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MIDA (Mostra Internazionale dell'artigianato di Firenze) e Leonardo da Vinci, un connubio perfetto per la stampa elvetica / Enit Svizzera


In questi ultimi giorni sui media svizzeri si è tornato a parlare del grande genio di Leonardo e dei 500 anni dalla sua morte, dei suoi natali a Vinci e dell'unicità della Fiera internazionale dell'artigianato di Firenze. Gli articoli, prodotti online in Svizzera francese e offline in svizzera tedesca, su riviste culturali di spessore, sono il frutto di una collaborazione fra la Camera di Commercio di Firenze, ICE ed ENIT

Gli Alberghi Diffusi, la best practice italiana presa a modello dagli svizzeri


Gli alberghi diffusi, quale esempio virtuoso di turismo lento ed ecosostenibile e come best practice da seguire per la rivalorizzazione di alcune aree rurali svizzere, sono stati raccontati su uno dei quotidiani più letti in tutta la Svizzera. 20 Minuten. Il giornale ha infatti quasi 2 milioni di lettori su 8.400.000 milioni di abitanti.  Il progetto è stato realizzato in collaborazione con ENIT, APT Basilicata e FFS Ferrovie Svizzere.

Via libera alla cabinovia. "Alpine Crossing", da Zermatt a Cervinia

"Alpine Crossing", da Zermatt a Cervinia

da Avvenire
Il sogno diverrà realtà. Anzi, la cabinovia dei sogni! Perché dopo un periodo interlocutorio di discussioni, dovute principalmente all'opposizione della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, si è giunti all'intesa. L'accordo porterà alla realizzazione dell'Alpine Crossing tra Cervinia e Zermatt, permettendo un collegamento transfrontaliero tra l'Italia e la Svizzera via cabinovia salendo sul Piccolo Cervino a sfiorare i 4mila metri.

Innovazione e sostenibilità per il turismo

Se la tratta dalla perla svizzera alla vetta del Piccolo Cervino era stata inaugurata l'autunno scorso, restava da dare il via libera alla parte che congiunge la cima alla perla della Valle d'Aosta. Alla fine ecco l'intesa. Così lafunivia trifune realizzata dall'altoatesina Leitner ropeways potrà permettere un viaggio mozzafiato, per un turismo di qualità, un'esperienza della montagna e della natura di alto livello ed il rispetto della natura. Il lavori di costruzione della nuova funivia trifune tra Testa Grigia e Matterhorn glacier paradise (il Piccolo Cervino) - che collegheranno Cervinia con Zermatt per tutti i dodici mesi dell'anno e stabilendo il record del più alto collegamento transalpino - inizieranno subito. E la messa in servizio dell'Alpine Crossing è scalettata per il 2021. Il sogno si avvicina a diventare reale e le splendide cabine realizzate in Alto Adige - alcune impreziosite dai cristalli di Swarovski - luccicheranno tra il Canton Vallese e la Valle D'Aosta.

Svizzera, non solo le meraviglie Thun nell'Oberland Bernese

Svizzera © Ansa

BERNA - Un viaggio lento e romantico tra maestose montagne da cui si gode una vista impareggiabile, preziosi ed unici giardini alpini e grandi laghi dalle acque tanto cristalline da essere potabili a bordo dei mezzi di trasporto più d'antan: tra battelli a ruota 'Belle epoque' e trenini a cremagliera spinti da locomotive a vapore vecchi di oltre un secolo. E' il percorso che offre l'Oberland Bernese in Svizzera, la terra al cui centro c'è Thun, la bella città medievale sovrastata da un imponente maniero dove si trova, accanto a cannoni che mai hanno sparato un colpo, un ristorante di lusso.
Il viaggio parte da Interlaken West. Dall'Italia qui si arriva in aereo atterrando a Zurigo: direttamente da quell'aeroporto si prendono altri due treni veloci e puntuali fino alla meta. In Svizzera il sistema di trasporti è integrato: per gli stranieri è utile e conveniente procurarsi lo "Swiss pass", una tessera speciale che dà diritto a usare tutti i mezzi pubblici del Paese ma anche di usufruire di sconti per entrare nei musei.
Il primo step è una mini crociera a bordo di un elegante battello a vapore varato nel 1906, con le macchine a vista racchiuse tra un ponte panoramico ed una sala ristorante tutta boiseries in legno. Un ‘legno a ruote’, di quelli che navigavano sul Mississipi dei film in bianco e nero, che solca le acque bianche e approda in piccoli borghi che si affacciano sul lago in cui si riflettono le montagne, sormontate da ghiacci perenni, coperte di boschi e segnate da vigneti a terrazza.
Le ruote del battello girano, lente ed inesorabile, spinte dai pistoni dell’antica e pur efficiente macchina a vapore azionata dai fuochisti di bordo il cui movimento ritmico non disturba chi, seduto sulle poltroncine di vimini verde di un tempo che fu, si gode il panorama sorseggiando un bicchiere di vino. Da Thun, per accedere dall'imbarcadero posto proprio davanti alla stazione ferroviaria all'isola di Baelliz che racchiude il centro storico bisogna attraversare l'Obere Schleuse, il ponte coperto di legno sulle rapide che ormai da trecento anni regolare, con i suoi dieci "portoni", i livelli del fiume Aare. E lungo la strada principale di Thun, che parte dalla piazza del Municipio con la classica fontana al centro, lo shopping si "raddoppia" grazie all'altissimo marciapiede, per cui ci sono letteralmente due piani di negozi. Ma prima, uno scorcio insolito e inaspettato: di fronte a una banca fondata nel 1826, sul pavimento ci sono incollati altrettanti franchi svizzeri in moneta.
Prima della fortezza di Thun, risalente al 1200, si incontrano una torre del 1330 e una chiesa protestante, che vale la pena visitare. Nel maniero oggi vengono ospitati un piccolo museo e lo "Schlossberg Thun", un boutique hotel con ristorante dove si degustano solo prodotti locali delle Alpi.
Da Interlaken Ost, invece, si sale allo "Schynige Platte", punto di partenza per trekking panoramici a duemila metri di altezza. L'ascensione si fa a bordo di un trenino a cremagliera di 125 anni fa le cui carrozze con le panche di legno sono spinte da dietro da una locomotiva per sette chilometri tra i boschi: cinquanta minuti di panorami magici, con la vista dall'alto dei laghi di Thun e Brienz e lo spettacolo delle vette della "Trilogia Bernese", l'Eiger, il Mönch e lo Jungfrau che spuntano in mezzo alle nuvole. In cima, accanto alla stazione,il Giardino botanico alpino, che racchiude ben 650 specie di piante.
E infine, c'è l'unica cremagliera a vapore sopravvissuta della Svizzera: quella del trenino del 1892 che porta in cima al cima del "Brienzer Rothorn". In un'ora si supera un dislivello di quasi 1700 metri, e si ammirano panorami incantati, in cui si incastona il celestino delle acque del lago di Brienz. Giunti a oltre duemila metri, si può fare trekking o rilassarsi in un rifugio con vista sulle Alpi Bernesi e sugli specchi d'acqua a valle.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Un aereo da turismo Robin quadriposto è precipitato nella serata di ieri sulle Alpi svizzere provocando la morte di quattro persone

L'incidente è avvenuto a circa 3.300 metri, poco sotto il col Durand, nel cantone del Vallese, non lontano dal confine italiano. Non si conosce la nazionalità delle vittime di cui è in corso l'identificazione, secondo quanto ha riferito all'ANSA la polizia cantonale.

ansa

Riapre lunedì 21 Maggio 2018 il traffico internazionale sulla linea della Vigezzina



Dopo un lungo stop, lunedì 21 maggio riapre il collegamento internazionale della Ferrovia Vigezzina tra Domodossola e Locarno. Per quanto concerne la linea ferroviaria sono terminare le operazioni di messa in sicurezza del punto dove il pomeriggio di Pasqua c’era stana la frana che era costata la vita a due coniugi svizzeri. Pochi giorni dopo la circolazione era stata riaperta, ma ragioni di sicurezza avevano portato a richiudere la linea. 
lastampa.it

#Turismo #Svizzera #Ticino #Giardini in #arte il verde si fa #cultura


(ANSA) - ASCONA, 22 APR - La cultura dell'ambiente, della natura, del giardino e della salute insieme all'arte, al turismo e alla didattica: sono i temi di Giardini in Arte, manifestazione dedicata al verde, la cui prima edizione si svolgerà dal 4 al 6 maggio al Monte Verità e al Parco Castello San Materno di Ascona in Canton Ticino. Tanti gli appuntamenti previsti nel corso della manifestazione, tra allestimenti a tema, una mostra mercato di piante officinali e aromatiche e di altre essenze (in programma nel parco del Castello San Materno), incontri culturali, installazioni artistiche (esposte fino al 1 luglio nell'enorme parco di sette ettari del Monte Verità) e attività didattiche come le passeggiate e i laboratori per adulti e bambini. Nella sala Balint del Monte Verità verrà poi allestita una libreria verde a cura di Books and Services - Edizioni Casagrande, con una selezione di libri di paesaggistica, botanica, cucina, fitoterapia, gastronomia e narrativa. Durante la manifestazione, oltre a una navetta gratuita che collegherà il Monte Verità e il Castello San Materno, saranno disponibili alcuni punti di ristoro, rigorosamente vegetariani.(ANSA).
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Non è sicura la parete franata a Re, la Vigezzina sospende i treni internazionali Da lunedì 9 saranno attivati pullman sostitutivi tra Domodossola e Locarno


Torna a essere chiusa da domenica pomeriggio (8 aprile) la circolazione sulla linea ferroviaria della Vigezzina nel tratto tra Re e il confine. Troppo insicura la parete franata nel pomeriggio di Pasqua per consentire il transito in sicurezza dei treni. 

«L’evoluzione attuale - scrive in una nota Daniele Corti, direttore della società SSif che gestisce la tratta italiana della Ferrovia Vigezzina-Centovalli - non ci consente di far viaggiare i nostri passeggeri in totale sicurezza. Nei giorni scorsi, oltre alla riattivazione del traffico internazionale, avevamo messo in campo tutte le nostre forze per garantire anche corse aggiuntive. Ora però, dopo aver monitorato coscienziosamente la situazione dobbiamo nuovamente sospendere il traffico internazionale a scopo precauzionale». 

La linea resta così aperta sul fronte italiano tra Domodossola e Re, mentre su quello svizzero tra Locarno e Camedo. Da lunedì 9 saranno invece attivate le corse sostitutive in bus. 

la stampa.it

#SwissPop Art Mostra. Quando la #Svizzera a sorpresa fece Pop

Ha aperto sabato scorso, sino al 6 agosto, alla Kunsthaus di Aarau – cittadina capoluogo del cantone svizzero Argovia – l’antologica, curata da Madeleine Schuppli, “Swiss Pop Art. Forme e tendenze della pop art in Svizzera dal 1962-1972”. Cinque anni di preparazione, cinquantuno artisti presenti, dai più anziani Jean Tinguely e Friedrich Kuhn, a Markus Müller (1943 Suhr) e Barbara Davatz (1944 Zurigo). Tinguely (Friburgo 1925-Berna 1991) apre con la scultura Frigo Duchamp( 1960) di grande forza espressiva – si dedicherà solo più tardi alle macchine dada e ludiche. Kuhn dalla breve vita (Gretzenbach 1926Zurigo 1972) è la presenza più originale dell’intera mostra. Eccentrico al movimento pop, in polemica si direbbe con il movimento stesso e la “servitù” americana dei contemporanei, Kuhn carica l’immagine di forti venature melanconiche, di ironia e disincanto e inventa forme. Markus Müller – forte anche di una formazione italiana – è, in questa mostra, con Peter Stämpfli (Deisswil/Stettlen 1937) l’artista svizzero più proprio al movimento internazionale.
A Müller e Stämpfli i curatori della mostra dedicano gli spazi più ampi, sia per la loro importanza di merito sia per le dimensioni delle loro opere, sia infine perché le due appartenenze artistiche più esplicite alla poetica pop. Stämpfli più concettuale. Müller più pittore, carico di proprie autonome invenzioni. Qualcosa ancora in questo preambolo per la pittrice Davatz. Barbara Davatz è, non l’unica, ma la più esplicita leader di una pittura swiss pop, di un pop-cartolina elvetica (oh mia patria, oh mia Elvetia) tutto coniugato sulla manipolazione delle icone e loghi abusati dalla folk-art della piccola patria. Boschi carichi tuttavia di inquietudine, montagne, animali da cortile, fattorie immerse nel silenzio e nel mistero. In mostra c’è un polittico della Davatz che si apre con un uomo in costume tradizionale (il trachtpangermanico: calzoni di cuoio, cappello con la piuma eccetera), e procede, con un rovesciamento iconico dell’Heimatschutz, per quadretti con paesaggi, animali da cortile, che diventano immagini cariche di suspense, mondo chiuso, xenofobico, incestuoso anche, anteprima del delitto.
Sì, c’è una “via elvetica” alla pop. È quella della Davatz, di Emilienne Farny che spostatasi a Parigi ne dipinge le periferie con un approccio quasi naif, del più anziano e autorevole Samuel Buri qui presente con le tele condotte per pixel: montagne, montanari nudi e atletici alla Hodler che soffiano dentro il corno della Alpi al sole di un avvenire. Allora, per mettere ordine, c’è voluto un notevole coraggio a imbarcarsi in questa impresa. Se c’è uno spazio del mondo anti- pop questo si chiamerebbe Svizzera, se c’è un assenza di panorama urbano questo è per i laghi, gli alpeggi e per le valli svizzere, le tante tal. Il pop è – di contro – la resa artistica della oggettificazione del mondo, il panorama urbano dove dominano i manufatti d’uso comune (la bottiglia di Coca, la scatola di spaghetti, l’interno dell’automobile, il vagone della metropolitana...) e attorno a loro si genera un racconto, un’epica addirittura, del quotidiano. Lo sguardo – nostro, del pittore – non può che fermarsi sull’artificio. Bob Indiana, artista pop americano in mostra a Locarno, dipinge segnali, frecce, numeri, e dice: «Ci sono più segnali che alberi in America. Ci sono più segni che foglie. Per questo penso a me stesso come a un pittore del paesaggio americano».
Il pop va in parallelo allo sviluppo industriale degli anni Sessanta e lo dipinge. Dopo il rifiuto di ogni dato oggettivo del linguaggio informale, dopo l’insorgenza anarchica e antistorica della fine anni Quaranta e anni Cinquanta (Gorky, Wols, Pollock), l’arte si accende negli anni Sessanta di una nuova rappresentazione della oggettività. L’immagine muta intrinsicamente, alla radice. Il processo di modificazione della immagine del dato reale (lo sguardo attorno a noi) inizia a fine Ottocento con la fotografia, procede con le sequenze del cinema e infine con i frames e la trasmissione per pixel televisiva. Giustamente il catalogo curato dalla Schuppli inizia il racconto-pop nel 1957, con la installazione della televisione in bianco e nero in circoli, luoghi pubblici collettivi, poi a colori nove anni dopo. Molti degli artisti presenti ad Aarau aderiscono sia alle modalità di una “immagine televisiva”, come alle cronache e all’iconologia del tempo. E sono automobili, traffico, frigoriferi, grandi pomodori e pudding. Si partecipa alle cadenze del movimento internazionale ma non se ne vive la condizione.
Sono qui – ma indistinti, usurati dal tempo – gli storyteller, i partecipi della figurazione in voga: l’allunaggio, i piloti dello spazio con caschi e tute, l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, di Martin Luther King, la guerra in Vietnam con pure intense immagini e una impaginazione concitata. In un anfratto della mostra – si snoda per due piani – è collocato un juke-box d’antan: monumentale, simbolo, icona e oggetto del tempo. E sono i Simon&Garfunkel con le musiche per Il laureato, i Rolling Stones, i Beatles con Yellow submarine e Sgt. Pepper,John Lennon con Imagine… Americana e inglese la musica pop così come fu prima di tutto americana e anche londinese la pittura, l’opera pop. Nel 1964 la Biennale di Venezia sancisce la vittoria dell’opera d’arte dell’oggetto sulla pittura esistente (informale, materica, espressionismo astratto). Il padiglione americano è dei grandi artisti pop e il premio della Biennale è per Robert Rauschemberg, caposcuola pop e mediatore. Milano e Parigi da sempre poli di formazione e gravitazione per gli artisti svizzeri – o direttamente negli Usa come per lo scultore Metzler – favoriscono l’approccio al nuovo movimento artistico. Così è per il ticinese Renzo Ferrari (Cadro 1939) formatosi a Milano, presente in mostra con una propria partecipazione alla immagine- oggetto e alla vicenda pop: riflette sulla mutazione bionica della figura umana e sarà questa una costante del suo lavoro.
Avvenire

Grazie Mamma! SWISS aggiunge un tocco speciale all'amore più bello


In occasione della festa di San Valentino SWISS ha deciso di aggiungere un tocco speciale all’amore più bello, quello per la mamma. Con un accento svizzero, naturalmente.

Arriva anche in Italia il progetto europeo SWISSED, promosso dalla compagnia aerea Swiss International Air Lines per portare un tocco di “svizzeritudine” in alcuni Paesi e ad una loro caratteristica o tratto particolare, per esprimere apprezzamento verso le qualità e le differenze culturali, con simpatia e un pizzico di ironia.

Per il nostro Paese SWISS ha scelto di rendere omaggio alla mamma e al legame particolare e indissolubile con i suoi figli, anche – anzi, forse soprattutto – quando diventano grandi e spiccano il volo.







E’ il caso di due assistenti di volo che lavorano a bordo della compagnia di bandiera, a cui SWISS ha voluto regalare la possibilità di ringraziare le loro mamme, in rappresentanza di tutte le mamme.

Come? Con un’opera d’arte, un ritratto della figlia a grandezza naturale. Realizzata in cioccolato da uno dei più noti maitre chocolatier italiani, Mirco Della Vecchia, consegnata a casa delle due mamme alla presenza delle hostess, con uno speciale effetto sorpresa. Risultato: sorrisi, abbracci e grande commozione.

Oltre al grande valore simbolico dell’iniziativa, alla mamma e all’intera famiglia verrà poi recapitata una confezione di tavolette di cioccolato da 10 kg, per continuare in dolcezza, mentre il restante cioccolato ricavato dalla scultura sarà donato a istituzioni benefiche, perché l’amore a cui SWISS rende omaggio si estende ben oltre i confini della famiglia.
Ancora una volta, SWISS conferma la sua grande attenzione ai dettagli, perché sono le piccole cose che fanno la differenza.
fonte: comunicato stampa PRESS INFO

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone



Treno del foliage tra Piemonte-Svizzera Vigezzina-Centovalli la ferrovia più panoramica d'Italia

DOMODOSSOLA (VCO) - Viaggiare lentamente, immersi nei colori dell'autunno a bordo della 'Vigezzina' il treno a scartamento ridotto che collega Domodossola a Locarno, tra Piemonte e Svizzera. 'Foliage e lentezza' è l'idea turistica per chi vuole percorrere in treno la valle Vigezzo, in Ossola, e la Centovalli, lembo di terra che scende verso Locarno e la parte svizzera del Lago Maggiore. Un viaggio lento - due ore per percorrere 52 chilometri, 32 in territorio italiano, 20 in Svizzera - sulla ferrovia panoramica che in autunno 'taglia' i colori della Vigezzo, più nota anche come valle dei pittori per aver dato i natali a illustri artisti tra cui Giuseppe Mattia Borgnis e Carlo Mellerio.
    Inaugurata il 25 novembre 1923, la 'Vigezzina', o 'Centovallina' come la chiamano gli Svizzeri, è una ferrovia slow: in un un paio d'ore corre attraverso le Alpi, toccando 32 stazioni disseminate nelle due valli confinanti. Un viaggio in una vera esplosione di colori e atmosfere dorate.
    I treni bianchi-blu della Ferrovia Vigezzina-Centovalli sono un mezzo di collegamento per residenti e un'attrazione per i turisti. In un anno sono 500 mila i passeggeri che la utilizzano sulla tratta italiana, un milione su quella svizzera.
    Tipica ferrovia alpina, la Vigezzina-Centovalli è considerata "la ferrovia panoramica più bella d'Italia". Tra Domodossola e Locarno unisce i paesi della valle Vigezzo, terra di musei come quello degli spazzacamini e valle che ha dato i natali a illustri personaggi come Gian Paolo Feminis, l'immigrato vigezzino stabilitosi a Colonia dove nel 1693 creò l'Acqua mirabilis, che alla sua morte venne prodotta come Acqua di Colonia da un altro emigrato vigezzino, Giovanni Maria Farina. Oppure Giovanni Maria Salati, che nell'agosto 1817, per sfuggire alla prigionia, si gettò in acqua a Dover per raggiungere le coste della Francia: fu il primo ad attraversare a nuoto la Manica.
ansa

Celebrando il Dadaismo a Zurigo

Festspiele Züriche 2016: quest'anno la città svizzera è all'insegna del celebre movimento artistico che compie 100 anni
Zurigo quest’anno festeggia i 100 del Dadaismo con 165 giorni di festa all’insegna delle più svariate forme d’arte. In occasione di questo importante anniversario, la culla del Dadaismo, ilCabaret Voltaire, ha in programma numerose soirée quotidiane, ricreando uno spazio artistico insolito, nonchè una casa delle corporazioni degli artisti. Ma non solo, anche il resto della città festeggerà in grande stile: nel 2016, come vedremo in seguito, il festival Zürcher Festspiele affronterà il mito del Dadaismo, mentre il Kunsthaus esporrà oltre 200 opere inviate a Tristan Tzara, uno dei fondatori del movimento, da artisti di tutta Europa. Al Museo Rietberg, invece, la mostra “Dada Afrika” evidenzierà per la prima volta gli influssi che l’arte africana ebbe sui dadaisti.
 
Nel dettaglio, i Festspiele Zürich vengono organizzati ogni anno in collaborazione con istituzioni culturali zurighesi come il Teatro dell'Opera, lo Schauspielhaus, la Tonhalle-Orchester e il Kunsthaus Zürich. Anche il Museo Rietberg, il teatro Gessnerallee, il teatro Neumarkt e il teatro Rigiblick prendono regolarmente parte all'evento. Sulla base di una tematica comune, nel corso delle quattro settimane di festival, questi spazi propongono recitazione, opera, concerti, danza, mostre, letture e discussioni. Incontrando l'arte e i diversi teatri, il pubblico avrà così modo di scoprire la varietà della vita culturale zurighese. 
 
Quest’anno, interamente dedicato al Dadaismo, il festival Zürcher Festspiele affronterà l’anniversario del movimento artistico. All’insegna del titolo “Zwischen Wahnsinn und Unsinn”, i partner del festival svilupperanno vari punti del programma che si occuperanno del Dadaismo e dei suoi influssi su arte e società. La grande mostra di Francis Picabia (3 giugno- 25 settembre 2016) al Kunsthaus di Zurigo rappresenterà un punto chiave del festival. Per maggiori informazioni cliccare suwww.festspiele-zuerich.ch
fonte: turismo.it

In Svizzera gli ex bunker sotterranei diventano hotel


Chi ha attraversato via terra i confini con la Svizzera si sarà accorto dei ‘sobbalzi’ da irregolarità del manto stradale. Si tratta dei reticoli di botole costruiti per essere riempiti di esplosivo, e alcuni lo erano fino a poco tempo fa, a difesa passiva del territorio elvetico. Al di sotto, infatti, si estende un capillare sistema fortificato di bunker e fortilizi progettato durante la Seconda Guerra Mondiale per difendere il piccolo Stato da eventuali attacchi nemici. Ma ora gli oltre 8mila bunker seppelliti sotto il verde suolo svizzero, a causa dei costi di gestine troppo alti, non servono più. E, come racconta La Repubblica, vengono in parte trasformati, oltre che in caseifici, centri raccolta dati informatici o aziende per la coltivazine di funghi, anche in particolari strutture ricettive.
Come è accaduto sulle alture di Airolo, verso il Passo del Gottardo, all’estremo nord del Canton Ticino. Qui, per quasi 200 euro a notte nell’hotel si può alloggiare in una delle 17 stanze senza finestre, così come è senza finestre il ristorante. E quando si arriva si viene accolti nella hall interamente in mattoni neri, decorata solo con la bandiera svizzera. Forse un po’ caro per non poter godere del panorama. E assolutamente non indicato per chi soffre di claustrofobia. D’altronde già il nome dell’albergo, La Claustra, è un avviso per eventuali clienti con questo tipo di fobia.
webitmag.it

Turismo, agli asiatici piace la Svizzera

BERNA - Nell'ottobre 2014 il settore alberghiero della Svizzera ha registrato 2,8 milioni di pernottamenti, ovvero un aumento sostanziale del 5,3%, con un +141'000 pernottamenti, rispetto all'ottobre dell'anno precedente. Lo riportano i risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica. Gli ospiti indigeni hanno generato 1,4 milioni di pernottamenti, registrando una crescita del 6,3% (+81'000 pernottamenti). Per i visitatori stranieri sono stati rilevati 1,4 milioni di pernottamenti, con un aumento del 4,4% (+60'000 pernottamenti). Nella stagione turistica estiva (da maggio a ottobre) sono stati registrati 20,1 milioni di pernottamenti, un dato che segna un incremento dello 0,7% (+146'000) rispetto alla stagione estiva del 2013.
Ottobre - Nel mese di ottobre 2014, la domanda indigena ha generato 1,4 milioni di pernottamenti, ovvero il 6,3% in più (+81'000) rispetto a ottobre 2013. I visitatori provenienti dal continente asiatico hanno registrato un incremento di 54'000 pernottamenti (+18,3%). La Cina (senza Hong Kong) genera 20'000 pernottamenti supplementari (+22,7%), ovvero il maggior aumento di tutti i Paesi di provenienza esteri in termini assoluti. Seguono poi i Paesi del Golfo con un incremento di 11'000 pernottamenti (+21,9%), l'India (+10'000; +38,2%) e la Repubblica di Corea con 6700 unità in più (+33,3%). Anche il numero di pernottamenti degli ospiti provenienti dal Giappone ha registrato una progressione (+5000; +20,3%). Per quanto concerne il continente americano, il numero di pernottamenti è aumentato di 14'000 unità (+7,9%). Con 7400 pernottamenti in più (+6,1%), gli Stati Uniti hanno registrato l’incremento più netto di questo continente in termini assoluti. Per quanto concerne l’Europa (senza la Svizzera), il numero dei pernottamenti è calato di 9000 unità, registrando una flessione dell'1,1%. La Francia, con 4000 pernottamenti in meno (-4,1%), segna il maggior calo di tutti i Paesi di provenienza in termini assoluti. Seguono la Russia con una flessione di 3100 pernottamenti (-8,9%) e l’Italia (-1600; -2,3%). Il Regno Unito, invece, ha registrato un aumento di 5900 unità (+6,9%). Per quanto riguarda gli ospiti provenienti dall’Oceania, è risultata una crescita di 1800 pernottamenti (+7,6%), mentre per il continente africano sono stati registrati 1100 pernottamenti in meno (-4,5%).
Ottobre, regioni turistiche - Per quanto riguarda le regioni turistiche, nell'ottobre 2014 undici su tredici hanno registrato degli aumenti rispetto a ottobre 2013. La regione Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni segna la più forte progressione dei pernottamenti in termini assoluti, con 31'000 unità supplementari (+11,6%). Seguono la regione Zurigo e l'Oberland bernese, con 26'000 (+5,6%) e 23'000 unità in più (+9,4%). La Svizzera orientale osserva 22'000 pernottamenti in più (+13,1%). Il Ticino, invece, segna il calo più marcato in assoluto con 11'000 pernottamenti in meno (-5,1%).
Stagione estiva - Durante la stagione turistica estiva 2014 sono stati registrati in totale 20,1 milioni di pernottamenti, un dato in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Solo nei mesi di giugno e luglio è stato osservato un calo (rispettivamente del -2,5% e del -2,7%) rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente, mentre negli altri mesi si sono registrati aumenti che vanno dall'1,7% (settembre) al 5,3% (ottobre). Durante la stagione turistica estiva, gli ospiti indigeni hanno registrato 8,7 milioni di pernottamenti, ossia un incremento dell’1,0% (+91'000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento dello 0,5% (+55'000) i pernottamenti degli ospiti stranieri, che si attestano a 11,4 milioni. Se si prendono in considerazione i continenti, l'Asia ha generato 199'000 pernottamenti in più (+7,7%). I Paesi del Golfo hanno fatto registrare l'aumento maggiore in termini assoluti di tutti i Paesi di provenienza, con 110'000 pernottamenti in più (+22,7%). Seguono la Cina (senza Hongkong), con un incremento di 73'000 pernottamenti (+11,6%) e la Repubblica di Corea (+50'000; +42,7%). Il Giappone, invece, presenta una flessione di 43'000 unità (-10,9%). Per quanto concerne il continente americano, il numero di pernottamenti è aumentato di 64’000 unità (+4,5%). Con 59’000 pernottamenti in più (+5,7%), gli Stati Uniti hanno registrato l’incremento più marcato in termini assoluti di questo continente. Per quanto concerne l’Europa (senza la Svizzera), il numero dei pernottamenti è calato di 195'000 unità, registrando una flessione del 2,8%. La Germania ha accusato una flessione di 118'000 pernottamenti (-4,8%) presentando così il calo assoluto più sensibile di tutti i Paesi di provenienza. Seguono la Russia, con un calo di 28'000 pernottamenti (-11,0%), la Francia (-12'000; -1,7%) e il Belgio (-11'000; -3,4%). La Polonia, invece, ha presentato un aumento di 8300 pernottamenti (+10,5%). Il continente oceanico presenta un aumento di 380 pernottamenti (+0,2%) mentre il continente africano accusa una flessione dei pernottamenti di 13'000 unità (-8,0%).
Stagione estiva, regioni turistiche - A livello di regioni turistiche, nella stagione estiva 2014, otto su tredici hanno registrato una progressione dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Durante la stagione estiva 2014, con 89'000 pernottamenti supplementari (+2,8%), la regione di Zurigo ha fatto segnare l'aumento più marcato in termini assoluti rispetto alla stagione estiva 2013, seguita della regione di Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni (+81'000 pernottamenti; +3,8%) e dalla Svizzera orientale (+49'000; +4,3%). La regione Lago Lemano (Vaud) registra un aumento di 40'000 pernottamenti (+2,7%) e la regione Basilea un incremento di 38'000 unità (+4,8%). Per contro, il Ticino accusa la diminuzione più importante in termini assoluti (-86'000 pernottamenti; -4,8%). Seguono i Grigioni con una flessione di 74'000 pernottamenti (-3,2%) e il Vallese con un arretramento di 11'000 unità (-0,6%).
tio.ch

“Svizzera in treno. Viaggio slow lungo le ferrovie panoramiche di montagna”


La “Svizzera in treno” è una bellissima intuizione di Paolo Gianfelici e Elvira D'Ippoliti, un libro edito da Tid Press nella collana “Terre d'Europa”. Un libro di viaggio che ho presentato il 15 dicembre scorso nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini (Camera dei Deputati) assieme all'ambasciatore di Svizzera in Italia, Bernardino Regazzoni, al prof. Angelo Luongo, a Tiziano Pelli, direttore di Svizzera Turismo in Italia e a Matteo Spiller di Swiss Travel System. Un racconto di viaggio che contribuisce ad avvicinare le culture dei due Paesi, attraverso la sintesi tra paesaggio e vita vissuta, favorendo il processo di reciproca conoscenza.
In Svizzera chi viaggia in treno ha la possibilità di ammirare un paesaggio unico, quasi esclusivo, che colpisce lo sguardo e aiuta a capire un contesto socio-culturale caratterizzato dalle sue tante particolarità. I binari scorrono attraverso i centri abitati lasciando intravedere scorci di vita quotidiana, e non appena si esce dal perimetro dei paesi si offre un paesaggio di boschi verdi e campagne geometriche e coltivate con grande cura. Ma questi stessi treni percorrono anche tunnel lunghissimi, destinati a superare ogni record allorché sarà completata la nuova trasversale alpina del San Gottardo di cui abbiamo ampiamente parlato nel convegno sui collegamenti ferrovieri Italia-Svizzera svoltosi a Roma nel settembre scorso. Nei tunnel, a volte, si entra con il sole e si esce trovando la neve, situazioni che evocano sensazioni particolari, impressioni da favola come nella novella di Dürrenmatt. Il treno attraversa valli dove si parlano lingue diverse, tra montagne incantate, e ti porta a scoprire ogni angolo di questo Paese così affascinante quanto piccolo e complesso. Collega i paesi vicini e ti porta al confine dove alla stazione di Chiasso puoi ammirare la statua di due donne a seno nudo, la Svizzera e l'Italia, e dove hai contezza di quante centinaia di migliaia hanno attraversato questo valico in treno per emigrare a Nord in cerca di un po' di pane oltre le Alpi.
Il libro di Gianfelici ed Ippoliti racconta quattro viaggi slow lungo le più belle ferrovie  di montagna: il Bernina Express che collega Tirano in Valtellina con St. Moritz e Coira; il Glacier Express, da Zermatt a St. Moritz;  la Jungfraubahn, un sogno realizzato dal suo ideatore Alfred Guyer- Zeller nel 19° secolo per raggiungere i 4.158 metri in vetta alla Jungfrau; il GoldenPass Panoramic che comincia la sua corsa a Ginevra, attraversa il Cantone di Vaud e sale tra laghi e paesaggi di montagna fino a Zurigo.
Come si intuisce, sono percorsi affascinanti, quasi avvincenti, che scorrono come un fluido dalle parole degli autori lasciandoci già immergerci in un paesaggio meraviglioso.
Personalmente ho contribuito al libro con una testimonianza che prende spunto dall'esperienza quotidiana che ho vissuto sui treni Svizzeri. Infatti «Fin da giovane ho viaggiato molto e, da quando la Svizzera è diventata per me un punto fermo, ho sempre ammirato – con un po' d'invidia essendo rimasto profondamente italiano – questa rete di collegamenti che s'intrecciano con precisione quasi matematica, ma anche i servizi di biglietteria e le informazioni connesse. Le colossali e innovative opere di ammodernamento della stazione centrale di Zurigo dovrebbero far parte del manuale di buona amministrazione che i responsabili istituzionali di molte città dovrebbero studiare accuratamente. Non è semplice capire come una nazione di soli sette milioni di abitanti, immersa nel cuore dell'Europa, possa reggere le sfide e funzionare così bene. Le lancette del mio orologio seguono lo stesso andamento del famoso e inconfondibile simbolo delle Ferrovie Svizzere: i minuti scorrono accompagnando la disciplina e l'affidabilità di una nazione che non si ferma ad ammirarsi». 
 
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La Svizzera punta sul turismo






BERNA - Il governo svizzero vuole rafforzare il turismo, settore di primaria importanza soprattutto per le regioni alpine, che sta perdendo terreno da alcuni anni. Per contrastare questa tendenza il Consiglio federale ha varato una nuova strategia di crescita destinata a sfruttare meglio le potenzialità esistenti.

L'industria turistica contribuisce al prodotto interno lordo nella misura del 3% circa. Con un totale di 151.000 posti a tempo pieno, questo ramo economico dà lavoro a circa il 4,2% della popolazione attiva in Svizzera. Da alcuni anni il comparto sta però perdendo colpi. Una tendenza che minaccia soprattutto le regioni alpine, per le quali rimane ancora oggi d'importanza vitale.

MIGLIORARE L'OFFERTA TURISTICA
Con una nuova strategia di crescita il Consiglio federale vuole sfruttare in modo più efficace le potenzialità turistiche nazionali e riguadagnare quote di mercato nell'area alpina, tenendo conto dei principi dello sviluppo sostenibile. La nuova strategia mira a creare posti di lavoro di qualità elevata e aumentare il valore aggiunto delle regioni. Per le aziende turistiche si devono ottenere le migliori condizioni quadro possibili e l'attrattiva dell'offerta turistica deve essere migliorata in modo mirato. Il governo ha inoltre avviato una procedura di consultazione concernente la revisione della legge federale che promuove l'innovazione e la collaborazione nel turismo.