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PROVA FINALE DEL 2° CONCORSO INTERNAZIONALE “PAOLA RUMINELLI” il 3 Agosto ore 21 al Calvario di Domodossola presso i Padri Rosminiani

Venerdì 3 Agosto 2018 | Ore 21:00
 Sala Bozzetti al Sacro Monte Calvario   |   Domodossola
PROVA FINALE DEL 2° CONCORSO INTERNAZIONALE “PAOLA RUMINELLI”
PER FORMAZIONI CAMERISTICHE CON CHITARRA
INGRESSO LIBERO

Nelle Langhe di Cesare Pavese Passeggiata nel sito Unesco sulle tracce dello scrittore, nato 110 anni fa a Santo Stefano Belbo

Langhe iStock. © Ansa


SANTO STEFANO BELBO - "Oggi vedevi la grossa collina a conche, il ciuffo d’alberi, il bruno e il celeste, le case e dicevi: è com’è. Come deve essere. Ti basta questo. E’ un terreno perenne. Si può cercar altro? Passi su queste cose e le avvolgi e le vivi, come l’aria, come un bava di nuvole. Nessuno sa che è tutto qui". Nel marzo del 1947 Cesare Pavese affidava alle pagine del suo diario, che divenne il libro “Il mestiere di vivere", l’amore profondo per le Langhe piemontesi, la terra dove era nato 110 anni fa. Lo scrittore ambientò i suoi romanzi più cari tra le colline ricoperte di vigneti e gli antichi borghi arrampicati sulle alture della sua terra, tra le Langhe della provincia di Cuneo, dal 2014 patrimonio dell’Unesco.
Una passeggiata nei luoghi cari allo scrittore che testimoniò la bellezza e la forza del territorio delle Langhe non può che cominciare nel luogo natio, Santo Stefano Belbo. «Immagini primordiali … mi si sono dischiuse in questi luoghi, anzi in questo luogo, a un certo bivio dove c’è una gran casa, con un cancello rosso che stride, con un terrazzo dove ricadeva il verderame che si dava alla terra e io ne avevo sempre le ginocchia sporche ». Sono le parole di Pavese all’amica Fernanda Pivano che descrivono la cascina di San Sebastiano, dove era nato e che oggi ospita un museo a lui dedicato. Qui sono esposti oggetti semplici, tra cui il letto, la scrivania, alcune fotografie e le pipe mentre da una portafinestra lo sguardo spazia sulla valle del Belbo. Fuori dalla casa un sentiero erboso costeggiato da pini conduce alla Gaminella, panoramica collina descritta ne “La Luna e i falò” come uno dei luoghi più suggestivi della zona, una collina grande «come un pianeta», dalla cui cima si ammira l’universo pavesiano: i crinali, i “ciglioni”, la cascina della Mora, la palazzina del Nido e la collina del Salto.
Nel borgo di Santo Stefano, dominato da una torre medievale, locali, murales e targhe sui palazzi ricordano la figura letteraria di Cesare Pavese: nel cuore del borgo è nata la fondazione a lui dedicata che, per promuovere il territorio e divulgare l’opera di Pavese, ha creato percorsi turistici e culturali da fare individualmente grazie alla segnalazione di cartelli affissi per le strade e i palazzi del borgo oppure con visite, accompagnati da guide locali. Nel centro-studi della fondazione si ammirano esemplari autografi, una collezione di volumi a lui dedicati e manoscritti, tra cui “Dialoghi con Leucò” che contiene il suo ultimo messaggio prima del suicidio. Fanno parte della fondazione anche la chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo, auditorium usato per le conferenze e le mostre, e la biblioteca civica. Le passeggiate organizzate tra i luoghi di Pavese includono anche la stazione, dove partivano e arrivavano i suoi personaggi, e la collina di Moncucco, protagonista della poesia”I mari del Sud”: «Mio cugino ha parlato stasera. Mi ha chiesto se salivo con lui: dalla vetta si scorge nelle notti serene il riflesso del faro lontano, di Torino». Le visite guidate arrivano anche fuori Santo Stefano e, precisamente, sulla strada per Canelli, dove sorge la casa museo di Nuto, la «finestra sul mondo», bottega artigiana di Pinolo Scaglione, detto “Nuto”, co-protagonista de “La luna e i Falò” e grande amico di Cesare Pavese, dove sono esposti numerosi oggetti in legno, opere e fotografie dello scrittore.
Costeggiando il torrente Belbo, si attraversa una piana circondata da lunghe file di pioppi fino a Cossano Belbo, dove, nel romanzo “La Luna e i Falò”, andarono ad abitare i genitori adottivi di Anguilla. Nel borgo, amato anche dallo scrittore Beppe Fenoglio, ci sono la fontana dello Scorrone, che Pavese chiama «Scarrone», e la panoramica chiesa della Madonna della Rovere, da dove si ammira tutta la vallata. 
Proseguendo verso sud si arriva a Castino «un paese sempre battuto da un vento frizzante e di là si vedono fumi lontani, piccini, nei vapori. Verso sera, specialmente, pare di essere in cielo». Dal borgo la vista sulla valle con il sinuoso profilo delle colline è ampia e piacevole. «Mentre andavo rimuginavo che non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto». Lo scriveva Cesare Pavese sempre ne “La Luna e i Falò”, narrando delle vigne, protagoniste delle Langhe, oggi da scoprire camminando tra i filari, pedalando in mountain bike su e giù per le colline, visitando borghi e castelli e riposandosi nei ristoranti e nelle vecchie osterie, degustando gli ottimi vini e gli strepitosi piatti del territorio.

Informazioni e prenotazioni delle visite: www.fondazionecesarepavese.it

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Il pranzo sotto l'ombrellone, ecco il galateo Consigli ed errori da evitare

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Una intera giornata al mare, vera passione estiva degli italiani, senza interromperla per pranzo, bensì consumandolo sotto l'ombrellone. Ma attenzione, anche il pranzo in spiaggia ha un suo galateo che, per non rischiare di diventare oggetto di ironia, va tenuto presente. 

Banditi piatti dagli odori troppo intensi, come uova sode e formaggi stagionati, lasciare meno tracce possibile, così da evitare di attirare insetti e creare disagio ai vicini di ombrellone. Vietati gli spettacoli di folklore con allestimenti vistosi, ingombranti e poco discreti, quindi bandite tende e costruzioni improvvisate d'emergenza, così come fornelli da campeggio, scaldavivande, zuppiere, tinozze. 

La dieta migliore in spiaggia? La suggerisce Michelangelo Giampietro, medico specialista e docente presso la Scuola dello Sport Coni Roma: "La soluzione è quella di consumare pasti con porzioni più piccole, preparati con cibi freschi e leggeri e fare spuntini più frequenti con frutta di stagione oppure centrifugati di frutta, verdura ed erbe aromatiche fresche particolarmente ricche di acqua, minerali e vitamine. A seguire una bresaola per mantenere la linea senza rinunciare al gusto".
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Notte bianca del cibo, è festa con le ricette di Artusi Da Los Angeles a Manila si celebra padre della cucina italiana

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Più che una festa sarà una vera e propria standing ovation per il padre della cucina italiana: si celebra il 4 agosto oltreoceano e in Italia, con la notte Bianca del cibo italiano, Pellegrino Artusi nel giorno della sua nascita avvenuta a Forlimpopoli in Emilia Romagna (Forlì-Cesena) nel 1820.

L'iniziativa, la prima di un calendario di appuntamenti promossi dal ministero dei Beni e delle attività culturali in accordo con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nell'Anno del Cibo Italiano, prevede dimostrazioni e festeggiamenti enogastronomici da Los Angeles a Manila all'Aia, passando per le tre capitali d'Italia (Torino, Firenze e Roma) e decine di altre località. Tra le attività in programma, tese a ricordare l'autore che nel 1891 diede vita al libro che ha fatto l'unità d'Italia a tavola ("Scienza in cucina e l'arte di mangiare bene"), è proposto ad esempio negli Eataly di Torino, Firenze, Roma - spiegano gli organizzatori della festa - il "Dolce Torino (ricetta n.649)", il "Dolce Firenze n.650" e il "Dolce Roma n.648", entrambi previsti dal volume-manuale sulla cucina di Artusi.

A Milano invece lo chef Pietro Leemann onorerà Artusi dedicando due piatti al gastronomo, mentre a Firenze, città d'adozione di Artusi, la mattina di sabato al Mercato Centrale a San Lorenzo è previsto un focus su Pellegrino Artusi e la sua Cucina in collaborazione con l'Accademia della Cucina italiana. Stessi onori alla Fabrica italiana contadina (Fico) a Bologna dove sono in calendario ricette dal manuale artusiano, una mostra "100-120-150 Pellegrino Artusi e l'unità italiana in cucina", dimostrazioni, show-cooking e 'Aperitivo con delitto' dal libro 'Brividi a cena".

Infine sul fronte estero festa a Los Angeles con lo chef Gino Angelini (premio Artusi 2011) che propone i Cappelletti all'Uso di Romagna, ricetta numero 7 del Manuale Artusiano, mentre Margarita Fores (Premio Marietta Honorem 2013) mette a Manila nelle Filippine in tavola Polpette (ricetta n.340) e Tagliatelle col prosciutto (n.69). In Olanda, all'Aia, a proporre un menù tutto artusiamo è invece lo chef Roberto Illari con le Tagliatelle con prosciutto (ricetta 69).
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Spaghettata alle 2 notte? Ecco servizio a domicilio notturno Al via servizio a Milano

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Per chi resta in città durante il mese di agosto pare risolto il problema della spaghettata di mezzanotte o anche in orari decisamente più notturni. Sarà infatti possibile ordinare sulla piattaforma Deliveroo i piatti dei propri ristoranti preferiti sino a notte inoltrata, comodamente dal divano di casa e con le finestre aperte.
La novità prende il via a Milano e sarà estesa in altre città coperte dai servizi della piattaforma Marketplace+ di Deliveroo nei prossimi mesi. La "late delivery" sarà disponibile in 10 ristoranti partner con consegna nelle principali zone della città, sino alle ore 3 durante la settimana e sino alle 5 del mattino nei weekend. "Con questa estensione del servizio vogliamo dare maggiore disponibilità ai clienti che hanno manifestato interesse alle consegne in orari notturni", afferma Matteo Sarzana General Manager di Deliveroo Italy. 
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Prosecco Conegliano Valdobbiadene +1,8% export nel 2017

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IL Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg ha registrato nel 2017 una crescita nell'export dell'1,8% (+6,9% a valore).

L'Italia, secondo i dati elaborati dal Cirve di Conegliano, è il paese dove vengono "bevuti più calici" del Docg, ma il mercato estero comunque non lesina soddisfazioni.

Analizzando i paesi di tradizionale esportazione per lo spumante di Conegliano Valdobbiadene emerge che il Regno Unito è al primo posto con +36,5% a valore, seguito dall'Austria con +17,1% e, sempre in Europa, la Germania segna un +8,6%. L'export verso gli Usa chiude il 2017 con un +16,1%. Negli ultimi anni il Prosecco Superiore Docg è presente anche in paesi del nord e dell'est europeo in cui l'aumento di vendite è più che apprezzabile, ma il successo maggiore si ottiene in Russia con un +25,7% a volume. In Asia, nello specifico Cina e Hong Kong, il Prosecco Docg sigla un +1,3% che auspica di migliorare significativamente grazie ad attività di valorizzazione e formazione studiate per questi mercati.

"Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, sia in Italia che all'estero - osserva il presidente del Consorzio Innocente Nardi -; continuiamo nel nostro intento di valorizzare il nostro prodotto coinvolgendo un pubblico sempre più ampio di neofiti che si avvicinano al mondo dell'enogastronomia di qualità, e nello stesso tempo testimoniano l'impegno dei produttori del Conegliano Valdobbiadene verso una sempre maggiore ricerca di innovazione". Nel frattempo gli oltre 3.000 viticoltori dei 15 comuni della Denominazione si preparano alla vendemmia 2018.
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Ferragosto in agriturismo per 270 mila vacanzieri Turismo Verde-Cia, concilia buona tavola e relax

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Saranno 270 mila i vacanzieri che sceglieranno di trascorrere il pranzo di ferragosto in agriturismo all'insegna della buona tavola e del relax all'aria aperta. E' la stima di Turismo Verde, l'associazione agrituristica promossa da Cia, che sottolinea una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno. 

In cima alle motivazioni che spingono a scegliere l'agriturismo rispetto alle altre forme di ristorazione, c'è innanzitutto l'opportunità di conciliare la buona cucina con la possibilità di godere di panorami rigeneranti, avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. 

Se i cibi della tradizione sono, dunque, una delle ragioni principali che conducono in campagna, dalle aziende agricole ricettive sono sempre più spesso proposti programmi ricreativi come l'equitazione e il trekking, oltre alle attività culturali lungo percorsi archeologici e naturalistici.
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Fresco e bagni d'acqua dolce, 5 luoghi da non perdere

Lago di Calamone © Ansa

CALAMONE - Per chi d'estate preferisce la calma rifuggendo le lunghe code in autostrada e la lotta per un lettino in spiaggia, può comunque non rinunciare al fresco, all'acqua e, perché no, anche a un bagno. Una soluzione alternativa può essere infatti quella di prendere la via dei monti, farsi qualche tornante evitando ogni tipo di strada a scorrimento veloce, per poter trascorrere qualche giorno in totale relax immersi nella natura. Molte opportunità vengono offerte dall'arco appenninico Tosco-Emiliano dove, specialmente nel versante nord, le occasioni di affacciarsi su uno specchio d'acqua dolce fresca e pulita non mancano. Tra le varie soluzioni ne abbiamo scelto cinque tra quelle più interessanti, in cui una breve villeggiatura può essere accompagnata anche da attività come il trekking e l'utilizzo delle mountain bike, combinati a eventi artistici e gastronomici.
Lago Calamone (RE)
Si trova alle pendici del Monte Ventasso, nell'omonimo comune reggiano, ed è un invaso di origini glaciali, il lago naturale più grande di tutta la provincia. Oltre a essere caratterizzato da un panorama mozzafiato, spicca per la presenza di un tabernacolo eretto in un isolotto riflesso nelle acque oltre che per la fioritura, in questo periodo, di varie tipologie di ninfee, differenti anche per colorazione. Ci si arriva dalla strada statale del Cerreto, che collega La Spezia a Reggio Emilia, svoltando all'incrocio per Ramiseto e, da qui, salendo in direzione di Ventasso Laghi. Dalla fine della strada asfaltata in una decina di minuti a piedi si raggiunge il lago, dotato anche di un rifugio. Tra gli eventi in programma anche due camminate notturne sotto la luna piena programmate per il 28 luglio e il 22 settembre.
Molino del Pallone (BO)
Al confine tra il comune bolognese di Alto Reno Terme e la toscana Sambuca Pistoiese, Molino del Pallone offre una serie di attrazioni immerse nella natura. Grazie alla Pro Loco da anni viene allestita una spiaggia nel fiume Reno, in quel punto balneabile, con tutti i servizi: ombrelloni, sdraio, un piccolo bar e alcuni campi da beach volley. Non lontano da Porretta Terme, è facile da raggiungere anche in treno visto che la spiaggia dista poche decine di metri dalla stazione ferroviaria di Molino del Pallone, sulla linea Pistoia-Porretta. In estate vari sono gli eventi correlati tra cui, il 12 agosto, la Festa della Lasagna con spettacolo pirotecnico sul fiume.
Ponte di Casona (MO)
Ai confini del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina a Guiglia, all'altezza del Ponte di Casona sul fiume Panaro, si trova una spiaggia naturale fluviale da anni scelta da una nicchia di emiliani come alternativa al mare. Molto facile da raggiungere da Vignola (A1 uscite di Modena sud o Valsamoggia), a Ponte di Casona ci sono varie aree parcheggio e la possibilità di mettere anche un telo lungo il fiume non manca. In molti fanno bagno e la temperatura dell'acqua in estate è perfetta. Da qui parte anche un percorso trekking che porta fino a Zocca, il paese di Vasco Rossi, e da lì ai Sassi di Roccamalatina prima di riscendere al fiume. Per chi volesse lungo fiume ci sono altri punti dove stare in relax al fresco come il parco fluviale di Marano sul Panaro.
Cerreto Laghi (RE)
Non lontano dal Monte Ventasso, al confine con la Lunigiana e a pochi chilometri dalla SS63, la località sciistica di Cerreto Laghi in estate si trasforma in una tranquilla stazione climatica dove a farla da padrona sono i suoi quattro invasi naturali. Uno di questi, il Lago del Cerreto, si trova proprio in mezzo al paese, lungo un viale fiorito e colorato. Il più grande è invece il Lago Pranda, nella parte bassa del paese, dove la pesca è libera e, se si ha fortuna, si possono anche prendere trote e lucci. Qui ci sono invece molti alberi dove stare al fresco e punti attrezzati per fare dei picnic. A fare da cornice sono i piccoli specchi d'acqua de Le Gore e e il Lago Scuro. In questo periodo si tengono escursioni quotidiane su una decina di percorsi censiti e sicuri, oltre a scuole di mountain bike dedicate ai bambini con possibilità di noleggiare in loco tutta l'attrezzatura.
Lago di Suviana (BO)
Pur non essendo indicato per la balneazione, il Lago di Suviana e il suo gemello di Brasimone, al confine con la provincia di Pistoia, sono una meta estiva piacevole per il relax. Ci sono varie spiagge dove potersi fermare in riva al lago e stare comodamente in costume. Si possono noleggiare pedalò, canoe o barche a vela e quindi divertirsi come se si fosse al mare, ma a ottocento metri sopra il suo livello. Un sentiero battuto censito dal Cai permette di circumnavigare tutto il lago e in vari punti ci sono aree attrezzate anche per i barbecue. Una gita a Suviana è facile da accoppiare a una vacanza relax in Appennino facendo una puntata anche a Molino del Pallone. Si arriva seguendo la strada statale Porrettana sia provenendo da Pistoia che da Bologna.
Info sul territorio anche su http://www.parcoappennino.it/

Libri in vacanza, anche le letture dello spirito Da Papa Francesco ai monaci, anche nuove guide per pellegrini

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CITTA' DEL VATICANO - Sotto l'ombrellone o al fresco delle montagne, l'estate è la stagione dei libri. Gialli, romanzi ma non solo. In libreria ci sono anche una serie di novità dedicate allo 'spirito'. Da Papa Francesco alla vita dei monaci, dalle guide per pellegrini alle storie di giovani di fede in vista del Sinodo di ottobre a loro dedicato, molte le proposte per chi sceglie letture legate alla religione.
    Don Marco Pozza, il cappellano del carcere di Padova ripropone una lettura del 'Padre Nostro', al quale aveva già dedicato una trasmissione su Tv2000 coinvolgendo in una intervista a più puntate Papa Francesco. Ora ne "Il contrario di mio" (edizioni San Paolo) offre, come lui stesso dice, delle "sfumature randagie" sulla preghiera insegnata dallo stesso Gesù ai suoi, come raccontato dal Vangelo.
    "Cambiare se stessi per cambiare il mondo" (edizioni Mondadori) è invece una raccolta di discorsi di Papa Francesco che hanno come filo conduttore la chiamata a rimettere al centro della propria vita, il Vangelo, la carità, l'attenzione agli altri. "Contro la ricorrente tentazione di girare la testa dall'altra parte e di rinchiudersi in se stessi - scrive Giuliano Vigini che ha curato la scelta dei testi - il magistero del Papa si è fatto negli anni sempre più accorato e pressante".
    Un'esperienza di meditazione del tutto particolare è invece raccontata in "Monastero senza mura" (San Paolo). L'autore è John Main, monaco benedettino, morto nel 1982, che diede vita ad una comunità mondiale di preghiera oggi presente in 126 Paesi.
    Guarda invece al prossimo Sinodo dei vescovi di ottobre, che sarà dedicato ai giovani, "L'alleluja di Susanna" (Enrico Rufi, edizioni San Paolo) dedicato alla giovane romana, stroncata, neppure diciannovenne, da una meningite fulminante durante il viaggio di ritorno dalla Gmg di Cracovia del 2016. A raccontare l'eredità di quella giovane vita è il papà. "Alla vigilia di un Sinodo in cui Papa Francesco chiede alla Chiesa di porsi in ascolto dei giovani, auguro a chiunque legga queste pagine - scrive nella prefazione il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti - di essere ispirato dalla stessa 'nostalgia', dai motivi che hanno spinto Susanna e anche la sua famiglia, a cercare Dio in tutte le strade del mondo".
    È in libreria poi la "Guida al Cammino di sant'Antonio", una coedizione Edizioni Messaggero Padova e Terre di Mezzo Editore, scritta dai frati del Santo e dai volontari camminatori dell'associazione Il Cammino di sant'Antonio. Quattrocentotrenta chilometri in 23 giorni alla scoperta della spiritualità e della vita di uno dei principali seguaci di San Francesco d'Assisi. Da Camposampiero alla "sua" basilica di Padova, e poi attraverso gli Appennini fino al santuario della Verna, crocevia dei cammini francescani.
    Pensa ai pellegrini che faranno vacanze alternative anche "Sulle orme di Gesù - Guida ai santuari di Terra Santa" (edizioni Ets) scritta dai frati francescani, biblisti e archeologi, della Custodia. (ANSA).

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