2700 aziende alimentari italiane, dai colossi del food alle piccole
imprese familiari, attendono 10mila operatori commerciali provenienti
da 115 Paesi, aspettando l'Expo. Il Ministro delle Politiche Agricole,
Maurizio Martina, interverrà il 7 maggio
Il mondo è attirato dal cibo made in Italy. Da ogni angolo del
pianeta cresce la richiesta dei nostri prodotti. Anche i più
particolari, così, escono sempre più dalla classificazione di
"prodotto di nicchia" con l'obiettivo di diventare di largo
consumo, arrivando sugli scaffali della gdo anche all'estero. Per
questo si stanno organizzando le 2700 aziende
alimentari italiane che espongono a Cibus 2014, la fiera
internazionale dell'alimentare italiano, a Parma, fino all'8
maggio, dove sono attesi circa 10 mila operatori commerciali
provenienti da 115 Paesi. I Paesi focus della fiera quest'anno sono
Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux per quanto
riguarda l'Europa. Poi Usa, Canada, Brasile, Giappone e Russia nel
resto del mondo; un'attenzione particolare sara' riservata ai Paesi
del mercato del Sud Est Asiatico "Asean".
Per conquistare i mercati esteri le aziende alimentari hanno messo
a punto centinaia di nuovi prodotti che verranno
presentati a Cibus per la prima volta (vedi la selezione
sul sito Cibus.it nella rubrica 'Novita' di Prodotto'). L'aumento
esponenziale dei nuovi prodotti presentati a Cibus è un altro dato
che testimonia dello sviluppo della fiera che è passata dai 2100
espositori del 2010 ai 2300 espositori del 2012 per arrivare poi ai
2700 di quest'anno (Cibus è biennale). Dopo l'inaugurazione nella
sala Pietro Barilla, alla presenza del vice ministro dello Sviluppo
Economico, Carlo Calenda, via tra gli stand a cercare prodotti
classici o nuovi e alle conferenze sui temi di attualità del food.
Tra questi, il 7 maggio il ministro delle Politiche Agricole,
Maurizio Martina, terrà una conferenza stampa sui temi più
rilevanti del comparto agroalimentare e sulla partecipazione di
circa 500 aziende alimentari ad EXPO 2015, nel
padiglione ad hoc "Federalimentare4Expo", realizzato da
Federalimentare con la consulenza tecnica ed organizzativa di Fiere
di Parma. Oltre alla presentazione del padiglione
''Federalimentare4Expo'' si svolgerà' anche Assemblea annuale dei
soci di Federalimentare.
Centinaia gli show cooking e le degustazioni
negli stand, con tutti i grandi chef schierati a
partire da Cracco, Oldani e Vissani, e il vincitore di Masterchef
Italia, Federico Ferrero. Giocano in casa gli chef della scuola
Alma e quelli di Academia Barilla che celebra dieci anni di
attivita' di promozione della cultura gastronomica italiana
all'estero. Al Cibus anche campionissimi sportivi: la pattinatrice
su ghiaccio Carolina Kostner, Mauro Bergamasco della nazionale
italiana di rugby, il campione di motociclismo Jorge Lorenzo e la
squadra di ciclismo Neri in partenza per il Giro d'Italia.
Parole chiave di questa edizione sono:
internazionalizzazione; sostenibilità e lotta agli sprechi;
innovazione di prodotto e di servizi; lotta alle contraffazioni.
''Immagina il tuo nuovo business nel food'' è l'invito
dell'appuntamento fieristico biennale. ''La richiesta di cibo made
in Italy da ogni angolo del pianeta - sottolinea Fiera di Parma Spa
- sta rapidamente crescendo e la nostra produzione sta cercando di
divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della
grande distribuzione estera''. Al debutto anche
dieci produzioni certificate Dop e Igp nonché' il Consorzio di
tutela dell'Aceto balsamico di Modena Igp, coi suoi 007 che
combattono abusi e usi impropri della denominazione, mentre il
Grana Padano Dop sara' protagonista del Progetto SOS food blogger
"Aiutaci a difendere le Dop''.
Complementare a Cibus, la quinta edizione di "Pianeta
Nutrizione & Integrazione", forum interdisciplinare
sulla sana nutrizione. Fuori salone "Cibus Land", con degustazioni,
mostre e corsi di fotografia culinaria, spettacoli ed eventi nelle
strade di Parma. E nella 'Digital Food Night', il 6 maggio, le
startup tecnologiche incontreranno il 'food'.
Il 17/mo Salone internazionale dell'Alimentazione il Made in Italy
agroalimentare, come detto, punta sull'innovazione per raggiungere
quei consumatori che scelgono di portare a tavola qualità dell'alta
gastronomia italiana, anche se hanno
espresso.repubblica.it
Torino rende omaggio a Tina Modotti, musa di Weston
Fu musa di artisti come Edward Weston e Diego Rivera, recitò nel cinema
muto di Rodolfo Valentino, amò perdutamente il rivoluzionario cubano
Julio Antonio Mella che finì ucciso nel 1929. Tina Modotti, umili
origini udinesi e una vita fra Usa, Messico, Spagna, Francia, Germania e
Unione Sovietica, fu però soprattutto una attivista comunista e
un'artista. Ai suoi scatti, anticipatori della fotografia di reportage
sociale di epoca posteriore, è dedicata una retrospettiva della
Fondazione Torino Musei curata da Cinemazero.
Dopo Eve Arnold, il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".
E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino, presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano, bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta. "Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti. Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti, retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include un'audioguida.
ansa
Dopo Eve Arnold, il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".
E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino, presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano, bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta. "Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti. Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti, retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include un'audioguida.
ansa
Mostre imperdibili: i Templari a Genova
http://www.daringtodo.com
Tra nebbie e leggenda, tra storia e mito l’Ordine dei Cavalieri del Tempio continua ad abitare l’immaginario collettivo di una contemporaneità orfana di fiabe, e alla perenne ricerca del senso nascosto delle cose, ammesso che esista. Allestita, con successo alla Commedia di Prè di Genova, la mostra Templari. Storia e Leggenda dei Cavalieri del Tempio aiuta a far luce su una vicenda che, intrecciando il mito, abita nel profondo dell’identità occidentale. Dal 1119, anno della fondazione dell’Ordine – siamo dopo la Prima crociata e i Cavalieri nascono per assicurare protezione ei pellegrini di Terra Santa – al 1314 con la morte sul rogo dell’ultimo maestro del Tempio, Giacomo De Molay per mano dell’ultimo e definitivo nemico dell’Ordine, il re di Francia Filippo IV – trascorrono poco meno di duecento anni. Due secoli nei quali i Cavalieri di Cristo sono passati dal potere alla disfatta, dalla ricchezza alla spoliazione, dalla costruzione alla diaspora. Enigmatico e controverso, il nobile esercito di monaci di Santa Romana Chiesa, dalla vita ascetica e dall’ineffabile disciplina militare ha affrontato il Saladino e i Mamelucchi, combattuto epiche battaglie e indossato le vesti dei banchieri per principi e sovrani. Ha costruito imponenti fortezze e straordinarie cattedrali in tutta Europa, e guadagnato un potere difficilmente paragonabile e una fama di mistero che ancora oggi ne travolge la storia, dal Santo Graal al mitico tesoro perduto. Poi il tragico epilogo, il rogo di Giacomo Molay, lo sciogliemnto dell’Ordine, la diaspora, ad aprire nuove pagine al mistero.
Ma una mostra per trovare senso richiede prove materiali. E per questo l’esposizione ricorre a significativi reperti storico-artistici dei Templari: icone, scrigni, reliquiari, manoscritti, statue, troni, sigilli, lastre tombali, codici miniati illustrando la questione templare innanzitutto come eredità storica. Diversi i reperti di grande rilievo, come la pergamena de La Regola dei Cavalieri del Tempio dalla Biblioteca Nazionale Lincei di Roma, i documenti del processo ai Templari dell’Archivio Segreto Vaticano, ed opere di prestigio come il San Pietro di Simone Martini, dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, la Madonna del colloquio di Giovanni Pisano dal Museo dell’Opera del Duomo di Pisa e tra le altre le Lastre tombali di cavalieri templari, dall’Abbazia di Fontevivo di Parma e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Tra nebbie e leggenda, tra storia e mito l’Ordine dei Cavalieri del Tempio continua ad abitare l’immaginario collettivo di una contemporaneità orfana di fiabe, e alla perenne ricerca del senso nascosto delle cose, ammesso che esista. Allestita, con successo alla Commedia di Prè di Genova, la mostra Templari. Storia e Leggenda dei Cavalieri del Tempio aiuta a far luce su una vicenda che, intrecciando il mito, abita nel profondo dell’identità occidentale. Dal 1119, anno della fondazione dell’Ordine – siamo dopo la Prima crociata e i Cavalieri nascono per assicurare protezione ei pellegrini di Terra Santa – al 1314 con la morte sul rogo dell’ultimo maestro del Tempio, Giacomo De Molay per mano dell’ultimo e definitivo nemico dell’Ordine, il re di Francia Filippo IV – trascorrono poco meno di duecento anni. Due secoli nei quali i Cavalieri di Cristo sono passati dal potere alla disfatta, dalla ricchezza alla spoliazione, dalla costruzione alla diaspora. Enigmatico e controverso, il nobile esercito di monaci di Santa Romana Chiesa, dalla vita ascetica e dall’ineffabile disciplina militare ha affrontato il Saladino e i Mamelucchi, combattuto epiche battaglie e indossato le vesti dei banchieri per principi e sovrani. Ha costruito imponenti fortezze e straordinarie cattedrali in tutta Europa, e guadagnato un potere difficilmente paragonabile e una fama di mistero che ancora oggi ne travolge la storia, dal Santo Graal al mitico tesoro perduto. Poi il tragico epilogo, il rogo di Giacomo Molay, lo sciogliemnto dell’Ordine, la diaspora, ad aprire nuove pagine al mistero.
Ma una mostra per trovare senso richiede prove materiali. E per questo l’esposizione ricorre a significativi reperti storico-artistici dei Templari: icone, scrigni, reliquiari, manoscritti, statue, troni, sigilli, lastre tombali, codici miniati illustrando la questione templare innanzitutto come eredità storica. Diversi i reperti di grande rilievo, come la pergamena de La Regola dei Cavalieri del Tempio dalla Biblioteca Nazionale Lincei di Roma, i documenti del processo ai Templari dell’Archivio Segreto Vaticano, ed opere di prestigio come il San Pietro di Simone Martini, dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, la Madonna del colloquio di Giovanni Pisano dal Museo dell’Opera del Duomo di Pisa e tra le altre le Lastre tombali di cavalieri templari, dall’Abbazia di Fontevivo di Parma e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Birdwatching come volano per il turismo straniero
Comacchio. Davvero interessante e ricca di spunti la tavola rotonda che si è svolta ieri, sabato 3 maggio, nell’ambito dalla Fiera Internazionale del Birdwatching a Comacchio.
Alla conferenza hanno partecipato i
rappresentanti delle più importanti organizzazioni europee del turismo
ambientale. Introdotto da Giancarlo Malacarne, project manager di Delta
2000 ha preso la parola l’olandese Kees de Pater:
“L’Olanda è molto interessata al turismo ambientale. Sono soprattutto i
turisti singoli, non organizzati, il vostro bacino di riferimento. Ma
hanno scarsa conoscenza del Delta del Po che deve essere maggiormente
promosso. Secondo me dovreste favorire maggiormente i percorsi per il
turista che vuole muoversi a piedi. Il turista olandese che ama la
natura apprezzerebbe anche, per esempio, di essere coinvolto in progetti
di sostenibilità ambientale, sapere che con il suo soggiorno dà un
contributo a proteggere un’area naturale”.
E’ stata poi la volta dell’inglese Conor Jameson.
“Nel Regno Unito ci sono ben 1 milione e duecentomila persone iscritte
all’associazione dei birdwatcher ma gli amanti del turismo ambientale
sono molti e molti milioni in più. La domanda che dovete farvi è: perché
dovrebbero venire qui da voi? Devo dire che Comacchio è stata un
rivelazione. Avete una grande ricchezza faunistica. Cosa dovete fare?
Migliorare le infrastrutture. Avere una segnaletica dei punti di
avvistamento più ricca e precisa. Dotare i punti di osservazione di
parcheggi e favorire il cicloturismo”. Anche Conor ha ribadito che il
Delta del Po dovrebbe essere più presente sui giornali e sulle riviste
inglesi. Insomma più promozione.
Sono poi intervenuti Matthieu Cosson e Alison Duncan in rappresentanza della Lpo francese.
“Ecco cosa vi chiede il turista francese. Siti accoglienti per
l’ecoturista. Che vuol dire puliti, ordinati. Vuole trovare guide
turistiche che parlino il francese. Il target del nostro turismo
ambientale sono le famiglie. Ma l’accoglienza, lo ripetiamo, è molto
importante: avere informazioni, migliorare la rete dei trasporti
soprattutto green e avere un punto di prima accoglienza per il turista
che dia tutte le informazioni per muoversi sul territorio. Muoversi qui
non è così facile”.
Molto atteso l’intervento di Svane Bender, visto che la Germania
è da sempre il mercato di riferimento del turismo straniero in Italia.
“Il Delta è un tesoro nascosto da svelare. I tedeschi amano l’Italia ma
conoscono soprattutto il mare. Pochi conoscono il Delta e le
potenzialità del vostro ambiente. Ecoturismo, cultura, cucina, sono le
vostre armi di offerta per le famiglie. Ma dovete promuovere meglio e di
più questo territorio”. All’incontro sono intervenuti anche l’assessore
al Turismo Sergio Provasi, il presidente di ‘Comacchio è turismo’ Ted
Tomasi e il presidente di Visit Ferrara Franco Vitali.
Sempre sul tema del turismo ambientale si è svolto anche un interessante tavola rotonda sul progetto Birdwildestination,
in collaborazione con Lipu e Birdlife International per promuovere il
Parco del Delta del Po e il Parco delle Foreste casentinesi come
destinazioni di eccellenza per la scoperta e l’osservazione della
natura. Un progetto dove il mare (Delta del Po) incontra la montagna
(Foreste Casentinesi). Anche in questo caso gli esperti provenienti
dall’Europa hanno sottolineato come il birdwatching stia prendendo
sempre più piede nei gusti dei turisti e come la fiera di Comacchio stia
cominciando a diventare un modello e un punto di riferimento per gli
appassionati. All’incontro hanno partecipato, oltre agli operatori
europei, il direttore della Lipu Claudio Celada, l’artista olandese Erik
Van Ommen, il pittore svedese Hans Larsson e il responsabile marketing
di Delta 2000 Mauro Conficoni.
estense.com
Turismo: accesso agevolato a castelli per ospiti alberghi
La fruibilità dei beni culturali di proprietà dell'amministrazione
regionale è al centro di una convenzione approvata tra la Regione e
l'Associazione degli albergatori Valle d'Aosta (Adava).
In particolare per favorire l'accesso ai castelli e alle mostre sono previsti servizi e offerte dedicati ai clienti delle 350 strutture ricettive associate. L'intento è di promuovere e consolidare una rete tra operatori territoriali per integrare l'offerta culturale valdostana e l'attività turistica.
L'assessorato all'Istruzione e cultura sottolinea in una nota che "la valorizzazione dei beni culturali attraverso la fruizione degli stessi è un importante elemento di sviluppo sociale ed economico che può essere agevolato grazie alla creazione di un sistema che metta in rete i diversi attori". (ANSA).
In particolare per favorire l'accesso ai castelli e alle mostre sono previsti servizi e offerte dedicati ai clienti delle 350 strutture ricettive associate. L'intento è di promuovere e consolidare una rete tra operatori territoriali per integrare l'offerta culturale valdostana e l'attività turistica.
L'assessorato all'Istruzione e cultura sottolinea in una nota che "la valorizzazione dei beni culturali attraverso la fruizione degli stessi è un importante elemento di sviluppo sociale ed economico che può essere agevolato grazie alla creazione di un sistema che metta in rete i diversi attori". (ANSA).
Turismo: a Finale Ligure nasce Sentiero blu sottomarino
Un 'sentiero blu'
dove poter praticare snorkeling in sicurezza. Lo allestirà e
gestirà la Lega Navale Italiana in collaborazione col Comune di
Finale Ligure a levante del porto turistico di Capo San Donato.
Sarà una sorta di sentiero sottomarino delimitato da alcune boe di segnalamento che saranno ancorate e di un cavo guida, compreso entro il limite dei 100 metri dalla linea di scogliera.
Il progetto prevede, in particolare, un percorso lungo circa 150 metri lineari, paralleli alla costa, in corrispondenza della spiaggia detta dei Pagliai e situata a levante della diga di sottoflutto del porto turistico. Il "Sentiero blu" permetterà di osservare la posidonia oceanica, tane. Al di sotto delle due boe di segnalazione verranno posizionati dei pannelli non rigidi interpretativi e descrittivi. Lungo la cima sul fondo si prevede di posizionare delle targhette indicanti gli organismi marini e le tipologie dell'habitat. E' previsto anche un servizio di accompagnamento naturalistico con guide ed esperti biologi marini. (ANSA).
Sarà una sorta di sentiero sottomarino delimitato da alcune boe di segnalamento che saranno ancorate e di un cavo guida, compreso entro il limite dei 100 metri dalla linea di scogliera.
Il progetto prevede, in particolare, un percorso lungo circa 150 metri lineari, paralleli alla costa, in corrispondenza della spiaggia detta dei Pagliai e situata a levante della diga di sottoflutto del porto turistico. Il "Sentiero blu" permetterà di osservare la posidonia oceanica, tane. Al di sotto delle due boe di segnalazione verranno posizionati dei pannelli non rigidi interpretativi e descrittivi. Lungo la cima sul fondo si prevede di posizionare delle targhette indicanti gli organismi marini e le tipologie dell'habitat. E' previsto anche un servizio di accompagnamento naturalistico con guide ed esperti biologi marini. (ANSA).
Fiditurismo: dopo tre anni di crollo, in aumento gli interventi per riqualificare le strutture
Con un voto all'unanimità, l'assemblea dei soci di Fiditurismo, riunita al Pala Arrex di Jesolo, ha approvato il progetto di fusione con Fidimpresa Veneto,
le cui basi sono state poste lo scorso novembre con la firma del Patto
parasociale tra i presidenti dei due Confidi.
Il percorso, le cui tappe sono state illustrate ai soci, prevede di
arrivare a dare vita entro la fine del 2014 a un unico organismo di
garanzia che, per potenzialità, si collocherà tra i primi a livello
regionale e nazionale. "E' un punto di svolta nella vita di Fiditurismo.
Dopo 24 anni di impegno, per Fiditurismo è un nuovo inizio con
l'obiettivo di poter essere sempre più d'aiuto alle nostre imprese
alberghiere che si preparano alle sfide poste dal nuovo sistema del
turismo che si sta affermando", commenta il presidente Alessandro Rizzante,
"L'assemblea ha rappresentato la prima tappa del processo di fusione.
Dai nostri soci abbiamo ricevuto il via libera a intraprendere questa
nuova avventura che rafforzerà il sistema delle garanzie collettive a
favore delle piccole e medie imprese del commercio e del turismo,
creando delle importanti condizioni di vantaggio per il comparto
ricettivo". L'assemblea ha dato mandato al presidente di garantire,
all'interno del futuro Confidi unificato, la particolarità del settore
turistico ricettivo. Va ricordato che Fiditurismo è il
più importante Confidi specifico per il settore turistico, potendo
contare al 31 dicembre 2013 su 677 soci, tra cui la metà delle imprese
alberghiere del Veneziano.
L'assemblea ha deciso di prorogare tutte le cariche fino al perfezionamento della fusione. E' stato inoltre approvato il bilancio consuntivo 2013 e il preventivo di gestione per il 2014. Nonostante il difficile momento congiunturale, il bilancio 2013 si è chiuso in positivo, con linee di credito in essere per quasi 142 milioni di euro e quote garantite per oltre 48 milioni di euro. Ma il dato forse più importante è che nel comparto alberghiero si assiste a una leggera ripresa degli investimenti nella riqualificazione delle strutture. Un'inversione di tendenza testimoniata dall'operatività di Fiditurismo per il 2013, che negli investimenti a medio termine (quelli destinati per l'appunto ad ammodernare gli alberghi) è aumentata del 9,44% (è stata pari a 13 milioni 697 mila euro) dopo che nel triennio 2010-2012 era caduta del 67%.
"E' il segno che si riprende a investire, ma è ancora una mini ripresa", spiega Alessandro Rizzante, "Una ripresina degli investimenti che, per quanto riguarda gli imprenditori alberghieri, è un passaggio obbligato perché nel comparto turistico, se si vuole sopravvivere, bisogna oggi più che mai investire sulle proprie aziende. Sono ormai quattro anni che Fiditurismo va sostenendo che c'è la necessità di riqualificare le nostre strutture ricettive. Abbiamo bisogno di internazionalizzarle nell'offerta delle strutture. Le richieste del cliente sono cambiate: oggi ad esempio tutti chiedono il wi-fi, internet e non solo e l'albergatore deve rispondere a queste esigenze". Fiditurismo proseguirà nella sua azione di sensibilizzazione degli operatori. "L'impegno su cui Fiditurismo si sta concentrando è di assecondare questa inversione di tendenza, con prodotti come i plafond "Investinhotel" e altre forma di finanziamento dedicate, considerato che l'ammodernamento delle strutture è la condizione imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato internazionale", conclude il presidente Alessandro Rizzante.
ufficio stampa fiditurismo
L'assemblea ha deciso di prorogare tutte le cariche fino al perfezionamento della fusione. E' stato inoltre approvato il bilancio consuntivo 2013 e il preventivo di gestione per il 2014. Nonostante il difficile momento congiunturale, il bilancio 2013 si è chiuso in positivo, con linee di credito in essere per quasi 142 milioni di euro e quote garantite per oltre 48 milioni di euro. Ma il dato forse più importante è che nel comparto alberghiero si assiste a una leggera ripresa degli investimenti nella riqualificazione delle strutture. Un'inversione di tendenza testimoniata dall'operatività di Fiditurismo per il 2013, che negli investimenti a medio termine (quelli destinati per l'appunto ad ammodernare gli alberghi) è aumentata del 9,44% (è stata pari a 13 milioni 697 mila euro) dopo che nel triennio 2010-2012 era caduta del 67%.
"E' il segno che si riprende a investire, ma è ancora una mini ripresa", spiega Alessandro Rizzante, "Una ripresina degli investimenti che, per quanto riguarda gli imprenditori alberghieri, è un passaggio obbligato perché nel comparto turistico, se si vuole sopravvivere, bisogna oggi più che mai investire sulle proprie aziende. Sono ormai quattro anni che Fiditurismo va sostenendo che c'è la necessità di riqualificare le nostre strutture ricettive. Abbiamo bisogno di internazionalizzarle nell'offerta delle strutture. Le richieste del cliente sono cambiate: oggi ad esempio tutti chiedono il wi-fi, internet e non solo e l'albergatore deve rispondere a queste esigenze". Fiditurismo proseguirà nella sua azione di sensibilizzazione degli operatori. "L'impegno su cui Fiditurismo si sta concentrando è di assecondare questa inversione di tendenza, con prodotti come i plafond "Investinhotel" e altre forma di finanziamento dedicate, considerato che l'ammodernamento delle strutture è la condizione imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato internazionale", conclude il presidente Alessandro Rizzante.
ufficio stampa fiditurismo
Torino rende omaggio a Tina Modotti, musa di Weston. Cento foto a Palazzo Madama, anche suoi nudi scattati da artista
Fu musa di artisti come Edward Weston e Diego Rivera, recitò nel cinema
muto di Rodolfo Valentino, amò perdutamente il rivoluzionario cubano
Julio Antonio Mella che finì ucciso nel 1929. Tina Modotti, umili
origini udinesi e una vita fra Usa, Messico, Spagna, Francia, Germania e
Unione Sovietica, fu però soprattutto una attivista comunista e
un'artista. Ai suoi scatti, anticipatori della fotografia di reportage
sociale di epoca posteriore, è dedicata una retrospettiva della
Fondazione Torino Musei curata da Cinemazero.
Dopo Eve Arnold, il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".
E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino, presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano, bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta. "Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti. Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti, retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include un'audioguida.
ansa
Dopo Eve Arnold, il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria. L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".
E gli splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino, presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano, bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta. "Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti. Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti, retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include un'audioguida.
ansa
Nautica: torna Yacht Med Festival di Gaeta, 24 aprile - 1 maggio
(ANSA) - GAETA (LATINA), 19 APR - Quando il settimo anno non è sinonimo di crisi: torna lo Yacht Med Festival,
evento in controtendenza rispetto all'onda negativa che ha coinvolto
negli ultimi anni l'industria nautica italiana. Lo accoglie Gaeta, dal 24 aprile al primo maggio: è la Fiera Internazionale dell'Economia del Mare,
con un modello fieristico di successo che punta all'aggregazione fra le
diverse realtà produttive del comparto nautico e del turismo di Lazio e
Campania.
Nei 37.000 mq di superficie espositiva distribuiti su tutto il lungomare di Gaeta, trovano spazio 380 espositori, 130 le imbarcazioni in mostra e pronte per prove in acqua, un calendario di circa 50 eventi, fra mostre, regate, tavole rotonde e convegni che rappresentano tutti i settori legati alla Blue Economy: nautica, portualità turistica e commerciale, logistica, trasporti, pesca, formazione, ambiente, sport, turismo, editoria, artigianato e agroalimentare.
Nel corso della manifestazione saranno presentati anche i primi risultati dei tavoli di lavoro avviati nelle edizioni precedenti: il modello di semplificazione delle procedure nella pesca in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto; il supporto a un processo di qualificazione della filiera nautica; la definizione di un nuovo metodo di certificazione e di rete nella portualità turistica, e la messa a punto di nuovi sistemi di partenariato pubblico- privato nell'Economia del Mare. A Gaeta è nata anche la Rete Nazionale degli Istituti Nautici, in cui il MIUR ha riconosciuto la città come il luogo in cui discutere le politiche formative legate al mare, anche in relazione alle nuove direttive europee.
Ma il principale risultato raggiunto, secondo Vincenzo Zottola, presidente di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Latina e organizzatore dello Yacht Med Festival, è stato quello di divenire un modello innovativo di confronto nazionale fra istituzioni, associazioni e imprese che vedono nella manifestazione il luogo privilegiato per l'elaborazione delle proprie politiche di intervento e per il confronto con tutti gli altri principali stakeholder del settore.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Nei 37.000 mq di superficie espositiva distribuiti su tutto il lungomare di Gaeta, trovano spazio 380 espositori, 130 le imbarcazioni in mostra e pronte per prove in acqua, un calendario di circa 50 eventi, fra mostre, regate, tavole rotonde e convegni che rappresentano tutti i settori legati alla Blue Economy: nautica, portualità turistica e commerciale, logistica, trasporti, pesca, formazione, ambiente, sport, turismo, editoria, artigianato e agroalimentare.
Nel corso della manifestazione saranno presentati anche i primi risultati dei tavoli di lavoro avviati nelle edizioni precedenti: il modello di semplificazione delle procedure nella pesca in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto; il supporto a un processo di qualificazione della filiera nautica; la definizione di un nuovo metodo di certificazione e di rete nella portualità turistica, e la messa a punto di nuovi sistemi di partenariato pubblico- privato nell'Economia del Mare. A Gaeta è nata anche la Rete Nazionale degli Istituti Nautici, in cui il MIUR ha riconosciuto la città come il luogo in cui discutere le politiche formative legate al mare, anche in relazione alle nuove direttive europee.
Ma il principale risultato raggiunto, secondo Vincenzo Zottola, presidente di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Latina e organizzatore dello Yacht Med Festival, è stato quello di divenire un modello innovativo di confronto nazionale fra istituzioni, associazioni e imprese che vedono nella manifestazione il luogo privilegiato per l'elaborazione delle proprie politiche di intervento e per il confronto con tutti gli altri principali stakeholder del settore.
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Lo sbarco di Napoleone 200 anni fa all'Elba Le celebrazioni per il bicentenario dell’Imperatore sull’isola
(di Ida Bini)
E’ ricco il calendario dei festeggiamenti per il bicentenario dell’arrivo di Napoleone Bonaparte sull’isola d’Elba: eventi culturali e folcloristici, rievocazioni storiche, mostre, concerti e convegni celebrano il grande evento, che comincia il 4 maggio e si protrae fino al 26 febbraio 2015 per ricordare i 10 mesi d’esilio del grande condottiero francese in terra toscana. Correva l’anno 1814 quando, dopo l’abdicazione di Fontainebleau, Napoleone veniva costretto all’esilio sull’isola d’Elba, dove sbarcò il 4 maggio e da dove fuggì furtivamente dopo dieci mesi.
Sull’isola Napoleone portò i fasti del suo impero, soprattutto nella sua residenza di Portoferraio e lasciò importanti segni nella costruzione di ospedali e nell’organizzazione delle strade, delle miniere di Rio e Capoliveri e dell’agricoltura isolane. Le celebrazioni per il “turista più famoso della storia dell’Elba” si inaugurano il 4 maggio con la rievocazione storica dello sbarco dell’imperatore a Portoferraio, il principale porto dell’isola, con oltre 200 figuranti in costume d’epoca – ufficiali e soldati della sua guardia - e la consegna delle chiavi della città. In occasione del bicentenario nel piazzale Napoleone di Portoferraio è stata restaurata anche la sua residenza villa dei Mulini per riscoprirne l’assetto originario voluto dall’Imperatore. La Villa, costruita nel 1724 dal granduca Gian Gastone de’ Medici, fu riadattata secondo le esigenze di Napoleone che fece aggiungere alla residenza un piano da dove osservava le navi in entrata e in uscita dal porto.
Oggi la palazzina dei Mulini è un museo nazionale e ospita mobili ottocenteschi stile impero, la biblioteca dell’Imperatore e un giardino che si sviluppa tra la palazzina e il mare, abbellito da due statue classiche. Da inizio giugno al 30 settembre la galleria Demidoff di Villa di San Martino ospita una mostra dedicata all’isola durante il periodo napoleonico con l’allestimento dell’originale tenda da campo, mai vista prima in pubblico in Italia, usata da Napoleone nei suoi spostamenti durante le campagne militari. Si tratta di un’imponente reggia itinerante, alta più di 3 metri, raffigurata nei più importanti dipinti dell’epoca, con tutte le comodità e le sicurezze per l’Imperatore. Restaurata dal Mobilier National di Parigi la tenda, realizzata in cotone e lino a righe bianche e blu e bordata da una frangia di lana rossa, era attrezzata come una piccola reggia trasportabile che si distingueva in mezzo all’accampamento militare. Nella tenda si trovavano mobili progettati da abili artigiani facilmente ripiegabili, trasportabili e molto leggeri, che dovevano seguire Napoleone nei suoi tanti spostamenti.
I festeggiamenti proseguono per tutta l’estate con spettacoli, mercati, concerti, gare veliche, proiezioni cinematografiche e fuochi d’artificio; in particolare si segnalano il 13 e il 14 giugno la Régat Napoléon, gara velica dell’Aive, associazione italiana vele d’epoca, che parte da La Spezia e si conclude a Portoferraio; i giochi pirotecnici a Portoferraio il 15 agosto, in occasione del compleanno di Napoleone, e la rievocazione dell’incontro del condottiero con la contessa Maria Walewska, sua amante e madre di suo figlio Alexandre, nel santuario della Madonna del Monte di Marciana. Le celebrazioni si concluderanno il 26 febbraio 2015 con una grande festa che ricorda il giorno in cui l’Imperatore, il 27 febbraio 1815, organizzò un grande evento al quale invitò tutta la popolazione dell’isola; per la grande confusione le guardie inglesi lo persero di vista e lui poté imbarcarsi di nascosto su un bastimento che lo aspettava all’isolotto di fronte al porto. Per i bicentenario il comune di Portoferraio ha organizzato anche numerose iniziative turistiche come le passeggiate guidate I luoghi di Napoleone, per conoscere meglio il grande personaggio storico e il suo stretto rapporto con l’isola. Un’altra iniziativa interessante è Napoleone a tavola: per tutta l’estate nei ristoranti del tour si possono trovare accattivanti menu napoleonici, basati sulla cucina tradizionale ottocentesca locale e numerosi eventi a tema. In particolare: Viaggio nella tradizione gastronomica dell’isola d’Elba al tempo di Napoleone, dal 5 all’11 maggio e dall’8 al 15 giugno, e la fiera del Bicentenario con degustazioni dei prodotti e dei piatti della tradizione ottocentesca, che si svolge l’8 giugno.
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