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Viaggi e benessere: le migliori destinazioni wellness in Italia

 

Sebbene esistano numerose mete turistiche italiane adatte a chi è in cerca di avventura, molti italiani preferiscono andare in vacanza per regalarsi una pausa rigenerante all’insegna del relax e del benessere.

Grazie ai suoi paesaggi, alle numerose mete termali e ai centri benessere all’avanguardia, il Bel Paese possiede un ampio catalogo di opzioni per soddisfare gli amanti del turismo wellness. A tal proposito, nel corso di questo articolo ci occuperemo di elencare alcune delle migliori mete italiane per un viaggio ricco di relax.

Le terme di Abano: l’oasi del Veneto

Tra le più antiche e rinomate mete wellness d’Europa troviamo Abano Terme, situata ai piedi dei Colli Euganei. Si tratta del luogo ideale per chi desidera rigenerarsi grazie alle proprietà curative delle sue acque termali ricche di minerali.

Le acque di Abano emergono direttamente dal sottosuolo vulcanico, offrendo benefici unici per la salute e il benessere, rendendola una meta imperdibile per gli amanti del turismo wellness. Oltre ai trattamenti termali, ad Abano Terme è possibile trovare numerosi percorsi benessere, spa e hotel dotati di ogni comfort.

Il benessere ad alta quota delle Dolomiti

Le Dolomiti, con i loro paesaggi da cartolina e l’aria pura e cristallina, sono il contesto perfetto per una vacanza all’insegna del benessere fisico e mentale. Località come San Martino in Badia offrono scenari naturali di incomparabile bellezza, ideali per gli amanti della fotografia che voglio conservare un ricordo indelebile di questa esperienza, magari anche ricorrendo alla stampa foto online per poter incorniciare gli scatti nella propria abitazione.

Inoltre, la località è ricca di centri benessere dove potersi coccolare con trattamenti all’avanguardia e acque termali note per le loro proprietà salutari, di certo il luogo ideale per chi cerca sollievo da reumatismi e dolori articolari.

La Sicilia e i suoi minerali vulcanici

Ricca di storia e tradizioni millenarie, la Sicilia non è da intendersi esclusivamente come meta culturale. Località come Sciacca, con le sue stufe di San Calogero, sono solo un esempio degli antichi siti termali che permettono ai turisti di godersi un’esperienza unica.

Inoltre, grazie all’attività dell’Etna, le acque termali siciliane sono spesso arricchite da minerali vulcanici, noti per le numerose proprietà terapeutiche. Visitarle permette di unire il piacere di una vacanza in una delle regioni più belle d’Italia al beneficio dei trattamenti termali di alta qualità.

Le piscine calcaree della Toscana

La Toscana è un’altra di quelle mete particolarmente apprezzate per il panorama, costituendo da sempre sinonimo di bellezza e armonia. Per chi è in cerca di una vacanza wellness all’interno della regione, le piscine calcaree di Saturnia, completamente libere e accessibili a tutti, sono tra i principali punti di interesse da tenere in considerazione.

Con la loro acqua calda e ricca di minerali, le piscine di Saturnia sono in grado di migliorare la circolazione sanguigna e donare alla pelle un aspetto più sano e luminoso. Inoltre, Saturnia è la dimostrazione di come il benessere possa essere un’esperienza naturale e autentica, lontana dai circuiti commerciali tradizionali.

Il benessere nelle terme Euganee

Le terme Euganee, situate nella provincia di Padova, sono un altro esempio eccellente di come l’Italia sia una destinazione di primo piano per il turismo wellness. Note per le loro vaste dimensioni e per le acque ricche di minerali, le terme Euganee offrono trattamenti specifici per chi soffre di dolori reumatici, articolari e muscolari. La combinazione unica di calcio, bromo, sodio, magnesio e silicio rende queste acque particolarmente benefiche, offrendo un’esperienza di relax profonda e duratura.

Dalle acque termali benefiche alle spa di lusso, passando per le esperienze di benessere immerse nella natura, il Bel Paese si conferma una meta ideale per chi vuole godersi una vacanza rigenerante e benefica.

travelnostop.com

A Dolomiti Paganella per la Giornata mondiale delle api

 - Dal 2017 ogni 20 maggio si celebra il World Bee Day, indetto dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di tutelare le api, paladine dell'ambiente che donano cibo, biodiversità e miele.

I loro voli sui fiori garantiscono circa il 75 percento della produzione di cibo nel mondo e il futuro del pianeta, ma ora sono a rischio, minacciate da un'agricoltura intensiva, dai pesticidi, dai cambiamenti climatici e dalla perdita della biodiversità. E' stato scelto il 20 maggio per ricordare il giorno della nascita di Anton Janša, pioniere delle moderne tecniche di apicoltura.

 Per omaggiare la Giornata mondiale delle api andiamo in Trentino alla scoperta di Dolomiti Paganella per visitare malghe e aziende agricole e provare le diverse varietà di miele e i trattamenti benessere a base di quello di castagno. Numerosi apicoltori del territorio organizzano visite guidate per tutta la famiglia per scoprire da vicino il mondo delle api.
    L'apicoltore Gualtiero dell'azienda bio "Apicoltura Castel Belfort", per esempio, ai piedi delle suggestive rovine del castello di Spormaggiore, racconta il percorso dall'alveare al barattolo di miele con aneddoti e incontri ravvicinati con l'ape regina e le api operaie. Al termine di ogni visita viene organizzata una degustazione.
    I prati e i boschi di Dolomiti Paganella danno vita a numerose varietà di miele, da quelli più classici come il Millefiori, l'acacia o quello di castagno, a quelli più insoliti come la melata di bosco, il miele di erba medica e di rododendro o quello di tarassaco e melo, due varietà che si possono trovare in pochissime altre zone d'Italia. La raccolta inizia in primavera, al termine delle prime fioriture, e continua per tutta l'estate dando vita a prodotti d'eccellenza. Tra le piccole realtà specializzate sul territorio ci sono "Apicoltura Facchinelli" di Lavis, nella Piana Rotaliana, azienda agricola a conduzione familiare; "Malga Val dei Brenzi" con le sue arnie a 1.300 metri d'altezza sopra i paesi di Fai e Spormaggiore, sul Monte Fausior; e "Mieli d'Autore" a Fai della Paganella, nella suggestiva cornice dell'agriturismo Florandonole.
    Sull'Altopiano della Paganella c'è la possibilità di contribuire alla salvaguardia e alla cura delle api anche a distanza, adottando un alveare in alcune aziende come "Apicultura del Brenta" presso l'agriturismo Ai Castioni, vicino al lago di Molveno. L'adozione è certificata da un attestato, con la possibilità di dare un nome al proprio alveare e, a fine stagione apistica, di ritirare in azienda o di ricevere a casa i prodotti realizzati dalle proprie api, dai vasetti da 500 grammi alle confezioni di polline.
    Le numerose proprietà del miele possono essere provate anche durante un momento di relax: gli operatori olistici di "Brentanima" di San Lorenzo Dorsino offrono per esempio un trattamento a base di miele di castagno, che aiuta a purificare l'organismo dalle tossine e a nutrire la pelle. D'altronde il territorio si presta a numerose attività sportive e a passeggiate nella natura e nella bellezza delle Dolomiti di Brenta, che si specchiano nelle acque cristalline dei laghi di Molveno e Nembia, della Paganella che regala la vista più bella del Trentino e della Piana Rotaliana tra vigneti e meleti.
    Per maggiori informazioni: visitdolomitipaganella.it (ANSA).

Arte e tradizioni in Val del Biòis. Escursioni nei boschi tra chiese, musei e dipinti votivi

 

 La Val del Biòis, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, è un paradiso naturale da scoprire con passeggiate panoramiche e percorsi in quota adatti a tutti gli escursionisti. La valle, una delle più autentiche delle Dolomiti, si estende per una ventina di chilometri da passo san Pellegrino a Cencenighe Agordino ed è circondata dalle cime più famose ed emozionanti dell'arco dolomitico veneto: Marmolada, Civetta, le Pale di san Martino. Immersi in una natura straordinaria i suoi tanti borghi sono ricchi di tradizioni legate al territorio e di tesori artistici che impreziosiscono la scoperta. Canale d'Agordo, Cencenighe, Falcade e Vallada Agordina sono le località più famose, perfette basi di partenza per fare escursioni nella natura e lungo itinerari tematici; tra questi il più interessante è La valle coi Santi alle finestre, che permette di scoprire i dipinti votivi che adornano le facciate delle case tradizionali, i tabià. Le opere d'arte popolare nascono dall'antica usanza degli abitanti della Valle di manifestare la propria fede e devozione attraverso la rappresentazione pittorica dei santi sui muri delle proprie abitazioni, o la costruzione di capitelli votivi dedicati ai santi benefattori e collocati lungo le strade. Le opere risalgono a un periodo che va dalla metà del XVII secolo alla metà del 1800 ed erano commissionate dalle famiglie per chiedere protezione da malattie o pestilenze, per preservare la casa da danneggiamenti e calamità oppure come ringraziamento per le grazie ricevute. I dipinti votivi, tutti perfettamente restaurati, fanno parte del ricco patrimonio storico, artistico e culturale della valle bellunese; si trovano ovunque ma meritano di essere scoperti soprattutto quelli nel territorio di Canale d'Agordo dove sono presenti 31 dipinti murali, alcuni riuniti in un unico edificio del 1640, la Casa delle Regole. Nei dintorni sono presenti altri 13 affreschi distribuiti tra le località di Feder, Fregona, Carfon, Gares e Colcergnan. A Vallada Agordina, invece, sono presenti 15 dipinti murali, a cui vanno aggiunti quelli della chiesa di san Simon, un antichissimo edificio religioso dedicato a san Simone e Giuda Taddeo, oggi monumento nazionale grazie a un ciclo di affreschi cinquecenteschi di Paris Bordone, allievo del Giorgione. Altri dipinti murali sono presenti nelle frazioni di Andrich, Mas, Sachet e Celat.
    A Falcade, inoltre, è presente il museo Augusto Murer, dedicato al rinomato scultore bellunese: è un interessante percorso artistico che comincia già dal giardino del museo con una trentina di opere in bronzo realizzate da Murer a partire dagli anni Cinquanta. All'interno, su due piani, si possono ammirare più di cento sculture lignee e in bronzo nonché monumenti, opere sacre, disegni, quadri ad olio e opere grafiche. Il museo, realizzato dopo la morte dell'artista nel 1985, prende il posto dello studio costruito in mezzo ai boschi delle montagne Agordine; disegnato dall'architetto Giuseppe Davanzo nel 1972, la struttura museale ospita anche mostre di artisti contemporanei.
    Sempre a Falcade è possibile percorrere un altro itinerario tematico: è la Via dedicata all'ufficiale inglese Bill Tilman, 200 chilometri che raccontano la tragedia dei conflitti mondiali e che uniscono le Dolomiti alle Prealpi attraverso paesaggi mozzafiato. A Cencenighe, invece, si può seguire l'itinerario "El Troi de le Ial", dove gli antichi "iàl" erano grandi spazi ricavati nel bosco usati per le carbonaie.
    Infine, nella Val di Zoldo, adiacente valle bellunese, c'è un'altra tappa artistica molto interessante: la chiesa di san Floriano di Pieve con l'Altare delle Anime, realizzato nel XVII secolo da Andrea Brustolon, il grande scultore bellunese noto come "il Michelangelo della scultura in legno" per la sua capacità di donare alle figure la vitalità dei bronzi ellenici.
    Tipico esempio del gusto barocco dell'artista con un risultato maestoso e scenografico, l'Altare delle Anime rappresenta il trionfo della morte, della sofferenza e del dolore che vengono rappresentati dall'artista con sculture dinamiche e dettagliate.
    Al posto delle classiche colonne si trovano due telamoni - sculture con figure maschili - alti 128 centimetri, affiancati da scheletri e ossa che annunciano la morte incombente, mentre in alto la figura di Maria sorregge il Cristo morente. La pala, eseguita da Agostino Ridolfi, illustra l'Annunciazione e san Michele Arcangelo con le anime oranti nel purgatorio.
    La Val di Zoldo, conosciuta anche come il "respiro delle Dolomiti", offre escursioni e passeggiate tra le montagne di Pelmo e Civetta tra boschi fiabeschi e antiche tradizioni. Qui, infatti, lungo le vie del ferro abitavano i "ciodarot": nella metà del '500 il borgo di Zoldo contava 1700 abitanti e ben tre altoforni per la fusione del ferro, una decina di forni per la produzione di acciaio e un numero imprecisato di fusinèle, le fucine che sfruttavano la corrente del torrente Maè e che fabbricavano più di 400 tonnellate di chiodi e attrezzi di lavoro all'anno. La Valle, infatti, riforniva la Serenissima di chiodi di ogni forma e dimensione, che ancora oggi si possono ammirare nel museo del ferro e del chiodo a Forno di Zoldo; la visita è un modo per capire come vivevano e lavoravano i valligiani ma anche per scoprire storie e tradizioni del territorio bellunese.
    Per maggiori informazioni: www.infodolomiti.it (ANSA).

Dolomythos, la storia delle montagne più belle. Il Museo delle Dolomiti permette di conoscere la loro storia sin dagli albori

San Candido<br>

Sono annoverate tra le montagne più belle del mondo, e non si può certo dar torto a chi le considera tali: leDolomiti sono uno spettacolo della natura. Tra le più amate e rinomate nella catena alpina, sia a livello naturalistico (non a caso Patrimonio UNESCO) che di ricettività turistica, sono un vero paradiso terrestre per gli amanti della montagna, sia d’inverno che d’estate. Ma oltre a tanta bellezza fisica i ‘Monti Pallidi’ custodiscono anche una lunga storia, che un museo racconta in modo interattivo: si chiama Dolomythos, e si trova a San Candido.

Un luogo davvero particolare, perché permette di compiere un viaggio a ritroso nel tempo più remoto, a cominciare da quando le Dolomiti non esistevano, e al loro posto c’era niente di meno che il mare. I fossili marini portano testimonianza di ere geologiche lontanissime, e il museo ne espone moltissimi. Man mano che si prosegue nel percorso si incontrano rocce e cristalli che raccontano l’evoluzione di un'area che in migliaia di anni si è trasformata fino a dar vita allo splendido paesaggio composto di cime verticali che rende le Dolomiti uniche al mondo. Il percorso prosegue poi con la narrazione della storia dei primi rettili che hanno abitato queste montagne, addirittura precursori dei dinosauri.

Si passa di era in era scoprendo la flora e la fauna preistorica, fino ad arrivare a oggi. Inoltre, si possono scoprire curiosità sulle rocce e i cristalli delle montagne, contemplando interessanti aneddoti come quello del più grande filone d’oro mai trovato sull’arco alpino. O i ritrovamenti degli amuleti appartenuti ai primi abitanti umani delle Dolomiti. Le erbe e le piante officinali. Le storie e le leggende locali. Tutto questo viene presentato attraverso un percorso interattivo e divertente, con ricostruzioni, diorami, rappresentazioni grafiche che permettono a grandi e piccini di comprendere l’affascinante storia delle Dolomiti.

Dolomythos è stato fondato nel 1995 da Michael Wachtler, studioso tra i più esperti conoscitori di queste montagne. La sede del museo è Villa Wachtler, nel centro pedonale di San Candido, località rinomata che si trova in Val Pusteria. Se questo inverno puntate alla settimana bianca tra queste montagne, una visita al museo che ne racconta la storia è una tappa irrinunciabile.

turismo.it

Visitdolomites.com, meraviglie a misura di turista

L'aria tersa e il cielo blu che sembra più vicino, le terrazze panoramiche, i profili sempre diversi delle cime montuose, i laghi limpidi e le ampie valli, i parchi lussureggianti e le aree verdi protette, i rifugi, il cibo genuino ma anche i tanti musei per conoscere le caratteristiche più rilevanti del territorio, tra natura e cultura, geologia ed etnografia, tradizione e innovazione, cultura popolare e storia. Nelle alte quote delle Dolomiti, l'inimitabile arcipelago fossile Patrimonio dell'Umanità condiviso dalle regioni Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ci sono meraviglie uniche al mondo che potranno essere scoperte e visitate in un modo inedito, e completamente a misura di turista: nasce infatti Visitdolomites.com, il nuovo portale web pensato per organizzare fin nei minimi dettagli la propria visita in questo paradiso montano.


Il nuovo portale, frutto del Progetto di Eccellenza "Dolomiti Patrimonio Mondiale dell'Umanità", coordinato dalla Regione del Veneto e disponibile in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), è pronto dunque a diventare un efficace strumento di valorizzazione turistica e il riferimento ufficiale e più completo per imparare a conoscere nel modo più appropriato i territori delle Dolomiti. A disposizione del turista infatti un'enorme mole di informazioni utili a organizzare il viaggio a seconda delle proprie esigenze, dei gusti e delle attitiudini, sia che ci si muova da soli o con gli amici, in coppia o con la famiglia. I milioni di visitatori che ogni anno scelgono di scoprire le Dolomiti potranno utilizzare questa 'bussola' per orientarsi al meglio nel territorio, scoprendo le bellezze paesaggistiche di montagne che non smettono di stupire, da un lato apparentemente immobili nelle vette verticali ma sempre mutevoli nei colori della natura, mentre inseguono il trascorrere delle stagioni. 

Il "mare" più bello d'Italia è ai piedi delle Dolomiti

PERCHE’ SE NE PARLA Il mare tra i monti continua a stregare gli italiani: parliamo di Molveno, tra le Dolomiti del Brenta, patrimonio dell'umanità UNESCO, con il suo bellissimo lago. Un vero e proprio paradiso naturalistico che ha spinto gli utenti del portale turistico PaesiOnLine a conferire al piccolo comune in provincia di Trento il riconoscimento di località Top Rated nella categoria "Montagna". Il premio è conferito "direttamente" dagli utenti di PaesiOnLine ed è assegnato sulla base dei post e delle recensioni che questi lasciano ogni giorno sul sito. A premiare Molveno è stato probabilmente l'esclusivo binomio tra attività di lago e di montagna, ma anche l'offerta di servizi offerti nel pieno rispetto dell'ambiente.
 
PERCHE’ ANDARCI Molveno, con il suo lago e il suo lido, rappresenta un felice punto d’incontro per tutti coloro che sono attratti dalla montagna, ma non vogliono rinunciare al mare. Dieci ettari di verdi prati, che si distendono sulle rive di un grande lago azzurro incastonato fra le Dolomiti di Brenta: tanto spazio per camminare, giocare, stendersi al sole, leggere e fare sport.
 
DA NON PERDERE Per il sesto anno consecutivo il lago di Molveno è stato premiato con le cinque vele di Legambiente, il massimo riconoscimento per la qualità ambientale, la tutela e l’impegno per la conservazione degli specchi d’acqua in Italia. Per gli amanti dello sport sono presenti campi da tennis, piscina olimpionica, bocce, minigolf, pattinaggio a rotelle, calcio, pallavolo, vela, surf, barche, canoe, pesca, parapendio, percorsi ricchi di fascino con il “Dolomiti di Brenta Bike e Trek.
 
PERCHE’ NON ANDARCI Tanti gli spazi anche per i piccoli, che rendono questa meta luogo perfetto per far contenta tutta la famiglia. Qualche turista, però, si è lamentato della gastronomia locale e ha osservato quanto non fosse semplice girare con bambini in braccio, Ma sono dettagli...  
 
COSA NON COMPRARE L'artigianato locale trentino comprende la lavorazione di legno, pietra, tessuti e ricami. Ci sono, ad esempio, i presepi intagliati dagli artigiani della val Gardena ma anche giocattoli e oggetti per l'arredamento. C'è ancora oggi la tradizione del Loden, la cosiddetta "lana cotta", o la lavorazione realizzata con il rachide di penna di pavone. Sono in vendita anche gli strofinacci con le foto da cartolina di Trento: brividi.
turismo.it

Balli antichi e maschere legno, rivive Carnevale Dolomiti


 I 'Rollàte', con le maschere di legno dai grandi baffoni, i campanacci alla cinta e la scopa di saggina per spaventare i bimbi, sono un po' il simbolo della tradizione del Carnevale dei paesi dolomitici, che ogni anno rivive a febbraio.
  Il Carnevale nelle Dolomiti è una festa di paese, tra maschere intagliate e spettacolari montagne, rese ancora più luminose dall'aria gelida dei mesi invernali. Si comincia da Canale d'Agordo, che festeggia il proprio carnevale con una tradizione tramandata nei ricordi degli anziani della Val del Biòis: la Zinghénesta la più importante figura femminile dei carnevali delle Dolomiti. A rappresentarla è la ragazza più graziosa del paese. In programma ancora oggi la sfilata dei personaggi e delle maschere lignee, la festa in piazza con i balli folcloristici che la giovane Zinghénesta esegue in compagnia degli ammiratori e di altre figure tradizionali, come i Matiéi, i Lachè, i Bér, el Caorón Spión. L'appuntamento è sempre l'ultima domenica di carnevale (7 febbraio) in Piazza Papa Luciani.
  Il 6 e 7 febbraio c'è anche il weekend della 'Gnaga', a Fornesighe. Fornesighe è un piccolo paese zoldano aggrappato su un costone assolato. Nelle corti illuminate gli artigiani intagliano le maschere di legno per l'annuale concorso di volti lignei, il fuoco scoppietta nelle case aperte ai visitatori, c'è chi suona l'armonica e qualche vecchina continua a cucire scarpet (le scarpine di stoffa). La Gnaga è una vecchia grinzosa che arranca per le vie del paese, portando a spalla un ragazzino spavaldo. Al suo seguito, un corteo di maschere tradizionali: il matazìn, il coco di lana bianca, gli sposi, l'ampezana, i musicisti fracassoni. Fuori dalla vecchia latteria (che da sola merita la visita), i turisti si mescolano con la gente del posto, si scaldano sorseggiando vin brulè e si godono la vista, magnifica, su Tamer, San Sebastiano e Spiz di Mezzodì.
Il carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht) è invece abitato da omoni burberi vestiti di folte pellicce d'orso e pantaloni a righe da carcerato. I Rollàte sfilano lungo le vie del paese durante tutto il periodo di carnevale: dal 24 gennaio al 9 febbraio. Oltre ai Rollàte, Sappada si riempie di figure mascherate di ogni tipo: per strada si incrociano facce ridicole o spaventose, tutte intagliate nel legno.   
ansa

Sci mondiali 2021 occasione per Dolomiti

Il presidente del Veneto inaugura la nuova cabinovia a otto posti Moline – Le Buse
“L’ingrediente fondamentale per lo sviluppo della montagna veneta è l’innovazione, la capacità di elevare costantemente la qualità dei servizi fruendo in maniera intelligente delle moderne tecnologie, senza però snaturare l’essenza e l’identità di questi luoghi di straordinaria bellezza e attrattiva”.    
Lo ha detto stamane a Falcade (Bl) il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, inaugurando insieme all’assessore al Turismo e allo Sviluppo montano, Federico Caner, la nuova cabinovia a otto posti Moline – Le Buse, grazie alla quale sarà possibile accedere comodamente alle piste della Ski Area San Pellegrino in soli sei minuti.
L’impianto, che sarà in funzione nella stagione invernale ma anche in quella estiva, ha una lunghezza di 1.890 metri e una portata oraria di 2.400 persone.

I mondiali di sci del 2021 – ha aggiunto Zaia – non riguardano solo Cortina ma devono essere l’occasione per valorizzare tutto il contesto delle Dolomiti, rappresentano una sfida che dobbiamo cogliere insieme al governo per portare in questi territori investimenti necessari in previsione di ospitare un evento come l’Expo. Siamo impegnati anche a superare l’isolamento infrastrutturale della montagna e in tal senso il progetto del ‘Treno delle Dolomiti’ al quale stiamo lavorando è tutt’altro che un sogno o una fantasia, ma una prospettiva strategica".

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Montagne e castelli, proposte delle Dolomiti per Capodanno

Salutare il 2016 da una piazza affollata, dal silenzio di un bosco alto sopra le montagne o da un salone medievale? C'è solo l'imbarazzo della scelta per chi decide di festeggiare Capodanno tra le Dolomiti bellunesi, patrimonio dell'Umanità Unesco. A Belluno, come da tradizione, l'appuntamento pubblico per i festeggiamenti di San Silvestro è in piazza dei Martiri, con musica, vin brulè e il profilo elegante dei palazzi di fianco al liston che si illuminano di fuochi d'artificio allo scoccare della mezzanotte.
Poco lontano da Belluno, nel comune di Mel, c'è il castello di Zumelle, antica roccaforte che veglia sulle colline della valle del Piave, illuminate dalla luna (luna piena a Natale). A Zumelle si potrà partecipare a un veglione in pieno stile medievale. Da qualche tempo il castello è stato preso in gestione dall'associazione Sestiere Castellare Toscana, che si occupa di rievocazioni storiche. Il Capodanno medievale a Zumelle si festeggerà con un cenone a base di piatti tipici della zona e spettacoli vari (giullari, cornamuse e tamburi, danze oriental). Allo scoccare della mezzanotte, un brindisi col sidro, un buffet di dolci antichi e una notte di balli.
Capodanno di fascino anche a Cortina, con una festa stile anni Ottanta allo Stadio olimpico del ghiaccio, ospite d'onore Jerry Calà, protagonista del mitico cinepanettone "Vacanze di Natale" datato 1983. Altra proposta più esclusiva è quella organizzato al 'Prince Cortina Golf House', sul tema "notte degli Oscar". Per chi invece non ama la mondanità e preferisce il clima di montagna più autentico, ci sono le molte proposte di cenone e divertimento dei rifugi - dal rifugio Faloria, allo Scoiattoli, dal Col Drusciè, al Lagazuoi, al Croda da Lago - che oltre all'atmosfera calda della baita di montagna (con i gustosi piatti del territorio), offrono l'indimenticabile possibilità di salutare il nuovo anno ammirando il profilo delle crode che attorniano Cortina illuminate dalla luna.
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Patrimonio Mondiale dell'UNESCO: le Dolomiti... Per soggiornare Sporthotel Spoegler


Situato nel centro di Renon, ad un'altitudine di 1200 metri, lo Sporthotel Spoegler offre un centro benessere con piscina coperta e un giardino di 1000 m² con parco giochi per bambini e lettini. Le camere sono arredate secondo lo stile tipico alpino e dispongono di una TV LCD e di un bagno privato. Alcune sistemazioni vantano un balcone e alcune una vista sulle montagne. Ogni mattina allo Spoegler vi aspetta una colazione a buffet con pietanze dolci e salate, quali salumi, uova, formaggi, torte e marmellate fatte in casa. Il ristorante, aperto sia a pranzo che a cena, propone piatti della cucina del Sud Tirolo, da gustare in terrazza quando il tempo lo permette. Lo Sporthotel Spoegler, a conduzione familiare, offre senza costi aggiuntivi l'uso di servizi benessere, tra cui diverse saune. Il complesso fornisce, gratuitamente, il parcheggio e la connessione Wi-Fi nelle aree comuni e dista 100 metri dalla fermata degli autobus più vicina, con collegamenti per Bolzano.

Fiemme, Fassa, Gardena. Nomi cult per gli amanti delle cime "pallide" del Nord-est italiano. Tra pareti mitiche, verte e paesi-borgo, una vacanza che è sempre un must

Passeggiate, escursioni, sport di ogni genere, arte, storia, ottimo cibo: di tutto e di più quando si parla di vacanze nelle Dolomiti. Paesaggi unici che dal 2009 l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità, un fascino naturale preservato da un'intensa attività di tutela del territorio. L'offerta turistica variegata per 12 mesi l'anno fa di queste vallate una meta privilegiata e unica per chi vuole vivere la montagna anche d'estate. Tra luglio e agosto gli alberghi e le case si riempiono fino a registrare spesso il tutto esaurito come in Val di Fiemme, uno dei posti più frequentati e amati durante la stagione estiva. Cavalese, in provincia di Trento, è il centro e il punto di riferimento della Comunità di Fiemme e insieme a Predazzo rappresenta il punto di approdo per chi vuole visitare la valle. Percorsa dal torrente Avisio, la Val di Fiemme è compresa fra i Parchi Naturali del Monte Corno e di Paneveggio e le catene del Latemar e del Lagorai con il Cermis. La vallata è piena di sentieri di notevole interesse ambientale. Il Parco Naturale di Paneveggio è considerato uno dei più importanti d'Europa e ci si emoziona a sapere che proprio qui Stradivari veniva a scegliere il legno per costruire i suoi violini. L'abete rosso di Paneveggio, infatti, è chiamato anche abete della musica. La Val di Fiemme è nota per la produzione di una grande varietà di formaggi ma soprattutto per il famoso Caprino di Cavalese da assaporare con l'ottimo miele locale, sintesi perfetta della flora e dei profumi della valle.
Seguendo il percorso del torrente Avisio si arriva in Val di Fassa, compresa fra i paesi di Moena e Penia. All'alba e al tramonto i raggi del sole colorano le rocce di rosa, dando vita allo straordinario fenomeno dell'enrosadira, il tratto distintivo ed unico delle Dolomiti che ha contribuito alla sua fama mondiale. Ed è proprio dalla Val di Fassa che si può partire per visitare alcune tra le più belle e famose cime: la Marmolada, la Regina delle Dolomiti con il suo grande ghiacciaio, il vasto gruppo del Sella e il Catinaccio, sede della famosa leggenda del Re Laurino. È fra le montagne di questa valle che da molti anni in estate si svolge "Suoni delle Dolomiti", festival di musica in quota con artisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono raggiungendo a piedi le cime dolomitiche di fronte ad un pubblico che ha percorso a piedi gli stessi sentieri. Suggestivo connubio fra musica e natura che lascia incantati soprattutto quando in programma ci sono concerti al sorgere del sole. Tappa obbligata per chi si trova in Val di Fassa è la Marmolada, la cima più alta delle Dolomiti con i suoi oltre tremila metri di altezza. Per arrivarci si passa da Canazei e per passo Fedaia dove si può visitare il museo della Grande Guerra. La Marmolada, infatti, è stato il teatro di combattimenti del fronte italo- austriaco fra il 1915 e il 1917. Negli ultimi decenni il ghiacciaio che la ricopre ha subito un forte regresso ed ha restituito molte testimonianze e cimeli delle battaglie. 
Tornando a Moena si può ammirare il Sassolungo, colossale castello roccioso che divide la Val di Fassa dalla Val Gardena. Situata nella parte settentrionale, in provincia di Bolzano, questa valle è delimitata a nord dall'Alpe di Siusi. Il comune principale della Val Gardena è Ortisei, rinomato e frequentatissimo centro turistico. Ortisei possiede un'antica tradizione mercantile e viene considerata il centro internazionale di sculture in legno. Appena sopra Ortisei si trova la Chiesa di San Giacomo, la più antica della valle. L'originaria costruzione romanica risale addirittura al dodicesimo secolo. Un'altra peculiarità della Val Gardena è la lingua parlata, il ladino, antico idioma di origine retoromana. La comunità ladina rappresenta la più piccola minoranza etnica dell'Alto Adige. Il ladino è riconosciuta come terza lingua ufficiale, oltre al tedesco e all'italiano, e per garantirne la sopravvivenza è insegnata anche nelle scuole. Testimonianze di questa cultura si trovano proprio nel museo che ha sede ad Ortisei. Gli altri comuni della valle sono Selva Gardena, particolarmente amata dagli appassionati della mountain bike, e la suggestiva Santa Cristina che offre panorami romantici e colori mozzafiato. 
viaggi.repubblica.it

Hotel Cristallo nel cuore delle Dolomiti.... proposta per estate 2014

Hotel Cristallo ***
Passo San Pellegrino 22
38035 Moena TN
Tel +39 462 573342
Fax+39 462 573388
www.hotel-cristallo.com
info@hotel-cristallo.com
http://www.booking.com/hotel/it/cristallo-moena.it.html?aid=374962

Sulle Dolomiti si scia anche ad Aprile

Dalla Val Gardena a Madonna di Campiglio, il primo sole primaverile si sposa con la neve e non manda in letargo gli sci.

La Val Gardena lancia i "Safety weekend", organizzati dalle Scuole delle Guide Alpine, per dare a tutti l'opportunità di effettuare escursioni tra pendii incontaminati e paesaggi dolomitici, sotto il Gruppo del Sassolungo, del Sella e nel Parco naturale Puez-Odle. Dal 6 aprile gli impianti di risalita chiuderanno ma la neve è garantita fino a Pasqua e ci sarà ancora tempo per godersi le Dolomiti. Il periodo è indicato per gli amanti dello sci alpinismo, l'uso dello sci come mezzo di avvicinamento e ritorno da montagna. In particolare la primavera rende possibili le discese sul firn, lo strato solido di neve, compatta, che si forma grazie all'escursione termica tipica della stagione che passa da calde giornate di sole a notti fredde. Alzandosi presto al mattino si può sciare su questo strato di neve dura, sia in pista sia fra gli alberi. Non appena si alza la temperatura e si affonda nella neve non è più consentito. Nell'ambito dei "Safety weekend" i visitatori possono partecipare a escursioni di sci alpinismo di media difficoltà, ski-tour e discese in neve fresca o sul "firn". In più si apprendono nozioni sull'uso corretto delle attrezzature e sulla situazione di neve e slavine.

Anche a Madonna di Campiglio, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, fino a Pasqua neve in abbondanza. Quest'inverno da inizio stagione sono caduti complessivamente 935 centimetri di neve e in quota ancora ve ne sono due metri e mezzo. Gli impianti rimarranno aperti fino al 22 aprile e in più sono in programma anche degli eventi sportivi. Il 5 aprile si terrà la quarantesima edizione della Ski Alp Race, gara internazionale di sci alpinismo che vedrà competere i migliori atleti del mondo su pendii e percorsi memorabili, attraverso le Dolomiti di Brenta. Il 12 e 13 aprile, con la settima edizione del Trofeo Super Grostè, si potrà invece gareggiare con sci e snowboard sulle piste del Grostè ancora perfettamente innevate. Chi non scia può comunque destreggiarsi in escursioni con le ciaspole con le guide alpine e in uscite di sci alpinismo.
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Degustazioni eccezionali a GUSTOCORTINA: un centinaio di cantine e produttori di eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano

Un programma di degustazioni esclusive arricchisce la manifestazione che si terrà il 16 e 17 giugno 2013 a Cortina, con oltre un centinaio di cantine e produttori di eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano.


Cortina, maggio 2013
All’interno del ricco calendario di eventi che compone la manifestazione GUSTOCORTINA, promossa da Golden Moon e Hotel de la Poste per il 16 e il 17 giugno 2013 nella Regina delle Dolomiti, spicca l’esclusivo programma di degustazioni tecniche curate da autorevoli enologi, sommelier e giornalisti di altissimo livello.
GUSTOCORTINA 2013, vetrina delle eccellenze agroalimentari ed enoturistiche italiane, si svolgerà nelle eleganti sale dell’Hotel de la Poste e in altre esclusive locations, dove oltre un centinaio di aziende selezionate presenteranno le loro prelibatezze ed etichette di pregio, mentre alla Terrazza Viennese dell’Hotel Ancora prenderanno il via le degustazioni guidate:
- il 16 giugno alle ore 11 la giornalista del Secolo XIX ed appassionata esperta di enogastronomia Egle Pagano coordinerà la degustazione di vini estremi; alle 12.15 l’autorevole esperto del mondo del vino Ian D’Agata e Thibault Nguyen, direttore di Le Figaro Vin, guideranno due prestigiose degustazioni, che metteranno a confronto i vertici dell’enologia italiana con i grandi produttori francesi. Alle 16 il noto sommelier Alessandro Scorsone guiderà una degustazione di Amarone.
- il 17 giugno sarà il momento di assistere ad altre eccezionali degustazioni: alle 11.00 “un terroir dal cuore italiano” del produttore italiano Enrico Baldin, mentre alle 12.15 il pluripremiato sommelier Alessandro Scorsone degusterà alla cieca le bollicine di GUSTOCORTINA. Fabrizio Penna, uno dei massimi esperti in analisi sensoriale, condurrà alle 15.00 una degustazione dedicata ad esplorare il valore spirituale del vino e del cibo.
Il 16 giugno, dalle 13.00 alle 18.00, nel terrazzo dell’Hotel de la Poste il flautista e Presidente del Club Maledetto Toscano Stefano Fanticelli guiderà un tasting di sigaro toscano. Il tasting sarà presentato anche il giorno seguente dalle 13.00 alle 17.00.
La partecipazione alle degustazioni è riservata a coloro che si accreditano tramite l’apposito form on line al sito
www.gustocortina.it fino ad esaurimento dei posti disponibili. I costi delle singole degustazioni saranno indicati nel sito (da 25 a 50 euro). Per gli operatori del settore il costo dell’accesso alla manifestazione sarà di 10 euro. Per la stampa l’accesso è gratuito previo accredito on line
Il programma completo è consultabile sul sito www.gustocortina.it
GUSTOCORTINA gode del patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Cortina, delle Regole d’Ampezzo, di Expo 2015, di Vite in Montagna, dell’Università Cà Foscari di Venezia e del Master Cultura del Cibo e Vino dello IUAV di Venezia, dall’Università “Aldo Moro” di Bari e della partnership con Winenews.
comunicato stampa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone 
turismoculturale@simail.it 

Sulle Dolomiti per risvegliare i sensi

Il Progetto Dolomiti SuperSummer, versione estiva del Dolomity Supersky
Passeggiate salutari tra i profumi e i colori della montagna, soste nei rifugi per rifocillarsi con le specialità gastronomiche e serate da trascorrere in compagnia tra concerti di musica classica e folkloristica. Una vacanza per risvegliare i cinque sensi ad attende i turisti sulle Dolomiti, che quest'estate si candidano a meta ideale per chi è in cerca di un break nella natura all'insegna del benessere e del relax con Dolomiti SuperSummer

Il progetto Dolomiti SuperSummer, versione estiva del Dolomiti Supersky, punta sulla sinergia tra comprensori per un'offerta turistica a 360 gradi. Con cento impianti di risalita e cento diverse attrazioni destinate a chi vuol vivere la bella stagione in alta quota, ce n'è per tutti i gusti: walking, trekking, climbing e bici per gli sportivi, parchi avventura per le famiglie, malghe e rifugi per i buongustai, senza dimenticare il cartellone degli spettacoli notturni.

A Cortina d'Ampezzo ci si tiene in forma con un giro del lago di Sorapis. Dal rifugio Faloria si sale fino alla forcella Marcuoira, si prosegue per il Cadin del Laudo e poi si scende fino a raggiungere l'acqua fresca e azzurrina del lago. Per rigenerarsi si può sperimentare la vasca a botte del rifugio Scoiattoli o la sauna a botte del rifugio Croda da Lago, mentre per far divertire i bambini ci sono ponti tibetani, carrucole, cavi e reti dell'Adrenalin Park e un suggestivo itinerario nelle grotte, usando teleferiche e scale a scomparsa, in compagnia di guide professioniste. Ad allietare le serate i concerti del Festival Dino Ciani, che fino all'11 agosto porta nella Regina delle Dolomiti i migliori interpreti internazionali della musica classica contemporanea. Al mattino, però, è bene puntare la sveglia molto presto, per non perdersi lo spettacolo dell'alba a 2.752 metri di altezza mentre si fa colazione con vista sulla Marmolada al rifugio Lagazuoi. (Informazioni su cortina.dolomiti.org)

A Plan de Corones anche i più pigri non vorranno rinunciare al sentiero panoramico che parte dalla Campana Concordia e scopre alla vista le vette circostanti, da immortalare scatto dopo scatto. Chi non conosce pigrizia, invece, potrà cimentarsi con il nordic walking nei molti parchi dedicati. A disposizione ci sono 275 km di itinerari, da Falzes a Rasun, per principianti e professionisti. Tappa imprescindibile per le famiglie è il villaggio indiano Kikeriki, con tre tende tradizionali attorno al fuoco in cui giocare e imparare come vivevano gli indiani tanti anni fa. Dopo una giornata attiva non può mancare un assaggio di cucina tirolese. Al rifugio Corones la specialità sono i canederli, preparati artigianalmente e fedeli alla ricetta tradizionale, da assaporare a 2.275 metri di quota. Chi visiterà Plan De Corones nella seconda settimana di settembre potrà anche vivere la singolare esperienza di Singing Mountains, escursioni guidate al ritmo della musica folkloristica alpina. (Informazioni su www.plandecorones.com)

In Alta Badia si va sulle orme degli animali selvatici lungo il sentiero che parte dalla stazione a monte della seggiovia S. Croce e giunge sino al lago alpino Lech dla Lèe, un percorso scandito da sculture lignee di animali che rendono la passeggiata divertente anche per i bambini. Ai più piccoli è poi dedicato l'Adventure Park di di Colfosco, con sei percorsi, differenziati per difficoltà e impegno, per un totale di 600 metri con 71 piattaforme che raggiungono un'altezza fino a 19 metri. La remise en forme passa delle due aree ad hoc di Piz Sorega e Piz La Villa, un eldorado per gli sportivi, che trovano piattaforme panoramiche con diversi attrezzi fitness, due percorsi kneipp totalmente green e percorsi naturali per riflessologia plantare. Qui la gastronomia è ricercata e raffinata, con otto baite che all'interno del menu propongono un piatto gourmet, ideale per essere gustato dopo una sana camminata in quota. Le ricette dal tema “i sapori puri”, a base dei migliori prodotti tipici altoatesini, sono state ideate dai Dolomitici, i ristoranti stellati dell’Alta Badia, in collaborazione con cuochi provenienti da altre regioni italiane ma anche dalla Germania, dalla Gran Bretagna e dalla Repubblica Ceca. L'appuntamento con la musica è nei rifugi, dove fino al 19 agosto si esibiranno i migliori cori di montagna. (Informazioni su www.altabadia.org)

In Val di Fassa la passeggiata è alla scoperta dei colori e dei profumi della flora alpina lungo il sentiero naturalistico Ciampac e il sentiero botanico Buffaure, due itinerari che immergono in veri giardini d'alta quota. Caratteristico anche il percorso che si snoda per 18 km lungo il torrente Avisio tra il verde dei prati e dei boschi, perfetto per il nordic walking. Per i bambini c'è solo l'imbarazzo della scelta tra il Dolomiti Action Park, l'Adventure Park Piciocaa e il Parco Avventura Sauta Martin, con avvincenti percorsi dal diverso grado di difficoltà per provare il brivido di stare appesi a una corda ad altezza vertiginosa, superare torrenti con superteleferiche e attraversare ponti tibetani che oscillano ad ogni passo. La musica è all'insegna dei Suoni delle Dolomiti, che fino al 31 agosto avvolgeranno la Val di Fassa, la Val di Fiemme e San Martino di Castrozza con le note di artisti di fama internazionale. Per un'esperienza enogastronomica speciale, è bene mettere in programma un viaggio in Val di Fassa il 13 ottobre, quando si svolgerà il Simposio Top Wine, l'evento dedicato al meglio della produzione vitivinicola trentina. Quando si stappa una bottiglia a quasi tremila metri d'altezza la fuoriuscita di profumi è immediata e intensa: una situazione ottimale per carpirne le peculiarità olfattive e per apprezzare il sapore dei pregiati alimenti della terra fassana, dai formaggi allo speck, in abbinamento. (Informazioni su www.fassa.com)
ansa