Dal Telegraph i 20 motivi per tornare in Italia La stampa straniera promuove il nostro Paese

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Il "Telegraph" elogia l'Italia e invita i propri lettori a tornare a visitare il Belpaese appena l'emergenza sanitaria sarà finita e si tornerà a viaggiare all'estero. Il quotidiano britannico elenca 20 motivi per cui è bene scegliere le bellezze italiane ma confessa che ce ne sarebbero molti di più "Venti, così pochi? Ci sarebbero 20 dipinti che mi farebbero tornare, 20 ristoranti, 20 panorami, 20 borghi e 20 altre cose in più. Nessun altro Paese - spiega l'autore dell'articolo Tim Jepson - ha tante ricchezze e una combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, teatro, persone e paesaggi che non ha eguali e neppure una combinazione così efficace di antico e moderno, bello e seducente". Gli inglesi amano la Toscana, si sa, eppure la bellissima campagna del Chiantishire è solo l'ultimo dei motivi per visitare il nostro Paese: ci sono molte più ragioni e il modo in cui viene raccontato è particolarmente interessante e lodevole.

Il primo motivo per scegliere l'Italia sono gli italiani: "Non si può amare un Paese senza amare la sua gente - spiega l'autore - sappiamo che gli italiani spesso si vedono come toscani, siciliani, veneziani o napoletani; ma sono sempre gli stessi, con una caratteristica in comune: l'apprezzamento per le cose belle della vita. E di belle cose in Italia ce ne sono ovunque".

Al secondo posto ci sono i giardini: dalle ville venete al laghi del Nord, dalle colline toscane ai limoneti della Sicilia. L'autore cita i giardini di Ninfa, a sud di Roma; i giardini botanici di Hanbury a Ventimiglia, Villa Carlotta sul lago di Como, La Mortella sull'isola di Ischia e il giardino dei Tarocchi di Pescia. Al terzo posto ci sono le storiche cittadine e i borghi arroccati sulle colline: la Toscana e l'Umbria ne ospitano la maggior parte ma meritano di essere visitati anche Sulmona in Abruzzo; Enna, Erice e Noto in Sicilia; Matera in Basilicata; Tropea in Calabria; Ostuni in Puglia; Ascoli Piceno nelle Marche; Ravenna in Emilia-Romagna e Camogli in Liguria. "Ma - sottolinea l'autore - l'elenco è molto più lungo". I luoghi all'aperto sono al quarto posto con mete sciistiche di prima classe come l'Alta Badia, Courmayeur e Cervinia, dove si possono fare sport di ogni tipo. Ma ci sono posti bellissimi anche in Sicilia, Sardegna, alle Cinque Terre e sulla Costiera amalfitana; in Umbria si fa parapendio, rafting in Calabria mentre in Abruzzo si possono seguire le orme dei lupi.

La lingua italiana è la quinta motivazione per visitare il nostro Paese perché "in italiano tutto suona meglio". Per secoli artisti e poeti hanno amato i nostri laghi, la loro magia e bellezza è al sesto posto della classifica del Telegraph; e non solo quella dei grandi laghi Maggiore, Garda e Como ma anche quelli più tranquilli come l'Iseo e il lago d'Orta. Il settimo motivo è l'opera con i suoi maggiori compositori - da Verdi a Rossini, da Puccini a Donizetti - e i due teatri più famosi al mondo: la Scala di Milano e la Fenice di Venezia.

L'autore, però, ricorda anche quelli di Bologna, Palermo, Treviso, Prato e Ferrara e i festival teatrali, come quello di Puccini o all'arena di Verona, il festival di Macerata e quello di Rossini a Pesaro.

La cucina italiana - all'ottavo posto - è salutare e gli ingredienti di primo livello; impeccabili sono le grandi variazioni regionali. Il nono motivo per recarsi in Italia è il "buon bere": l'eccellente vino e i suoi produttori tradizionali e quelli innovativi come in Sicilia, in Lombardia (Franciacorta) e Bolgheri sulla costa toscana. Ma emergono anche grandi cocktail come il Negroni e il Bellini, i limoncelli, la sambuca e le grappe di ogni tipo. Il caffè italiano è al decimo posto: espresso, macchiato e cappuccino sono famosi in tutto il mondo.
    Un vero culto, dunque, da scoprire in ogni bar italiano.
    "Tutti i Paesi hanno le montagne, ma solo l'Italia ha le Dolomiti", spiega l'autore dell'articolo "con i suoi paesaggi drammatici, i pinnacoli di roccia e i spettacolari massicci". Ma ci sono anche l'Etna, le Alpi e gli Appennini, selvaggi e bellissimi.
    L'elenco del Telegraph prosegue con la moda al 12esimo posto, l'architettura e i suoi diversi stili al 13esimo e Venezia che da sola, al 14esimo posto, merita un viaggio in Italia. Poi la lista prosegue con la bellezza delle isole: Capri, le Tremiti, Ponza, Capraia, Elba, Lipari e Marettimo. Anche le coste hanno un posto in classifica: al sedicesimo ci sono Amalfi e le Cinque Terre, tra le più conosciute, ma anche le penisole del Gargano e del Salento con il loro mare turchese, e il Cilento selvaggio e roccioso con Acciaroli, Agropoli e Santa Maria in Castellabate.
    Il numero incredibile di gallerie d'arte sono il 17esimo motivo per visitare l'Italia: dagli Uffizi di Firenze a Brera e ai musei vaticani; ma anche la galleria di Perugia e quella di Palermo, l'Accademia Carrara di Bergamo, Palazzo Ducale a Urbino e il museo civico di Vicenza. La lista, in effetti, è molto più lunga e ricca. I luoghi artistici sono al 18esimo posto: la Cappella Sistina e l'Ultima Cena, ma anche la Basilica di Assisi con gli affreschi di Giotto, Cimabue e Simone Martini; la cattedrale di Orvieto e la Cappella degli Scrovegni di Padova.
    Il penultimo motivo per recarsi in Italia riguarda i tesori antichi: Roma, innanzitutto, ma anche Aosta, Spoleto, Verona e un lunghissimo elenco di luoghi dove splende la storia antica.
    Infine l'amata Toscana. Ma il riconoscimento della nostra bellezza è già sufficientemente appagato dall'elogio della stampa estera. A noi resta solo il compito di ospitare come un tempo. O forse anche meglio. (ANSA).

#EviaggioItaliano rilancia il turismo sostenibile

 

COMUNICATO STAMPA 

 

ENIT PATROCINA #EVIAGGIOITALIANO

PARTE IL 4 SETTEMBRE DALLA CAMPANIA IL TOUR ELETTRICO TRA LE ECCELLENZE ITALIANE CON LA PRIMA CUCINA MOBILE AL MONDO ALIMENTATA A ENERGIA SOLARE

Con l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio della Commissione Europea, dei ministeri di Ambiente, Esteri, Infrastrutture e Trasporti e dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, #EviaggioItaliano rilancia il turismo sostenibile toccando nel 2020 sei regioni, per valorizzare il patrimonio enogastronomico, culturale e imprenditoriale italiano.

Elettrico, fortemente innovativo, attento al territorio e dallo spiccato contenuto social: sono le quattro caratteristiche principali di #EViaggioItaliano, un tour tra le eccellenze regionali ideato per il rilancio del turismo nazionale che mette insieme natura, cultura, enogastronomia ed alta tecnologia e vedrà la sua prima tappa in Campania dal 4 al 6 settembre, per poi toccare nel 2020 Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino-Alto Adige e nel 2021 il resto d’Italia. Prevista inizialmente per la metà di luglio, la partenza del tour – costruito in collaborazione con il progetto della Fondazione Univerde #ioviaggioitaliano, a sostegno del turismo nazionale in questo periodo difficile - è stata definitivamente fissata a inizio settembre al fine di accogliere le numerose adesioni all’iniziativa da parte di partner pubblici e privati. L'appuntamento è patrocinato tra gli altri dall'Enit-Agenzia Nazionale del Turismo per rilanciare la sostenibilità.

#EViaggioItaliano si muoverà con una flotta di veicoli elettrici da una a quattro ruote tra i quali, per la prima volta in Italia, una moto elettrica dall’innovativo stile retrò, per mostrare, anche attraverso un utilizzo diffuso dei social media, le meraviglie dell’Italia, le realtà imprenditoriali più interessanti e innovative e i borghi più virtuosi dal punto di vista ambientale e della sostenibilità energetica. Tra gli elementi caratterizzanti del tour il Future Trailer, un prototipo unico al mondo di cucina mobile per ShowCooking alimentato da pannelli fotovoltaici progettato e realizzato in Italia. A bordo famosi chef locali realizzeranno ricette a km zero grazie all’energia accumulata dai pannelli che ricoprono il Trailer che alimentano una doppia piastra a induzione, oltre a poter ricaricare diversi veicoli tramite la batteria integrata. L’auto elettrica che traina il Future Trailer è anche uno Studio Mobile all’interno del quale si realizzeranno interviste, live streaming e podcast che poi saranno veicolati attraverso i canali social del progetto e dei partner affinché #EViaggioItaliano sia un vero e proprio racconto in diretta delle eccellenze regionali italiane.

LA TAPPA INAUGURALE IN CAMPANIA

A mostrare per prima le proprie eccellenze nella tappa inaugurale del tour sarà la Campania: grazie al supporto della Regione tramite Scabec, Società Campana Beni Culturali, la tappa inaugurale potrà contare sulla collaborazione con campania>artecard, il pass turistico che da oltre quindici anni offre la possibilità a turisti e residenti di ammirare il patrimonio artistico locale e di viaggiare comodamente a bordo del trasporto pubblico regionale. Determinante la collaborazione con Fondazione Univerde, realtà impegnata dal 2008 nella promozione di iniziative mirate a diffondere la cultura ecologista la riconversione degli stili di vita in armonia con l’ambiente e nella difesa del made in italy e delle tradizioni agroalimentari.

Il 4 settembre nella piazza di Caiazzo (CE) Franco Pepe, considerato dal premio Pulitzer Jonathan Gold come pizzaiolo più bravo al mondo, mostrerà le potenzialità della cucina mobile Future Trailer e nel programma di tappa vi sono diverse visite a gioielli del patrimonio ambientale e culturale tra cui l’Acquedotto Carolino, patrimonio dell’Unesco, la Reggia di Portici e il Parco nazionale del Vesuvio, il Castello di Mercato San Severino, il Museo di Pietrarsa e Villa Campolieto e il Parco Archeologico di Paestum – che saranno raggiunti ed esplorati con mezzi elettrici a due ruote.

Non mancheranno poi momenti legati alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali come la mozzarella di bufala campana, il pomodoro del piennolo e il vino Lacryma Christi, in collaborazione con esperti quali Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e docente presso l’Università di Napoli Federico II), Matteo Lorito (Direttore del dipartimento di Agraria dell'Università di Napoli Federico II), Eugenio Gervasio (fondatore e CEO del MAVV – Wine Art Museum) e lo Chef stellato Alfonso Iaccarino. Il tour parlerà anche di buone pratiche nella tutela dell’ambiente come quelle messe in atto a Baronissi, comune aderente alla campagna plastic free promossa dal Ministero dell’Ambiente.

#EViaggioItaliano è stato ideato da un pool di realtà tutte italiane con in comune un alto tasso di innovatività ed una grande attenzione verso i temi della mobilità sostenibile: Fondazione eV-Now!, XMove, theSocialBreakers e To Be.

Partner di progetto sono importanti realtà legate al mondo della mobilità elettrica come le concessionarie Nissan Renord, Nissan Rotalnord e Motus-E o alla valorizzazione del territorio come Scabec, società della Regione Campania dedicata alla valorizzazione e promozione dei beni culturali regionali.

L'Italia turistica riparte anche dalla sostenibilità e Enit, che ha tra i suoi valori la promozione del turismo attivo ed invoglia alla scoperta dei luoghi meno conosciuti dell'Italia - dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci -Pochi Paesi possono competere con l’Italia quanto ad attrattive, prima al mondo com'è per numero di siti Unesco, ben 55. Le città d’arte vantano innumerevoli monumenti e capolavori di fama internazionale, i piatti della tradizione gastronomica sono imitati in tutto il mondo e il territorio è un maestoso mosaico di vette innevate, promontori a picco sul mare, laghi e valli plasmati dalla natura. L'Italia porta alla scoperta di emozionanti itinerari da percorrere con ogni mezzo: in auto, in moto, a piedi e in bicicletta soprattutto in un momento in cui acquista valore la dimensione dello spazio. L'Italia infatti con la sua capacità di reinventarsi e stare al passo con i tempi, risponde in pieno alle condizioni rinnovate. E' il momento dei cammini, della riscoperta di percorsi naturalistici e all'aperto che richiedono piccoli gruppi, delle città da vivere con tempi e modalità slow che consentono di assaporare con più intensità le esperienze a ritmi sostenibili. Esperienze esclusive da rendere accessibili a tutti con le accortezze del caso"

“#EViaggioItaliano è un progetto assolutamente inedito, un racconto on the road nuovo ed accattivante perché attraverso la mobilità elettrica racconta le tantissime eccellenze di un paese straordinario come l’Italia” – ha affermato Daniele Invernizzi, creatore della Fondazione eV-Now!

“La straordinaria risposta ottenuta dai nostri partner e da tantissime realtà istituzionali è la dimostrazione che l’idea alla base di #EViaggioItaliano ha colto nel segno. Il nostro tour porterà un messaggio di speranza nel futuro del nostro paese” – ha affermato Nino Geraci, Fondatore e CEO di XMove.

Tutte le informazioni sul progetto sono consultabili sul sito www.eviaggioitaliano.it, sulla pagina Instagram @eviaggioitaliano; il programma della prima tappa è consultabile su: Tappa Campania

I PARTNER E I PATROCINI DI #EViaggioItaliano

Partner: Nissan Renord, Nissan Rotalnord, Motus-E, Scabec (per la tappa Campania), VS Veicoli Speciali, Prestige by USP, Meijs Motorman.

Patrocini di progetto: Commissione Europea, Parlamento Europeo, Ministero dell'Ambiente, Ministero dei Trasporti, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, Ambiente Mare Italia, Fondazione Univerde, Fondazione Ampioraggio, eV-Now!, Tesla Owners Italia, Sos Logistica, Sos Terra, Opera 2030.

Patrocini di tappa: Regione Campania (per tappa Campania), Eurac Research (per tappa Trentino-Alto Adige)


The Movie Charity Auction 2020: ENIT ed MPI Italia promuovono un'asta di beneficenza al Festival del Cinema di Venezia per sostenere la meeting industry

 Si terrà l’11 settembre la 7^ edizione del The Movie Charity Auction al Lido di Venezia. ENIT promuove l’edizione 2020 e il ricavato dell’asta benefica verrà devoluto alla MPI Foundation a sostegno della meeting industry.

3 settembre 2020, Venezia – Si terrà l’11 settembre negli spazi della Fondazione Ente dello Spettacolo, presso l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, la 7^ edizione del The Movie Charity Auction, l’evento dedicato al networking della meeting industry con asta benefica, ideato da Mauro Bernardini, Managing Director della All Star Agency, in collaborazione con MPI Italia Chapter, e con il supporto creativo e organizzativo di un team di masterini del Master in Tourism, Hospitality & Event Management della BeAcademy.

L’evento, che si svolgerà come sempre nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia, giunto alla 77esima edizione, rappresenta quest’anno un momento simbolico di ripartenza per l’industria degli eventi, in concomitanza con il primo grande evento in presenza post Covid-19 e rivolto a sostenere il comparto e i suoi operatori. Sarà la MPI Foundation, infatti, a beneficiare del ricavato dell’asta benefica per supportare la meeting industry, fortemente colpita dagli effetti della pandemia, per dare aiuto concreto ai giovani professionisti del settore.

Main sponsor di questa 7^ edizione è ENIT. Sensibile alla causa dell’industria degli eventi, l’ente nazionale del turismo ha ritenuto fondamentale compiere un gesto a sostegno del settore.

"Enit è attenta ad ogni occasione di rilancio dell'immagine dell'Italia e di sostegno al comparto turistico. L’Italia ha ancora memoria del suo posizionamento pre-Covid nella classifica mondiale del turismo congressuale, dove si posizionava tra i primi sei Paesi al mondo con 550 meeting internazionali nel 2019 (ENIT su dati ICCA) con una crescita del 5,4%. L’evento promosso da MPI Italia nell’ambito della prima grande vetrina dell’Italia post-Covid, il Festival del Cinema di Venezia, è stato apprezzato quale iniziativa pertinente rispetto ad una linea di intervento che abbiamo attuato per fronteggiare questa fase di incertezza. Da ottobre lanceremo workshop in ben 12 Paesi - Austria, Canada Cina, Corea del Sud, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA - per amplificare la promozione di MICE, lusso, leisure e active. Il nostro impegno per il MICE proseguirà a novembre, puntando su sostenibilità, innovazione e destagionalizzazione. Il congressuale è un settore in forte espansione e cruciale per l'Italia. Con The Movie Charity Auction rafforziamo il nostro impegno a sostegno della meeting industry.", dichiara Maria Elena Rossi, Direttrice Marketing ENIT.

L’emergenza pandemica ha spinto l’organizzazione ed MPI Italia ad innovare il format per renderlo accessibile anche a chi non potrà partecipare in presenza. Novità del 2020, infatti, è un sito web dedicato all’iniziativa dal quale poter visionare i voucher all’asta e fare la propria offerta. Aperta ieri l’asta benefica su www.themoviecharity.it, è già possibile fare la propria offerta per contribuire alla raccolta fondi.  

È davvero una grande soddisfazione per chi crea un evento quando esso stesso diventa una tradizione. Con la settima edizione a favore di MPI Foundation e le centinaia di richieste di partecipazione penso di avere raggiunto l’obiettivo, al fianco di MPI Italia, e con le importanti novità che ci consentiranno di ampliare l’audience dell’evento e incrementare il ricavato da devolvere, questa edizione si preannuncia entusiasmante.” – dichiara Mauro Bernardini, e conclude - “Ringrazio tutti i partner organizzativi, dalla BeAcademy alla Fondazione Ente dello Spettacolo, e non ultimo tutti gli sponsor, senza i quali non potremmo riuscire nella nostra missione”.  

Come Presidente MPI Italia sono felice di aver visto crescere anno per anno questa prestigiosa manifestazione, sempre al fianco di una causa nobile.” – commenta Maddalena Milone, Presidente MPI Italia – “Questo evento ha visto sempre più uniti alberghi congressuali e leisure, che hanno offerto voucher attraverso cui abbiamo raccolto fondi per sostenere importanti associazioni. La paura di dover rinunciare quest’anno all’evento ci ha offerto l'occasione di implementarlo con una asta da svolgere anche online, con più ampia visibilità per gli sponsor e una maggiore adesione anche da remoto.”- e conclude – “Ringraziamo ENIT per la prestigiosa partnership che ha convalidato ulteriormente il valore del carattere internazionale della nostra community e l’importanza degli eventi per la crescita e l’economia del Paese”.

L’evento, che ha già esaurito i posti disponibili in presenza e sarà trasmesso anche live con una diretta Facebook, vede quest’anno la partecipazione di numerosi sponsor: Almar Jesolo Resort & Spa, Anantara Resorts & Spa Abu Dhabi; Best Western Hotel Group; Cà Sagredo; Double Tree by Hilton con gli alberghi Roma Monti, Trieste e Turin Lingotto; Falisia Resort & Spa, FH55 Hotel Group con gli alberghi Grand Hotel Mediterraneo, Villa Fiesole e Grand Hotel Palatino; Forte Village Sardinia; Gruppo UNA; Hilton Milan; Hilton Molino Stucky; Hilton Lake Como; Hilton Sorrento Palace; Hotel Danieli; Hotel Indigo Venice Sant’Elena; Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts; Hotel Monaco & Gran Canal; I Palazzi con gli alberghi Cà Bonfadini; San Lorenzo a Linari, Palace Grand Hotel; Il Melograno Masseria; Grand Hotel Parker’s; La Bagnaia Golf & Spa Resorts Siena; NH Collection Murano; NH Hotel Group; Palazzo Caracciolo; Parco dei Principi Grand Hotel & Spa; Ristorante Antica Besseta; Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel; San Clemente Palace Kempinski; Starhotels; The Britannique Naples; Therasia Resort; Venice Events; Villa Fiorita.

fonte: Comunicato stampa Enit


Nasce Unesco ResiliArt a sostegno della cultura. Artisti, intellettuali e creativi per strategie di intervento

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L'Unesco, di fronte all'emergenza coronavirus che ha colpito duramente anche il settore della cultura, ha fondato il movimento globale Unesco ResiliArt "per sostenere la cultura, per salvaguardare il patrimonio culturale e dare voce ad artisti, intellettuali e creativi, attraverso il ruolo resiliente della cultura".

Per l'Unesco "l'arte è resiliente e per questo sarà in grado di sviluppare strumenti volti ad aiutare gli artisti a superare questa crisi epocale, mostrando al mondo che la creatività è inarrestabile". La pandemia "ha colpito duramente le industrie culturali e creative: dietro ogni concerto cancellato, festival posticipato, e dietro ai cinema, alle librerie, ai teatri chiusi, ci sono innumerevoli artisti e professionisti che hanno perso il loro reddito. Tuttavia, chi lavora nel mondo della cultura si trova inevitabilmente a pensare soluzioni creative, perché l'arte è resiliente". Unesco ResiliArt, quindi, "si pone l'ambizioso obiettivo di individuare una strategia di intervento, facendo luce sullo stato attuale delle industrie creative attraverso una discussione globale con i principali professionisti del settore, catturando idee, proposte, programmi culturali, voci di resilienza da parte di artisti sia affermati che emergenti".

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William Kentridge riapre l'Arsenale di Amalfi. Fino al 2 dicembre 'More Sweetly Play the Dance'

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AMALFI - L' Arsenale di Amalfi, dove nell'ottobre del '68 la mitica mostra 'Arte Povera più Azioni Povere' fece la rivoluzione, grazie ai due collezionisti Marcello e Lia Rumma riapre con 'More Sweetly Play the Dance' di William Kentridge. La Regione Campania con il Comune di Amalfi, hanno scelto di celebrare con un evento (fino al 2 dicembre) la memoria del luogo e il ritorno all'antico splendore del sito al termine di una operazione di rifunzionalizzazione curata della società regionale Scabec. Progetto della Galleria Lia Rumma, l'installazione di Kentridge -artista sudafricano tra i più noti al mondo, che mescola tecniche differenti, dal disegno all'incisione, al teatro e all'animazione- si inserisce perfettamente, con un allestimento site specific, nel suggestivo spazio. ''Mi dispiace non essere con voi, conosco bene Amalfi ed ho lavorato tanto a Napoli - ha detto in video conferenza l'artista, collegato dal suo studio di Johannesburg - a causa della pandemia non sono riuscito a venire in Europa neppure per conoscere la mia nipotina! Ma sono molto soddisfatto per il lavoro fatto a distanza; questo spazio è fantastico''. Presentata nel 2015 all'Eye Film Institute di Amsterdam nel 2015, la video-installazione della durata di 15 minuti appare oggi di straordinaria attualità . ''Naturalmente è stata realizzata prima del Covid, pensavo all'ebola in Africa, ma ha a che fare comunque con il tema della vulnerabilità. E' una danza medievale della morte,una morte che non distingue tra ricchi e poveri. Ricordiamo che nei villaggi si danzava per scacciare la peste. Collegamenti con il presente? Penso all'ansia che oggi ha preso tutti, anche qui in sud Africa. Sicuramente corriamo dei rischi, ma bisogna continuare ad essere umani, siamo essere sociali, stare insieme vuol dire essere vivi''. Su otto schermi, per oltre 40 metri, la processione di varie silhouette di figure umane a grandezza naturale, accompagnata da musiche di una banda di ottoni sudafricana, avanza in un paesaggio disegnato a carboncino, ad un ritmo che ricorda cortei e lotte civili, ma non solo. C'è chi trasposta oggetti preziosi, ed ecco corpi avvolti in sudari, scheletri, ammalati che trascinano flebo, gabbie per uccelli, sacerdoti, allegorie mitologiche e medievali con riferimenti all'attualità, dalle vittime dell'ebola ai profughi siriani, in un trionfo della morte che celebra la vita, come in una parata carnevalesca, tema caro all'artista. Alla presentazione Lia Rumma ha ricordato le atmosfere del '68, dalla Biennale che fu occupata nel luglio di quell'anno, al richiamo ad Amalfi fatto da Marcello Rumma agli artisti dell'arte povera(curatore era Germano Celant), il movimento d'avanguardia più influente degli anni 60. 'Con la libertà di fare e di creare', ha sottolineato Lia Rumma aggiungendo 'temi e questioni oggi sono gli stessi di quegli anni''.

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L'arte del vetro, la 'contaminazione' tra Murano e l'America 155 pezzi in mostra alla Fondazione Cini a Venezia

 

VENEZIA - "Nell'arte contemporanea fortunatamente non ci sono ancora frontiere e non si sa in quale campo cada il seme" dice Luca Massimo Barbero, direttore dell'Istituto di storia dell'arte della Fondazione Cini, e il "seme" dell'arte vetraria muranese da oltre mezzo secolo ha trovato terreno fertile in terra americana, dando vita a un incontro-confronto che, nel campo della produzione e delle tecniche usate per lavorare il vetro, con spinte innovative e nuove direzioni di ricerca, ha dato frutti eccellenti. A testimoniarlo è la mostra "Venezia e lo Studio Glass americano", curata da Tina Olknow e William Warmus, promossa dalla stessa Cini e da Pentagram Stiftung, all'isola di San Giorgio, a Venezia, dal 6 settembre al 10 gennaio (catalogo Skira).

L'esposizione, che riunisce 155 pezzi - tra vasi, sculture e installazioni in vetro - realizzati da 60 artisti americani e veneziani, è il diciottesimo capitolo del progetto "Le stanze di vetro" che da anni indaga sui diversi aspetti, momenti, tendenze dell'arte vetraria, con particolare attenzione sul '900 a Murano, dove il settore del vetro sta attraversando un momento difficile. Alla Cini c'è un Centro Studi sul vetro che ha un patrimonio di oltre 150mila documenti, tra foto, disegni, album, progetti ed altro provenienti da più archivi e gli archivi - a dirla con Barbero - "sono sorgenti, non depositi, da cui far sgorgare nuova cultura".

La mostra - suddivisa in più sale tematiche, dai "Pionieri americani" che per primi frequentarono Murano per produrre opere originali in vetro, come Mark Tobey o Thomas Stears, fino a "L'invenzione del XXI secolo", con artisti del vetro che affrontano tematiche come l'ambiente o i problemi razziali - testimonia quel concetto di "contaminazione tra due mondi così diversi e distanti" creato dalla ricerca, dal lavoro, dalle tecniche, dagli usi comuni attorno a vetro. È una proposta che punta l'attenzione soprattutto su come le nuove tendenze statunitensi legate al movimento Studio Glass dagli anni '60 e ancora attive - con personalità come Dan Chihuly e Benjamin Moore, da Richard Marquis a Toots Zynski o Philip Baldwin e Monica Guggisberg, a titolo di esempio - abbiano guardato a Venezia, frequentando le fucine in laguna, e su come maestri muranesi - da Lino Tagliapietra a Pino Signoretto - nel contempo abbiano trovato negli Stati Uniti un terreno fertile per rinnovare "la vivacità di un linguaggio storico artigianale" del vetro.

Di particolare impatto, non solo visivo, la spettacolare e gigantesca opera di Chihuly, Laguna Murano Chandelier, formata da cinque elementi di grandi dimensioni realizzata a Murano nel 1996 insieme a Signoretto e Tagliapietra. Sono tutti elementi scultorei che rimandano alla laguna di Venezia. Simbolo quasi di quella "collaborazione e contaminazione" tra artisti americani e maestri veneziani nel vetro americano contemporaneo. Sul piano delle opere realizzate, per le dimensioni e i soggetti trattati, la "scuola" d'oltreoceano sembra esprimere sullo sfondo un senso di leggerezza, di divertimento, che idealmente sembra confrontarsi, ma non contrapporsi, al rigore di certe forme di Carlo Scarpa o Napoleone Martinuzzi.

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Oltre Tevere, viaggio per vivere il fiume di Roma. Dal 5/9 percorso di 400 km a piedi, lungo 4 regioni d'Italia

OLTRE TEVERE - Dal 5/9 percorso di 400 km a piedi, lungo 4 regioni d'Italia © ANSA

Un'esperienza di viaggio da vivere lentamente e in modo ecosostenibile, per valorizzare quell'Italia "minore", lontana dal turismo di massa, e rivitalizzare il "fiume sacro ai destini di Roma" scoprendone segreti e bellezza: parte il 5 settembre Oltre Tevere, il percorso culturale e naturalistico di oltre 400 km (da fare rigorosamente a piedi) che si propone di realizzare un'indagine visuale collettiva dei territori lambiti dal fiume sovrano della città eterna attraverso il coinvolgimento di sei fotografi professionisti - Pietro Vertamy, Ilaria Di Biagio, Claudia Gori, Marco Zorzanello, Giuseppe Chiantera e Claudia Borgia - e il documentarista e sociologo Marco Saverio Loperfido. Il progetto, a cura di Sarah Carlet e Arianna Catania, si snoda lungo 4 regioni toccando ben 56 comuni d'Italia e si concluderà il 4 ottobre con un evento sul barcone Marevivo in occasione del Tevere Day.

Saranno tanti i luoghi con cui chi parteciperà al viaggio entrerà in contatto: dal Monte Fumaiolo nell'estremo sud della Romagna (vicino alla cui vetta a 1268 metri s.l.m si trova la sorgente del Tevere), fino all'Idroscalo di Ostia e a Roma, passando per Balze, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro (AR) Città di Castello (PG), Marsciano, Todi, Baschi, Alviano, la riserva naturale Nazzano Tevere-Farfa, le bellezze paesaggistiche dei laghi di Montedoglio e Corbara, l'Oasi naturalistica di Alviano. L'obiettivo è quello di far scoprire, in un cammino di un mese intero, la bellezza di di viaggiare in diverso modo, prendendosi il tempo di osservare e godere dell'ambiente e del paesaggio, di interagire senza fretta con le comunità locali, di tutelare la natura, di lasciare andare libero il pensiero.

Alla guida del gruppo (a cui chiunque può unirsi) ci sarà Pietro Vertamy, che ha girato l'Italia e l'Europa con il collettivo Around the Walk, fondato con Ilaria Di Biaggi: camminando e osservando, i partecipanti restituiranno ciò che hanno amato e scoperto durante il percorso attraverso una documentazione fotografica d'autore consultabile sul canale Instagram e successivamente sul sito di Oltre Tevere. Inoltre, per rendere fruibile il percorso anche successivamente, sarà realizzata una mappatura georeferenziata, che verrà resa disponibile online sul sito oltretevere.it, sul sito dell'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e su ammappalitalia.it, partner del progetto.

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A Civitanova Alta la colorata utopia di Alain Le Quernec

 A Civitanova Alta la colorata utopia di Alain Le Quernec © ANSA

 Prima mostra italiana, dal 5 al 27 settembre a Civitanova Marche (Macerata), per l'affichiste bretone Alain Le Quernec, uno dei grafici più importanti d'Europa che, negli ultimi cinquant'anni, ha legato la sua opera alla cartellonistica di pubblica utilità. L'inaugurazione, sabato 5 settembre alle 18, nello spazio Multimediale San Francesco in piazza della Libertà a Civitanova Alta, una delle due sedi dell'esposizione (l'altra sarà alla Palazzina Lido Cluana a Civitanova Marche) che conta 100 manifesti storici, disegnati e coloratissimi, in bilico tra impegno sociale e utopia, pop art e comics.

"La sua è una grafica caustica, graffiante, aggressiva, ma leggera ed elegante. Ci parla di cose molto serie e gravi quasi sempre strappandoci un abbozzo di sorriso" spiega Andrea Rauch, curatore della mostra che si tiene nell'ambito di Cartacanta con il concorso di Regione Marche, del Comune di Civitanova Marche e Aiap. L'evento segna il passaggio di testimone tra Cartacanta - questa, la 22/a, sarà l'ultima edizione - e il Magma di Civitanova Alta, primo e unico museo in Italia dedicato alla grafica e al manifesto. Il Museo Archivio della Grafica e del Manifesto inaugurerà il 3 ottobre con una mostra dell'illustratore belga Jean-Michel Folon. Enrico Lattanzi è il direttore del nuovo museo comunale e la gestione degli spazi museali è a cura dell'Associazione Nuova Cartacanta. 

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Da Banksy a Ligabue i 10 big d'autunno da non perdere Da Van Gogh a Tiepolo, sarà stagione di grandi Maestri

 LIGABUE E VITALONI. DARE VOCE ALLA NATURA

Dai Monet e Renoir mai visti fuori Parigi a Van Gogh che racconta Van Gogh. E poi Banksy, Correggio, Chagall, Ligabue.
    Ovviamente i 500anni di Raffaello, ma anche il prestigio politico di Michelangelo. Più una galleria di talenti al femminile che ci faranno, forse, ripensare il Barocco. Sono i 10 "big" dell'autunno, i 10 Maestri assoluti per altrettante mostre da non perdere.
    MONET E GLI IMPRESSIONISTI - Per la prima volta il Marmottan Monet di Parigi, la "casa dei grandi Impressionisti", presta un intero corpus di opere. In arrivo a Palazzo Albergati a Bologna, Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac: in tutto 57 capolavori dalle celeberrime Ninfee a "scoperte" come il Ritratto di Berthe Morisot distesa, mai usciti dal Musèe francese (29 agosto - 14 febbraio).
    RAFFAELLO SANZIO - Dopo il successo della mostra alle Scuderie del Quirinale, proseguono le celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa del "divin pittore". A Urbino, la sua città, ultime settimane per Raphael Ware. I colori del Rinascimento alla Galleria Nazionale delle Marche (fino al 27 settembre), Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte a Palazzo Ducale e Raffaello Una mostra impossibile al Collegio Raffaello (fino all'1 novembre). Tra i nuovi appuntamenti, Fondazione CariPerugia Arte racconta Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia a Palazzo Baldeschi (8 settembre - 6 gennaio). A Roma, Villa di Capo di Bove sull'Appia Antica ospita La lezione di Raffaello. Le antichità romane (18 settembre - 29 novembre).
    BANKSY - A VISUAL PROTEST - L'artista "senza volto" più famoso al mondo approda al Chiostro del Bramante di Roma con 90 opere e focus sulla sua attività di ricerca (8 settembre-11 aprile). Si va da Love is in the air a Girl with Balloon alle stampe per la celebre esposizione Barely Legal. Ma lo Street Artist è anche a Palermo con 100 pezzi originali in Ritratto di ignoto. L'artista chiamato Banksy al Loggiato di San Bartolomeo e Palazzo Trinacria (7 ottobre - 17 gennaio).
    LIGABUE E VITALONI. DARE VOCE ALLA NATURA - Palazzo Tarasconi racconta Antonio Ligabue, tra i più originali autori del Novecento italiano, nella mostra ideata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall'Acqua e Vittorio Sgarbi (17 settembre - 30 maggio).
    Accanto a 83 dipinti e 4 sculture del Maestro di Gualtieri, anche 15 opere plastiche di Michele Vitaloni, artista con una medesima empatia verso il mondo naturale e animale.
    MARC CHAGALL: ANCHE LA MIA RUSSIA MI AMERÀ - È dedicata all'influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull'opera di Chagall, la mostra curata da Claudia Zevi che porta a Palazzo Rovella di Rovigo (19 settembre - 17 gennaio) più di cento opere con due straordinarie serie di incisioni e acqueforti dei primi anni di lontananza dalla Russia: Ma Vie e Le anime morte.
    L'OTTOCENTO E IL MITO DI CORREGGIO - La mostra a La nuova Pilotta (3 ottobre 2020 - 3 ottobre 2021) riunisce il meglio della produzione ottocentesca del Ducato di Parma intorno ai quattro capolavori del Correggio restituiti dal Louvre con il Secondo Trattato di Parigi nel 1815, ovvero La Madonna con la scodella, la Madonna di San Girolamo più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono. La mostra è anche un omaggio al lavoro della Duchessa Maria Luigia d'Asburgo e dell'architetto Paolo Toschi, che negli antichi saloni dell'Accademia permisero a una generazione di artisti di confrontarsi vis a vis con il Maestro dell'illusione prospettica.
    MICHELANGELO. DIVINO ARTISTA - Nessun artista come il Buonarroti può vantare d'aver frequentato due futuri pontefici da giovinetti, servito sei Papi e conosciuto mecenati della grandezza di Lorenzo il Magnifico, i reali di Francia, Francesco I di Valois e Caterina de' Medici. E' questo il Michelangelo della mostra curata da Cristina Acidini, con Alessandro Cecchi ed Elena Capretti, a Palazzo Ducale di Genova (8 ottobre - 24 gennaio), tra opere come la Madonna della Scala, disegni autografi, carteggi, rime, ritratti.
    VAN GOGH: I COLORI DELLA VITA - E' lo stesso Maestro dei girasoli a raccontarsi attraverso le sue lettere al Centro Altinate San Gaetano di Padova (10 ottobre - 11 aprile). Curata da Marco Goldin, l'esposizione raccoglie 78 capolavori da decine di musei, oltre che dal Van Gogh di Amsterdam e dal Kröller-Müller di Otterlo (tra gli altri, l'Autoritratto con il cappello di feltro, Il signor Ginoux, L'Arlesiana) affiancate a una quindicina di opere di artisti a Van Gogh, in qualche modo, legati, come Millet, Gauguin, Seurat, Signac, Hiroshige e Francis Bacon.
    GIAMBATTISTA TIEPOLO. VENEZIA, MILANO, DRESDA, MADRID - A 250 anni dalla scomparsa, prima mostra a Milano per il Tiepolo (1696 - 1770). Curata da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala (30 ottobre - 21 marzo), in partnership con le Gallerie dell'Accademia di Venezia, riunisce 70 opere anche di suoi contemporanei - come i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci o il lombardo Paolo Pagani - dalle città che più lo videro protagonista.
    LE SIGNORE DEL BAROCCO - Ovvero, Artemisia Gentileschi ma anche Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, tutte rimaste nell'ombra fino a pochi decenni fa e ora protagoniste a Palazzo Reale a Milano con una mostra che ne riscopre arte e vite (3 dicembre-11 aprile). Aggiungendo nuovi nomi alla lista di talenti al femminile da conoscere assolutamente. (ANSA).

La mascherina diventa arte, una mostra a Genova

 C'è la mascherina realizzata con gli scarti di pelliccia di visone o quella fatta con un mattone, ma anche con libri, tessuti e metalli nelle opere esposte a "Il Respiro dell'Arte", dal 4 al 13 settembre a Genova, nella Sala Liguria di Palazzo Ducale. Si tratta della prima tappa di un progetto artistico internazionale, ideato e curato da Virginia Monteverde, per dare testimonianza del difficile momento che il mondo sta attraversando per il Covid 19, che approderà poi in Germania, Paesi Bassi e Svizzera.

"La mascherina diventa forma d'arte e si trasforma - spiega Monteverde - e la mostra sarà una testimonianza di questo periodo, che speriamo rimanga solo un ricordo. Opere molto diversificate, visto che tutti gli artisti erano chiusi in casa per il lockdown e i materiali utilizzati erano solo quelli a disposizione. E quindi abbiamo dalla pelliccia al bronzo, dal marmo ai tessuti, fino ai libri che diventano mascherina".

Al progetto, che ha che anche una sezione dedicata alla poesia e una alla danza, hanno aderito una quarantina di artisti di diversi Paesi, che sono stati chiamati a interpretare e realizzare, secondo la propria visione e tecnica, quello che è e resterà il simbolo della lotta al virus. 

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Cantine aperte in vendemmia Piemonte

 Le cantine del Movimento Turismo del Vino Piemonte tornano ad aprire le loro porte dal 5 settembre all’11 ottobre 2020 in occasione di “CANTINE APERTE IN VENDEMMIA”.

Agli enoturisti sarà riservata un’accoglienza particolare: sarà un’occasione per vivere insieme l’atmosfera della vendemmia e scoprire tutte la prime fasi di lavorazione del vino che verrà. Vigneron esperti saranno come sempre a disposizione dell’enoturista per rispondere a domande e curiosità, mentre le cantine resteranno aperte per visite e degustazioni guidate, al pari di molti vigneti, spesso in posizioni panoramiche con vedute spettacolari sulle colline del Piemonte.

Alcune Cantine offrono agli enoturisti la possibilità di partecipare attivamente all’esperienza della raccolta dell’uva che avvia la vinificazione, mentre per i bambini sono state pensate attività ed esperienze “su misura”.

La novità 2020 sarà il PICNIC IN CANTINA evento a cui aderiscono diverse fra le Cantine Socie e che si terrà per due week-end consecutivi: 19-20 e 26-27 settembre.
L’idea è quella di festeggiare il momento della vendemmia attraverso la semplicità di un picnic presso i produttori vitivinicoli piemontesi: un modo alternativo per diffondere la conoscenza dei vini, dei prodotti e dei territori locali. Inoltre, in questo momento in cui si cerca la distanza, un evento all’aperto risulta essere la soluzione perfetta per ospitare persone in sicurezza.

Consigliamo di consultare i singoli programmi delle Cantine in quanto date e orari degli eventi variano, inoltre, in alcuni casi occorre la prenotazione.

 

PARTECIPANTI E PROGRAMMI

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fonte: https://www.mtvpiemonte.it/wp/



Un salto nel Medioevo in 10 borghi del '300

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Dominano colline ricoperte di vigneti e uliveti e spuntano dalle curve delle strade panoramiche, circondati da mura cariche di storia: sono i tantissimi borghi medievali, centri di pietra e di strade lastricate che da Nord a Sud d'Italia regalano atmosfere uniche e ricche di fascino. Per chi ama la suggestione di botteghe e palazzi storici abbiamo scelto alcuni centri, molti presenti nell'associazione "I borghi più belli d'Italia", per suggerire un viaggio alla scoperta del Medioevo sul nostro territorio. In molti di questi centri si svolgono feste e tornei cavallereschi che, per evitare assembramenti, sono stati rinviati al prossimo anno.

    Apricale. E' un piccolo borgo su una collina ricoperta di ulivi in Val Nervia, nell'entroterra di Bordighera, con case di pietra, tetti di ardesia e una piazza scenografica. Il borgo si snoda tra infinite viuzze di pietra fino a piazza Torracca, dove sorgono la chiesa della purificazione di Maria Vergine, con diversi stili e un'opera d'arte contemporanea posta in cima al campanile, e il castello della Lucertola, costruito su uno sperone di roccia. Oggi nel maniero-museo si ammirano reperti che raccontano il passato del paesino di pietra.
    Soncino. Sembra uscito da una favola il borgo in provincia di Cremona, ricco di architetture, chiese e musei dal fascino unico: dalla Rocca Sforzesca alla Pieve di santa Maria Assunta che risale al XII secolo e al museo della stampa. La Rocca del 1473 è il simbolo del borgo ed è tra le meglio conservate del Nord Italia: fu a lungo la residenza della famiglia Stampa che la lasciò nel 1876 ridotta a un rudere. L'architetto Luca Beltrami, lo stesso che ricostruì il Castello Sforzesco di Milano, la restaurò con mura meno spesse e con uno dei torrioni a forma cilindrica; oggi vi si visitano le prigioni e gli spazi adibiti a musei.
    Arquà Petrarca. Nel cuore dei Colli Euganei, in Veneto, è un borgo che ha saputo mantenere inalterato il suo fascino medievale. Deve il suo nome e la sua fama al poeta Francesco Petrarca, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Una visita al borgo parte proprio dall'edificio trecentesco che il poeta ristrutturò, abbellito poi con elementi rinascimentali e con dipinti ispirati al "Canzoniere". E' bene visitare anche l'Oratorio Santissima Trinità, che ospita interessanti affreschi, e la Loggia dei Vicari del Duecento, restaurata in vetro e rame.
    Castell'Arquato. Domina le colline piacentine con una spettacolare piazza, le case basse e i vicoli acciottolati che portano in cima al colle, da dove si gode una vista mozzafiato.
    Della Rocca viscontea restano le mura esterne, le quattro torri difensive e il museo medievale all'interno. Nella piazza si trova la Collegiata, una delle chiese più antiche del territorio, il palazzo del Podestà d'epoca medievale e una torre pentagonale. Ci sono da vedere anche il torrione Farnese con passaggi segreti verso la campagna e l'Ospedale di Santo Spirito.
    Certaldo. Nel cuore della Val d'Elsa, tra filari di viti, scorci sulle colline del Chianti e circondato da antiche mura, è un suggestivo borgo medievale famoso per aver dato i natali al poeta Giovanni Boccaccio. Il borgo si allunga sulla strada principale dove si affacciano palazzi e laboratori artigianali e termina a palazzo Pretorio, dimora con affreschi, loggiati e scale aperte. Si visitano anche la torre e il camminamento, che regalano l'affaccio sul borgo e sulla campagna, e la casa-museo di Boccaccio, nella cui biblioteca ci sono centinaia di opere tradotte e illustrate, tra cui quelle realizzate da Salvador Dalí.
    Bevagna. Circondata da una lunga cinta muraria con sei porte perfettamente conservate, il borgo umbro è un gioiello medievale: ospita il teatro Torti, le chiese romaniche di san Silvestro e di san Michele Arcangelo e una spettacolare piazza irregolare con il palazzo Consoli, eretto nel 1270. In piazza a giugno prende vita il mercato delle Gaite, una festa dei quartieri che fa rivivere le tradizioni artigiane e i mestieri che si facevano nel borgo in epoca medievale tra botteghe e laboratori, tornei e sfilate in abiti d'epoca. A palazzo Lepri si visita il museo di Bevagna, con testimonianze d'epoca medievale.
    Pacentro. Dominato da un imponente castello, costruito nel secolo X a difesa dalle scorrerie di Saraceni e Normanni poi adornato con alti torri cilindriche, il borgo è affacciato sulla valle Peligna, a ridosso delle montagne della Maiella, in Abruzzo. Ogni anno le torri del castello Cantelmo e il palazzo Tonno fanno da sfondo ai Caldoreschi, una rievocazione storica sulle gesta dei principi Caldora che dominarono il borgo. Nel centro merita una visita la Preta Tonna o "pietra dello scandalo", un grosso sasso usato per umiliare i debitori insolventi che erano obbligati a sedervisi nudi davanti ai passanti.
    Sermoneta. Circondato da una possente cinta muraria, il borgo è dominato dal suggestivo castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, spesso usato come set cinematografico. Il centro storico ospita edifici e palazzi storici e conserva intatto il suo impianto urbanistico medioevale con le case in pietra, le stradine a gradini e il succedersi di salite e discese. Da visitare ci sono anche l'abbazia di Valvisciolo, la cattedrale di santa Maria con un campanile romanico e la loggia dei mercanti.
    Morano Calabro. E' un borgo-presepe ai confini settentrionali della Calabria, uno scenografico gioiello in pietra con le case addossate le une alle altre e sullo sfondo il monte Pollino.
    L'atmosfera è magica ed è bello camminare nel dedalo di viuzze, tortuose e pendenti, che s'infilano tra le case, le chiese, i monasteri, gli archi, i sottopassi, le scalinate e le piazzette.
    Le chiese del borgo offrono opere d'arte firmate da artisti come il Bernini, che lavorò molti anni nel Regno di Napoli. Merita una visita la chiesa-museo di santa Maria Maddalena, con la cupola e il campanile maiolicati di giallo e blu.
    Petralia Soprana. Sorge nel cuore del parco delle Madonie, in Sicilia, ed è il borgo dove si creano violini, chitarre, mandolini e strumenti pastorali come le zampogne e i pifferi.
    Tra i monumenti da non perdere ci sono la chiesa di santa Maria di Loreto, un'antica fortezza trasformata in chiesa dai Carmelitani Scalzi, e la chiesa dei santi Pietro e Paolo che si affaccia su piazza Duomo e presenta due campanili, collegati da un portico a 18 colonne. (ANSA).

La Sardegna scommette sulle grandi feste popolari

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CAGLIARI - I grandi eventi identitari della Sardegna, religiosi e laici, sono ora compresi in un Registro regionale con l'obiettivo di diventare un volano economico per i territori in chiave di rilancio turistico dell'Isola. Si tratta di "immenso patrimonio materiale e immateriale - commenta il governatore Christian Solinas - risorsa indispensabile per la valorizzazione e la promozione dell'immagine dell'Isola nello scenario nazionale e internazionale.
    Già iscritte nel Registro le prime dieci manifestazioni, "le grandi feste del popolo sardo che affascinano il mondo", sottolinea Solinas, individuate per antica tradizione, diffusione territoriale, reputazione internazionale e presenze turistiche: Festa di Sant'Efisio a Cagliari; Festa di San Francesco a Lula; Festa del Redentore a Nuoro; Festa di Sant'Antioco Martire, patrono di Sardegna; Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari; Festa di San Simplicio ad Olbia; Festa di San Costantino-Ardia a Sedilo; Sartiglia ad Oristano; San Salvatore di Sinis con la Corsa degli scalzi a Cabras.
    "Il Registro è stato istituito per riconoscere la valenza turistica di eventi che ogni anno vengono realizzati in Sardegna - spiega l'assessore del Turismo Gianni Chessa - e che rappresentano importanti occasioni di offerta del territorio. Ha l'obiettivo di incrementare l'offerta turistica sarda, destagionalizzare e diversificare i flussi e diventare un fattore di crescita dell'economia isolana, con particolare riferimento ai comparti non solo del turismo, ma anche dell'artigianato e del commercio. Puntiamo a promuovere la Sardegna in modo coordinato e unitario - aggiunge - creando la filiera del turismo dei 'Grandi eventi identitari'. Tutti i soggetti pubblici coinvolti devono arrivare all'identificazione di un prodotto strutturato e competitivo, capace di richiamare visitatori, generare e ridistribuire reddito e occupazione sul territorio, valorizzare l'offerta turistico-culturale, naturalistica, archeologica, enogastronomica e artigianale, dei riti e delle tradizioni, del turismo-religioso e di quello esperienziale, anche attraverso la valorizzazione dei 'mestieri tipici'. Le sue potenzialità sono rilevanti, ma - assicura Chessa - presentano ancora ampi margini di crescita". (ANSA).

Ecco 20 idee per viaggiare da soli

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REYKJAVÍK - Se ancora temete il contatto con gli altri o semplicemente avete voglia di evadere da soli e cercate un luogo tranquillo e senza pericoli, eccone 20 perfetti per le vostre esigenze. La vacanza in solitaria non è solo per chi è single ma è anche un modo per staccare la spina e ritrovare se stessi; ciò che conta è rilassarsi, stare tranquilli e sentirsi al sicuro per ricominciare ogni nuova fase della vita con più energie. I benefici psicologici del viaggio in solitaria sono molti: rafforza l'autostima, migliora le capacità di apprendimento, apre la mente e rende più flessibili alle novità. Ecco 20 destinazioni dove andare sempre nel rispetto del distanziamento fisico e delle ormai consuete misure sanitarie.
    Secondo il Global Peace Index, l'indice della pace globale che classifica i paesi in base a fattori che ne determinano lo stato di pacificità, l'Islanda è al primo posto: è un luogo tranquillo e sicuro, dove regnano il silenzio e la natura di spazi incontaminati. Seguono la Nuova Zelanda, destinazione remota ma assolutamente tranquilla e piena di bellezza paesaggistica, e alcune mete più vicine, tra cui il Portogallo, l'Austria e la Danimarca, perfette destinazioni per viaggiare sicuri e felici secondo l'Happy Planet Index, l'indice che ne misura il benessere personale. Ma, a proposito di felicità, il podio dei Paesi con il maggior tasso di benessere spetta alla Finlandia, terra ricoperta da foreste e laghi, eletta il luogo più felice del mondo per il terzo anno consecutivo dal World Happiness Report 2020, che ha valutato 156 paesi basandosi sull'analisi del benessere della gente che vi abita. La classifica sulla felicità vede dopo la Finlandia altre nazioni scandinave, tra cui la Norvegia e le sue bellissime e sicure isole Lofoten, l'Olanda e la Svezia, seguite dalla Svizzera e dal Canada.
    L'Italia, invece, come nel 2019, si posiziona solo al 36esimo posto; tra i luoghi delle nostre regioni che meritano di essere considerate per vacanze in solitaria ci sono i cammini, spirituali e naturalistici, che invitano viaggiare zaino in spalla, a piedi o in bici, in assoluta tranquillità. Tra i cammini il più frequentato è quello della via Francigena, un percorso storico e leggendario che va dal Gran San Bernardo a Roma attraverso tante regioni e paesaggi diversi. Tra i numerosi cammini che si snodano sul nostro territorio tra i più suggestivi ci sono il percorso dedicato a san Francesco in Umbria, sulle tracce del santo tra opere d'arte e paesaggi mozzafiato; l'affascinante Alta via dei monti liguri, itinerario escursionistico lungo più di 400 chilometri tra la montagna e il mare della Liguria; e, dal Passo del Tonale alla Marmolada in Trentino, il sentiero della pace che ripercorre le vicende della Prima Guerra Mondiale tra natura e arte.
    Se amate il freddo potete scegliere la lontana ma sicura Groenlandia con Ittoqqortoormiit, la sua località più isolata, con solo 460 abitanti e pochi turisti attirati da una natura estrema. C'è anche la più vicina Irlanda che oltre ai grandi classici itinerari a Dublino - dal castello ai giardini botanici, dalla Old Library al Trinity College - offre escursioni nella tranquilla contea di Clare Island, sulla costa occidentale, dove per esempio si può scegliere di giocare a golf - o di fare una lezione - nel bellissimo Lahinch Golf Club, con vista sul mare. Se, invece, preferite il sole e il mare potete scegliere tra la vicina Malta con spiagge di tutti i tipi, attività sportive e passeggiate nella storia; oppure l'altrettanto vicina Spagna per tuffarvi nelle acque limpide di Formentera o di Minorca o lasciarvi coinvolgere dal folclore, dalla bellezza e dal calore dei borghi andalusi. Infine, se amate la tradizioni il Giappone è una meta tranquilla: ci si può spostare anche di notte sui treni ad alta velocità; così come si può scegliere in sicurezza di dormire nei Ryokan, le raffinate locande termali.
    Un consiglio però può essere utile per tutti i viaggiatori solitari: prima di partire è bene scaricare un'app di geolocalizzazione sullo smartphone o, se si sceglie una destinazione lontana, di procurarsi un telefono satellitare per essere sempre raggiungibili. (ANSA).

Turismo: già persi 220mila posti più l'indotto

 Ben 220 mila posti in fumo la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. E poi 50 mila imprese che rischiano di chiudere. La crisi nera delle città d'arte trascinate nel baratro dal calo del 70% dei turisti stranieri che sono anche quelli che spendono di più. E l'anno non è ancora concluso... A fare la fotografia del turismo "sfiancato" dal Covid in un'intervista a 360 gradi con l'ANSA è Raffaele Rio, presidente dell'istituto Demoskopika.

"Ben 50mila imprese del comparto turistico - spiega - rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato di almeno 12 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che non può non ripercuotersi inevitabilmente sul mercato del lavoro con una perdita diretta di ben 220 mila posti la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. Non va dimenticato, se a qualcuno fosse sfuggito, che nel primo trimestre del 2020, si è registrato il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico degli ultimi 25 anni. E ancora l'anno non è concluso". Quanto ai flussi il presidente di Demoskopika dice: "Sinceramente il sold out che alcuni speravano per Ferragosto, eccezion fatta per qualche area storicamente più attrattiva di altre, non l'ho rilevato. Provo a spiegarmi meglio. Lo scorso anno (elaborando i dati di Banca d'Italia) nel solo mese di agosto, sono stati oltre 5 milioni i viaggiatori stranieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Italia generando oltre 37 milioni di pernottamenti nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese con una spesa di circa 4 miliardi di euro. Quest'anno, noi stimiamo, nello stesso periodo, un calo pari a circa il 70%, con un decremento di 3,6 milioni di turisti stranieri e una contrazione della spesa di quasi 2 miliardi di euro. In questa direzione, comprendo perfettamente la reazione delle associazioni degli operatori turistici".

Per quanto riguarda la crisi nera delle città d'arte Rio aggiunge: "Resto dell'opinione che gli italiani siano fortemente tradizionalisti nella scelta di consumo turistico. Dai dati rilevati da Demoskopika emerge che, al netto dell'osservanza del distanziamento sociale tanto ricercata dai turisti quanto poco praticata, circa 6 italiani su 10 di chi ha dichiarato di andare in vacanza, hanno scelto località balneari principalmente in Sicilia, Puglia, Calabria, Emilia-Romagna e Sardegna. A seguire nelle indicazioni dei vacanzieri anche la montagna e le città d'arte. Non vi è dubbio, che, in proporzione le città d'arte hanno subito maggiormente il crollo del settore soprattutto per la rilevante contrazione del turismo internazionale. Alcune nostre elaborazioni stimano in circa 2,7 milioni gli stranieri che hanno rinunciato ad un soggiorno nelle città d'arte del Belpaese tra luglio e agosto".

Non molte settimane fa, Demoskopika ha rilevato come almeno 8 milioni di italiani hanno rinunciato alla vacanza con la famiglia per l'assenza di disponibilità economiche. "Una difficile condizione - sottolinea Rio - alimentata dalla ripresa del prelievo fiscale richiesto ai contribuenti dai vari livelli istituzionali dello Stato. I soli Comuni, ad esempio, nei mesi di giugno e luglio dell'anno in corso, hanno incrementato gli incassi tributari derivanti principalmente dall'imposta municipale propria (Imu), dalla Tassa sui rifiuti (Tari), dall'addizionale comunale all'Irpef e dalla tassa sui servizi indivisibili (Tasi) di quasi 4 miliardi di euro, con una impennata del 285% rispetto al bimestre marzo/aprile dello stesso anno".

Infine l'intervento del Governo: è bastato? E' stato indirizzato nella giusta direzione? "C'è un problema prioritario di governance - dice Rio - da cui consegue anche la misura dell'efficacia dei fondi messi a disposizione per la ripresa del sistema turistico. L'Italia, nella forma e nella sostanza, non ha ancora fatto del turismo un settore strategico per la propria economia. Anzi, presenta una governance caratterizzata da una rilevante frammentazione delle competenze che genera un coordinamento delle politiche sul turismo assolutamente inadeguato. Non è un caso, ad esempio, che anche l'attuale Piano strategico del turismo italiano sia strutturato più secondo la logica di un "libro dei sogni" che in relazione ad una concreta attuazione di azioni misurabili nel tempo. E, ancora, dopo anni di discussioni e confronti, non siamo ancora riusciti a calibrare una leadership centrale che riesca a uniformare e orientare le differenti strategie regionali in obiettivi condivisi e, soprattutto comuni. L'idea che la nostra Costituzione abbia reso il turismo una materia di competenza "esclusiva" per le Regioni, viene intesa quale legittimazione di una "giungla normativa e attuativa" della programmazione turistica".

E così secondo Rio, degli oltre 4 miliardi messi in campo dalle istituzioni ai vari livelli per fronteggiare la crisi economica post Covid-19, tutti ne conosciamo l'entità ma si contano sulle dita di una mano quelli che ne conoscono i possibili impatti reali sul sistema poiché sono frutto, in molti casi, di scelte non concertate, condizionate spesso più da un'euforia interventista del Governo che da una programmazione consapevole. "Mi sarei aspettato che dagli Stati generali dell'Economia, convocati dal presidente del Consiglio, Conte, - conclude - avesse visto la luce un unico Piano di ripresa del turismo italiano condiviso, in termini di indirizzo politico e di apporto di risorse finanziarie, da parte di tutti i decisori istituzionali ai vari livelli indicante consapevolmente obiettivi, strategie, azioni, risorse finanziarie e indicatori di risultato. Ma chi lo ha visto?".

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Turismo: Assoturismo, è la peggior crisi di sempre

"Ci troviamo ad attraversare la peggiore crisi del turismo degli ultimi 20 anni. Forse la peggiore di sempre, ed i dati sul traffico aereo parlano chiaro: i flussi di turisti stranieri, che valgono la metà dei nostri visitatori, sono ridotti ai minimi termini". Si scalda parlando con l'ANSA Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo Confesercenti. "È del tutto fuorviante - dice - dipingere il turismo come se fosse in ripresa, in particolare alla vigilia degli interventi promessi per il sostegno del settore. Interventi lungamente attesi dalle imprese, visto che finora per il turismo non c'è stato nulla, a parte il bonus vacanze, sulla cui effettiva capacità di spingere a viaggiare chi sarebbe rimasto a casa ho qualche dubbio. Servono misure mirate ed efficaci, molte imprese - conclude - sono allo stremo". (ANSA).

Turismo:Assoturismo,ma quale sold out? 23mila rimasti chiusi. "Fotografia Enit incompleta e troppo ottimistica"

"Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest'estate non hanno proprio aperto". Così Vittorio Messina, Presidente nazionale Assoturismo Confesercenti all'ANSA. "I dati di Enit sono stati interpretati con un eccesso di ottimismo. Si tratta infatti solo del tasso di occupazione delle stanze disponibili online, e quindi è una fotografia incompleta: dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive - 3 mila alberghi - che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca. Inoltre, molte delle attività rimaste aperte hanno ridotto l'offerta di camere, per contenere i costi". "La realtà dei fatti è molto più amara. E' vero che le località balneari, vedranno un po' più di turisti, in particolare nei weekend e nella settimana di Ferragosto, che del resto è sempre stato fisiologicamente il picco della domanda italiana per le mete balneari. Ma il 15 agosto, quest'anno, sarà lontanissimo dai picchi raggiunti nel 2018 e nel 2017, e certamente non basterà a rimediare la perdita prevista per il 2020 di 56 milioni di pernottamenti". (ANSA).

Domodossola Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00 concerto di Thomas Hewitt-Jones


La Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola e la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, nell’ambito della“Stagione artistica 2020”, propongono un appuntamento di livello internazionale e di grande rilievo: il concerto d’organo che si terrà nell’Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00,e che vedrà impegnato, sullo storico e importante Organo Bernasconi del 1889, l’organista, violoncellista e compositore londinese Thomas Hewitt-Jones.

Dopo la pausa forzata della stagione, dovuta all’emergenza sanitaria, il concerto vuole farsi voce della ripresa delle attività musicali partendo da un luogo e da uno strumento simbolici per Domodossola e l’Ossola intera. La preziosa partecipazione di un musicista eclettico, eccezionalmente talentuoso e brillante come Thomas Ewitt-Jones porta questo evento a un livello artistico altissimo e collocabile sul piano internazionale grazie alla rilevanza dell’operato di questo musicista, già ricco di riconoscimenti in Gran Bretagna e all’estero (vedi curriculum).

La collocazione all’interno della collegiata dei SS. Gervaso e Protaso, grazie alla parrocchia di Domodossola e all’Arciprete Don Vincenzo Barone, valorizzerà uno dei più valevoli strumenti del territorio ossolanoe provinciale quale il grande organo Bernasconi.

Questo evento dunque si colloca nello spirito di unire un grande nome della musica internazionale alle ricchezze e alla cultura del nostro splendido territorio, che saprà aiutare la nostra città e l’Ossola intera a riprendere il cammino dopo questi mesi difficili.Il concerto sarà dedicato alla memoria dello studioso Dario Gnemmia quindici anni dalla sua scomparsa.

Il pubblico sarà ammesso in chiesa nei limiti e alle condizioni previste dalla vigente normativa in materia di contenimento del contagio da coronavirus.

Compositore e produttore musicale,Thomas Hewitt-Jones nasce a Dulwich, Londra, in una famiglia di musicisti. Sua nonna Anita era compositrice e violoncellista, e suo nonno Tony era compositore di musica corale e organista. Thomas inizia lo studio del violoncello a 4 anni, sotto la guida del padre, Tim, violoncellista alla Royal Opera House di Covent Garden, e inizia ad interessarsi al mondo della composizione. Inizia in quegli anni anche lo studio del pianoforte, ed entra a far parte della National Youth Orchestra della Gran Bretagna, in cui rimarrà per otto anni come violoncellista e principal composer. Thomas frequenta il Dulwich College di Londra e il Royal College of Music, per poi continuare gli studi a Cambridge, dove entra come "organ scholar" al Gonville and Caius College e ottiene il diploma ARCO, conferitogli dal Royal College of Organists. Ottiene la laurea in Musica con menzione d'onore, alternando gli studi accademici a svariate produzioni musicali con il coinvolgimento di cori e orchestre professioniste di tutto il paese. Terminati gli studi accademici, Thomas decide di dedicarsi al lavoro di compositore a tempo pieno, scrivendo, arrangiando e producendo da sè le proprie composizioni. Nel 2003 vince il premio della BBC come migliore giovane compositore, per poi lavorare nel mondo del cinema ad Hollywood per un breve periodo. Nel frattempo pubblica svariati album e composizioni corali, inclusi quattro balletti e due musical, e crive la colonna sonora delle Olimpiadi di Londra 2012. Thomascollabora attualmente con Sony EMI, Universal Music, Oxford University Press, Cavendish Music, Boosey & Hawkese molte altre etichette discografiche. 

Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il prezioso contributo della Fondazione Comunitaria del VCO e della Fondazione CRT, nell’ambito del bando “Not&sipari 2020”, con il patrocinio della Città di Domodossola.
Fonte: Comunicato Stampa
(segnlazione web a cura di Giuseppe Serrone)

FRANCIA, INCENDIO NELLA CATTEDRALE GOTICA DI NANTES

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INCHIESTA PER INCENDIO DOLOSO, RITROVATI TRE INNESCHI Un incendio di ampie proporzioni è scoppiato all'interno della storica cattedrale di Nantes, cittadina del nord-ovest della Francia. Il fuoco, che è stato per ore fuori controllo, adesso sarebbe circoscritto. Distrutta quasi tutta la parte dell'antico organo la cui piattaforma sarebbe 'in procinto di crollare'. E' stata aperta un'inchiesta per incendio doloso visto che sono stati ritrovati nella Chiesa tre inneschi in tre diversi punti dell'edificio.