Panorama Turismo" con una indagine realizzata da JFC per il Salone del Turismo e degli Sport Invernali Nissan Skipass dal 1 al 4 novembre a Modena. Saranno queste le tendenze principali della nuova stagione in montagna: innanzitutto il ritorno delle settimane bianche. Per la prima volta dopo un quinquennio s'inverte la rotta, ovvero diminuiscono gli short break ed aumentano le settimane bianche. I clienti, inoltre, saranno 'infedeli' alle destinazioni, perché sempre alla ricerca dell'offerta speciale e della promozione last minute, ma più fedeli ai maestri di sci (aumenta l'indice di fidelizzazione delle famiglie ai maestri di sci). La spesa media per trascorrere una settimana di vacanza in montagna sarà di 929 euro a persona, contro i 985 euro dello scorso anno, con una riduzione del 6%. Una famiglia italiana composta da padre, madre ed un figlio di 8 anni spenderà in media 2.245,00 euro per nucleo familiare, grazie a sconti ed agevolazioni per i bambini sotto gli 8 anni. skipass, scuola sci, noleggio attrezzature, abbigliamento ed attrezzature sportive assorbono una quota è pari al 46% della spesa complessiva sostenuta per la vacanza. Aumentano poi le famiglie con figli che frequenteranno la montagna per sciare: nel prossimo inverno le famiglie rappresenteranno il 58,5% della clientela. Nell'inverno 2012/2013 la permanenza media si dovrebbe assestare a 5,2 giorni, anche grazie all'incremento di ospiti stranieri il cui soggiorno è più lungo rispetto alla clientela italiana. Crescono gli stranieri, che rappresenteranno una quota del 50% circa della clientela delle località montane italiane: soprattutto Polacchi e Russi. Aumenta, per le scuole di sci nazionali, la richiesta e la conseguente partecipazione dei clienti ai corsi collettivi, che passano a rappresentare il 56,4%, contro il 47,1% della scorsa stagione invernale. Tra le discipline sportive, diminuisce del 12% la quota di chi pratica snowboard, mentre aumentano soprattutto i praticanti di sciaplinismo (+12,3%) e ciaspole (+22,5%). Le nuove discipline del 2012/2013 sono: snowcrossboard (un po' bici e un po' tavola da neve), skifox (seggiolino con gli sci ai piedi) e S.A.W. (Ski Animals Watching). Rafforzamento delle discipline sportive slow ed a costo zero: le ciaspole ed il nordic walking. Gli sciatori italiani vorrebbero trovare due nuovi servizi: la "prima scia", vale a dire la possibilità di sciare la mattina presto su piste vergini, e lo "sci notturno". Le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno pari a 134 gg.; 121 le giornate di apertura stagionale per le scuole di sci italiane - media nazionale. Nell'inverno in arrivo un'ora di corso individuale costerà in media 38 euro, mentre un'ora di corso collettivo ne costerà 20. I prezzi degli alberghi sono aumentati in media del 2,8% rispetto alla passata stagione; aumento del 4% per gli skipass, mentre sono rimasti stabili i prezzi delle scuole di sci. Il fatturato complessivo generato nel prossimo inverno 2012/2013 dal "sistema montagna bianca Italia" sarà pari a circa 9,7 miliardi di euro, comprensivi anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni di montagna. Si prevede un incremento delle presenze di ospiti, rispetto alla passata stagione, variabile tra il 3,5% ed il 4,8%, ed un incremento del fatturato di circa il 2%.


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In Italia gelo almeno fino al 15 febbraio Da Nord a Sud la neve fa paura

Italia al gelo
Il maltempo che anche oggi ha portato gelo e neve in tutta Italia resterà sul Paese almeno fino al 15 febbraio. E' la previsione del meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo, che parla di "seconda ondata di gelo polare". Questa, "dopo aver interessato la notte scorsa le regioni settentrionali - spiega - tenderà nel fine settimana a dilagare al resto del Paese". "Ci attende - aggiunge - un week-end perturbato sulla Penisola con neve abbondante anche in pianura, in Centro; e a quote collinari al sud con temperature in forte calo".

In particolare "domani - spiega Nucera - cadrà neve abbondante sino in pianura tra Marche, Emilia Romagna, dorsale appenninica e gran parte della Toscana. Domenica ci sarà ancora neve fino in pianura su Romagna e Marche e successivamente in Abruzzo e Molise. Rovesci sparsi si verificheranno tra basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica con neve a quote collinari".


Brusco anche, secondo il meteorologo, il calo delle temperature. Previsto gran gelo al Nord con la colonnina di mercurio che scenderà di 10 gradi in pianura. Sarà una situazione di forte criticità tra bolognese e Romagna (accumuli anche oltre i 30/40cm) nonché tra Marche e Nord dell'Abruzzo; qui si avranno accumuli considerevoli e superiori ai 50/70cm sulle zone interne, fino a 30cm sulle coste. Neve forte è poi prevista su Irpinia, Sannio e Matese 30-50cm; 20-30 cm in Lucania, tra Potentino e Vulture, nonché tra Sila e Pollino. Analoghe le previsioni di Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo, secondo il quale "domani tornerà la neve al nordest, e fiocchi bianchi cadranno ancora sull'Emilia-Romagna. Previste piogge, invece, all'estremo sud (Calabria e Sicilia) dove nevicherà solo sui rilievi. Domenica, poi, nevicherà ancora sulle regioni dell'Alto-Medio Adriatico". Il gelo, aggiunge, sarà protagonista anche la prossima settimana, in cui sono previste nevicate soprattutto al centro-sud.


Secondo il climatologo Massimiliano Pasqui del Cnr, l'ondata di freddo di queste ultime settimane "rappresenta un evento di interesse scientifico per la sua durata e la quantità di neve caduta. Non si può però da sola metterla in correlazione con i cambiamenti climatici: per chiamarli in causa servirebbe un'alternanza di eventi estremi di caldo e freddo".



EUROPA ASSEDIATA DAL GELO


Il freddo glaciale e uno sconfinato manto bianco di neve continuano ad assediare l'Europa, dove all'emergenza energetica si aggiunge ora quella del blocco nella navigazione fluviale, molto importante per l'economia e i rapporti commerciali nel vecchio continente.


Tutti i fiumi, a cominciare dall'immenso Danubio, sono infatti ghiacciati quasi interamente, e vari Paesi hanno disposto l'impiego dei rompighiaccio. Dopo la paralisi nel traffico fluviale in Serbia, Croazia, Austria, Bulgaria e Romania, oggi anche l'Ungheria ha ordinato lo stop alla navigazione sul Danubio, la più importante via navigabile d'Europa che con 2.860 km di lunghezza è secondo solo al Volga (3.531). Sui quasi 600 km di percorso in territorio serbo, i blocchi di ghiaccio coprono la gran parte della superficie del grande fiume, con uno spessore che raggiunge anche il mezzo metro, una situazione che non si verificava da alcuni decenni. Per gli esperti, la navigazione non potrà riprendere prima di una decina di giorni. Ghiacciati quasi interamente sono in Serbia anche la Sava e la Tisa.


L'emergenza gelo e neve, cominciata un paio di settimane fa, ha provocato finora in Europa quasi 600 morti, la maggior parte delle quali all'est e nei Balcani, le regioni più duramente colpite, con temperature che in molti casi raggiungono e superano i -30 gradi. L'elenco delle vittime, in gran parte senzatetto, emarginati e alcolizzati, è come un bollettino di guerra, con il triste primato detenuto dall'Ucraina, il cui bilancio ufficiale di morti è fermo da un paio di giorni a 136, e si può presumere che sia ulteriormente cresciuto. Pesante la situazione anche in Polonia, con 82 morti (cinque solo la notte scorsa), in Russia con 46 vittime solo dall'inizio di febbraio, un centinaio dall'inizio dell'anno, in Romania (57), Bulgaria (28), Rep.Ceca (25), Ungheria (16), Serbia (16), Bosnia-Erzegovina (11), Croazia (4), Montenegro (4), Macedonia (2), Albania (1). Il freddo ha ucciso anche nei paesi baltici (24 morti in Lituania, 10 in Lettonia, uno in Estonia) e nell'ovest del vecchio continente, con il bilancio più tragico in Italia (46 morti).


Il gelo e la neve, che hanno causato il totale isolamento di decine di migliaia di persone in Serbia, Bosnia e Romania, stanno intanto aggravando la situazione energetica in vari paesi dei Balcani, dove si moltiplicano di giorno in giorno i picchi nei consumi. In Serbia le autorità hanno annunciato tagli di energia elettrica alle aziende che non sono di importanza vitale per il paese, e hanno disposto drastiche riduzioni nell'illuminazione di insegne commerciali e cartelloni pubblicitari. E il presidente Boris Tadic, che tra ieri e oggi ha visitato alcune delle zone del Paese più colpite dall'emergenza gelo e neve, ha lanciato un appello ai cittadini a risparmiare al massimo nei consumi di energia. La situazione in Serbia è resa più difficile dalla decisione della Bulgaria di cessare le sue esportazioni di elettricità al fine di garantire al meglio il fabbisogno interno.

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