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Nord America, inverno di Festival. Appuntamenti nati per esorcizzare i rigori dell'inverno, tra sculture di ghiaccio e attività su neve

Attività sulla neve, sculture di ghiaccio, tuffi sotto lo zero o sugli sci trainati da cavalli. Nel Nord America l'inverno ha in serbo decine di eventi per esorcizzare le rigide temperature di stagione e divertirsi in attesa dei rassicuranti colori primaverili. Da fine gennaio agli inizi di marzo i festival invernali di Canada e Usa, i Winter Carnivals della regione, sono un'idea affascinante per un viaggio fuori stagione.

Fra gli appuntamenti segnalati da
National Geographic Traveler c'è quello che da settantasette anni si organizza ad Anchorage, città che si trova sull'insenatura di Cook in Alaska (mappa) e che per anni è stata nominata fra le città più vivibili degli Usa: l'evento, quest'anno dal 24 febbraio al 4 marzo, si chiama Fur Rendezvous o Rondy ed è oggi l'occasione per una dieci giorni di divertimento e sport sulla neve. Le sue origini risalgono agli anni Trenta, quando la città non contava che tremila abitanti e non aveva a disposizione gli oggetti e i luoghi di svago e raccoglimento di oggi, non c'erano i televisori, computer, cinema, centri commerciali o simili e i lunghi inverni erano un macigno per cui l'unica preoccupazione era sopravvivere agli elementi della natura. Fu allora che un cittadino di nome Vern Johnson, padre del Fur Rendezvous, pensò con alcuni compagni di organizzare un festival di tre giorni, con sport e attività sulla neve, in occasione del ritorno in città di minatori e cacciatori. La popolazione accolse l'iniziativa con entusiasmo e l'appuntamento crebbe negli anni fino a richiamare l'attenzione del turismo non solo nazionale (www.furrondy.net).

Nasce per le stesse ragioni il Winter Carnival di
Saranac Lake, nello Stato di New York (mappa), dal 3 al 12 febbraio, tra competizioni sportive come il curling e lo sci nordico e concerti, fuochi d'artificio e una parata a tema. Quest'anno l'evento è intitolato agli alieni. Pezzo forte il palazzo di ghiaccio realizzato da volontari con migliaia di blocchi di ghiaccio presi dal Lake Flower (www.saranaclakewintercarnival.com).

Sua maestà l'inverno protagonista anche a Sault Sainte Marie, nell'
Ontario (mappa), con il Bon Soo Winter Carnival (3-12 febbraio). L'appuntamento clou è il tuffo nelle acque gelide del Lake Superior (www.bonsoo.on.ca). Ottawa, la capitale canadese, si trasforma nello stesso periodo con Winterlude e le meraviglie delle sculture di ghiaccio e dei chioschi in cui rifocillarsi con cioccolata calda (www.canadascapital.gc.ca/celebrate/winterlude). Quest'anno ricorre il bicentenario della festa. In Canada da non tralasciare il maggior festival del genere, il Quebec Winter Carnival, dal 27 gennaio al 12 febbraio, richiamo per artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo (www.carnaval.qc.ca/en).

A St. Paul, in
Minnesota, dal 26 gennaio al 5 febbraio il Winter Carnival è una due settimane all'insegna di attività su neve, maratone, parate e sculture di ghiaccio (www.winter-carnival.com). Un must del New England è invece la partecipazione al Dartmouth Winter Carnival nel New Hampshire, nato all'inizio del Novecento (www.dartmouth.edu/~sao/events/carnival/index.html). Altre due segnalazioni sono lo Steamboat Springs Winter Carnival in Colorado (8-12 febbraio - www.steamboat-chamber.com/index.asp) e il Whitefish Winter Carnival nel Montana, dal 3 al 5 febbraio, anche conosciuto come la Fiesta Pescado Blanco (www.whitefishwintercarnival.com).

ansa

Viaggio d’inverno a Oslo. In Norvegia tra natura, grandi architetture, piccole isole e il nuovo museo di Renzo Piano

(Di Marzia Giglioli)

Nuovi musei, tra cui quello d’arte moderna progettato da Renzo Piano, e nuovi teatri scandiscono una Oslo  (
www.visitoslo.com) sempre più capitale del design e di una nuova poesia urbana, sullo sfondo del bianco inverno norvegese. Passeggiare nell’area di Tjuvholmen nata dalla ristrutturazione di vecchi docks è come percorrere un sentiero nell’architettura europea contemporanea. Qui si alternano e si accavallano varie espressioni architettoniche e le strutture si intersecano con interessanti spazi esterni che diventano aree di incontro.

Il progetto nei vari anni ha visto l’intervento di grandi architetti norvegesi e danesi ai quali si aggiunge ora l’architetto Renzo Piano, che ha progettato il nuovo museo Astrup Fearnley che aprirà i battenti quest’anno, il 29 settembre.


Il museo sarà un nuovo tempio per l’arte moderna, realizzato su due strutture che ospiteranno una collezione permanente e mostre temporanee, con grandi firme da Andy Warhol a Damien Hirst, da Jeff Koons a Charles Ray. Il Nuovo museo avrà un’estensione di 4.200 metri quadrati ed è situato in un parco-scultura, anche questo disegnato da Renzo Piano.


Il direttore dell’Astrup Fearley Museum, Gunnar B. Kyaran, è un personaggio di spicco nel mondo dell’arte, sta curando l’edizione 2013 della Biennale di Lione e in Italia ha curato diversi padiglioni per la Biennale di Venezia.


Un viaggio nel design, a Oslo, ha una meta di grande attrazione, quella del teatro dell’Opera che ha al suo interno una delle sale dedicate alla musica, considerata più le più belle e moderne al mondo.


Il Teatro è splendidamente collocato lungo il mare. E' stato realizzato dallo studio norvegese Snøhetta e per alcune complesse strutture ad incastro, realizzate da migliaia di listelli di legno, è stata usata un’antica tecnica per la costruzione delle barche.


In questi giorni a Christiansand, nel nord della Norvegia, è stato inaugurato un altro teatro dallo splendido design che sarà il secondo polo dopo l’Opera di Oslo, destinato ad ospitare la grande musica (vedi allegato).


Davanti al Teatro dell’Opera di Oslo, al centro della baia, c’è un’installazione di vetro che sembra un veliero adagiato sull’acqua è ‘She lies’ opera dell’artista italiana Monica Bonvicini. Omaggio al femminile e di grande effetto scenico. Sui vetri passa e si rifrange la luce come un grande caleidoscopio.


Proseguendo nell’itinerario del design, un’altra tappa da non perdere ad Oslo è il Doga, un centro dedicato al design e all'architettura norvegesi, si trova all'interno di una vecchia stazione vicino al fiume Aker. E’ stato inaugurato nel 2004 sotto l'egida del Consiglio per il Design Norvegese e all’interno si organizzano mostre e incontri . C’è anche un piccolo negozio con prodotti di design e un bar ristorante molto trendy.


Chi cerca il design anche negli hotel, ci sono alcuni indirizzi interessanti: il piccolo hotel First Hotel Grims Grenka dedicato a chi ama l’arte contemporanea e il Thon Hotel Gyldenløve. Design d’autore anche al Grand Hotel che ha anche un intero piano dedicato alle donne e ai loro gusti, col il Ladies Floor, 13 camere uniche create da architetti di interni in collaborazione con donne norvegesi famose, esperte di arte e alcune note manager .E’ puro design anche la sezione benessere Artesia SPA, che ha ottenuto il secondo posto nel prestigioso Designers Saturday nel 2010, subito dietro l'Opera di Oslo!


Per acquisti design c’è Pur Norsk, un negozio di design che ha l’obiettivo di promuovere prodotti trendy norvegesi. All’interno anche oggetti design per i più piccoli.Nel 2008 il magazine inglese Monocle ha nominato Pur Norsk tra i primi 5 negozi di design per interni al mondo.

ansa 

La terra d'Emilia, per tradizione consolidata, è un luogo principe del buon cibo

La terra d'Emilia, per tradizione consolidata, è un luogo principe del buon cibo: i famosi "primi" della cucina reggiana, i salumi , il vino frizzante, l'aceto balsamico tradizionale, il Parmigiano-Reggiano (ma anche i dolci e gli spuntini delle panetterie) sono gli ambasciatori di una provincia che a buona ragione si colloca nella food valley italiana più conosciuta nel mondo.
Il turista e il viaggiatore in transito per la provincia di Reggio Emilia non mancherà di aggiungere l'esperienza della buona cucina al fascino del paesaggio e alla suggestione dei monumenti storici.

La sperimentazione delle tradizioni alimentari millenarie della tradizione dell'Emilia-Romagna nella versione reggiana potrà anche spingersi a ricercare cibi e ricette assolutamente sconosciute al grande pubblico. Conoscete la carne di pecora della zona collinare tra Carpineti e Baiso? O il pecorino autentico d'Appennino ricavato dal latte di pecore autoctone? O l'antica tradizione della castagna e della polenta, cibi fondamentali nella storia alimentare della montagna? Per gli esploratori del gusto il territorio reggiano promette molte sorprese.

fonte: reggioemiliaturismo 
per soggiornare in zona:

  








Hotel Conte Verde
strada per Barco, 1
42027 Montecchio Emilia
Reggio Emilia
tel +39 0522 864623
fax +39 0522 861129

 
L'Hotel Conte Verde si trova a pochi minuti dalla Via Emilia, la strada maestra che collega rapidamente Montecchio a Parma e a Reggio Emilia. L’Hotel si inserisce nella zona precollinare reggiana, caratterizzata da percorsi enogastronomici in cui è possibile assaporare l'antica tradizione della buona tavola.  

Roma, il mistero del tempo

A uno dei temi più affascinanti e sfuggenti è dedicata la manifestazione che, fra il 19 e il 22 gennaio, poterà nella capitale scienziati, filosofi, scrittori e musicisti.

Tempus fugit, dicevano i latini. E come darli torto? Impossibile immaginare un concetto tanto pervasivo della nostra esperienza e al tempo stesso così misterioso e sfuggente. Al quale è dedicato il Festival delle scienze che, dal 19 al 22 gennaio, avrà luogo all'Auditorium parco della musica di Roma. Tra analisi scientifica, ricerca filosofica e visionarie incursioni nella fantascienza, la settima edizione interrogherà il tempo con una serie di domande, nel tentativo di carpirgli qualche segreto. Chissà se attraverso lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre e spettacoli, con l'intervento di grandi scienziati, filosofi e scrittori nazionali e internazionali si riuscirà a ingabbiare il più enigmatico dei concetti.

Saranno giocoforza le domande a occupare la scena. Qualche assaggio: passato e futuro sono reali, tanto quanto il presente? Esisteva il tempo prima del big bang? Lo concepiamo tutti allo stesso modo? È infinito o finito? È possibile viaggiare nel tempo? Abbiamo schemi logico-matematici adeguati per definirlo? Sarà anche un'ampia serie di mostre, spesso modulate sul linguaggio dell'installazione e del video, a fornire qualche utile indizio.

Un laboratorio al Festival delle scienze.
Un laboratorio al Festival delle scienze.
Fra i tanti specialisti chiamati a dare il loro contributo, ricordiamo ad esempio l'antropologo statunistense Ian Tattersall, che affronterà il tema del tempo dell'evoluzione; Jualin Barbour, il fisico britannico che in La fine del tempo ha teorizzato la sua inesistenza; l'astrofisico docente a Princeton John Richard Gott III che, nel '91, "dimostrò" la possibilità di creare una macchina del tempo basata sulle corde cosmiche; e ancora il filosofo Peter Ludlow e il fisico Carlo Rovelli...

Non meno intriganti altre questioni sulle quali i relatori saranno chiamati a gettare luce:
il tempo esiste dentro o fuori di noi? È possibile viaggiare nel tempo? È un concetto inaccessibile, inviolabile, o in qualche modo misurabile?  Per indagare la stretta relazioni fra tempo e sport, Andrea Howe, detentore del record italiano di salto in lungo, dialogherà con il giornalista Oliviero Beha e il presidente dell'Associazione italiana psicologia e sport. Ancora più stretta la parentale fra il tempo e la musica: ecco allora l'Auditorium trasformarsi in un immenso metronomo per ripercorerre il secolo breve e domandarsi Che ore sono attraverso le parole di Stefano Benni, messe in musica.

di Paolo Perazzolo - famigliacristiana.it

Vacanze da sogno. In saldo: Da Londra al Machu Picchu, da Pechino a New York, 10 occasioni da prendere al volo. Risparmi dal 15 al 60 per cento

Viaggi in saldo come i vestiti. Viaggi a prezzi stracciati. Ma affrettatevi, l´incantesimo del ribasso a corto e lungo raggio dura quattro, massimo cinque settimane, primavera esclusa. Per due ragioni: primo, perché siamo in bassa stagione e ancora lontani dalla Pasqua (quando i prezzi risaliranno come per il periodo di Natale), secondo, perché per vendere tutto, complice la recessione, i travel agent curano l´offerta adesso. Personalizzano il pacchetto, abbassano i prezzi e al tutto compreso aggiungono un corso di cucina, un volo, un regalo, frutta esotica, profumi per interni sul comodino.

I saldi partono dal 15 per cento, arrivano al quaranta e sfiorano anche il 60 per cento del conto iniziale. La tendenza si chiama lowbudget e a detta del magazine Travel & Leisure è, e sarà, il nuovo modo di viaggiare. Basta saper aspettare. Prenotare a gennaio e a settembre significa abbattere i costi. Se avete voglia di silenzio optate per un weekend nel deserto, in Tunisia, le temperature sono perfette, itinerario con oasi e città fortificate al
15 per cento in meno. Troppo poco? Allora virate su Cuba, sull´Avana, scegliete l´atmosfera coloniale negli storici hotel Habaguanex freschi di restyling (O´Farril con fine settimana di musica jazz compresa) casa di Simon Bolivar e musei gratuiti.

Ma se volete abbinare i ribassi allo shopping puntate sulle città. A New York nel 2011 sono approdati 50 milioni di turisti (stima TripAdvisor) e i saldi di viaggio+abbigliamento sono appena scattati. Un esempio? La promozione Get More Nyc (valida fino al 29 febbraio): tariffe ribassate, notti omaggio. E ancora, Off Broadway Week (per i teatri di Broadway due biglietti al prezzo di uno) e Nyc Restaurant week (fino al 10 febbraio, da lunedì al venerdì, menù a prezzi fissi, 24 dollari a pranzo, 35 a cena in una rosa di trecento locali compreso l´iconico 21Club, West 52nd Street).

Non vi resta che organizzare il viaggio su misura. E potete costruirlo online: selezionate volo, hotel, bed & breakfast o resort. Per controllare i prezzi usate europelowcost e inserite la quota del risparmio. Oppure bookingam.com che mette sistematicamente a confronto le tariffe di volo, hotel, pacchetti vacanze delle principali agenzie di viaggi online, da Expedia a Opodo, da lastminute a edreams. Il saldo fai-da-te è assicurato.  
 
Ambra Somaschini - viaggi.repubblica.it

Da Bormio al Monte Amiata, dal Viterbese a Ischia, guida alle sorgenti e ai bagni caldi di cui si può beneficiare con facilità, senza orario. E a costo zero

Chiare, fresche e dolci acque", ma soprattutto free. Sorgenti sulfuree o, più comunemente, terme. Ma non quelle dai prezzi alle stelle, dove, magari, è obbligatorio fare la doccia prima di entrare, bensì quelle senza indicazioni e recinzioni e dove non ci sono orari di ingresso e limiti di tempo.

In questa stagione più che mai vale la pena approfittarne per regalarsi una gita fuori porta, alla scoperta di grotte e vasche, in cui l'acqua sgorga calda e benefica, direttamente dalla Terra. Ovunque, ci si rilassa a contatto con una natura selvaggia ed incontaminata, come facevano, secoli fa gli antichi etruschi o i romani, tra i primi a apprezzare le proprietà terapeutiche delle acque sotterranee del territorio.


Al Nord si trovano le
Terme di Bormio, in provincia di Sondrio. La sensazione è quella di essere nei paesi nordici, con l'acqua bollente e la neve tutta intorno. La vasca naturale, ai piedi di un torrente, è circondata da una parete rocciosa su cui adagiare comodamente la schiena. Un luogo ideale per rilassarsi, magari dopo una giornata trascorsa con gli sci ai piedi.

La
Toscana è la regione che offre un numero elevato di piccole pozze e cascate di acqua termale, sparse nella campagna o situate a pochi chilometri dai centri abitati, dove immergersi non costa nulla e si può ritrovare il benessere e l'armonia con se stessi. Le piscine naturali, che nel tempo sono state scavate e arrotondate, non sempre sono facili da scovare, ma la soddisfazione, una volta raggiunte le sorgenti, ripaga della fatica.

Le più conosciute sono le
cascate del Gorello, in provincia di Grosseto. Si chiamano anche "cascate del mulino" per la presenza di un vecchio mulino (ha smesso di funzionare nel 1946 e al momento non è accessibile), che guarda al torrente e sembra fare da sentinella. Sono vicine al più famoso stabilimento termale di Saturnia, delizioso borgo della Maremma nel comune di Manciano. L'acqua sulfurea, alimentata dal torrente termale Gorello, che si congiunge col fiume Stellata, scorre in piccoli bacini, diventando più calda e impetuosa man mano che si risale verso la sorgente, fino a trasformarsi in una sorta di idromassaggio nella vasca più alta.

A San Casciano, invece, di grande suggestione è il Bagno Grande (vi si arriva tramite un sentiero illuminato che parte dal centro storico), una sorgente termale spontanea, immersa nel verde in aperta campagna nella zona dove un tempo sorgevano le antiche terme romane. L'odore delle acque sulfuree si miscela con quello dell'origano e del basilico che arriva dai vicini orti perfettamente curati.

Anche le terme di Petriolo, vicino Siena, le cui acque della Sorgente Caldanelle raggiungono i 40 gradi di temperatura, sono molto frequentate. Già i papi e i notabili, in passato, erano rimasti stupiti dalle prodigiose acque «utili per chi ha il capo pieno di umori». Le pozze di acqua bollente sono situate nel bel mezzo di castagneti e querceti, e l'elevata concentrazione di zolfo è efficace per curare disturbi del sistema respiratorio. A Castiglione d'Orcia ci sono i Bagni di San Filippo, vicino al Monte Amiata, di acqua sulfurea e biancastra che sgorga dal suolo ad una temperatura di 52 gradi. Le pozze formano nell'insieme il "Fosso Bianco", ove le cascatelle permettono di praticare idromassaggi naturali per le malattie reumatiche. Erano famose già ai tempi del Medioevo: in zona era situato un punto di ristoro per i pellegrini e i viandanti.

Nel Lazio, da non perdere le terme del Bullicame, in provincia di Viterbo, citate persino da Dante nella Divina Commedia (i versi sono riportati su un cartello, posto lì vicino). Le acque sgorgano al centro di una piccola collina di calcare. Sempre in zona, ci sono anche le terme del Bagnaccio che comprende diverse sorgenti, sia ipertermali (65-66°C) che ipotermali (23-29°C) o le piscine Carletti, dove è molto gradevole fare il bagno con l'acqua che rimane sempre calda.

Spostandosi in Campania, c'è la baia di Sorgeto, a Forio, sull'isola di Ischia. Un vero paradiso che si raggiunge attraverso una scalinata di oltre 200 scalini (si parte dalla frazione Panza), ma ne vale davvero la pena. Le fonti termali si trovano direttamente in mare dove ci sono proprio alcuni punti in cui l'acqua è molto calda (in alcuni tratti raggiunge i 90°); per cui l'acqua termale si affianca e si confonde con  quella marina. Sempre sull'isola, molto gettonate sono le terme delle Fumarole chiamate così per via delle fumarole (fenomeni naturali che si formano da getti  di vapore ed altre sostanze gassose che, in corrispondenza delle fratture vulcaniche nel suolo, sfogano la loro pressione in superficie).  Qui si possono fare anche le sabbiature, ovviamente gratuitamente.

E sembra di stare sulla luna, a Ponte Bagni, in Sicilia, vicino le Terme Segestane di Castellammare del Golfo (Trapani). Colonne di vapore e il fango in ebollizione creano un paesaggio che evoca viaggi interplanetari. Tre le polle che affiorano dal Fiume Caldo (o Crimiso) a 45-50 gradi, circondate da tamerici, canneti e da scenografiche pareti di rocca bianca e rosa.  Il silenzio, quasi irreale, è interrotto solo dal gorgheggiare dell'acqua bollente. Ed è magia.
Isa Grassano - viaggi.repubblica.it

Dove si va? Ecco le 10 mete per il 2012 (scelte da voi)

Niente Ngorongoro, niente Kamchatka, niente atollo di Kiribati, niente trekking nel deserto del Gobi: su 196 Paesi nel mondo – 192 all’Onu, più Vaticano, Kossovo, Taiwan e Palestina, non riconosciuta ma da poco nell’Unesco – la prima in classifica nei viaggi 2012 più sognati su questo blog è… New York.. Eh sì. Le risposte a «Dove volete andare nel 2012?» (numerose e gustose: grazie a tutti!) è stata di pochi frizzi ma molti sogni. E due posizioni più giù, un’altra meta già sentita: Londra. Che il podio quest’anno se lo conquista di diritto. Del resto, una città che dopo i disordini che l’hanno messa a ferro e fuoco in estate prende una canzone che incita alla rivolta come London Calling dei Clash come inno ufficiale dei Giochi Olimpici merita un inchino. Altro che cinesi, con quello stadio da mal di testa nato in una notte e sotto i ventagli niente: a London 2012 ci sarà da divertirsi, anche senza mettere piede nel quartiere olimpico.
Capitali conosciute a parte, ecco le magnifiche 10 del 2012 scelte da voi. Fatemi sapere se le conoscete già, quale preferite in assoluto, ma, sopratuttto, se ne avete, mandate le vostre dritte da condividere con i sognatori in viaggio 2012.
1 – NEW YORK CITY
2 – VIETNAM
3 – LONDRA
4 – BIRMANIA
5 – BERLINO
6 – ISLANDA
7 – MADAGASCAR
8 – AUSTRALIA
9 – BRASILE
10 – ZAMBIA

Tutti in pista per il World Snow Day. In 39 nazioni, Italia compresa, al via la prima giornata mondiale dello sci

Oltre 200 località invernali in 39 nazioni - di cui 23 in Italia – sono coinvolte nel primo World Snow Day, la giornata mondiale dello sci nata per portare su piste, sentieri e percorsi i bambini tra i 4 e i 14 anni insieme alle loro famiglie. Dall'Islanda all'Australia, dal Pakistan alla Russia, il 22 gennaio sara' pieno di eventi, attività e competizioni all'insegna del divertimento.

Tra i 225 appuntamenti in programma c'è solo l'imbarazzo della scelta. Si potrà visitare il paese delle meraviglie invernali a
Tokyo, prendere lezioni gratuite di sci e snowboard in India e in Polonia, partecipare al Festival della neve e del ghiaccio in Cina. E ancora sciare gratis a Lake Louise, in Canada, prendere parte al Festival degli sport invernali di Lake Placid, negli Stati Uniti, o assistere al tentativo di stabilire un nuovo record del mondo sulla neve a La Molina, sul versante spagnolo dei Pirenei.

In Italia sono diverse le regioni che hanno aderito
al World Snow Day: Courmayeur in Valle d'Aosta; Alpe di Mera, Bardonecchia, Passo del Frais e Pragelato in Piemonte; Colere, Foppolo, Lizzola, Monte Pora e Spiazzi di Gromo in Lombardia; Castello di Fiemme, Madonna di Campiglio, Passo Tonale, Lavarone e Sesto in Trentino Alto Adige; Asiago Plateau e Cortina d'Ampezzo in Veneto. In Emilia Romagna partecipano all'iniziativa Corno alle Scale e Monte Cimone, in Toscana Abbadia San Salvatore e Abetone, in Abruzzo Prato Selva e in Calabria Villaggio Palumbo.

Il
World Snow Day è promosso dalla Federazione internazionale dello sci e rientra nella campagna ''Porta i bambini sulla neve'', lanciata dalla federazione nel 2007 per celebrare gli sport invernali come un'attivita' ricreativa divertente, salutare e di socializzazione adatta a tutti i giovanissimi. Primo evento del genere a essere condotto su scala globale, darà modo alla comunità internazionale di unirsi nel sostenere gli sport sulla neve come parte di uno stile di vita sano.

ansa

Il 2012 è un anno speciale per il Messico e in generale per l'area dell'America centrale in cui visse la popolazione pre-colombiana dei Maya

Messico, 8 milioni dlr per “Mondo Maya”

Dipartimento del Turismo: il 2012 è un anno speciale, ma non ci sarà la “fine del mondo”

Il 2012 è un anno speciale per il Messico e in generale per l'area dell'America centrale in cui visse la popolazione pre-colombiana dei Maya: ne è convinto il Dipartimento del Turismo messicano che, in barba a ogni più catastrofica profezia o probabilmente proprio sulla scia di questa particolare visibilità internazionale, si aspetta per quest'anno un'affluenza record di visitatori e ha annunciato un investimento di ben 8 milioni di dollari per promuovere il settore del turismo in tutto il "Mondo Maya".

L'investimento, come riportano i media d'oltreoceano, riguarda non solo la regione sud-orientale del Messico ma è esteso anche alla promozione di Belize, Guatemala, El Salvador e Honduras. Questi Paesi hanno non a caso unito le forze per proporre insieme a viaggiatori da tutto il mondo la "Strada del Mondo Maya", itinerario multiplo sulle orme dell'antica civiltà.

Destinazione esotica che affascina da sempre anche molti italiani, il centro America dei Maya quest'anno è sotto particolari riflettori, quelli della profezia che secondo le scritture dell'antica civiltà si dovrebbe compiere il 21 dicembre 2012 quando per alcune interpretazioni ci sarà la fine del mondo, mentre per altre comincerà una nuova era. Secondo le stime diffuse dal segretario del Turismo messicano Gloria Guevara sono in arrivo 52 milioni di turisti, circa 12 milioni in più dei flussi normali, con ricavi extra per il settore del turismo di oltre 14 miliardi e mezzo di dollari.

Fra le iniziative predisposte dal Messico c'è un itinerario che comprende Comalcalco, un sito archeologico dove è stata rinvenuta una delle rare incisioni Maya su cui fra l'altro si fa riferimento alla fine del tredicesimo "baktun", il ciclo del calendario maya pari a un periodo di 144.000 giorni (circa 400 anni), che coinciderebbe appunto con la data del 21 dicembre 2012. Nel Chiapas invece, presso il sito archeologico di Izapa de Tapachula, è stato già allestito un maxi-orologio digitale per il conto alla rovescia. Prevista, per la fatidica data, una cerimonia con tanto di 'sacerdoti Maya' (www.visitmexico.com).

L'evento ha rilanciato il business turistico anche in aree molto remote. Ad esempio nell'isola cilena di Robinson Crusoe, l'unica abitata dell'arcipelago di Juan Fernandez, in virtù di un monolite Maya alto 45 metri qui rinvenuto che sarebbe la chiave della profezia. Proprio qui il re Maya Kam Balam, reincarnazione di tutte le divinità, dovrebbe risvegliarsi il 21 dicembre 2012. L'isola però è ritenuta anche un punto di osservazione privilegiato per assistere a fenomeni astrologici che dovrebbero precedere la data del 21/12, come l'eclissi totale di sole di novembre. Sull'isola già si registrano centinaia di prenotazioni soprattutto da Stati Uniti ed Europa (www.chile.travel)

Viaggio a Zanzibar sull’isola delle maree tra spiagge esotiche e tramonti mozzafiato

(di Ida Bini - ansa)

Lingue di sabbia candida e impalpabile contrastano con il profondo blu dell’oceano Indiano; ampie baie protette da speroni rocciosi si alternano a distese di rena spazzate da un vento implacabile mentre labirinti di mangrovie e vaste coltivazioni di zenzero, cannella e chiodi di garofano nascondono deliziosi villaggi esotici di tufo. E’ Zanzibar, isola africana situata davanti alle coste della Tanzania, conosciuta per il suo mare incontaminato, le sue spezie e le maree che segnano la vita della gente e trasformano i paesaggi.

Da qualche anno l’isola – anzi l’arcipelago composto da due isole principali, Unguja e Pemba e da numerose isole minori - si è trasformata in una destinazione di lusso, attenta però a salvaguardare la natura – qui davvero generosa – con una rigida politica ambientale che ha visto nascere da poco tempo parchi marini protetti e riserve naturali, servizi turistici ecosostenibili e strutture alberghiere a basso impatto ambientale. E’ un’isola piena di paesaggi indimenticabili e di contrasti, ma anche di contraddizioni dove spesso il lusso esagerato di certi resort stride con la povertà dei villaggi dei pescatori.


La stessa capitale
Stone Town, patrimonio dell’umanità dell’Unesco per i suoi edifici storici del 1600, che testimoniano il vivace e ricco passato commerciale, rischia di perderli per la friabilità della pietra locale con cui sono stati costruiti, nonostante l’istituzione di un’autorità di conservazione che dovrebbe monitorare gli eventuali crolli. La città, però, merita di essere visitata per le sue architetture coloniali, le moschee e le chiese che testimoniano un passato di dominazioni arabe, indiane, portoghesi e inglesi, ma anche per i mercatini e le tante botteghe.

Da visitare assolutamente ci sono l’imponente
Beit el-Ajaib, palazzo con alte colonne e scalinate decorate in argento, abitato da un sultano fino a quasi 50 anni fa; l’House of Spices, la casa delle spezie, che si possono acquistare insieme a oggetti d’artigianato e dove si può pranzare nel ristorante sul tetto; e la Zanzibar Gallery, spazio aperto nella casa dove nacque e visse la celebre rockstar Freddie Mercury, trasformato in centro commerciale. Imperdibile, infine, è il lussuosissimo hotel Emerson & Green, nel secondo palazzo più alto della città con terrazza panoramica e il ristorante Tower Top.

Otto chilometri a sudovest della capitale, raggiungibile con un breve viaggio in barca dalla spiaggia di
Mbweni, sorge Chumbe Island, circondata da un parco marino protetto e dalla barriera corallina: per trascorrervi qualche giorno e fare snorkeling nei punti migliori tra coralli, tartarughe e delfini è necessario rivolgersi alla direzione del Parco (www.chumbeisland.com) che organizza visite e brevi soggiorni nei bungalow immersi nella vegetazione.

Per scoprire altre spiagge e tratti di mare insuperabili conviene viaggiare verso sud dalla capitale dove, durante la bassa marea, si possono ammirare la barriera corallina e i fondali. A sud dell’isola, in località Kizimkazi, è stato da poco inaugurato su una lingua di sabbia accecante
The Residence (www.theresidence.com/zanzibar), resort esclusivo e lussuoso. Qui si nuota tra i delfini e ci si rilassa in spiaggia sotto alte palme da cocco o nella Spa – esperienza da non perdere – immersa in un giardino tropicale di due ettari.

Sull’altro versante di Zanzibar si possono scegliere spiagge altrettanto affascinanti, punteggiate dalle ngalawa, le imbarcazioni tipiche dei pescatori zanzibari:
Matemwe con le palme da cocco e un reef coloratissimo e Kiwengwa con i suoi tanti resort e i locali sulla spiaggia. E, ancora, nell’estrema punta settentrionale c’è Nungwi, che si raggiunge in meno di un’ora da Stone Town, che regala i colori più belli del mare - qui c’è sempre alta marea - e i tramonti infuocati e dove si può alloggiare nel Kilindi Luxury Resort con 15 stupende ville che funzionano a energia solare e recuperano l’acqua piovana o nel My Blue Hotelwww.mybluehotel.com) e la sera ci si diverte nei tanti localini sulla spiaggia. Non lontano – circa 30 minuti di battello dalla costa - sorge la tranquilla isola privata di Mnemba con il resort tra i più esclusivi al mondo: il Mnemba Island Lodge (www.mnemba-island.com), l’unico dell’isola corallina, anch’esso rispettoso dell’ambiente e attento all’uso di materiali ecologici. Infine, sempre sul versante orientale di Zanzibar, si trova Bwejuu, una delle spiagge più affascinanti dove con la bassa marea si può camminare tranquillamente fino al reef; qui si può alloggiare nell’esclusivo e impeccabile Baraza Resort & Spa (www.baraza-zanzibar.com), un vero paradiso in terra di Zanzibar. (