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Viaggio tra i fiori dal Trentino al Giappone. Eventi, colori e benessere tra giardini, parchi e oasi

 

Ciliegi, tulipani, camelie annunciano l'arrivo della primavera fiorendo nei parchi, nei giardini e lungo i viali delle città e con i loro colori e profumi inebrianti invitano al viaggio.

Si va alla scoperta di fioriture spettacolari, di giardini segreti, di boschi e zone verdi che, attraversandoli, creano benessere per il corpo e l'anima.

Ecco alcuni suggerimenti in Italia e all'estero per immergersi nei colori della primavera.
    Per tutto il mese di aprile al Castello di Pralormo, in provincia di Torino, si può assistere alla fioritura di oltre 100mila tra tulipani e narcisi: 'Messer Tulipano' è l'evento che da 24 anni si svolge nel parco del castello tra varietà curiose, una collezione di tulipani botanici e un percorso nel sottobosco dedicato a quelli conosciuti già dal 1600. La manifestazione coinvolge tutto il parco, i grandi prati con aiuole che serpeggiano tra gli alberi secolari e un giardino segreto, una serra ottocentesca in vetro e ferro dei fratelli Lefebvre di Parigi. Si passeggia tra i cactus fioriti nei giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano, che ha inaugurato la stagione primaverile con la mostra temporanea 'Succu…cosa?', un percorso che illustra l'incredibile diversità e le ingegnose tecniche di sopravvivenza sviluppate da cactus, aloe e agavi, e anche la loro utilità nel fornire frutti deliziosi, sostanze curative, fibre resistenti e persino noti liquori. Tra le tante curiosità, le fibre dell'agave sisalana usate per produrre bustine da tè e persino banconote. Oltre alla mostra si ammirano distese di tulipani, tante varietà di camelie, i ciliegi ornamentali giapponesi e il pendio ricoperto di rododendri. In provincia di Trento, la Piana Rotaliana Königsberg ospita il Giardino dei Ciucioi, un parco botanico pensile ottocentesco che offre un percorso a rampa elicoidale tra fiori e piante di tantissime varietà. Un'esperienza da non mancare. A Laurengo, in Alta Val di Non, dal 13 aprile al 5 maggio si può partecipare alle 'Settimane del Dente di Leone', che mostrano la fioritura di questa pianta dalle virtù terapeutiche e gastronomiche. La pianta, dal caratteristico sapore amarognolo e pungente, possiede molteplici proprietà per il nostro organismo: diuretiche, digestive e disintossicanti. In Valtellina lo spettacolo dei meleti in fiore coinvolge tutti i sensi: i colori vanno dal bianco e rosso e il profumo regala una ventata di freschezza. Per ammirare questo spettacolo della natura, si possono percorrere la Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina, un itinerario di 67 km che da Ardenno a Tirano attraversa vigneti e meleti della provincia di Sondrio; o il Sentiero Valtellina, un percorso ciclopedonale di 114 km che collega Colico, sul lago di Como, e Bormio. Il dolce dislivello e le numerose aree di sosta lo rendono un itinerario perfetto anche per le famiglie e i cicloturisti più piccoli. Il giardino storico della Reggia di Colorno, in provincia di Parma, ospita la 29esima edizione di 'Nel segno del giglio', dal 25 al 28 aprile, storica mostra mercato dedicata al giardinaggio di qualità, con i migliori espositori italiani di florovivaismo e artigianato artistico. Tema di questa edizione è la metamorfosi, in omaggio a Kafka, e le celebrazioni dedicate a Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario. E' poco conosciuta ma è affascinante la fioritura dei crochi a Campo Imperatore, in Abruzzo. Questo fiore selvatico, parente dello zafferano, nasce spontaneamente su diversi versanti montani ma è su questo vasto altopiano, nel Parco del Gran Sasso, che trova il suo habitat ideale. Appena si scioglie la neve migliaia di boccioli spuntano e vanno a formare un nuovo manto dalle sfumature viola e bianco.
    I sakura di Tokyo stanno ricoprendo la capitale giapponese di rosa: sono i fiori dei ciliegi che fioriscono proprio in questi giorni di aprile e regalano passeggiate sensoriali uniche al mondo. Per scoprire le numerose varietà di ciliegi la città organizza tour per osservarne la fioritura, di giorno e di notte. L'hanami, termine che indica la tradizionale usanza di ammirare la bellezza della fioritura primaverile dei ciliegi, è presente un po' ovunque ma i luoghi migliori dove assistere a tanta bellezza sono lungo il fiume Meguro, tra i tunnel dei rami fioriti e le acque su cui si riflettono le chiome rosate degli alberi; il parco Showa Kinen nel sobborgo di Tachikawa con circa millecinquecento ciliegi; e Okutama, un rifugio naturale con il lago omonimo e il ponte galleggiante di Mugiyama. Qui il periodo di fioritura si protrae fino alla fine di aprile. Per fare un pieno di colori è d'obbligo una visita al Parco Keukenhof di Amsterdam, dove ogni anno vengono piantati circa 7 milioni di tulipani variopinti, e al Bloemenmarkt, dove i fiori vengono venduti su centinaia di bancarelle galleggianti. Tra vulcani, rocce nere e rossi campi di lava spuntano i fiori di cactus sull'isola di Lanzarote, alle Canarie. Imperdibile è una visita al Jardín de Cactus, che ne ospita oltre 1400 varietà. Un altro spettacolo suggestivo è la fioritura dei lupini in Islanda tra geyser, cascate e lava vulcanica; tra i luoghi migliori dove ammirarla il lungomare di Reykjavík e vicino a cascate e fiumi dove i lupini in fiore colorano i campi di viola, lilla e blu. A Londra i Royal Botanic Gardens, complesso di serre e giardini tra Richmond upon Thames e Kew, ospitano fiori di ciliegio, campanule e magnolie in un tripudio di colori e profumi unico al mondo.

ansa.it

Shoganai, il segreto dei giapponesi per smettere di preoccuparsi e imparare a lasciar fluire

Shoganai, l'insegnamento giapponese per accettare quello che succede nella vita. E smettere di preoccuparsi

L'eccesso di pensieri ci priva di energia e ci impedisce di essere felici, portando spesso a quella che si suole definire “paralisi da analisi”, ovvero una situazione in cui ci troviamo bloccati nella raccolta e nell'analisi dei dati, senza riuscire a prendere una decisione o ad agire. Come osserva la psichiatra Marián Rojas Estapé, «il 90% delle cose di cui ci preoccupiamo non si verifica mai, ma ha comunque un impatto sulla nostra mente e sul nostro organismo». Secondo la psicologa María Jesús Álava Reyes, la cosiddetta “ruminazione mentale” – cioè l'abitudine di concentrare la nostra attenzione su pensieri ripetitivi e negativi focalizzati su una situazione o un'idea che ci provoca disagio – può essere causa di un profondo esaurimento fisico e mentale, perché attiva il sistema nervoso simpatico, preparando il nostro corpo a fronteggiare o a evitare una situazione di pericolo. «Quando il sistema nervoso simpatico si attiva, si produce una sensazione di esagerata stanchezza fisica, una crescente irritabilità a livello psicologico e un crollo del controllo emotivo», spiega la psicologa. «Per tutto il tempo in cui pensiamo a qualcosa che ci preoccupa, l'organismo si trova in una situazione estrema: a livello muscolare, avvertiamo una forte tensione, il cuore accelera, iperventiliamo... Alla fine, siamo letteralmente esausti».

Shoganai: cosa significa

Per evitare la paralisi da analisi, alcuni esperti consigliano di fissare un "worry time", ossia di programmare un momento della giornata da dedicare alle preoccupazioni che ci assillano. Ma c'è chi affronta il problema con un approccio filosofico, come i giapponesi, il cui atteggiamento, a questo riguardo, si riassume in una parola: shoganai. Si tratta di un termine intraducibile in italiano, che indica ciò che non può essere evitato e per cui non c’è niente da fare, se non accettare la situazione (se proprio volessimo trovare un equivalente nella nostra cultura, potremmo individuarlo nell'espressione francese “c'est la vie”). Laura Tomàs, esperta di costumi sociali e cultura giapponesi, fa notare che il termine “shoganai” sta diventando sempre più popolare in Occidente.

Un approccio Zen agli imprevisti della vita

Il concetto di shoganai prende le mosse dal pensiero Zen, che pone l'accento sul vivere l’attimo presente ed essere grati per il dono stesso della vita, abbandonandosi al flusso degli eventi. «“Shoganai”», spiega Tomàs, «è un'espressione usata per esprimere accettazione nei confronti di ciò che non possiamo cambiare o risolvere, essendo fuori dal nostro controllo. Fa riferimento a un atteggiamento basato sul non continuare a rimuginare sugli eventi spiacevoli. Ho perso l'autobus? Shoganai! Ho combinato un casino al lavoro? Shoganai! Ho perso le chiavi di casa? Shoganai! In sostanza, ormai è successo e quindi tanto vale accettarlo e lasciare che le cose fluiscano».

Come praticare il concetto di Shoganai

Tuttavia, Tomàs consiglia di approcciare lo shoganai con una certa cautela. Secondo l'esperta, andrebbe considerato come un invito ad adottare un atteggiamento razionale di fronte alle avversità, evitando però di cadere nella trappola della passività alla quale il concetto, se male interpretato, potrebbe indurre. «La mentalità dello shoganai potrebbe essere all'origine del fatto che i giapponesi tendono a non lamentarsi mai», dice, «ma potrebbe anche spiegare la loro scarsa propensione a lottare, a mobilitarsi per cambiare le cose. È importante distinguere tra una razionale accettazione di ciò che non può essere cambiato e una passiva rassegnazione di fronte a cose o situazioni rispetto alle quali, invece, esiste un margine di azione». In buona sostanza, imparare a fluire non significa rassegnarsi sempre senza combattere.

vogue.it

Sfumature d’Oriente per Going nel 2024

 

La miriade di sfumature dell’Oriente va a comporre il catalogo di Going della programmazione 2024: Giappone e Malesia (cui sono dedicati anche 2 flyer), Thailandia, Cambogia, Indonesia e Vietnam scrivono pagine di itinerari di rara bellezza. Per ogni meta, il tour operator di MSC Cruises consiglia esperienze di viaggio che mettono al centro le unicità di quel poliedro di culture immenso qual è questa regione del mondo.

‘Guardare l’Oriente con occhi nuovi’, parafrasando lo slogan scelto da Going per definire il suo nuovo corso di operatore votato al tailor made e di profilo alto, significa “liberarsi di ogni preconcetto e lasciarsi andare al racconto dei suoi infiniti simboli, delle religioni, degli orizzonti lontani, dei ritmi riflessivi: questo abbiamo voluto trasferire negli itinerari di quest’anno”, osserva Maurizio Casabianca, chief commercial & operations officer di Going.

Nelle sezioni del catalogo ‘I consigli di Going’ si celano gli spunti per agevolare la decisione sulla destinazione da scegliere, che le agenzie di viaggio confezioneranno con competenza:

– Il tour ‘Le meraviglie della Thailandia’ invita a sperimentare la cultura culinaria mentre ‘I tesori della Thailandia’ racconta di passeggiate tra le vie di Bangkok prestando attenzione alle piccole case degli spiriti poste a protezione delle abitazioni e degli edifici, secondo la fede animista
praticata per secoli dai thailandesi.

– In “Vietnam in libertà” l’invito è di non perdere l’occasione di visitare i celebri tunnel di Cu Chi, a circa 2 ore da Ho Chi Minh, e scoprire uno dei siti storici più importanti della guerra del Vietnam: la sezione delle gallerie aperta al pubblico testimonia le condizioni di vita dei soldati
durante il conflitto e offre la possibilità di vedere gli ingressi camuffati e le trappole nascoste, per comprendere la strategia di guerriglia utilizzata dai Viet Cong.

– In Giappone, in treno, andiamo a Nikko, piccolo centro a breve distanza da Tokyo, dove storia e natura si fondono, fra il celebre santuario di Toshogu ai laghi Chuzenji e Yunoko; la visita al pittoresco Ponte Shinkyo che attraversa il fiume Daiya, considerato uno dei tre ponti più belli del Giappone (oltre il ponte Kintaikyo a Yamaguchi e il Saruhashi a Yamanashi), dal 1999 parte del Patrimonio dell’umanità Unesco. Ricostruito nel 1636, le uniche persone che avevano il permesso di attraversarlo erano l’imperatore, i suoi messaggeri ed i generali. Dal 1973, invece, l’attraversamento del ponte è consentito a chiunque.

– Non mancano le crociere di esplorazione di Aqua Expeditions a bordo di Aqua Mekong con le sue sole 20 suite e panoramiche vetrate cielo-terra, il centro benessere, lo chef “stellato”, per solcare dolcemente il fiume leggendario e, in bicicletta, esplorare in modo più intimo i villaggi, addentrandosi nelle risaie e percorrendo sentieri naturali.

– E ancora “I tesori di Bali” per un soft trekking a Ubud, nel paesaggio più popolare dell’Indonesia tra foresta tropicale e risaie terrazzate, costellate di templi e santuari. Esperienza da completare con un soggiorno sull’isola privata di Krakal, piccolo atollo di sabbia con 3 camere, in un mare trasparente nell’arcipelago indonesiano di Karimunjawa, a un quarto d’ora di barca dalla proprietà del celebre Kura Kura Resort (anch’esso nella programmazione di Going).

travelnostop.com

Al Museo del Tessuto di Prato al via la mostra Kimono. Riflessi d'arte tra Giappone e Occidente

FIRENZE - 'Kimono - Riflessi d'arte tra Giappone e Occidente' è il titolo della mostra organizzata dal Museo del Tessuto di Prato che ha ottenuto il patrocinio dell'Ambasciata del Giappone in Italia, in corso dal 29 aprile fino al 19 novembre 2023.
    La mostra, si spiega in una nota, esplora le contaminazioni creative e culturali - intervenute tra Europa e Giappone prevalentemente dalla fine dell'Ottocento alla prima metà del Novecento - attraverso l'esposizione di un'accurata selezione di opere che di quei reciproci influssi testimoniano i passaggi fondamentali.

Accanto al già noto fenomeno del Giapponismo, ovvero il modo in cui l'arte europea di quel periodo ha recepito e reinterpretato il linguaggio espressivo e decorativo dell'arte giapponese, il percorso espositivo si sofferma soprattutto ad illustrare il processo opposto, definito da alcuni Occidentalismo, nell'ambito del quale anche l'oggetto più iconico della cultura del Sol Levante, il kimono, risente dell'influenza della cultura e dell'arte figurativa occidentale.
    In esposizione una serie di dipinti, xilografie, cartoline d'epoca, stampe e tessuti provenienti sia da importanti collezioni private che da inedite raccolte del Museo, ma soprattutto i cinquanta kimono maschili e femminili appartenenti all'esclusiva collezione privata di Lydia Manavello, tutti databili al primo e secondo quarto del Novecento, realizzati in seta operata, ricamata o stampata. 

ansa.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it

Turismo Culturale Viaggi News

“Italia, amore mio”: una vetrina per imprese e designer

 Al via la quinta edizione di Italia, amore mio! (IAM) rassegna dedicata alla passione e al lifestyle italiano, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) il 21 e 22 novembre a Tokyo. Il tema di IAM 2020 è “Insieme”, per sottolineare l’importanza del contributo collettivo che in questo particolare momento storico è necessario per guardare avanti. Quest’anno IAM si fa portavoce della comunicazione del design italiano in Giappone, il festival è presentato insieme alla quarta edizione dell’Italian Design Day (IDD) 2020, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Giappone, l'Associazione per il Disegno Industriale (ADI), il Muse del Compasso d’Oro, il patrocinio di ENIT e tutti gli attori del Sistema Paese. Una straordinaria vetrina per le imprese e i designer italiani con numerose iniziative per promuovere il design come espressione del “Made in Italy” ad un pubblico, quello giapponese, sempre più curioso e attento. Numerosissimi gli ospiti che partecipano alla rassegna in versione fisica e con collegamenti video dall’Italia, dal mondo dell’arte e del design a quello dello spettacolo. Dagli architetti e designer Kengo Kuma e Toshiyuki Kita, a Olimpia Zagnoli, Katsumi Komagata e Luca Barcellona per il mondo dell’illustrazione e della calligrafia, l’attore Tet Wada, la nota influencer Fujiwara Shiori, il modello e attore Andrea Cocco. E ancora la LaPina ed Emiliano Pepe in versione “autori”, la cantante Chiara Galiazzo, l’architetto Francesco Librizzi, nominato design Ambassador dall’ IDD 2020, e molti altri.


(© 9Colonne)


Giappone. Ecco il primo castello-hotel

 Un castello antico giapponese. Per una notte da sogno

Castello di Ozu. Foto Shoko Takayasu-Kita Management & Seki Co. Ltd 

È il primo castello in legno del paese a diventare hotel. In Giappone, nella prefettura di Ehime, il magnifico maniero di Ozu, con un’opera di delicato restyling, è stato portato agli splendori originali e trasformato in un’eccezionale dimora oggi aperta per la prima volta al pubblico.

Si tratta di una straordinaria testimonianza storica, perché è uno dei pochi castelli a graticcio rimasti in tutto il Sol Levante. Risalente al Trecento, il Castello inizialmente era solo una rudimentale rocca affacciata sul fiume Hiji, utile per sorvegliare la zona da eventuali attacchi nemici. Bisognerà aspettare il 1617 per vederla trasformata in maniero, quando Kato Sadayasu scelse Ozu per la sua residenza reale, mantenendo il controllo del posto, assieme ai suoi Samurai, per ben quasi due secoli e tredici generazioni. Una volta abbandonato, nell’Ottocento, il castello essendo in legno iniziò a deteriorarsi. Dopo la demolizione della struttura originale del maniero nel 1888, la città ha deciso di ricostruire questo simbolo perduto utilizzando proprio il legno. Dello storico maniero per fortuna le yagura, cioè le torri, costruite nel tardo periodo Edo, dichiarate nel 1957 bene storico nazionale, sono rimaste più o meno intatte: all’interno sono state arricchite da cimeli storici, pezzi d’antiquariato e immagini d’epoca, che ripercorrono l’incredibile storia.

Un castello antico giapponese. Per una notte da sogno

Foto Shoko Takayasu-Kita Management & Seki Co. Ltd

Ricostruita nel 2004, sulla base dei documenti storici della costruzione originale del quattordicesimo secolo, la struttura offre un’esperienza indietro nel tempo grazie a un percorso espositivo fatto di fotografie e modelli in legno, che porta alla scoperta di come si svolgeva la vita all’interno. Nel museo è conservata la testimonianza testuale e fotografica dei lavori di restauro, mentre dal piano più alto si gode la bella vista sulle campagne fiorite (in primavera questa destinazione è famosa per lo spettacolo della fioritura dei ciliegi) e sulla cittadina di Ozu, soprannominata la "piccola Kyoto" di Iyo. Un tempo centro politico nell'era Edo (1603-1868), fiorì durante i periodi Meiji (1868-1912) e Taisho (1912-1926) grazie alla produzione e al commercio di cera e seta. Ma, come molte altre cittadine rurali, ha vissuto un triste declino, e dagli anni Cinquanta la popolazione è diminuita drasticamente, passando sai 79mila abitanti ai 42mila di oggi.

Grazie al Castello, ora la cittadina sta provando a rilanciarsi, attirando turisti e visitatori per fargli scoprire la magia del posto. Fortezze imponenti come questa erano tipicamente costruite in Giappone come sontuose case per signori, a simbolo del loro status. E ora gli ospiti avranno la possibilità di vivere sontuosamente come loro, provando un’esperienza esclusiva fuori dal comune, a partire dal costo: per soggiornare in questa struttura e vivere come signori, si spende a coppia circa 8 mila euro a notte. Il prezzo è proporzionalmente più conveniente (anche se il costo assoluto del pernotto sale) se dai due ospiti si sale al massimo consentito di 12, ma rimane comunque fuori dalla portata dei più. Il benvenuto agli ospiti viene fatto seguendo l’antico cerimoniale giapponese, come si usava all'epoca Edo, che proietta subito nelle atmosfere di un tempo e permette di entrare nello spirito del luogo. Musica, danze e sbandieratori mostrano le antiche arti di cui si godeva a corte, tra spettacoli di spade e concerti di flauti di conchiglie. Si può assistere alle dimostrazioni di fucili con otturatore a miccia, indossando antiche armature.

Oltre ai pernottamenti, i visitatori all'arrivo sono incoraggiati a indossare i kimono tradizionali da signori o i costumi da guerrieri Samurai, per girare tra gli ambienti, le sale e i giardini della struttura. Tra le esperienze da non perdere, c’è sicuramente l’originale cerimonia del tè, un lungo e accurato rito immerso in un lussureggiante giardino: nel parco sorgono diverse case del tè, eleganti padiglioni affacciati su uno dei punti più panoramici del posto, lungo il fiume Hiji. C’è anche un bel santuario da visitare e un tempio. A completare l’esperienza, vale la pena anche godersi una passeggiata per le strade del centro storico di Ozu, visitando le antiche case dei samurai.

Ma trovare posto non è semplice. Vista la straordinarietà del soggiorno, sono solo trenta gli ospiti ammessi all’anno, mai più di sei per volta. Per assicurarsi il soggiorno, c’è chi si prenota anche un anno prima.

repubblica viaggi

ENIT GIAPPONE / INAUGURAZIONE BUONO! BUONO! ITALIA FAIR. TOKYO - PRESENTAZIONE B2C



ENIT TOKYO - PRESENTAZIONE B2C
ENIT Tokyo ha realizzato seminari B2C in collaborazione di Hankyu Travel con una particolare attenzione ai Golden Age, nelle due città del sud del Giappone, Kagoshima e Kumamoto per rafforzare la destination Italia. Durante i seminari, oltre alle città amate dal pubblico, sono state presentate le iniziative 2020, Raffaello500 e Fellini100, come un momento speciale e occasionale di viaggiare in Italia.

ENIT TOKYO PER LA DELEGAZIONE TRENTINO
Dal 14 al 18 gennaio 2020 la delegazione Trentino è stata a Tokyo per la Missione di Promozione del Sistema Trentino in Giappone del settore Turismo, Scienza, Vini, Business e Ricerca. ENIT Tokyo ha accompagnato il Trentino dai 12 maggiori operatori turistici giapponesi, interessati ai prodotti turistici italiani active.


INAUGURAZIONE BUONO! BUONO! ITALIA FAIR
Il 27 gennaio è stato organizzato un ricevimento per inaugurare l’iniziativa promozionale italiana “Buono! Buono! Italia Fair 2020” della prestigiosa catena Prince Hotels & Resorts, patrocinata da ENIT con altre istituzioni italiane, a cui erano presenti rappresentanti del Sistema Italia, tra cui, l’Ambasciatore d’Italia S.E.Giorgio Strace. Quest’anno con un focus speciale su Carnevale di Venezia e invitando chef italiani dei ristoranti noti in varie città in Italia, l’iniziativa avrà luogo in 7 dei principali alberghi della catena nel centro di Tokyo dal 1 febbraio al 31 marzo prossimi e prevede grande affluenza dei visitatori.

Enit / Thermae Romae, il manga giapponese per promuovere il turismo italiano in Giappone





Quando l’arte del fumetto racconta la storia italiana: l'iniziativa dell'ambasciata italiana a Tokyo

Manga e anime per raccontare la bellezza di Roma e dell'Italia ai giapponesi: questa l’idea innovativa che l’Ambasciata d’Italia in Giappone, in collaborazione con il gruppo KADOKAWA, il colosso editoriale giapponese, ha realizzato per una campagna pubblicitaria del nostro Paese.

Al centro del progetto c'è Thermae Romae, il manga della fumettista Mari Yamazaki, un ponte tra due mondi ideato e plasmato dalle avventure di Lucius, un architetto dell’antica Roma specializzato in progettazione di terme catapultato 1.500 anni nel futuro del Giappone moderno, dove assimila tutte le innovazioni dei bagni pubblici giapponesi tra tante peripezie e momenti divertenti.

Distribuito su scala internazionale tra il 2008 e il 2013 in sei volumi, Thermae Romae ha visto inoltre la messa in onda dell’anime in tre episodi nel 2012 e la recente pubblicazione di 8 mini video pubblicitari, prodotti da Kadokawa Media House, visibili sui profili Twitter e Facebook dell’Ambasciata.

Con la crescita esponenziale dell’interesse per anime e manga in tutto il mondo, l’obiettivo di raggiungere una terra e una cultura lontana come il Giappone, in particolare per i più giovani, raccontando le eccellenze del nostro territorio e come "Vivere all'Italiana" (il nome del progetto dell'ambasciata), è stato raggiunto.

Come afferma Giorgio Starace, ambasciatore d’Italia a Tokyo, il lavoro continua. Sfruttando e proiettando i contenuti promozionali in momenti importanti, come ai Mondiali di Rugby e al Japan Tourism EXPO nel 2019, si punta adesso alleOlimpiadi di Tokyo 2020, in stretta collaborazione con la Farnesina, MiBACT, ICE, ed ENIT, sintomo di fortissimo interesse da parte delle entità del nostro territorio per questo progetto.

marketingdelterritorio.info

A Osaka il Tourism Expo Japan e VJTM, la fiera dedicata al Mice





Sono stati più di 151mila i visitatori di TEJ 2019, Tourism Expo Japan, che si è svolto per la prima volta a Osaka, nei padiglioni di Intex, dal 24 al 27 ottobre. Un numero di visitatori superiore alle aspettative (che si attestavano a 130mila), e ben 8.392 appuntamenti prefissati con una crescita del 13% rispetto alla scorsa edizione.

In concomitanza della fiera si è tenuto dal 24 al 26 il VJTM, Visit Japan Travel & MICE Mart, un evento B2B dedicato al MICE e organizzato da JNTO che ha visto 330 fra buyer e giornalisti di 33 diversi paesi, e 360 ​​buyer giapponesi, partecipare ai business meeting pre-organizzati, per un totale di più di 9mila incontri.

100 i Paesi stranieri, 47 le prefetture giapponesi e 1.475 gli espositori (+102%) presenti a questa fiera B2B e B2C organizzata da Japan National Tourism Organization (JNTO), Japan Travel and Tourism Association (JTTA) e Japan Association of Travel Agents (JATA).Satoshi Seino, presidente di JNTO, premia Jacques Lozac’H di JBT France ai Best Incentive Travel Awards del VJTM

La scelta di Osaka e la promozione della regione del Kansai trovano la loro logica nella crescente attenzione verso la città – che ha ospitato a giugno il G20, a ottobre i Mondiali di Rugby e sarà sede dell’Expo nel 2025 – e nel fatto che la metropoli, terza per grandezza dopo Tokyo e Yokohama, punta sul turismo come pilastro essenziale per la sua economia.

Per l’Italia erano presenti sette tour operator (Alidays, Amo il Mondo, HIS Europe Italy, Miki Travel, The Net, Viaggigiovani e Viaggi del Mappamondo) e un buyer Mice, JTB Italy.

Gli incontri one-to-one

A VJTM erano presenti 22 giornalisti di 16 paesi (unica testata presente per l’ItaliaQualityTravel) che hanno generato 214 appuntamenti in totale con i seller giapponesi. Filo conduttore dei business meeting la promozione dei territori meno conosciuti e della cultura locale, per evitare il fenomeno della congestione e dell’overtourism.I padiglioni di Intex Osaka

È questo il caso del Kansai Tourims Bureau, di Kyoto in the Forest e delle regioni del Nord Kansai (Yabu, Asago), che si pongono come alternativa alla bellissima ma affollata Kyoto e propongono spaccati della vita reale nella natura, dell’Iwami Tourism Promotion Committeeche si affaccia sul Mar del Giappone, e di Ama Hut Hachiman che promuovono incontri con la cultura tradizionale e attività outdoor in zone poco battute dai turisti. I National Parks of Japan promuovono la costa di Tanesahi intorno ad Hachinoche, nella prefettura di Aomori, la frontiera nord dell’isola principale, Honshu.Le rovine del castello di Takeda, nel nord del Kansai

Abbiamo incontrato anche Taikoen, una splendida venue per eventi con diversi ristoranti, immersa nei giardini vicino all’Osaka Castle, e il Cvb di Yokohama, seconda città più importante del Giappone e centro di ricerca cui sono legati innumerevoli congressi scientifici, che si pone come alternativa alla capitale per quello che riguarda il MICE.

Non potevano mancare due DMC molto speciali basati a Tokyo: Trip Designer propone itinerari custom made alla scoperta di tesori nascosti, avvalendosi di più di 100 guide e promuovendosi con Google ads. Con loro ho sperimentato un tour a Yanaka, quartiere poco affollato che si sviluppa intorno al cimitero dove è sepolto l’ultimo Shogun, per conoscere la Tokyo del periodo Edo e lo splendido santuario shintoista Nezu.

Anche Beauty of Japan punta sulle dimensioni contenute (si definisce “boutique DMC”) e la flessibilità per proporre esperienze culturali high end in particolare a Tokyo e Kyoto, come ad esempio un incontro con un bonsai master, la cerimonia del tè, la visita di una distilleria di saké, o il tour delle architetture di Omotesando. Noi abbiamo scelto il bar hopping a Shinbaze, per condividere con gli impiegati appena usciti dall’ufficio il rito dell’after work nei bar e piccolissimi e caratteristici, gli izakaya.

Per tutti i buyer e i giornalisti della stampa specializzata sono state organizzate anche delle escursioni di mezza giornata a Osaka e nei dintorni. Noi abbiamo partecipato alla scoperta della cultura nell’area di Kyoto, con una Tea Experience nell’area di Ujii e la visita dello splendido tempio Byodoin patrimonio Unesco, illuminato in esclusiva per noi, e del suo interessantissimo museo.
Il tempio buddista Byodoin a Ujii, illuminato la sera per i partecipanti al VJTM ©2019VJTM Ocha-Kyoto

A seguire una visita dei giardini Syokado Teien, e la cena tradizionale, con degustazione dell’ottimo Syokando Bento a cura di Kyoto Kitcho.

Gli eventi del Tourism Expo Japan

Il programma di TEJ includeva anche una presentazione del grande architetto Tadao Ando, originario di Osaka, con focus sullo sviluppo sostenibile, e il Japan Tourism Award. Sono stati organizzati anche diversi simposi e seminari a tema e occasioni di networking per gli hosted buyers, come ad esempio la Welcome Reception che si è svolta nei padiglioni di Intex per tutti i partecipanti della fiera, e la VJTM Networking Reception nella splendida ballroom dello Hyatt Regency Osaka.Hyatt-Regency-Osaka

Clou della prima giornata, la terza edizione della Ministerial Round Table in collaborazione con UNWTO che ha avuto come tema “Commmunity Vitalization, People and Culture”. Presente per l’Italia il Presidente di Enit Giorgio Palmucci. La prossima edizione di TEJ e di VJTM si svolgerà a Okinawa dal 29 ottobre al 1 novembre 2020.
fonte https://www.qualitytravel.it

Notizie iniziative Turismo Enit Giappone

ENIT GIAPPONE
ENIT alla Hokkaido Ryokohaku 2019
Dal 1 al 3 novembre, ENIT ha partecipato all’Hokkaido Ryokohaku 2019, la terza edizione di questo anno, svolta al centro città di Sapporo, Hokkaido, l’isola nord più grande nel Giappone. La fiera è stata tenuta presso Hokkaido Grande Hotel, quello più storico nella zona Hokkaido con l’atmosfera lussa, targettata soprattutto al golden age e DINKS. Visitatori erano circa 24.300 e sono stati organizzati seminari ENIT sia per B2B sia per B2C e fornite informazioni su Leonardo500 ed sul fascino della cucina italiana con l'accompagnamento di una degustazione come anteprima ENIT della Settimana della Cucina.

Conferenza stampa e la serata della Settimana della Cucina Italiana
L’8 novembre si è tenuta la conferenza stampa e la serata della Settimana della Cucina Italiana presso la Residenza dell’Ambasciatatore con istituzioni italiani e numerosi giornalisti, opinion leaders e italianisti giapponesi. E' stato proiettato il nuovo video ENIT e l’Ambasciatore S.E.Giorgio Starace ha illustrato le varie iniziative previste per il periodo di Settimana Italian della Cucina Italiana.

Brochure ENIT Viaggio Enogastrnomico 2019-2020 
In occasione della Settimana della Cucina Italiana, ENIT ha rimodulato il brochure digitale “Viaggio enogastrnomico in Italia”, anche in formato cartaceo che verrà distribuito nelle iniziative enogastrnomiche previste durante la Settimana della Cucina Italiana nonché per la Conferenza Stampa della medesima Settimana tenuta l’8 novembre. E’ anche scaricabile l’edizione digitale dal sito ENIT QUI

Seminario ENIT al Salone di Studio 
ENIT ha collaborato per la Rassegna “Salone di Studio in Italia” organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Tokyo, realizzando il Seminario su tema “LEONARDO 500 “ come un evento collaterale presso l’ IIC il 10 novembre per trentina di partecipanti giapponesi. La personale ENIT ha illustrato le opere e i luoghi leonardiani da visitare in Italia.

ENIT AL TOURISM EXPO JAPAN 2019



La cultura in autunno porta allo svago e al mare: i tour in Italia dei giapponesi partono dalle città d’arte che diventano pretesto per visitare anche località marittime e di intrattenimento. Oltre 4 milioni di giapponesi preferisce pernottare in Italia portando ricchezza per 949 milioni di euro. Le regioni più frequentate sono Lazio, Toscana, Veneto, Lombardia e Campania. Insieme rappresentano l’80,5% del totale speso dai viaggiatori giapponesi in Italia. La comodità prima di tutto se il 98,4% dei nipponici sceglie le strutture alberghiere e solo lo 0,6 per cento la casa di parenti e amici. Il foliage fa venir voglia di cultura e arte: buone le prospettive di vendita del brand Italia in autunno per l’86% degli operatori giapponesi contattati. in pole position Venezia, Firenze, Roma e Milano abbinate a mete campane come Capri e Amalfi. Così Enit- Agenzia Nazionale del Turismo per attingere a nuovi mercati potenziali e stimolare un'ulteriore crescita sarà presente con uno stand e attività promozionali al Jata Tourism Expo Japan dal 24 al 27 ottobre in Giappone

ENIT apre settembre con una messa in onda su Telematin di France 2 del reportage dedicato a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019


ENIT apre settembre con una messa in onda su Telematin di France 2 del reportage dedicato a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Il video è stato realizzato con il sostegno e l’assistenza di ENIT Parigi, in collaborazione il Comitato Matera 2019. La celebre trasmissione Telematin gode di un’ audience di circa 2 milioni di spettatori a puntata.

Il Giapponismo in mostra


(di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 30 AGO - L'arte occidentale della seconda metà dell'Ottocento aveva bisogno di una scossa per scoprire strade e stimoli espressivi nuovi. Non la trovò dentro i confini della vecchia Europa ma guardando all'Oriente. Ad accendere la miccia fu il trattato tra Gli Stati Uniti e il Giappone firmato nel 1858 che aprì agli scambi commerciali. Da quel momento il panorama culturale fu contagiato da un modo di decorare e rappresentare la realtà che investì schemi, modelli e consuetudini consolidate da secoli. Nel 1862 la Fiera mondiale di Londra ospitò il debutto ufficiale della produzione artistica proveniente dal Sol Levante. A quella moda, destinata a condizionare la scena per oltre mezzo secolo, Rovigo dedica la mostra "Giapponismo, Venti d'Oriente nell'arte europea. 1860 - 1915", curata da Francesco Parisi, dal 28 settembre prossimo al 26 gennaio 2020 a Palazzo Roverella.
    Il racconto si sviluppa attraverso 250 opere - incisioni, dipinti, ceramiche, bronzi, libri, manifesti - affiancando originali e derivati, opere scelte fra quelle che giungendo dal Giappone furono al centro di passioni e studi in Europa accanto ai lavori degli artisti che subirono gli effetti di questi "reperti". L'interesse verso il nuovo mondo espressivo cominciò a diffondersi grazie alle xilografie usate per proteggere vasi e ceramiche, fogli che "erano spesso i celebri manga di Hokusai o stampe brillanti di Utamaro e Hiroshige che tanta influenza ebbero sugli Impressionisti fino alle Secessioni di Vienna e Monaco per concludere il loro ascendente con i bagliori della Grande Guerra trasformandosi in un più generico culto dell'oriente nel corso degli anni Venti e Trenta del Novecento".
    E' un percorso che si snoda in quattro sezioni come le Esposizioni Universali che in quello scorcio di secolo "contribuirono, grazie alla presenza dei padiglioni giapponesi, a svelare ed amplificare il nuovo che giungeva da così lontano, da quel luogo misterioso e magico". Dopo Londra, seguirono Parigi nel '67 e nel '78 (quest' ultima fece diventare popolare il ventaglio decorato), fino all'esposizione del cinquantennale dell'Unità d'Italia del 1911 che esercitò una vasta influenza su molti giovani artisti. Accanto ai capolavori di Gauguin, Touluse Lautrec, Van Gogh, Klimt, Kolo Moser, James Ensor, Alphonse Mucha ecco le tendenze giapponiste nelle opere degli inglesi Albert Moore, Sir John Lavery e Christopher Dresser; degli italiani Giuseppe De Nittis, Galileo Chini, Plinio Nomellini, Giacomo Balla, Antonio Mancini, Antonio Fontanesi e Francesco Paolo Michetti con il suo capolavoro "La raccolta delle zucche"; e ancora i francesi Pierre Bonnard, Paul Ranson, Maurice Denis ed Emile Gallé; i belgi Fernand Khnopff e Henry Van De Velde.
    Fu proprio la Francia la culla della nuova moda dell'arte che coinvolse "dapprima la ricca borghesia internazionale, ma soprattutto due intere generazioni di artisti, letterati, musicisti e architetti, trovando via via sempre più forza con l'innesto della nascente cultura Liberty e modernista, sempre più attenta ai valori decorativi e rigorosi dell' arte giapponese". A dare un impulso decisivo fu il mercante d' arte Samuel Bing, che intorno al 1860 aveva fondato a Parigi una società per il commercio di opere d' arte, importate in particolare proprio dal Giappone. Il suo padiglione, nella Esposizione del 1867, ottenne un premio speciale. Le opere orientali antiche e moderne che aveva fatto conoscere influenzarono fortemente molti esponenti dell' Impressionismo.
    Nel 1888 Bing fondò la rivista "Le Japon artistique" - in mostra l' edizione di lusso - e nel 1895 aprì la galleria-negozio "L' Art Nouveau", da cui prese il nome il movimento artistico di fine secolo. L' appuntamento di Rovigo è la prima mappatura delle tendenze giapponiste che poi si affermarono in Germania, Olanda, Belgio, Austria, Boemia, Italia e affronta la pittura e la grafica abbracciando architettura, arti applicate, illustrazioni, manifesti, arredi. Un insieme caratterizzato dalla tavolozza di colori vivaci, figure e natura presi in prestito dalle stampe giapponesi. Musei importanti hanno dato un contributo rilevante, dalla Tate Gallery al Museo di Arti Decorative di Parigi, che ha concesso un vaso bellissimo di Gallé, tra i vertici della giapponistica francese. L' Oriente lasciò la sua impronta anche sulla musica. Giacomo Puccini compose tra il 1901 e il 1903 la "tragedia giapponese" Madama Butterfly, rappresentata per la prima volta alla Scala nel 1904 e pubblicizzata dal celebre manifesto firmato da Leopoldo Metlicovitz, uno dei grandi pionieri della cartellonistica, con l' immagine di una geisha di spalle su uno sfondo di ciliegi in fiore. (ANSA).

ENIT torna a “Italia Amore Mio ! 2019" Giappone



La sede di ENIT Tokyo parteciperà anche questo anno con il proprio desk all’evento annuale “Italia Amore Mio! 2019”, la più grande rassegna di sistema italiana in Giappone dedicata al “Vivere all’Italiana” organizzata dalla Camera di Commercio italiana in Giappone. L’evento si terrà il 6 e 7 luglio 2019 presso Akasaka Sakas, TBS Gallery e Akasaka Biz Tower a Tokyo.  Il  21 maggio si è tenuta la conferenza stampa alla presenza dell’Ambasciatore e 40 giornalisti giapponesi.

Enit Giappone la promozione all'aeroporto di Haneda e Italia protagonista a Kagoshima



Enit e la promozione all'aeroporto di Haneda
ENIT promuove l'Italia all'aeroporto di Haneda, La sede ENIT di Tokyo ha partecipato con uno stand alla fiera del turismo B2C “Motto! Kaigai he" presso il terminal dei voli internazionali dell’aeroporto di Haneda dal 22 al 24 marzo 2019. L’evento organizzato da Tiat (Tokyo International Air Terminal Corporation) in collaborazione con Japan Tourism Agency e Jata (Japan Association of Travel Agents)  promuove i viaggi outbound dall’aeroporto di Haneda.

L'Italia protagonista a Kagoshima 
Il 20 marzo ENIT ha organizzato un seminario a Kagoshima in collaborazione con il filiale di Hankyu Travel International, una delle maggiori agenzie di viaggio con sede centrale ad Osaka rivolta soprattutto al target golden age. Obiettivo: la creazione dei pacchetti turistici speciali utilizzando il volo diretto di JAL (Japan Air Line) dagli aeroporti locali di 8 città da nord a sud del Giappone: Sapporo (Hokkaido), Sendai, Niigata, Nagoya, Osaka, Fukuoka, Miyazaki e Kagoshima. 

Passione Giappone: turisti record nel 2018, oltre 20 milioni

Giappone iStock. © Ansa
TOKYO - Raggiungono quota 20 milioni i turisti che hanno visitato il Giappone fin qui nel 2018, la crescita più rapida mai riscontrata nell'arco di un anno. Lo ha reso noto il capo di Gabinetto Yoshihide Suga nel corso di una conferenza stampa, indicando che se l'attuale ritmo dovesse essere mantenuto anche nella seconda parte dell'anno, il totale dei turisti nel paese del Sol Levante raggiungerebbe per la prima volta la soglia dei 30 milioni, secondo quanto rilevato dall'Agenzia nazionale del Turismo. L'esecutivo guidato dal premier Shinzo Abe punta ad attrarre almeno 40 milioni di turisti nel 2020, l'anno in cui Tokyo ospiterà i giochi olimpici e paralimpici, e a questo riguardo ha semplificato la procedura visti turistici, promuovendo l'espansione dei collegamenti delle aerolinee a basso costo da e per il Giappone. L'incremento dei visitatori si è verificato in prevalenza dalla Cina e dal Sud est asiatico.
   
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Italia-Giappone, eventi e mostre per i 150 anni di amicizia

Dirompente come la grande onda di Hokusai. Gioioso come il sorriso dei bimbi del grande fotografo realista Domon Ken. Prezioso come le sculture buddhiste degli antichi templi. Il Giappone arriva in Italia con una serie di grandi mostre, perfomance teatrali e musicali (dai burattini Bunraku alla tradizione del Noh), spettacoli di danza, rassegne cinematografiche (dall'Isola del cinema a Roma a tanti appuntamenti all'Istituto di cultura giapponese), eventi di architettura, design, fumetto, letteratura, sport, scienza e ovviamente la cucina, sempre più amata dal pubblico italiano. L'occasione è la celebrazione dei 150 anni di relazioni con il nostro paese: risale infatti al 25 agosto 1886 il primo Trattato di amicizia e commercio tra i due Paesi.
A presentare la lunghissima lista di eventi in numerose città italiane è stato l'ambasciatore Giappone in Italia Kazuyoshi Umemoto. "I due premier Shinzo Abe e Matteo Renzi - spiega - hanno fortemente voluto festeggiare quest'anniversario per rafforzare il rapporto di fiducia amicizia e scambi tra i nostri due popoli. Abbiamo oltre 40 città gemellate e una storia di lunghi rapporti. Anche in Giappone ci saranno tanti eventi dedicati all'Italia".
L'elenco delle manifestazioni che sarà ulteriormente allungato e aggiornato è disponibile su www.it.emb-japan.go.jp/150/index.html. A spiccare tra i numerosi eventi la mostra sui tre grandi artisti dell'ukiyoe, Hokusai, Hiroshige e Utamaro al Palazzo Reale di Milano da settembre a gennaio 2017: una selezione di oltre 200 xilografie e libri illustrati tra cui l'iconica Grande Onda e la serie delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai provenienti dalla prestigiosa collezione dell'Honolulu Museum of Art. 
Veri tesori nazionali di oltre 1000 anni fa che non sono mai usciti dal Giappone nella mostra sui capolavori di scultura buddhista giapponese provenienti dai musei nazionali e dagli antichi templi alle Scuderie del Quirinale dal 29 luglio al 4 settembre.
Il Museo dell'Ara Pacis da giugno a settembre ospita una monografica del fotografo Domon Ken, maestro del realismo giapponese, che con oltre 70 mila scatti dagli anni '20 agli anni '80 ha documentato i mille volti del Giappone dai bambini di strada al teatro dei burattini, dai villaggi di minatori alle ferite ancora aperte di Hiroshima.
Per tutto maggio poi saranno i giochi di luce delle artiste Motoko Ishii e sua figlia Akari Lisa Ishii proiettate sul Colosseo a simboleggiare l'amicizia tra Italia e Giappone.
"E' un'occasione unica - dice ancora l'ambasciatore - per conoscere veramente il nostro Paese. L'anno scorso gli italiani che sono venuti in Giappone hanno superato per la prima volta il numero di 100 mila. I giapponesi in Italia vanno dai 300 ai 400 mila. Ecco speriamo che questo anno ricco di eventi vi porti ancora più numerosi da noi".
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Giappone Tonno pinna blu venduto all'asta per 109 mila euro

Una catena di ristoranti giapponese ha pagato l'equivalente di circa 109.000 euro per un tonno pinna blu acquistato durante la prima asta dell'anno al mercato Tsukiji di Tokyo.

Kiyoshi Kimura, il presidente della società che gestisce la catena Sushi Zanmai, ha detto di essere "contento" di essersi aggiudicato il pesce nell'ultima asta di Capodanno del mercato prima che la struttura - nata 80 anni fa - venga trasferita in un altro sito nei prossimi mesi.

Kimura ha pagato 14 milioni di yen per questa specie di tonno a rischio di estinzione (l'esemplare pesava 200 chili), il triplo di quanto era stato pagato l'anno scorso ma ben lontano dal record di 155,4 milioni di yen pagati nel 2013 per un tonno pinna blu da 222 kg.(ANSA).