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TripAdvisor, a 152 italiani i Travelers' Choice Hotel Awards. Di Ortisei la migliore struttura per famiglie al mondo

Un sistema ricettivo di ottimo livello, con punte di vere e proprie eccellenze: l'Italia porta a casa risultati lusinghieri dai Travelers' Choice Hotel Awards 2015, i premi che da tredici anni TripAdvisor assegna ai migliori hotel del mondo sulla base di milioni di recensioni raccolte dal sito di viaggi. Delle 8151 strutture premiate per la qualità dei servizi offerti, 152 sono italiane.

Fra tutte spicca un hotel del Trentino Alto Adige, il Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel a Ortisei (BZ), migliore hotel per famiglie nella classifica mondiale, apprezzato da chi viaggia con bimbi al seguito e non solo ("È difficile rinunciare a tornarci anche quando i figli crescono!", commenta un utente). Nord, centro e sud Italia sono rappresentati sul podio delle regioni più premiate a livello nazionale. Al primo posto si classifica il Trentino Alto Adige con 27 strutture vincitrici e 37 premi, mentre la Campania conquista la seconda posizione con 33 riconoscimenti e 24 strutture premiate. Medaglia di bronzo per la Toscana con 20 strutture in classifica e 26 riconoscimenti ricevuti.

Italiani campioni anche nella top 25 europea, con ben 7 posizioni occupate da strutture del Belpaese. L'hotel Belvedere di Riccione è terzo nel continente e primo a livello nazionale e conquista la prima posizione anche nella categoria miglior servizio. A pochi passi dalla famosa Piazzetta di Capri, l'hotel La Minerva si classifica primo in Italia tra gli hotel di piccole dimensioni e quelli più romantici. L'albergo guadagna anche il podio europeo classificandosi terzo tra gli hotel più romantici e nono a livello mondiale.


Vincitore assoluto del riconoscimento come miglior hotel è il Gili Lankanfushi alle Maldive. Fa però incetta di riconoscimenti anche un altro hotel asiatico, The Place Luxury Boutique Villas a Ko Tao, Tailandia: una struttura immersa nel verde di una minuscola isola a cui va il premio come miglior servizio, migliore hotel di piccole dimensioni e migliore hotel di lusso. In quest'ultima classifica sono asiatici ben 4 vincitori su 10.

E se nessun europeo è riuscito a entrare nella top 10 mondiale, sono due gli italiani che hanno conquistato la classifica del vecchio continente: il Portrait Roma, al secondo posto, e il The Gritti Palace a Venezia al nono. Il Regno Unito conquista altri due premi a livello mondiale, quello per le migliori tariffe (al Lawton Court Hotel di Llandudno) e per la miglior pensione e b&b (al Millgate Bed & Breakfast di Masham).
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Emirates migliore compagnia del mondo Sondaggio fra gli utenti eDreams, fra le italiane prima Meridiana

E' Emirates la compagnia aerea n. 1 al mondo: a dirlo è il sito eDreams, grazie alle oltre 90 mila recensioni di utenti che hanno viaggiato in aereo nel 2014. In un sondaggio gli intervistati hanno assegnato un voto da 1 a 5 a pulizia e modernità, comfort e spazio tra i sedili, intrattenimento e servizio a bordo, gestione dei bagagli, facilità nei viaggi con i bimbi e sale vip. Per trovare un'italiana bisogna scendere fino alle posizioni 16 e 17, occupate da Meridiana (3.88) e Alitalia (3.84).

    Con un punteggio medio di 4.24, la compagnia di Dubai si è piazzata in testa alla classifica, sbaragliando la concorrenza di Singapore Airlines, prima nel 2012 e nel 2013. Medaglia di bronzo, con voto medio 4.18, a Swiss International Airlines, tallonata da Lufthansa (4.17). Emirates si è aggiudicata anche il titolo come miglior compagnia aerea anche nelle categorie pulizia e modernità dell'aereo, intrattenimento e servizio a bordo, gestione dei bagagli e sala vip. I sedili più confortevoli sono quelli della compagnia di bandiera svizzera, mentre per chi viaggia con bimbi al seguito il miglior servizio è quello offerto da Czech Airlines.

    Per Angelo Ghigliano, Country Manager eDreams Italia, di fronte a una clientela sempre più esigente, sondaggi come questo sono uno strumento essenziale per chi opera nel settore: "Sapere quali sono gli aspetti che i viaggiatori prendono maggiormente in considerazione e le loro preferenze ci aiuta a migliorare il servizio che offriamo ai nostri clienti, aiutandoli nel processo di selezione della miglior soluzione di viaggio".
   
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#Svezia #SanValentino al #Melodifestivalen

di Eugenia Romanelli

L’occasione per fare tappa a Malmo, terza più grande città della Svezia, ma soprattutto in quella che a tutti gli effetti è il simbolo europeo della diversità, come spesso accade alle città di frontiera, è l’edizione del Melodifestivalen, a febbraio. Che, guarda caso, cade proprio nel giorno di San Valentino. Tutto è perfetto insomma per prenotare un volo nella metropoli in miniatura tra le più creative e interessanti dell’Europa contemporanea, quella per intenderci che è recentemente stata in grado di affrontare eventi di portata internazionale come l’Eurovision Song Contest 2013, il World Junior Hockey Championship 2014 e l'IIHF World Women's Championships.

Il 14 febbraio dunque la Malmö Arena ospiterà la gara di qualificazione per lo Eurovision Song Contest svedese, organizzata dalla televisione svedese. Nemmeno a dirlo, la città si riempirà di giovani e appassionati, e diventerà un palcoscenico autentico e divertente per quei turisti che amano scoprire le città nelle loro vere identità e espressioni culturali. Febbraio, tra l’altro, è un mese denso di appuntamenti per questo luogo che, trait d'union tra la Svezia e il Vecchio Continente, si candida a diventare la punta di diamante della night life europea per il 2015.

A cominciare dal Nils Dardel e la modernità, esposizione di uno dei più popolari artisti modernisti svedesi, alla Moderna Museet Malmö (21 febbraio - 6 settembre), al Malmö Games, il 25 febbraio, per i fanatici di atletica (ospiterà gli atleti più famosi del mondo). Per non parlare del Champions of Rock del 27 febbraio, concerto delle star del West End di Londra dedicato Queen.

Intanto, bar, pub e locali si stanno preparando al tutto esaurito. Ma prima di esplorare i dieci locali più originali della città, occorre dare un assaggio delle atmosfere che questo inizio 2015 offrirà ai turisti. Infatti Malmo non può più essere identificata con la città industriale di un tempo ma è piuttosto uno dei più importanti poli di impegno nella salvaguardia dell'ambiente (stupendo il nuovissimo quartiere di Västra Hamnen, costruito su un'idea di sviluppo sostenibile).

Non solo: arte e cultura, oltre che il design, sono oggi tra le offerte più competitive dell’Europa nostrana. E le aree verdi, stupende e ciclabili, tra cui il Kungsparken, lo Slottsparken, il vasto Pildammsparken e il Malmö Folkets Park (il parco di divertimenti più antico della Svezia). O i due chilometri di spiaggia di Ribersborg. Ma il top, dicevamo, lo si raggiunge di notte: gli abitanti di Malmo sono dei veri campioni in divertimento notturno e migrano di locale in locale fino alle cinque della mattina.

Si parte dal Kafè Noir, vicino alla caratteristica piazza Lilla Torg, punto d'incontro per i creativi, e dal Satori, caffè vegetariano. Impedibile anche il Babel, recentemente ristrutturato all’interno di una chiesa sconsacrata, tempio della musica internazionale, e il Debaser, sorta di concept che comprende bar, ristorante, spazio per concerti, e night club con djs internazionali. Il pubblico svezzato e aperto alle trasgressioni deve mirare allo Skeppsbron 2, ben diverso dal famoso KB, dove lo stesso si balla fino alla mattina ma solo musica rock, con live ogni settimana.

Atmosfere internazionali da Koi, trendissimo sushi bar e locale notturno, vetrina della Malmo eccentrica. Migliore bar in città con tanto di spettacolari bartenders sempre in azione è Rosen Bar & Dining, mentre il Prins Bernhard e lo Hipp sono sicuramente il top del clubbing d’avanguardia. Infine il Moriska Paviljongen, centro artistico e culturale nel Folkets Park aperto a tutte le tendenze: una superstar vietnamnita potrebbe esibirsi in concerto in una sala mentre in un'altra sala svolgersi un serata gay e in un’altra ancora tenersi un congresso di macroeconomia. Dunque? Non resta che partire in avanscoperta.
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Open Days, 200mila persone alla scoperta della Puglia

Successo per le attività di Puglia Open Days che hanno visto protagoniste le bellezze di Puglia dal Gargano al Salento in 104 Comuni: sono stati circa 200 mila i visitatori che hanno preso parte alle diverse attività e fruito delle aperture straordinarie previste su tutto il territorio regionale da aprile 2014 a gennaio 2015. Il progetto, finanziato con fondi P.O. FERS 2007-2013, ha messo insieme - si sottolinea in una nota di Puglia Promozione - i giganti dell'arte, della storia, della cultura mondiale, raccontando la Puglia attraverso i castelli, le cattedrali, i musei, i teatri, i parchi e le aree archeologiche, i centri storici.

Luoghi noti affianco a gioielli d'arte meno conosciuti, autentici e affascinanti, resi fruibili grazie al progetto di Puglia promozione e alla collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Conferenza Episcopale Pugliese, l'ANCI Puglia, l'UNPLI Puglia - Comitato regionale delle Pro Loco e alla professionalità di operatori e guide che hanno raccontato le meraviglie di Puglia ai turisti italiani e stranieri. Il forte partenariato promosso con 37 enti e fondazioni ha permesso la messa in rete di 256 beni. Oltre 450 gli operatori impiegati ogni sabato sera su tutto il territorio regionale.

Le attività Puglia Open Days si sono aperte con i quattro appuntamenti del periodo primaverile a ridosso di ponti e festività che hanno visto oltre 11.000 partecipanti. Per tutta l'estate, poi, da luglio a settembre, ad esplorare la Puglia e le sue bellezze sono stati in 170.000.

Gli ultimi quattro appuntamenti invernali hanno infine visto la partecipazione di 18.700 ospiti, "confermando che la Puglia piace e attrae non solo d'estate". Alta la percentuale di turisti italiani (93%), soprattutto da Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna; molti anche i pugliesi che hanno approfittato degli appuntamenti Puglia Open Days per conoscere o riscoprire il patrimonio culturale della propria terra. Cresce dell'1% rispetto al 2013 la presenza straniera. Infatti il 7% dei turisti che hanno preso parte alle attività è costituito da stranieri, prevalentemente tedeschi (15%), inglesi (9%), francesi (6%), e americani (5%). Complessivamente la conoscenza di Puglia Open Days avviene prevalentemente tramite il passaparola (35%). Una buona efficacia è riconosciuta anche alla rete regionale degli uffici IAT (16%) e alla pubblicità sui media (13%). La percentuale di visitatori "fidelizzati" che hanno fruito di più eventi Puglia Open Days nel 2014 (in media due) supera il 70%. Il giudizio complessivo sulle attività Puglia Open Days è ottimo: circa l'80% valuta l'attività svolta come "molto superiore" o "superiore" rispetto alle proprie attese. Uniche note negative si registrano per la segnaletica e l'accessibilità dei siti culturali che ricevono, anche se in pochi casi (meno del 10%), anche valutazioni inferiori rispetto alle attese del visitatore. 

Nella top ten dei siti più visitati di Puglia nei sabato sera Puglia Open Days figurano la Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta di Ostuni, la Basilica di San Martino di Martina Franca, il Duomo e la Basilica si Santa Croce di Lecce, il Castello di Manfredonia, il Castello Aragonese di Taranto, il Castello Svevo di Bari, il Polo Museale di Gallipoli, Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, Castel del Monte e la Cattedrale di San Nicola Pellegrino a Trani. Seguono ci sono Palazzo Simi a Bari, la Galleria "De Vanna" a Bitonto, il MARTA di Taranto, Castel del Monte, il Castello Svevo di Trani. Il Salento è l'area che ha avuto il maggior numero di visitatori (35% del totale). La seconda destinazione è "Bari e la costa" (17%), seguita da "Valle d'Itria" (14%), da "Magna Grecia" e "Gargano" (12%) e Puglia Imperiale (10%).

Le città più battute sono state Lecce, Bari, Gallipoli, Brindisi, Ostuni, Taranto, Trani, Monte Sant'Angelo, Barletta e Foggia. I turisti hanno riscoperto inoltre il piacere di assaporare le bellezze dei tesori nascosti di Puglia, anche passeggiando nei piccoli borghi, alla ricerca di scorci da immortalare. Tra i borghi più visitati ci sono Oria, Laterza, Conversano, Sant'Agata di Puglia, Manduria. Nel Gargano e Daunia molto apprezzati anche il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, il Museo Civico di Foggia e il Polo Museale di Ascoli Satriano, il centro storico di Vieste. Grande interesse anche per la Cattedrale di Barletta, ma la Puglia Imperiale è stata molto apprezzata anche visitando gli ipogei di Canosa di Puglia, la Cattedrale di Ruvo di Puglia, la Sinagoga Scolanova e i centri storici di Terlizzi, Bisceglie e Andria. Bari e la costa ha attratto con il suo inestimabile patrimonio culturale. Notevole affluenza alla Cattedrale di San Sabino, alla Basilica di San Nicola e al Teatro Petruzzelli.

Apprezzati dai turisti anche la Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, il Castello Acquaviva d'Aragona a Conversano, i centri storici di Giovinazzo e di Rutigliano con il Museo del Fischietto. A trascinare l'offerta della Magna Grecia Murgia e Gravine un forte fascino hanno esercitato oltre che le visite al MARTA anche i percorsi nella Taranto Sotterranea con il suo inestimabile patrimonio ma anche Laterza, con il suo suggestivo centro storico, Mottola, col villaggio di Casalrotto, Gravina in Puglia con la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi. In Valle d'Itria molto apprezzato, inoltre, il Castello Ducale di Ceglie Messapica, a Carovigno il Castello Dentice di Frasso e il Museo del Territorio Casa Pezzolla ad Alberobello. Molto partecipate, poi, le visite guidate ai centri storici di Alberobello, Martina Franca e Noci. Il Salento ha affascinato gli amanti del barocco ma non solo. Grande affluenza ai Castelli di Francavilla Fontana, Copertino, Acaya e Otranto. Grande interesse anche per il Museo Archeologico Provinciale "F.Ribezzo" di Brindisi e i borghi di Specchia e Castro.
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Per il mondo, nei quartieri che fanno tendenza

di Ida Bini

L’Isola a Milano
Cultura, musica e arte tra case di ringhiera e torri avveniristiche: il quartiere più cool di Milano ha mille volti in uno spazio relativamente piccolo. A nord del capoluogo lombardo, a ridosso della stazione di Porta Garibaldi, il quartiere ha un’anima popolare e creativa molto forte che, temendo lo sfruttamento edilizio selvaggio in vista dell’Expo, si è ancorata alle tradizioni, rivalutando le vecchie case di ringhiera e le antiche botteghe trasformandole in locali e circoli ricreativi. Il quartiere fa parte del progetto urbanistico “Porta Nuova”, che riqualifica e modernizza alcune zone nella parte settentrionale di Milano, ed è stato subito chiamato “Isola” perché i cambiamenti architettonici l’hanno effettivamente separato dal resto della città. Molte abitazioni sono state rase al suolo per far posto ai nuovi edifici ma il volto antico del quartiere è ancora visibile nei palazzi Liberty e nelle case di ringhiera di via Pastrengo, basse e piene di umanità. Ci sono anche i locali notturni, i ristoranti, le librerie, i centri culturali come il circolo Arci Métissage di via Borsieri, le gallerie e i grandi spazi teatrali come il Blu Note, frequentato da chi ama la musica jazz dal vivo. A poche centinaia di metri i migliori archistar del mondo hanno disegnato l’aspetto nuovo del quartiere con le costruzioni avveniristiche di piazza Gae Aulenti, che hanno cambiato radicalmente lo skyline di Milano. La piazza con tre fontane a sfioro, infatti, ospita l’Unicredit Tower, il grattacielo più alto d’Italia, realizzato dall’architetto argentino Cesar Pelli; di fronte si staglia il Bosco Verticale, centro residenziale formato da due torri residenziali ricoperte da piante, disegnato da Stefano Boeri.

Vesterbro a Copenaghen
Negli ultimi anni il vecchio quartiere popolare a luci rosse di Vesterbro, a ovest di Copenaghhen, è diventato uno dei luoghi più vivaci e divertenti della capitale danese. E’ qui che la sera i locali si affollano di appassionati di musica jazz e di bebop mentre di giorno si fa la fila per entrare nei bar e nei ristoranti alla moda. Ovunque spuntano gallerie d’arte e centri espositivi all’avanguardia. La zona delle rivolte sociali di Istedgade è oggi la strada dove si fa il migliore shopping di design danese e la zona di Kødbyen, ex macello della città, offre di tutto, dai locali di tendenza ai mercatini e alle gallerie espositive. Da pochi mesi è stato inaugurato l’Urban House, centro culturale e area verde, un luogo tranquillo dove rilassarsi, bere una birra o leggere un libro. Il quartiere è anche un perfetto luogo di passeggiate e, d’estate, di picnic cittadini nel Sønder Boulevard. Chi ama bere l’autentica birra danese, infine, ha a disposizione una fabbrica che è sorta proprio in questo quartiere: Vesterbro Bryghus. Il birrificio produce cinque birre speciali secondo le ricette tradizionali e servite a un lungo bancone; al pianoterra c’è anche un ristorante con un grill aperto e un menu accompagnato da birra.

MaHü a Vienna
E’ il nomignolo che i viennesi danno a uno dei viali più emblematici della Mitteleuropa: dall’estate scorsa Mariahilferstrasse è stata quasi interamente pedonalizzata e trasformata in una pista ciclabile, lunga quasi due chilometri. L’intera zona ha risentito dei benefici e si è convertita in uno spazio urbano nuovo e verde con punti dove rilassarsi e passeggiare. E’ anche una via commerciale molto frequentata e non solo dai turisti con negozi di design, librerie, boutiques, ristoranti, lounge bar che fanno tendenza e laboratori per la sperimentazione creativa. La lunga via, inoltre, taglia in due i distretti 6 e 7, quartieri innovativi e sede del celebre complesso culturale MuseumsQuartier, uno dei più importanti poli museali del mondo. Si tratta di 670 mila metri quadrati sorti sulle antiche scuderie imperiali, ora dedicati alla pittura, alla scultura e alla videoarte con spazi creati per ospitare atelier, negozi, studi e abitazioni per artisti. Il quartiere dei musei è una moderna oasi urbana frequentata anche dai viennesi, che amano fare colazione nei suoi tanti caffè.

Ixelles a Bruxelles
Ha mille volti il quartiere innovativo di Ixelles, a sudest della città di Bruxelles: qui gli amanti della moda fanno shopping lungo l’elegante avenue Louise e pranzano a Matongé, dove si trovano i migliori indirizzi di cucina africana. Rue Saint-Boniface è frequentata dai nottambuli e da chi è in cerca di brasserie e locali alternativi mentre l’enorme place Flagey pullula di bar e di ristoranti alla moda dove trascorrere la serata. Camminando intorno a rue Bailli si ammirano i più bei edifici Art nouveau della città belga e, poco più a sud, si arriva nel tranquillo parco Bois de la Cambre per passeggiate nel verde. Il quartiere, storicamente abitato dalla comunità africana, ospita i campus di due importanti università, attirando giovani studenti da tutto il Paese.

Mouraria a Lisbona
E’ difficile stare al passo dei continui cambiamenti della capitale portoghese, dove ogni anno emergono nuovi quartieri e intere zone urbane si trasformano in luoghi dove vivere e trovarsi. Ultimamente c’è un rione che sta facendo parlare di sé: Mouraria, zona multietnica e multiculturale, destinata a trasformarsi nell’East End di Lisbona. E’ un labirinto medievale di stradine, piazzette e scale e, già nel secolo XIX, era un fervente centro culturale dove l’artista Maria Severa intonò i primi versi di fado. Mouraria è diventato in poco tempo il quartiere più giovane e vivace della capitale portoghese, punto d’incontro di artisti e creativi che organizzano festival e concerti a piazza Martim Moniz e frequentano i tantissimi bar dove risuonano i ritmi africani e dove arriva il vento dell’oceano.

Peckham a Londra
A sudest della capitale britannica Peckham è un quartiere frequentato da giovani artisti e musicisti dove sulla via principale - High Street - spuntano locali e bar alla moda, gallerie d’arte underground, ristoranti alternativi accanto a negozi di parrucchieri e di alimentari africani e caraibici. Si viene fin qui anche solo per curiosare tra le ultime tendenze in fatto di moda e di musica. A determinare il carattere alternativo e giovane del quartiere sono la vicinanza con il Camberwell College of Arts, una delle migliori scuole d’arte del Paese, e il basso prezzo degli affitti degli appartamenti. La convivenza di razze e culture in quest’angolo di Londra è davvero molto stimolante e genuina.

Kallio a Helsinki
A nordest della capitale finlandese il vecchio quartiere operaio Kallio si è trasformato nel luogo preferito da studenti, artisti e giovani professionisti che frequentano i suoi vivaci locali notturni, i ristoranti bohémien, le piccole gallerie d’arte e i teatri d’avanguardia. Punto d’incontro è il mercato di Hakaniemi, dominato dalla chiesa di Kallio in granito grigio, dove gli abitanti della capitale amano fare il brunch e dove si trovano due storici ristoranti: Juttutupa e l’alternativo Cella, uno dei più antichi della città con un’ottima cucina finlandese.

Neukölln a Berlino
A sud-est del centro storico della capitale tedesca, Neukölln era un’area abbandonata e depressa che il Comune ha deciso di recuperare: gli edifici e le vecchie fabbriche sono diventati abitazioni e luoghi dove incontrarsi ed esibire la propria arte. Il distretto è chiamato anche Little Istanbul per la presenza della comunità turca che abitava il quartiere ancor prima di trasformarlo in un centro urbano con laboratori e atelier di giovani artisti. Tre sono gli indirizzi più innovativi e di tendenza del quartiere: Atelierhaus79, abitazioni open space usate anche come atelier; l’ex birrificio Kindl, centro sperimentale d’arte contemporanea, e Agora Collective, complesso residenziale con laboratori, locali e ristoranti a prezzi ancora sorprendentemente bassi.

Queens a New York
E’ il distretto multietnico e multiculturale della grande città statunitense che ogni anno presenta cambiamenti, trasformazioni e vivaci stimoli culturali. Dall’eclettica Long Island City agli spazi verdi di Corona e Flushing, dalle atmosfere greche di Astoria alle spiagge di Rockaway, il Queens raggruppa tanti quartieri e zone urbane, decine di realtà da esplorare. Per gli appassionati d’arte ci sono il MoMA PS1, un prestigioso distaccamento del MoMA con sede a Long Island City all’interno di una ex-scuola pubblica, dove è possibile ammirare le opere di artisti emergenti, e il Queens Museum, recentemente restaurato all’interno dell’ex NYC Pavillon usato durante l’Esposizione internazionale del 1939 a Flushing Meadows–Corona Park. Anche nel quartiere di Astoria è stato da poco riaperto il Museum of Moving Images, dedicato alla storia e alla tecnologia di film, televisione e immagini in movimento. A ogni stagione nel Queens nascono nuovi locali e ristoranti, bar e ritrovi che fanno tendenza; è molto difficile stare al passo con i centri, le gallerie e le boutiques che spuntano un po’ ovunque ma alcuni indirizzi sono già un must tra gli abitanti e i visitatori: Brooklyn Bagel & Coffee Company ha i migliori bagel appena sfornati della città; Bohemian Hall and Beer Garden offre buona birra e musica dal vivo; Queens Kickshaw è il ritrovo di studenti e artisti dall’ambiente informale arredato con materiali riciclati. Infine da LIC Market si pranza e si cena tra amici in un ambiente tipicamente americano.

Salesas a Madrid
Trendy, signorile, alternativo: il quartiere Salesas della capitale spagnola sta vivendo un momento di grande fortuna e rinascita. Offre una vasta scelta di shopping e i locali più modaioli della città. Punto centrale del rione è il convento barocco de la Visitación de nuestra Señora o de las Salesas Reales con la sua scenografica scalinata, attualmente sede del tribunale; intorno si apre il barrio madrileno, elegante e ricco di boutiques e di bar di tapas, in posizione eccellente per passeggiare fino al centro. In calle de Barquillo si fanno acquisti di abbigliamento, soprattutto maschile; in Fernando VI e calle de Almirante si fa il migliore shopping gourmet di Madrid e si frequentano caffè vintage e ristoranti di design, chic e alternativi. Plaza de Santa Bárbara, infine, pullula di locali storici e all’avanguardia dove i madrileni si incontrano per prendere l’aperitivo. Chi ama l’arte e la cultura ha a disposizione nel quartiere il teatro María Guerrero, caffetterie letterarie e la fondazione Mapfre con una galleria espositiva di grande prestigio e un negozio interno dove si acquistano libri, oggetti e opere originali.
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Antitrust multa Ryanair, "cara assistenza telefonica ai clienti"

Nuova multa dell'Antitrust nei confronti di Ryanair. L'Autorità ha comminato alla compagnia low cost una sanzione amministrativa per complessivi 550.000 euro per pratiche commerciali scorrette. Sotto accusa, informa in particolare una nota, le modalità di assistenza fornite ai passeggeri attraverso un servizio di call center raggiungibile esclusivamente tramite numerazioni a sovrapprezzo, giudicate troppo onerose.

 La multa è stata irrogata dall'Antitrust al termine di un procedimento per pratiche scorrette, avviato il 6 giugno 2014 a seguito di numerose segnalazioni di passeggeri e associazioni di consumatori che lamentavano l'estrema difficoltà e onerosità nel mettersi in contatto con l'operatore per esercitare specifiche prerogative contrattuali. Tra queste, la richiesta di assistenza per l'imbarco di persone con ridotta mobilità; la scelta di un volo sostitutivo in caso di variazioni al piano di volo disposte dal vettore; la modifica della prenotazione effettuata prima del volo; la richiesta di restituzione delle somme erroneamente addebitate al momento della prenotazione e di emissione della fattura commerciale per il volo acquistato, oltre all'utilizzazione dei bonus di credito concessi dal vettore.

    L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha concesso a Ryanair 90 giorni di tempo entro cui comunicare le iniziative adottate per rimuovere i profili di scorrettezza accertati, sui quali la compagnia ha iniziato a intervenire nel corso del procedimento, senza tuttavia averli ancora eliminati.

    Le misure già adottate dalla società hanno riguardato, nello specifico, l'abolizione del numero a sovrapprezzo dedicato all'assistenza prioritaria, la riduzione delle tariffe per l'assistenza telefonica e l'introduzione di un servizio di assistenza via chat, accessibile dal sito web del vettore, che consente al passeggero di interloquire con un addetto al servizio clienti. Di questo comportamento della compagnia, l'Antitrust ha tenuto conto nella determinazione della sanzione.

    La decisione si colloca nell'ambito di altri interventi analoghi adottati dall'Autorità sulle modalità di assistenza ai passeggeri del trasporto aereo e, in particolare, sull'utilizzo di linee telefoniche a sovrapprezzo per esercitare legittime prerogative contrattuali. Non è la prima volta, tra l'altro, che la compagnia irlandese finisce sotto la scure dell'Antitrust: in passato era stata multata per mancata trasparenza sulle offerte delle assicurazioni facoltative e sulle modalità di indicazione dei prezzi dei biglietti.
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Irlanda, ecco 10 motivi per partire

1. Wild Atlantic Way Si tratta di uno degli itinerari più selvaggi, incantevoli e ricchi di cultura al mondo, la Wild Atlantic Way può tranquillamente competere con la Pacific Coast Highway in California e la Great Ocean Road in Australia. Questo fantastico percorso costiero lungo circa 2.500 km si insinua in penisole e villaggi tra la contea del Donegal (nel nord ovest dell’isola) e la contea di Cork, a sud.

2. Giant’s Causeway, co. Antrim Il tramonto è uno dei momenti migliori per visitare la Giant’s Causewy, un luogo in cui mito e leggenda incontrano terra e mare. La gente del posto dice che fu creata dai giganti, gli scienzati sostengono che sia il risultato dell’attività vulcanica di milioni di anni fa. Qualunque sia la sua origine, è senz’altro una meraviglia della natura.

3. Cliffs of Moher, co. Clare Sicuramente una delle attrazioni più amate di tutta l’isola d’Irlanda, queste vertiginose scogliere nella contea di Clare sono tra le più alte d’Europa (214 m). Nei giorni limpidi, potrai spingere lo sguardo fino alle Isole Aran e alla Galway Bay, ai Twelve Bens (noti anche come Twelve Pins) nel Connemara e a sud fino al distante Loop Head e alla Penisola di Dingle nella contea di Kerry.

4. Titanic Belfast, co. Antrim Immergiti nella storia della nave più famosa di tutti i tempi. Aperto nel 2012, il Titanic Belfast ha la stessa altezza della nave ed è costituito da nove gallerie distribuite su sei piani che ne raccontano la storia dalla nascita alla tragedia conclusiva.

5. Dublino, co. Dublin Sarà anche una delle città più antiche d’Europa ma Dublino sfoggia la sua eredità medievale e georgiana accanto accanto a una ricca scena culturale, ristoranti innovativi, i migliori pub al mondo, negozi di tendenza e una frizzante vita notturna.

6. Ponte di corda di Carrick-a-rede, co. Antrim Situata sulla spettacolare Causeway Cosatal Route, Carrick-a-Rede è una piccola isoletta accessibile solo attraverso questo ponte di corda, costruito originariamente per permettere ai pescatori di accedere all’isola per catturare i salmoni nord-atlantici durante la migrazione. Ogni anno migliaia di visitatori compiono l’entusiasmante traversata del ponte di corda che si stende su una gola profonda 30 metri e larga 20.

7. Isole Aran, co. Galway In ottima posizione nella baia di Galway, sorgono le Isole Aran: Inis Mór, Inis Meáin e Inis Oírr, le ultime terre a ovest prima di raggiungere l’America. Pur mantenendo comunque gli aspetti della vita tradizionale irlandese, le isole affascinano le migliaia di visitatori che le visitano ogni anno.

8. Ring of Kerry, co. Kerry Come suggerisce il nome, il "Ring" (anello) of Kerry ha inizio e termina nello stesso luogo, Killarney. La regina Vittoria lo adoravo e venne in visita qui nel 1861 soggiornando presso Muckross House, la sontuosa dimora vittoriana al centro del Killarney National Park.

9. Mourne Mountains. co. Down Sembra che le montagne d’Irlanda ispirino molto più di altre e accendano la fantasia degli scrittori. Le Mourne Mountains nella contea di Down, che fanno capolino dal paesaggio e si lanciano verso il Mar d’Irlanda, sono uno di questi luoghi. C.S Lewis trovò infatti ispirazione da questi luoghi per creare il mondo di Narnia ne il suo capolavoro, "Il leone, la strega e l’armadio".

10. Il Burren, co. Clare L’isola d’Irlanda offre un ambiente tra i più incontaminati d’Europa. Uno dei luoghi più straordinari dell’intera isola è il Burren, un fantastico tavolato completamente lastricato di pietre calcaree, nel quale, sotto l’immensa volta del cielo, terra e mare si fondono in una vastità vertiginosa. Nell’area del Burren si trovano 70 ’tombe a cuneo’, alcune delle quali sono più antiche delle piramidi, e tra queste il famoso dolmen di Poulnabrone.
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Ri-scatti di una vita. In mostra le foto

Il titolo della mostra, è già di per sé un programma. "Ri-scatti di una vita". Si tratta delle immagini realizzate da Tony Vaccaro, fotografo statunitense di origine molisana. Mercoledì 21 gennaio alle 17 ci sarà l'inaugurazione della mostra presso l'Università Gabriele d’Annunzio di Chieti (l'appuntamento è nell'aula Magna di Sociologia). Giovedì 22 gennaio alle 10, 30 Vaccaro riceverà il premio Minerva. La mostra resterà aperta sino al 27 febbraio 2015 nel foyer del Polo Didattico di Lettere dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.
avvenire.it

Turismo inverno in Carinzia tra piste da sci e terme

di Ida Bini

Non dimenticate il costume da bagno. Se decidete di trascorrere qualche giorno di sci sulla neve a Bad Kleinkirchheim, in Carinzia, non ci sono solo le piste: l’accogliente località austriaca a pochi chilometri dall’Italia e dalla Slovenia offre 13.200 metri quadrati di terme per indimenticabili momenti di relax e di benessere tra le nevi alpine. Acquistando uno skipass valido almeno 2 giorni per sciare sui 170 chilometri del comprensorio austriaco, si accede gratuitamente di giorno al centro termale Römerbad o alle terme St. Katherein.

Così, se il tempo è brutto o dopo un’impegnativa giornata di sci, ci si può rilassare nelle avveniristiche terme di Römerbad, uno dei centri termali più innovativi dell’arco alpino, dove ci si immerge nelle acque caldissime circondati dalla neve; o alle terme St. Katherein, dove si passa dalla piscina termale con vortici e correnti alla vasca salina, totalmente rilassante. Le terme di Römerbad si trovano proprio ai piedi del Kaiserburg, dove si scia sulla pista della Coppa del mondo: si lasciano gli sci e gli scarponi alla stazione di partenza dell’impianto di risalita e si entra direttamente nelle calde acque termali, ottimizzando così i tempi di trasferta dalle piste.

Bad Kleinkirchheim è un paradiso per gli sciatori: la località austriaca è famosa per i suoi tracciati morbidi e ampi che circondano i monti Nockberge – chiamati anche “gnocchi” per la loro forma arrotondata - dove 25 impianti di risalita servono 18 chilometri di piste facili, 77 medie, 8 chilometri di tracciati neri e 53 di anelli per lo sci di fondo. Ci sono anche 3 discese per lo slittino, 60 chilometri di sentieri per le ciaspolate o per le escursioni con la slitta, un impianto per il boardercross e la possibilità di pattinare o giocare a curling sui laghi Brennsee e Feldsee.


Il comprensorio ospita anche 23 baite in quota, dove è possibile gustare i sapori tipici e i migliori piatti di quest’angolo di Carinzia: in accoglienti malghe con panoramiche viste sulle vette alpine d’Austria, e raggiungibili direttamente con gli impianti di risalita, si assaporano la gelbe Supp’n, zuppa profumata di zafferano con tre tipi di carne, i Kärntner Kasnudeln, grossi agnolotti ripieni di patate, erbe di campo e ricotta, e gli Schupfnudeln, lunghi gnocchetti serviti con semi di papavero. Per gustare le prelibatezze della cucina carinziana e sciare sui tracciati di Bad Kleinkirchheim sono stati creati sei appuntamenti che uniscono la passione per il cibo e l’amore per la montagna: si passeggia con le racchette o le ciaspole sull’altipiano del Feldpannalm e si partecipa a una degustazione speciale preparata dallo chef Marco Krainer, una star della televisione austriaca che propone paté di formaggi e di trota, zuppa gialla e spezzatino di selvaggina. Al termine del gustoso assaggio si torna a valle a tutta velocità con lo slittino. Le “escursioni dei sapori” sono previste per il 20 gennaio; il 4 e l’11 febbraio; il 4, l’11 e il 18 marzo e il prezzo per partecipare all’evento è di 59 euro a persona.

Oltre agli appuntamenti gastronomici, in queste settimane sono in programma eventi legati al Natale con feste in baita, mercatini di prodotti artigianali locali, vin brûlé e punch ai molteplici sapori, canti e concerti dedicati alla musica sacra. C’è grande attesa anche per il 10 e l’11 gennaio, quando ci saranno in pista le campionesse della Coppa del Mondo di sci per una discesa libera e un supergigante adrenalinici.

Infine segnaliamo numerosi appuntamenti sulla neve per tutta la famiglia: per i principianti, per i bambini e per i più esperti con interessanti offerte low cost. Il pacchetto Ski inclusive, valido fino al 20 dicembre, propone 3 o 7 pernottamenti, skipass da 3 o 7 giorni, un paio di sci nuovi con attacchi e montaggio e la gratuità per i bambini fino ai 6 anni. Il prezzo è di 399 euro per il soggiorno in appartamento per 3 giorni o di 845 euro per una settimana in un hotel a 4 stelle con trattamento di mezza pensione. Il pacchetto Imparare a sciare in 3 giorni, valido fino al 6 aprile 2015, offre 4 notti in camera doppia, tre giorni di scuola di sci o di snowboard e il noleggio completo dell’attrezzatura al costo di 360 euro a persona in agriturismo con prima colazione o di 579 euro in un hotel a 4 stelle con trattamento di mezza pensione. Va segnalato, comunque, che la Carinzia offre vacanze in fattorie, baite e agriturismo, tutte strutture a ridosso dei comprensori o addirittura sulle piste, trasformate in alberghi semplici e accoglienti.

In questi giorni, inoltre, nelle vicinanze di Bad Kleinkirchheim è possibile visitare il mercatino di Villach con oltre 50 bancarelle e un grande centro di degustazione gastronomica nella Hauptplatz; il suggestivo bosco di alberi di Natale in mezzo al lago Millstätter con le bancarelle addobbate su un terrazzo galleggiante, e il celebre mercatino del Bambin Gesù di Klagenfurt. E, ancora, i mercatini di Pörtschach con tante casette in legno addobbate lungo le rive del lago, gli emozionanti concerti di Natale e una visita al fiabesco castello di Hochosterwitz, completamente immerso nella neve. Per maggiori informazioni e organizzare il viaggio: www.badkleinkirchheim.at

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Mare e palazzi dell'Oman, il fascino discreto del Sultanato

di Luciana Borsatti

Sultan e' un beduino di Wahiba e lavora con i turisti con il suo potente fuoristrada Toyota, offrendo loro l'emozione di un tramonto nel deserto dell'Oman e il brivido di una scenografica discesa dalle grandi dune di sabbia dorata, fino ad un un campo tendato di lusso. Siamo tuttavia ben lontani dal deserto-luna park di certi venerdì nella vicina Dubai - dove le dune sono invase da sguaiate e rumorose giostre di 4x4 e 'quad', in attesa di spettacoli notturni all'insegna di un improbabile folklore locale. Nonostante le ben coltivate ambizioni di sviluppare il turismo, il sultanato resta infatti saldamente ancorato a quella miscela ben dosata di tradizione e modernita' che caratterizza la società omanita dall'inizio degli anni '70.

Da quando cioè l'allora trentenne sultano Qaboos rimosse dal potere il padre, restio ad ogni modernizzazione, per avviare un progresso economico e sociale relativamente ben distribuito e che, insieme alle risorse petrolifere, ne ha garantito l'attuale fortuna. Al volante della sua auto di ritorno dal deserto, Sultan ricambia il saluto militare che il sultano Qaboos rivolge ai passanti da una delle tante effigi che si mostrano negli spazi pubblici del Paese: un gesto, il suo, rapido e istintivo come quello di alcuni credenti vicino ai loro luoghi di culto. "Sono certo che ce la fara' e tornera' fra noi", dice Sultan del monarca, che si trova da luglio in Germania per cure mediche e che non ha fatto ritorno in patria nemmeno per la festa nazionale del 18 novembre, limitando la sua apparizione pubblica ad un discorso televisivo. "E' un uomo forte e generoso - aggiunge Sultan con uno sguardo carico di affetto e ammirazione - e ha un grande cuore".

Fra i 30 i 40 anni, la figura un po' corpulenta avvolta in una tunica immacolata - la 'dishdasha' costituisce, insieme al turbante o al caratteristico cappello ricamato, il costume nazionale dei maschi omaniti - Sultan incarna un sentimento diffuso nel Paese: un senso di appartenenza che negli ultimi decenni di rapida crescita economica ha certo contribuito alla stabilita' politica e sociale del Paese. E questo nonostante la sua scomoda posizione geografica, al centro di un'area percorsa da drammatiche tensioni. Confinante via terra con uno Yemen tragicamente in subbuglio e con la potenza saudita dominante nel Consiglio di Cooperazione del Golfo cui anche Muscat aderisce, il sultanato ha infatti saputo intessere un'oculata diplomazia con un altro ingombrante vicino, l'Iran, distante poche miglia di mare oltre lo stretto di Hormuz, strategico tratto del traffico petrolifero del Golfo. E se sembra aver superato senza troppe scosse anche la fase delle rivolte del 2011, ora guarda con preoccupazione al dopo-Qaboos, considerato che il sultano non ha né figli né nipoti. La faccenda della successione sarà regolata, come prevede la Costituzione, da un Consiglio della Famiglia regnante oppure, in caso di mancato accordo, da quanto già indicato dallo stesso sultano in due lettere sigillate.

Nel frattempo tuttavia l'Oman apre le sue porte al turismo - espressione che è piu di una metafora per un Paese che fino al 'rinascimento' avviato da Qaboos chiudeva per la notte le porte della capitale Muscat, e con queste, simbolicamente, anche ad ogni interferenza esterna sulla cultura locale. E si propone al visitatore con una capitale moderna, ma senza grattacieli; con architetture e decorazioni fedeli alla sobria estetica della cultura religiosa ibadita; con suk ordinati e puliti senza l'assillo di venditori insistenti, ricchi di pashmine di qualità e dei caratteristici gioielli in argento e ora tipici della manifattura locale; dove abbondano antichi forti e castelli, come i siti riconosciuti come patrimonio mondiale dall'Unesco; dove si puo' scegliere tra chilometri di spiagge bianche sul mare, il fascino delle alte montagne che per secoli hanno fatto barriera alle invasioni o una nuotata nei grandi bacini di acqua dolce, immersi nel verde, del Wadi Bani Khalid. E se è vero che i bikini vanno sostituiti con costumi da bagno piu castigati, tranne che nelle spiagge private e degli alberghi, vino e birra si possono trovare facilmente in molti hotel e ristoranti. A dimostrare tangibilmente che un equilibrio tra islam osservante e liberta'occidentali e' ancora possibile.
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Expo: allarme tariffe degli hotel Milano

Si prospetta un anno bollente per il listini degli hotel di Milano, che approfitteranno degli oltre 20 milioni di visitatori previsti per l'Expo.
    Secondo il motore di ricerca ProntoHotel, che confronta le tariffe sui principali portali di prenotazione alberghiera (tra cui Expedia, Agoda, Booking, Laterooms, Venere e Getaroom), ci saranno rincari fino al 300%. Secondo il Pronto Hotel Price Index (indice medio prezzo per camera doppia a notte) l'impennata si registrerà a partire da maggio.

    La proiezione delle tariffe è stata analizzata su un campione di hotel in diversi quartieri di Milano evidenziando un confronto dei prezzi rispetto al mese corrente. Per il mese di maggio gli hotel a 5 stelle situati vicino al Duomo hanno portato le tariffe, prenotabili in questi giorni, fino a 650 euro a notte (circa 220 euro il prezzo di gennaio), i 4 stelle fino a 309 euro (rispetto ai 199 euro di gennaio).
    Per un hotel a 4 stelle nella zona dei Navigli si può arrivare fino a 600 euro e 324 euro per un hotel a 3 stelle. Più contenuti i prezzi degli hotel nei pressi della Fiera di Rho che comunque, rincarano fino al 300%; per chi sceglie di alloggiare nel quartiere fieristico una camera standard si paga anche 330 euro.

    In forte crescita le tariffe degli hotel nei pressi di Porta Nuova che per il mese di maggio oscillano tra i 400 e i 500 euro a camera per notte (categoria 4 stelle), un andamento simile per gli hotel vicino alla Stazione Centrale che portano le tariffe anche oltre i 300 euro.
   
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Cortina fa pieno di neve, rincuorati operatori turistici

Mezzo metro sui passi dolomitici, a 2.000 metri, una ventina di centimetri a fondovalle: non è abbondante la precipitazione nevosa che ha imbiancato Cortina, ma sufficiente per rincuorare i gestori di impianti a fune e piste da sci, gli operatori turistici e commerciali della conca ampezzana, ma anche per creare qualche disagio agli organizzatori delle gare di Coppa del mondo di sci alpino femminile. Le due gare in calendario sono slittate di un giorno, si correranno domenica e lunedì. Il prezzo da pagare è minimo, in cambio dei vantaggi.
"La nostra località finalmente ha una veste invernale, con la neve a coprire i prati brulli - commenta Enrico Ghezze, presidente del consorzio impianti a fune di Cortina, Auronzo e San Vito di Cadore - e questo è importante per le nostre attività, che stavano soffrendo. Sinora, nell'intero carosello del Dolomiti Superski, avevamo registrato un calo del 10% nelle vendite, dovuto alla carenza di neve. Sul piano sportivo, questa neve ci consente di guardare con più tranquillità alle importanti manifestazioni sportivi, in programma nel prossimo mese di febbraio". Sono infatti confermate sia la Coppa Europa di snowboardercross, sul monte Faloria, rinviata lo scorso dicembre, sia la tradizionale granfondo Dobbiaco-Cortina, entrambe nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 febbraio.
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Giornata Internazionale Cucina Italiana, viaggio di piatto in piatto

Oggi è l'8/a Giornata Internazionale della Cucina Italiana, promossa dal Gruppo Virtuale Cuochi Italiani, un network formato da oltre 1900 associati, tra cuochi e ristoratori, che propongono la cucina tricolore fuori dall’Italia.

Quest'anno è dedicata alla parmigiana di melanzane, che sarà preparata da centinaia di chef e ristoranti italiani in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Brasile. Ma sono tantissimi i piatti e gli alimenti tipicamente italiani da cui i viaggiatori stranieri sono "stregati".

L’iniziativa, lanciata nel 2008, si propone come una reazione alla 'falsificazione' del Made in Italy culinario.

Secondo alcuni la parmigiana è un piatto napoletano, in quanto sarebbe stato descritto per la prima volta nel 1837, nel saggio “Cucina teorico-pratica” dello chef Ippolito Cavalcanti; altri invece affermano che è stata creata in Sicilia, dove le melanzane sono giunte per prime in Italia per poi diffondersi in tutta la penisola. In effetti, negli ultimi decenni, questo piatto della tradizione, originario del Sud Italia, è diventato sempre più popolare anche nel resto del Paese e del mondo, grazie all’aumento di ristoranti italiani con chef formati in Italia. Inoltre, a livello globale sono state create diverse variazioni sulla ricetta originale, a conferma del successo del piatto.
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La casa del futuro è già a Homi

Più colore, tecnologia e profumo nella casa del futuro. Sono i trend che anticipa Homi, Salone degli stili di vita, che si svolge a Milano, nel quartiere fieristico di Rho, dal 17 al 20 gennaio. Dopo anni di sostanziale assenza il colore torna a caratterizzare spazi, oggetti e ambienti del vivere quotidiano. Secondo le ultime tendenze del living le nuance naturali, le tinte tenui, lo stile minimalista saranno progressivamente superati da un nuovo cromatismo e dall’uso di metalli dai colori caldi. Non a caso il colore Pantone dell’anno è il Marsala... Addio, quindi, al grigio e spazio al rame e all’oro. L’influsso delle nuove tecnologie, inoltre, porterà a uno stile più immateriale, con molte trasparenze e un utilizzo originale delle luci a led. 

La tecnologia si farà sentire anche nella cucina, orientata a diventare sempre più sostenibile e sana. Le aziende specializzate nel settore tendono a proporre maggiormente oggetti e strumenti che cambiano l’esperienza della vita in cucina: non più uno spazio semplicemente funzionale alla preparazione dei pasti, ma un ambiente dotato di una sua forte personalità e quindi equipaggiato con pentole e coltelli sofisticati e ricercati, che cambiano la pratica quotidiana. Nella nuova cucina hi-tech il silicone e i materiali altamente performanti si combinano per ottenere soluzioni personalizzate e nel contempo ultra-funzionali.

Allo slancio verso la tecnologia fa da contraltare il ruolo delle fragranze, che in questa nuova edizione di Homi diventa ancora più forte. Le ultime tendenze parlano di una richiesta di profumi che accompagnino i momenti della vita quotidiana, quasi interagendo con l’umore e con l’animo degli ambienti, come nel caso di fragranze che vengono associate al sonno o al relax. Rimane protagonista ancora il filone “gourmand”, che gioca in equilibrio tra l’odore e il sapore dei cibi, spaziando tra le spezie, la frutta, le bacche, fino ad arrivare alla rievocazione di luoghi lontani, usando le suggestioni dei paesi esotici per richiamare le atmosfere del viaggio: profumi di terra, di alberi, di strade lontane, di legni e radici.

Il tema del viaggio che rievoca suggestioni esotiche e il ricorso ai colori decisi come nuova tendenza espressiva si ritrova anche tra le proposte del tessile per la casa, che al Salone degli stili di vita stanno conquistando sempre maggiore spazio espositivo. Anche in questo caso il nuovo imperativo è “osare con stile”. Perché nel momento in cui le tinte tenui lasciano spazio alla creatività del nuovo cromatismo, tutta la casa con i suoi accessori cambia volto scegliendo soluzioni fortemente caratterizzanti ed evocative. 
avvenire.it

Usa: da oggi viaggiare a Cuba è più facile

Dalle parole ai fatti. Dopo lo storico riavvicinamento di Stati Uniti e Cuba annunciato il mese scorso, Obama vara ora il primo pacchetto di misure concrete per allentare l'embargo imposto oltre mezzo secolo fa all'isola di Fidel Castro: da oggi, per gli americani sara' molto piu' facile volare all'Avana, dove potranno anche usare le loro carte di credito per acquistare rum e sigari, mentre le aziende Usa potranno iniziare ad esportare alcuni tipi di tecnologie.

    "Cuba ha un vero potenziale per la crescita economica", ma innanzi tutto si tratta di una mossa che ha lo scopo di aiutare i cubani a "determinare il loro futuro", e anche a fare un passo avanti nel ripristino di piene relazioni diplomatiche tra i due Paesi, sottolinea l'amministrazione Usa. "Questi cambiamenti avranno un impatto diretto nell'impegnare e rafforzare ulteriormente il popolo cubano", ha affermato il segretario al Tesoro Jack Lew, il cui ministero supervisiona l'applicazione delle sanzioni.

    Molte fonti sottolineano inoltre che la decisione di realizzare un primo allentamento dell'embargo e' stata resa operativa non a caso solo tre giorni dopo che e' stato confermato il rilascio di 53 detenuti politici che era stato richiesto dagli Usa alle autorita' cubane. E ora, in un ulteriore passo avanti, la settimana prossima la vice segretario di stato Usa Roberta Jacobson andra' a l'Avana a parlare direttamente con le autorita' locali.

    Certo le nuove misure non rappresentano un aperto via al turismo americano sull'isola caraibica, e neanche un semaforo verde per gli imprenditori ad entrare in affari con cubani. La revoca dell'embargo imposto dal presidente Dwight Eisenhower deve del resto essere approvata dal Congresso, dove e' ancora molto forte l'opposizione di molti repubblicani ad ogni contatto col regime del presidente Raul Castro, specialmente da parte dei repubblicani, tra cui in prima fila c'e' il senatore d'origine cubana Marco Rubio che molti danno tra i candidati alla Casa Bianca per il 2016.

    Resta pero' il fatto che gli americani potranno vendere a Cuba telefoni cellulari, televisori, computer e software. E potranno fare rimesse in denaro quattro volte piu' ampie di quanto consentito finora, mentre per andare a Cuba non dovranno piu' chiedere una specifica autorizzazione al governo americano, sara' sufficiente che abbiano una delle dodici motivazioni previste, mentre le agenzie di viaggio e le linee aeree non dovranno piu' avere una specifica licenza.

"La decisione di oggi rappresenta un grande passo in avanti nella direzione indicata dal presidente Obama con i cambiamenti storici annunciati lo scorso mese", ha affermato la Casa Bianca, sottolineando ancora una volta che politiche degli ultimi 50 anni verso Cuba "non hanno funzionato" e quindi "crediamo che la via migliore per sostenere gli interessi e i valori degli Usa sia quella dell'apertura, e non quella dell'isolamento". 
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