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Ponte 2 giugno, italiani pronti a partire tra mare ed Europa

Italiani pronti a partire per il ponte del 2 giugno, che, meteo permettendo, si annuncia come il primo lungo week end d'estate. A raccontarlo sono le prenotazioni on line di voli e soggiorni, che, dicono i principali operatori, sono in aumento rispetto allo stesso ponte dello scorso anno (+17% voli per eDreams e trend positivo anche per l'Osservatorio di Volagratis).
    Quasi la metà di chi è in partenza sceglie l'Italia (40%), con mare e grandi isole in testa. Per loro, regina della Festa della Repubblica quest'anno è infatti la Sicilia, con gli scali di Catania e Palermo avamposto per quattro giorni tra mare, buona tavola e arte. Bene anche la Sardegna mentre tra le città spiccano Milano e Roma. Più del 50% degli italiani in partenza trascorrerà però il ponte del 2 giugno in Europa. Le più ambite si confermano le tre capitali ''classiche'': Londra, Parigi e Barcellona. Ma in quanto a paese, complici temperature, bel tempo e spiagge, per tutti gli operatori è la Spagna per ora a fare meglio (27%,3 delle prenotazioni per lastminute.com, seguita da Francia, Germania, Uk, Grecia), con Ibiza, che in alcuni casi batte persino Amsterdam, e poi Tenerife.
La vera novità di questo ponte, poi, dicono da volagratis.com, è Bucarest che, grazie anche ai prezzi competitivi dei voli (costo medio 67 euro), registra un +41% delle prenotazioni. Bene anche le crociere, soprattutto nel Mediterraneo occidentale (56%) dove si punta ancora verso la Spagna, con Venezia porto di partenza preferito per quasi la metà dei viaggiatori, seguito da Genova e Civitavecchia. Se solo il 7% degli italiani, come dice eDreams, opteranno invece per una meta più lontana, la destinazione preferita per chi vola oltreoceano si conferma New York, ma fanno molto bene anche San Pietroburgo e Mosca.
Per chi ancora ha le idee confuse, ecco qualche proposta, senza allontanarsi troppo:
STORIA E RELAX - Celebrare la Festa della Repubblica nella residenza termale di Ferdinando I de' Medici. Accade a Fonteverde, Resort dell'Italian Hospitality Collection, tra l'originale architettura rinascimentale e piscina a sfioro sul paesaggio della Val d'Orcia. Ai Bagni di Pisa si soggiorna invece nell'ex dimora estiva del Granduca di Toscana, Francesco Stefano di Lorena, oggi resort termale, con pacchetti 2 giugno tra cena nel lussuoso ristorante Dei Lorena e massaggio alla foglia d'ulivo. E ancora, sempre dell'IHC, Grotta Giusti, villa ottocentesca con la grotta termale naturale più grande d'Europa. www.italianhospitalitycollection.com
COME JAMES BOND - Amanti della guida sportiva e delle auto d'epoca? A due ore da Milano, The Chedi Andermatt dei Leading Hotels of the World offre l'occasione di guidare la Morgan Plus 4, la mitica decapottabile inglese prodotta tra il 1950 e il 1969, lungo il Furka Pass. Proprio come l'agente 007 in Missione Goldfinger. In Italia, fughe on the road d'antan anche con Slow Drive, che per il 2 giugno riserva tariffe speciali per noleggio di bolidi storici come Alfa Spider, Roadster inglesi, Maggiolini cabriolet, Fiat 500 e Mini Cooper. Nel kit vintage, anche guantini da guida e occhiali da sole stile Dolce Vita. www.chediandermatt.com  www.lhw.com  www.slowdrive.it
TRA BICI E FITNESS - Se ai motori preferite le gambe, short break al mare con un occhio alla linea al Verdura Resort, del gruppo Rocco Forte Hotel, con i Verdura Cycling: 4 itinerari per scoprire in bicicletta le bellezze naturali e storiche della costa meridionale della Sicilia. Bici a contatto con la natura anche al Parkhotel Holzner di Renon, dei Familienhotels Alto Adige/Suedtirol, che nel pacchetto quattro notti conta anche deposito per l'attrezzatura sportiva, RittenCard per i bus, ingresso ai musei, serata buongustai e massaggio a fine giornata. All'Excelsior Dolomites Life Resort di S. Vigilio di Marebbe (BZ) si va invece tra fiori di camomilla, arnica, lavanda, genziana, rosa selvatica e calendula con il Summer Feeling, programma che unisce cultura e natura ladina, con due pacchetti: fit e vital, con escursioni guidate e ginnastiche di gruppo, e fitness e training outdoor, tra tiro con l'arco e tour in mountain bike. www.roccofortehotels.com; www.familienhotels.com;www.myexcelsior.com
A TUTTO BENESSERE - Se l'arrivo dell'estate è l'occasione per rimettersi in forma, sono da provare gli effetti di ginestra e girasole alla Spa del Borgobrufa Resort, in Umbria. Ma c'è anche il fascino dell'oro bianco della Val Venosta, il marmo di Lasa, alle Terme di Merano con un peeling base di crema nutriente con granulato fine di mandorle e polvere di marmo. O il pacchetto depurativo Alchimie di primavera allo Sport e Kurhotel Bad Moos di Sesto, in Alta Pusteria, tra si inizia con lo scrub di farina gialla, sali del Mar Morto, lemon-grass e olio di mandorle, bagni Himalaya con acqua sulfurea, rituale drenante con alghe della Bretagna e impacco depurativo alle erbe. www.borgobrufa.it   www.termemerano.it   www.badmoos.it
ROMA e MILANO - Parata lungo i Fori Imperiali da non perdere per chi il ponte lo passerà nella capitale. Ma se invece avete perso Expo2015, Milano riapre le porte dell'area con focus su sport e cultura. Per dormire, scegliete il ritmo del vostro week end, tra il Me Milan Il Duca, 5 stelle dall'anima decisamente rock con aperitivo sul Radio Rooftop Milan. O con il LHW Grand Hotel et de Milan, a pochi passi dal Duomo e dal Teatro della Scala, un tempo dimora del Maestro Giuseppe Verdi.www.melia.com  www.lhw.com www.grandhoteletdemilan.it
PER GLI INCONTENTABILI - Due chicche: visitare Innsbruck, metropoli nel cuore delle Alpi, i suoi palazzi affrescati, settecenteschi, fuggendo anche tra le sue montagne, con l'avveniristica funicolare realizzata dall'archistar Zaha Hadid, scomparsa poche settimane fa. Direttamente dal centro storico, si arriva in quota in soli 20 minuti. Oppure, nella regione di Hall - Swarovski - Watten, a pochi chilometri dal confine, visita alle Camere delle Meraviglie dei Mondi di Cristallo Swarovski, con opere dei più importanti designer internazionali. www.innsbruck.info  www.hall-wattens.at  www.swarovski.com/kristallwelten

Passione vacanze al mare nell'anno dei 70 anni del bikini

Il 5 luglio il bikini festeggia 70 anni e si prepara a un'estate variopinta e carioca, in omaggio alle Olimpiadi in Brasile.
    Da quando venne lanciato nel 1946 dal sarto francese Louis Reard, il costume da bagno è stato consacrato da star del cinema come Ursula Andress, nei panni di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere del 1962, Rita Hayworth nel film "Gilda", con un due pezzi che le valse il soprannome di 'atomica', e ancora Brigitte Bardot nel film "E dio creò la donna" e Raquel Welch in "Un milione di anni fa".
    Il nome bikini è ispirato all'atollo omonimo delle Isole Marshall, dove in quegli anni gli Usa conducevano una serie di test nucleari. Secondo Réard la sua invenzione avrebbe avuto effetti dirompenti, paragonabili a vere e proprie esplosioni. Il papà del bikini incontrò grandi difficoltà nel pubblicizzare la sua creatura: nessuna modella voleva indossare un costume tanto piccolo e scabroso e al povero sarto non restò che ingaggiare una disinibita spogliarellista del Casino de Paris.
ansa

In Italia 293 spiagge al top, Liguria regina di Bandiere Blu

Crescono ogni anno le località balneari d'eccellenza lungo la Penisola. Quest'anno 152 Comuni rivieraschi (cinque in più del 2015) per 293 spiagge complessive (280 l'anno scorso) e 66 approdi turistici potranno fregiarsi della Bandiera Blu 2016, il riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee), che premia la qualità delle acque di balneazione ma anche il turismo sostenibile, l'attenta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.


L'iniziativa, giunta alla XXX edizione, vede ancora sul podio la Liguria con 25 località premiate e due nuovi ingressi (Ceriale e Levanto), davanti a Toscana (19 e un nuovo ingresso, Massa) e Marche (17)

La Campania conferma 14 bandiere con un nuovo ingresso (San Mauro Cilento) e un'uscita; stessa sorte per la Puglia, con 11 bandiere, un nuovo ingresso (Carovigno) e un'uscita. L'Abruzzo, con tre uscite e una new entry (Silvi) scende a quota 6 bandiere, L'Emilia Romagna ne perde due e scende a 7. Il Veneto e il Lazio confermano le stesse 8 bandiere dell'anno scorso; la Sardegna è presente con 11 località avendone acquistate tre (Badesi, Sassari e Teulada), e la Sicilia raggiunge le 6 bandiere con una nuova entrata (Marina di Ragusa).


Ancora, la Calabria arriva a 5 bandiere con un nuovo ingresso (Praia a Mare), il Molise conferma le 3 bandiere dell'anno scorso e il Friuli Venezia Giulia le 2 del 2015. La Basilicata raddoppia e grazie all'ingresso di Policoro arriva a 2. 

Quest'anno vengono poi riconfermate le bandiere 2015 per i laghi: 1 per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 5 per il Trentino Alto Adige mentre per i porti salgono a 66 aggiungendosi Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena) in provincia di Cagliari. 

I criteri guida per l'assegnazione delle Bandiere Blu vanno 'dalla "assoluta validità delle acque di balneazione" (devono avere una qualità eccellente) all'efficienza della depurazione, dalla raccolta differenziata alle aree pedonali, piste ciclabili e spazi verdi.
ansa

I 7 profili del turista italiano all’estero

L’ente del turismo croato ha lanciato in questi giorni su Facebook il test “Che tipo di Turista sei?” che permette agli utenti di scoprire il proprio Profilo da Turista e partecipare al concorso con in palio una settimana di vacanza per due in Croazia.
Dai primi dati emergono 7 tipologie in cui si può classificare il turista italiano all’estero:
#ILCURIOSO (il 30%) > ama immergersi nelle tradizioni del luogo, conoscere le abitudini degli abitanti del posto, incontrare nuovi amici, imparare la lingua e gustare tutti i sapori della cucina locale. Con una leggera prevalenza maschile (52%), preferisce viaggiare in primavera (34%). I due fattori principali per una vacanza perfetta sono l’accoglienza e l’ospitalità della gente del luogo (87%) e viaggiare con la compagnia giusta (85%). Ama sperimentare la cucina locale (85%) e visitare tanti posti durante una stessa vacanza (79%). Macchina fotografica (59%) e smartphone (56%) sempre a portata di mano. Parere positivo per la Croazia dal 68% di coloro che l’hanno già visitata.
#LESPLORATORE (il 14%) > amante della natura incontaminata e delle attività all’aria aperta, in prevalenza femminile (55% del campione). Per questo tipo di turista la vacanza è una vera e propria fuga dalla routine quotidiana, un momento di svago e divertimento. Predilige la primavera come periodo ideale per la propria vacanza (36%), ma ogni momento è valido per partire (22%). Elementi fondamentali per la buona riuscita del viaggio sono le offerte convenienti (87%) e la compagnia giusta (86%). Predilige i posti pochi affollati che offrono la possibilità di fare nuove esperienze (93%) e con molti luoghi da visitare (78%). Nello zaino, immancabile la macchina fotografica (67%) e lo smartphone (58%). Parere positivo per la Croazia dall’80% di coloro che l’hanno già visitata.
#ILCOLTO (il 13%) > è l’appassionato d’arte, cultura e storia per antonomasia. Con una leggera prevalenza maschile (52% del campione), questa tipologia di turista viaggia in qualsiasi periodo dell’anno, tranne in inverno (solo il 4%), con una predilezione per la primavera (33%). I costi (88%) e la giusta compagnia (88%) sono i fattori che determinano la buona riuscita della sua vacanza ideale. Ama visitare i musei, i tour culturali e la possibilità di scoprire la storia delle località (95%). La macchina fotografica è l’essential (67%) da portare con sé ovunque e in qualsiasi momento della giornata. Parere positivo per la Croazia dal 79% di coloro che l’hanno già visitata.
#LOSPIRITOLIBERO (il 12%) > giornate adrenaliniche e nottate all’insegna di feste e divertimento sono gli ingredienti essenziali della vacanza perfetta per questa tipologia di turista, che vede uomini e donne in perfetta parità.  Organizza i propri viaggi solitamente in estate (36%) e in primavera (33%). Anche per questo tipo di turista, il costo della vacanza (95%) e una giusta compagnia (93%) sono gli ingredienti fondamentali per una vacanza ideale, organizzata quasi sempre fuori porta, con una preferenza per le mete balneari. Obiettivo, fare nuove esperienze (85%) e vedere più posti possibili (79%). Parere positivo per la Croazia dall’86% di coloro che l’hanno già visitata.
#ILROMANTICO (l’11%) > con leggera prevalenza femminile (53% del campione), questo tipo di turista è sempre alla ricerca di tramonti in riva al mare e di panorami mozzafiato da ammirare in compagnia del partner. Preferisce viaggiare in primavera (31%) e in estate (30%). Una buona compagnia (90%) e la sicurezza del posto (91%) sono gli ingredienti principali della sua vacanza scelta principalmente in luoghi romantici e all’insegna della privacy. Parere positivo per la Croazia dal 72% di coloro che l’hanno già visitata.
#ILTUTTOCONLAFAMIGLIA (il 6%) – In prevalenza femminile (55% del campione), per questa tipologia di turista le vacanze sono un momento di divertimento da condividere assolutamente con i propri cari. Viaggia in estate (36%) e solitamente verso mete balneari, mettendo la sicurezza del posto (97%) e l’accoglienza ospitale della gente del posto (97%) tra i fattori più importanti per la propria vacanza ideale. Con sé, lo smartphone (59%) e l’adattatore per ricaricarlo (51%). Parere positivo per la Croazia dall’86% di coloro che l’hanno già visitata.
#LANIMALEDASPIAGGIA (il 5%) > decisamente femminile (62% del campione), per l’animale da spiaggia la vacanza è “sole, palme e spiagge”. Viaggia tassativamente in estate (56%), e il meteo è il fattore determinante per la riuscita della sua vacanza (94%), insieme alla sicurezza della località (92%). Meta preferita, neanche a dirlo, la spiaggia e, a un tour pianificato (solo il 12%), preferisce il tempo libero (88%). Lo smartphone è tra gli essential (57%). Parere positivo per la Croazia dall’83% di coloro che l’hanno già visitata.
webitmag.it

Ecco le mete di mare più belle dove trascorrere le feste e i mesi invernali

Chi ama il mare e vuole fare una vacanza in barca a vela non è costretto ad aspettare la prossima estate: anche in questi mesi o per le feste di Natale si può veleggiare verso destinazioni caribiche o tropicali, seguiti da tour operator specializzati, che pianificano nei particolari e personalizzano ogni singola crociera. Tante sono le destinazioni possibili, sicure e mozzafiato, per tutti i gusti e tutte le tasche, anche in catamarano: dai Caraibi all’Oceano Pacifico, dall’Africa all’Oceano Indiano e persino nel vicino Mediterraneo. Ecco sette mete e qualche proposta da cogliere al volo.
San Blas, Panama
L’arcipelago di San Blas è un labirinto di isolotti di sabbia bianchissima coperti da palme da cocco sulla costa orientale di Panama, un vero paradiso lambito da un’acqua color turchese che contrasta con il candore delle spiagge, punteggiate da capanne di legno e paglia della popolazione locale, gli indios Kuna, che vive su una cinquantina delle sue isole. Le altre 310 sono disabitate e incontaminate, destinate a chi ama immergersi e a chi preferisce isolarsi nella natura più autentica. Le isole più conosciute e turistiche, frequentate da velisti e surfisti, sono Narganà, con le spiagge orlate di palme e la sabbia che ha la stessa consistenza del borotalco, e la vicina Corazón de Jesús, a cui è collegata da una passerella. A poche miglia si trovano il piccolo isolotto di Isla Tigre, dove la gente del posto indossa solo vestiti tradizionali, e la candida Diadup, ricoperta di mangrovie. Un’altra destinazione molto apprezzata è El Porvenir, nell’estremità occidentale dell’arcipelago, dove si trova anche il museo dei Kuna. Ovunque la barriera corallina dell’arcipelago regala immersioni indimenticabili e la possibilità di fare snorkeling, anche se la destinazione più ricercata è Isla de los Perros, isolotto corallino dall’acqua molto trasparente. 
Mondovela Yachting & Vacanze organizza dal 27 dicembre al 5 gennaio vacanze in barca a vela con skipper locale a partire da 1.490 euro a persona in cabine doppie. Info: www.mondovela.it
Capo Verde, Africa
L’acqua del mare è sempre calda nell’arcipelago africano di Capo Verde, d’origine vulcanica, dove soffia una costante brezza marina che invita a veleggiare in totale libertà. Le isole più piccole dell’arcipelago dell’Africa occidentale, disposto a semicerchio nell’Oceano Atlantico, sono le meno frequentate dai turisti e offrono spiagge incontaminate, villaggi di pescatori e dune sabbiose che arrivano fino al mare e si alternano a fertili valli piene di piante e di fiori. E’ un paradiso in terra, un luogo tranquillo, senza malaria e con tanti buoni motivi per frequentarlo, a partire dal mare che ha il colore del topazio e offre spiagge da sogno, bianche e incontaminate, e dall’accoglienza della gente, un mix di africani e portoghesi che hanno saputo mantenere intatte le proprie tradizioni. Sono dieci le isole di Capo Verde, divise in due gruppi, Sottovento e Sopravento: São Tiago, la più grande, Boavista, São Vicente, Santo Antão e Sal; le isole minori, incontaminate e selvagge, sono Fogo, São Nicolau, Santa Luzia, Maio e Brava. Le spiagge simbolo dell’arcipelago, le più attraenti e selvagge, sono sull’isola di Boa Vista: Santa Monica, 18 chilometri di sabbia fine e bianca; Curral Velho, a sud dell’isola, riparata dai venti e con la sabbia fine e bianchissima; Boa Esperanca con un relitto antico che invita alle immersioni; Varandinha con profonde grotte scavate dall’oceano nella roccia, e la celebre spiaggia di Ervatao, dove le tartarughe marine caretta caretta vi depositano le uova. Oltre alle spiagge meritano una visita anche i caratteristici villeggi dell’arcipelago con i loro edifici in stile coloniale, le chiese barocche e i vivaci mercatini.
La piattaforma on line GlobeSailor propone fino al 25 marzo una settimana in barca a vela da 2.000 euro e 150 euro al giorno se si vuole lo skipper. Info: www.globesailor.it
Grenadine, Caraibi 
Il periodo migliore per recarsi nelle caraibiche isole Grenadine, oltre 600 isolotti corallini tra St Vincent a nord e Grenada a sud, è da dicembre ad aprile quando il mare delle Antille ha una temperatura costante tra i 26 e i 28 gradi e soffiano freschi venti alisei. Mustique, Canouan, Mayreau, Union, Petit St. Vincent e Palm Island sono un vero paradiso consacrato alla vela, ma il punto più stupefacente dell’arcipelago caraibico è Tobago Cays, parco nazionale di cinque isolotti e scogli disabitati, circondati da spiagge mozzafiato e da un mare cristallino, frequentato da velisti e subacquei. Nell’arcipelago meritano una sosta Bequia, che offre magnifici punti di immersione e un santuario di tartarughe marine, e Mustique, isola privata rifugio di celebrities, con lunghe spiagge bianche. E, ancora, l’isolotto di Mayreau, piccola oasi di verde, e la deserta Mopion, tra Petit St. Vincent e Petit Martinique, una striscia di sabbia bianchissima sospesa su un mare color smeraldo. Qui i fondali incontaminati regalano spettacolari coralli e pesci colorati. Ovunque si stagliano isolotti bianchi come lo zucchero con baie incontaminate e spiagge dalla sabbia impalpabile con palme di cocco a incorniciarle. 
Orza Minore organizza dal 26 dicembre al 5 gennaio una crociera in catamarano – 16 metri in 4 cabine doppie – e skipper da 1.550 euro (volo escluso che costa da 1.100 euro a/r), salpando da Martinica e navigando fino a Tobago Cays. Info:www.orzaminore.it
Seychelles, Oceano Indiano 
Il mare delle Seychelles, arcipelago di 115 isolotti e atolli situato in mezzo all’Oceano Indiano, è caldo e i suoi colori riflettono tutte le sfumature del blu e del verde. Metà del territorio è parco nazionale, un vero paradiso incontaminato e senza eguali da scoprire in barca gettando l’ancora tra le innumerevoli baie incontaminate e davanti alle spiagge dalla sabbia impalpabile o incorniciate dalle rocce di granito rosa levigate dall’acqua. Imperdibili sono la bella e celebre isola di La Digue, la grande Mahè con la capitale Victoria e l’accogliente e paradisiaca Praslin, che offre bagni e relax, in particolare ad Anse Lazio, considerata una delle spiagge più belle al mondo. Sull’isola di Curieuse si possono vedere le tartarughe giganti e nell’isolotto di Coco i fondali più colorati e ricchi dell’arcipelago. Aride, a nord di Praslin, è l’isola degli uccelli, rari e bellissimi, paradiso naturalistico dichiarato patrimonio dell’Umanità mentre Moyenne, ex covo di pirati vicino a Mahè, è l’isola dell’editore inglese Brendon Grimshaw che negli anni Sessanta vi fece piantare 16 mila alberi, preservandone l’aspetto incontaminato e selvaggio. 
Dal 28 dicembre al 4 gennaio Albatross Yachting & Vacanze organizza vacanze in catamarano di 24 metri a partire da 1.640 euro a persona e a settimana, escluso il volo. Info: www.albatross.it
Bali, Indonesia 
E’ l’isola più famosa tra le 14mila che compongono l’arcipelago indonesiano, dove la giungla, verdissima e fitta, si insinua fino alle pendici dei vulcani e alle spiagge bianche, nascondendo al suo interno villaggi, templi e altari votivi, campi e risaie terrazzate. Conosciuta come “l’isola degli dèi”, Bali regala emozioni e un’energia di vitalità unica sia tra la gente sia in mezzo alla sua natura paradisiaca. Gran parte del suo fascino è offerta dalla bellezza dell’Oceano Indiano e dalle spiagge dorate che corrono per chilometri tra palme e banani. I punti più belli sono Bukit, nell’estremo sud di Bali, dove c’è il tempio di Uluwatu, costruito su uno sperone di roccia a strapiombo sul mare; Nusa Dua, forse la località più turistica ma ugualmente affascinante, racchiusa tra fondali con coralli e giardini tropicali; e la baia di Jimbaran, una delle più frequentate, famosa per gli spettacoli di barong dance, una danza dove gli artisti cadono spesso in trance. Poco più a nord c’è la grande baia di Kuta, dove i surfisti cavalcano le onde con le loro tavole variopinte e dove vivevano negli anni Sessanta surfisti e figli dei fiori. Sulla costa orientale di Bali, più freak e spirituale del turistico versante occidentale, è imperdibile una sosta ad Amed, gruppo di villaggi di pescatori, dove si avvistano pochi turisti e tantissimi appassionati di immersioni, che si avventurano nei fondali più belli.
Le Rotte di Portolano organizza dal 20 febbraio al 5 marzo una crociera a bordo di un catamarano tipo Dream 60’ - 6 cabine doppie con servizi privati - alla scoperta di Bali, spendendo da 1.137 euro a persona per 1 settimana con skipper, pensione completa e attrezzatura sportiva. 
Per informazioni: www.rottediportolano.com
Egadi, SiciliaAl largo di Trapani l’arcipelago delle Egadi regala anche in inverno scorci bellissimi e un mare trasparente. L’isola più grande è Favignana, la regina delle tonnare e l’isola dei venti e delle capre, con spiagge bianchissime e coste rocciose facilmente raggiungibili. Il versante orientale è il più ambito, con Cala Rossa che sorge tra pinnacoli di tufo e un’acqua celeste e turchese con l’isola di Levanzo in lontananza. Più a sud, dopo cala del Bue Marino, si apre la spiaggia di cala Azzurra, mentre sul versante meridionale è da vedere Lido Burrone, riparata dal forte vento di maestrale dove vale la pena rimanere per ammirare il tramonto verso Marettimo. Il versante sud-occidentale è il più selvaggio con splendide baie, come l’isola di Preveto, cala Rotonda, circondata da rocce bianche e divisa in due dall’Arco di Ulisse, e Punta Sottile con il suo faro immerso in una profumata pineta. Levanzo è invece un’isola solitaria, attraversata da una mulattiera che porta a nord dove c’è una vasta conca coltivata, delimitata da aspri strapiombi e capo Grosso con il suo faro. Merita una visita la grotta del Genovese, con figure e graffiti che testimoniano la presenza dell’uomo sull’isola risalente a più di 10mila anni fa. L’ isola di Marettimo, la più lontana e montuosa delle Egadi, è quella preferita dagli amanti del mare e da chi fa immersioni: le sue acque, infatti, custodiscono numerosi relitti, dalle imbarcazioni fenicie e puniche alle navi romane e ai galeoni spagnoli. 
Spartivento organizza dall’inizio del 2016 vacanze in barca a vela salpando per le Egadi da Portorosa, sulla costa settentrionale della Sicilia, tra Capo Tindari e Capo Milazzo: una settimana su un Beneteau Cyclades 43.4 con 4 cabine doppie e due bagni costa da 1.583 euro a persona. 
Per informazioni: www.spartiventochartere.it
Polinesia, Oceano Pacifico 
Veleggiare dall’altra parte del mondo, sulle isole polinesiane di Moorea e Raiatea, costa caro ma permette di realizzare un sogno a occhi aperti. Gli incantevoli atolli della Polinesia richiedono soldi, tempo e un volo di 24 ore ma, in cambio, offrono il paradiso. E’ un viaggio impegnativo, ma anche una breve vacanza su una qualsiasi delle 118 isole dell’arcipelago, persino la più turistica e affollata, corrisponde esattamente all’idea che ognuno ha di quest’isole: mare caldo e cristallino, sabbia che sembra velluto e il sole che tramonta al suono melodioso dell’ukulele.
Le isole polinesiane si presentano come verdi montagne galleggianti su lagune turchesi: la sabbia delle spiagge assume sfumature che vanno dal bianco al nero, dal rosa alla malva e la navigazione tra le isole è sempre agevole, grazie agli alisei che spirano tutto l’anno. Generalmente si parte da Tahiti, l’isola maggiore, da dove si raggiungono gli altri atolli: Papeete, esuberante capitale dell’isola, offre alcune belle spiagge, il museo Gauguin e il grande mercato dove acquistare perle nere, sacchetti di vaniglia e i parei stampati con le tele più famose del pittore francese. Sull’isola vale la pena anche vedere la baia di Cook, dove venne girato il celebre film Gli ammutinati del Bounty e che stregò il grande attore Marlon Brando. Le altre isole che ammaliano sono Moorea, incantevole isola con i castagni che si arrampicano sul monte Mouaputa e le strisce bianche di sabbia, che contrastano con il mare color turchese e trasparente come una piscina. E’ amata dai surfisti e da chi cerca emozioni forti nuotando vicino agli squali, alle balene e ai delfini. L’isola di Raiatea è la terra sacra del popolo Mahoi ed è l’unica attraversata da un fiume navigabile in Polinesia; qui tutto è incontaminato, dalle montagne alle baie profonde, dalle spiagge bianche ai crateri e alle cascate. Anche sott’acqua la bellezza pervade ogni cosa: dai giardini di corallo alle grotte e ai relitti. Soltanto i sub più esperti, però, possono addentrarsi nella Grotta della Piovra, sotto la barriera corallina, che regala emozioni indescrivibili. 
Sea Land Yacht Charter organizza crociere a bordo di un catamarano Eleuthera 60 da 3.790 euro a persona per 11 giorni da Tahiti o Raiatea. Per informazioni:www.sealand.it

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Thailandia, il paradiso del mare

Spiagge di sabbia finissima e poi scogliere verdi a picco sul mare. Fondali incontaminati, popolati di coralli, delfini e pesci coloratissimi. E ancora grotte, cascate, parchi naturali e grandi falò con migliaia di ragazzi da tutto il mondo ad attendere la luna piena. Il motivo numero 1 per andare in Thailandia è il mare, con ben cinque isole elette quest'anno tra le migliori al mondo nel TripAdvisor Traveller's Choice Awards e Koh Tao votata come la prima in Asia (seguita da Phuket, Koh Samui, Koh Lanta e Phangan). D'altronde, ricordate il tuffo di Leonardo Di Caprio a Phi Phi Island o le corse in motoscafo di James Bond intorno all'isola che da allora porta il suo nome? E' tutto qui, tra queste acque calde 12 mesi l'anno e così limpide da sembrare trasparenti. C'è solo da scegliere, in base al proprio budget e al tempo. Meglio la costa occidentale nel nostro periodo invernale e quella orientale in estate, in genere meno battuta dal monsone.
L'isola più grande e conosciuta della Thailandia (seppur collegata alla terra ferma dal Ponte Sarasin) è Phuket, la Perla delle Andamane, 867 chilometri a sud di Bangkok. Devastata dallo Tsunami nel 2004 e subito ricostruita, oggi attira 12 milioni di turisti l'anno, con un'offerta che va dai super-resort a 5 stelle alle guesthouses. Tutti qui conoscono la distesa di sabbia di Kata, ma c'è anche la vivacità della frequentatissima Patong o una nota esotica a Rawai, il villaggio degli Zingari del Mare, dove al tramonto comprare il pescato fresco e farselo cucinare in uno dei ristorantini sulla spiaggia. Per poi lanciarsi nella vita notturna dei pub di Bangla Road.
L'incontro tra l'Oceano Pacifico, il più grande al mondo, e l'Oceano Indiano, il più piccolo e misterioso, fa poi dei fondali tailandesi un paradiso per gli amanti della subacquea, con oltre il 20% dei pesci delle barriere coralline del mondo e più di 800 specie, compresi squali balena e mante che qui si incontrano frequentemente. Da non perdere allora un'immersione all'isola di Racha, al largo di Phuket, tra squali leopardo, coralli e gorgonie a ventaglio. Ma soprattutto alle Similian, piccolo arcipelago di nove isolette di granito ricoperte di verde, eletto tra i 10 luoghi più belli al mondo per le immersioni, accessibile solo in alcuni mesi dell'anno e paradiso delle tartarughe che qui vengono a nidificare. Si può scegliere se alloggiare nei campeggi del parco nazionale oppure optare per il confort di Khao Lak, sulla terra ferma.
Poco più a est di Phuket, Krabi conta alcune delle spiagge più belle e incontaminate del paese come Ray Lay, nei sogni di chiunque pratichi freeclimbing. Al largo c'è poi Koh Taleng Beng, dove il bagnasciuga esiste solo durante la bassa marea; Phi Phi Don, isola senza strade, dove la gente si sposta in barca e indù, buddisti e ''nomadi del mare'' vivono fianco a fianco in armonia; o la piccola costellazione del Parco marino cui appartiene anche Phi Phi Island. Ancora più a Sud, quasi al confine con la Malesia, la remota Koh lipe è stata definita dal National Geographic ''The Perfect Beach'', la spiaggia perfetta, dove godere di uno dei più bei tramonti d'Asia o tuffarsi tra le bellissime barriere coralline del Parco marino di Tarutao.
Sono sul versante orientale, invece, immerse nel Golfo di Thailandia, Koh Samui, Koh Tao e Phangan. Tre isole, quasi tre sorelle, ognuna con il suo profilo. La maggiore, Samui, è circondata da lunghe spiagge dorate, ideale per le famiglie, ma anche per chi cerca divertimento a Chaweng Noi. Da qui partono le barche per visitare il Parco marino di Ang Thong: 42 isolette calcaree che sprofondano in acque quasi verdi, tanto sono incontaminate. Di Phangan, l'isola dello yoga e della meditazione, vi basterà invece pronunciare solo il nome a qualunque ragazzo del paese per veder sbocciare sorrisi e ascoltare racconti di lunghe notti passate davanti al fuoco per il Full Moon Party, la festa della luna piena sulla spiaggia di Haad Rin, che in alta stagione raduna fino a 10 mila persone. E poi c'è Koh Tao, la più piccola, per chi ama vivere il mare tutto il giorno con la maschera indosso, tra squali martello e la lingua di sabbia che la unisce ai tre isolotti di Nangyuan.
Se poi la Thailandia è la tappa di un viaggio che vi porta ancora più a oriente, concedetevi una sosta a Pattaya, la spiaggia più popolare tra chi vive a Bangkok. O, quasi al confine con la Cambogia, nell'incontaminata Koh Chang, l'isola degli elefanti, ricoperta di vegetazione inesplorata e selvaggia ma che scende in acqua con dolcissime baie di sabbia bianca.(ANSA).

Il mare di Sicilia, da vivere anche d'inverno



di Daniela Giammusso - ansa

''Dieci dieci dieci. Undici undici undici...''. L'aria frizzante del mattino punge il viso, ma il primo sole illumina la sfilata di barche che rientrano dal mare. La vita, poco più su, in paese, sta appena riprendendo, quando sulla banchina di Marinella di Castelvetrano una piccola folla si stringe interessata. ''Dodici dodici dodici''. Forse a tredici non si arriva e infatti Alex e Jessica, soddisfatti, si aggiudicano il loro sacchetto: una bella manciata di seppie, ancora bagnate di sale. ''Veniamo dalla Germania, siamo qui in vacanza - dicono - A casa il pesce fresco, no, non lo compriamo mai. Qui, invece, è una festa tutti i giorni''.


    Ricomincia da qui il futuro di quel lungo tratto di costa della Sicilia sud-occidentale, che ancora cerca un nome. E' la Sicilia degli scrittori, da Camilleri a Pirandello, dei Fenici e degli Aragona, della Scala dei Turchi scolpita dal vento sul bianco della marna e dei grandi templi sul mare di Selinunte, delle 19 Bandiere Blu alla spiaggia di Memfi.


    In tutto nove comuni, sotto le province di Agrigento e Trapani, uniti in un unico Gac-Gruppo di Azione Costiera, ''Il sole e l'azzurro - tra Selinunte, Sciacca e Vigata'', che hanno scelto lo sviluppo sostenibile e una sfida: integrare la pesca, che qui è una tradizione che si tramanda di padre in figlio, con il settore del turismo.


    ''Anche noi abbiamo sentito la crisi - spiega il presidente del Gac, Fabrizio Di Paola - ma l'ultima estate dal punto di vista degli arrivi è stata di grande livello''. Ora si punta ad allungare la stagione e a fare del mare il grande protagonista anche d'inverno. E non solo perché qui il bagno, come nei romanzi del Commissario Montalbano, si fa quasi tutto l'anno.


    ''I giovani da noi fanno ancora i pescatori - dice il direttore Giovanni Borsellino - Sciacca, è l'unico porto in Italia che sta crescendo in numero di addetti''. E allora si riparte da lì, con 2 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre, sì, per le isole ecologiche e per un progetto all'avanguardia di etichettatura a bordo del pesce, ma anche perché quelle barche dai colori accesi siano il cuore di una crescita che coinvolgerà tutto il territorio. Primo progetto, due ''veri'' Mercati del pescatore con vendita al dettaglio anche per i turisti, a Marinella di Selinunte (con migliorie a quello che esiste già, ''spontaneamente'') e a Sciacca. ''Mi piacerebbe poi - prosegue Borsellino - organizzare delle 'guide al mercato', abbinate a corsi di cucina o degustazioni prodotti. E ci stiamo attrezzando meglio sulla pescaturismo''. I più curiosi, possono poi spingersi da soli nelle aziende locali alla scoperta di come si preparano le specialità della zona, dai gamberi rosa alle sarde sotto sale. ''Nel progettare i nuovi stabilimenti, abbiamo voluto proprio delle passerelle perché i turisti potessero venire a vedere come lavoriamo'', raccontano ad esempio alla Don Carlos, tra le piramidi di latte messe sotto pressatura, in attesa di essere spedite in tutto il mondo. Se poi siete sulle tracce di Camilleri e Pirandello, a Porto Empedocle, fermatevi un attimo sulla banchina del porto, davanti all'antica dogana, a sentire i racconti dei pescatori che cuciono a mano le reti.


    Tra i progetti del Gac, ci sono poi due Musei del mare, a Menfi e Sciacca, con i molti reperti archeologici, anche punici e fenici, che ricostruiscono la storia commerciale di questa zona e un veliero del '500 recentemente ritrovato. E poi una nuova segnaletica, tabelle didattiche e un flotta di bici elettriche per la pista ciclabile che corre lungo la costa, da Platani a Montallegro, attraverso il Parco Minoa. Se siete allenati ci si può spingere fino alla Riserva Naturale di Torre Salsa, alla scoperta delle sue falesie di gesso, delle tante specie di uccelli che ogni anno tornano qui a nidificare o, armati di muta, dei suoi fondali inviolati. E se la temperatura è favorevole, perché no, concedersi un bagno di sole totale alla spiaggia per naturisti di Eraclea. Se invece amate lo shopping, i richiami del mare, i suoi frutti e le sue sirene, campeggiano sulle ceramiche delle botteghe d'arte dei vicoli di Sciacca, famose in tutte il mondo. Basta affacciarsi e domandare: spesso i maestri ceramisti organizzano anche brevi corsi. E poi il ''gioiello'' del mare, il corallo, che qui ha un colore unico, quasi arancio. ''Regalato'' dall'Isola Ferdinandea, un enorme vulcano sommerso dal quale solo tra il 1875 e il 1886 ne furono estratti 14 milioni di chili, oggi è il tesoro prezioso che si mescola al pesce azzurro nelle reti dei pescatori. Per divenire un pezzo esclusivo nelle mani degli artigiani di Sciacca.

Le 15 spiagge più belle della Grecia

di Ida Bini


1. Falàsarna a Creta
Le spettacolari spiagge di Falàsarna, sulla costa occidentale di Creta, sono un paradiso di sabbia bianca, a tratti rosa, lambita da un mare color cobalto, con calette riparate, piscine naturali e un tratto selvaggio. Nella parte più lunga e sabbiosa, sempre ventilata, ci sono lettini e ombrelloni, qualche ristorante, alcune camere in affitto e alberghi dove godersi il mare, che è trasparente anche con le onde. Da Chanià si percorre un tratto di strada che termina su uno spiazzo e da qui si prosegue a piedi su un sentiero sterrato.

2. Balos Lagoon a Creta
Sulla penisola di Gramvoussa, sullo stesso tratto di mare di Chorà, percorrendo un sentiero sterrato e accidentato o imbarcandosi dal porto di Kastélli o Kissamos si arriva a Balos, una suggestiva laguna di sabbia fine e bianca con fondali bassissimi e trasparenti. Alle spalle della spiaggia c’è il monte Geroskinos mentre davanti si staglia la pittoresca isola di Gramvoússa, dominata da una fortezza veneziana. Arrivando a piedi si fatica un po’ ma lo spettacolo dall’alto è impareggiabile; chi invece arriva via mare con i battelli deve sapere che ha a disposizione solo un paio d’ore per fare il bagno e godersi la spiaggia; altrimenti meglio affittare un’imbarcazione privata. Ed è sempre conveniente portarsi da mangiare e da bere.

3. Fakistra nel Pelion
E’ faticoso raggiungere la spiaggia di Fakistra, nel Pelion, nella Grecia continentale, ma la lunga scarpinata ripaga con un superbo panorama e un lido selvaggio di sabbia grossa mista a ghiaia, lambita da un mare cristallino e dalle mille sfumature. La spiaggia, che si trova in Tessaglia, ospita sul versante settentrionale due grotte storiche: Panagia Megalomata, ricca di stalattiti e, pochi metri più in alto, Krifo Scholio, sede di una scuola illegale durante l’occupazione turca.

4. Mírtos a Cefalonia
E’ la spiaggia più famosa e fotografata dell′isola di Cefalonia, spettacolare con il grandioso anfiteatro di roccia chiara che la circonda. I ciottoli bianchi e la pietra da talco regalano all’acqua pulita riflessi di madreperla che contrastano con l’acqua turchese. L’effetto cromatico dall’alto è davvero sorprendente. La paradisiaca baia si trova nella parte settentrionale di Cefalonia, ad appena 3 chilometri da Divarata, e per raggiungerla bisogna percorrere una strada piena di curve. Al tramonto offre un’esperienza unica e una vista mozzafiato.

5. Navaghio a Zante
E’ la celebre spiaggia del relitto, sulla costa occidentale dell’isola di Zante, bellissima e molto suggestiva, senz’altro la più fotografata della Grecia. Eppure ci si arriva solo in barca salpando da Ágios Nikólaos e, spesso, si fa la fila per scendere e fare il bagno. Eppure questi disagi non intaccano la bellezza della spiaggia, caratterizzata dal relitto di un vascello, disteso sulla sabbia bianchissima. Il lido è racchiuso da alte pareti rocciose la cui luminosità, assieme ad alcune sorgenti termali sulfuree, conferisce alla baia un colore unico che va dall’azzurro chiaro al turchese e al blu elettrico.

6. Porto Katzìki a Lefkada
Sull’impervia costa occidentale dell’isola di Lefkada, nello Ionio, la spiaggia di Porto Katzìki è la più bella e spettacolare del versante, dove la scogliera si getta a picco sul mare. Una lunga scalinata scende a strapiombo fino alla spiaggia che è una striscia di sabbia bianchissima, lunga 600 metri; oltre gli scogli, grotte marine e anfratti conservano il passaggio di marinai e di navigatori. La spiaggia, che nei mesi estivi è molto affollata, si può raggiungere anche via mare, imbarcandosi dal porto di Lefkas.

7. Simos a Elafoníssi
E’ una lingua di sabbia lambita da un mare trasparente e pulitissimo, che spunta accanto a Capo Frango, sul versante meridionale della piccolissima isola di Elafoníssi, a sud della penisola della Laconia, nel Peloponneso sudorientale, un tempo unita alla terraferma. La sabbia chiara, il mare dai colori tropicali e la bellezza della natura che la circonda attirano ogni estate appassionati di barca a vela e naturisti, a cui è riservato un lato della spiaggia.

8. Voutoumi ad Andípaxi Caraibica, lambita da un mare cristallino, la spiaggia di Voutoumi è solo una delle spiagge sabbiose e bianchissime di Andipaxí, isoletta situata di fronte alla più famosa e attrezzata Paxí. Il lido si raggiunge via mare e ospita una taverna, dove si pranza e si gode di un’ottima vista del promontorio. Da qui, noleggiando una piccola imbarcazione, è possibile navigare lungo la costa, fare immersioni o snorkeling e scoprire tanti altri piccoli paradisi come questo, ancor più tranquilli e isolati.

9. St. Paul’s Bay a Rodi
La baia di St. Paul, a Lindos, sulla costa orientale di Rodi, è un spettacolo per gli amanti della vela e del mare più incontaminato; è una piccola insenatura circondata da rocce dove l’acqua è bassa e color dello smeraldo. L’ideale è arrivare in barca e fare il bagno al largo perché la baia d’estate è sempre molto affollata. Comunque sulla spiaggia c’è la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni e pranzare in un ottimo ristorante. Per chi è appassionato di archeologia, si consiglia una escursione all’acropoli sopra il litorale.

10. Kleftiko a Milos
L’isola di Venere, nell’arcipelago delle Cicladi, non poteva non avere una spiaggia bellissima, con faraglioni di roccia bianca in mezzo a un mare caraibico. La spiaggia di Kleftiko si raggiunge soltanto in barca, il che consente di godersi la bellezza del mare e di visitare grotte e anfratti rocciosi; solo i gommoni però riescono a passare tra alcuni archi di pietra bianca. Le rocce nascondono minuscoli lidi accecanti dalla sabbia finissima, isolati e incontaminati.

11. Marmári Golden a Eubea
La corrente forte e il vento meltèmi caratterizzano la lunga e bianca spiaggia di Marmári, sull’isola di Eubea, davanti all’Attica. Frequentata dai greci è il paradiso dei surfisti e di chi ama navigare a vela. Il lido sabbioso, che d’estate è spesso affollato, sorge nel versante meridionale dell’isola, vicino al borgo di Karisthos e davanti all’arcipelago disabitato di Petalioi, dove si arriva per fare immersioni.

12. Pidima Tis Grias Beach ad Andros
Solo 6 miglia separano Eubea dall’isola di Andros, dove, sul versante orientale, a sud del capoluogo, si trova la stupefacente spiaggia di Pidima Tis Grias, che in greco significa “il salto della vecchia”, dove la sabbia è finissima e l’acqua cristallina invita al tuffo. La spiaggia è caratterizzata dall’enorme roccia che spunta davanti al mare e che ricorda la storia di una vecchia che tradì la popolazione locale facendo entrare nel castello i Turchi e che per il forte rimorso si gettò in mare dall’alta roccia e si tramutò in pietra.

13. Kolona a Kìthnos
A tre chilometri da Chora, la bella spiaggia di Kolona è una striscia di sabbia fine e dorata che collega l’isola di Kìthnos alla piccola Agios Loukas. Circondata da dolci pendii brulli, il lido è lambito da entrambi i lati da un mare cristallino: lo si raggiunge in barca da Merihas, il porto principale dell’isola, o a piedi con una lunga escursione. Kolona non ha strutture turistiche ma due grandi alberi garantiscono l’ombra e una piacevole taverna dell’ottimo cibo e vino greco.

14. Agrari a Mìkonos
Sulla costa meridionale di Mìkonos, non lontano dalla famosa e affollata spiaggia di Elia, si trova la spettacolare e tranquilla baia di Agrari, ancora poco frequentata dai turisti. La spiaggia incontaminata è di sabbia e ciottoli chiari, attrezzata con ombrelloni e lettini, e con una parte frequentata dai nudisti. Ospita anche un bar e una taverna, dove rilassarsi. Agrari si raggiunge in automobile e poi a piedi su una strada poco agevole o in barca dal porto di Platìs Ghialos.

15. Kokino Kastro ad Alonissos
E’ un paradiso la spiaggia di Kokino Kastro, sull’isola di Alonissos, nelle Sporadi: una pineta e un costone di roccia rossa a picco su una lingua di sabbia bianca, quasi accecante, si spingono fino a un mare turchese, i cui fondali nascondono resti di città scomparse. Il mare tutt’attorno all’isola è tutelato da un parco marino: la spiaggia, infatti, è frequentata dagli amanti delle immersioni, ma anche da chi è in cerca di relax davanti a uno spettacolo che lascia senza fiato.
ansa

RESI NOTI I RISULTATI DELLE ANALISI Goletta Verde e l’Asp: pulito il mare di Termini Imerese

Il mare siciliano esce male dall’esame di Goletta Verde. Tra le poche eccezioni fa notizia invece lo stato delle acque di Termini Imerese. I risultati dei prelievi dicono che nella zona del vecchio oleificio Oliis i dati rientrano nella norma. Ma non lo dice solo Goletta Verde: lo confermano anche le analisi dell’Asp.

È da una nota dell’area dipartimentale igiene e sanità pubblica che si apprende come stanno veramente le cose. La “carica batterica è nei limiti di riferimento” si legge in una nota al sindaco Totò Burrafato, all’ufficio circondariale marittimo, ai liquidatori dell’Ato e all’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente.
I prelievi sono stati fatti l’8 luglio, quindi si tratta di un campionamento recente che risponde indirettamente alle polemiche di questi giorni quando c’è chi ha sollevato il problema di un inquinamento dell’area con rischi conseguenti per la salute pubblica.
Allarme infondato, dice ora l’Asp, confermando anche il giudizio dato dai tecnici di Goletta Verde i quali hanno fatto nei giorni scorsi prelievi in sette punti del litorale palermitano. Cinque hanno avuto un giudizio di “fortemente inquinato”. La bocciatura è andata alle acque prelevate a Bagheria (spiaggia Sarello, nei pressi dello sbocco dello scarico alla frazione di Aspra e alla foce del fiume Eleuterio nella frazione Aspra- Ficarazzi); a Carini, a Terrasini (allo sbocco dello scarico presso la diga foranea del porto). Sono risultate invece “nella norma” sia le analisi effettuate a Palermo (spiaggia di Vergine Maria) sia quelle compiute a Termini Imerese. Qui il campionamento ha riguardato la spiaggia nei pressi del vecchio oleificio al porto.
Prima di lasciare la Sicilia Goletta Verde di Legambiente ha presentato il reportage fotografico “Sicilia, incuria e resistenza nei 1639 chilometri di costa”: 36 scatti realizzati da Marco Valle (tra cui quello che viene qui pubblicato) che mostrano sia scenari inquietanti sullo stato in cui versa la costa siciliana, ma anche luoghi di grande fascino in cui resiste o è stata restituita la bellezza, come la Scala dei turchi (Realmonte).
Il viaggio del laboratorio tecnico della Goletta Verde ha interessato i 1.639 chilometri costieri dell'isola che raccontano, dice il resoconto, “bellezza e brutture, incuria e resistenza di un territorio che può e deve fare del proprio mare e della propria costa una risorsa per uno sviluppo sostenibile, sia ambientalmente che economicamente”.
lavoceweb.com

Legambiente, Goletta Verde: Bandiera nera per l'inquinamento nelle acque della Sicilia


Non ha dato i risultati sperati, l'analisi di Goletta Verde, la nave di Legambiente. Stando al recente monitoraggio sullo stato d'inquinamento del nostro mare, su 60 punti analizzati, dei 26 campioni, raccolti, 16 oscillano da una condizione di molto inquinato e inquinato. Ecco, quindi, che per la Sicilia sventola la bandiera nera di Goletta Verde. Situazioni gravi nelle acque di Bagheria, Terrasini e Carini. Non da meno, le zone di Calatabiano e Aci Castello. Situazione lievemente inferiore nelle acque di Vergine Maria e Termini Imerese. Fortemente inquinate anche le zone di Agrigento e Caltanissetta, nei pressi di Gela. La causa? Gli oli esausti, costante minaccia ambientale. Inoltre, Legambiente accusa la Regione Siciliana di non essere stata in grado di dar vita a piani di utilizzo del demanio marittimo, lamentando anche una mancata tutela del nostro patrimonio naturale. In attesa di ulteriori svluppi, adoperiamoci per far sveltolare, stavolta, la bandiera bianca.

tratto da hercole.it  21 luglio 2014

Vieste, settembre di mare e cultura. Le sue acque cristalline sono tra le più belle d’Italia

(di Eugenia Romanelli)
Un pugno di abitanti, poco più di 13 mila, acque cristalline tra le più belle d’Italia — non a caso insignite più volte della Bandiera Blu e non a caso luogo di avvistamento di delfini e tartarughe marine — punta orientale del Parco Nazionale del Gargano, Vieste è tra le più sorprendenti mete della Puglia.

Rimini. Sole e caldo fanno impennare il turismo in Riviera: ritornano anche i tedeschi

per soggiornare a Rimini
Hotel Days Inn Viale Regina Elena N.171 C.A.P. 47900 Rimini (RN) IT Tel. 0541/386888 | Fax 0541/381423 | info@daysinnrimini.it
Nuovo Quotidiano di Rimini: Il caldo spinge verso il “pienino”, soddisfatti anche i bagnini: “Spiagge piene, ma con pochi italiani” / Primo weekend col sorriso / La Riviera sfrutta il meteo, i tedeschi tornano e scelgono la formula B&B. L’Aia: “Ci voleva...”. I commercianti: “Pub e discoteche, seconda giovinezza”
RIMINI. Un week-end con i fiocchi : albergatori, commercianti e bagnini salutano con soddisfazione il primo vero e proprio fine settimana da tutto esaurito, o quasi. “Finalmente, ci voleva questa bella boccata d'ossigeno – esulta la presidente dell’Associazione Albergatori Rimini Rinaldis -. Certamente il caldo di questi giorni ci ha dato una mano, ma il merito è anche della nostra riviera che continua a essere una meta di forte richiamo per tantissimi italiani, che rimangono l'80% della nostra clientela, ma anche per molti stranieri, russi ma anche tedeschi”. Proprio il ritorno dei cittadini teutonici in riviera, che si fermano in genere almeno 4-5 giorni, a differenza degli italiani che fanno spesso solo il fine settimana, è una delle poche note liete di quest'estate: “Vengono da noi tante famiglie ma anche giovani, che scelgono in massa la formula pernottamento più prima colazione. Formula, questa, destinata a trovare sempre maggiore diffusione a Rimini negli anni a venire”. Di boom a luglio di giovani tedeschi e più in generale del Centro Europa, con i russi che la fanno comunque sempre da padrone, parla anche Indino, presidente della Confcommercio provinciale: “Il binomio Rimini-città del divertimento sta per fortuna vivendo una seconda giovinezza. Pub e discoteche quindi non si possono tutto sommato lamentare. Discorso diverso invece per le attività del commercio, alle prese con una clientela, anche straniera, dalla capacità di spesa finora assai limitata”. (...)

In vacanza a Santa Maria di Leuca, tra spiagge, cale e grotte e un santuario tutto da scoprire


(di Ida Bini)
Per raggiungere Santa Maria di Leuca, nell’estrema punta meridionale del Salento, si attraversa una terra color rosso scuro, punteggiata di fichi d’India e bianchi muretti a secco, nascosti tra filari d’ulivi secolari. Il profumo del mare è ovunque, anche se non si vede. Quando si arriva in prossimità della bella cittadina pugliese si ha la sensazione di scendere, di viaggiare verso la fine d’Italia: una luce accecante avvolge la città con il suo porto, la piazza e il santuario, il belvedere e il lungomare che regala nello stesso giorno la possibilità di ammirare alba e tramonto, ma su due mari diversi, lo Ionio e l’Adriatico.
Santa Maria di Leuca abbraccia due litorali diversi, due versanti con caratteri opposti: sabbioso e aperto quello ionico; ricco di scogli, insenature e grotte quello adriatico. E’ più facile arrivare in città dall’entroterra che dal mare: Leuca, infatti, si trova all’incrocio di forti correnti e la navigazione qui è spesso burrascosa; la stessa scelta delle spiagge più tranquille e riparate dipende solo dal vento, se spira tramontana oppure scirocco.
Punto di partenza per visitare la città è la grande piazza centrale con il santuario di Santa Maria de Finibus Terrae: sorge in alto, sopra il porto, e regala una vista mozzafiato sul mare, con punta Meliso e punta Ristola che segnano i confini dell’insenatura. Il santuario, che sorge su un tempio dedicato alla dea Minerva – c’è ancora l’ara dei sacrifici – venne visitato e benedetto da san Pietro, che passò per la città pugliese diretto a Roma nel 43 dopo Cristo. Secondo i racconti dei vecchi pescatori salentini, dunque, quella di Leuca sarebbe la prima chiesa della cristianità. Distrutta e ricostruita cinque volte, è sempre stata meta di pellegrini, che si raggruppano sul piazzale immenso della chiesa, con al centro un gioco d’arcate e un faro alto quasi 50 metri. Il 15 agosto è il giorno in cui si festeggia Santa Maria, la madonna di Leuca, la sua santa protettrice, e lo si fa con una solenne processione a mare da Castrignano del Capo (di cui Santa Maria di Leuca è in realtà la frazione più grande) alla marina di San Gregorio e con appuntamenti in città che si anima di sagre – la più attesa è quella del pesce fritto – e di manifestazioni sul lungomare, con gli immancabili fuochi d’artificio finali sull’acqua.
Per recarsi al porto si scende la lunga scalinata, realizzata in periodo fascista, che affianca la cascata, opera dell’acquedotto pugliese, il più grande d’Europa, attiva con tre balzi soltanto a Pasqua e il 15 agosto per la festa patronale. Ai suoi piedi c’è il lungomare - pieno di localini, ristoranti, di case dei pescatori e delle estrose ville ottocentesche - che arriva al piccolo porto turistico: è da qui che ci si imbarca per arrivare alle cale, alle grotte e alle spiagge più belle dei dintorni e per ammirare i fondali, ricchi di alghe rosse e verdi e popolati da saraghi, aragoste e ricciole. Il versante adriatico ha il mare color smeraldo e la costa rocciosa bucherellata di grotte, fiordi e insenature: le alte falesie sprofondano fino a 50 metri vicino alla costa ma ogni tanto la roccia lascia spazio a deliziose calette dove fermarsi a fare il bagno.
Bellissime sono la grotta dello Spruzzo, dove le onde si infrangono formando uno zampillo d’acqua; della Vora con la luce che arriva fino in profondità; e del Laghetto, nel fiordo di Ciolo, che sfocia in uno specchio di acqua dolce. Sulla costa sorgono località marine molto belle da visitare, come il delizioso borgo di Tricase, Castro, famosa per la grotta Zinzulusa, e Santa Cesarea Terme, rinomata stazione termale dal 1899. E, ancora, Porto Badisco, insenatura naturale profonda e immersa tra i fichi d’india e la macchia mediterranea, e la bellissima città di Otranto, famosa per il castello aragonese e le sue spiagge sabbiose, attrezzate e comode, come l’incantevole Baia dei Turchi. Il versante ionico, invece, lascia spazio a spiagge sabbiose circondate da dune e dalla macchia mediterranea, dove la sera gli stabilimenti si trasformano in ristorantini e luoghi per le feste sull’arenile: Torre San Gregorio, Torre Vado e la spiaggia libera di Pescoluse, nota come “le Maldive del Salento” per la trasparenza dell’acqua e la presenza di bianchi gigli di mare tra le dune. Anche sul versante ionico ci sono alcune suggestive grotte; le più belle sono la grotta del Fiume, dove il mare diventa color verde-acqua, e la grotta delle Tre Porte, caratterizzata da tre monumentali ingressi. Più a nord si estende la lunga baia di Gallipoli, che va da Lido Pizzo, frequentato dai nudisti e amato dalle celebrità, a Punta della Suina con due piccole spiagge attrezzate e un bar sulla terrazza panoramica in cui fermarsi a mangiare frise profumate e succose; la baia è un susseguirsi di stabilimenti dove prendere un aperitivo e godersi il tramonto o dove bere qualcosa la sera ascoltando buona musica.
ansa

In vacanza nei due mari del Salento

In vacanza a Santa Maria di Leuca, tra spiagge, cale e grotte e un santuario tutto da scoprire
(di Ida Bini - ansa)

Santa Maria di Leuca, nell’estrema punta meridionale del Salento, ha l'invidiabile primato di esser bagnata da due mari. Per arrivarvi si attraversa una terra color rosso scuro, punteggiata di fichi d’India e bianchi muretti a secco, nascosti tra filari d’ulivi secolari. Il profumo del mare è ovunque, anche se non si vede. Quando si arriva in prossimità della bella cittadina pugliese si ha la sensazione di scendere, di viaggiare verso la fine d’Italia: una luce accecante avvolge la città con il suo porto, la piazza e il santuario, il belvedere e il lungomare che regala nello stesso giorno la possibilità di ammirare alba e tramonto, ma su due mari diversi, lo Ionio e l’Adriatico. Santa Maria di Leuca abbraccia due litorali diversi, due versanti con caratteri opposti: sabbioso e aperto quello ionico; ricco di scogli, insenature e grotte quello adriatico. E’ più facile arrivare in città dall’entroterra che dal mare: Leuca, infatti, si trova all’incrocio di forti correnti e la navigazione qui è spesso burrascosa; la stessa scelta delle spiagge più tranquille e riparate dipende solo dal vento, se spira tramontana oppure scirocco.

Punto di partenza per visitare la città è la grande piazza centrale con il santuario di Santa Maria de Finibus Terrae: sorge in alto, sopra il porto, e regala una vista mozzafiato sul mare, con punta Meliso e punta Ristola che segnano i confini dell’insenatura. Il santuario, che sorge su un tempio dedicato alla dea Minerva – c’è ancora l’ara dei sacrifici – venne visitato e benedetto da san Pietro, che passò per la città pugliese diretto a Roma nel 43 dopo Cristo. Secondo i racconti dei vecchi pescatori salentini, dunque, quella di Leuca sarebbe la prima chiesa della cristianità. Distrutta e ricostruita cinque volte, è sempre stata meta di pellegrini, che si raggruppano sul piazzale immenso della chiesa, con al centro un gioco d’arcate e un faro alto quasi 50 metri. Il 15 agosto è il giorno in cui si festeggia Santa Maria, la madonna di Leuca, la sua santa protettrice, e lo si fa con una solenne processione a mare da Castrignano del Capo (di cui Santa Maria di Leuca è in realtà la frazione più grande) alla marina di San Gregorio e con appuntamenti in città che si anima di sagre – la più attesa è quella del pesce fritto – e di manifestazioni sul lungomare, con gli immancabili fuochi d’artificio finali sull’acqua.

Per recarsi al porto si scende la lunga scalinata, realizzata in periodo fascista, che affianca la cascata, opera dell’acquedotto pugliese, il più grande d’Europa, attiva con tre balzi soltanto a Pasqua e il 15 agosto per la festa patronale. Ai suoi piedi c’è il lungomare - pieno di localini, ristoranti, di case dei pescatori e delle estrose ville ottocentesche - che arriva al piccolo porto turistico: è da qui che ci si imbarca per arrivare alle cale, alle grotte e alle spiagge più belle dei dintorni e per ammirare i fondali, ricchi di alghe rosse e verdi e popolati da saraghi, aragoste e ricciole.

Il versante adriatico ha il mare color smeraldo e la costa rocciosa bucherellata di grotte, fiordi e insenature: le alte falesie sprofondano fino a 50 metri vicino alla costa ma ogni tanto la roccia lascia spazio a deliziose calette dove fermarsi a fare il bagno. Bellissime sono la grotta dello Spruzzo, dove le onde si infrangono formando uno zampillo d’acqua; della Vora con la luce che arriva fino in profondità; e del Laghetto, nel fiordo di Ciolo, che sfocia in uno specchio di acqua dolce. Sulla costa sorgono località marine molto belle da visitare, come il delizioso borgo di Tricase, Castro, famosa per la grotta Zinzulusa, e Santa Cesarea Terme, rinomata stazione termale dal 1899. E, ancora, Porto Badisco, insenatura naturale profonda e immersa tra i fichi d’india e la macchia mediterranea, e la bellissima città di Otranto, famosa per il castello aragonese e le sue spiagge sabbiose, attrezzate e comode, come l’incantevole Baia dei Turchi. Il versante ionico, invece, lascia spazio a spiagge sabbiose circondate da dune e dalla macchia mediterranea, dove la sera gli stabilimenti si trasformano in ristorantini e luoghi per le feste sull’arenile: Torre San Gregorio, Torre Vado e la spiaggia libera di Pescoluse, nota come “le Maldive del Salento” per la trasparenza dell’acqua e la presenza di bianchi gigli di mare tra le dune. Anche sul versante ionico ci sono alcune suggestive grotte; le più belle sono la grotta del Fiume, dove il mare diventa color verde-acqua, e la grotta delle Tre Porte, caratterizzata da tre monumentali ingressi.

Più a nord si estende la lunga baia di Gallipoli, che va da Lido Pizzo, frequentato dai nudisti e amato dalle celebrità, a Punta della Suina con due piccole spiagge attrezzate e un bar sulla terrazza panoramica in cui fermarsi a mangiare frise profumate e succose; la baia è un susseguirsi di stabilimenti dove prendere un aperitivo e godersi il tramonto o dove bere qualcosa la sera ascoltando buona musica

Il mare italiano, meta preferita nel 2011

Il Mare italiano nel 2011, secondo Hotels.com, e' tra le mete piu' richieste dai viaggiatori. La citta' che ha avuto un maggior numero di ricerce é Nova Siri, in provincia di Matera, seguita da Riomaggiore e Pesaro. Il centro lucano, che conta 6.500 abitanti, è l’ideale per chi desidera trascorrere una vacanza tra siti archeologici e la meravigliosa costa ionica. Nova Siri, infatti, è situata non molto lontano dagli storici Sassi di Matera e dalla caratteristica Policoro e dista pochi chilometri dalle meravigliose spiagge di Metaponto e Sibari. Nel litorale ionico, troviamo anche un notevole aumento di richieste  per Ugento, che ha registrato un +452% rispetto al 2010.

Non vanno male le Campane che durante lo scorso anno, hanno registrato un’impennata di ricerche, in particolare Capaccio (+464%), Vietri sul Mare (+419%) e Salerno (+383%). A queste si aggiunge la città calabra di Ricadi che occupa una notevole posizione in classifica (+433%). Anche le località della Sicilia hanno subito un considerevole aumento di ricerche rispetto al 2010, tra le città più richieste compaiono Noto (+406%) e l’affascinante Siracusa (+405%). La seconda città che ha registrato l’aumento maggiore di ricerche rispetto al 2010, è stata Riomaggiore (+472%): uno dei borghi più caratteristici della riviera ligure.


Oltre al mare cristallino, Riomaggiore, sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre, è nota per i tipici e affascinanti carruggi che si affacciano sul torrente Rivus Maior. Nonostante la recente alluvione che ha colpito questa zona, le Cinque Terre rimangono un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore e di forte richiamo turistico. Anche Loano, posizionata sulla riviera di ponente, è risultata tra le mete con il maggior aumento di ricerche nel 2011 (+427%) rispetto all’anno precedente.


In settima posizione troviamo
Grosseto, con un aumento nelle ricerche del 462%, seguito dal +381% di Fiumicino: il piccolo centro laziale sul delta del Tevere e sede dell’aeroporto romano. Non sembra essere da meno anche la riviera romagnola e marchigiana.

Le attrezzatissime spiagge di Pesaro (+470%), Cattolica (+465%) e Cesenatico (+444%) esercitano sempre una forte attrattiva, tanto che nel 2011 sono incluse tra le città che hanno registrato il più grande aumento di ricerche rispetto al 2010. Tra le mete in alta quota, la città che ha registrato il maggior aumento di ricerche rispetto al 2010 è Roccaraso (+420%), in provincia de L’Aquila, con i suoi impianti sciistici tra i più rinomati all’interno dell’Appennino.


Si registra anche la presenza sporadica di qualche località collinare immersa nel verde:
Manciano, uno dei borghi più belli della Maremma, ha registrato un aumento di ricerche nel 2011 del 389% rispetto al 2010. Tra le località lacustri la meta che ha registrato il maggior aumento di ricerche è invece Bardolino (+382%) nell’elegante cornice del lago di Garda, a pochi chilometri da Verona.

Secondo Hotels.com, infine, le mete straniere che hanno registrato il maggior aumento di ricerche da parte degli italiani nel 2011 rispetto al 2010, invece, sono state
Minorca (+462%) e Rodi (+384%). Le isole Baleari e la Grecia esercitano, da sempre, un forte fascino sia sui connazionali che vogliono godersi una vacanza tranquilla in famiglia, sia su chiunque desideri trascorrere qualche giorno nella movida locale.