SS24

Le 15 spiagge più belle d'Italia per il 2018

CAGLIARI – Da nord a sud, passando per le isole, ecco la classifica di Skyscanner delle spiagge più belle d’Italia 2018:
1. Cala Monte Turno, Castiadas (CA) / Sardegna
Ad aprire la classifica 2018 è Cala Monte Turno, un'incantevole baia nella parte meridionale della Sardegna, compresa tra lo scoglio di Sant'Elmo a nord e il litorale di Marina di San Pietro a sud. Con l'inconfondibile profilo della roccia vulcanica del Monte Turno all'orizzonte e il contrasto cromatico tra il celeste dell'acqua e il verde della vegetazione, spezzato dal bianco acceso dell'arenile: questa cala è un vero portento della natura. La spiaggia, adorata dagli sportivi a caccia di vento, si raggiunge percorrendo da Castiadas la Strada Statale 125, seguendo le indicazioni per Cala Sinzias sulla Strada Provinciale 18. 
Aeroporto più vicino: Cagliari-Elmas
2. Grotta della Poesia, Roca Vecchia (LE) / Puglia
Villaggi di pescatori, antiche leggende, bandiere blu, sapori salentini, calette e rocce fanno delle Marine di Melendugno uno dei tratti costieri più belli di tutta la Puglia. Lungo la strada che collega San Foca a Torre dell'Orso, si può lasciare la macchina e fare visita alla meravigliosa Grotta della Poesia, vanto di Roca Vecchia, presa d'assalto da salentini e viaggiatori durante l'estate. Ci si può far largo tra la folla per buttare un occhio sulle acque celestiali di una piscina naturale tra le più belle del mondo e, con un pizzico di coraggio, anche tuffarsi tra gli applausi dei presenti. Si narra che una principessa amasse bagnarsi nelle acque trasparenti della grotta e che i poeti di tutto il Sud arrivassero fin qui per cantare la bellezza della fanciulla, in un luogo che ancora oggi tutti chiamano "La Poesia". 
Aeroporto più vicino: Brindisi-Casale
3. Spiaggia di Michelino, Parghelia (VV) / Calabria 
Lungo la Costa degli dèi, tra Tropea e Zambrone, si trova un piccolo Comune che non mancherà di affascinare per la bellezza del suo litorale, punteggiato dalle spiagge di Michelino, Vardano e La Grazia, una più bella dell'altra, tutte perfette per un tuffo nel blu più intenso della Calabria. Michelino è una spiaggia italiana che metterà a dura prova le le gambe dei suoi visitatori, ma saprà come ripagarli: per raggiungerla si deve scendere una scalinata di 210 gradini e piantare l'ombrellone sulla sua soffice sabbia dorata. Meglio assicurarsi di avere con sè tutto il necessario per affrontare una giornata di sole e sale, in compagnia degli Scogli della Ringa, dello Stromboli che fa da sfondo, e di una natura incontaminata tutta intorno. 
Aeroporto più vicino: Lamezia Terme
4. Tonnara di Scopello, Castellammare del Golfo (TP) / Sicilia
Con la meravigliosa Tonnara di Scopello ci troviamo nel territorio di Castellammare del Golfo, a pochi passi dal borgo marinaro di Scopello, all'interno della Riserva Naturale dello Zingaro, uno dei luoghi più belli della Sicilia da visitare almeno una volta nella vita. Non capita tutti i giorni, infatti, di sdraiarsi al sole circondati da un'antica tonnara del XIII secolo, in compagnia di scenografici faraglioni e di un mare luccicante macchiato di verde smeraldo e blu intenso. Si può adagiare il proprio telo sullo scivolo di cemento della tonnara, che scende dolcemente nell'acqua, e godersi questo spettacolo della natura di uno splendore che abbaglia e di un inteso profumo di macchia mediterranea. 
Aeroporto più vicino: Palermo-Punta Raisi
5. Capo Malfatano, Teulada (CA) / Sardegna
Con Capo Malfatano restiamo a sud della Sardegna, sempre nella provincia di Cagliari. Questo, che è un selvaggio promontorio all’estremità sud-occidentale dell'isola, dà anche il nome a una spiaggia di grande impatto scenografico che, con le sue acque di cristallo, si trova al centro di altre due meraviglie marine: Tuerredda, spiaggia-simbolo della regione, e Piscinnì, aspra e bella al tempo stesso. Insieme a queste, compaiono le altre "belle" quali Porto Tramatzu, Cala Zafferano, Is Arenas Biancas e tutta una serie di calette e insenature che compongono il tesoro costiero di Teulada. Meritano di essere esplorate tutte, ma si può anche salire a bordo di una barca per fare un'escursione intorno al promontorio, ammirando dal basso l'iconica torre spagnola e i Faraglioni di Capo Spartivento. 
Aeroporto più vicino: Cagliari-Elmas
6. Spiaggia di Atrani (SA) / Campania
Il profumo dei limoni, la buona tavola e un'atmosfera calda come il sole che la riscalda: benvenuti in Costiera Amalfitana! Il comune di Atrani, uno dei Borghi più belli d'Italia, domina il mare dalla sua roccia stretta tra i Monti Civita e Aureo e attende i viaggiatori con la bellissima spiaggia cittadina, tagliata in due dalla foce del fiume Dragone, in estate affollata ma pur sempre spettacolare. Lasciare l'auto al parcheggio limitrofo sarà un'ardua impresa, ma si può sempre raggiungere la spiaggia con una passeggiata da Amalfi, grazie a una stradina che costeggia il mare. Ad Atrani per trovare il paradiso non serve salire a bordo di una barca, ma basta scendere sulla cala ai piedi del pittoresco abitato, un borgo famoso per "'O Sarchiapone", una prelibatezza a base di zucca, formaggio e carne. 
Aeroporto più vicino: Napoli-Capodichino
7. Portixeddu, Sant'Antioco (CI) / Sardegna
Sull'Isola di Sant'Antioco si incontra una Sardegna selvaggia, impreziosita da villaggi nuragici, necropoli, menhir e occupata da una natura incontaminata di pinete ombrose e spiagge bianche. Una perla costiera di cui vogliamo parlare è Portixeddu (piccolo porto), anche detta del Rio Mannu, per via della foce di un fiume che la taglia a metà. Tra Sulcis e Costa Verde si allungano così oltre 2 km di spiaggia, caratterizzati da una sabbia bianchissima e da un mare cristallino come pochi, spesso agitato dal maestrale. Un luogo perfetto dove praticare il surf, ma anche dove rilassarsi al sole, lontani da una Sardegna più frequentata. Il paese più vicino è quello di Buggerru, a 6 km: si può andare a scoprire il suo passato minerario e fare incetta dei suoi gustosi ricci di mare, che a marzo animano una golosa sagra, insieme a paranza, tonno, pesce spada e Vermentino.
Aeroporto più vicino: Cagliari-Elmas
8. Spiaggia di Caminia, Stalettì (CZ) / Calabria
Ancora Calabria, ma questa volta ionica, dove la costa è lambita da limpide acque azzurre e profilata di sabbia bianca, mista a ciottoli sbriciolati nel mare. Qui dove il profumo della macchia mediterranea è inebriante e la natura è selvaggia più che mai, si apre il meraviglioso Golfo di Squillace. Ci troviamo lungo la Costa degli Aranci, a sud di Catanzaro, un luogo ideale per la balneazione, turistico, ma non troppo, per lo più visitato dalle famiglie del luogo che amano prendere posto nella bellissima Spiaggia di Caminia, vanto del comune di Stalettì. Stretta tra il promontorio di Torre del Palombaro e lo scoglio della Pietra Grande, la spiaggia è pronta ad incantare con i suoi fondali blu e le grotte da esplorare. Per raggiungerla bisogna percorrere la statale 106 e parcheggiare appena dietro la spiaggia.
Aeroporto più vicino: Lamezia Terme
9. Spiaggia di Vendicari, Noto (SR) / Sicilia
Una passerella di legno indicherà la strada verso il paradiso, invitando a lunghe passeggiate sulla lunga spiaggia dorata, al cospetto dei resti di un'antica tonnara, di un isolotto e di una Torre Sveva baciata dal sole. In cielo il passaggio - di tanto in tanto - degli uccelli migratori, in acqua un tappeto di Posidonia oceanica e un colore che non ha nulla da invidiare a quello delle Maldive. Stiamo parlando di una delle spiagge siciliane più belle in assoluto, quella di Vendicari, situata nella zona sud dell'omonima Riserva: per raggiungerla si entra nell'oasi faunistica che si apre sulla strada provinciale SP19... Dopo una giornata di mare, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra le bellezze isolane di Noto, la capitale del Barocco, e il delizioso borgo marinaro di Marzamemi da scoprire 
Aeroporto più vicino: Comiso Pio La Torre
10. Spiaggia di Masua, Iglesias (CI) / Sardegna 
Le spiagge della Costa Iglesiente sono davvero qualcosa di spettacolare. Tra queste come non nominare la Spiaggia di Masua? Anche conosciuta come "Il Molo" per la presenza sull'arenile, a nord, di un antico molo di cemento, questa spiaggia è caratterizzata da un mare policromo sfumato di verde e azzurro, da una mezzaluna di ghiaia e sabbia dal colore dell'ambra e dalla presenza del complesso minerario, oggi in disuso, di Porto Flavia. Una location speciale, perfetta per tuffi nel blu e scatti d'autore: non può mancare una foto al grandioso isolotto che si scorge in lontananza con la sua copertura "zuccherosa" di calcare bianco, il Pan di Zucchero! La spiaggia è dotata di tutti i servizi, anche per escursionismo in barca e trekking.
Aeroporto più vicino: Cagliari-Elmas
11. Spiaggia di Fegina, Monterosso al Mare (SP) / Liguria
Patrimonio UNESCO, le Cinque Terre vi rapiranno il cuore con i loro borghi pittoreschi, le vedute mozzafiato e l'atmosfera marinara. In questo spettacolare tratto della Liguria, magicamente incastonato tra Punta Mesco e Punta di Montenero, si trova una delle poche grandi spiagge della zona: la Spiaggia di Fegina. Questa meraviglia di sabbia e ghiaia è situata di fronte alla stazione ferroviaria di Monterosso al Mare, il primo borgo provenendo da ovest: per stendersi al sole, quindi, si dovrò semplicemente scendere la scala che parte dalla stazione. Ad attendere i visitatori ci sarà il mare turchese, la statua del Gigante, i due massicci Faraglioni e una spiaggia attrezzata adatta a tutti. Un consiglio: concludere la giornata con una fetta di golosa Torta Monterossina! 
Aeroporto più vicino: Genova-Cristoforo Colombo
12. Spiaggia dell'Angolo, Sperlonga (LT) / Lazio
Spiagge bianche a perdita d'occhio, forte tradizione gastronomica e una posizione strategica a sud della capitale. La provincia di Latina lascerà di stucco con il suo fortunato litorale e vi porterà alla scoperta di piccoli borghi affacciati sul blu come quello di Sperlonga, acciottolato e candido come il colore della sua bellissima Spiaggia dell'Angolo, che si apre dal porticciolo, incontra la celebre Grotta di Tiberio e tocca il Promontorio del Ciannito. L'ampio arenile sabbioso è caratterizzato da un fondale basso e si raggiunge facilmente da questo che è il paesino prediletto dai romani in fuga dall'afa capitolina. Un delizioso luogo di stradine imbiancate a calce, piccole botteghe artigiane, boutique alla moda e acque cristalline premiate più volte dalla Bandiera Blu. 
Aeroporto più vicino: Napoli-Capodichino
13. Spiaggia di Montesilvano (PE) / Abruzzo
Al mare in Abruzzo? Perché no! Incastonata come un diamante tra l'Adriatico e gli Appennini, la magica regione dell'Italia Centrale è famosa per le montagne più maestose come il Gran Sasso, per i borghi più caratteristici come Scanno, per i parchi, i laghi e le città d'arte, ma anche per la soleggiata e divertente costa, caratterizzata dalle spiagge più dinamiche della riviera adriatica. Una di quelle da non perdere è la Spiaggia di Montesilvano, che si sviluppa a pochi chilometri a nord di Pescara, ma che oggi appare un tutt'uno con quest'ultima, con il suo interminabile lungomare di stabilimenti e attrazioni. Un litorale ben organizzato e protetto da un particolare sistema di scogliere, con un arenile ampio, morbido e sabbioso perfetto per i giochi dei più piccoli. 
Aeroporto più vicino: Pescara
14. Spiaggia dei Frati, Numana (AN) / Marche
Lì dove la roccia bianca si tuffa nel blu intenso dell'Adriatico nasce la magica Spiaggia dei Frati di Numana, una perla della Riviera del Conero che consigliamo assolutamente di visitare, soprattutto agli amanti delle calette riservate e della natura incontaminata. La ghiaia bianca e l'acqua trasparente fanno di questo luogo un paradiso terrestre raggiungibile a piedi dall'adiacente spiaggia di Numana Alta anche conosciuta come "La Spiaggiola". Qui si potrà anche trovare servizio ombrelloni a pagamento, oppure stendersi senza fronzoli sul vostro telo e lasciarsi scaldare dal sole. Il segno distintivo della spiaggia? Una grande roccia bianca che spunta dal mare. 
Aeroporto più vicino: Ancona-Falconara
15. Cala del Gesso, Monte Argentario (GR) / Toscana
Una meraviglia dell'Argentario chiude il nostro articolo sulle spiagge più belle d'Italia 2018. Si chiama Cala del Gesso ed è una delle spiagge più belle della Toscana, un paradiso nascosto che che vi farà innamorare al primo sguardo e... al primo tuffo! Raggiungerla via terra sarà un'ardua impresa, ma se ne sarà pienamente ricomensati quando tutt'a un tratto spunterà sotto i propri occhi una caletta turchese macchiata di blu. Allora, meglio impostare la sveglia presto, fare il pieno di energia e indossare scarpe comode perché la via è lunga e tortuosa: da Porto Santo Stefano si percorre la strada panoramica, per poi prendere per Via dei Pionieri e al di là di un cancello con passaggio pedonale iniziare la discesa a mare attraverso un faticoso sentiero nella natura. La spiaggia di piccoli ciottoli è completamente selvaggia, non bisogna dimenticare di portare con sè acqua, cibo e una buona dose di avventura!
Aeroporto più vicino: Roma-Fiumicino
ansa

Ad Agrigento Festival Mandorlo in fiore

 © ANSA
(di Silvia Lambertucci) (ANSA) - ROMA, 20 APR - La magia dei colori e dei suoni, le danze in costume nello scenario fascinoso dei templi greci, gli storici carretti siciliani che si incrociano con le 'torri umane' degli artisti di strada. E poi musica, teatro, reading per grandi e piccini, la festa che dal maestoso sito archeologico invade il centro storico della città che fu di Empedocle e poi di Pirandello in un crogiuolo di incontri e di culture che dalla Sicilia abbracciano il Mediterraneo.
    Ad Agrigento il Festival del Mandorlo in fiore compie 74 anni, dal 2016 in collaborazione con l'Unesco, e guarda all'edizione 2019 - dieci giorni nel prossimo mese di marzo - con un programma già fitto di eventi, sempre più puntati all'incontro e allo scambio tra patrimonio storico e cultura immateriale, ma anche all'inclusione e all'accoglienza, alla concordia tra i popoli, tra testimonianze di mondi lontani e spazio ai più fragili tra i tanti migranti che ogni giorno arrivano in Italia alla ricerca di un futuro migliore.
    E così tra una sfilata e uno show cooking, tra una performance di saltimbanchi e la messa in scena per i bimbi delle fiabe popolari raccolte nell'Ottocento da Giuseppe Pitré, la poetica festa della fioritura dei mandorli, nata nel 1934 come sagra popolare nella piccola città di Naro poi spostata ad Agrigento e dal 1954 arricchita dal Festival internazionale del folclore, diventa un'occasione d'oro anche per il turismo siciliano, da tempo impegnato, come ricorda l'assessore Sandro Pappalardo, a trovare occasioni per convincere i turisti a riempire alberghi e bed and breakfast anche nei mesi più lontani dalla stagione estiva.
    Già nelle edizioni 2017 e 2018, intanto, racconta il direttore Giuseppe Parello fianco a fianco con il sindaco Calogero Firetto e il segretario generale della commissione Unesco Italia Enrico Vicenti, i numeri premiano chi in questi anni sta lavorando per il rilancio. Nell'edizione che si è da poco conclusa, per esempio, gli spettacoli del festival internazionale del folclore hanno registrato un incremento di pubblico del 73,6 per cento rispetto allo scorso anno. E le presenze di visitatori nella Valle dei templi nel corso della festa, sempre rispetto al 2017, sono aumentate del 38,92 per cento.
    Finanziata per intero dalla bigliettazione del Parco (che ora è una istituzione autonoma), la manifestazione, precisa all'ANSA Parello, ha un costo medio di poco inferiore ai 500 mila euro e frutta ricavi per circa tre volte la cifra investita. A guadagnarci è anche il parco archeologico, fa notare ancora il direttore, sottolineando che grazie alle diverse iniziative messe in campo dalla gestione autonoma la Valle dei templi ha visto aumentare del 23 per cento nel 2017 i suoi visitatori, mentre già nei primi tre mesi del 2018 si è registrato un ulteriore incremento del 20 per cento. Una potenzialità su cui lavorare, anche per rilanciare le tante altre attrazioni di Agrigento, dagli Archi di Pasqua al turismo esperienziale a Sant'Angelo Muxaro. E pure un trend in linea con le aspettative dell'Unesco che vede nella Sicilia, con i suoi sette siti inseriti nella prestigiosa lista (da sola la Trinacria ne ha tanti quanti l'Egitto), una regione strategica per il patrimonio dell'umanità. Perché se è giusto coniugare con sguardo olistico il patrimonio culturale a immateriale, interviene Vicenti, il punto da non dimenticare è anche un altro: la cultura "come strumento di crescita delle comunità". (ANSA).

Villa Getty riapre con Atleta di Lisippo In mostra seimila anni di arte, dal Neolitico al Tardo Antico

 © ANSA
NEW YORK - Da decenni rivendicato dall'Italia, torna in mostra a Malibu l'Atleta Vittorioso, noto come l'Atleta di Lisippo: la Villa Getty, costruita negli anni '70 (e mai abitata) dal petroliere J.P. Getty per ospitare le sue raccolte, ha riaperto con un nuovo allestimento che offre un'esperienza completamente diversa - cronologica e multiculturale - rispetto alle gallerie tematiche che fino a 15 mesi fa avevano costituito l'ossatura dell'itinerario.
    Seimila anni di arte, dal Neolitico al Tardo Antico, in quella che è oggi l'Europa sono ancora il filo conduttore del percorso in cui per la prima volta gli Etruschi avranno una galleria tutta per loro. Materiale visto raramente, come gli affreschi del primo secolo da poco restaurati dalla villa di Numerius Popidius Florus a Boscoreale vicino a Pompei sono usciti dai magazzini.
    La prima mostra, ospitata per tre anni, raccoglierà ritratti funerari di Palmira, la città della Siria attaccata dall'Isis: i pezzi vengono dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen.

ansa

Ponti primavera: 8 milioni in viaggio il 25 aprile e 7 milioni il 1 maggio

ROMA - Ponti di primavera all'insegna dei viaggi verso il mare e le città d'arte ma anche con un allarme caro prezzi. Secondo Federalberghi saranno 7 milioni e 969 mila per un giro di affari 2,85 miliardi di euro gli italiani che si muoveranno per la festa della Liberazione mentre 7 milioni 517 mila (per circa 2,46 miliardi) andranno fuori per il 1 maggio. La maggior parte resterà in Italia e le strutture ricettive preferite saranno la casa di parenti e amici e a seguire l'albergo.
Si concentra sulle città d'arte, invece, l'indagine del Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti: tra il 25 aprile e il 1 maggio le località di interesse storico-artistico si avviano a registrare 4,3 milioni di presenze, segnando un aumento dell'1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. Tra le città più gettonate, come sempre, Roma, Venezia e Firenze, ma anche Napoli, Bologna, Torino, Matera, Mantova, Milano e Palermo. Ad oggi, nelle principali città d'arte italiane, risultano già prenotate l'82% delle camere disponibili online per il periodo del 25 aprile e l'88% per il 1 maggio, ma le percentuali sono destinate a salire.
"Il giro di affari legato al movimento dei ponti primaverili - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - conferma i segnali di ripresa che stanno facendo bene al settore. Tuttavia - aggiunge Bocca - per strutturare al meglio il trend di crescita nel nostro comparto, il quadro di incertezza politica non aiuta. La continuità del nostro impegno per il settore turistico è la nostra più autentica garanzia. Ma non basta. Speriamo davvero di ricevere nel più breve tempo possibile dal futuro Governo risposte concrete alle nostre istanze: non perdere il treno della ripresa resta a nostro avviso una priorità per il Paese".
"Serve più sostegno al settore da parte della politica, a partire dalla promozione e dalla leva fiscale. L'auspicio è che il prossimo governo metta il turismo in cima all'agenda. Anche ricostituendo il ministero del Turismo" spiega Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Infine lancia l'allarme caro-prezzi invece il Codacons, segnalando rincari sui listini carburanti, biglietti aerei, villaggi e pacchetti vacanze. La spesa complessiva - secondo l'associazione - crescerà del +15% rispetto allo scorso anno, ma a determinare il maggior esborso saranno principalmente i rincari di prezzi e tariffe nel settore dei trasporti e in quello vacanziero.
ansa
 © ANSA

I 'matti' di Mauro Vallinotto Le foto-denuncia che fecero storia prima della Basaglia


RIVALTA DI TORINO  - La bambina legata mani e piedi al suo letto di ferro, nuda, che fissa lo sguardo occhi negli occhi con il fotografo che la consegna alla storia, quella grave degli uomini che la perseguitano, quella alta della letteratura che la accompagna verso un destino migliore e ne fa un monito. E poi c'è Ignazio, il ragazzo di appena 18 anni ma che ne dimostra mille, dalla giacca sbilenca e la camicia spiegazzata, che affonda lo sguardo nella rete metallica e che da quel luogo non è mai uscito vivo, anche se poco tempo dopo con la Legge Basaglia, ed erano giusto 40 anni fa, quelli come lui hanno ritrovato la speranza. Lui no, stroncato da un collasso dopo una broncopolmonite non vide ma la vita fuori. L'occhio attento del fotografo, del cronista, era quello di Mauro Vallinotto che entrò a Collegno, via Giulia e poi a Villa Azzurra, dove venivano tenuti i bambini, e di quelle immagini che sono rimaste nell'anima dell'autore come in quella di scrittori quali Simona Vinci che in La prima verità descrisse proprio lo shock provato nel vedere la bambina legata, allora ne fece uno scoop vero pubblicato con coraggio da L'Espresso e ora ne ha fatto una mostra. Sarà aperta dal 12 aprile al 10 maggio a Rivalta di Torino, al Castello degli Orsini con il titolo 'matti. dall'emarginazione all'integrazione a 40 anni dalla Legge Basaglia'. "Per testimoniare questa indicibile realtà, alla fine del 1968 - ricorda Alberto Papuzzi nel testo introduttivo della mostra - Mauro Vallinotto si introduce con la macchina fotografica celata sotto gli abiti nei reparti di Collegno e via Giulia. Poi nel 1970, grazie alla complicità di alcune assistenti sociali, scandalizzate da quello che dovevano vedere, entra anche a Villa Azzurra. La pubblicazione sul settimanale L'Espresso delle fotografie dei bambini legati alle sbarre dei loro lettini porta a un intervento della magistratura e al progressivo smantellamento della struttura". Ora a 40 anni di distanza il fotografo riannoda il filo di quella tragedia con un viaggio nelle realtà terapeutiche che hanno sostituito i manicomi, dalla comunità alla vita in mezzo agli altri.
    84 immagini in un rigoroso bianco e nero che raccontano il dolore di quei giorni e di quegli edifici in cui "tutto da secoli è durezza, bruttezza e privazioni" come scriveva Camilla Cederna nel 1969. Ma Vallinotto racconta con il suo sguardo come sospeso nel tempo, 'classico' direi, anche il riscatto di oggi dopo quella legge del 1978 che ha istituito il Servizio sanitario nazionale, ha sancito la chiusura dei manicomi in Italia e trasformato il 'matto incurabile' in una 'persona bisognosa d'aiuto'. "L'esperienza di quegli anni mi è rimasta dentro - conferma Vallinotto all'ANSA - e non la considero un lavoro concluso. Per questo nel 2015, dopo il caso di un ragazzo morto dopo un TSO fatto dai Vigili Urbani (ancora oggetto di un processo) mi sono chiesto come fosse possibile morire ancora così. In questo nuovo viaggio tra coloro che provocatoriamente mi piace chiamare 'matti' - spiega ancora - ho riannodato il filo cercando di capire come vivano oggi. Ho incontrato persone come Alberto, che mi chiama tutti i giorni o Simona con il suo rap che mi ha fatto piangere e che ora lavora come barman".
    Di tutto questo si parlerà anche in un convegno il 19 aprile nella sala conferenze del castello di Rivalta, con Vinci, Perissinotto e molti psichiatri e operatori del settore moderati da Alberto Sinigaglia. 
   ansa

Il grano saraceno, un vero toccasana per gli atleti Crea, a Tarvisio il 21 e 22 aprile per scoprire ii benefici nutrizionali

Farina di grano saraceno © Ansa
E' molto nutriente, privo di glutine quindi adatto per chi soffre di celiachia ma anche per chi fa sport. E' il grano saraceno, una pianta che erroneamente viene considerata un cereale, ottimo sostituto del riso e del grano, a cui il mercato sta guardando con sempre maggiore interesse. Tanto da essere il protagonista di una due giorni a Tarvisio (Ud) che si terrà il 21 e il 22 aprile che vede tra gli organizzatori il Crea. Un'occasione non solo per scoprire i tanti benefici nutrizionali e nutraceutici ancora poco conosciuti di questo vegetale, ma anche per saperne di più sui suoi aspetti culturali e gastronomici. Anche perchè ora l'impegno è di produrlo nuovamente in Italia. Una parte dei lavori sarà dedicata all'utilizzo di prodotti a base di grano saraceno nell'ambito dello sport, sia come integrazione dopo le gare che per il generale benessere dell'atleta. In particolare, su alcuni esponenti dello staff tecnico della Federazione Italiana Sport Invernali il Crea ha testata una birra a base di grano saraceno a ridotto tenore alcolico, che ha dimostrato notevoli proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Alla luce della crescita della domanda di questa piana il Crea si sta impegnando per la ricostruzione e lo sviluppo di una filiera nazionale per aumentare la produzione. Un tempo veniva coltivato soprattutto in Valtellina e in Alto Adige e in misura minore sugli Appennini, ma oggi essendo praticamente scomparso, l'Italia si trova a dover importare oltre il 90% della quantità consumata, in particolar modo dalla Cina e dai Paesi dell'Est, come Ucraina, Ungheria e Polonia. Il grano saraceno, che appartiene alla famiglia botanica delle Poligonacee, si caratterizza per l'elevato valore biologico delle proteine superiore a quello di qualsiasi altro prodotto di origine vegetale.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Le mostre del week end, domina lo stile contemporaneo

 © ANSA

PARMA - Sarà un week end dedicato all'arte contemporanea quello che si aprirà il 20 aprile, con mostre che affronteranno temi come la sostenibilità, la sessualità, la moda, l'accoglienza e l'identità, attraverso fotografia, installazioni e pittura.
 PARMA - Marina Abramovic, Mario Merz, Gabriele Basilico, Sebastião Salgado, Mario Giacomelli: sono solo alcuni artisti presenti nella mostra "Il terzo giorno", dal 20 aprile al 1 luglio al Palazzo del Governatore e dedicata alla sostenibilità ambientale. Il tema, affrontato con una narrazione evocativa, viene declinato attraverso fotografie, installazioni, opere realizzate in situ e dipinti, in un percorso che dal Terzo Giorno della Genesi, la nascita della natura e delle specie vegetali arriva alla creazione, la distruzione, il superamento, il nichilismo, fino a un ritorno alla natura.
 REGGIO EMILIA - La sessualità e le trasformazioni nel modo di concepirla e viverla sono al centro di "Sex and Revolution. Immaginario, utopia, liberazione (1960-1977)", la mostra allestita dal 20 aprile al 17 giugno a Palazzo Magnani (uno degli appuntamenti della XIII edizione di Fotografia Europea). Si tratterà di un vero e proprio tuffo nel passato, attraverso oltre 300 reperti d'epoca, come sequenze cinematografiche, fotografie, fumetti, rotocalchi, libri, locandine di film, brani musicali, installazioni multimediali, ambientazioni con oggetti di design, musica. A scandire il percorso, alcuni oggetti simbolo, dalla pillola anticoncezionale al monokini, dal vibratore all'accumulatore orgonico, dal super 8 alla frusta, alla minigonna.
ROMA - Doppio appuntamento al Museo Carlo Bilotti, con il progetto di pittura dell'artista Gianni Asdrubali "Lo spazio impossibile", che presenta opere create in periodi differenti ma accomunate da uno stesso 'sentire', e con il progetto "Navigator Roma", ideato e realizzato da Matteo Negri, che prende le mosse dall'omonima installazione all'aperto e si interroga sull'attualizzazione del dialogo tra opera d'arte e chi la osserva. Entrambe le mostre sono allestite dal 18 aprile al 10 giugno. Si intitola "Maria Monaci Gallenga. Arte e moda tra le due guerre" la mostra allestita alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea dal 17 aprile al 3 giugno e dedicata a una delle figure principali della moda italiana. Circa 80 opere, tra fotografie, disegni e bozzetti, vengono esposte per la prima volta per documentare il talento e la continua attività di sperimentazione, ma anche la capacità imprenditoriale della Gallenga.
VERONA - Chiuderà il 22 aprile, dopo una proroga di 2 mesi per il grande successo, la mostra "Botero", allestita ad Amo - Palazzo Forti, nella quale vengono esposte oltre 50 opere di grandi dimensioni che ripercorrono tutta la carriera dell'artista colombiano. Classe 1932, Botero festeggia i 50 anni di intensa ricerca espressiva per creare una pittura che non sta dentro un genere ma ne inventa uno proprio, con quadri che possono essere compresi in qualsiasi luogo e in qualsiasi epoca.
MERANO (Bz) - Dall'Alto Adige alla Sicilia, lungo una linea tracciata dall'arte: dal 21 aprile all'8 luglio, Merano Arte accoglierà "Same same but different", la mostra organizzata in collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono (Palermo), che espone le opere di 6 artisti (tre per regione, Claudia Barcheri, Ingrid Hora, Loredana Longo, Christian Martinelli, Ignazio Mortellaro, Studio++). Al centro della collettiva (che dal 7 maggio al 22 luglio si sposterà nel museo siciliano) l'indagine su alcune tematiche, come l'accoglienza, l'identità, l'integrazione, l'esclusione, le condizioni di vita e di produzione artistica, che, attuali in Europa, si ritrovano con la stessa forza anche nelle due regioni, l'Alto Adige e alla Sicilia.
PIACENZA - Si intitola "Custos. Carte e tracce per custodire la memoria" la mostra allestita dal 17 aprile al 7 luglio alla Cattedrale di Piacenza. Fulcro dell'esposizione la riflessione di 14 artisti contemporanei (Armodio, Sergi Barnils, Carlo Berté, Romano Bertuzzi, Mario Branca, Alfredo Casali, Gianluigi Colin, Gustavo Foppiani, Giorgio Milani, Bruno Missieri, Ludovico Mosconi, Paolo Perotti, Luiso Sturla, William Xerra) su alcuni aspetti dell'esistenza umana, da quelli materiali a quelli spirituali. 
ansa

Giornata del libro, 10 case vacanza e una libreria per celebrarla

lituania © Ansa
Leggere è un po’ come viaggiare. A pensarci bene infatti un libro ha il potere di creare legami, allargare gli orizzonti, far scoprire mondi lontani e superare confini geografici e mentali. E il tutto senza prendere aerei, treni, macchine o navi, ma comodamente seduti nel salotto di casa. Ma se il salotto di casa non fosse il nostro?
Per i viaggiatori che sono anche inguaribili lettori e che non partono senza un buon libro in valigia Airbnb ha selezionato, in occasione della Giornata Mondiale del Libro del 23 aprile, 10 case con librerie bellissime in tutto il mondo per una vacanza dedicata esclusivamente (o quasi) alla lettura e al relax.
Villa Maraviglia, Milano - Tra Brera e il Castello Sforzesco, al primo piano di un palazzo storico della vecchia, questo appartamento è un rifugio di fine ‘800. Con la sua terrazza fiorita è un rifugio calmo e luminoso dove godersi una buona lettura.
Ttekceba Retreat, Australia - Un posto magico arredato con cura dal proprietario con mobili e opere d’arte collezionate nei suoi viaggi intorno al mondo. Qui trova spazio la libreria con vista su un giardino lussureggiante, un rifugio nel verde dove rilassarsi circondati da arte, letteratura e natura.
Home in Kaunas, Lituania - Una casa in legno di inizio ‘900 ospita, nel sottotetto, una confortevole mansarda dove rifugiarsi con un buon libro inebriati dal profumo e dal calore del legno.
Love & Life Bem, Budapest, Ungheria - Un appartamento di classe affacciato sul Danubio con vista panoramica su Budapest. Dalle ampie finestre la luce naturale filtra nel salotto creando l’atmosfera perfetta per immergersi nella lettura.
Quiet Private Retreat in Palo Alto, California - Letteralmente ogni parete della zona notte di questo appartamento in California è tappezzata di libri. Una vera chicca per i più romantici è la piccola nicchia rialzata con divano, accanto alla finestra, dove appollaiarsi per leggere e rilassarsi.
Under the roofs of Warsaw, Polonia - Sotto i tetti di Varsavia, al quarto piano di un palazzo nel cuore della città c’è la mansarda di Anna. Se nella sua libreria non doveste trovare quello che trovate, a soli 5 minuti a piedi si raggiunge l’antico e bellissimo edificio che ospita la libreria dell’Università di Varsavia. Un must see!
42 Terrace Guest House, Missouri - La piccola villetta verde di Susan e Julian è pronta ad accogliervi a Kansas City. Una dimora calda e intima che i proprietari hanno ristrutturato con amore e pazienza per conservarne il fascino storico. Ne è una testimonianza l’antica libreria in legno a muro.
Villa Flavia, Italia - Sogni d’oro e ricchi di fantasia aspettano gli ospiti di Villa Flavia, in Umbria. Qui le pareti della camera da letto padronale sono totalmente coperte da una libreria in legno a muro dove trovare libri per davvero tutti i gusti!
Exquisito Apartamento, Spagna - Più minimalista, questa casa Airbnb Plus a Barcellona sfrutta la libreria come elemento d’arredo della zona giorno. I libri sono in questo caso il tocco di colore che mancava in una casa dove domina il bianco.
Fab View in the Center of Athens, Grecia - Uno scorcio del soggiorno della casa di Ira ad Atene, con angolo-studio per concentrarsi e perdersi tra le pagine della sua nutrita libreria.
E se invece di rifugiarvi in una casa con libreria poteste vivere sopra una libreria e prenderla in gestione per tutta la durata del vostro soggiorno?! E’ possibile! Succede in Scozia, con The Open Book una curiosa iniziativa dove gli ospiti che prenotano il soggiorno possono lavorare nella libreria sottostante.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Fotografia Europea apre a Reggio Emilia!

Fotografia Europea apre a Reggio Emilia!


Ci siamo! Venerdì 20 aprile si apre la tredicesima edizione di Fotografia Europea... e lo fa in grande stile con la conferenza del sociologo Evgenij Morozov, tra i massimi esperti mondiali di internet e nuove tecnologie. 
Alle 19, pronti partenza via... tutti a visitare le mostre (vi ricordiamo che l'ingresso gratuito fino alle 21) e alle 21.30 l'appuntamento è con la selezione musicale tutta dedicata alle donne di Nina Zilli. Sabato e domenica ce n'è per tutti i gusti: incontri, conferenze, spettacoli, dj set, visite guidate con gli artisti, workshop, book fair, attività per bambini e letture portfolio.

La Sardegna oltre il mare. L’esperienza dei borghi: dagli echi della letteratura alle maschere, dai murales al vino

La Sardegna oltre il mare © Ansa


Quando si pensa alla Sardegna viene subito in mente il mare, un mare cristallino che cambia tonalità in ogni porzione di costa dell’isola, a completare un paesaggio che non ha eguali nel mondo. Eppure la Sardegna non è solo mare: percorrendo le strade che dalla costa giungono all’entroterra, si trovano borghi di pace in cui riecheggiano gli echi del passato; un popolo e una terra che mantengono vivo il legame con la natura, con le tradizioni popolari, con la superstizione, con la devozione, con l’arte come espressione della vita e dei desideri di una comunità.
In occasione dell’evento dedicato ai ‘borghi autentici e turismo rurale’, nel centro congressi MBC dell’aeroporto Olbia-Costa Smeralda, siamo andati a visitare tre borghi della Sardegna centro-orientale, in provincia di Nuoro, per poter vivere un’esperienza autenticamente sarda.

Il primo è Galtellì, nella regione della Baronìa, tra i piedi del monte Tuttavista e le sponde del fiume Cedrino, a 50 minuti di auto dall’aeroporto di Olbia e a dieci minuti dalle località balneari del Golfo di Orosei. È il paese delle “Canne al vento” che nel 1912 ispirarono il romanzo di Grazia Deledda. L’autrice nuorese, Premio Nobel per la letteratura italiana, trascorreva periodi di vacanza a Galtellì e ancora oggi, ripercorrendo il parco a lei dedicato, si respira l’atmosfera rurale, si rivivono gli scenari e la cultura pastorale di allora, l’ospitalità e la cura che fanno sentire i visitatori abitanti temporanei del borgo.
Nella chiesa di San Pietro, antica basilica medievale edificata tra l’XI e il XII secolo e allora sede vescovile della Diocesi di Galtellì, è di recente venuto alla luce un ciclo pittorico di affreschi di richiamo bizantino, tra i più antichi ritrovati in Sardegna. Il Cristo a grandezza naturale di probabile Scuola Pisana sull’altare della chiesa del Santissimo Crocifisso, al centro del borgo, è stato a lungo venerato per numerosi atti miracolosi documentati dagli atti ufficiali a partire dal Seicento. Ma il fascino di questo piccolo borgo è dovuto, soprattutto, alla vita di comunità e alla sua peculiare urbanistica, caratterizzata dalla presenza di case padronali appartenute alle famiglie nobiliari galtellinesi. Tra queste abitazioni, la settecentesca “Sa Domo e sos Marras” è divenuta sede del museo etnografico del borgo e, negli spazi intorno al cortile acciottolato, custodisce le testimonianze della vita agricola e artigiana di un tempo.
Il monte Tuttavista è raggiungibile in auto fino a poche centinaia di metri dalla vetta ma chi ama il trekking può seguire il sentiero dal borgo e intraprendere una camminata di circa due ore nella natura, per giungere in cima e ammirare dall’alto il golfo di Orosei in tutto il suo splendore.

Da “un tempo immemorabile” vengono le maschere di Mamoiada, piccolo borgo della subregione della Barbagia, secondo i suoi abitanti. I Mamuthones indossano una maschera nera antropomorfa, la casacca di pelle ovina, il fazzoletto nero sul capo e un pesante mazzo di campanacci sul dorso. Accompagnati dagli Issohadores, che invece indossano un costume tradizionale con un corpetto rosso, dopo una lunga vestizione i Mamuthones escono in pubblico il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, quando in tutta la Barbagia si accendono grandi fuochi votivi, per proseguire i rituali durante tutto il Carnevale. La sfilata dei Mamuthones è una processione danzata in cui i figuranti si muovono a intervalli regolari, dando dei colpi di spalla una volta verso destra e un’altra verso sinistra e emettendo all’unisono il forte suono dei campanacci. Il rituale richiama una devozione arcaica che è stata miracolosamente mantenuta fino ai giorni nostri: gli etnografi e gli abitanti di Mamoiada ancora oggi parlano dei Mamuthones non come delle maschere carnevalesche o della commedia dell’arte ma come un cambio di identità, come l’esperienza di una mutazione, il mistero di una metamorfosi.
I Mamuthones e gli Issohadores, dall’antichità ad oggi, hanno assunto diversi significati, incrociando la dimensione mitica con quella storica: la maschera come comunicazione con la divinità, come rito di propiziazione per la caccia, come rituale afrodisiaco, come rappresentazione di morte e di nascita, come memoria delle battaglie. Poter ammirare gli artigiani che realizzano le maschere dell’arcaica tradizione locale, poter assistere alla misteriosa e coinvolgente processione di questo borgo sardo e visitare il Museo delle maschere mediterranee valgono una visita a Mamoiada.

Raccontano la vita quotidiana, esprimono messaggi di denuncia sociale, di lotta popolare, manifestano posizioni politiche rispetto ai temi contemporanei. Sono oltre 150 i murales artistici di Orgosolo, borgo di bassa montagna a venti chilometri da Nuoro e a circa un’ora dalla costa. Questo piccolo paese nel cuore della Barbagia di Ollolai, circondato dall’altopiano montuoso del Supramonte e noto alle cronache per essere stato a lungo luogo di banditismo e di sequestri, oggi è un vero museo a cielo aperto. Tutto è iniziato quando, a seguito di alcuni murales di anarchici milanesi, l’insegnante toscano Francesco De Casino nel 1975 portò i suoi alunni a dipingere lungo le strade del borgo sardo. Da allora artisti provenienti da ogni dove hanno deciso di esporre la propria opera murale a Orgosolo, accordando il permesso con la popolazione locale. “Concimi, non proiettili”, “No alla repressione”, “No ai licenziamenti”, si legge sui muri delle abitazioni di Orgosolo. E ancora: “Nostra patria è il mondo intero”, “Siamo tutti clandestini”.
Agli amanti del trekking, i sentieri dei monti che circondano il borgo assicurano un’immersione nella natura selvaggia e incontaminata e gli amanti dell’archeologia troveranno pane per i loro denti visitando testimonianze preistoriche come le strutture sepolcrali Domus de Janas, Tombe di giganti e i nuraghi Su Calavriche e Mereu.

Nei suoi borghi la Sardegna mantiene la promessa di un’esperienza multipla e variegata: da non dimenticare la lunga tradizione gastronomica e enologica. Nell’area centro orientale dell’isola si trovano i piatti delle antiche ricette sarde, cucinati con ingredienti genuini e con materie prime locali come il pane carasau, la pasta lavorata a mano con farine di grano sardo, il porcetto e l’agnello arrosto, i salumi e i formaggi prodotti dai pastori, dolci, liquori di bacche e di erbe. Interessante un giro di degustazioni nelle cantine delle aziende agricole locali, come il vigneto Sedilesu: proprio quella tracciata da questi borghi è la terra del Cannonau rosso o rosato, il vino più antico del Mediterraneo.
"Girotonno è una manifestazione all'insegna della promozione del tonno rosso in tutte le sue varianti, un evento ormai storico - ricorda il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni - che permette di far conoscere l'isola di San Pietro e il Sulcis in tutto il mondo e che in questa edizione abbiamo voluto arricchire con diverse novità". Fondata nel 1738, Carloforte vanta una storia affascinante. A breve partirà la candidatura Unesco come patrimonio immateriale dell'Umanità per l'Epopea Tabarchina, con le sue vicende storiche e culturali. Capofila è la Tunisia in cordata con Liguria e Sardegna e i due consigli comunali di Carloforte e Calasetta. 
ansa