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Turismo: Rini, sinergia è buona pratica per sviluppo


"La parola chiave è sinergia. Oltre a quella tra i territori c'è anche quella tra le Istituzioni. Oggi qui ci sono sindaci, regioni e lo Stato. Insieme si arriva più lontano". Sono le parole del presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, che è intervenuta alla presentazione del 'gemellaggio' tra Courmayeur e Portofino che si è svolta sulla funivia Skyway. "Questo non è un periodo dei migliori - ha aggiunto - e i cittadini hanno bisogno di buone pratiche e buone politiche. Questa sinergia è un esempio di buona pratica". (ANSA).


Xi a Roma: Assoturismo, turisti cinesi top spesa in Italia



 I cinesi spendono di più. I visitatori del Paese del Dragone si confermano in testa alla classifica dei top-spender del turismo italiano: nel 2018 la spesa complessiva nel nostro Paese è stata di 462 milioni di euro, con una media di oltre 300 euro al giorno a testa (+15% sul 2017) e di 1.500 euro a viaggio, quasi sempre per beni e servizi di lusso. Emerge da un'analisi di Cst per Assoturismo Confesercenti. 

Il rafforzamento delle relazioni bilaterali con la Cina potrebbe dunque dare una spinta decisiva alla bilancia turistica italiana. Ma per aprire davvero la via della seta al turismo dobbiamo rafforzare i collegamenti diretti di lungo raggio con la Cina: allo stato attuale, infatti, solo un visitatore cinese su tre arriva direttamente nel nostro Paese. Gli altri fanno base dai nostri competitor, principalmente Francia e Germania, e dedicano all'Italia solo pochi giorni nel loro Tour europeo. Tutti i paesi europei, infatti, rappresentano destinazioni potenziali del mercato cinese e la loro modalità di visita è itinerante: 2-3 città per nazione e ripartono verso una nuova meta, determinando spesso la scelta in base alla facilità di collegamento. 

Complessivamente, ogni anno arrivano in Europa quasi 17 milioni di turisti cinesi, di cui solo 1,4 milioni si spingono fino all'Italia, un risultato che la pone dietro a Francia e Germania, diventati negli ultimi anni i veri hub d'Europa. Anche tra i visitatori del nostro Paese, infatti, solo poco più di un terzo - circa 500 mila - arriva in Italia direttamente. 

"Un segno che conferma come, nei tour d'Europa dei visitatori cinesi, l'Italia - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti - sia una meta marginalizzata, cui sono dedicati solo un paio di giorni in una vacanza di varie settimane. Il consolidamento dei rapporti economici e commerciali tra Cina e Italia potrebbe dare far crescere il nostro turismo. Ma per fare il salto di qualità, dobbiamo facilitare l'arrivo dei visitatori nel nostro Paese". (ANSA).

Borsa Mediterranea del Turismo. Israele cresce (e strizza l'occhio al Sud)

Tel Aviv
Tutti gli indicatori hanno davanti il segno più: +24% gli arrivi in Israele dall’Italia nel febbraio di quest’anno (10.800 turisti) rispetto allo stesso mese del 2018 (che diventa addirittura un +86% se il dato viene paragonato al 2017); + 40% negli arrivi complessivi dall’Italia nel 2018 (150.600 visitatori); +14% di turisti internazionalirispetto al 2017 (4,1 milioni di persone). Israele si conferma una delle mete turistiche più richieste al mondo e uno dei mercati chiave chiave per il nostro Paese.

EL AL: dal 14 aprile, due nuovi voli settimanali da Catania

Dal 22 al 24 marzo il Paese sarà presente con la compagnia di bandiera EL AL al BMT, la Borsa Mediterranea del Turismo che si tiene alla Borsa d’Oltremare di Napoli. E da qui strizzerà l’occhio al Sud Italia, che sta manifestando crescente interesse per Israele. Tanto che EL AL, tramite la compagnia consociata Sun D’Or, ha deciso di lanciare un nuovo collegamento da Catania a partire dal 14 aprile: due voli a settimana (domenica e giovedì) che si uniranno alle altre quattro rotte presenti in Italia: Milano, Roma, Venezia e Napoli. “EL AL è costantemente alla ricerca di nuovi mercati che possano servire sia la crescente domanda italiana per Israele sia il mercato israeliano verso l'Italia, pertanto siamo molto felici che questa nuova rotta inizi presto”, dice Yoaw Weiss, direttore generale EL AL Italia. Mentre Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale israeliano del Turismo, sottolinea che l’obiettivo è “rafforzare le nostre relazioni con i tour operator e gli agenti di viaggio del Sud”. “I primi risultati del 2019 sono straordinari - spiega -, e ci fanno prospettare un anno consistente. I nuovi voli EL AL sono solo il primo segnale positivo di ulteriore sviluppo del mercato”.

2018 anno da record per i pellegrinaggi: 4 milioni di arrivi

Meta top: Gerusalemme. La destinazione chiama da sé. E i pellegrinaggi sono in crescita (in Italia sono presenti 61 organizzazioni che lavorano con 234 diocesi. Proprio il 22 marzo inizia un pellegrinaggio organizzato dall’arcidiocesi di Napoli in preparazione della Pasqua.). I 4 milioni di pellegrini del 2018 sono il numero più alto di sempreOpera Romana Pellegrinaggi conferma un trend del tutto positivo, in costante aumento: crescono gli arrivi dall'Italia, crescono gli arrivi dall'Europa e si aggiungono tanti nuovi arrivi da pellegrini di Asia e Africa. Anche Brevivet parla di un'ottima prima prima parte dell’anno, che annuncia una stagione a venire molto promettente. Nelle prossime settimane, poi, sono previsti arrivi record in occasione delle festività, con lacelebrazione cattolica della Pasqua il 21 aprile, quella ortodossa il 28 aprile, e quella ebraica (Pesach) dal 19 al 27 aprile.

Tel Aviv: una regina con un appuntamento in più

Quanto a Tel Aviv, città che da sola, e da anni, cattura milioni di turisti, nel 2019 ha un appuntamento in più da offrire: tra il 14 e il 18 maggio ospiterà la 64esima edizione dell’Eurovison Song Contest, il festival musicale internazionale che ogni anno fa ascolti record in tutto il mondo. I tre eventi principali saranno trasmessi in diretta dall’Expo Tel Aviv Internazional Convention Center. E online la corsa ai biglietti è partita da settimane.

Il Negev più vicino con il nuovo aeroporto di Eilat-Ramon

Da segnalare, infine, il Negev - che significa avventura, archeologia, Mar Rosso -, da quest’anno più vicino con l’inaugurazione (in gennaio) del nuovo aeroporto Eliat-Ramon, vicino a Eilat.

Tassa soggiorno: 2018 anno record, quasi 540 milioni


 Ben 538 milioni di euro, cioè 29 in più di quanto previsto e 70 oltre gli incassi del 2017. E' un vero tesoro quello incassato in Italia nell'anno appena trascorso grazie all'imposta di soggiorno secondo i calcoli dell'Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno della società di consulenza turistica Jfc. 

"Questo fenomeno - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc - si deve sia ai 155 Comuni che hanno introdotto l'imposta nel 2018, sia all'aumento alle tariffe apportato da diverse amministrazioni locali (circa dal 16%)". Per quanto riguarda l'incremento tariffario, la media è stata pari al +29,7%, naturalmente facendo riferimento ai soli Comuni che hanno variato l'imposta. Tra questi si segnalano Firenze (che raggiunge la cifra record di 41 milioni), Genova, Riccione, Matera, Jesolo. 

"Riguardo al 2019 - spiega ancora Feruzzi - sono ben 51 i Comuni che hanno introdotto ex novo l'imposta di soggiorno: si paga già a Sassari, Imperia, Nizza Monferrato, Manfredonia, Varallo, Terme Vigliatore, Lavagna, Bordighera, Martina Franca, mentre nei prossimi mesi si pagherà anche a Brescia, Pitigliano, Castrocaro Terme, Diano Marina, Palau, Alassio, Alba Adriatica, Arzachena, Tortoreto, Porto Venere. Oltre a queste new entry, vi sono ulteriori 46 Comuni che hanno già approvato un aumento delle tariffe per il 2019 o hanno applicato tali incrementi, approvati lo scorso anno. Per l'anno 2019, le prime previsioni di incasso indicano una cifra complessiva pari a 604 milioni". 

"Si continua purtroppo a manifestare un ulteriore forte elemento di criticità - spiega ancora Feruzzi - che è quello relativo all'utilizzo dei proventi dell'imposta di soggiorno. Infatti, nonostante tutte le amministrazioni comunali affermino di voler utilizzare tali introiti a supporto dell'attività turistica, in realtà ciò accade in pochissimi casi, a meno che non si intenda per 'turismo' anche l'asfaltatura delle strade o lo sfalcio dell'erba, lo smaltimento dei contenitori di fitofarmaci o il sostegno al comparto agricolo". 

Il tema del giorno, però, è anche un altro: l'introduzione del contributo di accesso a Venezia, previsto a maggio, che coinvolge non solo gli escursionisti giornalieri, ma anche gli ospiti che, soggiornando in una struttura localizzata nei Comuni della città metropolitana, pagano tale contributo oltre all'imposta di soggiorno. Una tassa d'ingresso che - come per essere curati al pronto soccorso - si baserà su bollini colorati e sul pagamento di un ticket che raggiungerà, nei periodi di alta stagione, un valore di 10 euro. Partendo, in questo periodo e sino a fine anno, da 3 euro a persona. E, nel frattempo, anche in Sardegna c'è chi propone una tassa di sbarco nell'isola variabile tra i 2 ed i 5 euro, con una previsione di incasso annuo pari a 45 milioni. 

Bollente anche la questione dell'home sharing. "Molti Comuni 

- conclude Feruzzi - hanno definito (o lo stanno facendo)
accordi con le piattaforme - Airbnb in primis - con il solito obiettivo, che è quello di incassare il più possibile. E così, in effetti, avviene, se è vero che Firenze ha incassato lo scorso anno ben 8 milioni e 803 mila euro, è altresì vero che, allo stato attuale, la non fornitura dei dati all'Agenzia delle Entrate e la conseguente non accettazione della cedolare secca - che invece è un obbligo di legge - rende Airbnb soggetto che 'copre' host evasori, siano essi totali o parziali. E che non pagano neppure la Tari". (ANSA).

Turismo / Enit: mercato russo è una garanzia per l’Italia. I russi non temono la crisi e investono nella Penisola


I dati dell’Ufficio studi ENIT intercettano la passione per l’Italia dei turisti dell’est Europa, big spender per eccellenza, pronti a tutto per un’esperienza di shopping tourism. I dati raccolti mostrano che tra le mete luxury travel c’è l’Italia, destinazione prediletta per i turisti extraeuropei fra i Paesi Schengen con 43 milioni di presenze. Nel 2018 il Bel Paese ha sorpassato anche la Francia e tallona la Spagna che invece ha subito una flessione 1,4 per cento in termini di presenze internazionali. Continua a crescere la spesa dei turisti stranieri in Italia (+5,8%) e si impennano le vendite del turismo organizzato. L’amore dei russi per la Penisola si rafforza sempre di più: dal 2015 al 2018 se i viaggi dei russi all'estero si sono incrementati del 33,7%, guadagnano ben il +67% quelli verso l'Italia che raggiunge il podio al terzo posto dopo Turchia e Thailandia con 804 mila viaggi (+19% sul 2017), superando i 780 mila della Spagna. La propensione a spendere fa scegliere esercizi alberghieri nell’80,6% dei casi e non si accontentano: il 45% si orienta sull’extra lusso. Si intensifica anche il traffico aereo e da nord a sud d’Italia le rotte sono coperte da varie città: Verona, Torino, Milano, Venezia, Bergamo, Bologna, Rimini, Pisa, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Olbia, Catania, Palermo. Nel primo trimestre 2019, con 44mila arrivi aeroportuali dalla Russia in Italia, si consolida il trend dell’aumento di passeggeri soprattutto da Mosca e San Pietroburgo.

Arte. Leonardo, genio scientifico in anticipo anche su Galilei

Leonardo, genio scientifico in anticipo anche su Galilei

La scienza moderna, si sa, nasce con Galileo Galilei. Prima di lui, in molti campi del sapere, vigeva l’ipse dixit con vari riferimenti a Galeno, a Tolomeo e, soprattutto, ad Aristotele. In altri termini, ci si rifaceva alla scienza consolidata dall’autorevole tradizione dell’antichità che, in quanto tale, non aveva bisogno di ulteriori verifiche. La posizione di Galilei, invece, era molto diversa e fu esplicitata, oltre che nel corso della sua vita di studi, in un’opera centrale, come i Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze pubblicato a Leida nel 1638. Il testo iniziava con la nota descrizione dell’attività all’interno dell’Arsenale di Venezia, dove si costruivano le navi della Serenissima, con la frequenza di una galea al giorno. Qui, infatti, lo scienziato poteva vedere applicati quotidianamente i principi della fisica meccanica e, dunque, aveva agio di osservare sperimentalmente quanto teorizzato. È infatti questo il punto di discrimine fra la scienza antica e quella moderna: l’esperimento che può modificare la teoria enunciata. Bene, prima di Galileo, un altro genio toscano aveva inaugurato questa strada: Leonardo da Vinci. 
Non è un caso che la bella mostra inaugurata ieri alle Scuderie del Quirinale ( Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza, fino al 30 giugno) ponga l’accento su questo tema e attribuisca al grande Vinciano il primato di questo nuovo modo di pensare. L’esposizione, progettata per le celebrazioni del cinquecentenario della scomparsa di Leonardo (2 maggio 1519) è un viaggio nella mente di uno dei più grandi geni della Storia. Anzi, sembra che Claudio Giorgione del Museo Nazionale Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci di Milano, autore di varie pubblicazioni sul genio vinciano, e raffinato curatore di questa mostra, sia partito proprio da Galileo perché la gran parte dell’esposizione s’incentra sullo studio e la realizzazione delle macchine che Leonardo progettò, ma raramente costruì, nel corso della sua vita. 
La prima indicazione che viene fornita lungo un itinerario dalla vocazione eminentemente didattica, ma basato su un rigorso metodo scientifico, è quella di chiarire che Leonardo muoveva i primi passi in un mondo che vedeva il proliferare di architetti e ingegneri di altissimo livello, come Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Taccola ossia Mariano di Jacopo, senese come Francesco di Giorgio Martini che completa questo poker d’assi. Figlio del suo tempo, Leonardo, però, riesce a coniugare la capacità artistica con quella progettuale, come dimostra lo splendido disegno di un Argano a leva, disegnato secondo un metodo che si chiamerebbe modernamente “esploso”, ovvero tale da far vedere a colpo d’occhio le componenti del meccanismo e la loro collocazione funzionale. Siamo però nel 1478, 1480, ossia poco meno di tre secoli prima dell’Encyclopedie di Diderot e Dalembert, quando questa modalità fece la sua timida apparizione. 
Così, la prima sezione è dedicata, per così dire ai colleghi, per stabilire affinità e differenze, mentre la seconda prende in considerazione l’antico perché la tradizione, allora, era sempre il punto di partenza per ogni ricerca a cominciare da quelle architettoniche e anatomiche (volutamente, quest’ultime, limitate ad alcuni accenni) che vedevano in Vitruvio uno dei prinipali punti di riferimento. Si può allora ammirare la declinazione sull’UomoVitruviano che coinvolse figure come Francesco di Giorgio Martini, Cesare Cesariano e Antonio Averluino, meglio noto come il Filarete, di cui è presente uno straordinario codice della Marciana di Venezia, realizzato per Mattia Corvino. Il senso delle proporzioni che è alla base della ricerca architettonica e anatomica conduce diretti alla terza sezione dedicata al tema della prospettiva, non solo con l’impiego di prospettigrafi a vetro o a velo, ma con l’analisi delle conoscenze geometriche sui solidi che costituiscono l’argomento principe del celebre testo di Luca Pacioli, presente in mostra. 
Si può sfogliare, così, virtualmente il De divina proportione, con l’emozione di avere accanto l’originale, per un tuffo irripetibile nel mondo di Leonardo che fu l’autore delle illustrazioni. Dallo studio della prospettiva alla città ideale e alle sue vie prospettiche il passo è breve ed è infatti questo l’argomento della quarta sezione che, però, si declina anche con lo studio idraulico delle vie d’acqua che Leonardo curò per i Navigli di Milano all’epoca di Ludovico il Moro. Del resto, il rapporto con il potere, è stato una costante nella vita del grande Vinciano che pose la sua scienza militare (splendido il disegno della Biblioteca Ambrosiana, dal Codice Atlantico, f. 33, con i due mortai che sparano proiettili esplosivi) e civile, piegata verso l’intratte-nimento teatrale. 
Bella la ricostruzione a grandezza naturale del carro semovente che non va certo interpretato come prefigrazione dell’automobile, ma come macchina teatrale, scenografica. Una sezione importante è quella della dedicata alla biblioteca di Leonardo che arrivò a possedere 150 volumi, di cui sono in mostra edizioni compatibili con la cronologia leonardesca, come le Favole di Esopo, con deliziose xilografie, oltre al celebre De sphera di Sacrobosco proveniente dalla Biblioteca Estense che, da solo, vale una visita alla mostra. Un’ulteriore sezione è dedicata agli esperimenti sul volo e agli studi della dinamica degli uccelli che diventano spunto per la costruzioni d’ipotetici areomobili appena schizzati sui fogli degli appunti leonardeschi, come la Vite aerea del manoscritto B di Parigi. Corredata da un bel catalogo edito da L’Erma, con autorevoli interventi di grandi specialisti come Frank Zöllner, l’esposizione si conclude con una sezone sull’inevitabile quanto gradito mito di Leonardo.
avvenire

Musei: Bonisoli, a aprile comunicazioni su rinnovo direttori


ROMA, 13 MAR - "Ad aprile le prime comunicazioni" sul rinnovo o meno del contratto ai direttori dei musei autonomi. A dirlo, il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, rispondendo oggi ai cronisti a margine della presentazione delle Giornate Fai di primavera. 

"I contratti di diversi direttori scadono in autunno - dice Bonisoli - Vogliamo anticipare la comunicazione sulla nostra intenzione o meno di rinnovare il contratto per un altro quadriennio. Per farlo abbiamo iniziato a lavorare questo mese: stiamo raccogliendo i dati e valutando in termini tecnici le performance. Nulla di diverso da quello che avviene in qualunque azienda, ma tenendo conto di due aspetti. Il primo di natura quantitativa: per esempio le variazioni sul numero di visitatori dal momento dell'arrivo del direttore. Un dato molto semplice, sereno ed univoco perché il numero parla da solo. C'è poi il numero dei contratti, la sicurezza" e una serie di "elementi il più possibile oggettivi". 

"Poi c'è un aspetto legato alla parte 'soft' - prosegue il ministro - Ad esempio, come un certo dato è stato portato avanti rispetto al disegno originale, se è stato realizzato. O come è stato interpretato essere direttore di un certo museo e come questo museo si sia incastrato nel territorio. Secondo, è molto importante anche come l'operato del direttore del museo abbia partecipato al progetto culturale complessivo del luogo in cui si trova. La somma di tutto ci darà un'idea di quelle che riterremo essere le persone su cui continueremo a puntare e a quali invece, magari, suggeriremo di cercare altre opportunità professionali, mettendo i loro posti a bando. Io tengo a dare una risposta a queste esigenze. Volevo farlo entro marzo, spero aprile. Penso sia semplicemente dignitoso per un direttore di museo saperlo con qualche mese di anticipo in modo da potersi organizzare e rispettare la sua professionalità". (ANSA).

Fai: Giornate di primavera, un Ponte tra culture. Il 23 e 24/3 in 1100 luoghi, con guide anche di altri paesi


Giornate FAI di Primavera 2019 | Foto © FAI
(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 13 MAR - Il viaggio tra le lingue latina, araba, greca e volgare nei manoscritti che raccontano la nascita dell'algebra e dell'astronomia nella Biblioteca Carlo Viganò dell'Università Cattolica di Brescia. L'intera piazza Sett'angeli per rileggere sulle facciate dei suoi palazzi e chiese (persino una domus romana del I-II d.C.) la storia della città di Palermo. O ancora il Gabinetto cinese di Palazzo Reale a Torino, dove scoprire, tra lacche e pannelli, il significato originario di tanti decori e bellezza. Fino a Venezia e quel dialogo sempre vivo che si respira ancora alla Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone. Con oltre 1.100 siti aperti eccezionalmente, 296 luoghi di culto, 227 palazzi e ville, 30 castelli e 50 borghi in 430 località e 20 regioni, tornano le Giornate Fai di primavera, il 23 e 24 marzo, con una 27/a edizione che promette di guardare l'Italia come mai prima. Sarà ''un vero ponte tra culture'', spiegano il presidente e vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini e Marco Magnifico. ''La nostra patria è un amalgama di metalli preziosi - spiega Carandini - ora indigeni, ora forestieri, persino esotici, che hanno dato vita al più significativo e bel crogiolo del nostro pianeta''. ''E' un paese che cambia a pochi chilometri di distanza - concorda il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli - Non è un caso, l'uomo ci ha messo del suo''. Il risultato sono ''culture, paesaggi, tradizioni, gastronomia diverse". E "quando si incontrano, con il giusto habitat e dialogo, il risultato è superiore alla somma degli addendi''. Ecco allora che tra i 40 mila apprendisti ciceroni del Fai, per la prima volta questa primavera ci saranno anche un centinaio di volontari di origine straniera a raccontare aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza, disseminati nel patrimonio italiano, ''dai Giardini panteschi che rivelano la grazia dello stile arabo - dice Carandini - ai decori egizi del Castello Masino a Torino fino a Villa Panza a Varese illustrata da una guida originaria del Sudan''. Ma ce n'è davvero per tutti i gusti e tutte le storie, ad ascoltare i frenetici racconti del vicepresidente Magnifico. Come, a Roma, la ''prima volta'' di Palazzo della Rovere a Roma, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro con il Soffitto dei Semidei del Pinturicchio, o Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, con il calamaio con cui venne firmato l'armistizio di Villafranca. 

A Melegnano (MI) il castello cinquecentesco ''che nessuno conosce - dice Magnifico - come la storia del suo signore, il 'furfante' Medeghino'' dei Medici, aprirà straordinariamente l'ala est non restaurata, mentre a Torino si potrà passeggiare come il Re da Palazzo Reale attraverso appartamenti, luoghi sacri e di loisir fino ai 25 chilometri di documenti dell'Archivio di Stato (Statuto Albertino compreso). E ancora Matera, Capitale della cultura europea 2019, svelerà la Fabbrica del carro trionfale della Bruna mentre a Catania saranno visitabili al porto le opere di Street Art Silos. Due navi, l'Italia e la Bergamini, per La Spezia e uno stadio, l'Artemio Franchi, a Firenze. E ancora 35 parchi e giardini, 22 siti archeologici, 23 campanili e torri, 11 biblioteche, 8 ex ospedali psichiatrici e antichi ospedali, 12 teatri e 20 biciclettate in collaborazione con la FIAB. Se dal 1993 le Giornate Fai hanno appassionato quasi 11 milioni di visitatori, obbiettivo dichiarato è passare ''entro il prossimo anno da 190 mila a 250 mila iscritti''. Per il quinto anno le Giornate chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali (18-24 marzo). Si può sostenere la campagna fondi Tu che puoi Fai fino al 31 marzo con sms al 45584.

Sacro Monte Calvario di Domodossola. Una pausa rigenerante per assaporare il risveglio della natura nelle Alpi Piemontesi

Tutto a pochi passi da una perla, il Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Val d’Ossola: tutti i colori e i profumi della primavera


La natura primaverile che si risveglia è il momento migliore per ammirare splendidi paesaggi a bordo di una mountain bike o in sella ad un cavallo, lungo percorsi panoramici e rigorosamente "slow", nell'anno del turismo lento.


Appuntamenti con la primavera - Il benessere primaverile passa anche dai moderni centri termali della Val d'Ossola. Le Terme di Premia e quelle di Bognanco sono i due poli principali, con piscine interne ed esterne, getti idromassaggi e trattamenti benefici. Da non perdere le speciali e romanticheserate sotto le stelle del centro di Premia (la prossima il 20 aprile). In attesa dei celebri festival estivi, la primavera in Val d'Ossola può essere occasione di (ri)scoperta di borghi, tradizioni e sapori, grazie a due eventi in particolare. Il 28 aprile da non perdere il Palio degli Asini di Varzo. Domenica 5 maggio una prima assoluta, "Ossola in Cantina": otto cantine ossolane presenteranno i propri vitigni eroici, grazie ad un percorso di degustazione inedito, di calice in calice.



Trekking e bici - Il tutto senza dimenticare gli itinerari di trekking primaverili di media montagna tra sentieri poco affollati, aria frizzante, natura brillante e i profumi inconfondibili della flora che rinasce. Uno su tutti, l'antica Via dei Torchi e dei Mulini, semplice e per tutti, un viaggio nella storia rurale locale. L'intera piana della Val d'Ossola è attraversata da un'interminabile ciclovia di oltre 80 km, che parte dal Lago di Mergozzo e raggiunge Domodossola, una pista adatta a tutti, che attraversa paesaggi variegati: dai primi scorci fioriti sul delizioso lago di Mergozzo all'Oasi WWF del Bosco Tenso, lungo il fiume Toce, per addentrarsi tra boschi antichi e lungo sentieri ricchi di storia.



Il romantico lago di Mergozzo - Primavera, stagione ideale anche per l'arrampicata, grazie a temperature e condizioni climatiche perfette lungo le pareti della Val d'Ossola: sono molte le falesie e le vie lunghe segnalate per scoprire queste valli con un pizzico di adrenalina e avventura. Le città e i borghi si scuotono dal torpore invernale: come rimanere indifferenti davanti alle tranquille e splendide rive del Lago di Mergozzo (borgo Bandiera Arancione del TCI), sul cui lungolagouna passeggiata è d'obbligo; o ancora, con partenza dal suo romantico centro storico, un viaggio di scoperta tra archeologia e piccole perle naturalistiche.



La magnifica piazza di Domodossola - Domodossola apre la propria piazza-gioiello ai visitatori: i dehors estivi tornano a costellare il salotto cittadino dipiazza Mercato, un vero capolavoro di architettura quattrocentesca: visitare il centro storico del capoluogo ossolano sarà come compiere un tuffo nel passato dell'affascinante "Borgo della Cultura". E ancora, bastano pochi passi per avvicinarsi ad un'altra perla, il Sacro Monte Calvario di Domodossola.

fonte: tgcom24

Enit: i russi amano l'Italia, sorpassata la Spagna

 © ANSA


 I russi amano l'Italia: se i viaggi verso l'estero di questi turisti, big spender e amanti dello shopping e del lusso, sono cresciuti del 33,7%, guadagnano ben il +67% quelli verso l'Italia che raggiunge il podio al terzo posto dopo Turchia e Thailandia con 804 mila viaggi (+19% sul 2017), superando i 780 mila della Spagna. La propensione a spendere fa scegliere esercizi alberghieri nell'80,6% dei casi e non si accontentano: il 45% si orienta sull'extra lusso. Per questo l'Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, sarà presente con uno stand di circa 800 metri quadrati alla Mitt di Mosca (da domani al 14 marzo 2019), la fiera B2b numero uno per il mercato turistico russo. Coinvolte le Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e oltre 200 aziende turistiche.
ansa