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Le mostre del week end, domina lo stile contemporaneo

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PARMA - Sarà un week end dedicato all'arte contemporanea quello che si aprirà il 20 aprile, con mostre che affronteranno temi come la sostenibilità, la sessualità, la moda, l'accoglienza e l'identità, attraverso fotografia, installazioni e pittura.
 PARMA - Marina Abramovic, Mario Merz, Gabriele Basilico, Sebastião Salgado, Mario Giacomelli: sono solo alcuni artisti presenti nella mostra "Il terzo giorno", dal 20 aprile al 1 luglio al Palazzo del Governatore e dedicata alla sostenibilità ambientale. Il tema, affrontato con una narrazione evocativa, viene declinato attraverso fotografie, installazioni, opere realizzate in situ e dipinti, in un percorso che dal Terzo Giorno della Genesi, la nascita della natura e delle specie vegetali arriva alla creazione, la distruzione, il superamento, il nichilismo, fino a un ritorno alla natura.
 REGGIO EMILIA - La sessualità e le trasformazioni nel modo di concepirla e viverla sono al centro di "Sex and Revolution. Immaginario, utopia, liberazione (1960-1977)", la mostra allestita dal 20 aprile al 17 giugno a Palazzo Magnani (uno degli appuntamenti della XIII edizione di Fotografia Europea). Si tratterà di un vero e proprio tuffo nel passato, attraverso oltre 300 reperti d'epoca, come sequenze cinematografiche, fotografie, fumetti, rotocalchi, libri, locandine di film, brani musicali, installazioni multimediali, ambientazioni con oggetti di design, musica. A scandire il percorso, alcuni oggetti simbolo, dalla pillola anticoncezionale al monokini, dal vibratore all'accumulatore orgonico, dal super 8 alla frusta, alla minigonna.
ROMA - Doppio appuntamento al Museo Carlo Bilotti, con il progetto di pittura dell'artista Gianni Asdrubali "Lo spazio impossibile", che presenta opere create in periodi differenti ma accomunate da uno stesso 'sentire', e con il progetto "Navigator Roma", ideato e realizzato da Matteo Negri, che prende le mosse dall'omonima installazione all'aperto e si interroga sull'attualizzazione del dialogo tra opera d'arte e chi la osserva. Entrambe le mostre sono allestite dal 18 aprile al 10 giugno. Si intitola "Maria Monaci Gallenga. Arte e moda tra le due guerre" la mostra allestita alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea dal 17 aprile al 3 giugno e dedicata a una delle figure principali della moda italiana. Circa 80 opere, tra fotografie, disegni e bozzetti, vengono esposte per la prima volta per documentare il talento e la continua attività di sperimentazione, ma anche la capacità imprenditoriale della Gallenga.
VERONA - Chiuderà il 22 aprile, dopo una proroga di 2 mesi per il grande successo, la mostra "Botero", allestita ad Amo - Palazzo Forti, nella quale vengono esposte oltre 50 opere di grandi dimensioni che ripercorrono tutta la carriera dell'artista colombiano. Classe 1932, Botero festeggia i 50 anni di intensa ricerca espressiva per creare una pittura che non sta dentro un genere ma ne inventa uno proprio, con quadri che possono essere compresi in qualsiasi luogo e in qualsiasi epoca.
MERANO (Bz) - Dall'Alto Adige alla Sicilia, lungo una linea tracciata dall'arte: dal 21 aprile all'8 luglio, Merano Arte accoglierà "Same same but different", la mostra organizzata in collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono (Palermo), che espone le opere di 6 artisti (tre per regione, Claudia Barcheri, Ingrid Hora, Loredana Longo, Christian Martinelli, Ignazio Mortellaro, Studio++). Al centro della collettiva (che dal 7 maggio al 22 luglio si sposterà nel museo siciliano) l'indagine su alcune tematiche, come l'accoglienza, l'identità, l'integrazione, l'esclusione, le condizioni di vita e di produzione artistica, che, attuali in Europa, si ritrovano con la stessa forza anche nelle due regioni, l'Alto Adige e alla Sicilia.
PIACENZA - Si intitola "Custos. Carte e tracce per custodire la memoria" la mostra allestita dal 17 aprile al 7 luglio alla Cattedrale di Piacenza. Fulcro dell'esposizione la riflessione di 14 artisti contemporanei (Armodio, Sergi Barnils, Carlo Berté, Romano Bertuzzi, Mario Branca, Alfredo Casali, Gianluigi Colin, Gustavo Foppiani, Giorgio Milani, Bruno Missieri, Ludovico Mosconi, Paolo Perotti, Luiso Sturla, William Xerra) su alcuni aspetti dell'esistenza umana, da quelli materiali a quelli spirituali. 
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Giornata del libro, 10 case vacanza e una libreria per celebrarla

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Leggere è un po’ come viaggiare. A pensarci bene infatti un libro ha il potere di creare legami, allargare gli orizzonti, far scoprire mondi lontani e superare confini geografici e mentali. E il tutto senza prendere aerei, treni, macchine o navi, ma comodamente seduti nel salotto di casa. Ma se il salotto di casa non fosse il nostro?
Per i viaggiatori che sono anche inguaribili lettori e che non partono senza un buon libro in valigia Airbnb ha selezionato, in occasione della Giornata Mondiale del Libro del 23 aprile, 10 case con librerie bellissime in tutto il mondo per una vacanza dedicata esclusivamente (o quasi) alla lettura e al relax.
Villa Maraviglia, Milano - Tra Brera e il Castello Sforzesco, al primo piano di un palazzo storico della vecchia, questo appartamento è un rifugio di fine ‘800. Con la sua terrazza fiorita è un rifugio calmo e luminoso dove godersi una buona lettura.
Ttekceba Retreat, Australia - Un posto magico arredato con cura dal proprietario con mobili e opere d’arte collezionate nei suoi viaggi intorno al mondo. Qui trova spazio la libreria con vista su un giardino lussureggiante, un rifugio nel verde dove rilassarsi circondati da arte, letteratura e natura.
Home in Kaunas, Lituania - Una casa in legno di inizio ‘900 ospita, nel sottotetto, una confortevole mansarda dove rifugiarsi con un buon libro inebriati dal profumo e dal calore del legno.
Love & Life Bem, Budapest, Ungheria - Un appartamento di classe affacciato sul Danubio con vista panoramica su Budapest. Dalle ampie finestre la luce naturale filtra nel salotto creando l’atmosfera perfetta per immergersi nella lettura.
Quiet Private Retreat in Palo Alto, California - Letteralmente ogni parete della zona notte di questo appartamento in California è tappezzata di libri. Una vera chicca per i più romantici è la piccola nicchia rialzata con divano, accanto alla finestra, dove appollaiarsi per leggere e rilassarsi.
Under the roofs of Warsaw, Polonia - Sotto i tetti di Varsavia, al quarto piano di un palazzo nel cuore della città c’è la mansarda di Anna. Se nella sua libreria non doveste trovare quello che trovate, a soli 5 minuti a piedi si raggiunge l’antico e bellissimo edificio che ospita la libreria dell’Università di Varsavia. Un must see!
42 Terrace Guest House, Missouri - La piccola villetta verde di Susan e Julian è pronta ad accogliervi a Kansas City. Una dimora calda e intima che i proprietari hanno ristrutturato con amore e pazienza per conservarne il fascino storico. Ne è una testimonianza l’antica libreria in legno a muro.
Villa Flavia, Italia - Sogni d’oro e ricchi di fantasia aspettano gli ospiti di Villa Flavia, in Umbria. Qui le pareti della camera da letto padronale sono totalmente coperte da una libreria in legno a muro dove trovare libri per davvero tutti i gusti!
Exquisito Apartamento, Spagna - Più minimalista, questa casa Airbnb Plus a Barcellona sfrutta la libreria come elemento d’arredo della zona giorno. I libri sono in questo caso il tocco di colore che mancava in una casa dove domina il bianco.
Fab View in the Center of Athens, Grecia - Uno scorcio del soggiorno della casa di Ira ad Atene, con angolo-studio per concentrarsi e perdersi tra le pagine della sua nutrita libreria.
E se invece di rifugiarvi in una casa con libreria poteste vivere sopra una libreria e prenderla in gestione per tutta la durata del vostro soggiorno?! E’ possibile! Succede in Scozia, con The Open Book una curiosa iniziativa dove gli ospiti che prenotano il soggiorno possono lavorare nella libreria sottostante.
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Fotografia Europea apre a Reggio Emilia!

Fotografia Europea apre a Reggio Emilia!


Ci siamo! Venerdì 20 aprile si apre la tredicesima edizione di Fotografia Europea... e lo fa in grande stile con la conferenza del sociologo Evgenij Morozov, tra i massimi esperti mondiali di internet e nuove tecnologie. 
Alle 19, pronti partenza via... tutti a visitare le mostre (vi ricordiamo che l'ingresso gratuito fino alle 21) e alle 21.30 l'appuntamento è con la selezione musicale tutta dedicata alle donne di Nina Zilli. Sabato e domenica ce n'è per tutti i gusti: incontri, conferenze, spettacoli, dj set, visite guidate con gli artisti, workshop, book fair, attività per bambini e letture portfolio.

La Sardegna oltre il mare. L’esperienza dei borghi: dagli echi della letteratura alle maschere, dai murales al vino

La Sardegna oltre il mare © Ansa


Quando si pensa alla Sardegna viene subito in mente il mare, un mare cristallino che cambia tonalità in ogni porzione di costa dell’isola, a completare un paesaggio che non ha eguali nel mondo. Eppure la Sardegna non è solo mare: percorrendo le strade che dalla costa giungono all’entroterra, si trovano borghi di pace in cui riecheggiano gli echi del passato; un popolo e una terra che mantengono vivo il legame con la natura, con le tradizioni popolari, con la superstizione, con la devozione, con l’arte come espressione della vita e dei desideri di una comunità.
In occasione dell’evento dedicato ai ‘borghi autentici e turismo rurale’, nel centro congressi MBC dell’aeroporto Olbia-Costa Smeralda, siamo andati a visitare tre borghi della Sardegna centro-orientale, in provincia di Nuoro, per poter vivere un’esperienza autenticamente sarda.

Il primo è Galtellì, nella regione della Baronìa, tra i piedi del monte Tuttavista e le sponde del fiume Cedrino, a 50 minuti di auto dall’aeroporto di Olbia e a dieci minuti dalle località balneari del Golfo di Orosei. È il paese delle “Canne al vento” che nel 1912 ispirarono il romanzo di Grazia Deledda. L’autrice nuorese, Premio Nobel per la letteratura italiana, trascorreva periodi di vacanza a Galtellì e ancora oggi, ripercorrendo il parco a lei dedicato, si respira l’atmosfera rurale, si rivivono gli scenari e la cultura pastorale di allora, l’ospitalità e la cura che fanno sentire i visitatori abitanti temporanei del borgo.
Nella chiesa di San Pietro, antica basilica medievale edificata tra l’XI e il XII secolo e allora sede vescovile della Diocesi di Galtellì, è di recente venuto alla luce un ciclo pittorico di affreschi di richiamo bizantino, tra i più antichi ritrovati in Sardegna. Il Cristo a grandezza naturale di probabile Scuola Pisana sull’altare della chiesa del Santissimo Crocifisso, al centro del borgo, è stato a lungo venerato per numerosi atti miracolosi documentati dagli atti ufficiali a partire dal Seicento. Ma il fascino di questo piccolo borgo è dovuto, soprattutto, alla vita di comunità e alla sua peculiare urbanistica, caratterizzata dalla presenza di case padronali appartenute alle famiglie nobiliari galtellinesi. Tra queste abitazioni, la settecentesca “Sa Domo e sos Marras” è divenuta sede del museo etnografico del borgo e, negli spazi intorno al cortile acciottolato, custodisce le testimonianze della vita agricola e artigiana di un tempo.
Il monte Tuttavista è raggiungibile in auto fino a poche centinaia di metri dalla vetta ma chi ama il trekking può seguire il sentiero dal borgo e intraprendere una camminata di circa due ore nella natura, per giungere in cima e ammirare dall’alto il golfo di Orosei in tutto il suo splendore.

Da “un tempo immemorabile” vengono le maschere di Mamoiada, piccolo borgo della subregione della Barbagia, secondo i suoi abitanti. I Mamuthones indossano una maschera nera antropomorfa, la casacca di pelle ovina, il fazzoletto nero sul capo e un pesante mazzo di campanacci sul dorso. Accompagnati dagli Issohadores, che invece indossano un costume tradizionale con un corpetto rosso, dopo una lunga vestizione i Mamuthones escono in pubblico il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, quando in tutta la Barbagia si accendono grandi fuochi votivi, per proseguire i rituali durante tutto il Carnevale. La sfilata dei Mamuthones è una processione danzata in cui i figuranti si muovono a intervalli regolari, dando dei colpi di spalla una volta verso destra e un’altra verso sinistra e emettendo all’unisono il forte suono dei campanacci. Il rituale richiama una devozione arcaica che è stata miracolosamente mantenuta fino ai giorni nostri: gli etnografi e gli abitanti di Mamoiada ancora oggi parlano dei Mamuthones non come delle maschere carnevalesche o della commedia dell’arte ma come un cambio di identità, come l’esperienza di una mutazione, il mistero di una metamorfosi.
I Mamuthones e gli Issohadores, dall’antichità ad oggi, hanno assunto diversi significati, incrociando la dimensione mitica con quella storica: la maschera come comunicazione con la divinità, come rito di propiziazione per la caccia, come rituale afrodisiaco, come rappresentazione di morte e di nascita, come memoria delle battaglie. Poter ammirare gli artigiani che realizzano le maschere dell’arcaica tradizione locale, poter assistere alla misteriosa e coinvolgente processione di questo borgo sardo e visitare il Museo delle maschere mediterranee valgono una visita a Mamoiada.

Raccontano la vita quotidiana, esprimono messaggi di denuncia sociale, di lotta popolare, manifestano posizioni politiche rispetto ai temi contemporanei. Sono oltre 150 i murales artistici di Orgosolo, borgo di bassa montagna a venti chilometri da Nuoro e a circa un’ora dalla costa. Questo piccolo paese nel cuore della Barbagia di Ollolai, circondato dall’altopiano montuoso del Supramonte e noto alle cronache per essere stato a lungo luogo di banditismo e di sequestri, oggi è un vero museo a cielo aperto. Tutto è iniziato quando, a seguito di alcuni murales di anarchici milanesi, l’insegnante toscano Francesco De Casino nel 1975 portò i suoi alunni a dipingere lungo le strade del borgo sardo. Da allora artisti provenienti da ogni dove hanno deciso di esporre la propria opera murale a Orgosolo, accordando il permesso con la popolazione locale. “Concimi, non proiettili”, “No alla repressione”, “No ai licenziamenti”, si legge sui muri delle abitazioni di Orgosolo. E ancora: “Nostra patria è il mondo intero”, “Siamo tutti clandestini”.
Agli amanti del trekking, i sentieri dei monti che circondano il borgo assicurano un’immersione nella natura selvaggia e incontaminata e gli amanti dell’archeologia troveranno pane per i loro denti visitando testimonianze preistoriche come le strutture sepolcrali Domus de Janas, Tombe di giganti e i nuraghi Su Calavriche e Mereu.

Nei suoi borghi la Sardegna mantiene la promessa di un’esperienza multipla e variegata: da non dimenticare la lunga tradizione gastronomica e enologica. Nell’area centro orientale dell’isola si trovano i piatti delle antiche ricette sarde, cucinati con ingredienti genuini e con materie prime locali come il pane carasau, la pasta lavorata a mano con farine di grano sardo, il porcetto e l’agnello arrosto, i salumi e i formaggi prodotti dai pastori, dolci, liquori di bacche e di erbe. Interessante un giro di degustazioni nelle cantine delle aziende agricole locali, come il vigneto Sedilesu: proprio quella tracciata da questi borghi è la terra del Cannonau rosso o rosato, il vino più antico del Mediterraneo.
"Girotonno è una manifestazione all'insegna della promozione del tonno rosso in tutte le sue varianti, un evento ormai storico - ricorda il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni - che permette di far conoscere l'isola di San Pietro e il Sulcis in tutto il mondo e che in questa edizione abbiamo voluto arricchire con diverse novità". Fondata nel 1738, Carloforte vanta una storia affascinante. A breve partirà la candidatura Unesco come patrimonio immateriale dell'Umanità per l'Epopea Tabarchina, con le sue vicende storiche e culturali. Capofila è la Tunisia in cordata con Liguria e Sardegna e i due consigli comunali di Carloforte e Calasetta. 
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Mirror mirror on the wall, Travagli e l'arte dei riflessi 'L'artista italiano nell'ambasciata italiana a Washington

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WASHINGTON - Sono rosa con le cornici d'oro. Oppure giallo zabaione ed incoronati di rosa? Sono incorniciati di verde smeraldo per far riflettere le superfici liquide turchine. Oppure le superfici sono di un rosso liquido striato che si trasforma in cornici fucsia? Eccoli: sono questi i 'labirinti' di luci e riflessi degli 'Specchi' di Patrizio Travagli. Sono i 'Mirror mirror on the wall' - proprio come il nome della esibizione stessa - che l'artista fiorentino della 'luce', ha portato nella suggestiva 'piazza' dell'ambasciata d'Italia a Washington.
Opere uniche e colorate, giocose e inquietanti,ospitate prima dalla nostra rappresentanza diplomatica nella capitale americana in collaborazione con l'Istituto di cultura italiano:"'E' una esibizione che ci proietta in una dimensione surreale e gioiosa ,che cattura un panorama dinamico in continua evoluzione, per cui ogni esperienza risulta personale e unica", ha scritto l'ambasciatore Armando Varricchio nella introduzione al catalogo della mostra.
Sono specchi di colori che si incrociano in sfere perfette o triangoli, nei riflessi dell'ambiente, nelle figure e nei volti dei visitatori. In una serie infinita di possibilita'.Per la prima volta 'uniti' in un allestimento complessivo, e mostrati al pubblico. Opere che 'raccolgono anni di lavoro', ha detto lo stesso Travagli all'ANSA.
Artista con un curriculum di prestigio - che ha contato esibizioni alla Biennale di Venezia, a Mosca, a New York, a Varsavia, Dubai e tante sedi in Italia - Travagli ricorda come ,da buon 'artigiano' fiorentino, diplomato all'Accademia delle Belle arti della citta', "il mio lavoro sono i balocchi. E' cosi' che ho cominciato a giocare con gli specchi, gli unici oggetti che non si possono rappresentare".
Con una singolare passione per la fisica e la scienza, per Travagli, "la luce e' il mezzo che coincide con lo spazio,la luce e' il messaggio".
Percorrere la mostra e' inseguire il proprio sguardo che si perde riconcorrendo riflessi che ingannano e irretiscono lungo le pareti: "I miei Mirror sono il frutto di una riflessione sulla 'Luce' - spiega ancora l'artista - sul suo comportamento. Uno studio iniziato dalle ricerche sul 'fotone', un piccolo raggio di luce, 'bloccato' per un attimo dai ricercatori, per la prima volta anni fa". Il fotone e' una minima particella di luce elementare, che scienziati di Princeton riuscirono per la prima volta a rallentare. Quasi solidificare.
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Jaentsch lascia Vucciria e cancella rose Sfrattato con compagna da Palazzo storico,'vittoria speculatori'

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PALERMO - Su quelle rose che da anni sono la sua cifra stilistica e che ha dipinto a decine sul soffitto di palazzo Lo Mazzarino ha scritto con la vernice nera "Non si vende", in aperta polemica con quell'ordinanza di "sgombero immediatamente eseguibile" emessa il 13 marzo scorso. Uwe Jaentsch, 48 anni, austriaco, fautore dell'arte negli spazi pubblici, tema di per sé divisivo, respinge al mittente le accuse di occupazione abusiva e insieme alla compagna, Costanza Lanza di Scalea, annuncia che andrà "via da Palermo e dall'Italia". "Non ha senso rimanere qui - spiega - non voglio più un compromesso, dipingerò tutto di nero, volevo coprire le rose col cemento, ma sarebbe stato troppo pesante da reggere per l'edificio, e poi - ironizza - non voglio portare io qui il cemento dell'abusivismo devo andare avanti, da tre mesi la pioggia ci tortura". Per capirlo basta inerpicarsi dentro i ruderi del cuore storico del mercato della Vucciria, in quel che resta dello storico palazzo che Uwe ha trasformato in casa museo, dopo aver scritto sulla facciata "Uwe ti ama". "Qui viviamo grazie a un comodato d'uso di parola con la ex proprietaria, Lella Feo - precisa Costanza - come fa a dire che non abbiamo bagno e cucina? Abbiamo anche un gruppo elettrogeno". Tra scale sconnesse, muri in parte crollati, crepe e infiltrazioni, percorrendo una pavimentazione traballante si arriva alla "Stanza di compensazione", nome scelto provocatoriamente per ricordare un debito di "25 mila euro che l'assessorato al turismo regionale del 2012 non mi ha mai saldato". Oggetto del contendere è il progetto di riqualificazione di una cordata di privati coordinati dallo studio Pl5 di architettura dei palazzi Rammacca, Sperlinga e Mazzarino che fanno da quinta alla piazza Garraffello nel cuore della Vucciria. Uwe e Costanza si sono opposti, continuando ad abitarvi, fermando così di fatto i lavori. "La nostra è una disobbedienza civile, siamo stati attaccati perché chiediamo trasparenza - dice Costanza - verso un progetto che vuole cancellare la memoria di questo luogo e che vuole trasformare con denaro pubblico la Vucciria in una zona residenziale. Questo è un atto fuori legge, oltretutto da 5 mesi ogni fine settimana assistiamo a una militarizzazione continua della piazza con un enorme dispendio di denaro pubblico, è repressione". "In 4 mesi e mezzo sono stati arrestati solo due spacciatori - aggiunge Uwe - spiegatemi dopo 19 anni che sto qui cosa vuol dire essere abusivo". Ma la protesta di oggi è solo il culmine di un lungo braccio di ferro in polemica con l'amministrazione e le istituzioni: nel 2006 la sua "cattedrale dei rifiuti", installazione alta 27 metri realizzata nella Loggia dei Catalani con ingombranti portati anche dagli abitanti del quartiere, viene smantellata da forze dell'ordine e netturbini perché "pericolosa e senza autorizzazioni". Nel 2011 Uwe fascia palazzo Di Napoli ai Quattro Canti con 5 chilometri di nastro bianco e rosso da segnaletica per denunciare il degrado dei luoghi d'arte, ma dopo pochi giorni viene tolto tutto. Nel 1999, quando arriva a Palermo, decora le 19 stanze sventrate della Loggia dei Catalani con le prime rose utilizzando 400 bombolette spray. Ma quando nel 2014 il rudere crolla, il Comune chiude la piazza innalzando dei muri: l'ironia dei giovani che frequentano la Vucciria lo trasforma in una parodia del Muro di Berlino, con frasi e disegni che evocano il famoso Checkpoint Charlie, tra Vucciria Est e Ovest, con l'immagine di Uwe contrapposta a quella del sindaco. A maggio dello stesso anno la provocatoria scritta "Vendesi" fatta da Uwe sulla fontana della piazza Garraffello, "abbandonata da anni all'incuria con parti mancanti, e una cancellata a cui è meglio non appoggiarsi", sottolinea. Nel 2016 la scritta "Durex tropic" su un edificio della piazza trasformato in gigantesca scatola di preservativi, in analogia tra il "sesso sicuro e la messa in sicurezza dell'edificio, coperto di cemento armato. Vogliono cancellare col cemento le tracce di chi è nato e vive da sempre qui". (ANSA).

Harry Potter alla sfida di Broadway

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 NEW YORK - Harry Potter sfida Broadway: "La Maledizione dell'Erede", un dramma in due parti attualmente in preview e che aprirà il 22 aprile, è costato 68,5 milioni di dollari, un record di sempre per uno show non musical.
    La cifra da Guinness include 33 milioni di dollari spesi per occupare e restaurare il teatro convincendo il Cirque du Soleil a sgombrare anzitempo il musical "Paramour" e poi riconfigurando lo spazio per dargli il feeling di un vecchio teatro dell'opera.
    La spesa rappresenta una enorme scommessa in una stagione di Broadway stagnante, ma le previsioni sono che i soldi spesi sulla "Maledizione dell'Erede" siano stati ben spesi. Il costo dell'Harry Potter teatrale si aggiunge ad altri record collezionati dall'industria uscita dalla fantasia di J.K.
    Rowling sulle avventure del piccolo mago di Hogwarts, tra cui 500 milioni di libri venduti e 7,7 miliardi di incassi al box office cinematografico.
    Lo show viene da Londra dove è andato in scena nel 2016.
   
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Deltaplano / Spring Meeting 2018 – Trofeo Friuli Venezia Giulia, valido anche come campionato italiano



Presto i cieli del Friuli saranno presi d’assalto dagli appassionati di volo in deltaplano provenienti da tutta Europa.
Si tratta di un appuntamento internazionale, lo Spring Meeting 2018 – Trofeo Friuli Venezia Giulia, valido anche come campionato italiano di questo entusiasmante sport.
La competizione, organizzata dall’Aero Club Lega Piloti e da Flyve, si svolgerà tra Meduno e Travesio (Pordenone) dal 25 aprile al 1 maggio. Si attendono circa 100 piloti e tra questi il campione del mondo in carica, il ceco Petr Benes, i pluricampioni iridati Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, e il bolzanino Alex Ploner che difenderà anche il titolo tricolore conquistato nel 2017. L’Italia vanta ben nove titoli mondiali dei quali cinque consecutivi.
La manifestazione non si esaurisce con la gara, ma gli organizzatori hanno voluto caratterizzarla come una festa del volo libero con numerosi eventi collaterali turistici, didattici, culturali oltre che una esposizione.
Decollo principale dal monte Valinis presso Meduno, eventualmente sostituito dai decolli sloveni di Lijak e Ajdovscina, da quello sul Cuarnan sopra Gemona o del Passo Pura vicino a Ampezzo (Udine) se le condizioni meteo, alle quali è strettamente legato il volo in deltaplano e parapendio, detto volo libero perché non usa motore, lo riterranno necessario.
Da questi punti i piloti spiccheranno il volo per completare percorsi che in condizioni di tempo ottimali possono superare i 100 km e contrassegnati da punti salienti del territorio da aggirare obbligatoriamente. Questi tragitti si snoderanno lungo la Pedemontana e non solo fino all’atterraggio ufficiale presso il centro operativo posto a Travesio. Qui sarà allestita un’area Expo con una grande zona coperta dove alloggeranno una ventina di espositori.
Lo Spring Meeting 2018 è pure una prova generale di quanto avverrà il prossimo anno quando questa area di volo ospiterà l’evento mondiale per eccellenza, il XXII Campionato del Mondo di deltaplano.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Turismo: prove d'intesa Lega-M5S, sì a ministero ad hoc


(di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA, 17 APR - Nell'atmosfera politica complicata e incerta di questi giorni, spicca l'intesa tra Lega e M5S sul turismo, argomento che entrambi gli schieramenti hanno messo al centro del proprio programma politico e sul quale entrambi chiedono a gran voce la ricostituzione di un ministero apposito, staccato da quello dei Beni e delle attività culturali. E' accaduto nella tavola rotonda successiva all'assemblea elettiva Assohotel Confesercenti - che ha scelto presidente Claudio Albonetti - a cui hanno partecipato Gian Marco Centinaio della Lega e Mattia Fantinati dei 5 Stelle. 

"Il pensiero - ha detto Centinaio - che la parola turismo sia solamente l'ultima lettera di una sigla e di una lunga descrizione di un ministero (come è oggi con il Mibact) non è possibile. Dobbiamo avere un ministero del turismo, anche senza portafoglio all'inizio, ma che possa sedersi al tavolo del Consiglio dei ministri e parlare, ad esempio, di infrastrutture ed istruzione e diventare luogo di incontro tra pubblico e privato". 

"Serve un ministero apposito - ha spiegato Fantinati - che centralizzi la promozione e superi le divisioni del titolo quinto, perché non è possibile avere venti strategie diverse e addirittura venti definizioni diverse di hotel. Il turismo deve diventare materia concorrente, non di esclusiva competenza delle Regioni. Basta andare all'estero e promuoversi da soli, regione per regione, città per città: è una spesa mostruosa, uno spreco inefficiente e inefficace. 

"E' un settore dinamico ma in cui rimangono criticità. E' necessario - ha detto Albonetti - che la politica presti più attenzione al turismo e in particolare alla rete di imprese che costituiscono il comparto, eliminando soprattutto i fattori limitanti per le attività di medie e piccole dimensioni, a partire da leva fiscale e credito". 

"Basta governare per emergenze - ha spiegato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo -: serve una reale programmazione, tutti noi dobbiamo avere di fronte un unico obiettivo, cioè lo sviluppo economico e del turismo". 

"L'investimento delle imprese nella riqualificazione è consistente - ha sottolineato il direttore Turismo del Mibact Francesco Palumbo - ed è concentrato molto al Sud, dove il sistema è più carente anche da un punto di vista di infrastrutture pubbliche, ma lì gli operatori investono con un tasso medio superiore al Nord. Il sistema del tax credit per cui sono stati investiti 420 milioni in realtà necessiterebbe di molte più risorse. Noi abbiamo richieste per il doppio". 

Durante la tavola rotonda, grazie a una duplice indagine del Centro studi turistici di Firenze e di Confesercenti, è stata scattata la fotografia degli alberghi italiani: una rete leggera, diffusa sul territorio e ad alto tasso di investimento nelle tecnologie innovative ma soprattutto una "rete da record": con 33.166 hotel e 2.248.225 posti letto, infatti, l'offerta italiana è prima in Europa e quarta nel mondo dopo colossi come Usa, Cina e Giappone. Complessivamente, le attività alberghiere negli ultimi 4 anni si sono ridotte di circa 560 unità, una contrazione che ha riguardato soprattutto gli alberghi a 1 e 2 stelle con 1.175 alloggi in meno su tutto il territorio nazionale. A fronte si ha però una crescita degli alberghi di lusso a 5 stelle (+17%) e degli alberghi a 4 stelle (+7%). 

Nel Borgo più bello case in vendita a 1 euro

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 SAMBUCA - Case in vendita a 1 euro per incentivare il turismo, recuperare il patrimonio urbanistico e architettonico e contrastare lo spopolamento dei centri storici: è l'iniziativa lanciata dall'amministrazione comunale di Sambuca di Sicilia (Agrigento), che nel 2016 ha vinto il titolo di borgo più bello d'Italia. Il progetto "Case a 1 euro" è stato presentato l'11 aprile nella sede dell'assessorato regionale al turismo dall'assessore Sandro Pappalardo, dal sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e dal vicesindaco e assessore al turismo del comune, Giuseppe Cacioppo. C'è tempo fino al 2 maggio per partecipare al bando, base d'asta 1 euro, cauzione da 5000 euro a garanzia della ristrutturazione per 17 unità edilizie e impegno a completare i lavori entro tre anni. Gli immobili - ubicati nel centro storico e nel caratteristico quartiere arabo dei sette vicoli - acquisiti al patrimonio comunale, verranno dunque alienati attraverso un'asta pubblica. "Il progetto case a 1 euro ha portato grandissimi benefici non solo dal punto di vista turistico ma anche imprenditoriale, è un meccanismo virtuoso che innesca lavoro e sviluppo - spiega l'assessore Pappalardo -. I nostri borghi sono un'eccellenza, su 5 edizioni nazionali ben 3 sono state vinte dalla nostra regione e quest'anno ci siamo classificati al secondo posto, la scorsa settimana un tour operator che lavora con Stati Uniti e Canada ha voluto incontrarci in assessorato per lanciare dei progetti proprio sui nostri borghi siciliani. Promozione, incremento incoming turistico, ripartenza di un'economia stagnante, evitare lo spopolamento dei borghi sono gli obiettivi del progetto".
    "Non stiamo regalando o svendendo le case, l'obiettivo è incrementare il turismo - aggiunge l'assessore - ci sono borghi del Nord che pur essendosi piazzati agli ultimi posti della classifica nazionale vantano risultati turistici migliori dei nostri, stiamo investendo per dare la giusta promozione al nostro territorio". Il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio sottolinea che i centralini del Comune sono stati già intasati di richieste da parte di persone interessate: "Nel nostro borgo hanno già acquistato casa diversi italiani e stranieri - tra cui francesi, svizzeri, lituani, tedeschi, inglesi e ungheresi - attratti dalle bellezze del luogo e dalla qualità della vita. Il nostro è un territorio dove la bellezza e la cultura sono alimento quotidiano".
    Anche un colosso del settore turistico come Airbnb ha scelto di investire a Sambuca di Sicilia realizzando per l'Italia del Sud una casa d'artista all'interno di Palazzo Pannitteri. "Sarà una casa museo - spiega il vice sindaco Giuseppe Cacioppo - per essere coerenti con l'architettura e lo spirito del palazzo che ospita i reperti archeologici provenienti dagli scavi del Monte Adranone. Sarà anche un'operazione dal forte impatto mediatico: il progetto si chiama Regione Italia e per un anno avrà una vetrina sulla homepage del sito Airbnb che conta circa 10 milioni e mezzo di visitatori al mese". 

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