TOP Dolomites Experience, 6 esperienze uniche in Val Gardena


 Inverno sono 6 attività particolari e ricche di fascino da compiere durante la stagione ormai alle porte. Si tratta di esperienze uniche appositamente selezionate da DOLOMITES Val Gardena prevalentemente sulla neve ma non solo.

La prima esperienza è ‘Here comes the sun!’. Ancor prima della consueta apertura degli impianti, la funivia porta gli sciatori ogni martedì sulla Dantercepies e ogni giovedì sul Seceda, dove i primi raggi di sole illuminano il Gruppo del Sassolungo di una luce magica. Con una ricca e completa colazione, questo momento diventa unico e irripetibile. Per maggiori informazioni: https://www.valgardena-active.com/it/attivita/sunrise-dantercepies-colazione-vitale-e-divertimento-mattutino-sugli-sci-4343

La seconda esperienza proposta sono ‘The Legendary 8’. Il comprensorio sciistico della Val Gardena è sinonimo di sci eccellente ed è, allo stesso tempo, la più tradizionale valle dell’Alto Adige, con un’offerta estremamente varia di piste, per tutti i livelli di difficoltà. Ogni pista ha una sua storia e alcune ne hanno una molto speciale. ‘The Legendary 8’ sono le piste più belle e ricche di significato della Val Gardena e si sviluppano per un totale di 36 chilometri. Ciò che hanno tutte in comune è che sono perfettamente curate e offrono una vista impressionante sul leggendario mondo alpino delle Dolomiti.

La terza attività proposta è la Ciaspolata accompagnati da Guide Alpine locali. Per sentire la natura incontaminata nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e viaggiare attraverso il paesaggio ricco di cultura ladina. Accompagnati da un’esperta Guida Alpina si esplorereranno i luoghi più belli della Val Gardena. Particolarmente magica è l’escursione serale con le ciaspole sotto il cielo stellato, con conclusione della serata in un accogliente in un rifugio.

Altra passeggiata proposta è quella con le fiaccole. La cultura della Val Gardena, lo splendido scenario naturale e un tocco di romanticismo sono le caratteristiche principali di questa esperienza. Sia durante la fiaccolata serale nel bosco sul sentiero tematico “Troi UNIKA”, sia durante la fiaccolata attraverso il centro di Ortisei, ci si ritroverà immersi nelle incantevoli storie dell’artigianato gardenese. Per maggiori informazioni: https://www.valgardena-active.com/it/attivita/passeggiata-con-le-fiaccole-al-monte-pana-art-meets-nature-4543

https://www.valgardena-active.com/it/attivita/passeggiata-con-le-fiaccole-e-visita-una-bottega-artigianale-4412

Poi ci sono le Special nights, le notti speciali che si possono vivere solo in montagna. In tour con la Fat e-bike, con lo slittino, con ciaspole, praticando sci di fondo al chiaro di luna: l’aria di montagna cristallina, la neve crepitante e la figura delle imponenti cime Dolomitiche, regalano momenti indimenticabili nel magico mondo delle Dolomiti.

Infine, da provare l’adrenalina pura di una velocissima discesa sulla nuova “ZIPLine Monte Pana”, toccando quasi i 100 km/h. Dalla stazione a monte della seggiovia Mont de Sëura si raggiunge il punto di partenza della nuovissima ZIPline.  Attrezzati con imbragatura di sicurezza, si “parte” a tutta velocità con un volo di 1.500 metri. L’emozionante esperienza, con un’altezza massima di 100 metri dal suolo, permette di raggiungere una velocità di quasi 100 km/h grazie a un sistema unico e innovativo.

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Turismo: nuovo lockdown brucerebbe 440 mila posti

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Anche se tutto il mondo del turismo vive una situazione davvero dura ormai da 8 mesi a causa della scomparsa di tutti i turisti extraeuropei e del calo a picco di quelli europei un secondo lockdown potrebbe davvero essere un colpo fatale. A fare i calcoli è l'Istituto Demoskopika sulla base di dati rilevati da alcune fonti quali Siope, Banca d'Italia, Istat, UnionCamere e Cerve. Se si decidesse, nell'immediato, per un secondo blocco totale delle attività, il turismo potrebbe perdere, nei soli due mesi finali dell'anno in corso, 13 milioni di arrivi e 35 milioni di presenze con una contrazione della spesa per 4 miliardi di euro. Quasi 100 mila imprese del comparto turistico italiano, inoltre, rischierebbero il fallimento a causa di una ulteriore perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato pari a circa 23 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che si ripercuoterebbe immediatamente sul mercato del lavoro con una perdita di ben 440 mila posti. Segno negativo anche per le casse comunali, con mancati incassi, in soli 60 giorni, di oltre 84 milioni di euro. "Non è più tempo di soluzioni giornaliere: il Governo - spiega il presidente di Demoskopika Raffaele Rio - riconosca "lo stato di calamità turistica", lo stato di crisi e programmi finalmente un Piano di rilancio integrato del comparto turistico includendo anche proposte e risorse delle istituzioni ai vari livelli, a partire dalle Regioni. Un unico pacchetto di provvedimenti che, nell'immediato, contenga misure di azioni di tutela a imprese e lavoratori autonomi della filiera quali, ad esempio, il credito d'imposta, il rafforzamento degli ammortizzatori sociali o l'istituzione di fondo per la copertura delle insolvenze o dei fallimenti". (ANSA).


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Annullata 122^ Fieracavalli, la manifestazione si sposta online

 

A seguito dell’ultimo Dpcm della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Veronafiere comunica l’annullamento anche della 122^ edizione di Fieracavalli, prevista a Verona dal 5 all’8 e dal 13 al 15 novembre. L’appuntamento di riferimento in Italia con il mondo equestre, quindi, si trasforma: il sito web e i canali social ufficiali diventano il luogo dove la community di Fieracavalli potrà vivere ancora le emozioni della manifestazione. Una parte dei contenuti della fiera fisica saranno così svelati in diretta web e condensati nelle giornate tra il 5 e l’8 novembre.

„Nonostante la nostra determinazione a portare avanti la manifestazione, proprio perché punto di riferimento di un intero settore che aveva bisogno di risollevarsi, ci siamo trovati di fronte al nuovo Dpcm del Governo che invece ci ha costretti a prendere questa difficile decisione. L’annullamento non riguarda solo la manifestazione fieristica, ma anche tutte le gare in calendario, a partire da Jumping Verona, unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM, in programma per domenica 8, e tutte le competizioni FISE. Noi ce l’abbiamo messa tutta e siamo ancora convinti che partecipare oggi a fiere fisiche e sicure sia possibile, grazie ai protocolli sanitari di prevenzione che avevamo attivato e che erano già stati validati dalle autorità. Si tratta di un altro duro colpo, per noi, i settori rappresentati e tutto l’indotto. Ma abbiamo scelto con responsabilità di non mollare perché la nostra attività prosegue, per quanto possibile, con iniziative online. Grazie a tutti i partner, gli espositori, gli allevatori, i cavalieri e gli appassionati che ci hanno dato e ci stanno dando ancora fiducia“, dice Giovanni Mantovani, DG di Veronafiere.

Il cuore della fiera però continua a battere e lo fa attraverso il proprio sito fieracavalli.it che, dal 5 all’8 novembre, si trasforma in un vero e proprio equestrian hub con contenuti streaming e ‚on demand‘ in costante aggiornamento per gli oltre 200mila utenti della community social, appassionati e addetti ai lavori.

Durante la 4 giorni digitale a tema equestre sono in programma sette appuntamenti in live streaming dedicati all’approfondimento di tematiche da sempre centrali per la manifestazione come il turismo slow, attraverso un dibattito aperto con istituzioni, responsabili dei cammini e direttori dei parchi nazionali, il benessere del cavallo con testimonianze dirette di addestratori etologici e il sociale, grazie ai progetti per il reinserimento dei detenuti, l’arte terapia e gli interventi assistiti con il cavallo per il trattamento del disturbo dello spettro autistico nei bambini.

Nella sezione Horse Friendly Arena è inoltre possibile consultare video dimostrativi dove le migliori scuole di addestramento alternano il racconto di segreti, consigli e aneddoti a dimostrazioni pratiche, promuovendo i principi di un addestramento nel segno di una comunicazione con il cavallo “naturale” e non coercitiva.

Sempre on demand, 3 video-racconti a cura dell’architetto Federica Crestani per dare voce agli artisti – anche di fama internazionale – protagonisti della mostra di arte contemporanea Art&Cavallo e presentare le opere dove hanno saputo valorizzare la figura del cavallo, eletto a vero e proprio “capolavoro della natura”.

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L'arte russa al femminile

 

PALAZZO REALE (MILANO) - L'invisibilità delle donne nel mondo dell'arte è un assioma che difficilmente si può mettere in dubbio. Da oriente a occidente le condizioni sociali ne hanno reso difficile la formazione e tante volte l'oblio ha fatto il resto, come dimostra la riscoperta tutto sommato recente di grandi personalità come Artemisia Gentileschi - proprio in questi giorni in mostra a Londra - o Frida Kahlo. Un divario enorme, inversamente proporzionale alla visibilità del corpo femminile nella pittura e nella scultura di tutti i tempi e di tutti paesi. "Una conseguenza della situazione sociale", ragionava alla fine degli anni '70 Linda Nochlin, tra le curatrici di "Donne artiste: 1550-1950", storica rassegna allestita a Los Angeles.

Una realtà alla quale ha fatto in parte eccezione la Russia, nel particolarissimo periodo di tempo che precedette la Rivoluzione d'Ottobre. In quei decenni, nei quali hanno visto la luce le avanguardie artistiche, le donne ebbero spazio, risonanza e anche ruoli di responsabilità in qualche modo alla pari degli uomini, come non succedeva all'epoca né negli Usa né in Europa. Donne colte, che in molti casi potevano vantare anche esperienze all'estero, il più delle volte nella Parigi di Picasso e Braque.
    A questa pattuglia di coraggiose artiste e intellettuali, "le Amazzoni dell'Avanguardia" - secondo una definizione ancora una volta coniata dal mondo maschile e che non a caso ne delimita la portata circoscrivendola in termini di eccezionalità - è in parte dedicata la grande mostra che si apre il 27 ottobre a Milano negli spazi di Palazzo Reale, con oltre 100 capolavori, molti dei quali mai visti in Italia, che arrivano dal Museo Russo di San Pietroburgo.

Intitolata "Divine e Avanguardie" e promossa dal comune di Milano che l'ha inserita nel palinsesto culturale cittadino I talenti delle donne, la rassegna ripercorre in 8 ampie sezioni l'evoluzione dell'immagine femminile in Russia, dalle madonne dorate delle icone alle zarine ammantate di broccati, dai sorrisi austeri delle imperatrici agli interni borghesi, fino ai volti segnati delle contadine che per la prima volta approdano sulle tele a metà Ottocento, negli sguardi illuminati di Aleksej Venetsianov. E poi ancora nei racconti su tela di Kazimir Malevic che negli anni Venti del Novecento si appassiona al dramma dei contadini schiacciati dalla rivoluzione proletaria. O negli interni cupi di Abram Archipov, con le sue lavandaie lacere che invece fanno tornare alla mente la Parigi disperata di Zola. Per arrivare alle donne pittrici, scultrici, galleriste, disegnatrici di moda, scenografe, animatrici della scena culturale allora in grande fermento, almeno fino al silenziatore imposto dal Stalin, che nel 1932 volle il realismo socialista come unica forma d'arte.
    L'idea, come si evince dal bel saggio firmato nel catalogo dalla curatrice Eugenia Petrova, è in qualche modo quella di una rilettura della storia russa seguendo il fil rouge del volto femminile per arrivare anche ad una riflessione sulla evoluzione dei ruoli. Ecco quindi che a testimonianza del momento di particolare apertura che vive il Paese tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, arrivano, insieme ai ritratti delle mogli e delle figlie degli artisti, anche quelli delle donne che dell'arte avevano fatto una professione, dalla poetessa Anna Achmatova alla gallerista Nadezda Evseevna Dobicina. Una sezione dedicata alla famiglia, con i ritratti di giovani date in sposa per interesse o quelli di vedove rimaste senza mezzi, sembra illustrare invece le tante storie narrate dai capolavori letterari, da Tolstoj a Dostoevskij. Non mancano poi le madri, oltre ad una sezione tutta dedicata al corpo femminile.

L'ultima parte, forse la più intrigante, è proprio quella che accende un faro sulle artiste, non solo Tamara de Lempicka ("oggi di moda in Europa" come sottolinea la curatrice) ma tante altre, da Natalija Goncharova a Olga Rozanova, da Ljubov Popova ad Alexandra Exster e Vera Muchina. Menti raffinate, intellettuali, audaci. Personalità forti come quella della Goncharova, capace di trascinare e influenzare il suo pubblico, amata al punto che una sua mostra allestita nel 1913 a Mosca riuscì a richiamare oltre 12 mila visitatori, con gli organizzatori costretti a ristamparne per tre volte il catalogo. Eppure, nonostante la fama raggiunta tra i contemporanei, "non furono loro a determinare la gloria mondiale dell'arte russa", sottolinea Populova.

Nel mercato contemporaneo dell'arte molte di loro sono ancora sottovalutate. Solo a considerare la selezione, per forza di cose ristretta, delle opere in mostra, viene da chiedersi perché. Di certo, a giudicare dai colori e dalla forza delle nature morte della Ekster o dalle composizioni di Rozanova , lo splendido ritratto di Gorkij firmato da Valentina Chodasevic o le morbide sculturine di Maryla Lednica, non mancano il talento, l'inventiva, la forza espressiva, l'originalità. E uno sguardo femminile sul mondo che fa la differenza. (ANSA).

I capolavori di Tiepolo per la prima volta a Milano

 

ansa

Un viaggio nell'universo pittorico del Tiepolo dagli anni della sua formazione a Venezia alla sua consacrazione internazionale, passando per Milano, città da lui considerata una seconda patria. L'azzurro luminoso dei capolavori del maestro veneziano arriva alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala, sede museale meneghina di Intesa Sanpaolo, con la prima mostra milanese interamente a lui dedicata, dal titolo 'Tiepolo. Venezia, Milano, l'Europa'. L'esposizione, presentata in streaming a causa dell'epidemia Covid, sarà aperta al pubblico ‪da venerdì 30 ottobre fino al 21 marzo 2021. La sicurezza della visita sarà garantita dagli ingressi contingentati e dall'adozione delle necessarie misure per ridurre al minimo i rischi. "Mi risulta che questa sia una delle poche grandi mostre che si riescono ad allestire in Italia. Voglio quindi ribadire che Intesa Sanpaolo - ha spiegato il presidente emerito del gruppo Giovanni Bazoli -intende con questa iniziativa contribuire ad alleviare tutte le sofferenze, le privazione e il venir meno delle occasioni di socialità che questa crisi comporta" Un impegno riconosciuto dall'assessore milanese alla Cultura Filippo Del Corno. "In un momento di grande sconvolgimento dei cicli economici e delle relazioni sociali le Gallerie d'Italia - ha sottolineato - si confermano centro culturale della città e polo della ricerca scientifica". Fanno parte del percorso espositivo- a cura di Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli - una settantina di opere di Tiepolo e di suoi contemporanei, alcune provenienti da importanti musei internazionali come il Museo del Prado di Madrid e la National Gallery di Londra. Un racconto inedito con opere straordinarie, dalle giovanili mitologie delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, al Martirio di San Bartolomeo realizzato nel 1722 per la chiesa di San Stae a Venezia. Viene approfondito l'operato dell'artista a Milano nei palazzi Archinto, Casati Dugnani e Clerici, e per la prima volta, grazie a sensazionali restauri, il pubblico avrà l'occasione di ammirare opere normalmente poco o per nulla accessibili al pubblico, tra le quali gli affreschi della basilica di Sant'Ambrogio e quello eseguito per Palazzo Gallarati Scotti. Grazie a un sofisticato sistema di proiezioni, inoltre, i visitatori potranno immergersi in un viaggio visivo attraverso le volte del Palazzo di Wurzburg e del Palazzo Reale di Madrid. L'esposizione mette anche in luce la stretta collaborazione tra Tiepolo e i figli, particolarmente con Giandomenico e si chiude emblematicamente su un confronto tra i due: da una parte 'San Francesco d'Assisi riceve le stimmate' di Tiepolo senior del Museo del Prado, e dall'altra 'Abramo e i tre angeli' delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, di Giandomenico. Un invito al pubblico a scoprire Tiepolo fuori della mostra, viene infine rappresentato dalle proiezioni di opere da lui realizzate nel resto della Lombardia, tra cui il ciclo decorativo della Cappella Colleoni di Bergamo.

Le Mostre del weekend da Raffaello a Isgrò e Mendini

 

di Marzia Apice (ANSA) - FIRENZE, 28 OTT - Dopo l'ultimo DPCM, che ha lasciato ai musei la possibilità di rimanere aperti pur con il necessario obbligo di ingressi contingentati e il rispetto di ogni misura di sicurezza per il contenimento del virus, le mostre restano una delle poche opportunità di vivere la cultura.
    E nel prossimo weekend, a meno di ulteriori chiusure, ci sarà davvero l'imbarazzo della scelta: da Firenze, con lo splendore di uno dei capolavori di Raffaello e con l'eco di Dante negli scatti spettacolari di Massimo Sestini, a Brescia con la monumentale installazione di Emilio Isgrò, e poi Napoli con la prima mostra dedicata ad Alessandro Mendini e Roma che accoglie la Quadriennale d'Arte.
    FIRENZE - Dal 27 ottobre al 31 gennaio nella sala delle Nicchie di Palazzo Pitti la mostra "Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte", a cura di Marco Ciatti ed Eike Schmidt: l'esposizione nasce per celebrare il ritorno "a casa" del capolavoro "Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi", spiegando e documentando il complesso restauro realizzato dall'Opificio delle Pietre Dure e le numerose analisi scientifiche effettuate sull'opera. Dopo il Quirinale, arriva al Complesso Monumentale di Santa Maria Novella il reportage fotografico di Massimo Sestini "Dante 700", dedicato al Sommo Poeta in occasione del settimo centenario della morte. In 23 scatti, esposti dal 29 ottobre al 6 gennaio, tutti realizzati con innovative tecniche fotografiche, Sestini svela come la presenza di Dante (con il suo volto e le sue parole) continui a far parte delle nostre vite.
    PIACENZA - Circa 120 opere, tra quadri e sculture in gran parte inedite, compongono la personale di Giorgio Milani, dal titolo "La scrittura come enigma", a cura di Elena Pontiggia e in programma negli ampi spazi di Volumnia dal 25 ottobre al 6 gennaio. Il percorso si divide in 10 sezioni che documentano i cicli più importanti dell'artista piacentino, dalle Torri di Gutenberg alle Babeli e ai Poetari Oriente Occidente, dalle Sublimazioni alle Sindoni di Gutenberg e ai Canti ad Ombre Rare.
    BRESCIA - Sarà inaugurata il 27 ottobre la nuova installazione di Emilio Isgrò, dal titolo "Incancellabile Vittoria", pensata per la parete nord della fermata 'Stazione FS' della Metropolitana di Brescia. L'artista siciliano ha ideato la monumentale installazione (200mq, con 205 pannelli di fibrocemento fresati) per rendere omaggio al ritorno a Brescia della Vittoria Alata, una delle più straordinarie statue in bronzo di epoca romana, dopo due anni di restauro.
    NAPOLI - Il Madre-Museo d'arte contemporanea Donnaregina accoglie dal 29 ottobre "Alessandro Mendini: piccole fantasie quotidiane", la prima mostra in un museo pubblico italiano dopo la scomparsa del celebre architetto e disegner, avvenuta il 18 febbraio 2019. Curata da Gianluca Riccio e Arianna Rosica e allestita fino al 1 febbraio, la mostra documenta la carriera di Mendini, evidenziando il legame tra la sua poetica e la cultura artistica d'avanguardia, con un focus dedicato al suo rapporto con Napoli. "Luce 1" è la mostra d'arte fotografica di Assunta Saulle ospitata alla Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli dal 26 ottobre al 1 dicembre. Nelle 40 opere esposte (di diversa dimensione e formato tra fotografie, light box, stampe su plexiglass e fotoceramiche) l'artista esplora attraverso immagini che sembrano dinamiche la possibilità per l'individuo di esprimersi diventando luce.
    ROMA - Apre a Palazzo delle Esposizioni il 29 ottobre la Quadriennale d'arte, dal titolo "Fuori", a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol. Allestita fino al 17 gennaio, la mostra offre una nuova lettura dell'arte italiana dagli anni '60 a oggi: 43 gli artisti selezionati, presentati attraverso sale monografiche e nuovi lavori. Il principale evento collaterale della Quadriennale è la mostra "Domani Qui Oggi" curata da Ilaria Gianni e dedicata al Premio AccadeMibact, che presenta il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia. Si intitola "Separatrix", la prima personale a Roma di Katharina Grosse, allestita dal 31 ottobre al 12 dicembre alla Gagosian Gallery.
    Nella mostra una selezione di nuovi dipinti e opere su carta in cui si evidenzia l'approccio scientifico oltre che pittorico dell'artista, che analizza in anticipo le proprietà tecniche della pittura, dell'acqua e della tela, utilizzando le loro interazioni alchemiche per realizzare specifici effetti ottici.

Castello Ruspoli a Vignanello (VT), con un giardino all’italiana da sogno


 A Vignanello, antico borgo in provincia di Viterbo, sorge un castello in cui si estendono dei giardini da sogno

Vignanello è un un bellissimo paesino che si trova nella Tuscia viterbese, splendida zona dell’Alto Lazio e in cui si susseguono borghi e meraviglie che lasciano davvero senza fiato. E proprio nella parte più orientale dell’antica Vignanello sorge un maniero particolarmente elegante e sorprendente.

Il suo nome è castello (o palazzo) Ruspoli il quale, secondo alcuni documenti storici, si erge sulle fondamenta di quella che era una semplice rocca fortificata. Tuttavia, nel corso degli anni questa splendida struttura subì diverse trasformazioni fino a rivelarsi nello splendore di oggi, grazie anche agli incantevoli giardini in stile rinascimentale che sono stati realizzati per volere di Ottavia Orsini, figlia di Vicino Orsini e creatore del suggestivo Parco dei Mostri di Bomarzo. Non a caso, gli straordinari giardini del castello Ruspoli sono uno dei migliori esempi di giardino all’italiana del Rinascimento.

I giardini sono formati da ben 4 magiche aree: il Giardino di Verdura, il Giardinetto Segreto, il Barchetto e il Barco posizionati sul lato sud del castello. Tra questi il Giardino di Verdura è sicuramente la parte più bella e meglio conservata di tutto il maniero.

Questi, inoltre, appaiono al visitatore incredibilmente allineati e squadrati fra loro. Vale a dire che sono un perfetto disegno geometrico al centro del quale sorge una grande vasca con fontana circondata da quattro arcate di balaustre in peperino.

Ma bellissimi non sono solo i giardini, infatti anche lo stesso castello merita una visita approfondita. Per esempio, al piano terra del palazzo Ruspoli è possibile osservare la bellissima cappella di Santa Giacinta Marescotti, il misterioso pozzo dove avvenne il suo primo miracolo e l’importante sala d’armi. Al piano superiore, invece, è consigliato perdersi tra le favolose stanze che ospitano diversi quadri e affreschi in cui sono raffigurati i più illustri personaggi della famiglia. Molto suggestivo, inoltre, è anche l’arredo dei vari ambienti che conservano ancora oggi il fatato e unico fascino dell’epoca.

Insomma, il bellissimo borgo di Vignanello, in provincia di Viterbo, è certamente una felicissima sorpresa e il suo simbolo per eccellenza, ovvero il castello Ruspoli, è uno di quei luoghi che dovrebbe essere visitato almeno una volta nella vita.

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Restano aperte e in totale sicurezza le terme dell’Emilia Romagna

 

Le 24 stazioni termale dell’Emilia Romagna continuano ad operare e ad erogare i propri servizi in totale sicurezza, insieme per proteggere la salute dei propri clienti. Cosi come l’intero sistema termale italiano, che dopo il nuovo DPCM resta aperto ed attivo, in quando presidio sanitario.
“Conte, Speranza e Bonaccini hanno compreso, in un momento drammatico per il Paese, l’importanza del sistema termale italiano. Nel nuovo DPCM si autorizza espressamente il mantenimento in attività dei centri termali e i loro alberghi dotati di presidio sanitario. Le terme italiane, autorizzate dal Ministero della Salute e dalle Regioni, sono punto di eccellenza e sicurezza al servizio della comunità è ancora più necessarie in epoca Covid e post Covid. Il protocollo ‘Terme Sicure’ ha garantito assenza di contagio”, ha detto Massimo Caputi, presidente di Federterme/Confindustria.
“Le Terme dell’Emilia Romagna sono da sempre presidi sanitari a difesa della salute in virtù della qualità delle acque termali, della qualificazione del personale e dell’assetto organizzativo che vede nella presenza continua dei medici un punto di forza delle proprie attività. Il DPCM riconferma e rafforza, pur in questa difficile situazione, l’attività di tutti i nostri centri termali. Terme aperte e in sicurezza”, ha aggiunto Lino Gilioli, presidente del Circuito Termale dell’Emilia Romagna.

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Al via il Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio



Valorizzare e dare impulso al Turismo dell’Olio. È questo l’obiettivo della 1^ edizione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio che celebra questo settore del turismo made in Italy, raccogliendo e mettendo in competizione tra loro, le migliori esperienze turistiche e best practice legate al mondo dell’extravergine. Un progetto promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e affidato alla direzione scientifica di Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti italiani del settore, autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano.

L’idea del Concorso è nata a seguito dell’entrata in vigore della legge sull’oleoturismo che di fatto ha equiparato le attività che si realizzano nell’ambito del turismo dell’olio a quelle che si realizzano nel settore enoturistico.
“Le esperienze a tema olio sono attrattive per i turisti – afferma Roberta Garibaldi – Il 69% dei turisti italiani dichiara di voler visitare un frantoio in uno dei prossimi viaggi. Fondamentale sarà costruire proposte ampie, segmentate e che sappiano stimolare la curiosità e la partecipazione attiva del visitatore. Il turista è curioso della visita al frantoio, ma apprezza anche attività negli uliveti, così come una carta dell’olio ed una degustazione tematica di un ristorante, le nuove oleoteche, oltre ai luoghi che richiamano il nostro passato, come i frantoi ipogei, i musei dell’olio o le dimore storiche con le orciaie. Ma anche una spa o un albergo tematico. Abbiamo quindi progettato il concorso suddiviso in diverse categorie per valorizzare tutte le migliori esperienze e best practice turistiche legate all’olio e stimolare lo sviluppo del settore”.
“Per le Città dell’Olio il Turismo dell’olio è la scommessa del futuro – ha sottolineato Michele Sonnessa, presidente Associazione nazionale Città dell’Olio – un’opportunità di promozione dei mille territori che caratterizzano la produzione olivicola del nostro Paese. Qualità, sostenibilità, innovazione sono gli ingredienti essenziali di un’offerta turistica mirata e curata nei minimi dettagli, che si rivolge al viaggiatore attento, al consumatore consapevole, al turista appassionato di olio extravergine. Noi siamo convinti che i produttori ma anche gli amministratori dei territori delle Città dell’Olio, sono i migliori ambasciatori del nostro olio nel mondo, perché sono gli unici in grado di raccontarci la ricchezza e la biodiversità del paesaggio, la bontà dei nostri oli, ma soprattutto la passione delle donne e degli uomini che ogni giorno con il loro lavoro prezioso tengono in vita questa coltura millenaria”.
Sei le categorie in gara: Frantoi/ Aziende Olivicole; Oleoteche; Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici; Ristoranti/Osterie; Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi; Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni). Tutte le esperienze in gara saranno valutate in base a criteri di creatività e innovazione, sostenibilità e paesaggio, orientamento del turista, comunicativi e promozione, valorizzazione del territorio e integrazione con le attività delle Città dell’Olio.

Previsto un premio speciale assegnato tramite voto online dal pubblico di internauti che si collegheranno al sito delle Città dell’Olio www.cittadellolio.it. La premiazione dei vincitori si svolgerà, a fine novembre-inizio dicembre 2020, con un evento nazionale in occasione dell’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio.

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Tutto di Raffaello celebre ritratto di Leone X

 

FIRENZE - Le figure dei cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi, che affiancano Leone X nel celebre dipinto del 1518 di Raffaello Sanzio, non furono aggiunte in un secondo momento ma sono opera della mano dell'Urbinate: è quanto emerso dalle analisi analisi diagnostiche effettuate all'Opificio delle Pietre Dure durante il restauro dell'opera protagonista della mostra 'Raffaello e il ritorno del Papa Medici - restauri e scoperte' a Palazzo Pitti (27 ottobre-31 gennaio 2021), curata dal soprintendente dell'Opificio Marco Ciatti e dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
    Il restauro, iniziato nell'autunno 2017, si era reso necessario per la presenza di numerosi piccoli, pericolosi sollevamenti degli strati pittorici originari. Anche il supporto ligneo, che iniziava a mostrare alcune rigidità, è stato restaurato. Grazie alle tecniche radiografiche, fotografiche, di imaging, di microscopia ottica, a scansione microprofilimetrica, è stato possibile rintracciare integralmente la 'trama' disegnata in origine da Raffaello, e stabilire che tutta l'opera è integralmente dovuta alla sua mano.
    La mostra, presentata oggi a Firenze, sarà aperta al pubblico da domani nella sala delle Nicchie della Galleria Palatina di Palazzo Pitti. L'opera torna a Firenze dopo più di due anni di restauro all'Opificio, e la trasferta a Roma per la grande esposizione alle Scuderie del Quirinale. Al termine dell'esposizione il dipinto troverà collocazione nella sala di Saturno della Galleria Palatina, in compagnia di una serie di capolavori di Raffaello. (ANSA).

Ecco la collana di manuali pratici per vivere di turismo (in attesa che riparta)


Come reazione al crollo delle prenotazioni innescato dalla pandemia, sono molti gli esperti del comparto turismo ad aver individuato nel ricorso al digitale e all’innovazione nel suo complesso così come nella capacità di prendersi cura del viaggiatore, sempre e comunque, uno degli antidoti necessari per la ripartenza. Agli occhi di chi già opera nel settore extralberghiero nelle sue varie accezioni (case vacanza e agriturismi), è oggi più chiara che mai la necessità di accrescere le proprie competenze e professionalizzarsi per sopravvivere al momento di crisi che la pandemia ha imposto ed essere pronti ad intercettare la ripresa, parzialmente già in atto.

Per rispondere a queste esigenze è nato un progetto editoriale inedito e ambizioso, articolato in ben 40 volumi pubblicati dalla casa editrice siciliana Dario Flaccovio: due uscite mensili previste a partire dal prossimo 5 novembre, con l’obiettivo di trasferire, attraverso un linguaggio semplice e fruibile anche per una platea di non addetti ai lavori in senso stretto, strategie concrete e di immediata applicazione.

Il progetto, che si rivolge a tutte le persone che a vario titolo sono operative nel settore della cosiddetta ricettività alternativa e che vogliano accrescere le proprie competenze, vede la luce con la collana “Bed & Business” (parole chiave scelte non a caso per indicare la necessità di coniugare sempre e comunque l’accoglienza alla professionalità), diretta da Danilo Beltrante, già autore per Dario Flaccovio del manuale “Vivere di turismo – Guadagna affittando immobili anche se non ne possiedi e non hai capitali”, uscito nel 2018.

“Con la pandemia e la stretta sugli spostamenti – sottolinea Beltrante – è cambiato il modo di viaggiare degli italiani, sono cambiate le mete prescelte e le motivazioni del viaggio, e gestire case vacanza o B&B nei posti ameni della nostra bella Italia non basta più: bisogna essere bravi e professionali per riuscire ad intercettare chi sta viaggiando in questo momento ed essere in grado di soddisfare le sue aspettative per mantenere in salute le proprie aziende se già si opera nel settore o crearne di nuove e cambiare vita. In questa fase difficile in cui necessariamente il turismo è pressochè fermo è necessario un upgrade in termini di competenze personali perché prima o poi le persone torneranno a viaggiare ma con modalità diverse ed esigenze diverse dal pre Covid. Farsi trovare pronti è un imperativo”.

I primi due volumi in uscita sono “Self check-in” di Patrizio Donnini Gallo e “I segreti del customer care” di Gwendoline Brieux, entrambi con focus sull’ospitalità.

Il primo è un manuale pratico per gestire e ottimizzare la libera gestione dell’accoglienza degli ospiti con tanti esempi e consigli da mettere in pratica. Il volume racconta come il self check-in, che unisce digitale e tecnologie di automazione, possa davvero rivoluzionare il mondo dell’ospitalità̀ visto che il gestore ottimizza tempi e costi, mentre l’ospite può scegliere il momento migliore per accedere alla struttura, senza vincoli di orario, in tutta libertà e autonomia.

Nel secondo testo, si mostra come il customer care sia fondamentale per ogni struttura extralberghiera per riuscire a creare una relazione duratura e positiva con qualsiasi ospite. Il testo offre numerosi suggerimenti pratici: dalle email preimpostate con schedulazione automatica al metodo per convertire i preventivi in prenotazioni dirette, passando per la gestione delle recensioni.

Alcuni dei titoli in uscita per i prossimi mesi, con i relativi autori:

Paola Gheis, “Posizionare con successo case di lusso nel mercato extra alberghiero”

Golia Pezzulla, “Il carisma dell’host nel mercato extralberghiero”

Giuseppe Murina, “Come fare Revenue Management nel mercato extralberghiero”

Federico Mantuano, “Visual Brand identity nel mercato extralberghiero”

Antonella Brugnola e Silvia Ghezzi, “Mettere a reddito la propria casa nel mercato extra alberghiero”

Federica Benatti, “Borghi e dimore storiche nel mercato extralberghiero”

Carmela Lerede, “Come aprire le tue porte agli Smart Worker”

Alessio Venturi, “Prenotazioni dirette nel mercato extralberghiero”

Cristina Baldi, “Ingrediente segreto: l’Italianità”

Luca Sini, “Servizi ancillari: l’arma segreta dell’host”

Gianluca Murgia, “Il manuale degli adempimenti”

Davide Scarantino e Marco Celani “L’avventura Italianway”

Patrizia Menchiari, “Customer experience per fare innamorare i tuoi ospiti”

Alfredo Barbarisi, “La fiscalità nel settore extra alberghiero”

Fosca de Luca, “Home staging per il turismo”

travelnostop

A Firenze diminuiscono i visitatori stranieri ma è boom di italiani

 Nell'anno nero per il settore turistico a causa della pandemia di Covid-19, Firenze registra un trend positivo che lascia ben sperare. I dati raccolti dal Comune a settembre 2020 attestano infatti che, rispetto allo stesso mese nel 2019, i flussi turistici internazionali nella città sono drasticamente crollati, com'era prevedibile, ma la domanda interna ha avuto un'impennata, ottenendo un incremento del 20%. Insomma, molti più visitatori italiani, in confronto allo scorso anno, hanno deciso di fare tappa nel capoluogo toscano nelle giornate a cavallo tra l'estate e l'autunno.

I turisti italiani sono stati protagonisti di un ritorno a Firenze che ha acceso un piccolo faro in un periodo davvero buio per l'economia cittadina legata al settore turistico”, afferma l'assessore al turismo Cecilia del Re. Nel dettaglio, a settembre 2020 il turismo italiano ha fatto registrare un record di arrivi, con 80.319 unità rispetto alle 66.841 di settembre 2019 (+20,2%). Gli arrivi e le presenze a livello generale, però, sempre con riferimento al periodo temporale finora preso in considerazione, hanno subìto una flessione rispettivamente del 61% e del 62%. Per riuscire a migliorare questi trend negativi, il Comune di Firenze - spiega l'assessore del Re - sta ora puntando sul turismo congressuale, con l'intenzione di rendere il capoluogo toscano un punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per l'organizzazione di incontri e lo scambio di saperi.

Altri dati che danno una misura dei flussi turistici a Firenze quest'anno sono quelli che riguardano la Firenze Welcome Card, la card di sconti gratuita rivolta a turisti e visitatori residenti al di fuori dell’area metropolitana fiorentina. Sono attualmente 150 le offerte pubblicate sul sito dall'avvio del progetto a giugno scorso. La distribuzione delle aree di attività vede in testa il settore degli acquisti con il 35% delle offerte, seguito da enogastronomia (25%), strutture ricettive (21%), spettacolo e divertimento (7%) e sport e benessere (2%). Tra i punti di attivazione, 56 in totale tra Firenze città e area metropolitana, al primo posto per numero di attivazioni si colloca l'Infopoint turistico della Stazione con il 28% sul totale di tessere rilasciate. Da segnalare anche il 22,3% di tessere rilasciate dallo Student Hotel, che a settembre ha avviato le attivazioni di card per utenti singoli provenienti da tutte le zone del mondo, segno di una ripresa dei corsi e delle attività per stranieri in città.

qaeditoria.it

La musica classica come non l’avete mai sentita : al via ‘Arezzo Youth Music Festival’

 

Ad Arezzo, dal 24 ottobre al 13 novembre, si svolge la 1^ edizione dell’Arezzo Youth Music Festival, progetto innovativo che nasce nella volontà di attrarre i ragazzi alla bellezza del repertorio classico. La direzione artistica della rassegna è affidata al violinista Giovanni Andrea Zanon, classe 1998 e curriculum impressionante; un testimonial ideale capace di raccontare ai suoi coetanei che la musica classica è “cool”. Zanon ha invitato ad Arezzo straordinari musicisti ‘under30’ a dar vita ad un intenso programma concertistico che sarà accompagnato da una serie di incontri pensati per coinvolgere i suoi coetanei.

“Spesso la musica classica viene catalogata dai ragazzi come ‘noiosa’ – dice il direttore artistico Giovanni Andrea Zanon – ma è mia convinzione che questo distacco sia dovuto ad un errato coinvolgimento; non è sufficiente un semplice invito ai concerti, è necessario far sentire i giovani coinvolti. Per questo motivo, prima di ogni concerto, tutti i musicisti invitati all’Arezzo Youth Music Festival parteciperanno con i propri strumenti ad incontri organizzati con le scuole discutendo con i ragazzi. La giovane età dei musicisti faciliterà il dialogo. Inoltre l’idea di organizzare un festival musicale per i giovani musicisti proprio nella città dove la scrittura musicale nacque per essere insegnata ai ragazzi è assolutamente affascinante”.

“Questo che presentiamo – dichiara Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo – è un progetto internazionale, non solo per l’importanza degli artisti che vi parteciperanno, che provengono da varie parti del mondo e che vantano curricula di assoluto prestigio, ma anche per la stessa esportabilità dell’idea. Chi ne usufruisce sono i ragazzi di Arezzo ai quali è interamente dedicato, che potranno partecipare con entusiasmo ad un’esperienza unica. Già in occasione dell’Arezzo Youth Festival Contest, tenutosi in anteprima lo scorso maggio, i giovani della nostra città hanno dimostrato una spiccata sensibilità artistica, legata all’ascolto della musica; mi aspetto pertanto che non rimarranno indifferenti a questa idea e, soprattutto, sono certo che non ne rimarranno delusi”.

Quattro i concerti che saranno proposti al Teatro Petrarca: fil rouge del festival, Ludwig van Beethoven le cui partiture saranno presenti nei programmi eseguiti nelle varie serate, nella volontà di rendere omaggio al genio tedesco nell’anniversario della nascita. Inoltre saranno eseguiti alcuni dei più grandi capolavori della letteratura musicale.

travelnostop

Addio allo scultore Nena, la grazia nel bronzo e nel ferro

 

Dalla Crocifissione in bronzo, unica opera contemporanea nella basilica romana di Santa Maria del Popolo, fino al monumento di speranza della "Mucca che allatta il vitellino" al Campo Zero di Amatrice distrutta dal terremoto. Si è spento nella notte nella Capitale lo scultore Alfiero Nena.

    Era nato a Treviso nel 1933 ma ha vissuto e lavorato a Roma fin dal 1959. Allievo di Emilio Greco si era diplomato all'Accademia delle Belle Arti e fino al 1995 ha accompagnato la sua intensa attività artistica con l'insegnamento nei Licei Artistici e Istituti d'Arte della capitale. Nella sua arte ha saggiato tutti i materiali con la predilezione massima per il ferro, di cui è stato un vero maestro.
    Il suo capolavoro è il bronzo "Cristo Lux mundi" , ospitato dal 1990 a Santa Maria del Popolo, ma opere di Nena sono esposte alle Sacre Grotte Vaticane, al Museo Tesoro di S.
    Pietro, all'ente Enpaia all'Eur, in molte piazze di Roma, sul Monte Tiberio a Capri tra i resti della Villa Jovis con la grande statua della Madonna del Soccorso, poi in Sicilia, a Piacenza, a Terni, a Sorrento, al Lago d'Orta e in molti Paesi tra i quali Francia, Svizzera, Stati Uniti e Argentina. L'amata Treviso, sua città natale, conserva al Museo di S.
    Caterina il grande cavallo in ferro "Libero", i due atleti della Biennale e sculture in terracotta, tra le quali anche un busto dell'ex sindaco Giancarlo Gentilini. Sue anche le medaglie ricordo per gli atleti in varie edizioni della Maratona di Roma. Nel 1992 ha fondato l'Associazione culturale Fidia, che ogni anno assegna un premio a studenti che si sono distinti nel campo dell'arte. Nel 1995 ha partecipato alla Biennale di Venezia con due sculture in ferro esponendo a Villa Pisani di Strà. Dal 1997 è stato presidente onorario dell'Associazione nazionale scultori d'Italia (Ansi).
    La sua passione per l'arte lo ha accompagnato fino agli ultimi anni. Nel 2018 ha voluto dare un messaggio di speranza e solidarietà donando ad Amatrice il monumento della mucca con il vitellino, dedicato in particolare agli agricoltori e agli allevatori del centro distrutto dal terremoto dell'agosto 2016.
    Il basamento è stato simbolicamente realizzato con le pietre degli edifici crollati.
    I funerali di Alfiero Nena si terranno domani, 26 ottobre, alle 16 nella parrocchia di S. Bernadette a Colli Aniene dove è collocata la statua della Beata Vergine dell'Accoglienza. E' previsto l'ottavario presso la Basilica romana di S. Maria del Popolo. (ANSA).

Sale di Sicilia IGP, presidio Slow Food




E’ un ingrediente naturale che da millenni viene utilizzato per diversi usi: come conservante, per insaporire i cibi, per la cura della pelle. E’ il sale, uno dei minerali più antichi formatosi sulla Terra nonché elemento importante anche per il nostro benessere. In natura esistono diverse tipologie di sale, che si caratterizzano con diverse peculiarità a seconda del luogo in cui si formano e vengono raccolti, ognuno quindi con particolari benefici. Il Sale Rosa dell’Himalaya, ad esempio, viene estratto direttamente dalle cime della catena montuosa e vanta oltre 250 milioni di anni: si tratta di un sale fossile, integrale, ricco di minerali ed è ideale per uso alimentare e in tutti gli impieghi con soluzione salina; il Sale Marino di Cervia è un sale marino integrale ricco di oligoelementi che mantiene il possesso della sua naturale umidità, mentre il Sale Nero, prodotto alle Hawaii e nell’isola di Cipro, ha tra i suoi componenti il carbone vegetale e viene utilizzato in cucina come colorante naturale e grazie alle sue proprietà assorbenti aiuta per la funzionalità intestinale, possiede anche proprietà disintossicanti e facilita l’eliminazione di scorie tossiche. C’è poi il Sale di Sicilia, ovvero cristalli di salgemma purissimi, dono di un mare antico, incontaminato, depositati strato su strato e racchiusi nel cuore dell’isola da oltre sei milioni di anni. Turismo.it ha individuato per voi alcuni alcune confezioni acquistabili on line, come il Fior di Sale Marino Artigianale di Sicilia. Li trovate nel paragrafo qui sotto dedicato all'argomento. Inoltre, potrete individuare altri prodotti tipici nella sezione di Amazon dedicata al Made in Italy

Uno dei più celebri è il Sale di Mothia, un esempio di sale che rientra nella categoria del sale marino integrale, che viene estratta e conservata senza l’utilizzo di prodotti sbiancanti o chimici. Viene raccolto a circa 20 chilometri da Trapani, nel mare attorno alla Sicilia, dove sorge San Pantaleo, un’isola che anticamente veniva chiamata Mothia, da cui il sale prende il nome. Le saline si trovano all’interno di una Riserva Naturale, nella laguna dello Stagnone, e da secoli questo sale marino conserva inalterate tutte le sue antiche proprietà che lo rendono piuttosto saporito. È particolarmente ricco di magnesio ed è un ottimo rimineralizzante per le ossa. Il processo di estrazione e lavorazione è molto semplice ed è grazie a questo che mantiene inalterate le sue proprietà: viene estratto e poi lasciato essiccare al sole, in modo che evapori l’acqua presente. Il sale raffinato contiene al suo interno residui dei prodotti chimici utilizzati per eliminare la parte grezza. Quando si sceglie un sale, è importante che sia allo stato grezzo, così come in natura viene estratto. A differenza del sale raffinato, quello di Mothia non contiene additivi chimici o sbiancanti e non viene trattato, conservando così le sue proprietà inalterate.

Il Sale Marino di Trapani, delle omonime saline, viene prodotto con il tradizionale procedimento artigianale ed ha ottenuto il riconoscimento IGP da parte dell’Unione Europea oltre ad essere presidio Slow Food. Non subisce processi di raffinazione o lavaggi che ne alterino le proprietà: si compone di cristalli consistenti di colore bianco e si contraddistingue per essere molto solubile e dal sapore intenso. Il Sale Marino Integrale di Trapani contiene meno cloruro di sodio ma più potassio e magnesio e, grazie al suo metodo di lavorazione, conserva gli oligoalimenti contenuti nell’acqua del mare. Quello di Trapani è un sale marino ottenuto lasciando evaporare l’acqua del mare all’interno delle grandi vasche presenti nelle saline che da sempre sono parte integrante del panorama della costa trapanese, lungo la Via del Sale che da Trapani arriva a Marsala passando per Paceco. Grazie all’azione naturale del sole e del vento si ottiene il sale marino apprezzato in tutto il mondo.

Tutto ha avuto inizio circa sei milioni di anni fa, quando il Mediterraneo era isolato dall’Atlantico e della Sicilia erano emersi solo i Peloritani, i Nebrodi, i Sicani, le Madonie, i monti di Palermo e Trapani e l'altopiano Ibleo. L'area circondata da queste catene montuose si presentava come una vasta laguna salmastra nella quale gli apporti di acqua, marina e piovana, erano inferiori rispetto a quanto veniva allontanato per evaporazione dall'azione combinata del sole e del vento. Ecco perché c’è stato un continuo aumento della concentrazione dei sali fino a provocarne la precipitazione, quando cominciarono a sedimentare, strato su strato, i sali disciolti nell'acqua del mare.

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Roero, gusto di... vino Il 13 novembre prende il via la Roero Wine Week in contemporanea con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba due bicchieri di vino rosso su botte Vino rosso

 Il 13 novembre prende il via la Roero Wine Week in contemporanea con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba

due bicchieri di vino rosso su botte

Vino e tartufo a braccetto durante la Roero Wine Week
Sono ben 57 i produttori di Roero DOCG Bianco e Rosso coinvolti nelle iniziative della Roero Wine Week. Tutti assieme si sono uniti come in un grande team che ha come scopo comune quello di promuovere un territorio splendido come quello del Roero ed i suoi vini di qualità. Nel corso della manifestazione i clienti delle enoteche e dei ristoranti aderenti su tutto il territorio nazionale avranno l'opportunità di prendere parte ad inebrianti degustazioni al calice di Roero DOCG Bianco e Rosso scoprendo, così, in maniera coinvolgente e gustosa la ricca e variegata proposta di questo magnifico territorio collinare Patrimonio UNESCO. Alcuni locali, inoltre, proporranno interessanti serate a tema con il produttore che accompagnerà i clienti durante l'assaggio dei propri prodotti svelando tantissime curiosità, segreti ed informazioni legate al territorio del Roero, alla cantina ed alla loro storia, rendendo la degustazione una vera e propria esperienza a 360°. Ma non è finita. Perchè ogni incontro ed evento legato alla manifestazione sarà accompagnato da un gustoso piatto a base di Tartufo Bianco di Alba, nell'ottica di una stretta collaborazione enogastromica locale. Leggi qui per scoprire tutti i segreti del Tartufo Bianco di Alba e su come servirlo in tavola per esaltarne l'aroma inconfondibile.
Le colline Patrimonio UNESCO che non deludono
Ma la Roero Wine Week non è soltanto un'occasione per deliziare il palato con prodotti di grande eccellenza e raffinatezza. L'iniziativa è anche, e soprattutto, un modo interessante per scoprire un territorio ricco di attrattive di interesse storico, culturale e paesaggistico. In questa splendida area collinare della provincia di Cuneo uomo e natura vivono in un rapporto di perfetta armonia, equilibrio e reciprocità in cui l'uno valorizza l'altra senza mai prevaricarsi. Proprio in questa cornice di grande fascino, durante i weekend della manifestazione si potranno trascorrere interessanti giornate alla scoperta delle 57 cantine partecipanti che apriranno le proprie porte ai visitatori per effettuare visite e degustazioni dal produttore al consumatore. Ma c'è di più. I locali che aderiscono all'iniziativa, infatti, nel periodo di durata della Roero Wine Week potranno offrire ai loro clienti l'opportunità di usufruire di un ingresso scontato per la visita al Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti, alla Mostra Outside-Inside che si tiene all’interno del Castello di Monticello d’Alba e al Museo Wine Experience di Mondodelvino a Priocca, un suggestivo borgo adagiato sulle colline del Roero e racchiuso tra due fiumi, il Borbore e il Tanaro, dominato dal bel campanile neogotico della chiesa di Santo Stefano. In questo modo si potranno scoprire alcuni interessanti luoghi legati al mondo del vino, alla cultura ed alle tradizioni di uno dei territori più affascinanti della regione e dell'intero Stivale.

Franceschini, dolore stop cinema-teatri ma prima salute

 "Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura". Così su Twitter il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. (ANSA).



Sradicato uno dei grossi alberi nel parco del Sacro Monte Calvario

Il maltempo di questi giorni ha sradicato uno degli antichi alberi nel parco del Sacro Monte Calvario. Il tronco fortunatamente non ha danneggiato nessuna costruzione, ed è stato tagliato per consentire il passaggio.
ossola24


ENIT E RCS LANCIANO LA WEB APP PER DIVENTARE "REGISTI" DEL VIDEO STORICO DEL GIRO ITALIA

RCS Sport muove passi pioneristici nella strategia futura del fan engagement con “Giro Story”.RCS Sport ha colto l'occasione del 103 ° Giro d'Italia per coinvolgere i propri appassionati in un'esperienza interattiva grazie a Phlay, avanzata piattaforma rich media online italiana per esperienze audiovisive interattive. Così è nato “Giro Story”. Una esperienza online, patrocinata dall'ENIT (Agenzia Nazionale Del Turismo Italiano), con l'obiettivo di appassionare i propri fans ed in particolare la “generazione Z” ad un'esperienza interattiva che permetta alla fan base di “personalizzare” e “giocare” con le immagini ufficiali dell'evento, aumentando notevolmente il tempo che gli utenti dedicano ai contenuti promossi. La challenge per gli appassionati di ciclismo e dell’evento consiste nel creare online una versione completamente personalizzata di un video sulla storia del "Giro d’Italia" e presente sul portale www.giroditalia.it. Partendo da quattro diverse storyline , ogni singolo utente ha la possibilità di divertirsi a visualizzare e rieditare in tempo reale diversi video, passando da uno all'altro sulla base ritmica di una musica di sua scelta. Si puo’ condividerne poi il risultato unico sulle relative piattaforme social. Il video è immediatamente pubblicato, e votato dalla community di tifosi del “Giro”. “Con l'utilizzo di questa tecnologia RCS Sport ha puntato a raggiungere 3 obiettivi fondamentali:coinvolgere in un'esperienza unica interattiva il pubblico al fine di valorizzare la presenza del proprio sponsor, ENIT; arricchire la comunicazione dell’ evento adeguandosi ai contemporanei modi di interazione della“ generazione Z ”;avere l'opportunità di profilare in modo più preciso la propria fan-base attiva ”, afferma Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport. Sul versante Phlay, il CEO Mario Amura conferma: “siamo orgogliosi di contribuire a raccontare uno degli eventi più importanti della storia del Paese, e allo stesso tempo di contribuire a portare questo evento verso una nuova generazione di co-creatori ". "Enit da sempre punta sull'avanzamento dei processi tecnologici e sull'innovazione per sviluppare una rete e un'offerta turistica sempre più coinvolgente e performante. L'innovazione incentiva la condivisione dell'esperienza di viaggio e traina i giovani viaggiatori a spostarsi. La disponibilità tecnologica è in continua evoluzione e permette di interpretare e stimolare nuovi trend di viaggio" dichiara il Direttore Enit Giovanni Bastianelli.

fonte: comunicato stampa




ENIT AL FEST CINEMA ROMA: NASCE IL BOLLINO DI QUALITA' PER I FILM CHE VALORIZZANO L'ITALIA




Da oggi le pellicole che promuovono la bellezza Italiana nel mondo e presentate alla Festa del Cinema di Roma avranno un marchio di qualità offerto da Enit. L'Agenzia Nazionale del Turismo attribuirà “marchio di qualità” speciale ad una selezione di film sul tema “Il viaggio turismo ENIT” che rappresentano e promuovono il territorio italiano. Il marchio Enit sarà visibile all’interno del catalogo e del programma ufficiale della festa sulla selezione di film individuati. Enit e la Fondazione Cinema per Roma consegnerà anche una targa ad un film scelto tra quelli che riportano il marchio cinema-ENIT indicato dalla giuria presieduta e composta da Italian Film Commission. Premiato anche il film su e con Francesco Totti. Hanno meritato il Bollino 5 Film:

Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma di Giulio Base (Risonanze)

Maledetta Primavera di Elisa Amoruso (Riflessi) con Micaela Ramazzotti

Cosa sarà di Francesco Bruni (Eventi speciali) con Kim Rossi Stuart

Fortuna di Nicolangelo Gelormini (Selezione Ufficiale) con Valeria Golino

Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli (Eventi speciali) con il campione del calcio.

Per Enit il cinema rappresenta una forma di comunicazione coinvolgente e in grado di attrarre un pubblico ampio, articolato per target precisi e per aree geografiche, fasce d’età, profili culturali. L’Italia, anche storicamente, vanta una delle industrie cinematografiche più note ed apprezzate a livello mondiale e le sue città e paesaggi hanno rappresentato il palcoscenico di film entrati nella storia collettiva mondiale. Molte produzioni internazionali hanno scelto l’Italia per loro film di grande successo. Proprio gli scenari dei film hanno dimostrato di contribuire e incrementare i flussi turistici esteri verso mete nazionali. Legare cinema e luoghi d’Italia rappresenta un valido strumento di promozione dell’immagine Italiana, facendo leva su un linguaggio semplice, immediato, globale, pervasivo. Enit, continua a mantenere il ruolo di custode della memoria e dei tasselli dell’Italia turistica e già in passato ha attratto verso la Penisola con lo strumento del cinema come dimostrano le produzioni cinematografiche commissionate dall'Agenzia, tra gli altri, allo storico regista Emmer, le cui produzioni fanno parte degli oltre 100mila reperti di cui 20mila già digitalizzati in un’avventura nel tempo attraverso oltre un secolo di storia rivisitato dal viaggio su www.mostrevirtuali.enit.it. La ultracentenaria Agenzia Nazionale del Turismo si appresta quindi a promuovere uno spaccato dell’Italia dai tratti inediti ed eterogenei. "I luoghi legati al cinema sono portatori di esperienze memorabili che invogliano alla scoperta dei territori. I film sono uno stimolo alla valorizzazione delle location, valorizzazione che non è così automatica ma occorre predisporre strategie e spazi per l'accoglienza e una spinta a maturare interesse crescente per luoghi anche meno noti visti da angolazioni e punti di vista differenti" dichiara il direttore Enit Giovanni Bastianelli.

fonte: comunicato stampa